Il calciomercato estivo alle ore 23 esatte ha chiuso la famosa porta dell‘Ata Hotel Executive. E’ stata una giornata intensa, frenetica, dove tutti aumentavano il passo man mano che le 23 si avvicinavano. Qualcosa è contento, qualcuno un pò meno, qualcuno è arrabbiato ma si il gioco delle parti è questo. Il mercato dura due, tre mesi forse dura tutto l’anno ma alcuni operatori si fanno vedere solo e soltanto nel finale e poi se non va in porto il loro affare se la prendono sapendo che è dal 1 luglio, o anche prima, che le trattative si possono concludere.
Sfuma il sogno di portare Falcao alla Juventus: il colombiano si trasferisce al Manchester United alla corte di Van Gaal: prestito oneroso a 12 milioni di euro, 12 milioni di euro di ingaggio (24 lordi) e 65 milioni di euro il riscatto. Sfuma anche Hernandez. il Chicarito va al Real Madrid in prestito. Da segnalare l’operazione in uscita che manda De Sceglie al Parma con la formula del prestito. Mentre cede in prestito al Pescara Cristian Pasquato.
Il Milan nelle ultime ore ha piazzato il colpo Giacomo Bonaventura con l’Atalanta per una cifra oscillante intorno ai sette milioni di euro comprensivi di bonus. Intesa totale con il direttore sportivo Pier Paolo Marino; due milioni di euro più cinque per il cartellino, Bonaventura approda a titolo definitivo con accordo fino al 2019. Mentre nel pomeriggio c’è stata la cessione di Bryan Cristante al Benfica, i due club hanno raggiunto l’accordo sulla base di 6 milioni di euro e di Gabriel al Carpi. Era già stato fotografato con la sciarpa intorno al collo ma è saltato tutto all’ultimo perchè Zaccardo non ha trovato l’accordo con il Parma: Jonathan Biabiany rimane in Emilia ed è stato tolto dal mercato.
Sull’altra sponda di Milano, in casa Inter, non si muove Guarin: niente Valencia, niente Real Madrid. Perchè l’Inter voleva cederlo a titolo definitivo e non in prestito. Il colombiano è sempre stato valutato 15 milioni di euro, nessuno era disposto a sborsarli. Gli spagnoli sono arrivati a offrire un prestito con diritto di riscatto a 12 milioni.
La Roma prende Mapou Yanga-Mbiwa in prestito dal Newcastle, centrale classe 1989. Mentre non si muove da Parigi Rabiot, resta al Psg fino alla scadenza del contratto cioè il prossimo giugno.
Molto attivo, quest’oggi, la Fiorentina che ha definito l’arrivo di Kurtic dal Sassuolo, prestito con diritto di riscatto e Richards, prestito con diritto di riscatto, dal Manchester City e cede Facundo Roncaglia al Genoa a titolo temporaneo.
Il Parma riceve due beffe finale per il mercato: Sergio Floccari e Alvaro Gonzalez. I ducali hanno perso Amauri ma tenuto Biabiany ma hanno visto andare in fumo due possibili acquisti. Il direttore Leonardi aveva individuato in Floccari il sostituto ideale, non si è trovata l’intesa economica con il Sassuolo. Differente il discorso per Alvaro Gonzalez: qui c’era l’accordo ma non è stato depositato in tempo il contratto, delusione finale per il mancato esito della trattativa.
L’HellasVerona ha acquistato Javier Saviola, altra vecchia gloria del Barcellona inizio duemila. Sean Sogliano lo acquista dal Olympiakos e l’argentino firma un contratto annuale.
Lo svincolato Luca Castellazzi, nonostante la sua non più giovanissima età di 39 anni, ha trovato l’accordo con il Torino sostituendo il serbo Avramov andato all’Atalanta. Sempre il Toro, in sostituzione di Cerci andato all’Atletico Madrid prende dal Parma Amauri con contratto biennale. Il PapuGomez, ex Catania ora al Metalist Kharkiv, torna il Italia e giocherà nell’Atalanta. Il Parma cede Mesbah alla Sampdoria che prende anche Romagnoli dalla Roma, prestito secco e Djordjevic, giovane attaccante montenegrino classe 1994. Nuovo arrivo in casa Cagliari: si tratta di Alejandro Gonzales dal Verona. Il difensore Daniele Portanova ha rescisso il contratto con il Genoa, è quindi un calciatore svincolato.
Come da tradizione ad ogni finestra di mercato si designa l’ “Oscar” del calciomercato e questo generalmente coincide con o comunque va molto vicino a quanto si concretizza alla fine della stagione. Lo scorso anno la Juventus venne giudicata dalle pagelle del mercato come la più rinforzata e a fine campionato venne incoronata quale Campione d’Italia, le cose possono cambiare poi nel cosiddetto “mercato di riparazione“, anche se le indicazioni di quanto fatto nella sessione estiva generalmente viene corretto ma non sovvertito. Vediamo com’è andata secondo noi:
ATALANTA: 5
Difficile dire che l’Atalanta si sia rinforzata, anche se il colpo di Papu Gomez sul finale ha migliorato il voto. Le cessioni sono state di rincalzi, anche se di qualità come De Luca, Lucchini e Brienza e poi la cessione di uno dei migliori portieri degli ultimi anni in Serie A come Consigli a fronte di Avramov. In entrata Dramè, Bianchi, Biava e Boakye non rispecchiano esattamente sulla carta un miglioramento rispetto a quanto aveva prima. Ci auguriamo di essere smentiti.
CAGLIARI: 6
Il Cagliari tenta la metamorfosi in Zemanlandia e non è mai un’impresa facile. Tuttavia notiamo in entrata tanta freschezza con gli arrivi di Longo, Farias, Donsah, Cragno, Rangel e tanti altri giovani a fronte di uscite decisamente importanti su tutte Astori, Pinilla e Nenè. Con il beneficio del dubbio diamo la sufficienza al Cagliari perché l’acquisto del tecnico Zeman rappresenta una plusvalenza non da poco.
CESENA: 5
Sinceramente, delle neo promosse, il Cesena ci pare quella meno attrezzata e che meno si è distaccata dal livello tecnico della scorsa stagione. Ci sono quattro acquisti, uno per reparto su tutti gli altri Leali per la porta, Lucchini per la difesa, Ze Eduardo e Carbonero per il centrocampo ed infine Brienza per l’attacco. In uscita solo la cessione di Ceccarelli pesa rispetto al Cesena frizzante della scorsa stagione. Nel complesso però rimaniamo dell’idea che i quattro acquisti principali, fatti non siano sufficienti per far fare il salto di categoria alla squadra.
CHIEVO: 6,5
Il Chievo di Eugenio Corini ha cambiato tanto e lo ha fatto mettendo in rosa dei nomi di categoria, non è stato da parte dei veneti il solito mercato fatto di nomi sconosciuti che si devono affermare. Bardi, Biraghi, Birsa, Maxi Lopez, Schelotto, Botta, Izco per citarne alcuni. In uscita per fare questo stravolgimento il Chievo ha dovuto sacrificare solo Stojan, Thereau, Dramè, Rigoni e Agazzi e qualche giocatore a fine percorso. Ci vorrà tempo ma pensiamo che il Chievo si sia rinforzato e sia già in partenza sopra la linea salvezza ed alla fine Corini e i tifosi clivensi potrebbero togliersi qualche soddisfazione importante come negli anni di Del Neri.
EMPOLI: 5
Stesso discorso fatto per il Cesena vale per l’Empoli. Il salto di categoria si sperava portasse qualcosina di più ma i mezzi sono quelli che sono e quindi bisogna fare di necessità virtù. L’Empoli ha mosso poco il mercato, confermando molto di quanto è stato fatto lo scorso anno, riesce a prendere totalmente Maccarone, a prendere le giovani promesse Vecino e Laxalt dalla Fiorentina e dall’Inter ma il rinforzo vero arriva a centrocampo con Guarente dal Siviglia. Le cessioni sono poche e di prospettiva. Vedremo se Sarri riuscirà a far tirare fuori ulteriori miglioramenti ad una squadra che appare modesta per la Serie A.
FIORENTINA: 6,5
A differenza della scorsa stagione la Fiorentina ha mosso meno il mercato e soprattutto si è cimentata nelle uscite, i tanti calciatori di prospettiva presi tra estate ed inverno scorsi non hanno convinto e così hanno fatto spendere molto tempo a Pradè e Macia per ricollocarli. Cassani, Rebic, Matos, Compper, Wolski inoltre è stato piazzato Matri che così cambia casacca per la terza volta in una stagione. In entrata spicca il tentativo di puntellare la difesa con gli innesti di Basanta e Richards, il centrocampo con Badelj e Kurtic oltre che la trequarti con Marin. Tuttavia il capolavoro è stato non cedere alle lusinghe per Cuadrado e far rientrare in prima squadra due giovani che sono un sicuro e roseo futuro Babacar e Bernardeschi. Inoltre i viola ritroveranno Rossi e Gomez altri due rinforzi non da poco.
GENOA: 7
Ormai Enrico Preziosi lo conosciamo ogni anno ama disfare e rifare il suo Genoa e solo con Gasperini ha sempre trovato il giusto interprete delle sue idee. Il Genoa ha mosso molto, via Gilardino dentro Matri, via Vrsalijko preso Rosi, out Matuzalem in Rincon e così via. Con Edenilson, Pinilla, Lestienne, Roncaglia e Perotti poi ha fatto un upgrade considerevole e aspettiamoci di vedere un grifone come negli anni di Milito e Thiago Motta. In uscita a parte quelli citati c’è stata una rivoluzione che ha coinvolto i comprimari pertanto alla fine il Genoa è una squadra di livello superiore rispetto a quella dell’anno scorso.
INTER: 8
Il mercato nerazzurro è stato in sordina, tranquillo, schivando la concorrenza ma chiudendo concretamente per giocatori utili a Walter Mazzarri. Spende pochissimo e riesce a consolidare la squadra che adesso ha una fisionomia quasi definita da una strategia portata avanti da Ausilio in maniera impeccabile. Vidic, Dodò, M’Vila, Osvaldo e Medel ovvero centrocampo, difesa e attacco rinforzati a fronte di uscite fatte solo da ingaggi pesanti e giocatori ormai bolliti. L’iter deciso da Tohir è stato seguito perfettamente senza dover rinunciare a qualche gioiello.
JUVENTUS: 6
Francamente è stata la squadra, insieme al Napoli, tra le big che ha più deluso. Conte aveva chiesto una mini rivoluzione fatta con gioielli nell’orbita Juve e poi l’acquisto di almeno un giocatore che potesse alzare l’asticella in vista della Champions. Nei primi giorni si è visto che la società andava in direzione opposta e così il tecnico pugliese si è fatto da parte. Allegri non ha messo becco sul mercato e Marotta ha continuato il suo rinnovamento della rosa senza mai vincere un duello di mercato, presi Romulo, Morata, Pereyra, Morata ed Evra tutti buoni giocatori ma che non alzano la qualità della squadra in uscita dei comprimari che avevano poco spazio come Peluso, Quagliarella, Vucinic e Isla o giocatori in orbita Juve che hanno fatto fare un po’ di cassa alla società. L’unico acquisto, degno di essere citato per come è venuto fuori è quello di Coman che a parametro zero passa dal PSG alla Juventus, potrebbe essere il jolly alla Pogba che salva il mercato ma lo sapremo solo più avanti per ora la Juventus è uguale alla scorsa stagione.
LAZIO: 6,5
Dopo la deludente stagione scorsa la Lazio doveva rimboccarsi le maniche e uscire dalle sabbie mobili nelle quali era finita. Djordjevic, Parolo, Basta, Gentiletti e De Vrij sono stati ottimi acquisti, il problema è che la Lazio è rimasta impantanata sulle cessioni dalle quali ha incassato poco e non è potuta più andare oltre. In generale sulla carta si è rinforzata modestamente ma lo ha fatto, ora sta a Pioli rinvigorire un ambiente attanagliato dalle polemiche con i risultati.
MILAN: 7
La magia di Galliani si è rinnovata come l’araba fenice e dopo trequarti di mercato passato i infradito in Versilia dove ha invitato tutti e parlato con tutti aprendo e chiudendo trattative tra un cocktail ed una cena chiude le ultime due settimane con la cessione di Balotelli al Liverpool, Robinho al Santos, Cristante al Benfica, Constant al Trabzonspor più quelle che erano già definite come Kaka, Birsa ed Emanuelson. In compenso sempre alla fine prende Diego Lopez per la porta, Fernando Torres, Van Ginkel e Bonaventura oltre a Menez e Alex presi all’inizio a parametro zero. Risultato ingaggi abbassati, cassa fatta e ora Inzaghi ha una discreta squadra da plasmare dal potenziale alto.
NAPOLI: 5,5
Sentendo i proclami di De Laurentiis ad inizio mercato si pensava ad una sessione pirotecnica da parte dei partenopei ed invece basso profilo e rinforzi mirati che non si è sicuro siano migliori di chi c’era già. Koulibaly non da ancora piena fiducia, Rafael è decisamente meno affidabile di Reina, Michu è un oggetto misterioso mentre sembra già integrato De Guzman. In uscita tante difficoltà per i numerosi giocatori della rosa che non rientrano nei piani di Benitez, solo Dzemaili, Pandev e Behrami alla fine trovano collocazione all’estero ma ce ne sono ancora troppi che appesantiscono il bilancio ed il mancato passaggio in Champions ha rovinato tutto.
PALERMO: 4,5
Sinceramente non è piaciuto il mercato del Palermo e riteniamo che anche Iachini avrebbe preferito giocarsi le sue carte in Serie A in condizioni migliori. Le cessioni di Stefanovic, Viviano, Lafferty e Hernandez hanno un peso specifico importante, gli acquisti di Cocev, Quaizon, Rigoni, Bamba e Makienok ne hanno un altro.
PARMA: 5,5
Dopo la clamorosa esclusione dalla meritata Europa League ci si aspettava un mercato importante da parte del Parma, invece a fronte di alcune cessioni importanti come Parolo, Marchionni, Rosi, Molinaro e Amauri sono arrivati giocatori che difficile dire possano alzare qualitativamente la rosa, ritornano Belfodil, Acquah e Jorquera ed arrivano Costa, De Ceglie e Cassani. Insomma nel contesto la rosa arruolabile è aumentata ma la sostanza?
ROMA: 9
Ecco la regina del mercato, è lei che ha vinto lo scudetto estivo. Sabatini ha sbaragliato la concorrenza per Iturbe, battuto Lotito su Astori trovato il laterale sinistro in Ashley Cole. Messa alle corde dal Bayern per Benatia ha reagito prontamente portando a Roma Manolas e alla fine ribadisce il concetto con Yanga-Mbiwa. Insomma rosa rinforzata, tanto movimento con giocatori di prospettiva e completamento nei ruoli chiave. La Roma è da scudetto al pari se non più della Juventus.
SAMPDORIA: 6,5
La Sampdoria targata Ferrero è partita diversamente rispetto agli altri anni, non ha ceduto i pezzi migliori ad un prezzo prefissato dagli acquirenti ma anzi si è concentrata sullo sfoltimento della rosa, ha ceduto Mustafi facendo cassa e si è rinforzata con Bergessio, Viviano, Silvestre, Duncan e Mesbah inoltre prendendo giovani interessanti come Campana e Romagnoli.
SASSUOLO: 6
Il Sassuolo alla fine rimane invariato rispetto alla scorsa stagione porta all’attivo quattro acquisti Vrsaljko, Peluso, Taider e Pavoletti. Nelle cessioni rilevante è solo quella di Marrone che torna alla Juventus. La freschezza dei gioiellini di Di Francesco è rimasta immutata e la difesa sembra con un po’ più di esperienza.
TORINO: 6
Se il Torino alla fine fosse riuscito a tenere Cerci avrebbe preso un bel 7, tuttavia la perdita di Immobile e Cerci lasciano qualche sensazione negativa a rimpiazzarli Quagliarella e Amauri e se per uno si può essere soddisfatti per l’altro qualche dubbio c’è. Va detto che con i soldi incassati i granata si sono rinforzati molto in quantità mantenendo anche la qualità negli altri reparti: Gaston Silva, Sanchez Mino, Perez, Nocerino e Molinaro.
UDINESE: 6
Il voto all’Udinese è un sei politico, è veramente difficile capire a monte se i friulani si sono rinforzati o meno. Tra giocatori rientrati da prestiti, neo-acquisti e cessioni è veramente un numero impressionante di nomi dai quali è difficile capire se chi è partito po’ pesare di più di chi è rimasto. Certamente le prime uscite dei bianconeri sono state positive, meglio dei tempi di Guidolin dove la partenza era peggiore.
VERONA: 6,5
Il Verona ha fatto un lavoro in uscita da 8 ed un lavoro in entrata da 5,5. Calcolando da gennaio con la cessione di Jorginho al Napoli per arrivare alle cessioni di Iturbe, Romulo e Marquinho l’Hellas ha incassato moltissimo e si pensava che investisse buona parte per le entrate, invece Martic, Rodríguez, Marquez, Campanharo, Sorensen, Nenè e Nico Lopez. Finanziariamente molto meglio della scorsa stagione ma per la salvezza dovrà battagliare come le altre, non sarà facile come lo scorso anno.
Marco Van Ginkel fa parte di quella generazione di talenti che sono venuti alla ribalta all’Europeo Under 21 del 2013, quando i giovani dell’Olanda furono piegati dall’Italia in semifinale per poi classificarsi sul gradino più basso del podio. Nel suo anno di grazia Marco, classe 1992, è stato nominato talento dell’anno del campionato olandese e se non si fosse infortunato sarebbe, probabilmente, andato al Mondiale 2014.
E’ un centrocampista centrale il quale sa far da perno e sa far girare la squadra. Pur essendo nato come trequartista, davanti alla difesa si sa esprimere al meglio riuscendo ad abbinare qualità e quantità nelle due fasi di gioco; dribbling e progressione fanno parte del suo bagaglio, ma il suo fiore all’occhiello sono i suoi passaggi filtranti, le aperture e gli assist di prima. Ha anche un’innata predisposizione a essere decisivo in zona gol grazie a un buon tiro da fuori.
Nato ad Amersfoot il 1 dicembre 1992, dopo essere cresciuto per undici anni nelle giovanili del Vitesse, esordisce in Eredivisie a 17 anni; debutta con l’Olanda, prima squadra, nel 2012 all’età di 19 anni. All’Europeo under 21 del 2013 si mette in mostra e cosi arriva la chiamata del Chelsea che investe su di lui la cifra di 10 milioni di euro. Purtroppo la sua avventura ai blues di Abramovich è condizionata dal grave infortunio nel match di Coppa contro lo Swindon Town dove si procura la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.
Il Milan ha opzionato l’ingaggio dell’olandese con un prestito secco. Gianluca Fiorini, intermediario italiano per l’operazione ha affermato: “Il ragazzo deve decidere se vuole venire al Milan, perchè ha ancora la speranza di ritagliarsi un posto da titolare nel Chelsea. Dice che non è più infortunato e parte alla pari con gli altri. Questo potrebbe essere un ostacolo. Il Milan ha raggiunto un accordo con il Chelsea per il prestito, senza opzione di riscatto, adesso bisogna capire se il ragazzo accetterà”.
Il giocatore ha detto di no alla proposta del Benfica e filtra comunque ottimismo dalle parti di via Aldo Rossi in merito all’esito positivo della vicenda. Se l’arrivo di Marko Van Ginkel al Milan, infortunio permettendo, alzerà sicuramente il livello qualitativo della mediana rossonera offrendo a Pippo Inzaghi un importante tassello nella costruzione del gioco dal punto di vista societario lascia qualche perplessità, il prestito secco infatti garantisce al Chelsea la possibilità di rivalorizzare il giocatore.
Il Calciomercato sta pian piano volgendo alla conclusione e negli ultimi giorni si è acceso un ballo che ci terrà compagnia sino all’ultimo minuto possibile per stilare le trattative: il Valzer delle punte.
Tre grandi della Serie A, Juventus, Milan e Roma sono infatti alla ricerca di una punta da inserire nel proprio organico.
Partiamo dai bianconeri che sin dal primo momento dopo all’infortunio di Morata, si sono messi alla ricerca di un calciatore per poter arricchire il parco attaccanti a disposizione di Allegri che al momento è limitato a Llorente, Tevez, Giovinco e il giovane Coman. Il sogno della Juventus sarebbe quello di portare in Italia dal Monaco l’attaccante colombiano Radamel Falcao. Una trattativa difficile non solo perchè la squadra del Principato non è così convinta di cederlo in prestito ma anche perchè è sempre presente la forte concorrenza del Real Madrid. Detto del Tigre, ci sono altri nomi sul taccuino di Marotta, Lukas Podolski per esempio fino a ieri sembrava un obiettivo decisamente vicino al vestire il bianconero, l’Arsenal però chiede 12 milioni circa e la Juventus non pare intenzionata a spendere quella cifra, Podolski quindi potrebbe finire al Wolfsburg. Restano quindi altri due nomi tutti da valutare e su cui lavorare ovvero Chicharito Hernandez dal Manchester United e Shaqiri dal Bayern Monaco.
Le altre due società vedono il mercato degli attaccanti intrecciarsi.
Il Milan infatti, ceduto Balotelli al Liverpool, e viste le enormi difficoltà nell’arrivare a Jackson Martinez, il Porto è una bottega piuttosto costosa e non pare pronta a far sconti sulla clausola rescissoria da 35 milioni, si è lanciato forte sull’attaccante giallorossoMattia Destro, la prova è il pranzo a Forte dei Marmi tra Adriano Galliani e Walter Sabatini. La Roma però non è certo disposta a regalare il suo attaccante e chiede 25 milioni di euro, mentre il Milan vorrebbe operare con un prestito oneroso con obbligo di riscatto per una cifra intorno ai 16/17 milioni. Una distanza quindi difficile da colmare al momento. Per questo motivo il Milan ha provato a contattare il Chelsea per il prestito di Fernando Torres, operazione fattibile se non fosse per l’alto ingaggio del giocatore che frena la trattativa. Pare poco più di una suggestione un possibile arrivo di Samuel Eto’o in maglia rossonera.
Veniamo alla Roma, i giallorossi al momento sarebbero a posto per quanto riguarda l’attacco ma se dovesse partire Mattia Destro, andrebbe certamente rimpiazzato, ed anche qua torna il nome di Fernando Torres. L’attaccante dei Blues potrebbe essere inserito nella trattativa per portare Destro a Stamford Bridge, anche qua il nodo da sciogliere è sempre l’ingaggio dello spagnolo.
Ci siamo, saranno le ultime due settimane di mercato quelle decisive per tirare un bilancio preventivo della prossima Serie A. I soldi non sono tutto nello sport, ma possono spostare equilibri importanti e far sì che la rotta di una squadra possa inevitabilmente cambiare. Esattamente al pari degli infortuni che si susseguono in stagione.
Ci sono i “nomi caldi” della nostra Serie A che sono nei taccuini di tante società europee e cifre, trattative più o meno velate che dall’inizio di questa finestra di mercato si sono succedute riportando presunte partenze pesanti dalla nostra massima serie.
Intanto abbiamo visto le nostre big fare incetta del meglio proposto da campionato scorso, Iturbe e Astori alla Roma, Romulo e Pereyra alla Juventus, Basta e Parolo alla Lazio con l’inserimento di “usati sicuri” come Evra alla Juve, Djordjevic alla Lazio, Ashley Cole alla Roma, Menez e Alex al Milan, Koulibaly al Napoli, M’Vila, Osvaldo e Vidic all’Inter, Marin e Basanta alla Fiorentina. Tutto questo condito dall’arrivo di tanti giovani di grandi prospettive come Morata, Ucan, Coman e De Vrij. Insomma, non partendo, per ora, nessuno dei pezzi pregiati già presenti in Serie A nella scorsa stagione (Gilardino, Diamanti e Immobile a parte che erano già ceduti o in fase di cessione) si può dire che il livello tecnico del nostro campionato si è alzato.
Tuttavia la nostra Serie A, da anni ormai, dall’essere l’ “El Dorado” per i campioni esteri è passata ad essere terreno di caccia per le società estere e queste due settimane che rimangono saranno decisive, al punto tale che potrebbero, con l’avvicinarsi della scadenza del mercato, diventaredeleterie per qualcuno.
In generale le società più attrezzate come Juventus, Fiorentina e Roma hanno già in tasca le loro contromisure. In ballo ci sono rispettivamente Vidal, Cuadrado e Benatia, la Juve ha una lista di giocatori su cui investire i probabili introiti ed intanto li tratta ugualmente in alcuni casi come Luisao e Lavezzi. La Fiorentina ha trovato in casa con Bernardeschi e Babacar forze fresche ed i recuperi di Gomez e Rossi fanno presagire grandi cose. La Roma è stata la più attiva sul mercato e ad oggi ha tre giocatori per reparto, con Astori ha già il sostituto naturale di Benatia. Tuttavia immaginando una delle tre senza uno di questi campioni è facile rimanere nell’incertezza e in ogni caso si perde per tutte qualcosa di esplosivo e di imprevedibile.
Cerci, Candreva, Balotelli, Destro e Icardi sono gli altri nomi gettonati e sondati dalle squadre estere o trattati da qualche italiana e anche questi in un modo o nell’altro possono modificare convinzioni e prospettive delle rispettive squadre. Il Torino su tutte avrebbe le maggiori perdite in avanti, dopo la cessione di Immobile, se anche Cerci andasse via e non sarebbe una cosa positiva avendo per le mani la stagione del grande ritorno in Europa. Il Milan perderebbe in tecnica, ma potrebbe finalmente sbloccare il suo stantio mercato. Roma e Lazio sono attrezzate per sopperire alle eventuali perdite, ma inevitabilmente si vedrebbero togliere alternative importanti, tra le due conoscendo il modo di andare sul mercato di Sabatini sappiamo che la Roma in 48 ore sarebeb capace di rimpiazzare degnamente il giocatore mentre la Lazio è più titubante e con l’avvicinarsi della scadenza di mercato potrebbe essere attanagliata dalla fretta. L’Inter è quella, paradossalmente, messa meglio. Primo perché Icardi dopo le avvisaglie di inizio calciomercato è stato lasciato perdere, secondo perché in questo calciomercato ha speso pochissimo ed ha alzato di parecchio comunque il livello della squadra.
Saranno due settimane intense e che vedranno, se ci saranno, dei movimenti importanti alla fine. Proprio perché il mercato è anche uno strumento per mettere in dfficoltà, poi sul campo, avversarie che vengono ritenute temibili, Juventus e Roma su tutte. Pensate se Manchester United e Bayern Monaco o altre società facessero le famose offerte “indecenti” a fine agosto mettendo Juventus, Roma, Fiorentina o altri a non poter dire di no ma avere anche troppo poco tempo per definire trattative in entrata per rimpazzare giocatori come Vidal, Benatia, Cuadrado o Cerci.
Cambierebbe tutto e le prospettive potrebbero essere abbassate notevolmente per qualcuno. Staremo a vedere, per ora l’unica certezza è che la Serie A 2014/15 ad oggi ha alzato il baricentro e questo, sempre ad oggi è un bel segnale.
Dopo Basta, De Vrij e Djordjevic, Lotito ha manifestato interesse per il centrale del Partizan Belgrado Stankovic, Vojislav Stankovic, omonimo dell’ex Inter, che ha anche giocato proprio con i biancocelesti. Il prezzo è piuttosto basso, si parla di 300 mila euro: sarebbe un colpo low cost per rafforzare ancora di più il reparto difensivo, che negli ultimi anni ha sempre avuto grosse lacune. E’ alto 182 centimetri, predilige giocare sul centro sinistra e all’occorrenza sa ricoprire anche il ruolo di terzino sinistro. Sarebbe il terzo serbo acquistato dalla Lazio in questo mercato, dopo Basta e Djordjevic. Ne ha parlato Lotito in persona: “Era un mese e mezzo che non pensavo alla Lazio, ora compro il difensore”.
Tanti nomi in ballo anche in Italia, da Paletta a Ogbonna, passando per Zapata. Ma il ds Tare sta lavorando ad altre piste e non sono esclusi colpi di scena dell’ultima ora. Di certo, la volontà della Lazio è di chiudere entro questo fine settimana. Sfumato un altro difensore a cui i biancocelesti erano interessati: Lucas Mendes ha scelto i soldi del Qatar e ha già fatto le visite mediche con il suo nuovo club negli emirati (l’El-Jaish).
Altro mercato in difesa, stavolta in uscita: su Ciani c’è il Lens, squadra neopromossa in Ligue 1. Lotta in Serie B per due giovani biancocelesti: la Ternana però è nettamente in vantaggio sia per Antic che per Crecco. Fortissimo interesse invece del Bari per Minala: Devis Mangia lo vorrebbe portare al San Nicola.
L’agente di Perea conferma che c’è stato l’interesse di varie squadre sul giovane, ma afferma con sicurezza che resterà in biancoceleste:
“Brayan rientrerà alla Lazio lunedì prossimo e tutto lascia presagire una sua permanenza. Alcune squadre si sono informate su di lui, non ha ancora parlato con il nuovo allenatore ma proseguirà con la Lazio. Sta bene, è stato operato e tutto è andato per il meglio. Ora si sta sottoponendo ad una terapia riabilitativa con il suo vecchio club, il Deportivo Cali. Non so se ha già ristabilito il contatto con il pallone, lunedì si presenterà alla Lazio per esser valutato dallo staff sanitario e loro decideranno quando sarà pronto per tornare a giocare”
Il calciomercato dell’Inter prende una vera e propria accelerata, le due trattative più calde dell’ultimo periodo in casa nerazzurra sembrano essere giunte ad una buona conclusione, stiamo parlando di Osvaldo e Medel.
L’attaccante del Southampton, ex di Fiorentina, Roma e Juventus, che in questa estate era stato accostato a diverse squadre tra le quali anche la Sampdoria, è giunto poco fa all’aeroporto milanese di Malpensa e si è dimostrato subito entusiasta e pronto per la nuova avventura. Occhiali da sole, camicia con decorazione floreale e cappellino, Osvaldo ha così espresso le sue prime sensazioni ai microfoni dei giornalisti presenti allo scalo milanese:
Sì, ho parlato con Mazzarri a telefono, ma prima di parlare dell’Inter preferisco fare le visite mediche perché sono scaramantico. Champions o scudetto? Speriamo di raggiungere tutti gli obiettivi. Anche la Nazionale è un obiettivo. Mazzarri? Mi ha detto che era contento. Con Icardi speriamo di fare bene.
L’ormai ex attaccante dei Saints, classe 1986, sosterrà domani le visite mediche per poi porre la firma sul contratto, per lui si tratta di un prestito con un diritto di riscatto di circa 7 milioni. Nell’operazione dovrebbe quasi certamente rientrare il passaggio in prestito di Taider al Southampton alla quale potrebbe aggiungersi anche Schelotto, ma sul passaggio del “Galgo” ai biancorossi in Premier League c’è ancora da lavorare.
Per quanto riguarda invece Medel siamo ormai ai dettagli, è stato lo stesso presidente Erick Thohir a sbloccare la trattativa parlando con l’amico Tan, patron del Cardiff, squadra proprietaria del cartellino del calciatore cileno. A dare conferma di un annuncio ormai prossimo ad essere dato sono state queste parole pronunciate dal manager del Cardiff Ole Gunnar Solskjaer ai microfoni di SkySports:
Siamo stati chiari lo cederemo, ma vogliamo che ci venga pagato il prezzo che chiediamo. Altrimenti rimaniamo con lui. Pensiamo che un annuncio possa essere fatto presto.
Medel quindi dovrebbe arrivare in Italia mercoledì, sosterrà le visite mediche e diventerà così un calciatore dell’Inter. Si parla di prestito con obbligo di riscatto che porterà nelle casse del Cardiff circa 9 milioni di euro nei prossimi anni.
Il tifo blucerchiato doveva ancora metabolizzare pienamente il cambio di proprietà della Sampdoria, avvenuto come un lampo ed assimilato con aria di scetticismo ed altrettanta curiosità, soprattutto riferita ai movimenti di mercato che il D. S. Osti su indicazioni di Sinisa Mihajlovic poteva mettere in atto con l’avvallo di Massimo Ferrero, uno dei nuovi volti della prossima Serie A.
Durante il ritiro di Bardonecchia il neo Presidente aveva annunciato l’arrivo di una sorpresa facendo sbizzarrire gli addetti ai lavori, per dare un volto all’annuncio della proprietà. Pato, Osvaldo, Cassano o Giovinco sembravano gli indiziati ma intanto il tempo passava ed a parte l’arrivo in prestito del giovane centrocampista spagnolo Campana non si verificavano novità.
Poi la svolta, la Sampdoria ha iniziato la trattativa complessa con il Catania per portare in Liguria Bergessio, Lodi e Frison con lo stesso ordine di priorità. Lodi è stato tolto subito dall’operazione, a Frison è stato preferito Viviano e gli sforzi blucerchiati si sono concentrati sull’attaccante Bergessio. Nel frattempo la Sampdoria trova l’accordo con il difensore colombiano svincolato Mario Yepes puntellando ulteriormente il reparto difensivo.
Ieri sera è esploso l’entusiasmo blucerchiato, caricato a dovere dal patron Ferrero che attraverso il popolare social network Twitter già in mattinata annunciava:
“Stasera tutti allo scalo a prendere il grandioso Gonzalo”
E così l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova in serata è stato invaso dal popolo blucerchiato che ha salutato l’arrivo dell’attaccante con entusiasmo e finalmente forse alzato il velo di diffidenza nei confronti di Massimo Ferrero a cui comunque va dato atto, tra una battuta e l’altra, di voler costruire una buona squadra.
Dopo un paio di giorni di relax post ritiro, la Sampdoria riprenderà la preparazione al “Mugnaini” di Bogliasco oggi con il nuovo elemento ansioso di cominciare la sua nuova avventura.
Sabato sera, con inizio alle 19:45 allo stadio “Luigi Ferraris” ci sarà la presentazione della squadra prima del Trofeo “Boskov”, che sostituisce il Trofeo “Garrone” a condurre la serata ci sarà il tifoso blucerchiatoCorrado Tedeschi. Ospite in tribuna sarà presente Jelena Boskov, vedova del compianto mister Vujadin. E sarà proprio lei a consegnare il trofeo che è stato realizzato dal vincitore di un concorso bandito tra gli studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.
L’avversario sarà l’Eintracht Francoforte che verrà seguito da qualche centinaio di tifosi.
Il mercato della Sampdoria tuttavia non si ferma qui, in attesa che si risolva il giallo relativo al portiere vicecampione del mondo Romero ed il conseguente approdo in blucerchiato di Viviano, portiere con il quale la Sampdoria ha trovato da tempo un accordo per consegnargli le chiavi della porta per la prossima stagione, Osti dovrà cercare di snellire la rosa ulteriormente e poi potrebbero esserci altre sorprese.
Nel calciomercato non c’è mai da stupirsi ma la vicenda che ha coinvolto il difensore del Cagliari Davide Astori ha davvero del’incredibile con un colpo di scena davvero beffardo per la società che lo ha subito.
La Lazio ha dovuto subire il no dal Cagliari all’offerta fatta per acquistare il centrale rossoblù ma la beffa più atroce è arrivata in serata quando è filtrata la notizia che Astori nella prossima stagione sarà un calciatore della Roma.
Veniamo a fare un resoconto di questa incredibile vicenda.
La Lazio ha seguito il calciatore per diverso tempo ed ha provato diversi tentativi economici sempre respinti dal Cagliari. Oggi le due parti sembravano essersi riavvicinate ma nel pomeriggio è arrivato il primo colpo di scena con il Ds del Cagliari Marroccu che ha così annunciato il rinnovo di contratto (il calciatore andava in scadenza nel 2015) di Astori:
“Davide compie un grande gesto, raro nel mondo del calcio. Abbiamo rinnovato fino al 2017. Siamo molto orgogliosi e soddisfatti di questa scelta. Il mercato è lunghissimo. La Lazio? Diciamo che non è tra i club in prima fila e nell’immediato per Astori non abbiamo altre trattative. Ho sentito e salutato cordialmente il presidente Lotito.
Lo stesso Astori aveva voluto dire la sua motivando la sua scelta di rinnovare:
Sono da sei anni al Cagliari, ho avuto rispetto e ci tengo a darne. Sì, ci ho pensato a lungo, poi ho deciso di non andare in scadenza. Sono felice per il rinnovo e ringrazio il presidente Giulini: abbiamo preso assieme questa scelta.
Questo è successo nel tardo pomeriggio, in serata è invece arrivata la notizia che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti i tifosi biancocelesti:Davide Astori sarebbe in procinto, manca ancora l’ufficialità ma paiono ormai solo questione di ore all’annuncio, di firmare un contratto con la Roma.
Walter Sabatini sarebbe riuscito nell’ennesimo colpaccio e avrebbe portato in giallorosso il difensore con un prestito oneroso da 2 milioni subito con diritto di riscatto al termine della stagione a circa 8 milioni di euro.
In rete si è subito scatenata la protesta dei tifosi biancocelesti, intanto la Roma mette a segno un altro colpo beffando la Lazio come aveva fatto nel caso Iturbe con la Juventus.
Passato il momento dello shock post dimissioni di Antonio Conte e con l’arrivo il giorno dopo di Massimiliano Allegri, e dalla perdita di Iturbe, che ha preferito vestire il giallorosso della Roma, la Juventus sembra pronta a rilanciarsi sul mercato, con un’ufficialità che pare essere ormai prossima all’annuncio, ovvero Alvaro Morata in bianconero.
La trattativa tra Juventus e Real Madrid pare aver subito l’accelerata ed essersi indirizzata sui binari giusti.
A sbloccare e togliere le ultime indecisioni a Morata sarebbe stata, come riportato dall’esperto di calciomercato di Sky Gianluca Di Marzio, una telefonata del neotecnico della Juventus Massimiliano Allegri che avrebbe convinto l’attaccante spagnolo.
Per quanto riguarda le cifre si parla di una spesa per la Juventus di 18 milioni e di una clausola di controriscatto che prevede l’esborso per il Real Madrid di 30 milioni il primo anno, 35 milioni il secondo anno. Morata dovrebbe giungere questa sera o domani nel capoluogo piemontese per effettuare le visite mediche.
La Juventus però non si limita ad aggiungere Morata nella propria rosa, Massimiliano Allegri avrebbe richiesto altri nomi da cercare di acquistare in questa sessione di calciomercato.
Se l’arrivo di Morata dovrebbe, ma diciamo dovrebbe perchè mai dire mai, chiudere le porte all’attaccante belga Lukaku, considerato l’eventuale piano B in caso di rifiuto dello spagnolo, sembra quasi fatto anche l’acquisto del Jolly dell’Udinese Roberto Pereyra. Il 23enne argentino accostato prima alla Juve, poi all’Inter adesso sembra definitivamente nelle mani della squadra torinese con la modalità del prestito con diritto di riscatto di circa 10 milioni.
Con Evra pronto finalmente a raggiungere la Juventus, non è stato convocato da Van Gaal nel ritiro del Manchester United, Allegri vorrebbe inserire nella rosa per la stagione prossima ad iniziare: Nastasic, Pastore e Candreva.
La problematica che si pone è semplicemente economica, per arrivare al difensore serbo del Manchester City, al fantasista argentino del Psg o all’esterno offensivo della Lazio, serve una cessione eccellente e nonostante Marotta abbia definito Vidal incedibile, le parole del cileno “Non posso dire se il mio ciclo alla Juve è finito: se resterò continuerò a lavorare bene” non danno grande sicurezza e da questa cessione potrebbe arrivare il denaro da investire sui nomi prima citati.