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  • Bologna-Cagliari, la salvezza passa dal Dall’Ara

    Bologna-Cagliari, la salvezza passa dal Dall’Ara

    Il Dall’Ara, per la 27esima giornata di Serie A, ospita la sfida salvezza Bologna-Cagliari. Le due squadre arrivano da due importantissime vittorie casalinghe. I bolognesi nell’ultimo turno hanno superato in rimonta la Fiorentina, mentre i cagliaritani sono stati protagonisti di una delle gare più emozionanti di tutta la stagione con la vittoria al fotofinish per 4-3 contro il Torino dopo una serie di rimonte, peccato solo per lo stadio di Is Arenas a porte chiuse che ha rovinato in parte lo spettacolo in campo. Le due formazioni arrivane piuttosto in forma e con una distanza di due lunghezze, con i sardi fermi a 31 punti e gli emiliani a 29. Potrebbe andar bene un pareggio ad entrambi per continuare a muovere la classifica, ma i padroni di casa vorranno sfruttare al meglio il calore del pubblico amico.

    Bologna-Cagliari, classe a confronto. Diamanti vs Sau

    Diamanti, chiamato ad una prova convincente contro il Cagliari © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Diamanti, chiamato ad una prova convincente contro il Cagliari © Gabriele Maltinti/Getty Images

    QUI BOLOGNA – In casa emiliana l’unica assenza degna di nota è quella del difensore Antonsson, squalificato per una giornata. Per il resto rosa al completo e Pioli che può schierare il suo collaudato 4-2-3-1 con Agliardi in porta, difesa a quattro composta da Motta e Morleo esterni con i centrali Sorensen e Cherubin. Sulla mediana l’aggressività e la classe di Perez e Taider. Sulla trequarti spazio a Gabbiadini, Kone e Diamanti dietro l’unica punta Gilardino.

    QUI CAGLIARI – Nessuna assenza per la coppia Pulga e Lopez che dopo aver recuperato Marco Sau, possono contare sull’intera rosa. Fiducia al 4-3-1-2 che ha permesso di risalire la classifica. Tra i pali il solito Agazzi che si troverà davanti una difesa composta da Pisano sulla destra, Avelar sulla sinistra e la coppia Rossettini – Astori al centro. A Conti verranno consegnate le chiavi del centrocampo, supportato dal belga Nainggolan e dall’ex blucerchiato Dessena (in ballottaggio con Ekdal). Sulla trequarti giostrerà il sardo Cossu, mentre in avanti confermata la coppia d’attacco Ibarbo – Sau. Ancora panchina per Pinilla che dopo la rete realizzata contro il Torino, spera di ripetersi a Bologna.

    I PRECEDENTI – Le ultime quattro sfide tra le due squadre al Dall’Ara hanno visto uscire vincente per due volte la formazione sarda (entrambe le gare per 1-0), poi troviamo un pareggio 1-1 e una vittoria emiliana per 1-0. Quindi, storicamente è una sfida che non regala grandi gol ma viene risolta da una giocata di un singolo. Lo stesso possiamo aspettarci da quest’incontro con le due squadre in lotta per non retrocedere e bisognose di punti che diano un po di tranquillità. Il Bologna si affiderà alle magie del capitano Diamanti, capace di risolvere le gare anche con un calcio piazzato, mentre il Cagliari punterà sulla punta Sau, autore di un campionato strepitoso che gli ha permesso di raggiungere la doppia cifra nella classifica marcatori con 12 gare ancora da disputare. Se avete intenzione di scommettere su questo match, mi sento di consigliare un Under 2.5.

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA-CAGLIARI
    Bologna (4-2-3-1): Agliardi; Motta, Sorensen, Cherubin, Morleo; Perez, Taider; Gabbiadini, Diamanti, Kone; Gilardino. Allenatore: Pioli
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Naiggolan; Cossu; Sau, Ibarbo. Allenatore: Pulga

  • Cagliari, inchiesta stadio Is Arenas. Cellino agli arresti domiciliari

    Cagliari, inchiesta stadio Is Arenas. Cellino agli arresti domiciliari

    Con ventiquattro ore di ritardo rispetto alle attese, Massimo Cellino abbandona il carcere di Buoncammino e passa agli arresti domiciliari. Il presidente del Cagliari Calcio dovrà attendere nella sua abitazione gli sviluppi sull’inchiesta che lo vede coinvolto riguardante la costruzione del nuovo stadio della società a Quartu Sant’Elena con le accuse di peculato. Per gli stessi motivi, finirono in manette anche il sindaco e l’assessore allo sport della città che ospita il nuovo impianto. Anche per loro è arrivata la scarcerazione con gli arresti domiciliari. I tre personaggi protagonisti della vicenda hanno visto le loro accuse trasformarsi da tentato peculato a peculato consumato, dopo l’interrogatorio di Grussu (direttore dei lavori) che ha ammesso l’utilizzo di fondi destinati alla riqualificazione dello stagno di Molentargius.

    Massimo Cellino torna a casa

    Cellino agli arresti domiciliari © Enrico Locci/Getty Images
    Cellino agli arresti domiciliari © Enrico Locci/Getty Images

    Arrestato il 14 febbraio, il patron del Cagliari torna a casa dopo due intense settimane. Interrogato per quasi 9 ore qualche giorno dopo l’arresto, dove Cellino dichiarò apertamente la propria innocenza, accusando l’assessore allo sport Lilliu di aver firmato tutte le carte e quindi di non essere a conoscenza di eventuali errori per la costruzione dello stadio di Is Arenas. Lo stesso presidente sardo ha rifiutato inizialmente gli arresti domiciliari, dichiarando di voler uscire pulito dal carcere di Buoncammino (celebre è diventata la sua frase “esco solo da uomo libero”), salvo poi accettare la seconda istanza di scarcerazione con l’obbligo di dimora in attesa di nuovi sviluppi sull’inchiesta.

    Si studiano anche le intercettazioni che vedono coinvolto Cellino insieme a Lotito, nella quale spiega i motivi dell’inizio dei lavori in piena estate e gli escamotage per la realizzazione in tempi rapidi di un nuovo impianto.

    In questo periodo il presidente del Cagliari ha ritrovato il calore del popolo rossoblu, spesso ritrovatosi intorno alle mura del carcere di Buoncammino per far sentire la propria presenza al patron sardo. Parecchi sono stati gli attestati di stima da parte dei presidenti e dei tifosi italiani, soprattutto nel sud Italia (vedi Catania e Palermo). Nelle due settimane di carcerazione del presidente, il Cagliari ha ottenuto due importantissime vittorie sul campo (una a Pescara e l’altra contro il Torino con Is Arenas a porte chiuse).

  • Cagliari-Torino, gol e spettacolo. Decisivo Conti

    Cagliari-Torino, gol e spettacolo. Decisivo Conti

    Emozioni e gol nella sfida a porte chiuse allo Stadio Is Arenas tra Cagliari-Torino. Una gara ricca di reti (7) e di rigori (3) quella alla quale abbiamo assistito in terra sarda con i padroni di casa che escono dal campo con tre importantissimi punti dopo aver rischiato di ottenere un solo punto nonostante i due penalty concessi e la superiorità numerica (11 contro 9). Con questa vittoria i rossoblu salgono a 31 punti in classifica, raggiungendo proprio i granata e danno l’ennesimo segnale di gruppo compatto pronto a superare qualsiasi ostacolo, come la situazione dell’impianto di Quartu Sant’Elena e quella del presidente sardo, ancora all’interno del carcere di Buoncammino. Uomo del match il capitano del Cagliari, Daniele Conti autore di una doppietta e determinante nella vittoria finale.

    Cagliari-Torino, sotto il segno di Conti

    Una gara fantastica, bella da vedere, soprattutto per i tifosi neutrali, con sette reti all’attivo e un ritmo altissimo. Decisiva la doppietta di Daniele Conti e la giornata no di Angelo Ogbonna che commette i due falli da rigore oltre a conquistare l’espulsione.

    Conti, decisivo con la sua doppietta © Enrico Locci/Getty Images
    Conti, decisivo con la sua doppietta © Enrico Locci/Getty Images

    LA PARTITA – Match equilibrato nei primi minuti con le due squadre che cercano di adattarsi al clima surreale dello Stadio Is Arenas vuoto. Gara sbloccata al 36′ con un calcio di rigore realizzato da Sau, arrivato all’undicesimo centro stagionale. La prima frazione di gioco scorre via senza particolari emozioni. Il secondo tempo invece parte a mille, con il Torino che ribalta il risultato con le reti di Cerci e Stevanovic, abili entrambi a sfruttare indecisioni difensive della formazione di casa.

    Il Cagliari prova a reagire ma non si rende mai pericoloso dalle parti di Gillet fino al minuto numero 75, quando Cossu dalla sinistra pennella un ottimo cross per l’inserimento di Conti che di testa piazza la palla dove il portiere belga non può arrivare. Da questo momento la partita inizia ad accendersi e sale vertiginosamente il ritmo del match. All’86’ un’accelerazione di Pinilla semina il panico tra la difesa e viene steso in area di rigore da Ogbonna. Espulsione e penalty per il Cagliari. Dal dischetto si presenta il cileno che non sbaglia. La gara sembra mettersi per il verso giusto per i sardi, soprattutto dopo un nuovo cartellino rosso estratto al neo entrato Diop. Ma il cuore Toro permette a Bianchi di subire il terzo fallo da rigore della giornata. Lo stesso capitano granata si prende la responsabilità del tiro dagli undici metri. Rigore imparabile e 3-3 al 92′. Finita qui? Neanche per sogno. I rossoblu si buttano in avanti, ma è Conti con un tiro dalla distanza (deviato da Glik) a regalare la gioia della vittoria ai suoi compagni e al popolo rossoblu.

    LE PAGELLE DI CAGLIARI-TORINO
    Conti 8 – Capitano, bandiera, guida del Cagliari. Segna sempre gol importanti e mai gol banali. Dedica la doppietta al figlio, presente nell’impianto sardo come raccattapalle.
    Astori 5 – Altro errore del centrale difensivo dei sardi che si perde in ingenuità incredibili dopo partite al limite della perfezione. Il suo fallo da rigore al 92′ poteva costare caro al Cagliari.
    Cerci 7 – Nel primo tempo viene bloccato bene da Avelar e Nainggolan, nella ripresa si scatena segna e crea il panico. Se continua su questi livelli, la chiamata di Cesare Prandelli arriverà.
    Ogbonna 5 – Giornata no per il difensore del Toro, tornato da sole due settimane dopo un lungo infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi da gioco per circa tre mesi. Commette i due falli da rigore e si becca l’espulsione. Peggio di così non gli può andare.

    TABELLINO CAGLIARI-TORINO 4-3
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5.5; Pisano 6.5, Astori 5, Rossettini 6, Avelar 5.5 (58′ Perico 6); Nainggolan 7, Conti 8, Ekdal 6.5; Cossu 6.5 (84′ Cabrera sv); Sau 7, Ibarbo 6 (64′ Pinilla 6.5). Allenatore: Pulga 7.5
    Torino (4-2-4): Gillet 6; D’Ambrosio 6, Glik 5.5, Ogbonna 5, Masiello 6; Brighi 5.5, Gazzi 6.5; Cerci 7 (90′ Menga sv), Bianchi 7, Barreto 5 (87′ Diop sv), Stevanovic 6.5 (68′ Birsa 6). Allenatore: Ventura 6.5
    Marcatori: 36′ Sau (C) rig., 47′ Cerci (T), 54′ Stevanovic (T), 75′ Conti (C), 86′ Pinilla (C) rig., 92′ Bianchi (T), 95′ Conti (C)

  • Sau vs Cerci, a Cagliari si giocano la convocazione in Nazionale

    Sau vs Cerci, a Cagliari si giocano la convocazione in Nazionale

    Altra settimana pesante per i sardi, ancora coinvolti nello scandalo Is Arenas, con l’arresto del presidente Massimo Cellino e l’impianto quartese ancora al centro di parecchie discussioni, tanto che quest’oggi la sfida valida per la 26esima giornata di Serie A, Cagliari-Torino verrà giocata a porte chiuse. Una sconfitta per tutto lo sport, che permette alla società rossoblu di poter preparare il match in Sardegna, senza doversi trasferire e affrontare una trasferta-casalinga che avrebbe il sapore di beffa. Per il resto, i due club arrivano da un ottimo periodo e si distanziano di soli tre punti. I rossoblu non potranno sfruttare il calore del proprio pubblico e questo sarà un bel vantaggio per i granata che partiranno ad armi pari con i sardi. Andiamo a scoprire come i due allenatori intendono affrontare il match.

    Cagliari-Torino, le formazioni

    Sau, guiderà anche contro il Toro l'attacco del Cagliari © Enrico Locci/Getty Images
    Sau, guiderà anche contro il Toro l’attacco del Cagliari © Enrico Locci/Getty Images

    QUI CAGLIARI – La coppia Pulga – Lopez può contare sull’intera rosa dopo il ritorno dalle squalifiche di Astori, Conti e Dessena. Confermatissimo il 4-3-1-2, ormai marchio di fabbrica della formazione rossoblu. Agazzi avrà il suo posto da titolare tra i pali. La difesa si schiererà da destra a sinistra con Pisano, Rossettini, Astori e Avelar. Attenzione al ballottaggio tra l’ex Siena e Ariaudo. A centrocampo spazio a Ekdal, Conti e Nainggolan, anche se Pulga sarebbe tentato nello schierare Dessena al posto dello svedese. In attacco Cossu confermato alle spalle della coppia collaudata Ibarbo – Sau. Ancora ed ennesima panchina per Mauricio Pinilla, che quest’anno non riesce ad esprimere il suo potenziale.

    QUI TORINO – Rosa al completo anche per Ventura che potrà schierare la miglior formazione possibile. Il 4-2-4 non si tocca e quindi spazio in porta a Gillet, in difesa gli esterni saranno Darmian a destra e Masiello a sinistra (che vince il ballottaggio con D’Ambrosio, di rientro dalla squalifica), al centro ci sarà la coppia Glik – Ogbonna. I due mediani a protezione della difesa saranno Gazzi e Vives, mentre in attacco spazio a Cerci e Birsa larghi e Bianchi – Barreto al centro del reparto offensivo. L’unico ballottaggio in casa Toro riguarda Brighi e Vives, con il secondo favorito per la maglia da titolare.

    Sau vs Cerci – Il match in terra sarda vedrà anche la sfida interna tra Sau e Cerci, due giocatori che stanno dimostrando con gol e giocate importanti di meritare la convocazione in nazionale. Cesare Prandelli li sta osservando e quest’oggi allo Stadio Is Arenas non è esclusa la presenza di un suo collaboratore per stilare un rapporto sui due giocatori. Per il folletto sardo, un esordio nella massima serie italiana da sogno, visto che ha già raggiunto la doppia cifra nel numero di reti segnate e sta trascinando il Cagliari verso una salvezza difficile viste le problematiche intorno alla società rossoblu riguardanti l’impianto di Quartu Sant’Elena. Per l’esterno granata invece, dopo una prima parte di stagione complicata, si torna a parlare di Nazionale grazie alle sue ultime prestazioni da vero leader e da giocatore ritrovato.

    Probabili formazioni Cagliari-Torino
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Ibarbo, Sau. Allenatore: Pulga.
    Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello; Vives, Gazzi; Cerci, Barreto, Bianchi, Birsa. Allenatore: Ventura.

  • Sau trascina i sardi, contestazione a Pescara

    Sau trascina i sardi, contestazione a Pescara

    Importantissima vittoria rossoblu nella sfida Pescara-Cagliari, valida per la 25esima giornata di Serie A. Nella settimana più difficile della stagione per il club sardo, ci pensa il bomber Marco Sau a far tornare il sorriso a tutto l’ambiente, scosso per l’arresto ad inizio settimana del presidente Massimo Cellino, ancora dietro le mura del carcere di Buoncammino, dopo aver sostenuto un interrogatorio da 9 ore nella giornata di ieri, rifiutando gli arresti domiciliari affermando “Da qui esco solo da uomo libero”. Per gli abruzzesi invece è crisi vera, con la 18esima posizione e la zona salvezza distante quattro punti. Il pubblico dello Stadio Adriatico ha contestato a lungo squadra e allenatore durante la gara, per poi applaudire e complimentarsi con gli avversari alla fine della partita, dimostrando tanta sportività.

    La partita – Un bel Cagliari conquista tre punti meritatissimi che permettono ai rossoblu di portarsi a 28 punti in classifica e staccare proprio gli abruzzesi, fermi a 21 punti. Un 2-0 secco, tutto sardo con la doppietta di Sau e gli assist di Cossu e Pisano. Il bomber di Tonara raggiunge così quota 10 reti in campionato, raggiungendo giocatori del calibro di Klose e Pazzini, a testimonianza dell’ottimo impatto avuto dall’ex attaccante della Juve Stabia nel massimo campionato italiano.

    Sau, protagonista del match con una doppietta © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Sau, protagonista del match con una doppietta © Giuseppe Bellini/Getty Images

    L’unico pericolo verso la porta di Agazzi è arrivato da un tiro dalla distanza di Weiss in chiusura di primo tempo con la palla che va a stamparsi sul palo dopo una leggera deviazione dell’estremo difensore dei sardi. Per il resto, un Cagliari ordinato che pur rimaneggiato (per le assenze di Astori, Dessena e Conti) dimostra grande solidità e spirito di sacrificio.

    Contestazione – Il pubblico dello Stadio Adriatico di Pescara, dopo il secondo gol di Sau ha iniziato una dura contestazione contro la società abruzzese e soprattutto contro il tecnico Bergodi, bersagliato da cori piuttosto offensivi che non hanno fatto altro che aumentare la pressione intorno alla squadra.

    PAGELLE PESCARA-CAGLIARI
    Sau 8: Prandelli batti un colpo! Il bomber di Tonara è arrivato al decimo centro stagionale senza rigori e punizioni. Tanta corsa, tanto sacrificio e poi le zampate giuste. Nonostante la statura non eccelsa, riesce a segnare anche di testa. Folletto!
    Nainggolan 7: Il belga disfa, costruisce, pressa, fa respirare la squadra. Un giocatore unico nel suo genere. Con l’assenza di Conti, Pulga e Lopez gli concedono le chiavi del centrocampo e lui conclude la partita con l’ennesima prestazione importante.
    Avelar 5.5: Brasiliano solo di nascita. I piedi probabilmente sono anche buoni, ma la spinta e la fantasia sono tutto tranne che sudamericani. Il terzino non sembra offrire ancora tante garanzie in quel ruolo.
    Weiss 6.5: E’ il più pericolo dei padroni di casa. Colpisce un palo sul finale del primo tempo e mette il panico alla difesa sarda quando punta palla al piede. Nei minuti finali, colto da un momento di nervosismo si fa espellere per un brutto fallo da dietro su Ibarbo.
    D’Agostino 5.5: L’ex regista del Siena sembra subire qualche fastidio muscolare sin dai primi minuti. Resiste fino ai primi minuti del secondo tempo e alza bandiera bianca. Fino a quel momento non incide, le sue giocate sono piuttosto lineari.
    Perin 5.5: Altri due gol subiti dal giovane portiere in questo campionato. Le qualità non si discutono anche se nel secondo gol di Sau potrebbe fare meglio. Nel primo invece viene spiazzato dall’inaspettato colpo di testa del folletto sardo.

    TABELLINO PESCARA-CAGLIARI 0-2
    Pescara (4-3-3): Perin 5.5; Zanon 5 (64′ Caprari 5.5), Bianchi Arce 6, Bocchetti 5.5, Zauri 5; Blasi 5 (75′ Vukusic 5.5), D’Agostino 5.5 (49′ Bjarnason 6), Rizzo 6; Weiss 6.5, Celik 6, Caraglio 5.5. Allenatore: Bergodi 5
    Cagliari (4-3-1-2):  Agazzi 7; Pisano 6.5, Rossettini 6, Ariaudo 6, Avelar 5.5; Casarini 6.5, Nainggolan 7, Ekdal 6.5 (88′ Eriksson sv); Cossu 7 (72′ Cabrera 6.5); Ibarbo 5.5, Sau 8 (81′ Nené 5.5). Allenatore: Pulga – Lopez 7
    Marcatori: 53′ Sau (C), 61′ Sau (C)

  • Il Cagliari a Pescara per dedicare i tre punti a Cellino

    Il Cagliari a Pescara per dedicare i tre punti a Cellino

    La 25esima giornata del Campionato di Serie A regala una sfida salvezza da seguire con attenzione. Parliamo di Pescara-Cagliari, match che potrebbe segnare il destino delle due squadre. I sardi arrivano alla gara con il morale a pezzi a causa delle vicende extra-calcistiche che hanno coinvolto il presidente rossoblu, Massimo Cellino, arrestato ad inizio settimana per l’inchiesta portata avanti dalla Guardia Forestale sulla costruzione del nuovo impianto del club, quello Stadio Is Arenas, spesso al centro dell’attenzione dei media per i continui rallentamenti dei lavori e le deroghe concesse in extremis per la disputa delle partite. Il Pescara invece, dopo l’ottimo punto conquistato al Barbera di Palermo punta ad ottenere il bottino pieno tra le mura amiche per allontanarsi dalla zona retrocessione.

    QUI PESCARA – Bergodi ritrova Weiss e punterà sul 4-3-3. In porta confermato il solito Mattia Perin, portiere giovane e di ottimo livello. La difesa sarà composta da Zauri e Balzano sugli esterni, con i centrali Arce Bianchi e Bocchetti, a centrocampo spazio a D’Agostino in cabina di regia supportato dagli interni Blasi e Rizzo. In attacco, il rientrante Weiss insieme a Caraglio e Celik, quest’ultimo recuperato in extremis dal tecnico abruzzese.

    Ibarbo guiderà l'attacco rossoblu in coppia con Sau © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images
    Ibarbo guiderà l’attacco rossoblu in coppia con Sau © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    QUI CAGLIARI – Qualche problema in più per la coppia Pulga-Lopez che dovranno fare a meno degli squalificati Astori, Conti e Dessena. Centrocampo completamente rivoluzionato rispetto alla gara casalinga contro il Milan. Conferma annunciata per il 4-3-1-2 che sta togliendo i sardi dalle sabbie mobili della retrocessioni. Agazzi confermato tra i pali. La difesa vede schierati da destra a sinistra Pisano, Rossettini, Ariaudo e Avelar. Sulla mediana spazio a Nainggolan (che rivede il campo dopo la squalifica scontata la settimana scorsa), Ekdal e Casarini. Sulla trequarti il ballottaggio Cossu – Thiago Ribeirom con il primo favorito per la maglia da titolare e in attacco la coppia Sau – Ibarbo. Ancora panchina per Pinilla!

    CLIMA ROSSOBLU – Settimana pesante quella dei sardi, scossi dall’arresto di Cellino che al momento è ancora rinchiuso al carcere di Buoncammino, accusato di tentato peculato e falso ideologico. Il rischio concreto per il Cagliari è quello di ritrovarsi senza stadio per tutta la stagione, costringendo così la squadra a giocare costantemente in trasferta anche durante i turni casalinghi. La speranza per i tifosi rossoblu è che la situazione possa sbloccarsi nel più breve tempo possibile. Intanto gli stessi sostenitori del club sardo, stanno organizzando un ritrovo domenica alle 15 nella zona del carcere, un modo chiaro per esprimere la propria solidarietà e la loro vicinanza al patron del club.

    IL RITORNO DI WEISS – Bergodi ritrova l’esterno offensivo di proprietà del Manchester City, elemento molto importante nello scacchiere tattico degli abruzzesi. Le sue giocate, la sua velocità, potrebbe mettere in crisi il terzino brasiliano del Cagliari, Avelar che offre buone garanzie in fase di spinta ma soffre ancora nei movimenti difensivi. Per portare a casa l’intera posta in palio, il tecnico degli abruzzesi dovrà affidarsi proprio a Weiss.

    PROBABILI FORMAZIONI PESCARA-CAGLIARI
    Pescara (4-3-3): Perin; Zauri, Arce Bianchi, Bocchetti, Balzano; Blasi, D’Agostino, Rizzo; Weiss, Caraglio, Celik. Allenatore: Bergodi.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Ariaudo, Avelar; Casarini, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Ibarbo, Sau. Allenatore: Pulga

  • Massimo Cellino, un presidente sempre al centro dell’attenzione

    Massimo Cellino, un presidente sempre al centro dell’attenzione

    Ehi, questa è la maxi storia di come la mia vita è cambiata, capovolta, sottosopra sia finita. Seduto su due piedi con te, ti parlerò di Massimo il presidente del Cagliari. Prendiamo spunto dalla sigla del telefilm “Willy, il Principe di Bel-Air” per raccontarvi la vita di Massimo Cellino, patron del Cagliari e attualmente nel carcere di Buoncammino con l’accusa di tentato peculato e falso ideologico. Una vita sempre al centro dell’attenzione, prima come gestore dell’azienda di famiglia (Sem Molini) e poi come presidente della società calcistica che rappresenta l’intera Sardegna. Vent’anni di presidenza ricchi di soddisfazione e qualche delusione, personaggio scomodo per molti per il suo modo battagliero di ottenere i suoi obiettivi. Ma non siamo qui a giudicare la sua innocenza o meno, per quello ci penserà la giustizia.

    Sposato, padre di tre figli. Il 57enne imprenditore sardo ha causa del suo carattere piuttosto difficile si è ritrovato con tanti, forse troppi nemici, nel mondo del calcio e non…

    Cellino, la vita di un presidente battagliero © Enrico Locci/Getty Images
    Cellino, la vita di un presidente battagliero © Enrico Locci/Getty Images

    Guai giudiziari – Che non sia un santo lo sanno pure i muri, visti i precedenti di Massimo Cellino, già accusato nel 1994 per truffa e peculato ai tempi in cui dirigeva ancora l’azienda di famiglia, e successivamente condannato per falso in bilancio e per illeciti su alcune operazioni di mercato (Fonseca al Napoli su tutti), ma da qui a definirlo “Capace di tutto e personaggio dalle spiccate capacità delinquenziali” ce ne vuole. Neanche fosse il peggior mafioso. Il Gip Casula, non soddisfatto, nell’Ordinanza definisce Cellino “capace di qualsiasi genere di sotterfugi pur di raggiungere i propri scopi”. Amen.

    Carcere preventivo – E’ giusto sottolineare, per onor di cronaca, che il presidente Cellino al momento si trova in carcere preventivo, un modo per tutelarsi da eventuali fughe o peggio ancora dalla cancellazione di prove che potrebbero condannarlo definitivamente per falso ideologico e tentato peculato. L’accusa più grave è quella di aver costruito l’impianto, in parte con soldi pubblici.

    Le intercettazioni

    Massimo Cellino è stato incastrato da qualche intercettazione che dice tutto ma non dice nulla. Inizialmente spunta una chiacchierata con il patron della Lazio, Lotito, annunciandogli l’intenzione di costruire lo stadio in tubi innocenti per evitare la richiesta della concessione edilizia e procurandosi semplicemente un documento per l’autorizzazione al montaggio dei nuovi spalti.
    La seconda intercettazione è con l’attuale capo ufficio stampa del club (in quel periodo direttore della sezione sport dell’Unione Sarda), Ivan Paone, nella quale si sfoga apertamente sui continui ostacoli sulla costruzione del nuovo impianto, lamentandosi successivamente degli elevati costi da lui sostenuti per costruire tutto in regola d’arte, con tanto di spese triplicate per accontentare le varie richieste degli enti preposti al controllo.
    Nella terza intercettazione invece, il presidente sardo, spiegherebbe ad un anonimo “Dottore” il suo piano per evitare lo stop degli ambientalisti al montaggio dello stadio. Si parla di lavori da effettuare nel periodo di ferragosto in modo da approfittare delle ferie estive dei vari enti. Piano risultato inutile viste le varie problematiche avute durante tutta l’estate per il montaggio delle tribune.
    In un’ultima (al momento) intercettazione, Cellino minaccerebbe un dirigente comunale, promettendogli guai pesanti se non avesse accelerato i tempi per la firma di alcune documentazioni necessarie per lo svolgimento dei lavori ad Is Arenas.

    I tifosi del Cagliari Calcio stanno tutti (o quasi) dalla parte del Presidente Cellino. Dopo tante battaglie tra Sant’Elia, Elmas e Quartu sembrava aver regalato uno stadio vero alla squadra. E i continui stop di Prefetti, Guardia Forestale e quant’altro non hanno fatto altro che alimentare la crescita di una sorta di presidente-vittima delle istituzioni (capaci di chiudere due container prefabbricati di 2 mq (ad uso biglietteria), posti in un’area già cementificata, per questioni ambientali ancora poco chiare).

    Ma soprattutto da cittadino sardo mi sorge un dubbio: la Guardia Forestale avrà lo stesso coraggio avuto con Cellino per bloccare la mega cementificazione progettata dal nuovo proprietario emiro della Costa Smeralda con investimenti pari al miliardo di euro? Chi vivrà vedrà…

  • Is Arenas, arrestato Cellino! Cagliari sotto shock

    Is Arenas, arrestato Cellino! Cagliari sotto shock

    Terremoto a Cagliari! Massimo Cellino, Mauro Contini e Stefano Lilliu, rispettivamente presidente del Cagliari Calcio, sindaco di Quartu Sant’Elena e Assessore allo Sport della cittadina quartese, sono stati arrestati questa mattina nel capoluogo sardo. Le accuse sono di peculato e falso ideologico. Risveglio shock per i tifosi sardi questa mattina, che di buon mattino si sono ritrovati questa triste notizie nelle prime pagine dei giornali online. Eppure sembrava concludersi per il meglio la storia relativa alle vicende sullo Stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena, il nuovo impianto della società rossoblu costruito in pochi mesi tra mille ostacoli e tanti cavilli burocratici. Al momento i tre sarebbero sotto interrogatorio e il sindaco della cittadina sarda sarebbe già stato trasportato d’urgenza in ospedale, colto da un malore.

    Non conosce pace la vicenda relativa allo Stadio Is Arenas, che ha visto nei mesi scorsi coinvolti altri dirigenti comunali (uno rilasciato dopo due mesi e l’altro agli arresti domiciliari).

    Cellino arrestato, Cagliari sotto shock © Enrico Locci/Getty Images
    Cellino arrestato, Cagliari sotto shock © Enrico Locci/Getty Images

    Futuro a rischio per il Cagliari Calcio che in questo momento rischia di ritrovarsi senza lo stadio e potrebbe concludere la stagione lontano dalla Sardegna, compromettendo il campionato in corso. I tifosi sardi stanno dalla parte del proprio presidente, reo di aver regalato finalmente un impianto degno di nota alla società, anche se gli interrogatori in corso dovrebbero permettere di capire se le accuse sono fondate o meno. Lascia perplessa la situazione di Mauro Contini, sindaco di Quartu, che a causa di una firma arrivata in ritardo fece saltare la partita casalinga della formazione rossoblu contro la Juventus.

    Massimo Cellino, personaggio scomodo nel mondo del calcio, sarà disposto a tutto pur di difendersi dalle accuse di tentato peculato e falso ideologico. Probabilmente se l’aspettava una situazione del genere, dopo gli arresti dei dirigenti comunali di qualche mese fa. Al suo ingresso al Carcere di Buoncammino, il presidente del Cagliari è parso molto tranquillo e sicuro di se, per nulla disturbato dai continui flash dei fotografi appostati davanti al carcere cagliaritano. La speranza per i tifosi sardi è che possa dimostrare la sua innocenza (se così fosse!) per permettere alla squadra una salvezza che al momento, dopo questo shock, potrebbe essere a rischio.

    L’inchiesta

    La Guardia Forestale colpisce ancora. L’inchiesta iniziata qualche mese fa sull’utilizzo improprio di soldi pubblici, destinati al completamento della recinzione del Parco di Molentargius, poco distante dallo Stadio Is Arenas, portò ad un doppio arresto a fine 2012, coinvolgendo due dirigenti del comune quartese scarcerati poco dopo. Ora è il turno dei più noti: Cellino, Contini e Lilliu. Accuse gravi (tentato peculato e falso ideologico), ancora da confermare. La società al momento non ha rilasciato nessun comunicato, è probabile che attenda notizie certe prima di esprimere la propria opinione sulla vicenda.

    Eppure, proprio ieri la Commissione di Vigilanza aveva concesso quindici giorni di proroga per la conclusione dei lavoro in via Olimpia prima di poter dare l’agibilità completa e definitiva per l’Is Arenas.  Questo terremoto rischia di mettere una pietra tombale sopra lo stadio quartese, costringendo il Cagliari ha giocare le proprie partite casalinghe lontano dalla Sardegna.

    Una situazione incredibile che getta nello sconforto giocatori e tifosi, convinti finalmente di poter contare su uno stadio agibile e sicuro per i prossimi tre anni.

  • Is Arenas, video risposta a Mediaset Premium

    Is Arenas, video risposta a Mediaset Premium

    Nel tardo pomeriggio di ieri la Sardegna ha rabbrividito per la farsa andata in onda su Mediaset Premium all’interno della trasmissione Premium Calcio, condotta dal giornalista Massimo Callegari. Nel presentare il match Cagliari-Milan, il “Calle” con i suoi illustri ospiti (che non citeremo) si è esibito nel descrivere lo stadio di Is Arenas e l’ambiente circostante, supportato da un video che riprendeva tutto tranne che l’impianto di Quartu Sant’Elena. Credendosi ad un simposio della Grecia antica, i tre simpatici personaggi hanno emesso le loro sentenze, descrivendo l’Is Arenas peggio di un campo nomadi. Magari durante la pubblicità si sono fatti pure una risata, rievocando le tristi barzellette sul conto dei sardi, chiedendosi dove fossero le pecore.

    L’INTELLIGENZA – Dopo tutto c’era da aspettarselo, l’intelligenza nel 2013 è diventata un optional di serie che non tutti possono permettersi. Capisco chi ha voluto mettere in cattiva luce Is Arenas e la società Cagliari Calcio, capisco pure il Prefetto che per la prossima partita casalinga ha già pronta l’ordinanza per far giocare la squadra di Cellino in Pakistan e il ricorso all’Aia firmato da Benito Urgu e contro-firmato dai Lapola, capisco pure i fenicotteri che vengono disturbati dai botteghini (!), ma fatico a comprendere Callegari.

    Is Arenas, il kartodromo non c'è
    Is Arenas, il kartodromo non c’è

    GIORNALISTA – Tu quoque, informarsi su quello che si sta dicendo no? E’ troppo difficile fare il giornalista? Sai, quel mestiere dove di solito si usa verificare una fonte o una notizia prima di scriverla e farla conoscere a mezza Italia. Non è che sei automaticamente diventato il giornalista sportivo più bravo soltanto perché eri la punta di diamante della mitica Sportitalia, quando ti dileggiavi col calcio sudamericano. Alla gente non importa se conosci a memoria tutte le spiagge di San Paolo, si aspetta anche una professionalità altrove, come cantava Morgan.

    CHIARIMENTI – Stamattina ti ho pensato Calle, e insieme al mio amico Marco Deiana con cui vado a correre ogni mattina (l’altro Marco, Foroni, in confronto è un principiante) abbiamo scattato un po’ di foto e realizzato un video (perdonateci la risoluzione ma non disponiamo di mezzi per così dire all’avanguardia). Ah, quando ospiti nuovamente Maurizio e Riccardo digli che un gommista c’è, ed è difronte al Gieffe di Viale Colombo (non esattamente in via Olimpia). Invece per il kartodromo digli di cercare su internet Arborea (non il latte, la città): forse qualche gara di go kart riescono a vederla, magari ci sono pure Schumacher e Hakkinen bambini. Hai visto mai…

    Video Is Arenas

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  • Cagliari-Milan a Torino. Cellino bloccherà la trasferta?

    Cagliari-Milan a Torino. Cellino bloccherà la trasferta?

    Bufera intorno allo Stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena. La Prefettura dice no alla disputa di Cagliari-Milan in terra sarda e obbliga la formazione rossoblu al trasloco all’Olimpico di Torino, dove abitualmente gioca le partite casalinghe la squadra granata. Incredibile e al limite del ridicolo, la situazione che si è creata intorno al nuovo impianto del Cagliari Calcio, che dopo aver dovuto giocare lontano dal calore del proprio pubblico nella sfida contro la Juventus, dovrà fare altrettanto per il match contro i rossoneri. Esclusa a priori la possibilità di vietare la trasferta al tifo milanista o quella di permettere l’ingresso allo stadio ai soli abbonati. Perché? Qualcosa non torna. Eppure l’Osservatorio, seppur con qualche riserva, aveva dato il suo ok alla disputa della partita all’Is Arenas.

    E allora cosa c’è sotto? Perché la Prefettura ha dato il via libera alla sfida contro il Napoli (con tanto di sei tifosi partenopei presenti alla stadio, pur con i rischi del caso, vista l’altissima rivalità tra le due tifoserie)?

    O Is Arenas o niente – Il Presidente rossoblu, Massimo Cellino, è stato chiaro fin da subito. O si gioca nel nuovo impianto sardo oppure la squadra non si presenterà sul campo da gioco. Sicuramente una situazione non facile per il Cagliari, che si ritrova in piena corsa salvezza con il rischio di giocarsi punti importanti lontano dal pubblico amico, favorendo eccessivamente gli avversari. Infatti, come nel caso contro la Juventus, la Lega ha optato per uno stadio fin troppo facile da raggiungere per i tifosi ospiti, a discapito del pubblico rossoblu che deve effettuare mille peripezie per assistere alla gara (che secondo il comunicato della Lega si dovrebbe giocare in campo neutro).

    Cellino, presidente del Cagliari, bloccherà la trasferta a Torino? © Claudio Villa/Getty Images
    Cellino, presidente del Cagliari, bloccherà la trasferta a Torino? © Claudio Villa/Getty Images

    Lo sfogo di Nainggolan – Il centrocampista belga, attraverso il social network twitter si sfoga “Perché contro le grandi squadre si gioca sempre lontano dalla Sardegna?”. E come dargli torto? Visto che nelle sfide contro squadre di bassa-media classifica, le porte dell’Is Arenas vengono spalancate per tifosi locali e non…

    Berlusconi favorevole – Tranquilli, non stiamo parlando di qualche riforma, ma semplicemente del giudizio del patron rossonero circa la possibilità di giocare l’incontro a Quartu Sant’Elena. L’ex Premier si lascia andare anche ad un confronto con il Napoli, chiedendosi perché sia stata data l’agibilità per la sfida contro i partenopei e non quella contro il Milan? Mistero!

    Eppure, seppur piccolissima, c’è una possibilità che cambi tutto. Ma c’è bisogno dell’ok del Prefetto, che sembra orientato comunque a mantenere la propria posizione di negatività nei confronti dello Stadio Is Arenas, nonostante Cellino abbia garantito la conclusione dei lavori riguardanti la sicurezza dentro e intorno all’impianto.

    Il calcio italiano sta raggiungendo limiti mai toccati (in senso negativo). I tifosi del Cagliari probabilmente meritano più rispetto, così come i dirigenti rossoblu che con tanto impegno e molti investimenti hanno permesso di costruire l’impianto in soli quattro mesi, dopo l’incubo della scorsa stagione relativo al Sant’Elia. Meritano rispetto anche i tifosi e i dirigenti milanisti, che appoggiano i rivali sardi in questa lotta. Ora la situazione è diventata insostenibile. Perché non si è data la possibilità di far entrare solamente gli abbonati sardi? I misteri si infittiscono e intanto, il rischio di falsare il campionato si alza e chissà se Cagliari-Milan verrà giocata…