Tag: Cal Crutchlow

  • Stoner pole a Phillip Island davanti a Lorenzo e Pedrosa. Rossi 8°

    Stoner pole a Phillip Island davanti a Lorenzo e Pedrosa. Rossi 8°

    Casey Stoner ha conquistato la pole position del Gran Premio d’Australia sul circuito di Phillip Island, teatro del 17esimo e penultimo appuntamento del Mondiale. L’australiano ha fatto un altro mestiere rispetto alla concorrenza e dopo aver dominato tutti i turni di prove libere ha conquistato la sua sesta pole della carriera sul tracciato di casa, nonchè quinta della stagione e 39esima in carriera e ha tutta l’intenzione di portarsi a casa la vittoria, che sarebbe la sesta consecutiva, in quella che per lui sarà l’ultima apparizione sul “suo” circuito.

    Per il campione del mondo in carica anche un brivido ad inizio turno causato da una caduta alla curva 4 che ha fatto temere il peggio per la sua caviglia ancora malconcia, ma nonostante ciò il canguro australiano è riuscito a risalire in sella e spadroneggiare anche con la moto di riserva. Il giro che gli è valso la pole è stato di 1:29.623, e anche se gli altri si sono riavvicinati rispetto ai distacchi abissali delle prove libere, è stato l’unico pilota a girare costantemente sotto il muro del minuto e 30″.

    Casey Stoner © PAUL CROCK/AFP/Getty Images

    Al secondo posto Jorge Lorenzo che pur avvicinandosi molto al pilota della Honda non è riuscito a scendere sotto il mezzo secondo di distacco, ma è riuscito nel suo intento di piazzarsi momentaneamente davanti al diretto rivale nella lotta al titolo iridato Daniel Pedrosa. Il maiorchino quì a Phillip Island ha la prima chance di laurearsi campione del mondo, ipotesi non impossibile visto che lo spagnolo della Honda si è dimostrato meno efficace rispetto alle ultime uscite con diversi problemi di set-up sella sua Rc213V. A complicare poi i piani di Pedrosa si è messa anche la pioggia, arrivata sul finire del turno, che non ha permesso allo spagnolo di migliorare il suo tempo che è rimasto inchiodato sul 1:30.575 a circa nove decimi di ritardo dal compagno di squadra, e questa volta per tenere accese le sue speranze iridate non gli basterà arrivare davanti a Lorenzo che si presenta al penultimo appuntamento della stagione con 23 punti di vantaggio sul connazionale su 50 disponibili fino al termine del campionato. Vedremo se Pedrosa, che non si potrà permettere una gara in difesa, avrà la forza di ribaltare i favori del pronostico ma l’impresa si preannuncia molto difficile a meno di clamorosi colpi di scena, che potranno accadere soprattutto se in gara dovesse venire a cadere la pioggia, che potrebbe cambiare le carte in tavola.

    Ad aprire la seconda fila troviamo la Yamaha clienti del team Tech e di Cal Crutchlow che però accusa oltre un secondo da Stoner e sarà affiancato da Stefan Bradl sulla Honda Lcr, vicinissomo al britannico e staccato di soli 35 millesimi, e dal compagno di squadra Andrea Dovizioso con la seconda Yamaha Monster, che non ha particolarmente brillato in queste qualifiche australiane.

    Settimo tempo invece per la Honda Gresini di Alvaro Bautista che aprirà la terza fila davanti alla prima delle Ducati, quella di Valentino Rossi che ha confermato gli standard delle prove libere e ha chiuso con due secondi pieni di distacco dalla vetta. Queste premesse sono tutt’altro che buone per il pesarese che dovrà sperare ancora una volta nell’arrivo della pioggia per poter disputare una gara all’altezza delle posizioni davanti visto che il potenziale della GP12 sull’asciutto è quasi pari a quelo della Crt. Stesso discorso per il compagno di team Nicky Hayden, in decima posizione a chiudere la top-ten che a conferma di ciò ha chiuso addirttura alle spalle di un condfermatissimo e ottimo Randy De Puniet, bravissimo a piazzarsi tra le due moto di Borgo Panigale con la sua Art Crt.

    Alle spalle dello statunitense la Ducati Cardion di Karel Abraham davanti ad Aleix Espargaro e Hector Barbera. Poi solo Crt con il primo degli italiani che è stato Michele Pirro in 14esima posizione davanti a Danilo Petrucci 15esimo. 18esima e penultima posizione per Roberto Rolfo.

  • Stoner imprendibile a Phillip Island. Seguono Pedrosa e Lorenzo

    Stoner imprendibile a Phillip Island. Seguono Pedrosa e Lorenzo

    Casey Stoner ha conquistato le prime libere del Gran Premio d’Australia, 19esimo e penultimo appuntamento del Mondiale MotoGP. Sul circuito di casa di Phillip Island l’australiano ha dettato subito legge firmando il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove staccando il miglior crono nel secondo turno grazie all’incredibile tempo di 1:29.999.

    Il campione del mondo in carica ha dimostrato un feeling particolare con il “suo” circuito e mostrato un passo inavvicinabile per gli avversari che si sono limitati ad osservare le prestazioni del canguro australiano e a competere soltanto per la seconda posizione virtuale. Troppo forte infatti il ritmo del pilota della Honda che è stato non a caso l’unico pilota a scendere sotto il muro del minuto e trenta, anche se per un solo millesimo di secondo. Tutti gli altri hanno realizzato tempi sopra il minuto e trentuno, tranne Daniel Pedrosa che con la moto gemella di Stoner è riuscito a trovare il guizzo per piazzare un tempo sul 30 alto: il tempo dello spagnolo infatti è di 1:30.884 ma è di quasi nove decimi più alto di quello del compagno di squadra che sembra al momento inavvicinabile.

    Casey Stoner © PAUL CROCK/AFP/Getty Images

    Terzo posto per Jorge Lorenzo che bracca da vicino, uno solo è infatti il decimo di distacco, il suo rivale nella rincorsa al titolo. Il maiorchino, che comunque sembra reggere il passo di Pedrosa, in vista della gara potrebbe avere un aiuto inaspettato, quello di Stoner, che pare abbia tutte le intenzioni di chiudere in bellezza la sua carriera sul circuito di casa togliendo così punti preziosi al compagno coinvolto nella lotta al titolo e consegnando in anticipo la corona iridata a Lorenzo, che a due gare dalla fine si trova con 23 punti di vantaggio sul connazionale.

    Alle spalle di Lorenzo troviamo le altre due Yamaha, quelle clienti, di Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow che, a parte Stoner, hanno retto alla grande il ritmo dei primi e in gara potrebbero sicuramente scombussolare le posizioni davanti. Dietro i due “uomini in nero” troviamo due Honda, quella del team Gresini di Alvaro Bautista e quella Lcr di Stefan Bradl staccati rispettivamente di 1″ e 6 e 1″ e 7 decimi dalla vetta ma abbastanza in linea con i tempi dei primi.

    Valentino Rossi naviga in terza fila e non è andato oltre l’ottava posizione. Il pesarese è il primo dei piloti Ducati ma è anche il primo degli inseguitori con due secondi di distacco da Stoner. Alle sue spalle la seconda GP12 di Nicky Hayden che ha invertito con il comapgno le posizioni del primo turno e ha chiuso la terza fila virtuale in nona posizione.

    Buona prova di Randy De Puniet che con la Crt è stato bravo ad inserirsi tra le due Ducati ufficiali di Hector Barbera e Karel Abraham. Il primo degli italiani con le Crt è Michele Pirro in 14esima posizione alle spalle di Colin Edwards ma davanti ad Aleix Espargaro. 16esimo Danilo Petrucci mentre Roberto Rolfo ha chiuso i9n 19esima e ulrima posizione ed è statoprotagonista anche di una brutta caduta durante il turno di prove fortunatamente senza conseguenze fisiche.

    Sarà assente invece la Yamaha di Ben Spies che ha rimediato un infortunio alla spalla nella caduta del Gran Premio della Malesia lo scorso week-end e che per precauzione non prenderà parte alla gara.

  • Tris Pedrosa sotto il diluvio. Lorenzo secondo in difficoltà

    Tris Pedrosa sotto il diluvio. Lorenzo secondo in difficoltà

    Daniel Pedrosa ha vinto il Gran Premio della Malesia sul circuito di Sepang, terzultimo appuntamento della stagione. Il pilota della Honda, anche oggi in uno stato di forma strepitoso, è andato a vincere la sua terza gara consecutiva, sesta della stagione, riaprendo di fatto i giochi per il mondiale portando a 23 i punti, su 50 disponibili a due gare dalla fine, che lo dividono dal leader della classifica Jorge Lorenzo, secondo e mai cosi in difficoltà come oggi.

    Lo spagnolo è stato il miglior interprete delle difficili condizioni del tracciato malese, sul quale è venuta a cadere la pioggia poco prima della partenza portando i commissari a dichiarare la gara bagnata. Tutti quindi sono partiti con gomme da bagnato ma il leight-motive della gara non è cambiato rispetto alle ultime uscite, con Lorenzo e Pedrosa davanti a fare gara solitaria e tutti gli altri dietro racchiusi in un gruppetto molto compatto capitanato da Casey Stoner.

    Il maiorchino ha cercato di replicare la gara di Motegi abbozzando un tentativo di allungo nei primi giri della gara cercando di sfruttare la migliore efficacia della gomma da bagnato morbida rispetto a quella dura dell’avversario, ma Pedrosa ha tenuto il passo e dopo aver studiato l’avversario per un paio di giri ha portato l’attacco decisivo esattamente a metà gara, a 10 giri dalla fine, superando il connazionale all’ultima curva prima del traguardo sferrando una grande staccata, violenta come se fosse stato sull’asciutto. Nel giro di poche curve lo spagnolo ha cominciato ad allungare e a prendere un margine importante sul rivale che si è ritrovato in difficoltà con la gomma quasi arrivata alla frutta e l’asfalto che intanto andava sempre di più bagnandosi per il progressivo aumentare della pioggia.

    E a 7 giri dal termine infatti è proprio Lorenzo, tra l’altro unico pilota a farlo, a richiamare l’attenzione dei commissari di gara giapponesi per sospendere la gara alzando il braccio destro in segno che la pista stava diventando impraticabile. Reclamo che è stato accolto al 13esimo passaggio, lasciando qualche disappunto nel team della Honda Hrc visto che Stoner stava guadagnando sempre più terreno nei confronti del pilota della Yamaha con la possibilità di superarlo e dare una mano al compagno di squadra che avrebbe guadagnato 4 punti in più su Lorenzo in chiave iridata.

    Daniel Pedrosa © ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images

    Si è atteso poi qualche minuto un miglioramento delle condizioni metereologiche per far riprendere la gara, miglioramento che non c’è stato perchè la pioggia e il vento sono aumentati inducendo i commissari a dichiarare chiusa la gara che comunque ha assegnato tutti i punti ai piloti essendo stati svolti i giri necessari. La classifica finale dunque ha proclamato ancora una volta Pedrosa vincitore, Lorenzo in seconda posizione che salva una gara che si stava mettendo male e protegge la testa della classifica, e Stoner terzo, che ritrova il podio a distanza di qualche mese, mancava infatti dal Gran Premio degli Stati Uniti a Laguna Seca.

    Appena fuori dal podio le Ducati, con Nicky Hayden quarto e Valentino Rossi in quinta posizione. Gara accorta e ragionata per lo statunitense che ha saputo sfruttare gli errori degli avversari per chiudere alle spalle dei migliori tre, mentre per il pesarese è stata una gara tutta d’attacco sin dalla partenza che però lo ha portato a commettere un brutto errore al nono giro mentre si trovava alle spalle di Andrea Dovizioso in quinta posizione, che lo ha relegato nono alle spalle del gruppetto composto da Cal Crutchlow, Ben Spies, Stefan Bradl e Alvaro Bautista. Il Dottore è poi riuscito a recuperare anche grazie alle cadute che in successione hanno colpito prima Spies, che ha riportato conseguenze fisiche ad una clavicola, e poi Dovizioso, Bradl e Crutchlow, tutti traditi dall’asfalto bagnato, ma c’è da dire che oggi la Ducati aveva davvero un buon passo, almeno al pari con quello di Stoner e Dovizioso. Alle spalle di Rossi troviamo il trio spagnolo composto da Bautista a 17 secondi dalla vetta mentre molto più staccati troviamo Hector Barbera e Aleix Espargaro con la prima delle Crt. Nelle ultime due posizioni gli italiani Danilo Petrucci e Michele Pirro

    Giornata nera per la Yamaha che di 4 moto in pista ha visto terminare la gara soltanto quella di Lorenzo che comunque qualche minuto prima dell’interruzione della gara è riuscito a tenere miracolosamente in piedi la sua M1 che stava lentamente scivolando a terra sull’asfalto bagnato, rischiando di perdere il vantaggio su Pedrosa e di compromettere il cammino nel Mondiale.

    Mondiale che riprenderà domenica prossima, ancora alle prime luci dell’alba quì in Italia, perchè si correrà in Australia sul circuito di Phillipe Island, teatro del penultimo appuntamento della stagione. La sfida sarà ancora tra i due pretendenti al titolo Lorenzo e Pedrosa ma occhio a Stoner che sul circuito di casa potrebbe essere la variabile impazzita che farà da arbitro al campionato.

     

  • A Sepang Pedrosa comanda le libere. Rossi 11°

    A Sepang Pedrosa comanda le libere. Rossi 11°

    Daniel Pedrosa è stato il pilota più veloce nella prima giornata di libere sul circuito di Sepang che domenica ospiterà il Gran Premio della Malesia, 16esima gara della stagione. Dopo il ricordo in onore di Marco Simoncelli tutti i piloti sono scesi in pista e hanno sfruttato la sessione di libere del mattino su pista asciutta, nella quale lo spagnolo ha fatto registrare il miglior tempo grazie al crono di 2:01.621, che sebbene sia più alto di circa due secondio rispetto agli ultimi test svolti a febbraio su questo cicuito, dimostra una volta di più quanto Dani sia attualmente il pilota più in forma della classe regina.

    Discorso che vale anche per la Honda che ha piazzato le due moto del team Hrc nelle prime due posizioni. Casey Stoner infatti ha conquistato il secondo miglior tempo alle spalle del compagno di squadra per un solo decimo e mezzo, segno che le condizioni fisiche dell’australiano stanno cominciando a migliorare influenzandone positivamente le prestazioni.

    Al terzo posto, staccato di tre decimi la prima di Yamaha, quella di Jorge Lorenzo che nonostante il ritardo ha comunque dimostrato di poter tenere il passo delle due Honda ufficiali. Anche perchè dopo i primi tre il distacco è notevolmente aumentato, con Andrea Dovizioso, ancora il migliore dei piloti clienti, al quarto posto con oltre sei decimi di ritardo davanti al compagno di squadra Cal Crutchlow, con un tempo praticamente identico a quello del Dovi, peggiore di soli 30 millesimi.

    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Al sesto posto Ben Spies ha chiuso un quartetto composto da Yamaha e ha preceduto il tedesco della Honda Lcr Stefan Bradl. L’attuale campione della Moto 2 si è dimostrato ancora una volta più che positivo ed è stato l’ultimo dei piloti a chiudere con un distacco inferiore al secondo dal leader della classifica. Mentre all’ottavo posto troviamo la prima delle Ducati, questa volta con Nicky Hayden, che è riuscito a trovare il giro buono per portarsi ad u  secondo e un decimo dalla vetta davanti alla Honda del team Gresini dello spagnolo Alvaro Bautista reduce dall’ottima gara di Motegi lo scorso week-end chiusa al terzo posto.

    Alle sue spalle un terzetto Ducati composto da Hector Barbera, Valentino Rossi e Karel Abraham, non particolarmente positivi in questa prima giornata di prove libere. Lo spagnolo e il pesarese sono riusciti a contenere il ritardo sotto i due secondi mentre il pilota ceco è andato addirittra oltre i tre secondi ed è stato l’ultimo dei piloti con una moto prototipo.

    Nella seconda sessione la pioggia l’ha fatta da padrona ed ha permesso ai piloti di girare soltanto per provare un eventuale assetto da bagnato per la gara. Sulla pista bagnata hanno avuto tempo e modo di girare soprattutto le Crt con Ivan Silva che ha conquistato la migliore prestazione in 2:10.602, tempo di 9 secondi più alto rispetto a quello fatto registrare da Pedrosa al mattino, seguito da Michele Pirro, Randy De Puniet e Roberto Rolfo. Nella seconda sessione Valentino Rossi si è piazzato al settimo posto con la Ducati unica moto prototipo ad essere scesa in pista. Tutti gli altri big hanno preferito restare ai box per non rischiare.

  • Lorenzo, pole e record a Motegi. Rossi solo nono

    Lorenzo, pole e record a Motegi. Rossi solo nono

    Jorge Lorenzo ha conquistato la pole position del Gran Premio del Giappone sul circuito di Motegi, 15esima gara della stagione. Il pilota spagnolo ha firmato il miglior tempo proprio sotto la bandiera a scacchi grazie ad un ultimo giro fenomenale fermando il cronometro sull’ 1:44.969, tempo che oltre ad avergli regalato la sesta pole position stagionale gli è valso anche lo strepitoso record del circuito strappato a Casey Stoner di oltre due decimi.

    Lorenzo è stato anche l’unico pilota ad aver girato sotto il muro dell’1:45 ed ha soffiato proprio al suo ultimo tentativo la pole position a Daniel Pedrosa, che ha chiuso al secondo posto staccato di 246 millesimi dal connazionale. Il pilota spagnolo della Honda ha dovuto fare i conti più che in altre gare con i problemi di chattering della sua RC213V , segno che la moto di Tokyo non è esattamente appsto per la gara. A differenza di una Yamaha che invece sembra volare e che dopo qualche battuta d’arresto sembra intenzionata a ritornare alla vittoria proprio con Lorenzo che vuole allungare nel Mondiale.

    A dimostrazione di ciò la terza posizione di Cal Crutchlow che si è piazzato alle spalle dei due pretendenti alla corona iridata ed ha chiuso cosi la prima fila. Il britannico del Team Tech 3 non è lontanissimo da Pedrosa, solo 42 millesimi lo dividono dallo spagnolo e domani potrebbe diventare un serio alleato per il suo team-mate visto il grande potenziale della Yamaha sul circuito nipponico.

    Anche perchè al quarto posto, ad aprire la seconda fila troviamo la terza Yamaha, quella ufficiale, di Ben Spies che però è caduto sul finire del turno nel tentativo di migliorare il suo tempo fortunatamente senza conseguenze fisiche. Il prossimo pilota della Ducati ha preceduto la Honda Gresini di Alvaro Bautista, che ha provato ad interrompere un dominio netto e incontrastato della Yamaha piazzandosi davanti ad Andrea Dovizioso, che comunque è più in difficoltà rispetto ai suoi compagni.

    Il pilota forlivese è infatti distanziato di sei decimi dalla migliore prestazione ed è poco soddisfacente il fatto di aver tenuto alle sue spalle il rientrante Casey Stoner, ancora alle prese con molti guai fisici. La resistenza fisica dell’australiano non è certamente al top e la settima posizione a quaso otto decimi di ritardo dalla vetta ne sono la dimostrazione, segno che la migliore condizione è ancora lontana ma c’è da dire che anche il set-up della moto non è eccellente.

    Ottavo posto per Stefan Bradl, ultimo dei piloti che è riuscito a contenere il distacco sotto il secondo nonostante il tedesco sia scivolato ad inizio turno. Il pilota della Honda Lcr si è piazzato ancora una volta davanti alle Ducati ufficiali di Valentino Rossi e Nicky Hayden. Il pesarese è stato ancora una volta il migliore dei piloti di Borgo Panigale anche se la prestazione delle qualifiche ha lasciato un pò di rammarico visto l’andamento delle prime libere del venerdi. Molti miglioramenti da parte della Gp12 non si sono visti e Hayden, convalescente come Stoner, si è accontentato del decimo posto a quattro decimi dal compagno di team.

    Alle spalle delle due Ducati troviamo Katsuyuki Nakasuga, wild-card sul tracciato di casa con la Yamaha M1, e l’altra Ducati di Hector Barbera che ha chiuso la classifica dei prototipi. La prima delle Crt è quella di Aleix Espargaro che vince il “duello in famiglia” con Randy De Puniet, entrambi bravi a mettersi alle loro spalle uno spento Karel Abraham, 15esimo. Tra gli italiani 18esimo e 19esimo hanno chiuso Michele Pirro e Danilo Petrucci mentre Roberto Rolfo, che da Motegi fino alla fine della stagione sostituirà Mattia Pasini appiedato dalla Art del team Speed Master, ha chiuso in 21esima posizione, penultimo davanti al solo Ivan Silva.

  • Pedrosa vince ad Aragon davanti a Lorenzo. Rossi 8°

    Pedrosa vince ad Aragon davanti a Lorenzo. Rossi 8°

    Daniel Pedrosa si aggiudica il Gran Premio d’Aragon, teatro del 14esimo appuntamento della stagione. Il pilota spagnolo domina praticamente dall’inizio alla fine vincendo a mani basse sul circuito di casa mettendo a segno la sua quarta vittoria stagionale, riscattando la brutta battuta d’arresto nel Gran Premio di San Marino, dove era stato tamponato e buttato fuori da Hector Barbera. L’alfiere della Honda si riprende quello che aveva perso a Misano Adriatico anche se quello zero in classifica pesa ancora molto in ottica Mondiale. I punti di distacco ora dal leader Jorge Lorenzo sono ora 33 a quattro GP al termine della stagione.

    Il pilota della Honda conferma il suo grande scatto alla partenza ma deve fare i conti per buona parte di gara con il rivale numero uno Jorge Lorenzo, del tutto intenzionato a portare a casa la vittoria sul circuito di casa. La resistenza del maiorchino dura però soltanto pochi giri perchè dopo un timido tentativo di allungo, Pedrosa decide di rompere gli indugi superandolo con una facilità imbarazzante e allungando  il suo vantaggio giro dopo giro con una lunga serie di giri veloci. Da li in poi la gara per la prima posizione non dice più nulla tanto che sono ben 6 i secondi che al traguardo dividono i due spagnoli con Lorenzo che dopo il sorpasso subìto amministra la gara nel migliore dei modi pensando alla classifica iridata che al momento è tutta dalla sua parte.

    Daniel Pedrosa © JOSE JORDAN/AFP/GettyImages

    Pedrosa vince il duello tutto spagnolo con Lorenzo per la vittoria, al terzo posto invece la lotta in famiglia per il terzo gradino del podio viene vinta ancora una volta da Andrea Dovizioso che per l’ennesima volta tiene dietro le sue spalle il compagno di squadra Cal Crutchlow. Il pilota forlivese mette in serie un altra bella prestazione che gli permette di conquistare il suo settimo podio stagionale, podio che mancava dalla gara di Indianapolis del 19 agosto scorso.

    Anche perchè alle spalle del duo firmato Tech3 troviamo la Yamaha ufficiale di Ben Spies, molto efficace nella prima parte di gara quanto in difficoltà nel finale a causa del calo delle gomme Bridgestone. Lo statunitense è l’ultimo della colonia Yamaha che occupa i posti dalla seconda alla quinta posizione e anche oggi dimostra di essere il “peggiore”.

    Sesta posizione per la Honda Gresini di Alvaro Bautista, autore di una bella rimonta dopo le disastrose qualifiche del sabato chiuse addirittura alle spalle della Crt di Aleix Espargaro. In gara lo spagnolo si è saputo risollevare grazie anche all’uscita di scena del povero Stefan Bradl, caduto nelle prime fasi di gara mentre lottava per la terza posizione insieme a Spies, togliendosi la soddisfazione di mettersi dietro la Honda ufficiale di Johantan Rea, settimo, che dalla prossima gara lascerà il testimone al rientrante Casey Stoner, che inevitabilmente diventerà arbitro del mondiale.

    Conferma la posizione delle qualifiche invece Valentino Rossi, che chiude in ottava posizione. La sua gara sarebbe potuta andare diversamente se il pesarese non avesse commesso un errore al primo giro nel tentativo di superare Rea. Il Dottore, arrivato lungo e costretto ad andare diritto per non colpire l’avversario, rientra in ultima posizione ma si esibisce in un’ottima rimonta superando ben dodici avversari. Comunque negativa la giornata della casa di Borgo Panigale, completata dal brutto incidente di Nicky Hayden scaraventato oltre le recinzioni della pista dopo uno schianto contro le barriere. Per fortuna nessuna conseguenza per lo statunitense che comunque ha letteralmente distrutto la sua moto.

    Nono posto per l’altra Ducati di Karel Abraham davanti alla prima Crt dell’ottimo Aleix Espargaro che chiude la top-ten. Indietro tutti gli altri italiani con Michele Pirro, Mattia Pasini e Danilo Petrucci tutti in fila rispettivamente in 15esima, 16esima e 17esima posizione davanti al solo Colin Edwards, che chiude la classifica in ultima posizione.

  • Lorenzo in pole ad Aragon beffa Pedrosa. Rossi 8°

    Lorenzo in pole ad Aragon beffa Pedrosa. Rossi 8°

    E’ Jorge Lorenzo il mattatore delle qualifiche della MotoGP ad Aragon, 14esimo appuntamento della stagione. Il pilota spagnolo è il più abile ad interpretare le condizioni di una pista asciutta ma umida e particolarmente insidiosa e conquista la sua quinta pole position stagionale grazie al miglior tempo di 1:49.404, fatto segnare negli ultimi giri della sessione.

    Nessuna sorpresa al secondo posto dove troviamo il rivale e connazionale Daniel Pedrosa, che non è riuscito a strappare la prima posizione al pilota della Yamaha per soli 88 millesimi. La sessione del pilota della Honda è partita male, con una caduta all’inizio delle qualifiche che gli ha impedito di proseguire il lavoro con la prima moto, ma c’è da dire che anche con la moto di riserva lo spagnolo ha dato del filo da torcere a Lorenzo che gli ha tolto la pole solo al suo ultimo tentativo, mentre Dani al suo ultimo giro ha trovato Rossi che lo ha di molto rallentato.

    In terra spagnola dunque le prime due posizioni vengono monopolizzate da due spagnoli, mentre al terzo posto alle spalle dei due dominatori, troviamo Cal Crutchlow che chiude la prima fila con un gran tempo, 1:49.576, ad un solo decimo dalla migliore prestazione.

    Jorge lorenzo © JOSE JORDAN/AFP/GettyImages

    Il britannico della Yamaha del team Tech3 tiene alle sue spalle il suo team-mate e dominatore delle prime due sessioni di libere Ben Spies che chiude a tre decimi dalla pole. Con quella dello statunitense sono ben tre le Yamaha nelle prime quattro posizioni, a dimostrazione dell’ottimo feeling della M1 sul tracciato spagnolo, sia in condizioni d’asciutto, che in condizioni da bagnato.

    Più staccati tutti gli altri con Stefan Bradl in sella alla Honda Lcr che occupa la quinta posizione affianco di Spies davanti all’altra Yamaha di Andrea Dovizioso che chiude cosi la seconda fila. Ad aprire la terza fila invece ci pensa Johnatan Rea con la seconda Honda ufficiale, quella di Casey Stoner, che migliora e tiene dietro un terzetto di Ducati composto da Valentino Rossi, Nicky Hayden ed Hector Barbera.

    Il pilota di Tavullia in ottava posizione è il migliore tra i piloti di Borgo Panigale anche se il suo distacco si stabilizza ad un secondo e mezzo dalla vetta , di gran lunga superiore rispetto alle ultime uscite stagionali. Ma il pesarese si prende la soddisfazione di tener dietro il suo compagno di squadra Hayden, molto veloce nelle sessioni del venerdi, seppur in non perfette condizioni fisiche, mentre Barbera chiude la top-ten in decima posizione.

    Aleix Espargaro chiude la sessione in 11esima posizione ed è il primo dei piloti Crt, bravo a chiudere davanti alla Honda Gresini di un Alvaro Bautista in difficoltà sin dalle libere del venerdi. Tra gli italiani troviamo Michele Pirro in 15esima posizione seguito subito da Mattia Pasini in 16esima. Più indietro Danilo Petrucci in 18esima posizione alle spalle di Colin Edwards. Chiude la classifica David Salom.

  • Pedrosa centra la pole a Misano, Rossi 6°

    Pedrosa centra la pole a Misano, Rossi 6°

    Dopo la pioggia di ieri torna a splendere il sole sul circuito di Misano dove domani si correrà il Gran Premio di San Marino, 13esimo appuntamento del Mondiale 2012 MotoGP. Sulla pista intitolata a Marco Simoncelli, scomparso quasi un anno fa, è Dani Pedrosa a centrare la pole position strappandola di mano al leader della classifica iridata Jorge Lorenzo. Per lo spagnolo della Honda quella odierna è la quarta pole della stagione che gli permette di scattare davanti e recuperare altri punti importanti in classifica sul connazionale in ottica Mondiale.

    Da quando Stoner ha annunciato il suo ritiro a fine stagione le cose in casa Honda sembrano si siano capovolte con Pedrosa che sembra che voli su ogni tipo di circuito vincendo le ultimi due Gran Premi e 3 delle ultime 5 gare e l’australiano campione del mondo in carica non più nelle vesti di cannibale, appellativo che si è guadagnato nella scorsa stagione per lui trionfale. Camomillo ha quindi preceduto di soli 18 millesimi Jorge Lorenzo, 1:33.857 contro 1:33.875, che domani dovrà vedersela contro un avversario che sta attraversando uno splendido periodo di forma, forse il migliore da quando è in MotoGP, diventato il rivale più accreditato nella lotta al titolo iridato.

    Dani Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    A chiudere la prima fila la Yamaha del team satellite Tech3 di Cal Crutchlow che ha accarezzato, anche se per poco, il sogno della pole, seguono in seconda le due Honda clienti di Stefan Bradl e Alvaro Bautista e la Ducati di Valentino Rossi in sesta posizione che con il tempo di 1:34.619 ha chiuso a oltre 7 decimi dalla pole. Per il Dottore, che per l’occasione indosserà un casco particolare sul quale ritrae sè stesso come un pugile suonato ironizzando sulla sua difficile situazione, comunque una prestazione da non buttare via, i nuovi  pezzi che hanno aggiornato la GP12 hanno permesso di fare qualche passo in avanti sul giro secco.

    Apre la terza fila Andrea Dovizioso in difficoltà con la Yamaha che ha accusato oltre un secondo da Pedrosa che ha preceduto Ben Spies in ottava posizione e Jonathan Rea che sostituisce il convalescente Casey Stoner sulla Honda Repsol. Decima piazza per il rientrante Nicky Hayden sull’altra Ducati ufficiale. Domani il via del Gran Premio di San Marino sul circuito di Misano alle 14:00.

  • Valentino Rossi lascia la Ducati ufficiale il ritorno in Yamaha

    Valentino Rossi lascia la Ducati ufficiale il ritorno in Yamaha

    Valentino Rossi e la Ducati si dicono addio. Dopo due anni difficili con risultati non all’altezza del Dottore, le due parti si salutano. Ad annunciarlo è stata prima la casa  di Borgo Panicale con un comunicato in cui annunciava la separazione alla fine del 2012 con il pilota italiano. A confermare il tutto è stata la Yamaha che ha ammesso l’arrivo di Vale alla scuderia giapponese con un contratto biennale (per le stagioni 2013 e 2014). Nessun colpo di scena insomma. Le voci circolate negli ultimi giorni si sono rivelate veritiere e l’annuncio che doveva essere dato per ferragosto è stato anticipato alla giornata odierna.

    Si conclude così l’avventura di Rossi in sella alla Ducati. L’arrivo di Audi non è servito a convincere il pilota italiano che non è rimasto affascinato dal nuovo progetto della casa italiana, aiutata dai finanziamenti tedeschi e ha deciso di lasciare la Desmosedici. Due anni (non ancora conclusi) difficili, tante delusioni e poche soddisfazioni anche se proverà fino alla fine a salire almeno una volta sul gradino più alto del podio (cosa che non gli è ancora riuscita dall’inizio dell’avventura in Ducati).

    Valentino Rossi © ROBYN BECK/AFP/GettyImages

    Per il Dottore quindi si riaprono le porte della Yamaha, scuderia con la quale ha già corso per sette bellissimi anni dalla stagione 2004 a quella 2010, vincendo 46 gran premi e conquistando 4 titoli mondiali. E’ la moto che si sente più sua, essendo arrivato alla casa giapponese nel periodo più difficile per la stessa e riportando alla vittoria.

    Due anni di contratto per il nove volte Campione del Mondo, che correrà con la Yamaha nel 2013 e 2014 e tornerà a far coppia con lo spagnolo Jorge Lorenzo. Valentino Rossi avrà la possibilità, grazie all’autorizzazione della Ducati, di provare la sua nuova moto nel test del 12 novembre a Valencia, il giorno seguente al gran premio spagnolo.

    In casa Ducati invece è caccia al pilota. Si contendono il posto lasciato liberto dal Dottore, l’italiano Dovizioso e il britannico Crutchlow.

  • Lorenzo in pole a Laguna Seca

    Lorenzo in pole a Laguna Seca

    E’ stata una battaglia sul filo dei millesimi ma alla fine a spuntarla è stato Jorge Lorenzo. Sul circuito di Laguna Seca dove nella sera italiana si correrà il Gran Premio degli Stati Uniti, decimo appuntamneto del Mondiale MotoGP, lo spagnolo della Yamaha si è aggiudicato la pole position numero 3 del 2012, che in stagione mancava dal 28 aprile scorso dal Gran Premio di Jerez, e la 21esima nella classe regina, ai danni di Casey Stoner che è uno dei migliori interpreti della pista situata nel deserto californiano avendoci vinto due volte (al pari di Nicky Hayden). Il crono di Lorenzo di 1:20.554, con il quale ha preceduto di soli 74 millesimi l’australiano della Honda nonchè campione in carica, è anche il tempo record del circuito che apparteneva proprio a Stoner (1:21.376) stabilito nel 2010 in sella alla Ducati.

    La gara, che come da tradizione è riservata alla classe regina, sembra sia questione tra loro due poichè anche se a completare la prima fila c’è Dani Pedrosa, lo spagnolo della Honda è staccato di 3 decimi e mezzo dal miglior crono. Il vincitore del Sachsenring cercherà di rimanere il più possibile nella scia di Lorenzo e Stoner per approfittare del loro primo errore e inserirsi nella lotta per la vittoria finale. In quarta posizione ad aprire la seconda fila Ben Spies che nei giorni antecedenti il Gran Premio ha dato il suo addio ufficiale alla Yamaha al termine della stagione; mezzo secondo il ritardo dell’americano dal compagno di team Lorenzo con l’auspicio di poter battagliare per il podio. Quinto tempo per Cal Crutchlow e sesto per Andrea Dovizioso per una seconda fila tutta Yamaha, 7 decimi il gap del britannico, quasi un secondo per il forlivese che forse non si trova del tutto a suo agio sul magnifico circuito di Laguna Seca. Il pilota italiano precede la Honda Gresini di Alvaro Bautista ma sarà arduo per lui centrare il quarto podio consecutivo.

    Jorge Lorenzo © ROBYN BECK/AFP/GettyImages

    Passiamo alla nota dolente: Valentino Rossi, che con il tempo di 1:22.544 non è riuscito a fare meglio della decima posizione. Pesantissimo anche il distacco del campione di Tavullia dal miglior tempo assoluto, quasi due secondi che non fanno ben sperare in vista della gara, ma soprattutto per un possibile prolungamento anche per il prossimo anno del rapporto tra Valentino e la casa bolognese che sembra ormai agli sgoccioli. Il pesarese ha chiuso alle spalle della Honda LCR di Stefan Bradl ed è staccato inoltre di ben otto decimi dalla prima delle Ducati, che è quella dell’idolo indiscudsso di casa Nicky Hayden in ottava posizione, che sul circuito Californiano ha già vinto le prime due edizioni. Il Dottore quindi di fatti è l’ultimo tra i piloti ufficiali e ha preceduto di soli tre decimi la ART di Randy De Puniet, che come al solito è il primo pilota ad aprire la colonia delle tantissime CRT, seguito da Aleix Espargaro e Colin Edwards.

    Peggio di Rossi ha fatto Karel Abraham che con la moto prototipo si è piazzato in 14esima posizione alle spalle delle tre CRT ed è staccato do oltre tre secondi dalla vetta. Staccatissimi tutti gli altri; Michele Pirro ha chiuso in 16esima posizione davanti a Toni Elias, mentre Mattia Pasini non è riuscito a fare meglio della 18esima posizione davanti a Danilo Petrucci, autore anche di una caduta durante lo svolgimento del turno. La wild-card Steve Rapp ha chiuso il gruppo a 6 secondi e tre decimi di distacco dalla vetta.

    Appuntamento alla gara come di consueto alle ore 23 italiane in virtù del fuso-orario di nove ore in meno della California rispetto al nostro paese. Per quanto riguarda le condizioni atmosferiche invece non dovrebbero variare rispetto alle qualifiche quindi tutti i piloti potranno avere un quadro molto chiaro delle proprie potenzaialità sul passo di gara.