Tag: Calcio estero

  • Dramma Brasile, malore in panchina. E’ grave Ricardo Gomes. Video

    Dramma Brasile, malore in panchina. E’ grave Ricardo Gomes. Video

    Il Brasile vive nel dramma per le condizioni di Ricardo Gomes, l’allenatore del Vasco de Gama è stato colto da una emorragia celebrale durante la partita contro il Flamengo e trasportato in urgenza in ospedale.

    Vecchia conoscenza del calcio europeo per aver guidato militato sulle panchine del Paris Saint Germain, Monaco e Bordeaux Gomes è stato operato d’urgenza e nonostante il buon esito dell’intervento le sue condizioni sono gravissime.

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  • Clamoroso Roma: salta Kjaer al fotofinish

    Clamoroso Roma: salta Kjaer al fotofinish

    Incredibile vicenda che sconquassa il mercato giallorosso. Il centrale danese Simon Kjaer era dato per giallorosso da qualche giorno ormai. Il Wolfsburg, che ne detiene il cartellino, aveva concesso al giocatore cinque giorni di permesso perchè il difensore di 22 anni potesse sostenere le visite mediche e accordarsi definitivamente con la Roma in tema di ingaggio.

    ©PATRIK STOLLARZ/Getty Images
    Tutto fatto o almeno così sembrava. E poi il colpo di scena. Sulla linea d’arrivo lo stop. il problema è stato l’ultimo fax inviato dal club tedesco a Trigoria per formalizzare il trasferimento. Secondo gli accordi verbali e i documenti precedenti l’acquisto dell’ex Palermo consisteva in un prestito oneroso di 2 milioni di euro e il diritto di riscatto di 8 milioni da pagare a fine stagione. Ma nell’ultimo fantomatico fax i dirigenti del Wolfsburg hanno cambiato la parola diritto in obbligo. Riscatto obbligatorio. E questo a Walter Sabatini non è andato giù tanto che la trattativa ha subito una frenata forse irreparabile. Il calciatore infatti ha preso un volo per la Germania e l’irritazione dell’entourage romanista è forte. Forse un problema di comunicazione, di lingua o forse una “furbata” dei tedeschi capace di incrinare il buon rapporto tra i due club. Sabatini tace al riguardo così come i colleghi proprietari di Kjaer. Chi parla, invece, è l’amministratore delegato della Roma Claudio Fenucci: “per Simon Kjaer avevamo un accordo con il Wolfsburg per il prestito con diritto di riscatto, poi le condizioni sono cambiate e abbiamo ritenuto opportuno non procedere alla ratifica dell’accordo». Sulla possibilità che l’accordo vada in porto l’ad giallorosso afferma che “Sabatini ritiene il giocatore valido, e se il Wolfsburg tornerà sulle nostre condizioni contrattuali, siamo disponibili a portare avanti e chiudere la trattativa”. La sensazione è che sia saltato tutto. Così, in un baleno, è già tempo di nominare i sostituti. Si parla del giovane promettente dell’under 21 Ogbonna in forze al Torino. Ma in realtà con Marco Cassetti riscopertosi centrale di livello, più Burdisso e Juan e con Heinze che può giocare al centro la Roma potrebbe abbandonare la ricerca di un difensore centrale e spostare le proprie attenzioni sui terzini.

  • Eto’o salva l’Anzhi dal ko. Video

    Eto’o salva l’Anzhi dal ko. Video

    La portata del suo ingaggio e il modo in cui si è sviluppata la trattativa fanno ancora grande rumore ma nel rettangolo verde è sempre lui a far la differenza. Samuel Eto’o bagna con un gol il debutto nel campionato russo salvando l’Anzhi da una concente sconfitta sul campo del Rostov, una delle formazioni meno competitive del campionato.

    ©STR/AFP/Getty Images
    Il camerunense parte dalla panchina e impiega ben 22 minuti a far il suo primo gol ristabilendo la parità dopo il vantaggio della squadra di casa firmato da Kalachev. I giornali pubblicano le statistiche su quanto ha guadagnato Eto’o in questi primi giorni in Russia dettagliando il compenso al secondo l’Anzhi però ha ottenuto tre il risultati importanti, far parlare di se, far salire l’attenzione sul campionato russo in Europa e forse quello meno importante aver trovato il pari grazie ad un gol di Eto’o [jwplayer config=”60s” mediaid=”93611″]

  • Roma, tutto in 48 ore: da Krkic a Stekelenburg

    Roma, tutto in 48 ore: da Krkic a Stekelenburg

    Bojan Krkic è praticamente un giocatore della Roma. Il trasferimento è nella fase finale ormai da tempo e nel giro di due giorni dovrebbe arrivare la tanto agognata firma del ventenne spagnolo di origine serba. E’ il portale spagnolo www.marca.com a riportarlo. Ma l’ennesima riconferma arriva dal presidente del Getafe, Angel Torres: il  club spagnolo ha tentato tutte le strade per acquisire Krkic, infatti  stavamo per realizzare l’operazione Bojan – ha dichiarato Torres – . Abbiamo offerto 10 milioni al Barcellona” ma alla fine l’ipotesi non si è concretizzata perchè Bojan “aveva dato la sua parola a Luis Enrique”. Torres ha parlato anche dell’altro ipotetico acquisto sia della Roma che del Getafe, Martin Montoya: “sembra che Pep Guardiola voglia tenerselo”. Anche Walter Sabatini è ottimista a riguarda e ha dichiarato di aver raggiunto l’accordo col giocatore: “dobbiamo risolvere alcuni dettagli col Barça. Sono ottimista”. Inoltre il padre del calciatore si è detto certo del trasferimento.

    Bojan Krkic | © Lluis Gene/Getty Images
    Capitolo Maarten Stekelenburg. Il portiere ventinovenne dell’Ajax è sempre più vicino alla squadra giallorossa. Da limare (e non poco) la differenza tra la proposta romanista e la richiesta del club olandese. Il prezzo del cartellino oscilla tra gli 8 e 10 milioni di euro. Sette ne offre la Roma, dieci ne chiede l’Ajax. Secondo Sky Sport 24 con 8 milioni più bonus si potrebbe chiudere nel giro di 48 ore. E a tal proposito Walter Sabatini sarebbe in procinto di volare in Olanda. Da ritenere chiusa, invece, la pista che portava a Emiliano Viviano. Qualora l’affare Stekelenburg non si concludesse la dirigenza romanista ha pronta una lunga lista di estremi difensori che sta monitorando. In testa Kameni dell’Espanyol. Ventisettene molto apprezzato dal vice di Luis Enrique, Ivan De La Pena. Ci vogliono 2,5 milioni di euro per portarlo nella capitale. Al secondo posto il brasiliano del Santos, Rafael, classe 1989. Costo 4 milioni circa. Altro obiettivo è l’argentino 24enne Romero, in forze all’Az Alkmaar. Per lui si tratterebbe sulla base di 3-6 milioni di euro. Altre ipotesi, ma più remote, sono quelle per Sebastian Frey della Fiorentina, Krul del Newcastle e Ospina del Nizza.

  • Il caso Gollini, la Fiorentina dichiara guerra al Manchester

    Il caso Gollini, la Fiorentina dichiara guerra al Manchester

    Lite furibonda tra la Fiorentina e il Manchester United. Il motivo è il passaggio del giovane portiere Pierluigi Gollini dai Viola ai Red Devils. E’ stato il ds Pantaleo Corvino a parlare attraverso un comunicato ufficiale della società nel quale ha ammonito duramente il comportamento del club diretto da Sir Alex Ferguson. Secondo Corvino, infatti, quelle inglesi sono “false sirene”. La Fiorentina da parte sua “da anni crede nel nostro modello, impegnandosi nella realizzazione di quel percorso di crescita sportiva e umana, che consente a una giovane promessa di diventare un calciatore di alto livello. Come i fatti dimostrano».

    Il ds continua l’attacco sottolineando che, “dati alla mano”, tra i giovani che vengono prelevati dai club d’oltremanica (Corvino ne conta 150) nessuno è mai riuscito ad emergere ed affermarsi nella prima squadra. Inoltre ha voluto ringraziare in primis i ragazzi della Fiorentina che non hanno accettato di trasferirsi in Inghilterra e cioè i calciatori Fazzi, Madrigali, Capezzi, Bernardeschi e Lezzerini. E non solo. Vuole anche ringraziare le famiglie di questi giocatori “che hanno preferito mantenere saldo, per la valorizzazione dei loro ragazzi nel territorio italiano, il rapporto con una Società come l’ACF Fiorentina”.

  • Dinho, l’ennesima rinascita. Doppietta e il Flamengo vola

    Dinho, l’ennesima rinascita. Doppietta e il Flamengo vola

    L’invito della società ai tifosi di monitorare la vita privata di Ronaldinho e avvisare la dirigenza in caso di qualche scappatella è servita, il gaucho infatti dopo il gol della scorsa partita è ancora protagonista con una doppietta e tantissime giocate di qualità che hanno permesso al Flamengo di espugnare il campo dell’America Mineiro e portarsi a tre punti del Corinthians nuova capolista del Brasilerao.

    Prima rete con una fantastica punizione che ha spiazzato il portiere della squadra di casa e seconda rete da attaccante di razza dopo aver eluso la tattica del fuorigico. Il rapporto adesso sembra esser ritornato idilliaco come al suo arrivo e per le strade e allo stadio si tornano a sentire cori e applausi per l’ex rossonero.

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  • Roma: affair portiere Stekelenburg la prima scelta

    Roma: affair portiere Stekelenburg la prima scelta

    La Roma deve risolvere il problema del portiere. Nonostante il club capitolino possa vantare cinque estremi difensori nella rosa attuale, nessuno di questi sembra all’altezza per difendere i pali dei giallorossi nella prossima stagione. Sabatini e Baldini, dunque, si sono messi alla ricerca di un portiere di livello. Prima scelta è Maarten Stekelenburg, titolare della Nazionale olandese. Il classe 1982 e di 197 cm di altezza ha già espresso la sua volontà di sbarcare a Roma: giovane, forte, dinamico e dai piedi buoni: sembra l’identikit perfetto per il calcio che Luis Enrique desidera. Ma il vero nodo è il prezzo del cartellino che i dirigenti romanisti stanno trattando con l’Ajax. L’olandese, infatti, è un top-player. In alternativa il nome è quello di Kameni, portiere camerunense dell’Esapanyol che si può acquistare con 4,5 milioni di euro, ma da decisamente meno garanzie e la piazza non ne sarebbe felice.

    Maarten Stekelenburg | © Laurence Griffiths/Getty Images
    Se l’affare Stekelenburg non andasse in porto la Roma potrebbe tentare la via Emiliano Viviano, 26enne che già aveva cercato recentemente. Il portiere di proprietà dell’Inter (dopo la vittoria alle buste col Bologna) potrebbe arrivare come contropartita tecnica nello scambio con Vucinic sul quale sono piombati i nerazzurri. Per Luis Enrique sarebbe comunque una seconda scelta nonostante il talento e la giovane età del ragazzo. Il primo a partire, invece,  sarebbe Doni. L’uomo che nel 2005 aveva pagato di tasca propria 18.000 euro per svincolarsi dalla Juventude e accasarsi alla Roma, oggi ha esaurito il suo tempo nella capitale e, come gli altri quattro portieri in rosa, non rientra nel progetto del nuovo allenatore. Dopo le stagioni 2006-2007 e 2007-2008 a grandi livelli, la successiva tormentata dall’infortunio al ginocchio è stata l’inizio di una parabola discendente per il calciatore brasiliano. Scavalcato da Julio Sergio nelle gerarchie è il giocatore di cui la Roma non riesce a liberarsi. Tante le offerte rifiutate da Doni stesso che nel 2010 era stato vicinissimo al passaggio al Fulham. Su du lui ora c’è il Liverpool. Ma la storia si ripete. Gli inglesi avrebbero già trovato l’accordo con la Roma sul prezzo del cartellino. Il problema è l’ingaggio esoso del giocatore (pari a 4,4 milioni di euro lordi più premi) che non vuole rinunciare al suo contratto dorato nonostante le sue presenze e la sua valutazione di mercato non siano più coerenti a tali cifre. Se dall’Inghilterra non dovessero alzare la proposta d’ingaggio ci sarebbe l’alternativa dei turchi del Galatasaray pronti a propornee uno superiore, ma in un campionato che non alletta il giocatore 31enne. Il rischio per Doni è di fare un’altra stagione da separato in casa nell’ombra della panchina. Capitolo Julio Sergio Bertagnoli. Il “miglior terzo portiere al mondo” come lo definì Luciano Spalletti non da sufficienti garanzie a Luis Enirique. Dopo una prima stagione da assoluto protagonista, nella scorsa il suo rendimento è calato, complici anche le prestazioni disastrose dell’intera squadra. Su di lui puntano forte Torino e Siena. Difficile che il brasiliano possa accettare un Toro in serie B. Al Siena invece potrebbe andare volentieri anche perchè il ds dei toscani, Giorgio Perinetti, oltre a stimare molto il giocatore ha degli ottimi rapporti col club di Trigoria. Il neo riscattato Gianluca Curci diffcilmente rimarrà in giallorosso. Dopo le altalenanti stagioni al Siena e alla Sampdoria è plausibile che il 26enne proveniente dalle giovanili romaniste possa essere usato per rinvigorire le casse del club. La sua chance alla Roma, in effetti, è stata bruciata già qualche anno fa. L’unica possibilità che Curci resti a Roma è la neccessità di inserire nelle liste Uefa giocatori cresciuti nel vivaio, ma il portiere non è logicamente entusiasta di questa prospettiva. Bodgan Lobont, invece, dovrebbe rimanere nella capitale per fare il terzo portiere come nella stagione appena conclusa. Insieme a lui ci sarà il giovane connazionale Alex Daniel Pena, classe 1990. Il portierino sta crescendo in fretta grazie alla supervisione del suo idolo Lobont e c’è qualcuno che vede in lui un futuro brillante.

  • Almeyda allenatore del River Plate

    Almeyda allenatore del River Plate

    Dopo la caduta bisogna rialzarsi, assolutamente, soprattutto se la squadra in questione vanta 110 anni di storia, trofei Nazionali ed Internazionali ed un amore viscerale da parte del pubblico di Buenos Aires, fin troppo verrebbe da dire, date le degenerazioni violente del post- retrocessione.

    © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images
    Il River Plate ha già deciso chi sarà il tecnico del nuovo corso, dell’inferno della seconda Divisione, con il compito – arduo – di riportare immediatamente la squadra laddove le compete. Dopo le dimissioni del tecnico Lopez, il presidente Daniel Passarella ha scelto l’ex di Lazio, Parma ed Inter, Matias Almeyda come allenatore che dovrà caricare sulle sue spalle la squadra e le sue incertezze, tramutando lo sconforto e la paura in rabbia e voglia di riscatto: Almeyda conosce alla perfezione l’ambiente, essendo stato il capitano della squadra, anche se domenica scorsa nella disfatta con il Belgrano non ha potuto partecipare alla gara del Monumental. Una decisione, quella del presidente Passarella, condivisa all’unanimità dalla dirigenza del River Plate che riconosce ad Almeyda doti umane e tecniche importanti, oltre che la capacità di essere un leader nello spogliatoio e l’amore per la squadra, dove nel 2009 decise di ritornare per chiudere la carriera proprio laddove la sua esperienza calcistica era iniziata. In un clima di estrema difficoltà e confusione interna arrivano le decisioni del giudice Gustavo Galante in merito agli scontri di Domenica scorsa: il primo provvedimento consisterà nella chiusura dell’impianto per almeno una settimana al fine di compiere i sopralluoghi necessari per capire se durante la gara fossero state rispettate le necessarie misure di sicurezza o se vi fosse un numero di spettatori superiore a quello consentito. Dopo gli accertamenti del caso, verranno presi i necessari provvedimenti da parte della magistratura: il River li attende ma soprattutto nel frattempo cercherà di riorganizzarsi al meglio anche dal punto di vista economico alla luce del pesante deficit di 30 milioni di dollari.

  • River Plate, rabbia e distruzione nella notte della retrocessione

    River Plate, rabbia e distruzione nella notte della retrocessione

    La rabbia e la delusione per la retrocessione del River Plate in serie B hanno tormentato la notte di Buenos Aires, fra scontri, feriti, violenze e tensioni. Un bilancio da guerriglia urbana, con sedici poliziotti feriti ed un tifoso in ospedale in gravi condizioni ed in pericolo di vita, oltre che sessantacinque feriti meno gravi fra i tifosi del River Plate. Un risultato sportivo pesante e “drammatico” sportivamente, con la prima retrocessione della storia per il club dopo 110 anni dalla sua fondazione, un esito difficile da accettare ma, nonostante ciò, la furia dei tifosi e gli atti vandalici procurati appaiono assolutamente ingiustificabili.

    © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images
    Allo stadio “Monumental” gli scontri ed i disordini sono iniziati già prima del fischio finale della partita di ritorno dei play out contro il Belgrano, quando il risultato di 1-1 già lasciava presagire il funesto risultato finale, alla luce del 2-0 della partita di andata a Cordoba, e sono proseguiti al termine della gara quando all’esterno dello stadio la Polizia è stata costretta a sparare proiettili di gomma per tentare di disperdere la folla, ed a ricorrere anche agli agenti a cavallo. I danni al Monumental sono davvero molto seri, al punto che ora è a rischio la possibilità di adoperare l’impianto di Buenos Aires per la prossima Coppa America, in programma dal primo al 24 Luglio, e sono proseguiti nonostante la polizia avesse attivato gli idranti per placare la furia della folla: alla fine, i tifosi sono riusciti anche a colpire la storica bacheca dei trofei del River Plate ed i giocatori sono stati costretti ad essere scortati fuori dal campo dalle forze dell’ordine intervenute e mobilitate, con oltre 2 mila unità di agenti. Una guerriglia urbana che il giorno dopo lascia soltanto distruzione ed amarezza nel presidente Daniel Alberto Passarela, nei giocatori, e nei tifosi, quelli “veri” soprattutto.

  • Tracollo River, retrocessione e guerriglia al Monumental

    Tracollo River, retrocessione e guerriglia al Monumental

    Il risultato dell’andata e il clima di quasi rassegnazione avevano praticamente già scritto una nuova pagina, questa volta negativa, della gloriosa storia del River Plate. Lamela e compagni nonostante il calore dei 70 mila del Monumental non sono riusciti a ribaltare il 2-0 subito a Cordoba ad opera del Belgrano e per la prima volta in 110 anni subisce l’umiliazione della retrocessione.

    Sfottò dei tifosi del Boca | © JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images
    La partita però si era messa subito bene per l’undici di casa andato in vantaggio dopo appena 5′ grazie a Pavone. Il primo tempo è di dominio del River, con tantissime potenziali occasione da gol non sfruttate però per troppa foga o per scarsa precisione. All’intervallo però il gol di vantaggio fa sperare ancora nella rimonta. La ripresa è però una doccia gelata per i Millionarios un grossolano errore in difesa consegna a Farrè un pallone facile facile che l’attaccante spedisce alle spalle di Carrizo. Il Monumetal perde le speranze e Pavone spreca il rigore che potrebbe alimentare la fiammella. Termina tra le lacrime dei giocatori in campo e il delirio degli ultrà pronti a sfidare i gendarmi sugli spalti e fuori preannunciando una notte di follia. [jwplayer config=”240s” mediaid=”83980″]