Tag: calcio scommesse

  • L’AAMS apre nuove opportunità sul gioco

    L’AAMS apre nuove opportunità sul gioco

    Chi sarà il prossimo allenatore del Manchester city? Quale squadra comprerà Giaccherini? Roba da patiti di calciomercato, ma da adesso materia di riflessione anche per gli scommettitori. Come riferito nel sito dell’AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato) è possibile raccogliere scommesse su eventi non prettamente sportivi ma legati al calciomercato.

    In definitiva si tratta di un allineamento della normativa italiana a tipologie di scommesse già in voga presso altri paesi come l’Inghilterra. Il nostro paese ha dimostrato un buona reattività al complesso fenomeno del gioco, un affare da 100 miliardi all’anno. La rapidità legislativa in questo senso è stata ammirevole considerando gli standard del nostro parlamento.

    La ragione di tale reattività è da ricercare negli interessi coinvolti in questo settore. Nel 2012 il fisco ha incassato 14 miliardi di euro dal gioco online questo grazie all’introduzione dei casino online e ai giochi come quelli che si trovano su 888 casino online: slot, roulette, blackjack. Un vero e proprio argine all’erosione causata da operatori illegali senza licenza AAMS. Insomma un adeguamento necessario per le casse dello stato e per garantire ai giocatori la possibilità sicurezza e trasparenza in tutte le fasi di gioco, dal deposito alla puntata all’eventuale vincita o perdita.

    La praticabilità del gioco anche in settori come il calciomercato potrebbe essere l’inizio di un fenomeno che può portare all’estensione delle scommesse a fenomeni ancora più aleatori, mentre per lo sport esiste la possibilità di effettuare giocate mirate e intelligenti. Nel calciomercato il fiuto e la capacità di saper leggere tra le righe le dichiarazioni dei dirigenti diventano un fattore che fa la differenza.

  • Calcioscommesse, ancora guai per Ranocchia

    Calcioscommesse, ancora guai per Ranocchia

    In questi giorni dove di partite e annesse moviole se ne vedranno poche data la sosta del campionato per lasciar spazio alle nazionali, c’è lo scandalo calcioscommesse che fa tremare ancora una volta l’intero movimento. Si è cominciati ieri con le parole del capo della polizia che annunciano importanti novità sul calcioscommesse, si continua oggi con l’inchiesta della Procura di Bari che coinvolge tra gli altri anche Andrea Ranocchia, difensore dell’Inter e fresco di ritorno in nazionale. Il 23enne centrale dell’Inter sta vivendo il momento migliore della sua avventura nerazzurra, non a caso Prandelli richiamandolo in nazionale ha voluto premiare la rinascita di uno dei più forti centrali italiani. Per il buon Andrea non potrebbe andare meglio, ma le indagini condotte dalla Procura di Bari richiamano in ballo anche lui, in merito a fatti accaduti quando il centrale militava tra le fila dei galletti.

    Ranocchia
    Ranocchia ai tempi del Bari © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Le indagini della Procura di Bari vanno avanti da mesi e hanno già permesso di acclarare ben 2 combine vedi Bari-Treviso 0-1 del maggio 2008 e Salernitana-Bari 3-2 del maggio 2009. Tutto è cominciato dalle rivelazioni di Vittorio Micolucci a Palazzi e Andrea Masiello al pm Angelillis che hanno tirato in ballo una squadra intera, il Bari, e tutti i giocatori che ne facevano parte. Durante lo scorso mese di agosto ci furono molti interrogatori, tra l’altro anche quello di Ranocchia che in seguito si dichiarò convinto di aver risolto tutto, con protagonisti oltre 20 ex giocatori del Bari. Molti si avvalsero della facoltà di non rispondere, altri invece parlarono rendendosi autori di ben 4-5 verbali collaborativi, che a quanto pare metterebbero nei guai molti ex calciatori del Bari come Gillet, Parisi, Barreto, Santoruvo ed anche Ranocchia.

    Come detto in precedenza l’inchiesta ruota intorno a 2 partite truccate. La prima è Treviso-Bari giocata nel maggio 2008 e terminata 1-0 in favore dei veneti. Tramite l’ex Pianu i veneti chiesero un ‘favore’ ai colleghi biancorossi, i quali nonostante le resistenze di alcuni giocatori, acconsentirono a tale richiesta. La seconda partita invece, risale al successivo campionato di Serie B e chiama in questione la Salernitana, in piena lotta retrocessione, e il Bari, già promosso in A. Insomma le premesse per una combine c’erano tutte, a chiederla fu la Salernitana mentre il Bari capita la situazione si riunì in palestra dove fu deciso di vendere la partita per 160mila euro. Soldi che furono ripartiti tra tutti i componenti del Bari in virtù della vittoria per 3-2 dei campani. Non tutti però vollero accettare la loro ricompensa (5-6 mila euro a testa) vedi Gazzi e Barreto, ai quali fu poi regalato un computer come garanzia del silenzio. Anche Ranocchia, allora 21enne, non accettò quei soldi ma a differenza dei suoi compagni regalò la sua quota al factotum Angelo Iacovelli. Questo dettaglio è stato tra l’altro confermato da un’intercettazione ambientale dove il Iacovelli avrebbe detto: “Ranocchia è bravo, mi ha anche dato dei soldi quando ne avevo bisogno…” 

    Le indagini condotte dalla Procura di Bari oramai sono agli sgoccioli e ben presto una nuova tempesta potrebbe scatenarsi sul calcio italiano.

  • Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    L’Inter qualificata alla prossima edizione della Champions League. Questa ipotesi assurda che è stata sbugiardata dai risultati in campo dei nerazzurri potrebbe riprendere forma come possibile conseguenza delle tre inchieste condotte dalle procure di Bari, Napoli e Cremona relative al filone calcioscommesse. Lo scandalo scommesse che sta minando la credibilità del calcio italiano potrebbe stravolgere la classifica finale del campionato di serie A 2011/2012 che ha visto la Juventus vincere lo scudetto sei anni dopo l’esplosione dell’altro scandalo (Calciopoli) che ha contraddistinto l’ultimo decennio di calcio in Italia.

    Premettendo che stiamo parlando di un’ipotesi molto suggestiva entriamo nel dettaglio del discorso elencando tutte le possibili fondamenta di suddetta ipotesi. La classifica finale dell’ultimo campionato di Serie A ha decretato sul campo una graduatoria. Nell’ordine Juventus, Milan, Udinese, Lazio, Napoli e Inter si sono divisi i primi sei piazzamenti ovvero quelli valevoli per la qualificazione alle due coppe Europee. Adesso vi chiederete, come è possibile che l’Inter avanzi di ben tre posizioni? Innanzitutto c’è da dire che la Lazio può considerarsi già con un piede e mezzo fuori dall’Europa se solo si pensa alla gravità delle accuse che incombono sulla società laziale e che hanno portato addirittura all’arresto di uno dei suoi tesserati (Stefano Mauri). Situazioni diverse ma non di certo molto tranquille sono quelle che vedono protagoniste Udinese e Napoli, ovvero le altre due squadre che insieme alla Lazio sono giunte davanti ai nerazzurri.

    Leonardo Bonucci © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Infatti l’Udinese potrebbe rientrare nel discorso penalizzazione nel caso venisse accertata la colpevolezza di Bonucci. L’attuale difensore della Juventus risulta indagato dalla procura di Bari in merito alla presunta combine di Udinese-Bari giocata lo scorso 9 maggio 2010. A quei tempi il difensore della nazionale italiana militava nelle fila del Bari e secondo le accuse avrebbe partecipato insieme a Masiello, Parisi e Belmonte al tentativo di combinare il risultato della partita finita poi 3-3. Sempre secondo l’accusa il giocatore Simone Pepe che 2 anni fa giocava nell’Udinese (tra l’altro nella partita incriminata segnò il gol del 2-1) fu contattato per combinare la partita. Nonostante Pepe abbia respinto il tentativo di corruzione da parte dei giocatori baresi, l’attuale calciatore della Juve incorrerebbe comunque nel reato di omessa denuncia, che potrebbe significare eventuale penalizzazione per l’Udinese e conseguente esclusione dall’Europa.

    Situazione simile anche per il Napoli che risulta invischiato in tale indagini per il tentativo di combine di Sampdoria-Napoli 1-0 risalente all’ultima del campionato 2009/2010. Su questa partita pesa la confessione resa alla procura di Napoli da Matteo Gianello, all’epoca terzo portiere della società partenopea, che avrebbe tentato di corrompere due suoi compagni di squadra (Paolo Cannavaro e Gianluca Grava) ottenendo il rifiuto dei due difensori. Notizia di oggi: Gianello risulta indagato e se venisse accertata la sua versione, per Cannavaro e Grava varrebbe comunque il reato di omessa denuncia e conseguentemente il Napoli rischierebbe una sanzione valida ad escludere la società di Aurelio De Laurentiis dall’Europa.

    A differenza di Lazio, Udinese e Napoli, l’Inter non risulta invischiata nè direttamente nè indirettamente in queste vicende legate al calcioscommesse. Secondo questa ricostruzione dei vari presunti illeciti, l’Inter risalirebbe per esclusione dal sesto al terzo posto e potrebbe prender parte alla Champions League 2012/2013 partendo comunque dai preliminari di agosto.

  • Polverone Buffon, “meglio due feriti che un morto”

    Polverone Buffon, “meglio due feriti che un morto”

    L’avventura Azzurra in vista degli Europei è appena cominciata per Gigi Buffon, giunto ieri nel ritiro di Coverciano, ma per lui è ancora tempo di riflessioni sulla maiuscola stagione Juventina, analizzandone gli aspetti salienti e i momenti cruciali. Secondo il portierone, il protagonista principale e maggiore artefice del successo bianconero è stato il tecnico Antonio Conte, determinante nel fornire alla squadra le giuste motivazioni, la fame di vittoria e la cattiveria necessaria: un contributo fondamentale, offerto soprattutto grazie alla sua profonda conoscenza dell’ambiente juventino, delle ambizioni della società e dell’atteggiamento che bisogna avere quando si indossa quella maglia. Essenziale, secondo Gigi Buffon, la fiducia della società nei suoi confronti, che lo ha “messo al centro del progetto” e, secondo il numero uno bianconero, nonostante solitamente sia difficile valutare quanto un tecnico incida nei successi di una squadra, nel caso del mister salentino è palese il suo apporto in termini di valori e impostazione.

    Per tali ragioni, Gigi Buffon è sereno in merito alla posizione del tecnico nella vicenda calcio scommesse affermando di “non aver paura di questo, prima di tutto perchè lo conosco, secondo perchè conosco il calcio e terzo perchè ho sentito che diversi giocatori del Siena hanno dato versioni diverse da quelle accusatorie”. Inoltre, il portiere della Juve e della Nazionale, con la consueta schiettezza che da sempre lo contraddistingue, esprime una considerazione assolutamente non banale sulla vicenda in questione, mostrando senza timore di giudizio il suo punto di vista sulle presunte combine: “alcune volte si pensa e in alcuni casi si dice che sono meglio due feriti che un morto. Le squadre le partite se le giocano ma ogni tanto qualche conto bisogna farlo”. Il riferimento, naturalmente, è alle gare di fine stagione, in cui gli obiettivi da raggiungere diventano un peso importante e, dunque, nelle squadre in campo scattano alcuni meccanismi psicologici, totalmente avulsi dal coinvolgimento della malavita: un modo per dire che, in quelle circostanze, la cultura della sportività ad ogni costo risulta, spesso, secondaria.

    Gigi Buffon a tutto tondo parla, poi, anche del suo campionato personale, assolutamente perfetto se non fosse stato per la “macchia” dell’errore nella gara contro il Lecce; un errore che, di certo, non è passato inosservato e che, anzi, ha fatto il giro del mondo ed, in poche ore il portierone ha ricevuto messaggi anche dall’estero: tutto ciò, però, a posteriori deve essere considerato positivamente da Buffon, poichè è un segnale del fatto che “sono considerato ancora il più forte e questo mi ha fatto molto piacere”.

    Lasciato alle spalle il campionato, la Juventus sta già programmando la prossima stagione, analizzando le diverse ipotesi di mercato, per rafforzare soprattutto il reparto offensivo, orfano di Alex Del Piero. In tal senso, in queste ore si parla di Van Persie, Suarez e Balotelli, ed il futuro capitano bianconero esprime la propria opinione personale in merito, sottolineando le capacità realizzative dell’olandese – “determinante finalizzatore” – e soffermandosi, soprattutto, sulla questione-Balotelli che, se giungesse alla Juventus,“diventerebbe l’idolo dei tifosi”.

    Gigi Buffon | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Juventus ma non solo, per Gigi Buffon il presente è, ora, solo la maglia Azzurra e la preparazione in vista della partenza per l’Ucraina e la Polonia, al fine di affrontare al meglio il campionato Europeo con la Nazionale di Cesare Prandelli, artefice di una nuova impostazione di gioco, selezionando, in particolare, giocatori guizzanti e tecnici, come Di Natale, Giovinco e Cassano. Gigi Buffon sarà il capitano della spedizione e, naturalmente, il leader assoluto dello spogliatoio, dall’alto del suo carisma e della sua esperienza.

    Ecco, dunque, che è già tempo di fissare l’obiettivo minimo, per invertire la tendenza negativa delle ultime competizioni continentali, in cui la nostra Nazionale ha sofferto soprattutto le prime gare del girone: questa volta, poi, l’esordio sarà particolarmente complesso, contro la Spagna campione del mondo in carica ma la difficoltà dovrà essere uno stimolo in più a far bene, per provare a compiere un cammino positivo e giungere “almeno in semifinale”.

  • Calcio scommesse, coinvolto anche Bonucci

    Calcio scommesse, coinvolto anche Bonucci

    Da giorni, su Twitter, rimbalzava la voce di un presunto coinvolgimento di un giocatore della Juventus nell’inchiesta sul calcio scommesse condotta dalla procura di Bari. Ed ecco, nella giornata di oggi, che puntualmente arrivano le conferme. Ad essere al centro dell’attenzione è Leonardo Bonucci, difensore dei bianconeri e della Nazionale italiana, al momento in ritiro proprio con gli Azzurri in vista dell’amichevole contro gli Stati Uniti.

    C’è da precisare, comunque, che il presunto coinvolgimento del giovane centrale risalirebbe ai tempi in cui ancora militava nel Bari, e precisamente alla gara del 9 maggio 2010 contro l’Udinese. Il match in oggetto, valevole per l’ultima giornata, si concluse 3-3, con le due squadre che ormai non aveva ambizioni di classifica.

    Leonardo Bonucci © Maurizio Lagana/Getty images

    I bianconeri volevano festeggiare i 100 gol in Serie A di Di Natale mentre il Bari voleva concludere nel migliore dei modi la stagione. Quel 3-3 divertì tutti, e forse anche alcuni scommettitori che su quel risultato ci lucrarono. E si presume che gli stessi possano aver coinvolto in qualche modo anche alcuni calciatori, considerando che la sfida fu segnalata alle Procure proprio dai Monopoli di Stato che registrarono flussi anomali di scommesse. E successivamente, a parlare di questa partita, fu anche Angelo Iacovelli, il facchino barese arrestato il mese scorso e poi scarcerato, ma non prima di aver indicato alcuni match taroccati, tra cui appunto quello del maggio 2010 a Udine.

    Ed è stato proprio grazie alla testimonianza di Iacovelli che sono cominciate le indagini che avrebbero portato al coinvolgimento di Bonucci, al momento non indagato ma che si presume fosse a conoscenza della presunta combine. Novità si avranno nei prossimi giorni, considerando soprattutto che il procuratore di Bari Antonio Laudati sta cercando di ricostruire il percorso dei flussi di denaro scommessi sul match. Da dove provenivano? Un interrogativo che non appena troverà risposta potrà essere utilissimo ai fini delle indagini che oltre a Bonucci potrebbero coinvolgere anche altri atleti che presero parte a quel match.

  • Pellissier intercettato, sospetti sul capitano del Chievo

    Pellissier intercettato, sospetti sul capitano del Chievo

    Sergio Pellissier, capitano del Chievo alla ricerca del centesimo gol in maglia gialloblu, non ha motivi per esultare in questi ultimi giorni dell’anno, segnati dalla seconda fase dello scandalo scommesse del calcio italiano.

    Sergio Pellissier | ©Dino Panato/Getty Images
    Al contrario, il suo nome è finito nel mirino per un’intercettazione “sospetta” riportata dal quotidiano la Repubblica, e riguardante i documenti allegati alle intercettazioni di Cristiano Doni ed i suoi interlocutori. In tal caso, l’intercettazione di riferisce ad una telefonata fra il capitano del Chievo, Pellissier appunto, ed un uomo dal marcato accento meridionale, al quale l’attaccante si rivolge in tono amichevole chiedendo testualmente: “Si può sapere quanto mi fai prendere da queste cose?”, con la pronta risposta dell’ interlocutore: “dai 250 ai 400”, la seguente risata di Pellissier e l’interlocutore che aggiunge: “Ho esagerato?” e Pellissier che precisa: “No anche un po’ di meno”.

    Il punto rilevante della questione riguarda il peso che si vorrà attribuire a tali parole, anche se la telefonata in questione è comunque stata considerata “rilevante”, poichè Pellissier è ritenuto coinvolto come compartecipe della manipolazione delle partite in cui è impegnata la squadra.

    In ogni caso, la società gialloblu, ed in particolare il presidente Luca Campedelli, si sono schierati dalla parte del giocatore, pur imponendogli ed imponendosi la linea del “no comment”, almeno finchè le cose saranno chiarite, anche se il presidente Campedelli ha comunque voluto precisare che “si butterebbe nel fuoco credendo all’estraneità di Pellissier ai fatti in questione”, riservandosi comunque di agire nelle opportune sedi per difendere la reputazione del Chievo Verona e dei suoi tesserati.

    Il legale dell’attaccante valdostano, l’avvocato Malagnini, inoltre, ha precisato quanto emerso già dal mese di giugno, all’avvio dell’inchiesta da parte della procura di Cremona, ossia che non sussiste la volontà di indagare il giocatore e che, pertanto, il polverone solleavato da tale intercettazione può essere racchiuso in un’ unica parola: “Millanterie”.

    Quel che realmente è stato, e quel che dovrà essere, lo si potrà scoprire soltanto quando la giustizia sportiva deciderà come pronunciarsi in merito, e sarà necessario attendere comunque almeno la fine di gennaio.

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  • Palermo Bari, Lazio Genoa e Lecce Lazio. Lo scandalo si allarga

    Palermo Bari, Lazio Genoa e Lecce Lazio. Lo scandalo si allarga

    Le confessioni di Carlo Gervasoni destabilizzano ulteriormente la già malata serie A. L’ex difensore di Piacenza e Bari divenuto famoso più per il calcio scommesse che per le sue qualità nel campo da gioco interrogato ieri dal pm Di Martino presso la Procura di Cremona ha deciso di vuotare il sacco confermando il suo coinvolgimento e inserendo altre dieci partite della massima serie tra quelle prese di mira dalla “cupola” del calcio scommesse. Le prime tre ad esser messe sotto esame erano state la scorsa settimana Napoli Sampdoria, Brescia Lecce e Brescia Lazio, poi lo scandalo ha tenuto contorni più ampi coinvolgendo praticamente tutte le squadre ad eccezione di Milan, Inter, Juve e Palermo le confessioni di Gervasoni coinvolgono altri 10 match e tra questi ci sono le partite Palermo Bari, Lazio Genoa e Lecce Lazio. Due di queste partite secondo l’accusato sono state sicuramente combinate e inattesa di riscontri oggettivi da parte degli inquirenti proviamo ad analizzare i match scrutandone l’andamento e i fatti salienti.

    Carlo Gervasoni | © Dino Panato/Getty Images

    Palermo Bari si gioca il 7 maggio con i galletti oramai retrocessi in serie B e i rosanero alla ricerca di un posto in Europa League. La vittoria dei siciliani era praticamente scontata anche se un rigore goffo di Miccoli e il gol di Bovo lasciano adito a qualche sospetto.

    Palermo Bari. Il video del rigore sbagliato da Miccoli
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    Lazio Genoa
    Il match del maggio 2011 è apparentemente privo di motivi di dubbio. Le aquile in corsa con l’Udinese per un posto in Champions League rispettano le attese superando il Genoa con un perentorio 4-2. Dopo l’1-1 di metà gara nella ripresa i padroni di casa prendono il largo portandosi in vantaggio con capitan Rocchi e mettendo al sicuro i tre punti con Hernanes. A destare sospetti è però la rilevazione del cellulare di un componente della banda a Formello nelle ore precedenti alla partita.
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    Lecce Lazio 2-4
    Partita spettacolare e ricca di gol decisa dopo il 2-2 della prima parte di gara nella ripresa da un rigore di Zarate e da una autorete di Vives. Ad alimentare il sospetto oltre alle dichiarazioni di Gervasoni ci sono le indagini degli inquirenti che hanno rivelato la presenza nell’albergo dei salentini sia del macedone Hristyan Ilievsky, un altro esponente di spicco del gruppo degli “zingari” e di Zamperini uomo incaricato di corrompere i giocatori per le combine.

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  • Doni collabora e si guadagna i domiciliari

    Doni collabora e si guadagna i domiciliari

    Ieri era il giorno più atteso nelle stanze della Procura di Cremona e dall’opinione pubblica, dopo gli arresti dell’inchiesta Last Bet Cristiano Doni era chiamato al colloquio di garanzia, incontro importante per capire come l’ex capitano dell’Atalanta si sarebbe posto davanti alle nuove accuse e al coinvolgimento sempre maggiore nello scandalo del calcio scommesse. Cristiano Doni dopo aver avuto la possibilità di colloquiare con il suo legale, l’avvocato Salvatore Pino, per circa un ora e mezza ha deciso di svuotare il sacco confermando quasi totalmente le accuse per le partite Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta mentre ha smentito qualsiasi coinvolgimento sulla presunta combine tra le società in Padova-Atalanta.

    Cristiano Doni | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Cristiano Doni ha tenuto a precisare che ha sempre agito per conto personale e che l’Atalanta ne è stata sempre allo oscuro così come ha smentito qualsiasi contatto e conoscenza con il gruppo degli “zingari” che secondo l’accusa si occupa nell’intermediazione tra i giocatori e il gruppo di Singapore. L’ex giocatore è apparso visibilmente provato dai giorni di carcere e forse finalmente cosciente delle sue reali colpe tanto che le indiscrezioni che provengono dalla procura e confermate dal legale parlano di un colloquio proficuo che è servito agli inquirenti a far chiarezza su altri dettagli utili per circostanziare ancora meglio l’intero illecito. Cristiano Doni già questa mattina lascerà il carcere di Cremona avendo ottenuto gli arresti domiciliari e insieme a lui a passar il Natale con i propri cari andranno Santoni, Carobbio e Benfenati.

    L’avvocato Salvatore Pino intervenuto dopo l’interrogatorio ai microfoni di Sky Sport ha raccontato di Doni provato e ferito dallo scandalo e preoccupato per la sua famiglia e per il coinvolgimento dell’Atalanta. Il legale comunque racconta di una posizione del suo assistito più delineata e meno grave di quella paventata prima dell’incontro di ieri.

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  • Atalanta, uno schiaffo allo scandalo scommesse

    Atalanta, uno schiaffo allo scandalo scommesse

    Atalanta vs calcio scommesse, potrebbe essere il titolo del prossimo bestseller sul nostro calcio nazionale. Un avvio di campionato strepitoso per la Dea, penalizzata dall’handicap di meno 6, senza il quale sarebbe attualmente al quinto posto in coabitazione con l’Inter, in piena zona Europa League. Qual’è il segreto della squadra bergamasca?

    Atalanta |© Giuseppe Bellini/Getty Images

    ALLENATORE: l’artefice principale della cavalcata nerazzurra è il tecnico Stefano Colantuono. Oltre all’abilità tattica, è un allenatore sanguigno, che spinge i giocatori a dare più di ciò che hanno da offrire. Romano di nascita è stato adottato dal presidente Gaucci ai tempi della Sambenedettese, dove alla prima esperienza da allenatore compì un miracolo, portando la squadra ascolana alla promozione in Serie C1 con una serie di 9 vittorie consecutive. Sambenedetto fu il trampolino di lancio ideale per il tecnico romano. L’anno seguente Gaucci gli offrì la panchina del suo gioiello preferito, il Perugia. E da lì l’arrivo a Bergamo, nella stagione 2005-2006, culminata con la storica promozione in Serie A dopo un’annata storica (81 punti, record per la serie cadetta). Il 2006-2007 è l’anno zero del calcio italiano, con Calciopoli che aveva mietuto numerose vittime fra i club della massima serie. Colantuono riesce a portare l’Atalanta fino all’ottavo posto, totalizzando 50 punti, un altro record per la società bergamasca. Seguono le sfortunate esperienze a Palermo e Torino, prima del ritorno in Serie A con la squadra che più l’ha fatto conoscere agli addetti ai lavori. Al momento è in corsa per realizzare una nuova stagione da incorniciare, di quelle che i tifosi ricordano e raccontano al bar dello sport dopo molti anni.

    SOCIETA’: dietro una squadra solida e compatta c’è sempre una società forte. Se poi questa squadra ha come direttore tecnico Pierpaolo Marino è già un passo avanti rispetto alle altre. L’ex ds di Napoli e Udinese è uno dei dirigenti sportivi più apprezzati in Italia. Unanimi attestati di stima arrivano dagli stessi colleghi e operatori di mercato. Durante la sua carriera ha vinto uno scudetto con il Napoli di Maradona e contribuito alle fortune del club friulano, per il quale ha lavorato per oltre otto anni, raggiungendo uno storico terzo posto in Serie A nella stagione ’97/’98. Fra le ultime scoperte di Marino ricordiamo i giovanissimi Hamsik e Lavezzi, acquistati a cifre irrisorie e oggi dichiarati incedibili anche per offerte che superano i 30 milioni di euro. Il suo arrivo a Bergamo è coinciso con una campagna acquisti che ha portato in maglia nerazzurra i vari Denis (attuale capocannoniere della Serie A con 12 reti), Maxi Moralez, Schelotto e Cigarini. Tutte trattative low cost che si sono rivelate vincenti per la causa atalantina.

    OMBRA DONI: il capitano Cristiano Doni rappresenta il passato. Le ultime vicende assegnano all’ex idolo della curva l’etichetta di traditore, la più alta offesa che il leader di una squadra possa subire durante la propria carriera. Lo scandalo sembra avere travolto Doni e gli altri indagati, quasi tutti ex calciatori, non l’Atalanta. La lezione data dall’Italia di Lippi nel mondiale tedesco del 2006 è stata studiata a memoria dai ragazzi di Colantuono. A volte le avversità aiutano nel fortificare il gruppo, che diventa ancora più forte di prima.

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  • Calcio scommesse, si salvano solo Milan, Inter, Juve e Palermo

    Calcio scommesse, si salvano solo Milan, Inter, Juve e Palermo

    E’ un vero e proprio terremoto. Lo scandalo calcio scommesse nel suo terzo filone inizia a coinvolgere pesantemente anche incontri della serie A lasciando presagire una nuova estate turbolenta con la giustizia sportiva costretta a stravolgere le classifiche del campo con punizioni per responsabilità dirette o oggettive. Molte indiscrezioni vogliono che le nuove rivelazioni che coinvolgono ben 22 incontri del massimo campionato siano ancora parziale proprio per il tentativo di non stravolgere il normale corso del campionato rimandando all’estate il tormentone ma allo stato attuale a fregiarsi di esser pulite ed estranee sono solo Milan, Inter, Juventus e Palermo. Quattro squadre su venti che compongono il campionato di serie A è davvero un fallimento del sistema e se le accuse dovessero esser confermate ci troveremmo di fronte al più grande scandalo della nostra storia, più grande di Calciopoli.

    Campedelli presidente del Chievo | ©Getty Images
    Ovviamente, volendo esser estremamente garantisti, le indiscrezioni dovranno esser confermate e il coinvolgimento delle squadre dimostrato con fatti tangibili ma è chiaro che il sistema a questo punto dimostra ancora una volta di aver tante falle ed ogni occasione è buona per cadere nell’illecito. Man mano che si susseguono gli interrogatori per gli inquirenti della Procura di Cremona è più facile contestualizzare i vertici e il modus operandi di questa nuova cupola che pare avesse i suoi vertici a Singapore ma che poteva contare in Italia, così come in altre parti d’Europa, su delle cellule pronte ad entrare in azione comprando un certo risultato.

    Per il pool di Cremona le partite sospette al momento sono Napoli Sampdoria, Brescia Lecce e Brescia Bari ma ce sono altre 19 attenzionate per il flusso anomalo di scommesse. Ad aver il record di coinvolgimenti è il Chievo Verona che “vanta” ben sei match sospetti, seguito a ruota da un bel gruppetto che vanta quattro coinvolgimenti (Bari, Bologna, Brescia, Genoa, Lecce) tre match per la Roma, due per Sampdoria, Lazio, Napoli, Cagliari e Catania e una partita per cesena e Udinese.

    CALCIO SCOMMESSE ELENCO DELLE PARTITE SOSPETTE DI SERIE A:
    Catania-Chievo 1-1 (11/1/2011)
    Napoli-Sampdoria 4-0 (30/1/2011)
    Brescia-Chievo 0-3 (30/1/2011)
    Brescia-Bari 2-0 (6/2/2011)
    Genoa-Roma 4-3 (26/2/2011)
    Brescia-Lecce 2-2 (27/2/2011)
    Fiorentina-Roma 2-2 (20/3/2011)
    Genoa-Lecce 4-2 (20/3/2011)
    Bari-Chievo 1-2 (20/3/2011)
    Brescia-Bologna 3-1 (2/4/2011)
    Parma-Bari 1-2 (3/4/2011)
    Chievo-Sampdoria 0-0 (3/4/2011)
    Bologna-Napoli 0-2 (10/4/2011)
    Chievo-Bologna 2-0 (17/4/2011)
    Lecce-Cagliari 3-3 (17/4/2011)
    Catania-Cagliari 2-0 (1/5/2011)
    Lazio-Genoa 4-2 (14/5/2011)
    Chievo-Udinese 0-2 (15/5/2011)
    Catania-Roma 2-1 (15/5/2011)
    Genoa-Cesena 3-2 (22/5/2011)
    Lecce-Lazio 2-4 (22/5/2011)
    Bologna-Bari 0-4 (22/5/2011)

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