Tag: Cal Crutchlow

  • MotoGP, Stoner domina le libere a Le Mans

    MotoGP, Stoner domina le libere a Le Mans

    Neanche l’annuncio del suo ritiro precoce dalle corse (ancora deve compiere 27 anni) a fine stagione deconcentra Casey Stoner che nelle prove libere del Gran Premio di Francia sul circuito di Le Mans piazza la sua Honda davanti a tutti in entrambe le sessioni: 1:34.321 il miglior tempo della mattina abbassato di quasi 6 decimi netti (1:33.740) il pomeriggio. La decisione di dire basta al termine di questo campionato è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche se nel paddock si era intuito nelle settimane scorse il malessere del pilota asutraliano che, come affermato in conferenza stampa, è scemata la sua passione verso questo sport, che è anche il suo lavoro, a causa del l’incompatibilità con la MotoGP di oggi.

    Stoner ha preceduto il compagno di team Dani Pedrosa che ha chiuso la giornata con il secondo miglior crono in entrambe le prove libere dimostrando come la Honda RC213V sul tracciato francese disponga già di un ottimo potenziale. Un pò più attardato Jorge Lorenzo che è riuscito a risalire dal sesto tempo registrato nella prima sessione al terzo della seconda, riducendo il gap dal leader da 9 a 3 decimi. Il passo gara del campione del mondo 2010 comunque è ottimo anche in previsione della perturbazione che si abbatterà sulla Francia nel week-end e che porterà tantissima pioggia.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Quarta piazza ai piedi del podio virtuale per Alvaro Bautista, che con il tempo di 1:34.437, si mette alle spalle la Yamaha ufficiale di Ben Spies, ancora una volta non brillantissimo e a dimostrazione del suo non perfetto feeling con il tracciato francese una caduta per la perdita dell’anteriore della sua M1. Alle spalle del texano segue il duo Yamaha Tech3 con Andrea Dovizioso che precede seppur di pochi millesimi il compagno di squadra Cal Crutchlow. Anche il passo gara dei due sembra essere allineato sugli stessi tempi perciò nel team Monster si preannuncia un’altra avvincente sfida in famiglia per la gara.

    La prima delle Ducati la si trova in ottava posizione ed è quella clienti del team Pramac di Hector Barbera, che bene si era comportato anche al mattino con il quinto posto a soli otto decimi dal solito Stoner. Lo spagnolo precede di pochissimi millesimi le due Desmosedici ufficiali di Valentino Rossi e Nicky Hayden che compiono un leggero salto avanti rispetto al mattino con il campione di Tavullia che avanza dalla decima alla nona posizione, sempre in linea con il distacco registrato dai primi da inizio stagione, ovvero un secondo abbondante. L’americano inverte invece la posizione con il Dottore rispetto al mattino mantenedo invariato il suo distacco dalla vetta. Anche in Ducati, cosi come in Yamaha, si sta lavorando in previsione gara, anche perchè nel team sono sicurissimi dell’arrivo della pioggia, che a quel punto potrebbe davvero rimescolare le carte in tavola e favorire i due alfieri della casa di Bologna.

    Appena dietro la top-ten in 11esima posizione la Honda LCR di Stefan Bradl, davanti alla Ducati Cardion di Karel Abraham, sempre alla prese con problemi fisici che lo hanno accompagnato anche all’Estoril, e ultimo in sella ai prototipi di cilindrata 1000. Segue appunto il gruppetto di CRT aperto dal solito Randy De Puniet, che precede il colombiano Yonny Hernandez in sella alla sua Avintia Blusens. Subito dopo troviamo i due italiani con Mattia Pasini e Michele Pirro rispettivamente in 15esima e 16esima posizione mentre Danilo Petrucci chiude in 18esima posizione anche a causa di un problema al motore della sua Ioda Racing.

    Chiude il gruppo Chris Vermeulen, vincitore a Le Mans nel 2007 quando era in sella alla Suzuki, che ritorna per sostituire Colin Edwards, infortunatosi nelle qualifiche del GP del Portogallo alla clavicola. L’australiano, assente da 3 anni dalla MotoGP, non ritorna però nel migliore dei modi e chiude la sua prima giornata di prove libere in ultima posizione.

  • MotoGP, Stoner in pole all’Estoril davanti a Pedrosa. Rossi 9°

    MotoGP, Stoner in pole all’Estoril davanti a Pedrosa. Rossi 9°

    Casey Stoner conquista la sua prima pole position personale della stagione sul circuito dell’Estoril, teatro del Gran Premio di Portogallo, terzo appuntamento del Mondiale MotoGP.

    Il campione australiano firma il miglior tempo fermando il cronometro sul tempo di 1:37.188 che sa tanto di grande impresa, non tanto per la bravura e lo stile del pilota quanto per le difficoltà dimostrate fino al warm-up dalla Honda nell’ultimo settore, il più ostico per gli ormai noti problemi di chattering che sfavoriscono i piloti dal “cavatappino” in poi.Nonostante ciò, Stoner, grazie anche ad una guida al limite, è riuscito a portare a casa una prima posizione sudatissima, visto che il compagno di squadra Daniel Pedrosa lo segue a ruota, staccato di soli 13 millesimi. Lo spagnolo non è riuscito a spuntarla nei confronti del suo team-mate ma è pronto a giocarsi la vittoria nella gara di domani a cospetto di un buon passo gara che nelle ultime libere di questa mattina lo aveva portato davanti a tutti.

    Al terzo posto la vera sorpresa di giornata, un sempre più positivo Cal Crutchlow, che piazza la sua Yamaha Monster in prima fila staccato di soli 101 millesimi dalla vetta. Il britannico aveva per un attimo anche assaporato la possibilità di partire davanti a tutti ma la fame dei piloti Honda lo ha fatto scalare fino all’ultimo posto della prima fila, risultato comunque più che positivo.

    Il pilota del team Tech3 relega cosi in seconda fila il suo compagno di marca Jorge Lorenzo, scivolato in quarta posizione e mai apparso brillantissimo per tutto week-end portoghese. Il pilota spagnolo, che venerdì ha festeggiato il suo 25esimo compleanno, è però sempre fortissimo sul passo gara tanto che domani in gara cercherà di farsi come regalo la seconda vittoria stagionale per cercare almeno di dare agli avversari il primo segnale del Mondiale.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Anche perchè la Yamaha sembra esserci, come dimostra la quinta posizione di Ben Spies, che sembra ritrovato dopo aver passato i primi due Gran Premi un pò nell’ombra. Le due Yamaha ufficiali precedono la Honda del team Gresini di Alvaro Bautista che proprio all’ultimo giro scalza dalla sesta posizione un Andrea Dovizioso abbastanza incolore, soprattutto se paragonato al suo compagno di squadra Crutchlow, che fino a questo momento lo ha sempre battuto sia in gara che in qualidfica.

    Per trovare la prima Ducati dobbiamo scendere invece fino alla ottava posizione, dove troviamo la prima GP12 satellite di Hector Barbera staccato di soli 63 millesimi dal forlivese e che a sua volta precede di 53 millesimi Valentino Rossi, che questa volta ha fatto meglio del suo compagno di squadra Nicky Hayden, in decima posizione. La nota positiva per il Dottore è che per la prima volta nella stagione il suo distacco è sceso sotto il secondo e la Ducati comincia a dare i primi segnali positivi e incoraggianti di qualche possibile miglioramento, anche se obiettivamnete i primi restano ancora lontani.

    Alle spalle dei primi dieci chiude il gruppetto dei prototipi la Honda LCR del campione del mondo Moto2 Stefan Bradl, davanti alla lunga compagine di CRT aperta da Aleix Espargaro. I nostri Michele Pirro e Mattia Pasini navigano in 16esima e 17esima posizione, mentre penultimo chiude Danilo Petrucci, in 20esima posizione.

    Buone notizie arrivano dalla clinica mobile, dove sono stati trasportati Colin Edwards e Randy De Puniet, autori di un incidente che ha costretto i commissari di gara ad esporre la bandiera rossa e ad interrompere temporaneamente la sessione. La moto del francese dopo una scivolata è andata a finire contro quella dell’americano che nella caduta non ha riportato gravi conseguenze fisiche a parte la frattura della clavicola sinistra già infortunata qualche tempo fa. Con tutta probabilità il texano sarà costretto domani a dare forfait e a non prendere parte alla gara.

  • MotoGP, Stoner vince in casa di Lorenzo. Rossi 9°

    MotoGP, Stoner vince in casa di Lorenzo. Rossi 9°

    Casey Stoner si aggiudica il secondo appuntamento stagionale del Mondiale 2012 vincendo meritatamente il Gran Premio di Spagna. Il campione del mondo australiano conquista la sua prima vittoria sul circuito di Jerez de la Frontera, tana del nemico numero uno Jorge Lorenzo, anche un pò a sorpresa vista la non brillantissima prestazione delle qualifiche che lo hanno classificato soltanto in quinta posizione, oltretutto il tracciato spagnolo non è da sempre uno dei preferiti dall’australiano.

    Ma oggi il pilota della Honda ha dimostrato di saper difendersi alla grande anche su un circuito a lui ostico soprattutto quando nel finale le gomme hanno cominciato a calare di prestazione. A differenza del Qatar, dove perse di consistenza cedendo la prima e la seconda posizione a Lorenzo e a Pedrosa, l’australiano trova l’accelerazione definitiva negli ultimi giri della gara rendendo vani gli attacchi di Lorenzo che si era riportato prepotentemente su di lui e andando a conquistare il suo 40esimo successo in carriera.

    Allo spagnolo della Yamaha invece non riesce la stessa rimonta di Doha e deve accontentarsi della seconda posizione in casa sua, laddove gli anni scorsi aveva quasi sempre lasciato soltanto le briciole agli avversari. Il maiorchino è stato bravo a ridurre il gap da Stoner nella parte centrale della corsa ma lo sforzo notevole fatto fare alle gomme lo costringe nel finale a qualche lungo di troppo che gli impedisce di giocarsi la vittoria fino alla fine, ma che comunque non gli compromette la vetta della classifica con i suoi 45 punti.

    Casey Stoner © CRISTINA QUICLER AFP/Getty Images

    Stesso podio del Qatar, solo con protagonisti invertiti, con Dani Pedrosa, terzo, che nel finale ha il suo bel da fare per difendersi dagli attacchi di un arrembante Cal Crutchlow, in crescita con la Yamaha del team Tech 3. Alla fine saranno pochi i millesimi che divideranno i due piloti al traguardo. Più staccato invece, ma stabilmente per tutta la gara in quinta posizione, Andrea Dovizioso, ancora una volta battuto dal suo compagno di squadra e in attesa di tempi migliori per ritornare a lottare con i primi.

    Sesto posto per la Honda Gresini di Alvaro Bautista davanti all’altra Honda del team LCR di Stefan Bradl. Il campione del mondo della classe Moto 2 riesce a beffare nel finale Nicky Hayden, ancora primo delle Ducati al traguardo. Lo statunitense è protagonista di una prima parte di gara strepitosa e coraggiosa al limite della guida che aveva fatto presagire ad un risultato diverso per la casa bolognese. E invece con il passare dei giri il ritmo del campione del mondo 2006  perde di consistenza, e complice anche un contatto con Crutchlow, finisce con il lottare nelle retrovie.

    Hayden riesce comunque a chiudere ancora una volta davanti al suo team-mate Valentino Rossi, mai nel vivo della gara e protagonista soltanto del duello con Barbera, che alla fine deve cedergli la posizione. Il Dottore è ancora alle prese con qualche problema di troppo sulla sua GP12 e alla fine sono tanti i 34 secondi di distacco dalla vetta ma probabilmente a pesare di più sono i 6 secondi di ritardo dal compagno di squadra.

    In difficoltà ancora una volta Ben Spies, che come in Qatar chiude con una prestazione deludente. L’americano, campione del mondo Superbike nel 2009, sembra un lontano parente del pilota ammirato in questi anni ma ha come attenuante il fatto di non essere in perfette condizioni fisiche. Alle sue spalle soltanto le CRT capitanate da Aleix Espargaro, fratello di Pol che ha vinto in Moto 2, seguito dai nostri Danilo Petrucci e Mattia Pasini.

    Penultimo, in 16esima posizione, Colin Edwards in mezzo a Ivan Silva e Karel Abraham. Ritiri soltanto per le CRT di Randy De Puniet, Michele Pirro, Yonny Hernandez e James Ellison.

     

  • MotoGP, Lorenzo vince a Losail. Rossi decimo

    MotoGP, Lorenzo vince a Losail. Rossi decimo

    Jorge Lorenzo vince il primo Gran Premio di MotoGP dell’anno sul circuito di Losail in Qatar. Lo spagnolo, partito dalla pole position, interrompe lo strapotere sul tracciato qatariano del suo più accreditato nemico per la lotta al titolo mondiale Stoner, che aveva collezionato ben quattro vittorie su cinque edizioni disputate, andando a conquistare una vittoria più che meritata che converte decisamente tutti i favori del pronostico e che porta a quota 38 i successi in carriera.

    Perfetta la strategia di gara di Lorenzo, che sfrutta tutto il potenziale della sua M1 per portarsi davanti nelle fasi decisive della corsa, grazie anche ad una migliore gestione delle gomme che la Yamaha sembra trattare più delicatamente rispetto alla Honda. Inversamente Stoner, in testa per 3/4 di gara, deve arrendersi per il troppo degrado degli pneumatici e per un problema all’avambraccio che lo ha frenato nel finale, quando tutti i piloti cominciavano ad accusare la stanchezza. Al canguro australiano non è bastato dunque avere un motore super in rettilineo, che comunque in configurazione da gara sembra dare meno gap a quello della Yamaha, per mantenere la vetta della classifica.

    La doppia beffa per Stoner viene dal fatto che il compagno di squadra Daniel Pedrosa, dopo delle libere e delle qualifiche quasi disastrose, riesce a trovare il set-up giusto della moto nel warm-up, risorgendo in gara che lo ha visto assoluto protagonista. Lo spagnolo infatti corre per tutta la gara davanti, componendo un terzetto con Stoner e Lorenzo, cosa che forse non si sarebbe aspettato neanche lui alla vigilia, ma alla fine riesce a strappare una seconda posizione che da morale e punti preziosi per un mondiale che si preannuncia molto combattuto, almeno tra questi tre piloti.

    Jorge Lorenzo © KARIM JAAFAR/AFP/Getty Images

    Ai piedi del podio le due Yamaha Monster del team Tech 3, con Andrea Dovizioso che non riesce a vincere il bellissimo duello in famiglia con il compagno Cal Crutchlow che ci mette tutta la sua bravura per conquistare il suo Gran Premio personale arrivando davanti al forlivese. In definitiva le due Yamaha clienti sembrano essere le uniche possibili outsider capaci di entrare nel gruppetto dei primi per contendere almeno il podio ai primi tre, a dimostrazione questo di quanto sia efficace quest’anno la moto giapponese.

    Per non dimenticare poi Ben Spies, in 11esima posizione, praticamente ultimo delle moto prototipo e apparso molto opaco oggi per le varie cadute delle prove che gli hanno causato qualche problema fisico di troppo, ma sicuramente quest’anno, in condizioni normali, avrà un ruolo da protagonista nelle prime posizioni.

    Nicky Hayden, sesto e ancora una volta primo delle Ducati con la GP12 , autore di una gara più che accettabile con una moto che non sembra ancora al top della condizione, anzi. Lo statunitense  guida il quartetto formato da Alvaro Bautista, Stefan Bradl e Hactor Barbera, che butta al vento una bella prestazione esagerando la staccata alla prima curva nel tentativo di sorpasso ad Hayden e finendo inevitabilmente lungo rovinando la sua gara. Da segnalare anche la prestazione dell’iridato Moto 2 Stefan Bradl con la Honda LCR, che ha viaggiato oer gran parte di gara stabilmente in sesta posizione.

    In difficoltà ancora Valentino Rossi, al quale non può certamente bastare l’entrata nella top-ten con la decima posizione per sentirsi soddisfatto. Il Dottore fa una grande fatica nella prima parte di gara a tenere il ritmo delle “moto di categoria”, per poi migliorare nel finale con serbatoio più vuoto e con gomme quasi finite, ma di fatto il nove volte campione del mondo chiude la sua prima gara penultimo, considerando che dalla 12esima alla 18esima posizione troviamo soltanto le CRT capitanate dal solito Colin Edwards che riesce a chiudere degnamente la gara ad appena un secondo dalla Yamaha ufficiale di Spies.

    Tra i tre ritirati troviamo i due italiani Michele Pirro con la FTR Gresini e Danilo Petrucci. Ritiro anche per Karel Abraham su Ducati

  • MotoGP, Lorenzo pole in Qatar. Male Rossi, 12°

    MotoGP, Lorenzo pole in Qatar. Male Rossi, 12°

    Jorge Lorenzo centra la prima pole position stagionale sul circuito di Losail, teatro del primo Gran Premio stagionale in Qatar. Lo spagnolo si conferma ancora il più veloce dopo le terze libere del pomeriggio che avevano fatto presagire ad una sua possibile candidatura alla prima piazza, fermando il cronometro sull’1:54.634, staccando il suo principale rivale Casey Stoner, che deve accontentarsi della seconda posizione a due decimi di ritardo.

    L’australiano non è affatto contento della sua Honda e lamenta i soliti problemi di chattering sull’anteriore che non gli permettono di guidare come lui vorrebbe. Al contrario la Yamaha è in ottima salute e piazza ben tre moto nelle prime quattro posizioni con Cal Crutchlow a chiudere la prima fila con la moto clienti del team Monster Tech 3 e Ben Spies immediatamente alle sue spalle che deve mangiarsi le mani per aver chiuso le sue qualifiche con una caduta nel momento in cui girava per il tempo migliore a quattro minuti dalla fine.

    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In quinta posizione la migliore delle Ducati è ancora una volta quella di Nicky Hayden, capace di strappare un ultimo giro davvero eccezionale e di chiudere le sue qualifiche ad un secondo di distacco dalla vetta, anche se il gap dai primi rimane ancora troppo alto, basta vedere la prestazione del compagno di squadra Valentino Rossi, che non va oltre una deludente 12esima posizione ad oltre due secondi dalla testa resa ancora più amara dal fatto di essere l’ultima moto prototipo, davanti soltanto alle CRT 800 guidate da Colin Edwards in 13esima posizione. E’ chiaro che il feeling tra la Rossa e il Dottore pare non essere ancora nato ma bisogna aspettare la gara di domani, in cui le qualità di Rossi emergono alla grande, per dare dei giudizi più precisi.

    Sesta posizione alle spalle di Hayden per Andrea Dovizioso che chiude le sue qualifiche davanti a Daniel Pedrosa, in chiara difficoltà con la sua “vibrante” RC213V che non esalta il suo stile di guida e che sembra soffrire anche le basse temperature del tracciato notturno di Losail che non sclada a sufficienza le gomme. Il pilota spagnolo accusa infatti un secondo e due decimi di distacco dalla vetta e a fatica precede di pochi centesimi  il suo connazionale Hector Barbera con la Ducati Pramac GP zero utilizzata nei test da Rossi e Hayden.

    Completano la classifica dei primi dieci l’iridato della Moto 2 Stefan Bradl con la Honda LRC e Karel Abraham con la Ducati Cardion, che per pochi ddecimi scalza la Honda Gresini di Alvaro Bautista dalla top-ten.

  • MotoGP, Stoner chiude al comando i test di Sepang

    MotoGP, Stoner chiude al comando i test di Sepang

    Casey Stoner chiude al comando la terza e ultima giornata di test pre-stagionali della classe MotoGP sul circuito di Sepang. Il pilota australiano, che ieri era stato fermato precauzionalmente insieme a tutti i piloti Honda per alcune verifiche ai propulsori dopo un problema occorso sulla RC213V di Daniel Pedrosa, si è ripreso la leadership della classifica stampando il miglior crono delle tre giornate complessive in 2.00:473 dimostrando ancora una volta che quando c’è in pista lui non ce n’è per nessuno.

    Cosi come nella prima giornata alle spalle del campione del mondo in carica chiude Daniel pedrosa che completa una giornata perfetta per la Honda Repsol. Tra i due piloti ci sono soltanto 175 millesimi di distacco, anche seper vedere la miglior prestazione dello spagnolo si è dovuto aspettare solo dopo la pausa pranzo, quindi ottenuto dopo molte più tornate rispetto al compagno di squadra.

    Se per le prime due posizioni era quasi tutto scontato, al terzo posto troviamo la sorpresa di giornata Andrea Dovizioso, primo dei piloti Yamaha alle spalle delle due Honda ufficiali. Il pilota forlivese tira fuori una prestazione eccezionale considerando le non perfette condizioni di salute e i problemi di feeling con la nuova moto che non riesce ad avere il grip che lui vorrebbe, ma la prestazione di oggi comunque significa che il binomio sta crescendo.

    Casey Stoner | © MOHD RASFAN/AFP/Getty Images

    Dovizioso riesce a piazzare le ruote della Yamaha Monster del team Tech3 davanti alla Yamaha ufficiale di Jorge Lorenzo, staccato comunque di soli pochi centesimi dal compagno di moto. Il tempo dello spagnolo è di 2.00:877, ma si ha l’impressione che il passo dell’ex campuione del mondo sia molto vicino a quello delle Honda grazie anche alle novità apportate sulla Yamaha che riguardano il motore e il cambio stile Honda.

    A conferma della buona competitività della casa dei tre diapason il quinto posto di  Cal Crutchlow che con il suo piazzamento completa un terzetto Yamaha nelle prime cinque posizioni, mentre per avere notizie  della prima Ducati dobbiamo arrivare fino alla sesta posizione dove però a sorpresa non troviamo piloti ufficiali bensì la moto clienti di Hactor Barbera, che tanto bene aveva fatto anche nel primo giorno di prove.

    Settima posizone per il connazionale Alvaro Bautista con la Honda San Carlo del team Gresini davanti alla Yamaha di Ben Spies, che non riesce ad andare oltre l’ottava posizione. Lo statunitense con il tempo di 2.01:432 non riesce a migliorare il buon tempo fatto segnare nella seconda giornata facendo peggio di due decimi di secondo.

    Un passo indietro dunque per l’ex iridato Superbike cosi come anche per le Ducati ufficiali di Valentino Rossi e Nicky Hayden soltanto decimo e 11esimo. Le due Ducati GP12, nonostante siano riuscite a scendere entrambe sotto il muro dei 2.02, chiudono alle spalle anche del campione del mondo della Moto2 Stefan Bradl con la Honda LCR, staccati entrambi di un secondo dalla vetta.

    Le ultime quattro piazze sono occupate come dal primo giorno dalla Ducati di Franco Battaini, e dalle CRT di Edwards, Silva ed Hernandez. Il texano della NGM è l’unico che riesce a chiudere per lo meno dignitosamente staccato di 3 secondi e mezzo dalla vetta. Silva ed Hernandez del team Avintia Racing chiudono ad oltre 6 secondi di ritardo.

    Prossimo appuntamento in pista per l’ultima sessione di test collettivi sul circuito di Jerez de la Frontera, dal 23 al 25 marzo, prima dell’inizio del campionato mondiale l’8 aprile in Qatar.

  • MotoGP, Spies e le Yamaha davanti nel day 2 a Sepang

    MotoGP, Spies e le Yamaha davanti nel day 2 a Sepang

    Ben Spies ha ottenuto il miglior tempo nella seconda giornata di test-collettivi della MotoGP sul circuito di Sepang. Il pilota statunitense è stato il più veloce della sessione con il tempo di 2.01:285, tempo migliore di oltre mezzo secondo da quello fatto segnare da Casey Stoner nella giornata di ieri, ottenuto nella mattinata prima della pausa pranzo e prima che un’altro acquazzone si abbattesse puntualmente sul circuito malese.

    Ben Spies | © Saeed Khan/Getty Images

    Alle sue spalle il compagno di squadra Jorge Lorenzo, che perde il confronto in famiglia con Spies per soli 8 millesimi di secondo. Lo spagnolo sembra tuttavia essere molto più competitivo del texano, basti pensare che il tempo migliore di 2.01:293 è stato ottenuto dopo soli 4 giri per cui, dopo aver piazzato la prestazione sul giro singlo, si è poi potuto concentrare sulla lunga distanza e sullo sviluppo delle componenti meccaniche del nuovo motore e del cambio.

    Completano il blocco Yamaha Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow con le due Yamaha Monster del team Tech3. Soprattutto l’italiano è sembrato più in palla rispetto a ieri ed ha firmato un buon 2.01:522 poco prima dell’arrivo della pioggia.

    Tuttavia il dominio della casa dei tre diapason è stato favorito dall’assenza della Honda, che ha preferito non partecipare alla sessione odierna a causa di un problema al motore sulla Honda RC213V di Dani Pedrosa. Il team ha preferito fermare tutti i piloti ufficiali e non per formulare un’analisi più accurata del problema al propulsore, che è stato già inviato alla casa madre. I tecnici hanno dato comunque il via libera al team per partecipare domani all’ultima giorno di test.

    Assenti le Honda, dunque, la prima moto diversa da una Yamaha nelle prime posizioni è una Ducati, quella di Nicky Hayden che si piazza in quinta posizione. Il tempo del “ragazzo del Kentucky” è molto buono, considerando che anche lui è riuscito a scendere sotto il muro dei 2.02 e il distacco dalla vetta è di solo mezzo secondo con il tempo di 2:01.748. Il pilota della Ducati è stato anche oggi il pilota più attivo in pista con i suoi 39 giri, lavoro che gli serve per trovare il ritmo giusto dopo l’infortunio alla spalla che lo ha tenuto a lungo fermo ai box questo inverno.

    Il compagno di team Valentino Rossi chiude in settima posizione dietro all’altra Ducati di Hector Barbera. Il Dottore è stato costretto a perdere un’altra giornata di lavoro importante a causa ella pioggia e non è cosi riuscito a scendere sotto gli otto decimi di distacco da Spies, ma sembra che il suo lavoro di sviluppo dell’elettronica della sua GP12 stia andando nella giusta direzione.

    Dopo la Ducati di Franco Battaini, test-drive del team ufficiale, nelle  ultime posizioni troviamo le CRT di Edwards, Silva ed Hernandez staccati con distacchi abissali.

    Dopo la pausa pranzo la pioggia è ritornata a farla da padrone bloccando il regolare svolgimento dei test. Buon per la Honda che ha cosi perso soltanto mezza giornata di prove utili per l’evoluzione della moto che comunque sembra già la migliore del lotto. Sfortuna invece per le principali rivali Yamaha e Ducati che speravano di lavorare tutta la giornata per cercare delle nuove soluzioni per diminuire il gap dalla casa giapponese. I piloti scenderanno nuovamnete in pista domani per l’ultima giornata di test. Tempo permettendo.

  • MotoGP, Stoner prenota la pole

    MotoGP, Stoner prenota la pole

    E’ ancora una volta Casey Stoner il pilota più veloce delle libere del Gran Premio di Francia. L’australiano nelle terze libere ha fatto segnare il miglior tempo di 1:33.815, scavalcando solo nelle battute finali l’altra Honda di Marco Simoncelli che sembra tenere il suo passo. Due decimi il suo distacco.
    Cosi come nelle prime libere il quartetto Honda è completato da Andrea Dovizioso e Dani Pedrosa, staccati rispettivamente di quattro (1:34.244 il tempo del forlivese), e sei decimi (1:34.545 per lo spagnolo).

    La Ducati di Nicky Hayden chiude le libere con il quinto tempo, staccata di oltre 1″ dal leader. Le prime quattro posizioni in vista della gara non sembrano essere attaccabili, quindi grande lavoro dello statunitense che anche ieri aveva confermato di essere il più veloce dei non-Honda. Il suo compagno di squadra Valentino Rossi non va oltre la settima piazza, e accusa quasi 1″ e mezzo di ritardo da Stoner. Le due Ducati sono divise dalla Yamaha di Jorge Lorenzo, che con il tempo di 1:35.051 è staccato di 1″ e due decimi. Lo spagnolo sembra essere in difficoltà su una pista che per caratteristiche è stata sempre favorevole alla Yamaha.

    In ottava e nona posizione le altre due Yamaha di Colin Edwards, che è dietro di un solo millesimo rispetto al sette volte campione del mondo MotoGP, e Ben Spies, che precede l’altra Yamaha di Cal Crutchlow.
    Il padrone di casa Randy De Puniet, che ieri era stato protagonista di un buon turno di libere, oggi chiude soltanto in 14esima posizione, a 2″ e due decimi dalla vetta. Chiudono il gruppo la Ducati di Loris Capirossi e la Honda di Toni Elias.

    I tempi delle terze libere

    1 CASEY STONER HONDA 1:33.815
    2 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:34.075 +0.260
    3 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:34.244 +0.429
    4 DANI PEDROSA HONDA 1:34.545 +0.730
    5 NICKY HAYDEN DUCATI 1:34.954 +1.139
    6 JORGE LORENZO YAMAHA 1:35.051 +1.236
    7 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:35.280 +1.465
    8 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:35.281 +1.466
    9 BEN SPIES YAMAHA 1:35.302 +1.487
    10 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:35.442 +1.627
    11 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:35.645 +1.830
    12 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:35.799 +1.984
    13 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:35.979 +2.164
    14 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:36.091 +2.276
    15 HECTOR BARBERA DUCATI 1:36.268 +2.453
    16 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:36.370 +2.555
    17 TONI ELIAS HONDA 1:36.467 +2.652

  • MotoGP: a Stoner le prime libere in Francia. Rossi 6°

    MotoGP: a Stoner le prime libere in Francia. Rossi 6°

    Dominio Honda nelle prime libere del Gran Premio di Francia sul circuito di Le Mans, quarto appuntamento stagionale del motomondiale.
    Il più veloce di tutti, infatti, è stato Casey Stoner che con un passo di gara impressionante è riuscito a girare in 1:34.133 precedendo lo spagnolo Dani Pedrosa di 3 decimi, che però solamente nel finale è riuscito ad avvicinare il tempo dell’australiano.
    In terza posizione Andrea Dovizioso con l’altra Honda ufficiale Repsol, più staccato, a 6 decimi di secondo, mentre completa il monopolio firmato Honda Marco Simoncelli, in quarta posizione a 8 decimi da Stoner.
    Quinta piazza per l’attuale leader del mondiale Jorge Lorenzo, primo delle “non Honda”, che accusa però un ritardo di oltre 1″ secondo. Lo spagnolo precede di 2 decimi la Ducati di Valentino Rossi, che come sempre succede nelle libere ha preferito concentrarsi sul passo gara e non sul giro singolo.
    Alle spalle del pesarese le altre due Ducati di De Puniet, che sembra essere a suo agio sulla pista di casa, e di Nicky Hayden, entrambi a 3 decimi da Rossi.

    In nona, decima e 11esima posizione le tre Yamaha di Crutchlow, Spies e Edwards, che completano un terzetto raccolto in soli due decimi.
    In difficoltà Loris Capirossi, soltanto 12esimo a oltre 2″ di distacco. L’italiano riesce a classificarsi davanti alle due Honda di Aoyama ed Elias e alla Suzuki di Alvaro Bautista ma sembra in difficoltà se paragoniamop i sui tempi con quelli del compagno di squadra Rabdy De Puniet.
    Soltanto 15esimo il campione del mondo Moto2 Toni Elias su Honda, sempre più oggetto del mistero in questa MotoGP, mentre chiudono il gruppo le due Ducati di Hector Barbera e Karel Abraham.

    I tempi delle prime libere

    1 CASEY STONER HONDA 1:34.133
    2 DANI PEDROSA HONDA 1:34.431 +0.298
    3 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:34.808 +0.675
    4 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:35.029 +0.896
    5 JORGE LORENZO YAMAHA 1:35.165 +1.032
    6 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:35.414 +1.281
    7 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:35.687 +1.554
    8 NICKY HAYDEN DUCATI 1:35.721 +1.588
    9 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:35.731 +1.598
    10 BEN SPIES YAMAHA 1:35.743 +1.610
    11 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:35.871 +1.738
    12 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:36.410 +2.277
    13 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:36.448 +2.315
    14 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:36.510 +2.377
    15 TONI ELIAS HONDA 1:36.997 +2.864
    16 HECTOR BARBERA DUCATI 1:37.036 +2.903
    17 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:37.154 +3.021

  • Moto GP: nei test in Malesia vola Stoner, Rossi out per la febbre

    Moto GP: nei test in Malesia vola Stoner, Rossi out per la febbre

    Seconda giornata di test Moto GP sul circuito di Sepang in Malesia dove il più veloce è stato Casey Stoner. L’australiano della Honda ha chiuso con il tempo di 2’00”171 beffando tutti ma è disarmante la superiorità della casa giapponese che piazza dietro di lui anche i compagni di team Pedrosa e Dovizioso, staccati rispettivamente di 58 millesimi e 3 decimi abbondanti.

    Dietro il magnifico trio della Honda Repsol la coppia Yamaha con Spies che precede il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo. Distacchi importanti tra le due case ma bisogna capire fino a che punto questi siano indicativi in vista del Mondiale 2011 ormai alle porte che partirà da Losail in Qatar il 20 marzo.

    Assente invece Valentino Rossi che non ha potuto provare i nuovi accorgimenti sulla sua Ducati perchè influenzato. La febbre infatti ha colpito non solo il pilota di Tavullia ma anche Bautista e il giovane talento ex Superbike Crutchlow che però sono scesi regolarmente in pista in sella alla Suzuki e alla Yamaha.
    Rossi ha preferito prendersi un giorno di riposo oggi per poi lavorare duramente domani visto che sarà anche l’ultimo giorno di test previsti a Sepang.

    I tempi della seconda giornata di test a Sepang

    1. STONER (Honda) – 2’00”171
    2. PEDROSA (Honda) – 2’00”229
    3. DOVIZIOSO (Honda) – 2’00”531
    4. SPIES (Yamaha) – 2’00”824
    5. LORENZO (Yamaha) – 2’00”931
    6. SIMONCELLI (Honda) – 2’01”033
    7. AOYAMA (Honda) – 2’01”439
    8. EDWARDS (Yamaha) – 2’01”738