Tag: calciomercato

  • Il Mercato e’ alle porte: gli affari ruolo per ruolo

    Goal.com ha condotto un inchiesta sui migliori giovani, divisi per ruolo, delll’ultima stagione e su i quali le big d’Italia potrebbero puntare non spendendo cifre strepitose rischiando di trovare i nuovi campioni del futuro. E’ vero con i giovani ci vuol pazienza, ma pensate se avessimo saputo aspettare l’esplosione di Vierà o Henry in passato, o se il Milan avesse creduto un pò di piu sulle potenzialità di Fernando Torres adesso avrebbe il miglior trio d’attacco con lo spagnolo affiancato da Pato e Kaka.

    • Per il ruolo di portiere tra le big italiane ad averne bisogno sono Milan e Roma, J. Cesar e Buffon lasciano dormire sogni tranquilli ai propri tifosi, mentre la Roma ha trovato in Doni un discreto portiere a volte molto distratto e tormentato da continui problemi fisici. Il Milan con l’infortunio di Abbiati deve inevitabilmente trovare un sostituto all’altezza, Dida e Kalac non offrono le dovute garanzie. Oltre al piu volte citato Marchetti(Cagliari) che ha disputato un ottimo campionato e potrebbe aspirare ad un grande club, a confermarsi in Francia è Lloris(Lione), lo scorso anno molte volte accostato al Milan ma poi si accordò con i campioni transalpini, a detta di molti sarà il Buffon del futuro, è un ’86 e questo potrebbe convincere i club ad investire anche se inevitabilmente il prezzo è lievitato. Anche Fiorillo (Sampdoria) studia da Buffon, è pronto a cimentarsi con il calcio che conta, ha 19 anni ma sicuramente diventerà uno dei migliori. Renato Maisani nell’inchiesta inserisce anche Diego Lopez, portiere non da big del Villareal.
    • Tra i difensori sembra che l’inchiesta abbia suggerito un nome nuovo alla stampa, tutti i giornali accostano il nome di Neven Subotic (Borussia Dortmund) alla Juve. Un ’90 che ha destato impressioni positive agli addetti a lavori e il suo costo non è di quelli eccessivi, Kjaer oramai è conosciutissimo e per strapparlo a Zamparini bisognerà investrici qualche euro in piu, anche Marco Andreolli è pronto a tornare alla Roma dopo l’ottimo campionato nel Sassuolo.

    • Per il centrocampo Goal.com pesca due giovani in Premier, sicuramente campionato a cui è difficile strappare giocatori, ma val la pena di tentar di prendere Luis Antonio Valencia (Wigan) ecuadoriano dotato di un ottima tecnica e tanta corsa e l’altro è Stephen Ireland(M.City) sicuramente difficile togliere talenti allo sciecco Mansour ma il City non riesce a diventar un top club e allora molti giovani potrebbero decidere di cambiar aria. Per i centrocampisti piu avanzati o esterni il nome è Mesut Ozil(Werder Brema) un autentica spina nel fianco delle difese avversarie, il Milan e Zambrotta ne sono testimoni. Ludovic Obraniak(Lille) uno dei talenti più completi dell’intero campionato francese.
    • Per l’attacco il colombiano del River Plate Falcao Garcia 23 anni è pronto per il calcio europeo, Mevlut Erding(Sochaux) è indispensabile per la sua squadra, con i suoi gol è stato sempre decisivo. Eder del Frosisone dopo l’infelice parentesi con l’Empoli in A sembra esser esploso in serie B.
  • Tre indizi fanno una prova: Cassano è in orbita Juve

    Tre indizi fanno una prova: Cassano è in orbita Juve

    Buffon, Del Piero e Cobolli Gigli aprono all’arrivo del Pibe de Bari

    cassanoL’obiettivo è far diventare Cassano un giocatore bianconero nella prossima stagione. Ancora non c’è nulla di scritto ma dalla Torino bianconera ci sono stati tanti tentativi di approccio ed aperture dai giocatori piu rappresentativi della vecchia Signora. Alla Juve c’è il difficile compito di trovare un sostituto di Nedved,ma  alla società cosi come a Ranieri è chiaro che è impossibile trovar un clone del ceco e che si dovrà sostituire con un nuovo modulo e con un giocatore che dia alla Juve quello che mancherà nel post Nedved ma con altre carattesistiche. Il nuovo Cassano, quello che incoraggia i compagni e dà l’esempio di grande disciplina con la maglia blucerchiata;”non possiamo non seguire Cassano” queste sono le parole del presidente Cobolli Gigli, quando gli si fanno domande sul barese. Dello stesso parere è anche il capitano bianconero che confessa di poter coesistere insieme a Cassano e se lo dice lui c’è da crederci. L’arrivo del barese potrebbe togliere infatti spazio proprio al capitano se Ranieri volesse continuare a giocare con il 4-4-2. Entusiasta per il possibile arrivo del Pibe de Bari, è anche il portierone bianconero Buffon: dal ritiro azzurro  ha esaltato lo sviluppo caratteriale di Cassano rispetto al passato e la sua maturazione che lo fa esser leader e trascinatore nella Samp. Anche Chiellini si dimostra contento di un suo possibile arrivo, anche se obiettivamente dice che comporterebbe un cambio di modulo e  bisognerebbe lavorarci tanto. Seguiremo i nuovi sviluppi della trattative ma è certo che Cassano meriti una big per esser ammirato anche nella Champions

  • Ronaldinho-Milan: è divorzio?

    Ronaldinho-Milan: è divorzio?

    A fine stagione ci sarà l’incontro con i dirigenti del Milan per chiarire il futuro del giocatore

    RonaldinhoContinua a tenere banco il caso Ronaldinho al Milan; ormai il fuoriclasse brasiliano non è più considerato titolare da Ancelotti che gli preferisce Seedorf o Inzaghi.
    E allora il Manchester City coglie la palla al balzo e, secondo il Daily Mail, il club inglese avrebbe già avanzato una proposta al club di via Turati.
    L’ex pallone d’oro è scontento della situazione venutasi a creare in casa Milan dove pensava di trovare più spazio in mezzo a tutti quei campioni: “Questa stagione non è stata positiva per me – ha dichiarato il fantasista rossonero -, ma sono un professionista e ho ancora voglia di aiutare il Milan a raggiungere gli obiettivi, e fino alla fine non voglio speculare sul mio futuro. Alla fine della stagione voglio incontrare i dirigenti rossoneri”.
    Il fratello e procuratore del campione, Roberto de Assis, avrebbe annunciato che ci sono dei contatti con il club dello sceicco. De Assis ha dichiarato: “Alcuni club mi hanno chiesto di Ronaldinho e della sua situazione, ma qualsiasi iniziativa dipende dal Milan”.
    Il discorso potrebbe cambiare se Carlo Ancelotti dovesse lasciare il Milan per un altro club (Real Madrid?).

  • Paloschi il Predestinato.

    Paloschi il Predestinato.

    Inzaghi lo ha nominato suo erede e lu sta studiando da bomber.

    paloschiAlberto Paloschi(1990) è una certezza per il presente e non una scommessa per il futuro. Tutti gli amanti dello sport ricorderanno il giorno in cui diventò “famoso” quell’eurogol contro il Siena al 63′ del secondo tempo dopo 15 secondi dal suo ingresso in campo, all’esordio in serie A. I tifosi milanisti lo avevano gia apprezzato nella sfortunata partita di Coppa Italia contro il Catania, Ancelotti diede fiducia al giovane Alberto per via dei numerosi infortuni e il gioiellino della primavera del Milan si dimostrò subito dal piede caldo segnando sia all’andata che nel return match contro i siciliani. Lo scorso anno si concluse con 7 presenze in serie A e 2 gol. In estate si è scatenata un asta intorno al suo nome e il Milan ha deciso di mandarlo in prestito al Parma per fargli fare esperienza. Anche li non c’ha messo molto ad ambientarsi risultando subito decisivo, fin’ora ha messo a segno sette reti, ma si è fatto apprezzare anche come uomo assist. Ieri sera l’ultima sua impresa, convocazione nell’Under 21, che inizia a costruire il nuovo corso e lui si è fatto trovare pronto. Under che arriva al riposo sotto di due reti con l’Austria, nella ripresa grazie alla spinta dei giovanissimi ma gia esperti Ariaudo, Di Gennaro e  Paloschi riesce a recuparare la partita rischiando di vincerla persino nel finale. Paloschinho come l’ha nominato simpaticamente il solito Pellegatti, pian piano sta dimostrando che l’etichetta assegnatagli dal Mr. 300 gol Pippo Inzaghi, è in buone mani. Superpippo infatti ha un debole per Alberto sin dai tempi delle giovanili, i due sono buoni amici e Inzaghi molte volte è rimasto a dargli consigli dopo gli allenamenti e vorrebbe consegnarli la sua maglia numero nove del Milan il giorno del suo ritiro. Intanto Paloschi continua a segnare ed è diventato un idolo dei tifosi del Parma che vorrebbe ringraziare riportando i gialloblu in serie A.

  • Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    2641859In un’ intervista Sky, per la rubrica Spaccanapoli, Roberto Donadoni, nuovo allenatore del Napoli dopo l’esonero di Reja, fa il punto della situazione sul futuro della squadra.
    Sull’ambiente che ha trovato al suo arrivo dice: “C’è da conoscere, c’è da capire, è una fase di studio per me e anche per i giocatori. Si va avanti su questo tipo di discorso e poi la conoscenza darà indubbiamente qualche strumento in più per il futuro. L’aspetto più impellente e che va curato di più in questa fase è quello psicologico, perché quando la squadra viene da una serie di risultati non positivi, in cui fa fatica, subentrano paure e tensioni eccessive. È chiaro che questo aspetto va subito rivisto e migliorato. Sono ragazzi giovani, la gran parte di loro non ha molta esperienza e questo ha influito in maniera negativa. Adesso devono convincersi che si devono mettere tutto alle spalle e riprendere la marcia».Ancora dice: “Questa è una squadra che non può dipendere solo da Hamsik e Lavezzi, che sono sicuramente due giocatori di qualità, di talento e di prospettiva, ma ha necessità dell’apporto di tutti. È una squadra che deve fare affidamento su tutto l’organico”.
    Nelle ultime due gare la squadra partenopea ha raccolto solo due punti che però fanno ben sperare se non altro perchè qualche cambiamento in campo si è visto. Innanzitutto tra le fortune di Donadoni c’è sicuramente quella di aver potuto contare sull’apporto di Mannini che, senza nulla togliere al giovane Vitale, macina Km sulla fascia sinistra. Tra le novità proposte dal neo ct vi è il ritorno in campo di Grava, giocatore che con Reja non aveva trovato molto spazio anche a causa dell’ingombrante presenza di Maggio e Montervino.
    Anche il presidente Aurelio De Laurentis è soddisfatto da quanto fatto finora da Donadoni che guarda con sguardo ottimista al futuro.
    Si pensa infatti già al calciomercato, e tra i papabili spunta il nome dell’attaccante rossonero Marco Borriello anche se, spiega Marino: “Marco è un giocatore che ci piace però è prematuro parlarne ora – spiega il dg -. Credo che su Borriello il Milan abbia puntato molto e non credo che gli infortuni abbiano condizionato il giudizio della società nei suoi confronti”.

  • 10 nomi per il prossimo mercato

    10 nomi per il prossimo mercato

    Michele CriscitielloLo scorso anno ci abbiamo provato e l’esito è stato soddisfacente. Il 70% dei giovani calciatori che segnalammo a fine marzo adesso ha trovato la ribalta che pronosticammo. Il Santon che oggi conoscono anche a Manchester, per merito di Mourinho, ieri a malapena lo riconoscevano ad Appiano Gentile.
    Un anno dopo ci riproviamo, sperando di avere la stessa fortuna. Un mix di sudamericani ed italiani, perché se proponiamo sempre stranieri per il mercato del futuro (vedi la rubrica il volto nuovo) tanti genitori di giovani calciatori non apprezzano. E hanno ragione. Anche se va detto che, a volte, acquistare in Brasile ed Argentina conviene molto di più; non per una questione prettamente tecnica, bensì economica. Prendete un pezzo di carta e la penna. Partiamo dall’Italia, perché ogni domenica sui campetti di provincia ci sono dei giovanotti fantastici.
    Come accade da qualche anno a questa parte, l’Atalanta è una miniera di giovani di valore. Dopo aver lanciato in serie A Consigli, tra i pali, si fa strada un altro prodigio. Simone Colombi, buona posizione ed ottima tecnica: classe 1991. A Bergamo non hanno solo i portieri di valore, per l’attacco Carlo Osti tiene d’occhio un altro ’91, Simone Zazza, scovato nella provincia di Matera. Forse ancora non è pronto per la prima squadra, ma il prossimo anno una serie B di livello nessuno gliela potrà togliere. Non lo scopriamo certo oggi, il C.T. della Nazionale Under 21 Casiraghi lo tiene in considerazione già da diversi mesi: il portiere della Fiorentina (1990) Andrea Seculin, convocato per i prossimi impegni in azzurro. Palermo, Reggina, Inter e Juventus: non a caso non abbiamo citato il Milan, che da un po’ di anni fatica a proporre giovani di valore al calcio italiano ed alla prima squadra. Povero Evani, ma soprattutto poveri Braida e Buriani. Walter Sabatini, d.s. del Palermo, si aspetta molto da Gianvito Misuraga (1990), centrocampista con propensione offensiva, dotato di grande tecnica. Il futuro è suo. Se Mourinho vorrà vincere un’altra scommessa con i giovani, sarebbe il caso di puntare su Antonio Esposito, Primavera nerazzurra, ex Spezia prelevato dopo il fallimento del club ligure. Anche lui è un ’90, posizione privilegiata esterno destro di centrocampo, perfetto per un tridente od anche per un 4-4-2. E’ la nostra scommessa del 2009-2010, un anno dopo Santon. Molti giovani italiani, vedi Petrucci, hanno preferito l’Inghilterra. Speriamo non sia il caso di Alberto Libertazzi, 1992, della Juventus. Attaccante con fisico possente. A quell’età ha margini di crescita, tecnica e fisica. Nel giro della Primavera bianconera, più che una scommessa sarebbe un azzardo. Ha bisogno, però, di un altro anno nelle giovanili. Ultima puntata, se consentita, su un italiano dal cognome austriaco. Più che un calciatore ricorda uno sciatore: lo abbiamo pescato in seconda divisione, Lega Pro, Manuel Fischnaller, esterno destro dell’Alto Adige, dotato di gran corsa. E’ del 1991 e varrebbe la pena visionarlo.
    I talenti del futuro, come detto, spesso arrivano dal Sudamerica. Immaginate un Milan nel 2012 con coppia d’attacco composta da due brasiliani: Pato->b>Keirrison, spettacolo! Il nuovo bomber del Palmeiras ha fatto innamorare il suo Paese, prima nel Coritiba (21 gol in 31 giornate) ed adesso con il Palmeiras capolista (12 gol in campionato e 4 in Libertadores). Sempre nel Palmeiras c’è Cleiton Xavier, trequartista dell’83, con un passato nel Figuerense. Tre gol finora nel Paulistao. Prima dei saluti, tre scommesse. Una per reparto. Difesa: Sebastian Coates (1990) del National Montevideo. Alto circa 190 centimetri, gioca di più con la sua Nazionale, Uruguay, che con il club. Centrocampo: in Argentina troverete nell’Independiente un 19enne terribile, Federico Mancuello. Ha esordito a dicembre, adesso nel giro della prima squadra e già nazionale argentina under 20. Vi manca la ciliegina sulla torta. Colombiano di 18 anni, attaccante del Boyaca Chico, capitano della Nazionale Under 20 e protagonista nel Sub 20. Rapido e potente, fiuto del gol ed iniziativa da grande bomber. Giusto, volete il nome: Marcos Perez.
    Egregio Presidente Lotito, Le fornisco un assist: Perez è tifosissimo della Lazio. Adesso, tocca a lei fare gol.

    Michele Criscitiello su Tuttomercatoweb

  • Clamoroso: Galliani aggredito da milanisti

    Clamoroso: Galliani aggredito da milanisti

    Dalle ricostruzioni sembra che siano stati 12 rossoneri ad aggredire Galliani a Napoli

    5207037I responsabili dei quindici minuti di paura vissuti da Adriano Galliani all’esterno dello stadio San Paolo di Napoli potrebbero non essere napoletani, bensì milanisti. È solo una voce di corridoio proveniente da via Turati, la sede del Milan e riportata oggi in prima pagina dal «Riformista», ma questa nuova ipotesi è destinata a far molto discutere dopo le scuse accorate portate per l’aggressione all’amministratore delegato del Milan dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e del presidente della società azzurra De Laurentiis. Secondo questa nuova ricostruzione dei fatti (che la Digos di Napoli non smentisce), Adriano Galliani, a bordo di un Audi con l’amico e conduttore napoletano Gigi Marzullo, nel traffico verso la rampa della tangenziale di Fuorigrotta sarebbe stato aggredito da un gruppetto di tifosi rossoneri. Un piccolo assembramento, in dodici senza sciarpe né simboli di riconoscimento, eppure in numero sufficiente a bloccare per un brutto quarto d’ora Galliani tentando di infrangere i vetri e forando gli pneumatici dell’auto su cui viaggiava il vicepresidente del Milan. Una spedizione punitiva per un rapporto raffreddatosi da tempo con la curva rossonera. Rapporto incrinato dai contatti sempre più radi tra le parti e lo stop alla concessione di biglietti gratuiti per le partite ai gruppi del tifo organizzato. Divergenze acuite da striscioni di critica alle scelte della società esposti ultimamente dalla curva sud di San Siro. Questa ricostruzione d’altra parte non collima con il racconto del grave episodio di teppismo fornito dallo stesso Galliani: «Non ce l’avevano con me per il risultato della partita con il Napoli. Non hanno mai nominato il gol annullato. Mi rinfacciavano di non poter più fare le trasferte – divieto imposto ai tifosi del Napoli dal ministero dell’Interno – come se fossi responsabile io delle restrizioni per i tifosi».
    fonte:milannews.it

  • Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Il Milan non ha bisogno di una rinfondazione, basta qualche rinforzo.

    carloancelotti_773038In un intervista rilasciata al Corriere dello Sport e riportata su goal.com Ancelotti parla a tutto campo, dal suo futuro all’ormai antagonista Mounrinho. E’ consapevole che  il Milan quest’anno ha deluso tutti i tifosi e tutti quelli che in estate avevano prospettato lo scudetto per il Diavolo. A detta di Ancelotti: “Il mancato successo è legato agli infortuni pesanti come quelli di Nesta e Gattuso. E’ mancato Borriello, la sua assenza forse è stata sottovalutata ma in estate avevamo cercato un attaccante con quelle caratteristiche. Abbiamo puntato su Borriello ma non l’abbiamo mai utilizzato a causa degli infortuni”. E comunque, per spiegare le ragioni dei nostri problemi, bisogna aggiungere che l’inserimento di alcuni giocatori come Ronaldinho e Flamini ha comportato delle difficoltà».

    Si dice convinto di restare al Milan e di non aver bisogno di far una “lista della spesa”, convinto che un allenatore debba esser parte integrante della società e deve sapere oltre gli aspetti tecnici anche quelli economici e anche per questo si sente sempre in sintonia con la società, dopo tutti questi anni (5 da giocatore e 8 da allenatore) però non sottovaluta l’ipotesi di una separazione che comunque avverrebbe con un abbraccio. Poi analizza il mercato, il Milan fa rinforzato ma non rifondato, Kaka e Pato sono delle certezze, Flamini si sta integrando bene, e i “vecchietti” Pirlo e Gattuso sono ancora tosti e tra i piu forti al mondo. Nei giorni scorsi si era parlato di una acquisti di spessore, il difensore che farà coppia con il promettente Thiago Silva e la prima punta da sempre cercata dal tecnico. Come prima punta sembra che oltre ai soliti nomi di Eto’ò, Adebayor e Drogba, nelle ultime ore si sia aggiunto anche quello del bomber Kanoute, autore di una stagione strepitosa lo scorso, ma anche quest’anno sta segnando con continuità tenendo il Siviglia a ridosso del duo di testa Barcellona e Real. E’ inevitabile poi che le domande poi cadino sull’Inter e su Mourinho. Sul portoghese dopo le ultime esternazioni sulla dignità dell’allenatore che si fa imporre la squadra dal presidente, risponde:”Io la penso come Ulivieri e dico che la scuola italiana è molto apprezzata in Italia e all’estero. Mi sorprende quello che dice Mourinho e mi fermo. Non capisco perchè tira in ballo il Milan e a questo punto non mi interessa. E’ una sua strategia? “Non so quali sono le sue intenzioni, nè dove vuole arrivare”. Poi è convinto che l’Inter vinca lo scudetto meritatamente anche se rispetto alla sqaudra di Mancini  gioca peggio, quella mirava piu al fraseggio questa piu alla concretezza, è una squadra che basa molto sul fisico e sulla grande qualità dei suoi attaccanti come Ibrahimovic».


  • Ibra ha l’Inter ai suoi piedi!

    Ibra ha l’Inter ai suoi piedi!

    I suoi continui “mal di pancia” iniziano a far preoccupare la dirigenza nerazzurra.

    ibraDopo la debacle in Champions, Ibra si è messo sulle spalle l’Inter segnando a raffica ed evitando cosi il contraccolpo psicologico dopo l’ennesimo uscita agli ottavi. Ma se in campo il capocannoniere delle Serie A non manifesta insoddisfazione, lo stesso non si può dire nei commenti post-partita. Lo svedese infatti ad ogni occasione ribadisce che la sua permanenza all’Inter non è cosi scontata e se adesso bada a vincere l’ennesimo scudetto a fine stagione vorrà un confronto con la dirigenza.

    A detta dei piu informati il male di Ibra è la consapevolezza che con i nerazzurri difficilmente avrà la possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie e vincere il tanto sognato pallone d’oro. In un primo momento le dichiarazioni in risposta allo svedese di Mourinho e Moratti erano tese a minimizzare il tutto. Lo Special One, sembra che abbia già avuto il famoso faccia a faccia con il presidente per tracciare la lista della spesa, ed ai microfoni ribadisce che il volere della società è quello che conta di piu quindi per Ibra sarà difficile muoversi, anche se continua il portoghese, “la forza di una squadra non la fa un giocatore”. Moratti invece in un primo momento ha glissato, pensando, come avviene ogni anno a dei capricci per poi prsentare attraverso il suo procuratore l’ennesima richiesta di adeguamento. Oggi invece dopo averci pensato bene gli interisti corrono ai piedi di Ibrahimovic consapevoli che lo svedese è il punto di partenza per vincere nell’Europa che conta.

    Moratti oggi a Roma per la riconferma di Abete cerca di placare la polemica:“Non credo si tratti di una questione di soldi. La sua è solo ambizione, se l’è presa dopo il mio sfogo di Manchester, ma io non volevo colpevolizzare solo lui, mi riferivo a tutti i giocatori. Ibra ha un buon rapporto con Mourinho e la società, magari vuole partire per vincere la Champions, ma è difficile individuare un club che possa farcela. Un prezzo lo hanno tutti i giocatori, anche lui se decidesse di andarsene, poi però va da un’altra parte e la Champions la vinciamo senza di lui”.  Comunque continua Moratti “può star tranquillo, il prossimo anno riproveremo a vincere la coppa con lui e con Mourinho“. Anche il tecnico da Lisbona interviene sulla vicenda Ibra mostrandosi sicuro di riuscir a convincerlo a restare,  ” la sua delusione è esterna allo spogliatoio, dopo Manchester è molto motivato. Certo la delusione c’è in lui come in tutti noi, ma sono sicuro di convincerlo a restare anche se controvoglia come feci con Deco nel 2003 per poi vincere la Champions. Facendo una panoramica in Europa le squadre che possano interessare ad Ibra e permettersi il suo ingaggio sono Real Madrid e Barcellona in Spagna, Chelsea e Manchester United in Inghilterra, anche il City potrebbe permettersi il suo ingaggio ma non può esser ambizioso per come vorrebbe Ibra. Quella piu interessata sembra esser il Barcellona che sta discutendo il rinnovo di Eto’o e non sembra cosa abbastanza semplice trovar l’accordo. Il Real lo tiene come nome di “scorta” infatti il futuro presidente Perez non fa mistero di puntare al milanista Kaka o al portoghese dei Red Evils Cristiano Ronaldo come primo obiettivo. Muovere questi pezzi pregiati del mercato è difficile ma siamo sicuri se si trova l’accordo con qualcuno di loro, poi ci saranno tanti movimenti come in uno scacchiere.

  • Che sorpresa. La Juve ha il tesoretto

    Che sorpresa. La Juve ha il tesoretto

    Cobolli Gigli:”Abbiamo i soldi per prendere un fuoriclasse!”

    silva_167580Molti tra i tifosi juventini pensavano di veder la loro Juventus sempre dietro le grandi, incapace di far il colpo ad effetto, di prender un big del calciomercato. Invece quest’estate non sarà cosi, dalle parole del presidente si evince che i bianconeri hanno una strategia ben definita adeguata a far fare ai bianconeri il salto di qualità. Ancora una volta la società degli Agnelli si dimostra lungimirante e nel momento in cui il calcio italiano sembra in crisi è attrezzata a competere con il calcio inglese e spagnolo. E’ di questi giorni l’intervista al vicepresidente del Milan Galliani nella quale afferma le difficoltà di far un calciomercato alla pari delle migliori società europee, il presidente Cobolli si dice daccordo con le parole del milanista sopratutto sul fatto che in Italia è piu difficile far calcio perchè la differenza fra costi lordi e netti è di gran lunga piu penalizzante che negli altri paesi. Il calcio in Italia vive un grado di arretratezza, i ricavi delle italiane nei giorni del matchday(giorno della partita) sono imparagonabili a quelli delle inglesi e spagnole, ma anche in Germania le cose vanno meglio che da noi. La Juve però è l’unica società che sta lavorando in questo senso, avere uno stadio di proprietà che ti permetta di aumentare i ricavi è fondamentale ed è per questo che diamo la Juve come favorita per il prossimo decennio. Per quanto rigurada il mercato il Presidente rassicura tutti c’è la possibilità di prendere un sostituto di Nedved di gran valore e sono sicuro che Blanc e Secco stanno lavorando a qualche altra sorpresa, c’è la voglia e la consapevolezza di voler aumentare la qualità dell’organico. Il colpo sarà Silva o Diego, ma siamo sicuri che la Juve interverrà anche in difesa per trovare un centrale forte da affiancare a Chiellini e anche si interverrà anche suull’out di destra dove c’è il solo Grygera. Negli ultimi giorni si vociferava di un interessamento juventino su Mexes, sul francese ci sarà una forte concorrenza a fine stagione ma adesso sappiamo che la Juve ha i mezzi per competere.