Tag: calciomercato

  • Kenan Yildiz e Matias Soulé sarà la coppia della Juve del futuro?

    Kenan Yildiz e Matias Soulé sarà la coppia della Juve del futuro?

    La partita di Coppa Italia tra Juventus e Frosinone mette di fronte Kenan Yildiz e Matias Soulé, le due stelline più brillanti del progetto “Next Gen” della società bianconera.

    Yildiz ha impressionato con un rapido sviluppo, segnando gol cruciali per la Juventus nelle ultime settimane. Il suo impatto è stato così significativo che persino il tecnico Allegri lo ha preferito a giocatori più consolidati in alcune partite. D’altro canto, Soulé ha avuto una stagione di consacrazione al Frosinone, con numerose presenze, gol e un atteggiamento da leader tecnico riconosciuto dal suo allenatore Di Francesco e dai suoi compagni di squadra.

    Il futuro sembra essere roseo per entrambi ma potranno coesistere insieme con la maglia bianconera? Se il futuro di Kenan Yildiz, grazie anche il rinnovo fino al 2027, sembra essere sicuro in maglia bianconera quello di Soulé è ancora incerto, con voci di mercato che lo circondano. Nonostante le offerte giunte, la Juventus ha deciso di lasciarlo concludere la stagione al Frosinone ma in estate potrebbero riaprirsi altre opportunità.

    Soulé potrebbe rappresentare un’alternativa a Yildiz come seconda punta, ma la sua adattabilità a diverse posizioni potrebbe essere limitata dal sistema di gioco attuale della Juventus. Ci sono speculazioni su un possibile cambio di formazione a favore di entrambi, ma nulla è certo.

    In sintesi, il futuro della giovane promessa della Juventus dipenderà dalle decisioni tattiche dell’allenatore e dalle dinamiche del mercato calcistico estivo.

  • Juve, sia meno popolare e più popolana

    Juve, sia meno popolare e più popolana

    A pochi giorni dall’inizio ufficiale del mercato, per la Juve, si accostano tanti nomi ma manca quello del suo 12mo uomo in campo.

    E’ ormai qualche anno che lo Juventus Stadium o “Allianz Arena” non fa più paura a nessuno, lo stadio della Juve ha visto squadre di qualsiasi caratura che non sentono il peso del campo.

    Sfacciatamente le avversarie aggrediscono la Vecchia Signora che per nove anni ha dominato la Serie A. Se il primo impatto è stato di riverenza, nei confronti della squadra più popolare d’Italia, la fase successiva degli avversari è stata, all’abbassarsi troppo del team di Massimigliano Allegri, di aggressione e che ha strappato molti punti tra le mura amiche alla Juve.

    Un’involuzione tecnica della squadra c’è stata, anche se i nomi tra le fila bianconere sono tutti comunque di prim’ordine, pur vero è che le crisi singole di vari giocatori e alcuni malumori di spogliatoio durante la stagione non hanno aiutato, però manca quel quid in più che spesso aiuta le squadre, soprattutto in casa, a sopperire a quel deficit momentaneo durante la partita o a dare quella carica in più per affrontare certe partire senza perdere la concentrazione. Manca l’urlo della folla e il pathos di chi aspetta tutta la settimana per vedere i suoi idoli superare l’ostacolo e manca il suo motore trainante, la Curva Sud della Juve.

    Sciarpata dei tifosi della Juve.
    Sciarpata dei tifosi della Juve in Curva Sud.

    Sono tanti i fattori che hanno promosso questo stacco tra il tifo caldo e la squadra e tutto è iniziato proprio quando la società ha deciso di puntare tutto sulla sua popolarità e sul suo merchandising lasciando stare gli “affari di cuore” che rendevano la Juve di lignaggio nobile ma di linguaggio popolano. Tutto è cominciato proprio con il bagno di folla all’innaugurazione del nuovo stadio della Juve dove la nuova presidenza Agnelli radunava i suoi accoliti per trasformarli in spendaccioni clienti. Attenzione, la Juventus è una società quotata in borsa che vive di entrate ed uscite legate allo sport ed alle prestazioni sportive quindi non si sta criticando un’azienda che a casa ha portato ammirevoli risultati sia sportivi che economici ma si vuole puntare il dito in quello che non sta più funzionando rispetto al passato e che ha radici vecchie di ormai undici anni.

    Il nuovo stadio della Juve ha iniziato a creare spaccature proprio nella suddivisione degli spazi comuni, la scelta di una sola curva assegnata al tifo organizzato ha portato inevitabilmente a un compromesso tra i gruppi storici che hanno anche estradizione territoriale e nascita diversa tra loro, ma questo nei primi anni non ha creato alcun problema, nonostante durante l’anno della Serie B e la convivenza temporanea al Comunale avesse lasciato qualche strascico.

    Con lo Juventus Stadium sono arrivati negli anni in sequenza, un rincaro degli abbonamenti per i tifosi popolari della Juve mostruoso (dalla stagione 2011/12 abbonamento in curva a 270 euro fino alla stagione 2020/21 arrivati a 700 euro), una strategia commerciale dal “portafoglio sanguinolento” per chi volesse seguire la squadra in trasferta per l’Europa con la gestione di un tour operator partner commerciale per nulla a buon mercato. Certo i risultati sportivi ci sono, i nomi famosi sono arrivati (Ronaldo su tutti) e il tifoso medio ha sempre aperto il portafoglio per seguire la squadra ma sempre più saltuariamente oppure come in molti casi anche abbonandosi e rivendendo poi i singoli tagliandi per recuperare qualcosa con il cambio nominativo.

    Dallo scandalo dell’inchiesta “Last Banner” e le successive condanne è poi cambiato tutto, il rapporto già complicato tra le tifoserie della Juve e la società si è ulteriormente inasprito arrivando quasi al reciproco silenzio. L’impossibilità di introdurre striscioni, bandieroni, tamburi, megafoni e tutto il materiale che permette ai gruppi organizzati di sostenere la propria squadra è stato come rendere un bravissimo tenore improvvisamente afono. Non basta mettere la musica e fare il gioco di luci prima delle partite o giocare con l’impianto audio dell’Allianz Arena per creare quell’atmosfera da “fiato sul collo” che è in grado di sovverchiare gli esiti delle partite, non basta nel silenzio assordante di un teatro asettico pensare di vincere le partite grazie alle sgroppate di uno svogliato Pallone D’oro, ci vuole la passione tramutata a condottiero che ti urla sul collo cosa fare, un unisono di voci che per mano ti portano alla vittoria. Questo era il tifo bianconero, che in passato nel buio e l’immensità del Camp Nou trascinava Amoruso, Zalajeta e compagni decimati a sbancare Barcellona o che trascinano 20000 juventini a Bari per l’lultima partita di campionato che vale lo scudetto mentre già si stanno addensando le terribili nubi di calciopoli.

    Il principale oggetto del desiderio dei tifosi della Juve è il ritorno di Paul Pogba.
    Paul Pogba, il suo ritorno sarebbe gradito ai tifosi della Juve

    Poi viene la questione sportva, alla Juve certo la popolarità piace, piace sfruttarla anche per fare mercato e far girare i nomi alle varie testate, ma cominciamo da quello che a fronte di opportunità commerciali colte ha perso invece il “cuore”. Il tecnico attuale è succeduto ad Andrea Pirlo uno che il pubblico teneva in palmo di mano, mentre Max Allegri, a cui non vanno addossate tutte le colpe societarie, è divisivo per antonomasia. Gli juventini sanno che se un top player va via ne è già pronto un altro, negli ultimi anni sono andati via giocatori che toccavano il cuore dei tifosi ma sono arrivate solo opportuità commerciali e merchandising. Il colpo Pogba può aiutare a rimettre un po’ di vernice fresca e riesumare ricordi ma serve il ritornare a credere in nuovi idoli. Bene lo snellimento del peso ingaggi ma serve pompare il cuore con nuova linfa juventina non riappesantire il portafoglio con un Di Maria che a 34 anni fa le bizze. Andasse via De Ligt, come le sirene londinesi sussurrano, serve un immediato innesto di pari qualità ed un restyling utile ad Allegri per fare il suo gioco e non per gestire le situazioni, la Juve deve crearle le situazioni agli avversari non subirle e adattarsi.

    In questi giorni leggiamo di Arrivabene che precisa la posizione societaria, il non voler tornare indietro, il voler continuare ad avere un teatro aperto privo di passione per la paura di aver a che fare con tifosi che possano mettere sotto scacco la società. Ma la Juve ha un servizio di sicurezza interno eccellente, ha la capacità e la forza di isolare e non far entrare in casa sua eventualmente chi trascende e allora scelga lei gli interlocutori, sappia parlare con i suoi tifosi e sappia trovare il modo per restutuire al popolo l’arena esattamente come fanno tutte le altre società o come piace chiamarle alla Juve gli altri competitor. Potrebbe essere il più importante colpo di mercato della Juve, quello che da popolare civettuola di corte la riporterebbe ad essere cortigiana del popolo che sa far paura ai nobili di corte perché dietro di sè ha, prima dei nomi in campo, il favore del popolo.

  • Raoul Bellanova, salvezza Cagliari sognando la Juve

    Raoul Bellanova, salvezza Cagliari sognando la Juve

    L’esterno del Bordeaux, Raoul Bellanova, in prestito al Cagliari lotta con i suoi compagni fino all’ultima giornata per convincere madama e giocarsi il futuro in bianconero.

    Non può certo essere passata inosservata, ai dirigenti juventini, l’ottima prova fornita da Raoul Bellanova in occasione della sfida tra Cagliari ed Inter. Per il Cagliari certo si trattava di una partita fondamentale per il diffcile compito di centrare la salvezza in Serie A mentre per l’Inter si trattava di un passaggio quasi formale in una tappa di provincia. tant’è che i nerazzurri hanno dovuto faticare per passare indenni dalla Sardegna e continuare così la difficile rincorsa ai cugini del Milan. Epilogo che si chiuderà domenica prossima con l’assegnazione dello scudetto o a San Siro o al Mapei Stadium.

    Altro epilogo che andrà a concludersi è quello relativo proprio alla salvezza, dove a giocarsi l’ultimo posto disponibile per la permanenza in Serie A sono la Salernitana e proprio il Cagliari di Raoul Bellanova, la prima affronterà l’Udinese in casa mentre i sardi saranno ospiti del Venezia che da quando avuto la matematica certezza della retrocessione ha creato molti grattacapi agli avversari di turno ultimamente.

    L’esterno di proprietà del Bordeaux ma in prestito al Cagliari in questa stagione Raoul Bellanova con la Nazionale Under 21

    Raoul Bellanova nasce a Rho in Brianza e cresce calcisticamente nelle giovanili del Milan, classe 2000 nel 2019 si trasferisce in Francia. Approda prima alla corte del Bordeaux con il quale ha un contratto valido fino al 2023 e poi in prestito torna in patria dove milita prima nel Pescara, poi nell’Atalanta e quest’anno nel Cagliari. durante il suo percorso di formazione indossa inoltre tutte le casacche azzurre delle varie Under, dalla Under 15 all’Under 21 dove proprio quest’anno entrerà “fuori quota”.

    Proprio oggi, giorno del suo ventiduesimo compleanno la società sarda, attraverso il profilo social Instagram del Cagliari celebra l’esterno destro facendogli gli auguri.

    Raoul Bellanova sta per concludere, in ogni caso, una stagione dal punto di vista personale che lo ha consacrato quale astro del futuro sia azzurro che della Serie A, da capire quali possano essere le intenzioni del Bordeaux ma di certo la volontà del ragazzo lombardo sembra essere molto chiara, restare a giocare per la massima serie del suo paese, anche se non si preclude alcuna destinazione futura.

    Raoul bellanova in azione con la maglia del Cagliari

    Prima di firmare per il Bordeaux, Raoul Bellanova era stato avvicinato da diversi club che erano interessati alla crescita del ragazzo, Manchester City, Tottenham, Bologna, Sampdoria e anche proprio la Juventus che dopo questa stagioe sembra essersi convinta fiinalmente a provare la “zampata” vincente per accaparrarsi il gioiellino italiano.

    Veloce, scattante e dalla spiccata attitudine fluidificante, Raoul Bellanova sembra avere il profilo perfetto per l’operazione di rinverdimento che deve fare la Juventus nei prossimi anni, a cominciare anche da quella fascia occupata da un De Sciglio che nelle ultime stagioni non sembra più essere lo stesso con tanti, troppi errori marchiani compiuti. Al contrario Bellanova si è giocato le sue carte in piena regola mettendo in discussione il posto di Goldaniga e collezionando ad oggi 30 presenze con la maglia rossoblù. In azzurro con la Under 21 non è andata diversamente con 21 presenze, 2 assist ed un goal.

    Per la Juventus si potrebbe trattare di un’operazione low cost in quanto il cartellino di Raoul Bellanova si dovrebbe aggirare intorno agli 8-9 milioni di euro che potrebbero essere inferiori venendo appesantiti della retrocessione del Cagliari che inevitabilmente tirerebbe giù la cifra. inoltre per madama si tratterebbe di un tradizionale investimento sul calcio italiano giovanile, in linea con la sua filosofia storica di fare calcio.

    La scadenza del contratto con il Bordeaux fissata nel 2023 cade a fagiolo e sembra dichiarare la prosima sessione di mercato quella buona per chiudere l’affare per la Juve.

  • Calciomercato: Atalanta in anticipo, preso Cornelius!

    Calciomercato: Atalanta in anticipo, preso Cornelius!

    Il calciomercato è attivo sempre e le notizie si rincorrono per tutto l’anno con rumors vari. Ma quando a spaccare le voci e a dare un’ufficialità fuori dalle date canoniche è una cosiddetta provinciale i rumors vengono spazzati via dalla notizia. L’Atalanta brucia le tappe e lavora già con convinzione per la prossima stagione, al punto tale che, oggi ufficializza l’acquisto di Andreas Cornelius, giovane attaccante poderoso prelevato dal F.C. Copenaghen.

    Un colpo di calciomercato che instrada il club bergamasco verso l’ampliamento della rosa, sia in quantità che in qualità, per dare a Gasperini un team in grado di poter affrontare l’avventura europea senza subire il contraccolpo del gravoso impegno.

    Certo rimane fermo, anche in sede di calciomercato, l’obbiettivo di investire nei giovani da parte dell’Atalanta infatti l’attaccante danese ha 24 anni e ha già suscitato l’interesse di diversi club europei come uno dei migliori prospetti giovani del calcio scandinavo.

    Andreas Cornelius, nuovo acquisto dell’Atalanta | Foto Twitter

    Andreas Cornelius dopo essersi formato nelle giovanili del F.C. Copenaghen si è messo in luce a suon di gol e di buone prestazioni anche in prima squadra, questo gli ha permesso di essere visionato e richiesto in prestito dal Cardiff nel 2013 per giocare in Premier League. L’esperienza però dura solo 6 mesi con solo 8 presenze in campo e nessun gol così a gennaio dello stesso anno l’attaccante ritorna al Copenaghen ricominciando a macinare reti e buone prestazioni.

    9 reti e 5 assist in 21 partite di campionato, oltre a 2 gol e 3 assist nelle quattro partite dei playoffs scudetto che gli hanno permesso di vincere il titolo in Danimarca. Questo il bottino in patria del nuovo giocatore dell’Atalanta in quest’anno.

    Che l’operazione di calciomercato atalantina sia stata fatta per bruciare eventuali inserimenti della concorrenza non c’è dubbio, come non c’è dubbio che il rinforzo sia legato alla prossima esperienza europea. Infatti Cornelius ha, proprio in questa stagione, realizzato anche 6 reti in Champions League, tra la fase dei preliminari e quella a gironi. Con il passaggio, dopo la fase a gironi della Champions, in Europa League della squadra, Cornelius realizza solo una rete negli ottavi di finale contro l’Ajax. Andreas Cornelius è anche un giocatore cardine della Nazionale danese dal 2013 e anche nella rappresentativa nazionale ha segnato diverse reti. Il giocatore sarà a disposizione dei nerazzurri dal raduno per la prossima stagione.

    Alto 1 metro e 94 centimetri nella sua struttura e per il modo di giocare rappresenta un’ottima alternativa per Andrea Petagna sia dal punto di vista fisico che tattico, in quanto può rappresentare un ottimo “grimaldello” per scardinare le difese avversarie e aprire i varchi giusti per gli inserimenti dei centrocampisti tanto cari a Gasperini.

  • Serie A, Sassuolo già al lavoro

    Serie A, Sassuolo già al lavoro

    Iniziata oggi la nuova stagione del Sassuolo, che per la fase preliminare di Europa League inizia la preparazione in anticipo rispetto alle altre squadre di Serie A.

    Eusebio Di Francesco è rimasto per completare l’opera iniziata da qualche anno, l’approdo in Europa non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza verso lo sviluppo di un Sassuolo che in pochi anni dalla Serie B è arrivata stabilmente alla metà alta della classifica di Serie A.

    Sassuolo già al lavoro a Malles Venosta | Foto Twitter
    Sassuolo già al lavoro a Malles Venosta | Foto Twitter

    Agli ordini del tecnico partono per Malles Venosta (BZ) 26 giocatori, rimangono a Sassuolo Adjampong, Laribi, Fontanesi, Missiroli e Terranova che faranno un allenamento differente per recuperare dai rispettivi infortuni.

    Il Sassuolo al momento sul mercato è attivissimo in uscita, hanno lasciato la casacca neroverde infatti Vrsaljko che ha prodotto un’importante plusvalenza andando all’Atletico Madrid per 15 milioni di euro e Antonio Floro Flores che si è trasferito a Verona, sponda Chievo. In entrata si sono registrate per ora solo conferme della rosa che ha ben giocato la scorsa stagione.

    Domenico Berardi premiato dal patron del Sassuolo durante la stagione scorsa | Foto Twitter
    Domenico Berardi premiato dal patron del Sassuolo durante la stagione scorsa | Foto Twitter

    Il primo acquisto infatti Di Francesco se l’è ritrovato in casa con Domenico Berardi che ha preferito restare ancora una stagione a Sassuolo piuttosto che rischiare di fare panchina in un grande club, su di lui infatti si erano mosse Juventus, Napoli e ancor più insistentemente Inter.

    Carnevali, nuovo D.S. del Sassuolo dopo la partenza di Nereo Bonato andato ad Udine, si sta già muovendo per allestire una rosa all’altezza dell’impegno europeo per Di Francesco. Il Sassuolo infatti vuole fare l’esperienza in Europa League nella maniera giusta gustandosi ogni appuntamento che gli si parerà davanti, compresi i preliminari.

    Il Sassuolo avrebbe individuato l’erede di Sime Vrsaljko nell’olandese Rick Karsdorp, attualmente in forza al Feyenord. Un esterno di spinta come piace a Di Francesco dotato anche di un fisico imponente senza andare a scapito della velocità. L’entourage neroverde ha confermato l’interesse ma ha anche già avvisato dell’eccessivo costo del cartellino, a formula del prestito con diritto di riscatto potrebbe essere la chiave per arrivare al giocatore.

    Gli altri punti da rinforzare sono un centrale per la difesa ed un attaccante un grado di dare consistenza alla mole di occasione che produce il gioco di Di Francesco. Per la difesa il piatto resta nebuloso, mentre per l’attacco si fa il nome di Pinilla che a Bergamo con Gasperini potrebbe non avere molto spazio visti i precedenti incroci a Genova.

    L’esito dei preliminari di Europa League potrebbe rappresentare anche uno spartiacque per il futuro di Duncan e Acerbi, partiti per Malles Venosta con la squadra ma molto ricercati sul mercato. In entrata i neroverdi si erano aggiudicati a gennaio i giovani centrocampisti Sensi e Mazzitelli.

    Ecco la lista dei convocati del Sassuolo per il ritiro di Malles Venosta in vista del 28 luglio e del 4 agosto quando affronteranno l’avversaria dei preliminari di Europa League, il cui nome si conoscerà il 15 luglio:

    PORTIERI: Consigli, Pegolo, Pomini.

    DIFENSORI: Acerbi, Antei, Ariaudo, Cannavaro, Dell’orco, Erlic, Gazola, Peluso.

    CENTROCAMPISTI: Biondini, Duncan, Magnanelli, Mazzitelli, Pellegrini, Sbrissa, Sensi.

    ATTACCANTI: Berardi, Defrel, Falcinelli, Pierini, Politano, Sansone, Trotta, Zecca.

  • Bomba Lazio, è Marcelo Bielsa il nuovo tecnico

    Bomba Lazio, è Marcelo Bielsa il nuovo tecnico

    Con il termine della stagione si erano accostati e sentiti diversi nomi vicini alla panchina della Lazio, con nomi più o meno affascinanti. Marcelo Bielsa nelle prossime ore finalmente potrebbe essere annunciato come quello designato da Lotito e Tare.

    Con l’esclusione quasi immediata di Simone Inzaghi, che comunque si era ben comportato nel finale di stagione sostituendo Pioli sulla panchina biancoceleste, erano girati i nomi di Jorge Sampaoli, Cesare Prandelli, De Boer ed infine quello di “El Loco” Marcelo Bielsa. Dopo ventiquattro ore di estenuanti trattative in Argentina sembra essere trovato l’accordo tra il club e il tecnico ex C.T. di Argentina e Chile, percepirà in totale 3 milioni di euro a stagione, da definire la durata del contratto.

    Marcelo Bielsa era stato chiaro fin da subito, non avrebbe ripetuto l’errore di Jorge Sampaoli, non sarebbe andato a Roma a trattare per poi tornare a casa a mani vuote e finché non si sarebbe messo nero su bianco in Argentina un accordo non sarebbe venuto in Italia, così è stata la Lazio ad andare da lui a chiudere.

    Marcelo Bielsa | Foto Twitter
    Marcelo Bielsa | Foto Twitter

    Con l’arrivo di Bielsa in casa biancoceleste iniziano sul serio le manovre di mercato ed in effetti si è visto già nelle scorse ore un rapido smuoversi delle varie trattative che coinvolgono i capitolini. Dalla Spagna fonti diverse danno notizie contrastanti ma che convergono sugli stessi nomi. Ciro Immobile è stato scelto da Tare per sostituire il partente Miroslav Klose, c’era da superare l’offerta del Milan che al Siviglia aveva proposto 15 milioni di euro (Immobile ne vale 10), offerta che al club andaluso andava bene mentre la Lazio era ferma “al palo” con 9 milioni offerti inizialmente. La chiave, secondo la fonte, sarebbe un’offerta fatta dai biancocelesti di 7 milioni più il giovane Keita Baldé per un valore totale di 17 milioni di euro superando così l’offerta rossonera.

    Al tempo stesso dalla Spagna arrivano indiscrezioni secondo le quali, con il benestare del Barcellona proprietario di metà cartellino di Keita Baldé, il giovane attaccante esploso nella Lazio potrebbe essere girato al Real Madrid. Da qui si evincono due cose, che Immobile è vicino alla Lazio quanto lo è al Milan e che molto probabilmente Keita Baldé lascerà Roma.

    Antonio Candreva | Foto Twitter
    Antonio Candreva | Foto Twitter

    Antonio Candreva è il pezzo forte del mercato della Lazio in uscita, si parte da una base d’asta di 25 milioni di euro e fa sul serio l’Inter che ha già iniziato a sondare il terreno, il Napoli per ora è alla finestra e seguire gli sviluppi e si è inserito anche il Milan che però per ora ha parlato solo con il procuratore dell’esterno azzurro. In ultima è data anche interessata il Chelsea di Antonio Conte e c’è da immaginarsi una vera e propria battaglia nel mese di luglio a suon di milioni per la gran gioia di Claudio Lotito. In ogni caso Bielsa ha già fatto sapere che per lui Candreva sarebbe un punto fermo della sua Lazio quindi c’è da immaginare che sarà determinante come sempre la volontà del giocatore.

    L’approdo di Marcelo Bielsa in biancoceleste darà anche una sterzata al futuro di Lucas Biglia, dato per partente un mese fa e che con il tecnico argentino invece potrebbe ritrovare quella considerazione perduta a Roma.

  • Juve-Real: si decide per Morata, Pogba e altro

    Juve-Real: si decide per Morata, Pogba e altro

    Dalla Spagna arrivano indiscrezioni importanti e l’asse Juve-Real si fa sempre più aperto, una trama che s’infittisce ogni giorno di più e che coinvolge oltre a Morata anche Pogba ed altri nomi sui taccuini delle due società.

    Secondo le nostre fonti addirittura nei prossimi giorni, entro la fine della settimana per essere precisi, sapremo il destino di Alvaro Morata sul quale ruotano una serie di trattative collegate. Infatti, sempre secondo la fonte, Juventus e Real Madrid dovranno incontrarsi per definire le sorti dell’attaccante e il Real Madrid ha pronta un’offerta ufficiale per i bianconeri che comprende il lascito di Morata con una valutazione di circa 30 milioni, più 70 milioni cash per ottenere Paul Pogba. Si arriverebbe quindi alla maxi-offerta di 100 milioni di Euro richiesta dalla Juventus quale base per una trattativa che riguardasse il francese.

    Paul Pogba e Alvaro Morata | Foto Web
    Paul Pogba e Alvaro Morata | Foto Web

    Le trame tra i due club sono tanto fitte che il Real si è messo in mezzo pure nell’affare che la Juventus stava conducendo per Miralem Pjanic, non tanto per infastidire i bianconeri quanto per dargli una mano visto a sua volta l’interessamento del Barcellona per il centrocampista della Roma. Insomma Juve e Real si stanno spalleggiando per tenere botta al mercato e difendere le loro rispettive trattative pur rimanendo legate a loro volta da interessi reciproci. Se l’offerta del Real Madrid per Pogba non fosse ritenuta sufficiente i blancos lascerebbero il passo per Miralem Pjanic e in caso di definizione darebbero l’iniezione di liquidi necessaria alla Juventus per chiudere con la Roma. Con 70 milioni in tasca Marotta concluderebbe il mercato in entrata in pochissimo tempo cominciando proprio da Pjanic.

    Oltre a Pjanic la Juventus è molto interessata anche a Kovacic, sempre del Real, seppur al momento questa trattativa sia slegata dall’affare Pogba-Morata i due club avrebbero un ulteriore motivo per sedersi a trattare ed eventualmente inserire Kovacic nell’affare prioritario. Ulteriore nome uscito ultimamente che interessa come prospetto futuro per la Vecchia Signora sembra essere il canterano dei blancos Borja Mayoral, attaccante come Morata.

    Quindi gli scenari che si prospettano possono essere diversi e possono definirsi in base alle valutazioni dei due club. Per la Juventus chiudere positivamente l’affare Morata vuol dire parco attaccanti completato, in caso di cessione di Pogba vorrebbe anche dire denaro fresco pronto da usare per sbloccare trattative importanti, Pjanic su tutte ed eventualmente chiudere con il Real anche per Kovacic. Questo vorrebbe dire anche aver risolto il problema dell’assenza di Marchisio per mezza stagione, ma non solo, resterebbero ancora liquidi per completare e definire in tranquillità la rosa per Massimiliano Allegri per la prossima stagione.

    Secondo la fonte i due club dovrebbero incontrarsi a breve perché il Real Madrid deve esercitare la clausola di recompra tra il 30 giugno e il 15 luglio, la stessa Juventus pressa per avere una definizione rapida per Morata. Al tempo stesso da ormai alcune settimane Zinedine Zidane ha dichiarato che Paul Pogba è il suo obbiettivo principale per la prossima stagione, quale occasione migliore per fare un summit con la Juventus prendendo due piccioni con una fava proprio in questi giorni?

  • Juventus: asse con il Real e la guerra tra potenti

    Juventus: asse con il Real e la guerra tra potenti

    Il mercato, la Juventus insegna, spesso offre l’opportunità di tessere alleanze e portare benefici futuri per i club attraverso accordi volti a far crescere i rispettivi giocatori al fine, un domani, di poter riavere in casa dei campioni che possono portare una monetizzazione importante. Questo tipo di operazioni, per lo più, possono farle quelle squadre che hanno una situazione economica più che tranquilla e quindi guardare al futuro perché il presente è già roseo.

    La Juventus con il suo reingresso tra i club di elite d’Europa ha iniziato ormai da qualche anno a tessere trame importanti, volte al consolidamento prima e al confronto diretto con le avversarie sul mercato oggi. Marotta e l’entourage bianconero fecero il primo sgambetto ad una diretta concorrente (PSG) sul mercato con il duo Coman-Pogba, il primo fruttò una bella plusvalenza nella postuma cessione al Bayern Monaco ed il secondo è divenuto il centrocampista più desiderato d’Europa, capace qualora fosse ceduto, di portare un introito tale da far rifondare una squadra intera.

    Il Paris Saint Germain non la prese bene e l’affaire Cavani di cui si parla da qualche mese è complicato anche per questo, inoltre c’è anche Ibrahimovic che vuole andar via da Parigi e di fatto dando al matador la possibilità di essere la prima punta dei francesi nella prossima stagione, cosa a lui molto gradita.

    Nanitamo Jonathan Ikoné | Il Pallonaro
    Nanitamo Jonathan Ikoné | Il Pallonaro

    La Juve tuttavia nei vari inserimenti e viaggi nella Capitale francese ha fatto un altro sgambetto al Paris Saint Germain distratto proprio ad arte su Cavani, i bianconeri infatti sono piombati come dei falchi e hanno preso a parametro zero l’attaccante esterno Ikone, 17 anni, vera e propria stella nascente del PSG che ricorda molto nei movimenti un mix tra Henry e Coman. Giocatore che da qualche mese era corteggiato da club della Premier importanti, concorrenti della Vecchia Signora pure loro, come Tottenham e Manchester City. Inutile dire che il Paris Saint Germain sia su tutte le furie e infatti si è infilato nella trattativa juventina per Dani Alves, ma forse tardivamente.

    Un altro club che è freddamente arrabbiato con madama è il Barcellona, perché? Facile Dani Alves è al 90% bianconero e se lo diventerà sarà a parametro zero, bloccando quindi le entrate ipotizzate dai catalani che vivono per il fair play finanziario un inizio di mercato condizionato proprio dallo snellimento della rosa per poter operare in entrata. Altro fattore che ha aperto sì la porta per trattare con Mascherano ma che di fatto ha raffreddato i rapporti con il club blaugrana, al punto tale che improvvisamente il Barcellona è attratto da un altro obbiettivo bianconero, Miralem Pjanic. Nell’operazione che la Juventus sta facendo con il Barcellona, o meglio sotto gli occhi distratti del Barcellona per Alves e Mascherano, pare abbastanza chiara la compiacenza di un’altra grande d’Europa, il Real Madrid. Perché?

    Qui la storia s’intreccia da dopo calciopoli, quando i blancos aiutarono proprio la Juventus a rifondarsi facendo spesa a Torino con Emerson e Cannavaro e mantenendo un asse importante sul mercato ratificato proprio con Morata ormai tre anni fa. Quando Morata arrivò a Torino era un giovane di ottimo prospetto, oggi è un attaccante completo e l’operazione è stata chiara fin da subito con la famosa “clausola de recompra” messa dal principio. Se Alvaro fosse cresciuto la Juve guadagnava soldi e trofei nel mentre era nelle sue fila, in caso contrario si sarebbe ritrovata in casa un buon centravanti low cost. In tutto questo però il Real teneva l’ultima parola compreso il controllo su una concorrente “amica” qualora fosse divenuta troppo vicina a loro. La Juve è cresciuta al punto tale che proprio grazie ai gol di Morata nella scorsa stagione ha guadagnato la finale di Champions League a scapito proprio del Real.

    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.
    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.

    Oggi con i soldi anche guadagnati dall’affare Morata la Juventus può andare in battaglia, anche sul mercato, contro le grandissime d’Europa e perché non farlo contro la rivale principale dell’amico Real? Anche in questo caso il guadagno è duplice, i bianconeri si porterebbero in casa giocatori di prim’ordine ed al tempo stesso contrasterebbero una rivale diretta per quel sogno chiamato Champions League che anche a livello economico porta tantissimo.

    La Juventus ufficialmente è entrata in guerra sul mercato contro i club miliardari d’Europa e lo sta facendo con una strategia oculata, tessendo trame importanti, cercando sempre colpi di prospetto ma ora anche calciatori di consolidata fama mondiale tra le fila delle sue avversarie europee. C’è da capire se è già in grado di sostenere una guerra fatta di acume strategico e buon nome contro bordate milionarie che gli altri club possono mettere sul piatto o forse per madama era meglio stare ancora con un profilo più basso?

  • Calciomercato, da Lavezzi a Perotti i possibili colpi

    Calciomercato, da Lavezzi a Perotti i possibili colpi

    Il calciomercato invernale, non è più da considerarsi soltanto di riparazione ma, a tutti gli effetti, ha assunto negli anni la stessa valenza del mercato estivo. Se è vero che la sessione del calciomercato di gennaio non sposterà cifre altissime, soprattutto per i club di Serie A, ci sono diverse possibili occasioni da cogliere, basta saper investire le cifre a disposizione con raziocinio.

    L'Ata Hotel Executive, la sede del calciomercato
    L’Ata Hotel Executive, la sede del calciomercato

    Nicolas N’Koulou, difensore dell’Olympique Marsiglia, centrale, classe 1990, andrà in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. Era un giocatore che Rafa Benitez aveva chiesto alla dirigenza del Napoli, ma all’epoca la società francese non voleva cederlo. Su di lui ci sono gli occhi della Lazio.

    Ever Banega, 27 anni, centrocampista del Siviglia, è in scadenza di contratto. Il club spagnolo chiede una cifra intorno ai 3 milioni di euro, il Milan è alla finestra.

    Sofiane Feghouli, centrocampista del Valencia, è un esterno di attacco, di nazionalità algerina, ha compiuto 26 anni e dalla Spagna, sono certi che non rinnoverà il contratto con il club spagnolo. Inter e Roma sono appostati e stanno monitorando la situazione.

    Ben Arfa, punta del Nizza, classe 1987, sta vivendo una grande annata nella quale ha realizzato 7 reti in tredici gare disputate, un giocatore dal grande talento che, in caso di mancato rinnovo, sarebbe libero, a luglio, di accasarsi in un altro club: Milan e Roma tengono la situazione sotto controllo.

    Ezequiel Lavezzi, sembra essere agli sgoccioli la sua avventura al PSG, prima dell’esonero dal Chelsea, Jose Mourinho, aveva chiesto al Presidente Abramovich l’attaccante. Il primo luglio sarà svincolato, Roberto Mancini appare in vantaggio, ma attenzione alla Premier League, anche se la volontà del giocatore è quella di tornare a giocare nella Serie A.

    Uno dei  nomi più gettonati in questa finestra di calciomercato sarà l’argentino Diego Perotti, destinato a lasciare il Genoa: ad oggi la Roma è il club che ha dimostrato maggiore interesse, la cifra che il club di Pallotta stanzierà  è intorno ai dodici di euro, bonus compresi. La partenza di Iturbe, destinazione Premier League, ha fornito alla Roma un piccolo budget, su cui poter contare.

     

  • Il calciomercato è finito, forse per fortuna

    Il calciomercato è finito, forse per fortuna

    E’ il 31 agosto, sono le ore 23, ora importantissima per gli amanti del calcio, in quel preciso momento gli occhi sono puntati su Milano, sull’Ata Hotel Executive, le famose porte del calciomercato si stanno chiudendo, è finita , forse per fortuna o forse no.

    L'Ata Hotel, sede del calciomercato italiano.
    L’Ata Hotel, sede del calciomercato italiano.

    Abbiamo passato tre mesi  divertendoci a fare dei nomi, a immedesimarci nei direttori sportivi, nei Presidenti e negli allenatori, cercando di ipotizzare gli acquisti migliori e le cessioni giuste per la nostra squadra del cuore. I giornalisti hanno passato tre mesi sempre con le antenne adrizzate cercando di trovare lo scoop, la notizia da prima pagina, cercando di carpire ogni minima parola, ogni gesto degli addetti ai lavori, a volte prendendoci a volte no, a volte scrivendo cose inesatte.

    Il calciomercato è questo tra bufale, contenti  e scontenti, trattative e cellulari che squillano ogni secondo, ipotesi, suggestioni e realtà: tre mesi di contatti fitti che esplodono gli ultimi giorni, l’ultimo giorno, l’ultima ora, fino a quando la famosa porta non viene chiusa.

    Alle 23 il gong suona, è finita, ci si senti liberi ma anche vuoti, come  quando si arriva a leggere l’ultima pagina di un libro che ci ha appassionato, si torna al campo si torna al calcio giocato, la parola passa al campo. E alla fine parte la corsa a dare i voti, parte la corsa ai pagelloni, chi ha fatto meglio, chi ha fatto peggio, la trattativa condotta meglio, la trattativa condotta peggio.

    Si spera che quest’anno la propria società si sia mossa bene, ma alla fine sarà sempre il campo a sentenziare e fino a gennaio se ne parlerà ancora, degli acquisti da fare e delle correzioni da apportare, si passa in pochi secondi dai complimenti alle critiche. E i commenti da bar di una volta, adesso si scatenano sui vari social network, ma davanti una birra non si esiterà a parlare di Hernanes alla Juve, di Soriano rimasto al Napoli, di Sarri e di Balotelli.

    Si torna in campo, il mercato è chiuso per fortuna o forse no, ma soltanto fino alla prossima sessione quando sarà il 31 gennaio, quando si avviceneranno le ore 23, quando non saremo più in pantaloncini corti e maglietta, ma indosseremo maglioni e sciarpe ma saranno, ugualmente, ore roventi.