Tag: cagliari

  • Cagliari, in delirio per la squadra di Zeman

    Cagliari, in delirio per la squadra di Zeman

    Presentata la squadra di Zdenek Zeman e del nuovo Presidente Giulini, che ha rilevato ad inizio estate la società da Cellino. All’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia è stato un tripudio per i rossoblù sardi, a presentare la serata Eleonora Boi, volto nuovo della Tv e del mondo del calcio attraverso l’emittente Sportitalia. La società nel contempo ha pubblicizzato la candidatura di Cagliari quale città della cultura 2019, segno della voglia della nuova proprietà di rafforzare il senso d’appartenenza.

    Da subito si capisce che la serata sarà memorabile e che i tifosi aspettavano di abbracciare la squadra con il massimo calore dopo la parentesi del ritiro di Sappada nelle Dolomiti e quando arriva il pullman il pubblico è in delirio. La voglia di conoscere i nuovi acquisti, rivedere i propri beniamini, scoprire le nuove maglie e sentire parlare la nuova proprietà è tantissima.

    Palco e pubblico per la presentazione del Cagliari 2014/15 | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Palco e pubblico per la presentazione del Cagliari 2014/15 | Foto Twitter / Il Pallonaro

    I calciatori vengono presentati uno ad uno e per ognuno il pubblico si esalta. Con la maglia numero dieci sale Adryan ed il pubblico ricorda Gianfranco Zola, sperando che il giovane possa ripeterne le gesta, ma l’ovazione più grande è per Mauricio Pinilla che in molti sperano resti in Sardegna.

    La squadra di Zeman con le nuove maglie | Foto Twitter / Il Pallonaro
    La squadra di Zeman con le nuove maglie | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Applauditi Sau e osannato il beniamino locale Cossu ecco arrivare il momento più atteso, tocca a Zeman. Il tifo sardo non si esime dal lanciare il coro “Chi non salta juventino è!“, conoscendo i passati scontri del tecnico boemo con la Vecchia Signora. Zeman sorride, salta e sembra divertirsi e come sempre, quando gli viene consegnato il microfono, è di poche parole ma di grande effetto:

    “Voglio togliermi grosse soddisfazioni!”

    Ed il pubblico ci crede, il ritiro estivo è stato un successo di risultati con un crescendo della condizione, tanto che qualcuno ha trovato sorpreso perfino il tecnico boemo che normalmente spreme nella preparazione fisica pre-campionato i suoi atleti con sedute durissime ma che poi permettono agli atleti di correre come forsennati per tutto l’anno.

    Dopo l’inno “Cagliari nel nostro cuore” Giulini fa gli onori di casa e saluta tutti emozionato:

    Giornata fantastica, non me l’aspettavo. Sono ancora molto emozionato“.

    Il Cagliari di Zdenek Zeman sta crescendo e lui sta plasmando la squadra nelle migliori condizioni in cui abbia lavorato, tanti giovani che hanno la dose giusta di umilta e l’enorme fame di esplodere, il pubblico dopo il benestare a poter riempire fino a dodici mila posti il Sant’ Elia, sarà un’arma in più che farà bene alla squadra abituata ad esili infernali nelle passate stagioni e poi c’è entusiasmo, quello che solo Zeman riesce a tramutare in energia.

    Riuscirà il tecnico boemo a sorprenderci come nella cavalcata del Pescara in Serie B o del Foggia degli anni ’90?

  • Zdenek Zeman a 360°: da Tavecchio a De Laurentiis passando per Conte e Nazionale

    Zdenek Zeman a 360°: da Tavecchio a De Laurentiis passando per Conte e Nazionale

    Uno Zdenek Zeman a tutto tondo quello che ha parlato in un’intervista rilasciata alla “Gazzetta dello Sport”.

    Il Boemo, che divide i tifosi e gli addetti ai lavori, o lo si ama o lo si odia, come sempre è stato un vero e proprio show toccando diversi argomenti, tra cui quello del momento, ovvero l’infelice battuta del candidato alla presidenza della Figc Carlo Tavecchio sulle banane. Zeman però è andato controcorrente esprimendo il proprio pensiero sulla vicenda:

    La sua è stata un’uscita inopportuna e che non può non essere censurata. Però, tolta la forma, nella sostanza ha ragione. Uno dei grandi mali del calcio italiano è la presenza di troppi stranieri. Bisogna tornare a puntare sui nostri ragazzi. Tavecchio l’uomo giusto per rilanciare il calcio in Italia? Il problema non sono gli uomini, sono i programmi. Serve un cambiamento profondo. Ma con un mandato di appena due anni, Tavecchio o un altro, cosa può fare?

    Zdenek Zeman
    Zdenek Zeman

    Zeman poi critica anche l’idea del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che aveva proposto l’opportunità di tenere aperto il calciomercato per tutto l’anno:

    Chi dice che il calciomercato deve rimanere aperto tutto l’anno non capisce nulla di calcio. Per me il mercato dovrebbe chiudersi prima che le squadre partano per i ritiri.

    Un’ altra notizia di quest’estate è stato senza dubbio l’addio di Antonio Conte dalla panchina della Juventus, ed il Boemo si è dimostrato diretto e schietto nei confronti dell’allenatore salentino:

    Senza di lui la Juve non perde nulla perché ha una storia e un organico che prescindono dall’allenatore. In quanto alle dimissioni il rapporto si era logorato, la decisione andava presa prima.

    Capitolo nazionale, Zdenek Zeman dice la sua sponsorizzando la candidatura di Roberto Mancini:

    Roberto è stato un giocatore di alto livello, da tecnico ha vinto sia in Italia sia all’estero, conosce le lingue. Sarebbe la persona giusta al posto giusto.

    Nell’intervista al tecnico del Cagliari c’è ovviamente spazio per un commento sulla sua avventura in terra sarda e sull’addio alla maglia rossoblù del difensore Davide Astori:

    Ho scelto il Cagliari perché qui c’è una società nuova, fatta di persone perbene, che ha voluto puntare su di me. Questo basta e avanza per iniziare una nuova avventura. Stiamo lavorando bene. L’obiettivo è essere pronti per la prima giornata. Purtroppo il mercato aperto condiziona il nostro lavoro. Non ho provato a trattenere Astori. Era giusto che cercasse altrove le motivazioni che al Cagliari non aveva più. Trattenere un giocatore contro la sua volontà è sempre controproducente.

     

  • Colpo di scena: Astori niente Lazio, il difensore va alla Roma

    Colpo di scena: Astori niente Lazio, il difensore va alla Roma

    Nel calciomercato non c’è mai da stupirsi ma la vicenda che ha coinvolto il difensore del Cagliari Davide Astori ha davvero del’incredibile con un colpo di scena davvero beffardo per la società che lo ha subito.

    Davide Astori
    Davide Astori

    La Lazio ha dovuto subire il no dal Cagliari all’offerta fatta per acquistare il centrale rossoblù ma la beffa più atroce è arrivata in serata quando è filtrata la notizia che Astori nella prossima stagione sarà un calciatore della Roma.

    Veniamo a fare un resoconto di questa incredibile vicenda.

    La Lazio ha seguito il calciatore per diverso tempo ed ha provato diversi tentativi economici sempre respinti dal Cagliari. Oggi le due parti sembravano essersi riavvicinate ma nel pomeriggio è arrivato il primo colpo di scena con il Ds del Cagliari Marroccu che ha così annunciato il rinnovo di contratto (il calciatore andava in scadenza nel 2015) di Astori:

    “Davide compie un grande gesto, raro nel mondo del calcio. Abbiamo rinnovato fino al 2017. Siamo molto orgogliosi e soddisfatti di questa scelta. Il mercato è lunghissimo. La Lazio? Diciamo che non è tra i club in prima fila e nell’immediato per Astori non abbiamo altre trattative. Ho sentito e salutato cordialmente il presidente Lotito.

    Lo stesso Astori aveva voluto dire la sua motivando la sua scelta di rinnovare:

    Sono da sei anni al Cagliari, ho avuto rispetto e ci tengo a darne. Sì, ci ho pensato a lungo, poi ho deciso di non andare in scadenza. Sono felice per il rinnovo e ringrazio il presidente Giulini: abbiamo preso assieme questa scelta.

    Questo è successo nel tardo pomeriggio, in serata è invece arrivata la notizia che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti i tifosi biancocelesti: Davide Astori sarebbe in procinto, manca ancora l’ufficialità ma paiono ormai solo questione di ore all’annuncio, di firmare un contratto con la Roma.

    Walter Sabatini sarebbe riuscito nell’ennesimo colpaccio e avrebbe portato in giallorosso il difensore con un prestito oneroso da 2 milioni subito con diritto di riscatto al termine della stagione a circa 8 milioni di euro.

    In rete si è subito scatenata la protesta dei tifosi biancocelesti, intanto la Roma mette a segno un altro colpo beffando la Lazio come aveva fatto nel caso Iturbe con la Juventus.

  • Zeman torna in Serie A, allenerà il Cagliari

    Zeman torna in Serie A, allenerà il Cagliari

    Un allenatore che nella sua storia ha saputo dividere la critica ed il tifo, o lo si ama o lo si odia, questo è Zdenek Zeman.

    Il tecnico boemo si rilancia nella Serie A, il nuovo proprietario del Cagliari Giulini ha deciso di puntare su di lui come primo allenatore nella sua avventura alla guida della squadra sarda.

    Zdenek Zeman quindi ritorna su una panchina del massimo campionato italiano dopo l’avventura con la Roma nella stagione 2012/2013 conclusasi con l’esonero avvenuto dopo una sconfitta proprio con la sua futura squadra, il Cagliari.

    Zdenek Zeman
    Zdenek Zeman

    Zeman era stato a lungo corteggiato anche dal Bologna per guidare la squadra emiliana ad un immediato ritorno nella massima serie dopo la retrocessione avvenuta in questo campionato. Poi però c’è stato l’inserimento del Cagliari, manca ancora l’ufficialità che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni ma la fumata bianca c’è stata ed è arrivata dopo un colloquio tra Tommaso Giulini ed il tecnico boemo che stando alle indiscrezioni dovrebbe firmare un contratto da un anno portando con se a Cagliari tre suoi collaboratori.

    Zeman allenatore che fa del gioco d’attacco e del 4-3-3 il proprio credo, è salito alle cronache calcistiche con il suo Foggia che guidò prima alla promozione dalla Serie B  alla Serie A nel 1989/90 e poi ad altre tre stagioni brillantissime nel massimo campionato tanto da meritarsi l’appellativo di “Foggia dei miracoli”. 

    In seguito Zeman passò alla Lazio sempre con il suo modulo offensivo, si ricordano una vittoria per 8-2 contro la Fiorentina ed un 7-1 contro il Foggia, disputando due stagioni e mezzo discretamente positive prima dell’esonero nel gennaio 1997.

    Dopo la Lazio Zeman rimase nella capitale guidando la Roma di Franco Sensi conquistando un 4° ed un 5° posto con, in entrambe le stagioni, il miglior attacco della Serie A.

    Dopo una serie di alti e bassi il tecnico ceko torna a brillare prima con il Foggia in cui si mettono in risalto Insigne e Sau ma sopratutto con il Pescara con il quale conquista la promozione in Serie A nella stagione 2011/2012 con Verratti, Immobile ed Insigne ad esaltarsi nel suo modulo.

    In seguito, come già detto, il ritorno piuttosto amaro a Roma, un anno di stop ed ora questa nuova avventura con il Cagliari con la speranza dei tifosi sardi di potersi divertire a Zemanlandia.

  • Cellino annuncia: “Ho venduto il Cagliari agli americani”

    Cellino annuncia: “Ho venduto il Cagliari agli americani”

    Ho venduto il Cagliari a un gruppo americano, sono felicissimo. Dio li benedica, ora saranno loro a lottare con la burocrazia.

    Massimo Cellino
    Massimo Cellino

     

    Così Massimo Cellino ha comunicato il cambio di proprietà, dopo ben 22 anni, della società rossoblù. La fumata bianca è arrivata al termine del lungo incontro che si è svolto a Miami nella notte italiana tra lo stesso Cellino ed i rappresentanti del gruppo statunitense, guidati in Italia dal manager Luca Silvestrone. Queste le parole rilasciate da Cellino al termine dell’incontro:

    Sono felicissimo, spero che facciano fare a loro ciò che non hanno fatto fare a me. Abbiamo raggiunto un accordo e abbiamo abbozzato una lettera di intenti che prevede il loro ingresso nella società a scaglioni.

    Oltre alla proprietà del Cagliari, Cellino ha ceduto anche il centro sportivo di Assemini ed i terreni di Elmas, zona dove sarebbe dovuto nascere lo stadio privato della squadra sarda.

    Per la chiusura definitiva dell’operazione mancano ancora le firme ma l’accordo di massima, con conseguente stretta di mano, c’è stato. 

    Oggi ai microfoni del portale Tuttomercatoweb.com ha parlato proprio Silvestrone, l’intermediario del fondo americano, confermando il buon esito della trattativa e aprendo alla questione stadio:

    Adesso possiamo dire che la trattativa è chiusa. Ce l’abbiamo fatta, ieri sera ci siamo incontrati a Miami col presidente e nel giro di pochissimo tempo siamo venuti ad un accordo. Siamo alla fase delle revisioni del contratto e andremo adesso in Comune a risolvere la questione stadio. Venerdì alle 15 avrò un appuntamento col sindaco di Cagliari Massimo Zedda e definirò la questione stadio. La volontà è quella di fare una cosa fatta bene. Possiamo ringraziare il presidente Cellino che è stato bravissimo. Tra l’altro, lo stesso Cellino ci ha autorizzato ad andare dal sindaco a nome del Cagliari Calcio. Insomma, è come se avessimo firmato già. Noi faremo uno stadio nuovo e ci affideremo al noto architetto Dan Meis. Nel frattempo cercheremo una soluzione fino a quando non sarà costruito il nuovo impianto.

    Dunque va a finire l’era Cellino e si appresta a nascere un nuovo Cagliari a stelle e strisce.

     

  • Destro, 4 turni di stop. Nazionale a rischio?

    Destro, 4 turni di stop. Nazionale a rischio?

    La stangata era plausibile, ed era nell’aria: Mattia Destro dovrà osservare uno stop di quattro giornate in campionato a seguito della decisione del giudice sportivo Tosel per applicazione della prova televisiva in seguito all’episodio accaduto in Cagliari-Roma di domenica scorsa, quando l’attaccante giallorosso ha commesso un fallo (una manata) ai danni di Astori, non vista dal direttore di gara Davide Massa anche perchè dal suo referto di gara non risulta alcuna menzione in proposito all’episodio Destro-Astori. Tre giornate per la prova Tv ed una giornata per somma di ammonizioni, quattro in totale, appunto: niente Atalanta, Fiorentina, Milan e Catania. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione del Giudice Sportivo Tosel si evince il giudizio di condotta violenta in relazione alla volontarietà del gesto, della delicatezza della zona colpita (il capo) e dei concreti effetti del colpo inferto evidenziati dal brusco spostamento del capo di Astori.

    Destro, 4 turni di stop | foto da web
    Destro, 4 turni di stop | foto da web

    Una perdita pesante per la Roma di Garcia soprattutto nell’ottica del difficile inseguimento alla Juventus capolista, ora a quota +8, che costringerà i giallorossi a privarsi del loro attaccante più prolifico, a quota tredici reti in campionato (uno ogni 86 minuti). L’aspetto da sottolineare, poi, è che questa pesante squalifica giunge per Destro come un fulmine a ciel sereno, quando sembrava stesse attraversando un momento d’oro, che lo proiettava a pieno diritto tra le certezze di Cesare Prandelli in vista dei Mondiali di Brasile. In tal senso, però, alla luce del Codice Etico promosso e applicato dal commissario tecnico, se la squalifica di Destro sarà confermata anche dopo il ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo presentato in queste ore dalla Roma, l’attaccante dovrà necessariamente saltare lo stage della Nazionale previsto a Coverciano per il prossimo 14 e 15 di Aprile.

    Questo non significa automaticamente che la convocazione di Mattia Destro possa essere a rischio, anche considerando il suo attuale momento di forma, ma che l’entourage di Prandelli dovrà considerare la sua posizione. Per ora, sembra probabile che Mattia Destro salterà lo stage di Coverciano ma il Club Italia potrebbe consentirgli di svolgere i test fisici previsti nella due giorni al termine delle quattro giornate di squalifica in modo da “aggirare il problema”. D’altronde non è possibile rinunciare tanto facilmente al capocannoniere del campionato.

  • Massimo Cellino, addio sogni d’oltre manica?

    Massimo Cellino, addio sogni d’oltre manica?

    Non è bastata la sconfitta subita dal Cagliari contro il Bologna a far soffrire Massimo Cellino, ma ci si è messo anche l’organo inglese giudicante sull’acquisizione della società Leeds United.  E’ arrivato il responso definitivo da parte della Football League è stata bocciata definitivamente a causa di una vecchia multa per evasione fiscale da parte del patron del Cagliari.

    Così Massimo Cellino, che ha già versato nelle casse del club due milioni di sterline, non potrà esserne proprietario per colpa di una sanzione di 600.000 Euro ricevuta dal fisco il 17 marzo scorso per non aver pagato l’I.V.A. sull’acquisto di una barca a vela negli Stati Uniti.

    La telenovela però non sembra essere arrivata ad un termine definitivo, infatti come si apprende in una nota ufficiale del Leeds United la società si dichiara dispiaciuta del responso ricevuto e conferma l’intenzione di continuare a mediare tra la Football League e la società Eleonora Sport Ltd. per trovare una soluzione che possa trovare d’accordo entrambe le parti.

    In effetti non è una situazione facile, in quanto attualmente il 75% delle quote azionarie del Leeds United, che erano in possesso della Gulf Finance House, consorzio con sede in Bahrain, dopo l’autorizzazione della Football Leagues Owners and Directors Test sono passate di mano alla Eleonora Sport Ltd. gruppo a cui fa capo lo stesso Massimo Cellino. Un affare da circa 50/60 milioni di Euro che si sarebbe dovuto concretizzare materialmente nell’arco di due anni e correlato dal progetto di acquisizione anche di Ellan Road (stadio del Leeds) ed l’ambizione di riportare il club in Premier.

    Tifosi del Leeds espongono uno striscione su Cellino | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Tifosi del Leeds espongono uno striscione su Cellino | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Dopo i guai avuti con i tifosi del Leeds a proposito dell’esonero, poi annullato, del tecnico Brian McDermott e della manifestazione prima di una gara da parte degli stessi vestiti da mafiosi adesso ci si mette anche l’organo giudicante la Championship (lega nella quale milita attualmente il Leeds) ad impedire a Cellino di ricoprire il ruolo direttivo nel club.

  • Aderisce alla campagna contro l’omofobia, Daniele Dessena insultato sul Web

    Aderisce alla campagna contro l’omofobia, Daniele Dessena insultato sul Web

    Come molti altri calciatori domenica scorsa, il centrocampista del Cagliari Daniele Dessena, durante la partita contro l’Inter a San Siro, ha indossato i lacci arcobaleno nelle sue scarpette da gioco, aderendo così  alla campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia e le discriminazioni nello sport “Diamo un calcio all’omofobia – Chi allaccia ci mette la faccia” realizzata da Paddy Power e dalle Associazioni nazionali Arcigay e Arcilesbiche.

    La sua scelta di scendere in campo aderendo a questa iniziativa però, purtroppo, non ha riscosso l’ammirazione di tutti, infatti alcuni tifosi hanno pesantemente insultato ed offeso Dessena sui social network.

    Daniele Dessena insultato per la campagna
    Daniele Dessena insultato per la campagna contro l’omofobia | Foto Web

    La mezzala rossoblu però, non ha gradito questi attacchi ed ha voluto prontamente replicare alle offese subite:

    “Siete degli stupidi ignoranti. Pensate al vostro lavoro e non al mio! Abbiate rispetto delle scelte delle persone e ribadisco, siete degli ignoranti”.

    Oltre alle offese però, fortunatamente, l’iniziativa presa dal calciatore, ex Parma e Sampdoria, ha riscosso diversi attestati di stima sia da altri tifosi che da associazioni, tra queste anche l’ Arc di Cagliari che ha espresso i propri complimenti attraverso questa nota:

    “Un grazie anche a tutti i tifosi rossoblu, quelli sfegatati, che hanno difeso il proprio giocatore. Ci auguriamo infine che l’intera squadra del Cagliari aderisca a questa iniziativa”.

    Già al termine della partita Dessena aveva voluto esprimere il suo pensiero e spiegare il perché di questa sua scelta nell’aderire all’iniziativa:

    “Per me oggi é un giorno importante perché ho potuto dare un contributo reale ad una causa importante e in cui credo. Io ho un bambino, non sono sposato, ho una compagna ed ogni settimana faccio avanti e indietro tra Cagliari e Parma per vederli. Non mi è mai capitato nella mia carriera di incontrare giocatori omosessuali, anche se credo possano essercene. Il fatto che un calciatore, come qualsiasi altra persona, possa manifestare pubblicamente un orientamento sessuale differente dal mio non rappresenta alcun problema né fastidio. Dovremmo cominciare a cambiare radicalmente la nostra mentalità, realmente, non solo a parole”.

     

     

     

  • La viola impatta sullo scoglio Cagliari, a Bologna si rialza l’Udinese

    La viola impatta sullo scoglio Cagliari, a Bologna si rialza l’Udinese

    Anticipi importanti quelli delle 18:00 di sabato. Importanti perché possono, in base a come andranno le altre partite della 22esima giornata, essere determinanti per la corsa all’Europa per la Fiorentina e per respirare fuori dalla zona calda per l’Udinese.

    In una gara soporifera, priva di grandissime emozioni tra Fiorentina e Cagliari  è Pinilla a sbloccare il risultato in modo decisivo.

    Coppia d’attacco per i rossoblù padroni di casa  Sau e Pinilla, con alle spalle Cabrera. Montella fa un po’ di turn-over, riposano l’acciaccato Borja Valero e Cuadrado, al loro posto il neo acquisto Anderson e Ilicic, davanti la punta è Matri. Nell’unica occasione del primo tempo, Sau si guadagna un calcio di rigore per un fallo leggero ma netto di Roncaglia. Sul dischetto ci va Pinilla che batte Neto per il vantaggio decisivo del Cagliari.

    Il calcio di rigore di Pinilla che spiazza Neto | © Enrico Locci / Getty Images
    Il calcio di rigore di Pinilla che spiazza Neto | © Enrico Locci / Getty Images

    Nella ripresa il canovaccio non cambia. Fiorentina che prova a recuperare, con Montella che con i cambi prova a scuotere la squadra ma non è proprio serata. Il Cagliari si copre ed agisce di rimessa punzecchiando la difesa viola. Il risultato non cambierà più, partita bruttina e forse Fiorentina più brutta della stagione finora.

    CAGLIARI-FIORENTINA 1-0 (1-0) – 39° rig. Pinilla (C)

    Cagliari (4-3-1-2):

    Avramov 6; Perico 6; Astori 6,5, Rossettini 6,5; Murru 6; Ekdal 6; Dessena 6; Conti 6,5; Cabrera 5,5 (dal 67° Vecino 6); Sau 6,5 (dal 72° Nenè s.v.); Pinilla 6,5(dal 83° Adryan S.V.).

    All. Lopez.

    Fiorentina (4-3-2-1): Neto 5,5; Roncaglia 5; Gonzalo Rodriguez 6,5; Savic 6; Vargas 6; Pizarro 5,5; Aquilani 5,5 (dal 63° Joaquin 5,5); Mati Fernandez 5,5 (dal 68° Matos 5,5); Anderson (dal 52° Borja Valero 6); Ilicic 5; Matri 5,5.

    All. Montella.

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Rossettini, Conti (C), Rodriguez (F) . Espulsi: -.

     

    Bologna-Udinese permette ai friulani di tornare a sorridere ed inguaia ancora di più i felsinei. Decidono il match Di Natale, su calcio di rigore e Nico Lopez sempre più arma carica quando è in campo.

    L’inizio è di studio, evidentemente la paura prende subito il sopravvento, poi il match si anima al 15° quando Lazzari cade in area dopo il contatto con Pazienza. Calvarese non ha dubbi e fischia il penalty che Di Natale non sbaglia. Il Bologna reagisce trascinato dal solito Diamanti, ma è troppo prevedibile, così in contropiede sono i friulani a rendersi più pericolosi.

    A 17 anni esordisce dal primo minuto Scuffet, portiere dell’Italia Under 17 e titolare scelto oggi da Guidolin. Nei pochi interventi in cui è chiamato in causa fa il suo dovere con grande sicurezza. Per un paio di episodi dubbi in area friulana uno a fine primo tempo ed un altro verso la fine della ripresa il match si incattivisce. Nella ripresa Guidolin si rende conto di dover alleggerire la pressione sui suoi e fa entrare Maicosuel e Nico Lopez.

    Nico Lopez batte Curci per il 2-0 Udinese |© Mario Carlini / Getty Images
    Nico Lopez batte Curci per il 2-0 Udinese |© Mario Carlini / Getty Images

    E proprio Lopez in un contropiede a chiudere la gara e a sigillare i tre punti fondamentali per l’Udinese.

    BOLOGNA-UDINESE 0-2 –  15° rig. Di Natale (U), 92° Lopez (U)

    BOLOGNA (3-5-1-1): 

    Curci 6,5; Antonsson 6; Natali 5,5; Cherubin 6,5 (72° Christodoulopoulos S.V.); Garics 6 (59° Moscardelli 5,5); Kone 6; Perez 5,5; Pazienza 5; Morleo 6; Diamanti 6; Bianchi 6 (67° Acquafresca 5,5).

    All.: Ballardini.

    UDINESE (3-5-2):

    Scuffet 6,5; Heurtaux 7; Danilo 6,5; Domizzi 6; Basta 6; Badu 6,5; Allan 5,5 (46° Pinzi 6); Pereyra 6; Lazzari 6; Fernandes Bruno 6 (65° Lopez 7); Di Natale 6 (72° Maicosuel 6,5).

    All.: Guidolin

    Arbitro: Calvarese

    Ammoniti Allan (U), Domizzi (U), Cherubin (B), Koné (B), Pinzi (U), Pereyra (U), Moscardelli (B). Espulsi: – .

  • Cagliari, ingaggiato Adryan Oliveira Tavares

    Cagliari, ingaggiato Adryan Oliveira Tavares

    Buon colpo del Cagliari del Presidente Massimo Cellino, acquistato ufficialmente il talento di 19 anni Adryan Oliveira Tavares dal Flamengo.

    Attraverso il sito ufficiale della squadra sarda è apparso il comunicato tanto atteso:

    La Società Cagliari Calcio comunica di aver acquisito il cartellino di Adryan Tavares dal Flamengo con la formula del prestito con diritto di riscatto. Adryan Oliveira Tavares è nato a Rio De Janeiro l’8 ottobre 1994. Il suo ruolo naturale è quello di trequartista. Cresciuto nelle giovanili del Flamengo, il club più popolare del Brasile, ha esordito in prima squadra il 24 luglio 2011 nella gara contro il Cearà. Un anno dopo il primo gol, vittima l’Atletico Goianiense. Cliente fisso delle nazionali giovanili brasiliane, nel 2011 ha preso parte al campionato sud-americano Under 17 svoltosi in Ecuador. E’ stato grande protagonista nella vittoria dei “verde-oro”, venendo nominato insieme al compagno di squadra Lucas Piazòn miglior giocatore del torneo. Nello stesso anno ha giocato il Mondiale di categoria: il Brasile si è piazzato al 4° posto, e Adryan ha segnato 5 gol in 6 partite, risultando il terzo miglior marcatore della competizione. Nel 2013 ha giocato il sud-americano Under 20 svoltosi in Argentina, con minor fortuna, in quanto il Brasile non è riuscito a superare la prima fase”.

    Adrian Tavares Oliveira | © Getty Images / Getty Images
    Adrian Tavares Oliveira | © Getty Images / Getty Images

    Questa, diciamo la presentazione del Cagliari che fa del giocatore, una trattativa che i rossoblù hanno portato avanti con grande convinzione credendo fortemente nel giovane calciatore. Vediamolo in azione attraverso questo video:

    [jwplayer mediaid=”184453″]

    Abilissimo nel dribbling, sia nello stretto che in campo largo dove le maglie delle difese brasiliane  agevolano di più rispetto a quelle italiane questo tipo di gioco. Possiede un bel tiro, poco potente ma molto preciso che sfrutta abilmente nei calci di punizione.

    Adryan nasce trequartista naturale a ridosso delle punte, dove come regista deve ancora acquisire l’esperienza e la visione di gioco completa per diventare un completo assist-man. Nella 2010/20111 durante il Mondiale Under 17 con la nazionale carioca di categoria in sei presenza ha realizzato cinque gol e fornito quattro assist per i compagni. Non male per un torneo breve come una competizione mondiale.

    Adryan Oliveira Tavares nello scacchiere tattico disegnato dal duo Lopez-Pulga può essere quindi schierato al posto di Cossu, qualora i due tecnici decidessero di dargli fiducia. Giocatore agile e veloce com’è può anche essere anche schierato sulla trequarti a sinistra, dove sfruttando il suo dribbling può rientrare e calciare in porta o fornire assist per la punta davanti. Questo però eventualmente in un cambio di modulo in corsa, visto che il Cagliari gioca prediligendo un 4-3-1-2, e trasformandosi in un 4-3-2-1 tenendo Cossu o arretrando Sau e con Adryan al posto di uno dei due.

    Riuscirà l’estroso talento brasiliano a trovare spazio in un formazione così quadrata come quella cagliaritana? E avrà il tempo di ambientarsi in un campionato che dice sempre di voler dare spazio ai giovani ma che poi li boccia inesorabilmente dopo poco tempo?