Soli due anni fa l’Inter scriveva una pagina della sua storia e della storia del calcio italiano fregiandosi del Triplete, impresa mai riuscita ad una squadra dello stivale. Poi, l’addio di Mou e lascietecelo dire di Oriali al pari della convinzione di esser invincibili portò a delle scelte opinabili quali non effettuare la campagna acquisti ed affidarsi ad un allenatore inadatto al temperamente dello spogliatoio nerazzurro. Dopo il Mondiale per Club il patto tra giocatori e presidente portò all’esonero di Benitez affidando la panchina a Leonardo, il brasiliano un pò motivatore, un pò predestinato arrivò vicino all’impresa cadendo rovinosamente nella trappola orchestrata da Milan e Schalke e l’Inter magicamente ritornò alla ricerca di un nuovo trainer. Le telefonate con lo Special One, gli ammiccamente con lo Special Two, la speranza che Guardiola rompresse con il Barcellona. Ci troviamo adesso al 20 giugno e l’Inter si ritrova senza guida tecnica e seppur il presidente Moratti dimostra un cauto ottimismo, noi abbiamo la sensazione che chiunque arriverà si sentirà subito una soluzione di ripiego pronta a saltare dopo il primo errore stagionale. Proprio in questi giorni in cui Calciopoli emette un’altra storica sentenza con la radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini l’Inter da l’impressione di esser ripiombata nel caos pre 2006, quando in molti avevano l’ambizione di voler decidere e spesso lo si faceva d’impulso e senza un filo conduttore. Il pragmatismo portato da Mou sembra oramai un ricordo e per non rovinare il giocattolo Moratti deve estrarre un coniglio dal cilindro, altrimenti il campionato sarà perso ancor prima di partire.
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Moggi dopo la radiazione “Non mi arrendo, farò ricorso”. Video
Non intende fermarsi Luciano Moggi. La radiazione è come preventivato arrivata ma l’ex dg bianconero non ha nessuna intenzione di porre l’ascia di guerra ufficializzando il secondo grado di giudizio e poi all’Alta Corte del Coni. A raccogliere le prime dichiarazioni di Big Luciano è Fabio Biasin nel consueto appuntamento con il calcio dal suo punto di vista di LiberoTv. “Chi fa queste cose pagherà le conseguenze, evidentemente qualcuno non ci vuole nel calcio” – tuona Moggi – e poi annuncia “Non mi arrendo. Ora si va avanti con il secondo grado, poi il ricorso alla Corte del Coni. Intanto voglio leggere le motivazioni. Ma continuerò a lottare, non c’è nessun dubbio”. Moggi non rinuncia poi a commentare le vicende del calcio attuale dallo scandalo scommesse dove per forza di cose è ovviamente attendista anche se non risparmia qualche stoccata al garantismo attuale di Sandulli. Critica il comportamento di Leonardo riservando poi una stoccata al presidente dell’Inter “si vede che ha conosciuto Moratti” Le dichiarazioni a caldo di Luciano Moggi sulla radiazione
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Calciopoli, la difesa della Juve ottiene il rinvio, la memoria è scottante
Era il giorno delle difese, con in primis quella della vecchia Signora che ha però ottenuto il rinvio della sua attesa deposizione in quanto la memoria di 140 pagina presentata dovrà essere accuratamente spiegata in ogni suo aspetto procedurale e non.
Con la memoria di 140 pagine si è preso spunto da quanto emerso, sia in fase procedurale sia dal punto di vista del merito dei fatti contestati, nei 30 mesi di dibattimento, ma anche nei procedimenti sportivi. Contro il Brescia che chiede i danni, viene chiamato in causa il giudizio arbitrale sportivo nel quale si escludeva la possibilità di adire le vie legali penali a ristoro di eventuali danni e chiarissimo l’accenno all’eventualità di una violazione della clausola compromissoria nella scelta di “attaccare” la Juve come parte lesa al processo penale dopo il no incassato per i risarcimenti dalla giustizia sportiva. Nel merito la Juve ha cercheto di dimostrare come le frodi sportive, per quanto emerso in aula, non furono tali e i nessi causali tra le telefonate di Moggi ai designatori e gli esiti delle gare non sono sillogismo, anzi. Alcuni, tra l’altro, chiedono danni senza che la Juve entri neanche di striscio nelle partite “danneggianti”.
Ma non è stata solo la Juventus a difendersi, di scena anche le parti civili, ma anche i responsabili civili che hanno fatto di tutto e di più per eliminare alla radice il problema. Il Brescia, con l’avvocato Catalanotti si prepara a una lunga orazione che ripercorrerà molti dei temi scelti dall’accusa dei pm per riavviare il refrain della richiesta danni perorata fin dal 2006 anche in sede di arbitrato Coni, se l’Atalanta ha chiesto 68 milioni, il Brescia non sceglierà un più basso profilo. Poi toccherà alla Figc che avrà 2 volte la parola: per chiedere i danni e per evitare di pagarne, visto che è citata anche come responsabile civile.
Si parla ancora di soldi. Quelli che chiedono le parti civili e non vogliono assolutamente pagare i club chiamati come responsabili civili. Comincia l’avvocato del fallimento Salernitana che se la cava depositando una memoria con la richiesta di un risarcimento provvisionale di 450 mila euro. Poi comincia il legale del Brescia, Bruno Catalanotti, che comincia il suo intervento facendo una richiesta danni provvisionale di 35 milioni di euro a Juventus, Fiorentina e Lazio, responsabili ad avviso del club lombardo di aver causato la retrocessione della squadra nella stagione 2004-2005. Ma si scatena letteralmente dopo pochi minuti tirando in ballo addirittura Bernando Provenzano: “Telefonate e riunioni di altri dirigenti sono molto diverse… E non si venga a parlare giustificando l’illegalità diffusa. Sarebbe come dire che non si punisce Provenzano perché altri fanno come lui“.
L’avvocato Figc non quantifica il danno: «E’ un danno difficilmente quantificabile, visto che per lo scandalo abbiamo perso l’assegnazione
degli europei del 2012, abbiamo visto revocati i nostri arbitri al mondiale 2006 e abbiamo dovuto commissariare la federazione. Decida la
giuria il quantum: noi destineremo l’eventuale danno per i settori giovanili e per formare arbitri migliori».Si riprenderà quindi martedì 21 con l’attesa difesa juventina a curra dell’avv. Vitiello e si prevede un udienza letteralmente infuocata mentre, per quanto riguarda la sentenza, invece, è ipotizziabile uno slittamento a metà settembre.
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Calciopoli, tocca alla Juventus
Dopo le lunghe udienze monipolizzate dai pm e l’inizio delle richeste danni dalle parti civili oggi, finalmente, prenderanno le parole le difese. L’udienza inizierà con le richiestre danni di Salernitana e Brescia e poi della stessa Figc anch’essa tra le parti civili. Poi però parlerà, ufficialmente, per la prima volta anche la Juventus attraverso il legale Vitiello che dovrebbe tenere un attegiamento completamente diverso a quello del rinunciatario Zaccone ribatteno colpo su colpo le richieste danni ed enfatizzando tutte le falle uscite in questi mesi di dibattimento a Napoli. Dalla tenacia del presidente Andrea Agnelli la Vecchia Signora dovrebbe lanciare un messaggio diverso, la Juve infatti non solo si rifiuta di pagare le parti civili ma vuole uscirne completamente pulita rispetto al fango e alle accuse del 2006. Chiuderà l’udienza il legale della Fiorentina anch’esso chiamato ad una arringa convincente per evitare il corposo pagamento alle parti civili. Il pm Narducci non fanno più parte del Processo il Calciopoli avendo ottenuto l’aspettativa dal Csm e da ieri è ufficialmente assessore ai Diritti, alla Trasparenza e alla sicurezza nella giunta di De Magistris.
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Narducci, addio a Calciopoli sarà assesore di De Magistris
Le indiscrezioni dei giorni scorsi sembrano oggi trovar conferma, il pm Giuseppe Narducci, diventato famoso come principale accusatore e sostenitore del processo a Calciopoli ha chiesto al Csm l’aspettativa dalla Magistrura per poi diventare assessore nella giunta De Magistris a Napoli.
Insieme a Narducci, potrebbe aver incarico nel comune di Napoli anche Attilio Auricchio, altro elemento di spicco nelle indagini su Moggi e soci.
Dal mondo del calcio e dagli imputati non è arrivata ancora nessuna esternazione. Il Processo aveva appena finito la fase requisitoria con la richiesta delle condanne per gli imputati l’eventuale replica alle arringhe difensive sarà affidata a Stefano Capuano. Narducci in qualche modo ripercorrerebbe la strada del pm Filippo Beatrice che lasciò il processo abbreviato subito dopo le requisitorie.
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Palazzi “radiare Moggi per tener memoria”
Il procuratore federale Stefano Palazzi nonostante gli sviluppi di questi cinque anni e le nuove intercettazioni balzate fuori durante le udienze di Napoli chiedendo per Luciano Moggi la radiazione. . Palazzi sostiene che l’Alta Corte non ha chiesto di valutare le nuove indagini bensì di adurre maggior dettagli che evidenzino l’esigenza della preclusione. Il coinvolgimento di nuovi società e personaggi, continua Palazzi, non scalfisce la posizione del Moggi che nonostante la squalifica in questi cinque ha continuato a tenere relazioni con tesserati “continuando a comportarsi male”. Di tutt’altro tenore la tesi dell’avvocato D’Onofrio, il legale di Moggi sostiene che la sentenza del 2006 è oramai superata e senza tener conto del quadro probatorio uscito fuori da Napoli si rischia di parlare di eventi superati (ndr sequestro Paparesta a Reggio Calabria ad esempio). Adesso ha preso la parola Luciano Moggi, seguono aggiornamenti
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Moggi annuncia nuove intercettazioni “punti Champions in cambio di giocatori”
Sul calcio italiano si abbatte un nuovo scandalo che per gravità e sensazione può oscurare Calciopoli rivolgendo la gogna mediatica verso questi nuovi colpevoli in un sistema che fa acqua da tutte le parti. Di questo nuovo scandalo non può non parlare chi viene ritenuto il grande male del calcio dello stivale: Luciano Moggi.
Big Luciano intervistato ieri sera dal Tg1 si è detto stupito della gravità dell’accusa e con una punta di ironia si è lasciato andare ad una battuta “nemmeno io ho usato i calmanti per condizionare la partita”. I pm hanno chiesto una condanna a 5 e 8 mesi ma per l’ex dg della Juve “il bello deve ancora venire” pare infatti che presto la difesa divulgherà nuove intercettazione in cui vi è la prova delle combine “Ci sono squadre che addirittura si sono vendute punti in Champions League per avere in cambio giocatori”. Di seguito il video dell’intervista al Tg1
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Calciopoli: i Pm chiedono 5 anni e 8 mesi per Luciano Moggi. Tutte le richieste
Dopo la quarta udienza di requisitoria, i Pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci hanno finalmente formulato le richieste di pena per i 24 imputati del processo Calciopoli in corso di svolgimento a Napoli.
Tra le varie richieste dei Pubbilci Ministeri ovviamente spicca la pena per Luciano Moggi, 5 anni e 8 mesi per l’ex dg della Juventus mentre per gli altri imputati illustri, richiesti 5 anni per Paolo Bergamo, 4 anni e 6 mesi per Pierluigi Pairetto, 4 anni per Mazzini, 3 anni per l’ex arbitro Massimo De Sanctis, 2 anni per il presidente della Reggina Lillo Foti , 1 anno e 10 mesi per Claudio Lotito, presidente della Lazio, 1 anno e 6 mesi per Leonardo Meani ex dirigente del Milan, 2 anni e 2 mesi per l’ex arbitro Salvatore Racalbuto, 1 anno e 8 mesi per l’altro ex arbitro Antonio Dattilo, , 1 anno e 10 mesi per Andrea Della Valle e 2 anni per suo fratello Diego e 2 anni e 4 mesi per Bertini.
Tutto sommato le richieste formulate dai pubblici Ministeri sono vicine alle previsioni fatte dagli avvocati difensori, anzi, alcuni si aspettavano addirittura qualcosa di più per i loro assistiti infatti, la richiesta di pena per Luciano Moggi di 5 anni e 8 mesi risulta essere inferiore rispetto a quella richiesta per Giraudo e, comunque, meno di quanto richiesto dal pm Palamara nel processo stralcio della Gea sempre per Moggi. La gradazione delle richieste di pena è legata al ruolo di promotori dell’associazione a delinquere, in particolare per quel che riguarda Moggi e i due designatori Bergamo e Pairetto.Curiosità: l’unico arbitro a suo tempo intercettato e facente parte dell’associazione, De Santis, vede allegerirsi molto la sua posizone, perché il pm Narducci dice: «Non siamo riusciti a trovare il ruolo di promotore dell’associazione». .
Quindi giornata importante per il processo di Calciopoli che si sta avviando alla conclusione in attesa che si conosca il futuro del giudice Teresa Casoria, colei che dovrà decidere per la condanna o l’assoluzione degli imputati. Sul giudice partenopeo pende un’istanza di ricusazione presentata dai due pubblici ministeri che oggi hanno fatto la loro requisitoria. La decisione di ricusazione verrà presa in considerazione dalla corte d’Appello di Napoli solo a fine mese e in caso di esito positivo, cioè l’allontamento della Casoria, il processo dovrà riprendere da capo.
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Calciopoli, Moratti infastidito dalla Juve
Fin quando la questione Calciopoli non emetterà una sentenza definitiva sarà sempre il punto di scontro tra il popolo nerazzurro e quello bianconero. Il presidente Agnelli proprio la settimana scorsa aveva ricordato attraverso un comunicato ufficiale la mancanza di risposte all’esposto sullo scudetto del 2006 presentato un anno fa accusando la Figc di aver la coscienza sporca.
Il patron Moratti ieri, incalzato dalle domande dell’inviato di Sky, ha confessato di iniziare a sentire un eccessivo fastidio per la pressione bianconera: “Per quanto riguarda le richieste della Juventus non è la cosa per quello che è a darmi fastidio, ma la continuità con la quale si parla di questa cosa, senza respiro. Se anch’io ho la stessa attesa che hanno i bianconeri? No, perché continuo a sostenere quello che sostengo da sempre. Lo trovo talmente lapalissiano che può nascere del fastidio da questa richiesta continua e alla fine ti abitui a questa situazione. Quello che realmente può dar fastidio, ad esempio, è la mancanza di un accordo tra i presidenti in Lega Calcio”
Ovviamente le esternazioni di Moratti faranno piacere ai tifosi bianconeri che prima della nomina di Andrea Agnelli a presidente avevano spesso accusato la società di menefreghismo accusandola di una quasi riluttanza nel conoscere la verità.
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Moratti replica ad Agnelli “problemi suoi”
Andrea Agnelli in qualche modo lo aveva tirato in ballo con il comunicato apparso su Twitter nel quale accusava la Figc di aver la coscienza sporca in merito all’esposto sullo Scudetto del 2006 revocato alla Juventus e assegnato a tavolino ai nerazzurri.
Il patron dell’Inter che nei giorni scorsi aveva avuto parole d’elogio per Agnelli ha commentato questa volta stizzito “La Juventus dice che qualcuno in Figc non ha la coscienza pulita in merito al loro esposto per lo scudetto 2006? Sono problemi di Agnelli con la federazione. Non vedo perché debba entrare in questa polemica. C’è una tale aggressività in giro che non mi piace fomentarla.
L’Inter come dimostra la bella vittoria a San Siro sul Catania con un Pazzini sempre più decisivo di esser in forma per la Coppa Italia, ma inevitabilmente a tenere banco ancora una volta è il calciomercato. Pastore è il nome del momento e Moratti in qualche modo inserisce anche l’Inter nel nuvolo delle pretendenti anche se confessa che allo stato attuale in organico ha diversi giocatori con quelle caratteristiche.