Tag: calciopoli

  • Vieri spiato dall’Inter, il tribunale autorizza la perizia medica

    Vieri spiato dall’Inter, il tribunale autorizza la perizia medica

    Il Tribunale civile di Milano ha accolto la richiesta di Danilo Buongiorno, legale di Bobo Vieri, di sottoporre a perizia medica il suo assistito per accertare i danni subiti dal presunto spionaggio perpetrato dall’Inter attraverso pedinamenti e intercettazioni telefoniche da parte di Telecom.

    Ricordiamo che l’ex bomber nerazzurro aveva chiesto un risarcimento danni di 12 mln di euro a Telecom e di 9 mln e 250 mila euro all’Inter perchè controllato indebitamente avrebbe subito danni psicologici quali l’insonnia e una forma depressiva.

  • Moratti voleva la riconferma di Bergamo. Spunta nuova intercettazione

    Moratti voleva la riconferma di Bergamo. Spunta nuova intercettazione

    Vi avevamo appena informato sulla settimana di passione per la dirigenza nerazzurra impegnata non solo nel preparare il derby ma alle prese con gli esposti di Agnelli, Lotito e Vieri. Come il cacio sui maccheroni l’edizione odierna di Tuttosport pubblica oggi una nuova intercettazione che proverebbe come l’Inter era interessata alla conferma di Bergamo nel ruolo di designatore.

    L’intercettazione riguarda proprio Bergamo e la segretaria della Can di A e B Fazi: “Lui mi fa: so che succedeva prima, nessuno si può lamentare, e se lo dico io che non ho vinto nulla…, ne sono convinto. Non è una cosa semplice fare il vostro lavoro,qualche errore c’è sempre. Rispetto a prima però siamo tranquilli e anche voi non dovete disperare.”

    Proprio quel voi non dovete disperare secondo il quotidiano torinese proverebbe l’appoggio del club nerazzurro alla conferma.

  • Calciopoli, dal caso Pandev a Vieri. Settimana calda per l’Inter

    Calciopoli, dal caso Pandev a Vieri. Settimana calda per l’Inter

    Non solo il derby, a far crescere la tensione in casa Inter ci si mette una settimana complicata per Massimo Moratti e i dirigenti nerazzurri. Si parte oggi con Branca e Ghelfi ascoltati oggi per lo spinoso caso Pandev, nato in seguito ad un esposto del presidente della Lazio Lotito e riguarda la trattativa per il passaggio del macedone in nerazzurro. Per il presidente laziale l’accordo avvenne quando il giocatore era ancora sotto vincoli contrattuali con il club capitolino, toccherà a Branca e Ghelfi dimostrare il contrario.

    La seconda sarà domani e riguarderà la richiesta di danni presentata da Vieri per i pedinamenti e le intercettazioni da parte di Telecom. L’udienza non dovrebbe aver nuovi testimoni ma c’è fermento su un presunto nuovo esposto presentato dai legali dell’ex attaccante arricchito con delle prove.

    Giovedì a soli due giorni dal derby toccherà al patron Moratti. Sarà Palazzi a recarsi nell’uffici nerazzurri e ascoltare il presidente in merito all’esposto presentato dal presidente della Juventus Andrea Agnelli chiedendo la revoca dello scudetto del 2006 alla luce del nuovo filone dell’inchiesta.

  • Nucini e Facchetti, doppio autogol di Narducci. Calciopoli non esiste

    Nucini e Facchetti, doppio autogol di Narducci. Calciopoli non esiste

    E’ da tempo che ne sono convinto e con i miei post cerco di sensibilizzare chi crede ancora alla farsa di Calciopoli. Il colonnello Auricchio insieme ai pm Narducci e Capuano hanno costruito un castello di sabbia che d’udienza in udienza si sta sgretolando come neve al sole.

    Ieri, al Tribunale di Napoli è stata definitivamente compromessa la credibilità dei pm Narducci e Capuano e a farla crollare sono stati proprio i supertest Nucini e Facchetti Jr chiamati a dar nuova credibilità alla tesi dell’accusa, portando finalmente prove certe e inconfutabili di una rete occulta che mirava a condizionare l’andamento del campionato.

    Il memoriale portato da Facchetti, invece, non è stato considerato attendibile e pertanto non potrà esser usato come prova “non è sufficientemente garantita la veridicità degli appunti, del resto – ha detto ancora la Casoria – hanno un valore probatorio molto scarso”. Lo stesso Facchetti ha però “incastrato” “Nucini confessando una confidenza del padre ucini segnalò a mio padre che aveva arbitrato una gara, Avellino-Messina, commettendo errori intenzionalmente per danneggiare l’Avellino”.

    L’arbitro amico di Giacinto Facchetti ha poi dato il colpo di grazia contraddicendosi in molte occasioni e costringendo spesso la giudice Casoria al richiamo ufficiale. L’ex arbitro ha poi confermato di aver ricevuto una sim dal ds del Messina Mariano Fabiani, ritenuto vicino all’ex dg della Juve Luciano Moggi, una scheda telefonica ma ancora una volta cambia la versione dicendo questa volta di non averla mai utilizzata, mentre in altre occasioni diceva di aver ricevuto qualche telefonata.

    Di seguito vi riportiamo la cronistoria dell’udienza del 15/3/11 (via juvemania.com)
    CONTROESAME DI FACCHETTI

    Avv. Prioreschi: Lei ha detto che De Canio era della GEA?
    Facchetti: Sì.
    Avv. Prioreschi: Sa che gli allenatori non potevano essere sotto procura?
    Facchetti: No.

    Avv. Gallinelli: Questo processo si riferisce a quale campionato?
    Facchetti: 2003-2004 e 2004-2005.
    Avv. Gallinelli: Questo processo?
    Facchetti: No, 2004-2005 e 2003-2004…
    Avv. Gallinelli: Lei ha fatto riferimento a fatti del 2004-2005?
    Facchetti: No, ad anni precedenti.
    Avv. Gallinelli: Le contesto allora che Lei ai pm riferisce: ‘Prendo atto che dovrò riferire sulla struttura che condizionava il campionato fino all’anno 2006”: può riferire quali erano questi fatti?

    Avv. Gallinelli: Sa se Suo padre registrava le conversazioni con Nucini?
    Facchetti: No.
    Avv. Gallinelli: Questo non l’ha letto sui gionali?
    Facchetti: No.
    Avv. Gallinelli: Posso esibire un articolo de La Repubblica.
    Facchetti: Ah sì, quello di Mensurati.
    Avv. Gallinelli: Quindi lo sapeva?

    LO SHOW DI NUCINI: LE CHICCHE
    Avv. Prioreschi: Sulla scheda data da Fabiani: Lei prima ha indicato il numero, ma poi ha detto di non averla usata e che Le sono arrivate solo un paio di telefonate. Lei il 23 settembre 2007 ai carabinieri ha detto di avere avuto la scheda ancora imballata e che l’aveva buttata via.
    Opposizione del PM Narducci.
    L’avv. Prioreschi si arrabbia: Avrebbe dovuto farle Lei queste domande, lo sa bene quante versioni ha dato sul fatto!
    Avv. Prioreschi: Ha detto prima che l’aveva usata, poi che non lo aveva fatto, che non ricordava il numero, poi dice che non l’ha buttata… mi dice dopo 7 anni come ha fatto a ricordare il numero nel 2010?
    Nucini (a Prioreschi che incalza): STA CALMO!
    Presidente Casoria: Non si permetta!
    Nucini: A Borrelli dico che l’ho annotata, poi a Lei, che mi ha posto la stessa domanda dopo un controesame di 6 ore, ho dato la stessa risposta, ho sempre detto che l’avevo annotata.
    Presidente Casoria: Ma nei verbali c’è scritto il contrario.

    Avv. Morescanti: Sono state fatte 25 domande sul punto e Lei mi ha detto: ‘Magari me lo ricordassi’.
    Nucini urla.
    Avv. Morescanti: Presidente, lo faccia stare zitto!
    Nucini: Allora, facciamo così: la scheda me l’ha data Marconi e a Torino c’era Garibaldi.
    Presidente Casoria: Nucini, Lei si sta squalificando come teste, tutto ciò verrà registrato.

    Avv. Prioreschi: Le leggo il verbale della scorsa udienza in cui veniva chiesto se Lei aveva conservato il numero dopo averlo dato a facchetti, Lei rispondeva di no.
    Nucini: Non avevo capito la domanda, intendevo una copia.
    Avv. Prioreschi: Le chiedo di interrompere l’interrogatorio e nominare un difensore.

    Presidente Casoria: Cinque minuti fa il figlio di Facchetti ha detto che lei avrebbe arbitrato con dolo la gare e che era un arbitro pentito, lo ha detto o no?
    Nucini: Assolutamente no. È impensabile, bisogna vedere se davvero Facchetti lo ha detto al figlio, i fatti oggettivi corrispondono a quello che io e Facchetti abbiamo vissuto insieme.
    Avv. Prioreschi: Il posto di lavoro offerto da Facchetti. Mi fa la cronistoria dei colloqui procurati da Facchetti?
    Nucini: Dott Paolillo (attuale AD dell’Inter ndr) presso la Banca Popolare di Milano
    Avv. Prioreschi: L’attuale dirigente dell’Inter?

    Avv. Prioreschi: Bene. Rispondendo al PM ha detto che nei colloqui con Facchetti a volte faceva riferimento al fatto a vostre considerazioni. Io vorrei dividere le due cose. Quando ha riferito degli arbitri che facevano parte dell’associazione erano fatti o considerazioni?
    Nucini: Le dinamiche che ci interessavano ce le siamo andate a prendere, sul resto erano percezioni.
    Avv. Prioreschi: Quindi quando dice che gli arbitri facavano parte dell’associazione erano sue impressioni?
    Nucini: Si aveva la percezione.
    Presidente Casoria: Non impressioni ma percezioni.
    Nucini: Che alcuni arbitri rispondessero in maniera diretta altri indiretta.
    Avv. Prioreschi: Lei ai cc ha detto che era probabile che alcuni arbitri facevano parte del sistema Moggi. Preciso che questo era un nostro commento perché non avevamo prove di questa affermazioni.
    Nucini: Si è così era un commento su nostre percezioni.
    Avv. Prioreschi: Lei ai cc riferisce la storia che nel corso del 2001/2002 venivano mandati alla juve arbitri giovani se la ricorda?
    Nucini: Sì.
    Avv. Prioreschi: Risparmio la lettura. Questa cosa la riferisce prima di Lei Gianfelice e Lei la ripete. Lo fa perché lo aveva detto Facchetti o perché ne era a conoscenza?
    Nucini: Per noi quelli erano arbitri che rispondevano alle dinamiche, che poi fossero giovani…
    Avv. Prioreschi: No, così sta modificando. Le leggo la sua testimonianza in cui parla prpprio di arbitri giovani.
    Nucini: Avevamo fatto anche la considerazione che anche tra gli arbitro giovani potevano avere la possibilità di far conoscere l’associazione. In generale si parlava anche dei giovani che era molto facile riuscire ad influenzare.
    Presidente Casoria: Lei ha detto che nominavano i giovani perché erano influenzabili.
    Nucini: È così
    Presidente Casoria: E l’avv. ha fatto un elenco…
    Nucini: Anche quella era una percezione.
    Avv. Prioreschi: Ha mai arbitrato l’Inter dopo la nomina di Facchetti a Presidente?
    Nucini: Ho fatto il quarto uomo.
    Avv. Prioreschi: Ed era corretto visti i suoi rapporti?
    Nucini: Il quarto uomo è assolutamente ininfluente…
    Bergamo si inalbera e Nucini: “Dai Paolo, lo sai…”.
    L’avvocato Morescanti si arrabbia.
    Nucini: E poi io non posso ricordare quante volte ho fatto il quarto e anche ammesso e concesso che avessi fatto il quarto uomo …
    Presidente Casoria: Perché non ha detto a Facchetti, visto che stavate facendo questa indagine, che non era il caso?
    Nucini: Perchè l’indagine era già terminata, e poi io avendo la coscienza a posto potevo fare anche l’arbitro.
    Avv. Prioreschi: Mi arrendo!! Nessuna altra domanda.

    Avv. Gallinelli: Tra febbraio 2001 e l’estate del 2002 ha incontrato Facchetti?
    Nucini: Sì, ma in maniera molto superficiale.
    Avv. Gallinelli: E il sospetto sul malessere già c’era?
    Nucini: Io lo avevo già, non lo confidai a Facchetti.
    Avv. Gallinelli: Si sentiva anche telefonicamente?
    Nucini: Dopo l’estate 2002 sì.

    Avv. Gallinelli: Lei ha parlato con Facchetti dell’articolo o della convocazione della Boccassini?
    Nucini: No.
    Avv. Gallinelli: Ed è vero che ha fatto scena muta?
    Nucini: Abbiamo parlato di calcio, punto.
    Avv. Gallinelli: In che senso?
    Nucini: Abbiamo parlato di calcio.
    Avv. Gallinelli: Quali erani gli argomenti?
    Nucini: Abbiamo parlato di calcio.
    Avv. Gallinelli: Ammonisca il teste!
    Presidente Casoria: Specifichi.
    Nucini: Io portai un articolo di giornale in cui Casarin aveva confidato che un arbitro gli aveva detto che un designatore gli aveva chiesto di ammonire un determinato giocatore che era diffidato.

    Avv. Gallinelli: Nel 2004 aveva già degli appunti? Li consegnò alla Boccasini?
    Nucini: No.
    Avv. Gallinelli: Perché?
    Nucini: Perché non me la sono sentita di affrontare da solo il problema che c’era nel mondo del calcio.
    Avv. Gallinelli: Quindi non parlò di Fabiani, delle schede, di niente?
    Nucini: No delle confidenze con Giacinto no.
    Avv. Gallinelli: Scusi ma non collaborava con Facchetti? Perché parla di solitudine?
    Nucini: In quel momento ero da solo, se andava fatta una denuncia dovevamo farla insieme.
    Avv. Gallinelli: Si è chiesto perché la Boccasini l’ha chiamata?
    Nucini: No.
    Avv. Gallinelli: Non sa se c’è stata una segnalazione di qualcuno dell’Inter?
    Nucini: No sono andato con nessuna indicazione di nessuno.
    Presidente Casoria: Cioè l’hanno chiamata e Lei è andato?
    Nucini: Sì.
    Presidente Casoria: E avete parlato del più e del meno.
    Nucini: Sì.
    Avv. Gallinelli: Io ho chiesto da un anno e mezzo la copia di questi fascicolo archiviato e non ho mai avuto risposta.
    Avv. Prioreschi: Lei ha firmato un verbale?
    Nucini: no.
    Presidente Casoria: Se hanno fatto una chiacchierata perché doveva firmare un verbale.

    Presidente Casoria: Perché quando è andato dalla Boccassini non ha parlato di tutto?
    Nucini: Per pudore della morte di Facchetti.
    Avv. Morescanti: Ma la Boccassini è del 2003! (Facchetti muore nel 2006, ndr)

    Difesa Racalbuto, avv. Mungiello: Nella cena del natale 2002 lei chiede chi era Fabiani vero?
    Nucini: Sì.
    Avv. Mungiello: Di che stavate parlando?
    Nucini: Di nulla.
    Avv. Mungiello: Eravate muti tra un’insalata di rinforzo e un capitone

    Avv. Morescanti: Lei ha riferito che l’Inter Le aveva promesso un posto di lavoro, se Lei fosse stato allontanato dal mondo del calcio
    Nucini: Ha formulato male, non è l’Inter.
    Avv. Morescanti: Volevo dire Facchetti.
    Nucini: Lei formula la domanda sbagliata…
    Avv. Morescanti: Io non formulo la domanda sbagliata, troppa confidenza! Quindi è stato Facchetti.
    Nucini: Sì.
    Avv. Morescanti: Lei ha detto anche che avrebbe subito rifiutato.
    Nucini: Sì.
    Avv. Morescanti: Invece qui, oggi, ha fatto un elenco di banche. Perché la volta precedente ha detto che aveva rifiutato?
    Nucini: Io ho detto che lui si è prodigato…
    Avv. Morescanti: No, non è vero, nel verbale c’è scritto che si è proposto…
    Nucini: Vada a rileggersi tutto.
    Avv. Morescanti: Io non mi rileggo tutto e Lei non si permette! Perché va nelle banche?
    Presidente Casoria: Facchetti l’ha obbligata ad andare nelle banche? E’ andato con i suoi piedi?
    Nucini: Ma certo, Lui sapeva che quello che stavamo facendo era imbarazzante.

    Avv. Morescanti: La Boccassini non le ha fatto domande specifiche?
    Nucini: No.
    Avv. Morescanti: Le contesto che la volta precedente ha dichiarato che Ella Le aveva fatto domande specifiche sulle confidenze. Quando ha mentito oggi, o la volta precedente?

    ZAMPARINI E IL SORTEGGIO DI RIZZOLI

    PM Narducci: Nel 2004 ha trattato con la Juve per Maresca e Miccoli?
    Zamparini: Sì, andai a Torino ad incontrare l’amico Moggi.
    PM Narducci: E parlaste solo di questi due giocatori o anche del Palermo?
    Zamparini: Moggi mi chiese come andava il campionato, io gli dissi “Bene, gli arbitri sono un po’ scarsi”. Mi chiese quali erano gli arbitrri migliori della B ed io dissi Rizzoli, e Moggi telefonò e disse: “Vediamo se si può avere Rizzoli per il Palermo la prossima gara con il Verona che è importante”. Effettivamente arrivò Rizzoli ed io mi meravigliai. Moggi seppe subito che io ne avevo parlato con gli altri presidenti e mi disse: “Bella riconoscenza”; ed io gli dissi “Se mi hai voluto fare un piacere non me ne fare più altrimenti dovrò informare le autorità”.

    Avv. Prioreschi: Questa gara era un anticipo?
    Zamparini: Sì, del venerdì.
    Avv. Prioreschi: Quindi anche il sorteggio si fa in anticipo?
    Zamparini: Non lo so, credo che non si faccia.
    Avv. Prioreschi: Si c’è, anche per l’anticipo, Lei non ha collocato temporalmente questa telefonata di Moggi?
    Zamparini: Sicuramente prima della gara.
    Avv. Prioreschi: È in grado di escludere che quando Moggi fa la telefonata il sorteggio era già stato fatto?
    Zamparini: Non lo so, non so in che giornata era la telefonata né quando si fa il sorteggio dell’anticipo.
    Avv. Prioreschi: Quale era stata la sua valutazione della telefonata, se era finta o vera?
    Zamparini: Non penso mai che Moggi faccia le telefonate finte davanti a me, eravamo nel suo ufficio, non ricordo se col fisso o il portatile, non ci credevo nemmeno, mi sono preoccupato quando ho saputo che Rizzoli era effettivamente l’arbitro.
    Avv. Prioreschi: Può riferire le parole di Moggi?
    Zamparini: No assoltamente, io dissi che tra i più bravi c’era Rizzoli e lui alzò il telefono.

    Presidente Casoria: Lei ha detto che questo fatto avvenne allo studio di Moggi: non riesce proprio a ricordare e a risalire in che data avvenne?
    Zamparini: Bisognerebbe controllare, ma non so.
    Presidente Casoria: Quanti incontri ha fatto del genere?
    Zamparini: Uno solo.
    Presidente Casoria: E non sa collocarlo?
    Zamparini: No.
    Presidente Casoria: Può andare.

    Dichiarazione spontanea di Pairetto: In questa occasione il sorteggio è avvenuto il giovedì, quindi, né io né Paolo Bergamo eravamo presenti, in quanto è stato fatto a Roma nella nostra segreteria.

    L’avvocato Prioreschi deposita il verbale del sorteggio, nel quale è riportato chi lo ha effettuato, ovvero Manfredi Martino davanti al notaio Ioli.

    Dichiarazione spontanea di Luciano Moggi:
    “Il Concord è l’albergo dove si riunisce la Juventus, dove ci sono cento tifosi. Lei si immagina che io faccio venire Nucini in quell’albergo quando a cento metri c’è casa mia, dove si arriva dal garage direttamente in casa?”

    L’udienza è tolta. Si torna il aula il 19 aprile.

  • Calciopoli: Vieri presenta un nuovo esposto contro l’Inter

    Calciopoli: Vieri presenta un nuovo esposto contro l’Inter

    Potrebbe avere un nuovo epilogo la convocazione di Massimo Moratti da parte del procuratore federale Palazzi in merito all’esposto presentato dalla Juventus e che ha come punto centrale lo scudetto assegnato a tavolino ai nerazzurri dopo lo scandalo Calciopoli.

    Da quanto riporta Tuttosport, Christian Vieri attraverso il suo avvocato Danilo Buongiorno è pronto a presentare un nuovo esposto nel quale rivendica ancora una volta la necessità di revocare lo scudetto ai nerazzurri per l’uso improprio delle intercettazione e dei pedinamenti ma rispetto a quello già presentato cambierebbero i contenuti. Pare infatti che l’ex bomber nerazzurro sia pronto ad allegare prove certe degli illeciti di Moratti e potrebbero esser utilizzati da Palazzi anche nel processo sportivo.

    Chi sa se queste prove ci aiuteranno a far luce su una presunta intervista di Vieri riportata da tantissime testate web nel novembre del 2009 e poi inspiegabilmente insabbiata.

  • Leonardo a 360° su Brescia e Bayern Monaco. Ma su Calciopoli….

    Leonardo a 360° su Brescia e Bayern Monaco. Ma su Calciopoli….

    È un Leonardo risoluto e motivato quello che si presenta oggi in conferenza stampa ad Appiano Gentile. Il tecnico brasiliano parla a 360° di quelle che sono le prossime sfide che attendono l’Inter e vuole pensare ad una partita alla volta anche se sa che una vittoria col Brescia potrebbe essere un ottima rampa di lancio per affrontare al meglio la super sfida di Champions contro il Bayern Monaco: “Ogni partita è importante perché vincere cambia il risveglio e fa andare avanti. La gara con il Brescia ha alla base una motivazione altissima e questo è un segnale che dà già una risposta“.

    Ad ogni modo l’Inter non dovrà sottovalutare l’impegno di campionato perchè le rondinelle sono in un buon momento di forma e nelle ultime tre giornate hanno già inchiodato sul pareggio Udinese e Napoli: “È  una squadra che ha tante risorse e non sono un caso i risultati che hanno fatto fuori casa, contro ad esempio Udinese, Roma e Napoli, ma anche nella partite casalinghe dmostrano costanza“.

    ASSENZE E PROBABILI FORMAZIONI – L’Inter si presenta a Brescia con qualche problema di formazione in virtù delle assenze di Thiago Motta, Cambiasso e Chivu più i lungodegenti Milito (che dovrebbe recuperare per il Bayern) e Samuel. La “Beneamata” dovrebbe schierarsi con 4 difensori davanti a Julio Cesar e una mediana composta da capitan Zanetti, Kharja e Stankovic con Sneijder dietro le due punte Eto’o e Pazzini. Convocato anche Simone Dell’Agnello, fresco vincitore del titolo di “Golden Boy” al Torneo di Viareggio. Per la squadra di Iachini da registrare l’indisponibilità di Zanetti e Filippini e il dubbio Zambelli. Possibile la presenza di Bega sull’out di destra. In attacco confermato il duo Diamanti-Caracciolo.

     

    BRESCIA (3-5-2): Arcari, Zebina, Mareco, Zoboli; Zambelli, Kone, Vass, Hetemaj, Berardi; Diamanti, Caracciolo. A disposizione: Sereni, Bega, Daprelà, Baiocco, Possanzini, Eder, Lanzafame Allenatore: Iachini

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo, ; Zanetti, Kharja, Stankovic; Sneijder; Pazzini, Eto’o. A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Cordoba, Chivu, Thiago Motta, Mariga, Pandev Allenatore: Leonardo

    DISCORSO CHAMPIONS –  Per quanto riguarda l’appuntamento in baviera Leonardo si sente in grado di compiere l’impresa: “Ci sentiamo in grado di riuscire ad andare avanti in Champions League, così come nel campionato e non credo si tratti di una responsabilità esagerata, perché sapere di essere ancora in corsa per tutto dà grandi motivazioni. Tutte le squadre partono con l’obiettivo di vincere tutte e tre le competizioni, detto questo dobbiamo pensare partita dopo partita cercando di fare del nostro meglio“. L’Inter non parte coi favori del pronostico visto che gli uomini di Van Gaal hanno due risultati su tre per passare il turno ma i neroazzurri sono pur sempre i campioni in carica e niente vieta di pensare che possano andare a vincere in Germania.

     

    SU CALCIOPOLI – Inevitabile la domanda sull’ “affaire” Calciopoli dopo le polemiche in settimana per la convocazione del presidente Moratti da parte del procuratore federale Palazzi. Ma Leonardo glissa: “Mi farebbe molto piacere se non si parlasse così tanto di questo argomento. Inoltre, si tratta di cose che io personalmente non sono in grado di giudicare perchè non ho le coordinate giuste per farlo. Io sono sempre per il chiarimento di tutto, ma non saprei dire più di questo“. Il brasiliano cerca di tenere la squadra lontana dai turbamenti di una vicenda che appare sempre meno chiara e da l’idea che le verità emerse nel 2006 non rappresentino interamente quello che era il quadro dei poteri più o meno occulti del calcio italiano.

  • Calciopoli, Materazzi: “mi vien da ridere”

    Calciopoli, Materazzi: “mi vien da ridere”

    Notoriamente è uno che ci mette la faccia dicendo quello che pensa tanto da esser un idolo per i tifosi nerazzurri ma anche un dei più odiati dalle tifoserie avversarie, Marco Materazzi, dai microfoni di Sky Sport dice la sua sulla convocazione del presidente dell’Inter Massimo Moratti da parte del procuratore federale Palazzi in merito al secondo filone di Calciopoli.

    Matrix ironizza sul coinvolgimento dell’Inter Mi viene da ridere: Moratti dovrà perdere mezza giornata di lavoro a Napoli. Vorrà dire che berrà un buon caffè napoletano. In questi casi si dice che il tempo è galantuomo…”.

    Non manca poi l’ennesima stoccata al mai amato Benitez “Leonardo ha grande intelligenza. E’ stato Leo a mettersi a disposizione della squadra e non il contrario, come invece accadauto in passato. Con Benitez, c’erano infortuni, ma ci sono anche adesso: ora, però, si vince ugualmente, anche senza tanti giocatori”.

    L’ultima battuta sul derby “Non sarà determinante, sarà fondamentale vincere le partite che lo precedono”. Ancora una volta Materazzi entra in tackle e le sue dichiarazioni non faranno che discutere.

  • Moggi tuona contro Moratti e De Laurentiis

    Moggi tuona contro Moratti e De Laurentiis

    E’ di ieri la notizia della convocazione di Massimo Moratti da parte del procuratore federale Stefano Palazzi per far luce, finalmente, sul secondo filone dell’inchiesta a Calciopoli nata dalle nuove intercettazioni saltate fuori dal dibattimento presso il Tribunale di Napoli e sollecitata dall’esposto presentato da Andrea Agnelli.

    Lo stesso presidente nerazzurro ha definito oggi “ridicola” la convocazione dell’Inter facendo esplodere le proteste di Luciano Moggi che dai microfoni di Radio Kiss Kiss ha inveito contro Moratti accusandolo, ironicamente, di esser smemorato e di non ricordare le telefonate a Tavaroli o i solleciti di Facchetti per vittoria contro il Cagliari.

    “Moratti dice che chiamare l’Inter è ridicolo? Forse non ha letto le intercettazioni. Forse non ricorda che ha chiamato nel suo ufficio Tavaroli, che Tavaroli con Facchetti hanno incaricato Cipriani. Fa finta di niente e parla tanto per parlare”. – e poi continua – Cosa è Calciopoli dopo cinque anni? Non è successo proprio niente. Di 170mila telefonate ne hanno prese solo quaranta e tutte della Juventus. Le altre, sono tutte irrilevanti. Era irrilevante quando Facchetti diceva a Bertini “fammi vincere la partita di Coppa Italia col Cagliari” a Cagliari nel 2008 e guarda caso poi l’Inter ha vinto quella Coppa Italia e quindi la federazione avrebbe dovuto toglierla. Era irrilevante quando si diceva al designatore “passa per l’ufficio che Moratti deve darti un regalo”. E invece era rilevante il fatto che una società si difendesse da queste cose.

    Big Luciano bacchetta anche Aurelio De Laurentiis “Sbaglia ora ed ha sbagliato prima quando ha detto che ‘il calcio è più pulito’. Il calcio è sempre stato pulito e mai sporco. Sbaglia ora, dicendo che lassù nessuno vuole il Napoli: si confonde e si contraddice. Se lassù nessuno vuole il Napoli, vuol dire che il calcio non è pulito: delle due, l’una”.

    L’ultima sugli arbitri “La verità è che gli arbitri non sono persone che truccano, ma quando si trovano di fronte Inter, Roma e Milan alzano tanto di cappello, ma lo fanno involontariamente. Si chiama “sudditanza psicologica”. De Laurentiis fa bene a chiedere maggior attenzione, ma ha fatto male in passato quando ha detto che gli arbitri sono tutti bravi e se sbagliano sono solo casi”.

  • Moratti risponde a Galliani: “È difficile sminuire le vittorie dell’Inter”

    Moratti risponde a Galliani: “È difficile sminuire le vittorie dell’Inter”

    Dopo le parole piene di malizia di Adriano Galliani in riferimento all’annata passata nerazzurra, cercando in qualche modo di sminuire il valore dei titoli conquistati, “il vero triplete credo sia quello formato da Champions League, Mondiale per Club e Supercoppa d’Europa” arriva la risposta del presidente nerazzurro Massimo Moratti: “Galliani ha detto che nel triplete ci deve essere la Supercoppa Europea e non la Coppa Italia? – ha aggiunto il presidente nerazzurro- Non ho seguito, ma quando una squadra avversaria fa qualcosa di buono si cerca sempre di sminuirla, anche se in questo caso è difficile sminuire quello che ha fatto l’Inter”. Una risposta che accende il clima derby con 3 settimane di distanza. Certamente Galliani avrebbe potuto risparmiarsi una simile dichiarazione, che sa molto della volpe che non arriva all’uva dicendo perché sia marcia. Il Milan è in corsa su tutti i fronti e rimane la favorita numero uno per lo scudetto, ma nelle parole di Adriano Galliani, si legge ancora lo scotto e il fastidio del passaggio di Leonardo, alla corte dei nerazzurri. Lo sgarbo non è stato ancora metabolizzato, e le acredini si sono accentuate tra le due società.

    Più solidale il presidente nerazzurro che appena uscito dai suoi uffici della Sara risponde alla domanda dei giornalisti su chi tiferà questa sera: “È sempre bene avere diversi impegni, anche se sinceramente non mi sono messo nei panni del Milan”. Anche in questo caso c’è un secondo fine, nella speranza che il Milan rimanendo in corsa per la Champions molli qualche energia in campionato.

    Infastidito ancora una volta sulla vicenda Calciopoli e sulla convocazione ricevuta dal procuratore federale Stefano Palazzi per il 31 marzo Moratti risponde in maniera scocciata: “Con tutto il rispetto per Palazzi, che giustamente fa quello che deve fare, è però ridicolo il fatto che l’Inter, nella mia persona, debba presentarsi per questa cosa”.

    Chiuse le polemiche e le diatribe giudiziarie calcistiche il pensiero finale va alla data odierna, 9 marzo, giorno di nascita della società nerazzurra. Infatti oggi l’Inter festeggia i suoi 103 anni di storia. Moratti è raggiante in viso quando parla dei suoi giocatori e della sua squadra: “È già bellissimo pensare alla storia dell’Inter – aggiunge il presidente nerazzurro- il regalo me lo sta già facendo la squadra con il suo atteggiamento in questo periodo, mi sembra che questa sia una bella cosa, il fatto che la squadra continui a mantenere il carattere e la dignità necessari”.

    (Fonte:  Gazzetta dello Sport)

  • De Laurentiis rinnega tutto. Ma il calcio non era pulito?

    De Laurentiis rinnega tutto. Ma il calcio non era pulito?

    Il Napoli è una realtà che dà fastidio, così come danno fastidio il Palermo, la Lazio e la Roma qualche volta. Quindi se il torneo lo debbono fare solo tre squadre, tre Genoveffa, allora facciamo una serie A1 a tre squadre e un A2 a 17. Questa potrebbe essere una soluzione, poi i due vincitori faranno lo spareggio

    Lo pensavo da tempo, prima o poi ci casca… De Laurentiis ha tolto i panni di presidente e dover aver diretto la protesta del San Paolo al momento dell’espulsione di Mazzarri, costata un turno di squalifica, ha approfittato della presentazione del film Amici Miei per far delle pesanti accuse alle tre “sorelle” del calcio italiano.

    Lo dicevo in tempi non sospetti per diventare una grande squadra oltre alle stelle in campo bisogna avere una dirigenza con i piedi per terra sia nel momento d’estasi (ricordate cosa diceva il DeLa il 20/10/2008) che nei momenti un pò più opachi. E’ troppo facile scaricare sugli arbitri, anzi no, sul sistema calcio visto che De Laurentis continuia il suo sermone “Gli arbitri? Indovinano, sbagliano, ma è la verità di sempre. Non ho nulla contro di loro, altrimenti non dovrei iscrivere la squadra al campionato. Non ci dobbiamo vergognare di stare al terzo posto e non dobbiamo farla così pesante perchè è successo questo o quello. Il Palermo, per esempio, in passato che cosa avrebbe dovuto dire? Fino a che non avremo la moviola – ha concluso De Laurentiis – non usciremo mai da questa situazione. È successo anche in campo internazionale, e non è che c’è un complotto internazionale contro di noi”.

    Troppo facile, tutto troppo facile. Perchè non dire che il Napoli ancora una volta ha toppato nel mercato di riparazione? Perchè non dire che al Madrigal Mazzarri ha mandato in panchina Cavani, dando una impronta netta a quali erano gli obiettivi degli azzurri. Perchè non dire che Lavezzi dopo la squalifica si è divorato i gol della qualificazione?

    Indubbiamente il Napoli è stato penalizzato da alcune decisioni arbitrali ma se il presidentissimo li assolve, con chi se la prende? Ma Calciopoli non era finito?