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  • Menez e Mexes riportano il Milan al successo

    Menez e Mexes riportano il Milan al successo

    Nella serata della contestazione della Curva Sud e di un San Siro semivuoto, il Milan di Pippo Inzaghi torna al successo sconfiggendo per 3-1 il Cagliari di Zeman. 

    Decisivi per il successo sono stati Menez e Mexes. L’attaccante ha realizzato una doppietta con un bel tiro a giro nel primo tempo e un rigore, che ha fatto arrabbiare i sardi in quanto il contatto Ceppitelli-Cerci pareva esser fuori area, nella ripresa. Il difensore ha trovato un gran gol al volo, in un momento fondamentale, due minuti prima infatti il Cagliari, con un perfetto contropiede, aveva trovato il pareggio con Farias.

    Il Cagliari a tratti ha mostrato qualcosa di buono, poco prima del rigore del 3-1 i rossoblu infatti avevano centrato una traversa con Joao Pedro.

    Veniamo al racconto della gara.

    Inzaghi deve rinunciare all’ultimo momento a Jack Bonaventura e schiera a centrocampo Poli, De Jong e Van Ginkel. In attacco confermato il tridente Honda-Destro-Menez.

    Zeman sorprende lasciando fuori Joao Pedro nel suo 4-3-3. A centrocampo infatti vanno Crisetig, Donsah ed Ekdal. Davanti il trio già visto contro l’Empoli: Farias-Sau-M’Poku.

    Jeremy Menez | Foto Twitter
    Jeremy Menez | Foto Twitter

    Al 5° subito uno spavento per il Milan con Sau che si libera in area, tenta la conclusione, fuori di poco. I rossoneri provano a crescere, facendo possesso palla che però non porta occasioni, se non un paio di corner. Al 21° il Milan passa in vantaggio con una bella conclusione di Menez che si sposta la palla e lascia partire il tiro vincente. Il gol sblocca il Milan che al 25° avrebbe la possibilità di raddoppiare, palla in profondità di Honda che trova Antonelli, l’ex Genoa prova a concludere ma Brkic in uscita chiude. I padroni di casa alzano i ritmi e costringono il Cagliari nella propria metà campo. Il primo tempo si chiude con il Milan avanti 1-0.

     

    Si riparte con Zeman che inserisce Joao Pedro per Gonzalez mandando Donsah a ricoprire il ruolo di terzino destro. Neanche il tempo di ripartire che il Cagliari trova il contropiede vincente con Farias, lanciato da Ekdal, che mette a sedere Mexes e trova la parità. Mexes però due minuti dopo si fa perdonare colpendo al volo un corner battuto da Menez e riportando avanti i suoi. La partita si accende con entrambe le squadre che ad ogni azione potrebbero trovare il gol. Inzaghi inserisce Cerci e Pazzini ma è il Cagliari a sfiorare il pari con la traversa colpita da Joao Pedro. Al 77° Cerci accelera e viene steso fuori area da Ceppitelli. Per Tagliavento e i suoi collaboratori è rigore, Menez trasforma. I rossoblu non mollano e cercano quel gol che potrebbe riaprirla. Nel recupero decisivo due volte Brkic che chiude due contropiedi del Milan, il primo su Pazzini, il secondo su Cerci. Arriva il fischio finale, il Milan torna al successo. Per il nuovo Cagliari di Zeman arriva la prima sconfitta, anche se a tratti i sardi non hanno sfigurato.

    MILAN – CAGLIARI 3-1 (21°, 77° rig. Menez (M), 47° Farias (C), 49° Mexes (M))

    Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, De Jong (87° Essien), Van Ginkel; Honda (69° Cerci), Destro (73° Pazzini), Menez.

    Allenatore: Inzaghi.

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Gonzalez (46° Joao Pedro), Ceppitelli, Diakité, Avelar; Donsah, Crisetig, Ekdal; Farias, Sau, Mpoku (65° Cossu).

    Allenatore: Zeman.

    Arbitro: Tagliavento.

    Ammoniti: Crisetig (C), Gonzalez (C), Farias (C), De Jong (M), Ceppitelli (C)

     

    Nell’altro anticipo, giocato alle 18, il Chievo contro il Palermo conquista tre punti pesantissimi per cercare di garantirsi un salvezza tranquilla. A decidere la gara è un gol al 35° di Paloschi, imbeccato da un colpo di tacco volante di Meggiorini. Nella ripresa Paloschi fallisce un calcio di rigore calciando alto mentre il Palermo, apparso spento come nelle ultime giornate, non va oltre ad una traversa colpita da Vazquez. Nel finale di gara espulso Andelkovic per doppia ammonizione.

    CHIEVO – PALERMO 1-0 (35° Paloschi)

    Chievo (4-4-2): Bizzarri; Frey, Dainelli, Cesar, Zukanovic; Schelotto, Radovanovic, Izco, Birsa (59° Botta); Paloschi (77° Biraghi), Meggiorini (73° Pellissier).

    Allenatore: Maran.

    Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Vitiello (74° Rispoli), Terzi, Andelkovic, Daprelà (69° Lazaar); Rigoni, Maresca, Barreto; Quaison (53° Belotti), Vazquez; Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Izco (C), Maresca (P)

    Espulso: Andelkovic (P)

  • Vecino pareggia e rovina il ritorno di Zeman

    Vecino pareggia e rovina il ritorno di Zeman

    Beffa incredibile per Zeman ed il suo Cagliari, quando il successo sembrava ormai a portata di mano, grazie alla rete siglata da Joao Pedro nel primo tempo, è arrivato il gol di Vecino a gelare il S.Elia e a fissare il risultato su un pareggio che per l’Empoli è pesantissimo.

    Zdenek Zeman | Foto Twitter
    Zdenek Zeman | Foto Twitter

    Il Cagliari era stato ottimo nel primo tempo, ha trovato il vantaggio, ha costruito diverse occasioni da gol, non concretizzate, ed ha pagato nella ripresa il ritorno dell’Empoli che è cresciuto, ha spinto, magari in maniera un po’ confusionaria, ed è stato premiato nell’ultimissima occasione.

    Veniamo al racconto della gara.

    Zeman per il suo ritorno a Cagliari, schiera il suo consueto 4-3-3 con Murru che ritrova posto sull’esterno in difesa, così come Crisetig a metà campo. Tridente offensivo composto da Farias, Sau e M’Poku.

    Sarri, che deve rinunciare a Tonelli infortunato e Valdifiori squalificato, da spazio a Barba e Signorelli, con Saponara preferito a Verdi e Mchedlidze al posto di Tavano.

    La partenza del Cagliari è fatta di aggressività ed intensità che non si vedevano da tempo. L’Empoli prova a reagire cercando di rendersi pericoloso con Maccarone. Al 20° la gara si sblocca, Joao Pedro riceve al limite dell’area, si accentra e poi appena dentro lascia partire un tiro a giro che supera Sepe. L’Empoli subisce il colpo e rischia per due volte il raddoppio, prima è bravo Sepe a salvare su un tiro deviato di Crisetig e poi è il palo a dire no ad un perfetto calcio di punizione di Joao Pedro. Al 32° però, dopo un monologo rossoblu, Maccarone ha la palla per pareggiare, dopo una bella azione di Saponara, ma spara alto. Cambio di fronte e M’Poku con una conclusione da dentro l’area centra il palo. Il primo tempo si chiude con il Cagliari in vantaggio.

    Si riparte senza cambi e con il ritmo, che almeno nei primi minuti, pare più blando. Al 50° l’Empoli ha l’occasione del pareggio ma il Cagliari, con un po’ di fatica, riesce a liberare l’area. La gara perde di spettacolarità ma si mantiene intensa. Sarri si gioca in rapidità i tre cambi mandando dentro Pucciarelli, Zielinski e Verdi per Mchedlidze, Croce e Saponara, l’Empoli si fa più insidioso o quanto meno costringe il Cagliari a limitare le ripartenze. Al 73° Sepe è bravo a chiudere la porta agli attaccanti rossoblu. La squadra di Sarri si getta in avanti ma la difesa di Zeman tiene. Quando tutto sembra ormai finito, al 93° arriva il pareggio dell’Empoli con Vecino che calcia verso la porta un cross rasoterra di Mario Rui che aveva tagliato tutta l’area. E’ finita, non c’è più tempo, è una beffa per il rientro di Zeman, è un punto pesantissimo per i toscani.

     

    CAGLIARI – EMPOLI 1-1 (20° Joao Pedro (C), 93° Vecino (E))

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Balzano, Ceppitelli, Diakité, Murru; Dessena, Crisetig, Joao Pedro; M’Poku (81° Husbauer), Sau (73° Cop), Farias (75° Caio Rangel).

    Allenatore: Zeman.

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Rugani, Barba, Mario Rui; Vecino, Signorelli, Croce (58° Zielinski); Saponara (68° Verdi); Maccarone, Mchedlidze (55° Pucciarelli).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Farias (C), Balzano (C), Zielinski (E)

     

  • Mihajlovic si coccola Eto’o, 2-0 al Cagliari

    Mihajlovic si coccola Eto’o, 2-0 al Cagliari

    Al “Luigi Ferraris” di Marassi a Genova si affrontano la rivelazione e sorpresa della stagione, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic e la maggior delusione di questa annata di Serie A, il Cagliari che è partito con Zdenek Zeman e oggi è allenato da Gianfranco Zola.

    Nei blucerchiati si fa un po’ di turn-over, tuttavia spiccano le esclusioni eccellenti, nell’undici iniziale, di Okaka e di Soriano, nello stesso tempo il tecnico serbo schiera un trio delle meraviglie davanti che non si era ancora visto quest’anno. Confermatissimo Muriel e messo al centro dell’attacco Eto’o ecco tornare disponibile Eder per aumentare la fantasia davanti e la velocità.

    Maggiori difficoltà per Zola, che deve fare a meno di ben cinque giocatori, squalificati Joao Pedro e Conti e infortunati Donsah, Ekdal e Balzano.

    La partita inizia senza ritmi forsennati, con qualche buono spunto da parte di Eder da una parte e di M’Poku dall’altra, ma entrambe le formazioni sembrano soprattutto intente a trovare le falle avversarie senza spingere in velocità per non scoprirsi troppo. Nei primi venti minuti si vede veramente poco, qualche tiraccio da fuori area da parte di Acquah e Eder, ma sembra avulso dal gioco Muriel, il Cagliari è vivo e gioca di rimessa con Longo e M’Poku che provano a pungere senza risultato, ma è il centrocampo che man mano che passano i minuti sembra soffrire.

    Al 23° il Cagliari manovra a centrocampo insistentemente, la palla arriva ad Avelar che è tutto solo sulla sinistra e mette subito in mezzo il pallone. Longo anticipa tutti e di prima tira in porta, Viviano si supera e gli nega la rete.

    La Sampdoria costruisce la sua prima vera palla gol al 33° e la trasforma in vantaggio, De Silvestri che con un bello stacco batte il portiere rossoblù colpendo la sfera servita da un bel calcio d’angolo dalla destra di Muriel. 3 minuti dopo i blucerchiati potrebbero raddoppiare con Obiang, ma Brkic è bravo a chiudere lo specchio della porta in uscita.

    Al 40° M’Poku ci prova da fuori area, ma il suo tiro finisce alto non di molto. L’ultimo brivido della prima frazione è per Viviano che in una normale azione di gioco, al 43° sembra infortunarsi, Romero si scalda ma il titolare traghetta la squadra fino alla fine del tempo.

    La ripresa inizia sempre con Viviano in porta che sembra aver smaltito l’infortunio ed un Cagliari più intraprendente che però non riesce mai a centrare lo specchio della porta. La Sampdoria riparte in contropiede ed in una bella combinazione tra Eder ed Eto’o va vicino al gol, il tiro del camerunense però non rispecchia le aspettative, nonostante sia al centro dell’area quando impatta la sfera, e termina fuori.

    Samuel Eto'o festeggia così la sua prima rete in blucerchiato | Foto Twitter
    Samuel Eto’o festeggia così la sua prima rete in blucerchiato | Foto Twitter

    La Sampdoria cerca di rallentare ulteriormente il ritmo ed il Cagliari continua a tenere il pallino del gioco senza pungere. Al 70° Eder serve splendidamente Okaka, subentrato nel frattempo a Muriel, smarcandolo in area da solo, il gigante blucerchiato però è lento nel controllare e a girarsi, quando calcia in porta Brkic è già uscito chiudendogli lo specchio della porta ribattendogli il tiro.

    Passano due minuti e arriva la prima rete in blucerchiato per Samuel Eto’o. Eder dopo un batti e ribatti in area serve il camerunense che stoppa e dal vertice destro dell’area di rigore fulmina con un bel tiro secco Brkic per il 2-0 della Sampdoria.

    A questo punto i blucerchiati giocano sul velluto, al 78° una bella triangolazione tra Eto’o e Okaka libera Eder al limite dell’area che tira in modo potente trovando al punta delle dita di Brkic a deviare la sfera sopra la traversa. La partita si chiude virtualmente all’82° quando Avelar già ammonito prende il secondo giallo e lascia i compagni in dieci in una rimonta impossibile.

    SAMPDORIA-CAGLIARI 2-0 – (1-0): 33° De Silvestri (S), 72° Eto’o (S)

    Sampdoria (4-3-3): Viviano 6,5; De Silvestri 7, Silvestre 5,5, Romagnoli 6, Regini 5; Acquah (dal 67° Soriano 6), Palombo 6,5, Obiang 6; Muriel 5,5 (dal 59° Okaka 5,5), Eto’o 6,5 (dal 86° Duncan S.V.), Eder 6,5.

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5

    Cagliari (4-3-1-2): Brkic 6,5; Gonzalez (dal 88° Ceppitelli S.V.), Capuano 6, Rossettini 5,5, Avelar 4,5; Dessena 6 (dal 61° Sau 5) , Crisetig (dal 77° Husbauer 6), Cossu 5,5; M’Poku 6; Farias 5,5, Longo 6.

    All.: Gianfranco Zola 5

    Arbitro: Dino Tommasi 5

    Ammoniti: Avelar (C), Cossu (C), Acquah (S), Romagnoli (S), Avelar (C)  Espulsi: Avelar (C)

  • L’Hellas sbanca il Sant’Elia, è crisi Cagliari

    L’Hellas sbanca il Sant’Elia, è crisi Cagliari

    Finisce tra i fischi per i padroni di casa il lunch-match tra Cagliari ed Hellas Verona al Sant’Elia, la squadra di Andrea Mandorlini strappa tre punti preziosi contro una diretta concorrente in chiave salvezza. Toni e Gomez portano sul doppio vantaggio i veronesi e a nulla serve la rete cagliaritana ad opera di Conti pe riaprire la partita nel finale di mach.

    La squadra di Zola esce tra i fischi del proprio pubblico ed un principio di contestazione che certo non aiuta la sua squadra per il continuo del torneo che con oggi arriva a quota otto nel numero delle sconfitte interne stagionali.

    Dire che la partita fosse segnata dall’inizio è sbagliato, perché i sardi ci provano da subito a tenere in mano il gioco e ad impostare il ritmo, tuttavia il Verona è chiuso benissimo e tiene con facilità le trame offensive rossoblù. Così dopo un primo approccio di gara e dopo nemmeno dieci minuti alla prima palla buona l’ Hellas va in vantaggio, è Hallfredsson che da sinistra crossa in area trovando prontissimo, anche a rubare il tempo agli avversari, Luca Toni che mette subito in avanti gli scaligeri.

    La gioia di Luca Toni dopo il vantaggio scaligero | Foto Twitter
    La gioia di Luca Toni dopo il vantaggio scaligero | Foto Twitter

    Vista la situazione e visto che Donsah si fa male subito dopo, Zola fa entrare Joao Pedro al suo posto, sperando di aumentare il peso specifico del suo attacco, ma è tutto vano, perché a parte M’Poku che spesso prende l’iniziativa non c’è molto altro. Al 21° l’attaccante belga pesca benissimo Longo in area che però si attarda troppo a tirare rendendo efficace un recupero di Pisano che devia in angolo il tiro. Il primo tempo è tutto qui, con tanta manovra cagliaritana e possesso palla sterili.

    Nella ripresa il copione è lo stesso, Zola prova ad inserire Farias per aumentare la potenza dell’attacco, ma è un’arma a doppio taglio perché l’Hellas così ha maggiori spazi per andare in contropiede. Infatti Hallfredsson al 48° sbaglia di pochissimo il passaggio illuminate per Tachtsidis che si sarebbe trovato solo davanti a Brkic.

    Al 55° Mandorlini manda in campo Gomez al posto di un poco appariscente Jankovich e Juanito ci mette pochissimo a segnare il raddoppio, giusto il tempo di piazzarsi in area e svettare sopra la difesa immobile sarda colpendo di testa in porta su un calcio di punizione.

    Il Sant’Elia inizia così a contestare squadra e società, mentre la partita aumenta di ritmo perché il Cagliari attacca l’Hellas a testa bassa, ma rischia di prendere la terza rete con Ionita ed al tempo stesso con M’Poku va vicino ad accorciare le distanze, ma Benussi è bravo a togliere da sotto l’incrocio un calcio di punizione battuto dal belga.

    Al 90° il Cagliari trova la rete del 1-2, su calcio di punizione diretto battuto da Conti, ma è troppo tardi e ora per i sardi il campionato è davvero in salita per uscire dalla zona retrocessione.

    CAGLIARI-HELLAS VERONA 1-2 (0-1) – 9° Toni (v), 55° Gomez (V), 90° Conti (C).

    Cagliari (4-2-3-1): Brkic 5,5; Gonzalez 5,5 (dal 46° Farias 6), Rossettini 5, Diakitè 5, Murru 5,5; Dessena 6 (dal 62° Cop 5,5), Conti 6; Donsah S.V. (dal 13° Joao Pedro 6); M’Poku 6,5, Ekdal 5; Longo 5.

    All.: Gianfranco Zola 5,5

    Hellas Verona (4-3-3): Benussi 6,5; Pisano 6,5, Moras 6, Marquez 6, Agostini 6,5; Ionita 6 (dal 89° Obbadi S.V.), Tachtsidis 7, Hallfredsson 6,5; Sala 6 (dal 72° Greco 6); Toni 7, Jankovich 6 (dal 55° Gomez 7).

    All.: Andrea Mandolìrlini 6,5

    Arbitro: Paolo Valeri 6

    Ammoniti: Murru (C), Conti (C), Joao Pedro (C), Pisano (V), Greco (V). Espulsi:

  • Zapata lancia il Napoli, Inter soffre ma  vince a Cagliari

    Zapata lancia il Napoli, Inter soffre ma vince a Cagliari

    Nei due posticipi di questo lunedì della 24° giornata di Serie A, arrivano successi per Napoli ed Inter. 

    Tra gli azzurri, vittoriosi 2-0 al San Paolo contro il Sassuolo, brilla la stella di Duvan Zapata. Il sostituto dello squalificato Higuain non fa rimpiangere il Pipita e si rende assoluto protagonista con un gol ed un assist per Hamsik.

    Al S.Elia l’Inter di Mancini infila la terza vittoria consecutiva in campionato ma per i nerazzurri non è stato così semplice. Avanti 2-0 con le reti di Kovacic ed Icardi, entrambe nella ripresa, l’Inter si complica la vita subendo la rete di Longo e dovendo resistere ad un Cagliari volenteroso e con un M’Poku che ha messo in mostra tutto il suo talento.

    Veniamo al racconto delle due gare.

    NAPOLI – SASSUOLO

    La partita inizia con il Napoli a fare la gara anche se si viaggia senza emozioni almeno per i primi 10 minuti, anche se Di Francesco è costretto al cambio al minuto 11 per l’infortunio di Antei sostituito da Biondini. I padroni di casa giocano ma il Sassuolo sa sempre essere pronto a ripartire ed essere insidioso. La sfortuna colpisce i neroverdi, al 22° anche Cannavaro deve uscire per infortunio. Il Sassuolo cresce e al 29° Berardi mette paura al San Paolo con una gran giocata, la sua conclusione a giro esce di un nulla. Il Napoli potrebbe portarsi in vantaggio al 41° ma Zapata non arriva sul cross rasoterra di Hamsik. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    L'esultanza di Hamsik e Zapata | Foto Twitter
    L’esultanza di Hamsik e Zapata | Foto Twitter

    Si riparte ed è subito Zapata ad avere l’occasione buona con un colpo di testa, da posizione defilata, che esce sul fondo. All’occasione del colombiano risponde Berardi con un tiro che non passa lontano dal palo. Al 61° i partenopei passano in vantaggio con un volenteroso Zapata che prova ad andare al tiro, viene murato, cade, si rialza e calcia battendo Consigli. Zapata è sempre più protagonista e al 70° si trasforma in assistman e serve ad Hamsik la palla che lo slovacco trasforma nel 2-0. Al 72° il Napoli rimane in 10, brutto fallo da dietro del neoentrato Mertens che prende il rosso diretto. Il Sassuolo fa girare palla e al 77° serve un miracolo di Andujar per togliere la gioia del gol a Magnanelli autore di un gran tiro al volo. I neroverdi però non riescono più a creare anzi rischiano di prendere il 3-0.

    NAPOLI – SASSUOLO 2-0 (61° Zapata, 70° Hamsik)

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez, Gargano; Callejon (89° Mesto), Hamsik (81° De Guzman), Gabbiadini (65° Mertens); Zapata

    Allenatore: Benitez.

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Antei (11° Biondini), Cannavaro (22° Bianco), Acerbi, Gazzola; Taider, Magnanelli (77°Lazarevic), Missiroli; Berardi, Zaza, Floro Flores

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Massa.

    Ammoniti: Maggio (N), Bianco (S), Magnanelli (S), Gargano (N), Zapata (N)

    Espulso: Mertens (N)

     

    CAGLIARI – INTER 

    Mancini apporta delle modifiche rispetto alla formazione prevista, lasciando in panchina Ranocchia e Shaqiri per Vidic e Kovacic. Zola si affida al doppio regista Conti-Crisetig. L’Inter parte con grande personalità provando a fare la gara ma i rossoblù sanno come ripartire in velocità. Al 19° occasione colossale per Podolski che salta anche Brkic ma non va mai al tiro e la chance si perde. Passano 5 minuti e Podolski non trova il colpo di testa vincente sotto porta. Le occasioni per l’Inter si moltiplicano e serve un ottimo Brkic per tenere lo 0-0. Al 35° primo spavento per l’Inter con M’Poku che dopo una giocata mette in mezzo costringendo Carrizo e Santon al salvataggio. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e l’Inter trova subito il vantaggio con Kovacic abile a calciare alle spalle di Brkic una palla ben lavorata in area da Icardi. La reazione del Cagliari è immediata con Donsah che va al tiro costringendo Carrizo alla parata. L’Inter sbanda, Vidic regala ad un occasione che Cossu spreca, poi diventa protagonista Carrizo che salva dopo una super giocata di M’Poku e poi si ripete su Longo che si era trovato in area sfruttando un errore di Medel. I nerazzurri tremano ed il Cagliari continua a spingere. Nel momento migliore dei padroni di casa però arriva il raddoppio dell’Inter con Icardi che, al 68°, riceve in area, mette a sedere il difensore e scaglia la palla in rete. Il Cagliari però non ci sta e al 74° Longo vince lo scontro con Juan Jesus e lascia partire il tiro che supera Carrizo. Il gol carica gli uomini di Zola che spingono e creano, mettendo in crisi la difesa di Mancini. L’Inter però tiene e alla fine può festeggiare il successo, il terzo di fila in campionato.

    CAGLIARI – INTER 1-2 (47° Kovacic (I), 68° Icardi (I), 74° Longo (C))

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Dessena, Rossettini, Capuano, Avelar; Crisetig (72° Ceppitelli), Conti, Donsah; Cossu (67° Joao Pedro), M’Poku, Cop (55° Longo).

    Allenatore: Zola.

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; Campagnaro, Vidic, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Brozovic (82° Hernanes); Kovacic (92° Kuzmanovic); Icardi, Podolski (81° Dodò)

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Brozovic (I), Cop (C), Campagnaro (I), Avelar (C)

     

  • Cagliari, dal Belgio arriva Paul José M’Poku

    Cagliari, dal Belgio arriva Paul José M’Poku

    Perso Gilardino, che si è accordato con la Fiorentina, il Cagliari di Tommaso Giulini si è fatto sotto con decisione per un altro “nome caldo” che era sul taccuino del D.S. Marrocu e in città oggi era a fare le visite Paul José M’Poku, attaccante belga-congolese che era in forza allo Standard Liegi.

    A dare la svolta alla trattativa è stata l’Inter, che come sappiamo ha un feeling speciale con il club sardo per via dei numerosi legami tra dirigenti delle due società e l’affinità che forte tra Massimo Moratti ed il patron rossoblù. L‘Inter è stata la prima in questa sessione di mercato a muoversi per il giocatore e proprio per questi rapporti stretti con il club sardo lascia passare l’entourage rossoblù senza andare in contrasto.

    Passate le visite mediche di rito, verrà ufficializzato il colpo rossoblù che dovrà contribuire in modo determinante alla salvezza del Cagliari. Vediamo chi è Paul José M’Poku.

    Paul José M’Poku è un prodotto giovane della filiera infinita che il calcio belga in questi anni sta proponendo ed esportando in tutti i maggiori campionati d’Europa e non solo. Ha 22 anni e si è messo in luce con la maglia dello Standard Liegi, società in cui milita attualmente, ma come spesso accade per i prodotti di valore in terra fiamminga c’è di mezzo un fondo qatariota e una squadra degli Emirati Arabi. Il fondo d’investimento che ha creduto nelle qualità del giocatore ha acquisito i diritti del cartellino nello scorso dicembre attraverso la società Al Arabi e Giulini attraverso la Fluorsid, sua società operante nell’area araba, ha trovato la corsia preferenziale per definire l’acquisto.

    Paul José M'Poku | Foto Twitter
    Paul José M’Poku | Foto Twitter

    Come detto M’Poku è uno dei tanti componenti della filiera giovanile belga, come Lestienne, ha preso parte dall’Under 14 a tutte le Nazionali e vanta anche esperienze in Inghilterra con Leyton Orient ed in Premier League con il Tottenham. Attraverso lo Standard Liegi quest’anno ha partecipato all’Europa League, dove ha realizzato una rete e confezionato un assist per i compagni mentre in Jupiler pro League quest’anno ha già realizzato in 18 partite ben 5 reti, non male considerando che è schierato come trequartista.

    Considerando che nella scorsa stagione l’attaccante belga-congolese chiuse la stagione con il bottino di 7 reti e 5 assist si può considerare un crescendo da parte del calciatore.

    Dotato di un tiro secco e potente e di buona velocità l’attaccante potrebbe inserirsi al meglio nello scacchiere di Gianfranco Zola e contribuire alla causa rossoblù. Il piede preferito è il destro, ma calcia tranquillamente con la stessa potenza anche con il mancino. Fisicamente è molto dotato, anche se tecnicamente ha ancora da sgrezzare le sue abilità, è alto 1 metro e 80 e sa farsi valere in contrasto. Può giocare sia a destra che a sinistra dietro alla prima punta dando sostanza e corsa alla manovra. Vediamolo in azione in questo video:

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    Se il fondo d’investimento ed il Cagliari hanno fatto un buon affare lo vedremo presto, certo è che per il momento il giocatore rappresenta un valido rinforzo per Gianfranco Zola.

     

  • Coppa Italia: Lazio e Parma ai quarti

    Coppa Italia: Lazio e Parma ai quarti

    Coppa Italia che premia la Lazio e il Parma le quali si qualificano ai quarti di finale, rispettivamente vincitrici contro Torino e Cagliari 

    PARMA – CAGLIARI 2-1 Il Parma batte 2-1 il Cagliari e si qualifica agli ottavi di finale di Coppa Italia dove si troverà di fronte la vincente del match tra Juventus e Verona. La squadra di Donadoni ha gestito la gara in tutto il corso dei suoi novanta minuti salvo complicarsi la vita concedendo agli avversari il gol del momentaneo pareggio. La formazione di casa avrebbe potuto vincere il match con un parziale molto più ampio ma le occasioni, per giunta diverse, sprecate hanno fissato il risultato finale con soltanto un gol di scarto.

    In avvio di gara è stato Cassano a impensierire la porta di Colombi; al 17′ assist di Rispoli per il barese il quale che ha concluso alto. Al 23′ triangolazione tra Cassano e  Rispoli con la conclusione bloccata dall’estremo difensore; a pochi secondi dalla fine del primo tempo il vantaggio del Parma: punizione di Cassano, Barella ha sfiorato indirizzando la sfera verso il centro dell’area dove Paletta, in rovesciata, ha depositato la palla in rete. In avvio di ripresa conclusione di De Ceglie, su assist di Cassano, deviata in angolo. Al 65′ occasione per Rispoli il quale, a tu per tu, con Colombi si fa ipnotizzare mancando il raddoppio. Al 66′ ancora conclusione di Rispoli ma la palla esce a lato. Al 69′ il pareggio della squadra di Zola: Farias a tempo di prendere la mira e calciare, la palla è respinta da Mirante ma Sau è stato pronto a ribadire in gol. Nuovo, e definitivo, vantaggio del Parma al 84′: Rispoli, salta due avversari e ha depositato alle spalle di Colombi per il 2-1.

    TORINO – LAZIO 1-3 L’ottavo di finale di Coppa Italia allo stadio “Olimpico” di Torino ha sorriso alla Lazio la quale ha superato per 1-3 il Torino. Turn over maggiore da parte di Pioli mentre Ventura ha mandato in campo sette titolari.

    Gli ospiti nel primo tempo sono passati in vantaggio al 13′: imbeccato da Onazi, Keita è entrato in area superando Padelli con

    Keita, autore della rete iniziale nel match di Coppa Italia Torino-Lazio
    Keita, autore della rete iniziale nel match di Coppa Italia Torino-Lazio

    un tiro sul secondo palo. Al 29′ la seconda rete: Cataldi, imbeccato da Keita, serve un assist sul piede di Klose il quale deve solo depositare in rete. La squadra di Pioli si è dimostrata molto più sul pezzo della squadra di Ventura. Al 48′ Keita può fare tris ma non capitalizza l’assist di Cataldi. Dopo pochi istanti El Kaddouri pesca tutto solo Martinez il quale è riuscito ad infilare Berisha. Al 57′ un errore di Glik ha consentito a Klose di presentarsi tutto solo davanti al portiere granata, rigore e rosso per Padelli, rigore che viene trasformato da Ledesma. La partita finisce praticamente qui.

     

  • Cagliari-Juventus 1-3: va in fumo il sogno di Zeman

    Cagliari-Juventus 1-3: va in fumo il sogno di Zeman

    Cagliari-Juventus e Napoli-Parma sono stati i due anticipi della sedicesima giornata del Campionato di Serie A disputati giovedì 18 dicembre dato che Juventus e Napoli saranno impegnate lunedì sera nella Supercoppa Italiana in quel di Doha.

    CAGLIARI – JUVENTUS 1-3 Netta vittoria della Juventus al “Sant’Elia” di Cagliari per 1-3, partita che già nei primi venti minuti di gara si era messa nel verso giusto per la formazione allenata da Allegri: avanti per 0-2 e gara in discesa. Gol di Tevez dopo 3′ e raddoppio di Vidal al 15′; l’attaccante argentino, che non segnava un gol dal 26 novembre è

    Carlitos Tevez festeggia la rete | Foto Twitter
    Carlitos Tevez festeggia la rete | Foto Twitter

    stato lesto su una respinta corta del portiere Cragno, invece Vidal ha pescato un gran gol da fuori area a giro sul secondo palo su cross di Evra, il Cagliari è tutto in un colpo di testa di Ekdal; nella ripresa la Juventus ha colpito ancora con Llorente: lancio effettuato da Pirlo e rete con la complicità di Ceppitelli e del portiere. Il Cagliari ha provato a riaprire la gara con la testata di Rossettini, con la complicità di Evra e Vidal che si sono ostacolati a vicenda. La squadra di Allegri chiude in testa il 2014 e si riporta, temporaneamente, a più quattro punti sulla Roma.

    Cagliari-Juventus 1-3 3′ Tevez, 15′ Vidal, 5′ st Llorente (J), 20′ st Rossettini (C)

    Cagliari (4-3-3): Cragno; Benedetti (1′ st Donsah), Ceppitelli, Rossettini, Capuano; Balzano, Conti, Avelar; Cossu, Ibarbo (30′ st Caio Rangel), Ekdal. A disp.: Carboni, Pisano, Murru, Barella, Crisetig, Dessena, Capello, Joao Pedro, Longo, Farias. All.: Zeman.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Ogbonna, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Vidal; Pereyra (35′ st Padoin); Llorente (28′ st Morata), Tevez (41′ st Giovinco). A disp.: Storari, Rubinho, Romagna, Mattiello, Pogba, Pepe, Coman. All.: Allegri.

    Arbitro: Mazzoleni.

    NAPOLI – PARMA 2-0 Torna a vincere il Napoli nel secondo anticipo valido per la 16esima giornata del Campionato di Serie A, 2-0 il punteggio finale ottenuto sconfiggendo tra le mura amiche il Parma. Il vantaggio dei padroni di casa è arrivato al 19′ con Zapata il quale ha lavorato un pallone a centro area di rigore, aggirando la marcatura, calciando in porta bucando Mirante. Il Parma ha accusato il colpo e dopo 30′ ha subito la seconda rete: Callejon è entrato in area di rigore ed è stato toccato da Gobbi, per il direttore di gara ci sono stati gli estremi per il calcio di rigore il quale è stato realizzato da Mertens nonostante Mirante abbia intuito la traiettoria. Nella ripresa l’estremo difensore degli ospiti è stato bravo a bloccare le conclusioni di Callejon, Zapata e Higuain mentre i padroni di casa l’unico brivido lo hanno passato per merito di Lodi che ha colpito il palo con un tiro a giro. Per la squadra di Benitez momentaneo terzo posto in solitaria in classifica; per Donadoni e squadra il continuo tira e molla in atto per il cambio al vertice della società non sta sicuramente aiutando a rasserenare l’ambiente in evidente difficoltà.

    Napoli-Parma 2-0  19’ Duvan (N), 30’ Mertens Rig. (N)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Henrique, Britos, Ghoulam; Gargano, David Lopez; Callejon (78’ Jorginho), Hamsik, Mertens (64’ De Guzman); Duvan (70’ Higuain). All. Benitez

    Parma (3-5-2): Mirante; Santacroce (76’ Mendes), Paletta, Lucarelli; De Ceglie, Mauri, Galloppa (58’ Lodi), Acquah, Gobbi; Cassano, Palladino. All. Donadoni

    Arbitro: Di Bello

  • Juventus, Allegri in panchina a Cagliari e sold-out

    Juventus, Allegri in panchina a Cagliari e sold-out

    Il Giudice Sportivo aveva fermato il tecnico bianconero per una giornata, ma un ricorso urgente ed un chiarimento rimettono in panchina Allegri che sarà quindi a bordo campo a dirigere la Juventus in un Sant’Elia tutto esaurito come anni fa.

    Massimiliano Allegri durante Juventus-Sampdoria era finito sul referto arbitrale per aver proferito frasi irriguardose nei confronti della terna arbitrale per lo scarso minutaggio del recupero della partita, così il Giudice Sportivo aveva inflitto una giornata di squalifica. Tuttavia la Juventus, sentito il suo tesserato, aveva inviato un ricorso urgente che è stato accolto commutando in una semplice ammenda la sanzione. La cosa lascerà senz’altro qualche strascico soprattutto pensando alla squalifica del tecnico Garcia dopo i fatti di Genoa-Roma, in questo caso però si capirà nei prossimi giorni se il ricorso della Roma verrà accolto e cambiata la sanzione anche per l’allenatore francese, in ogni caso la polemica è dietro l’angolo.

    Lo stadio Sant' Elia | Foto Twitter
    Lo stadio Sant’ Elia | Foto Twitter

    La Juventus si appresta ad affrontare la trasferta di Cagliari con qualche piccola insidia, in primis l’antico nemico Zdenek Zeman ultimamente addolcito nei confronti di madama ma con sempre una punta di stimolo in più nell’affrontare i bianconeri. Il secondo problemuccio deriva dalla gestione dei giocatori che subito dopo la partita Cagliari-Juventus voleranno a Doha dove il 23 dicembre affronteranno il Napoli per la Supercoppa italiana, ci sono quattro diffidati che presumibilmente giocheranno con il freno a mano tirato se saranno schierati in campo e sono: Ogbonna, Lichtsteiner, Pogba e Marchisio. Per regolamento le ammonizioni cumulate vengono scontate nella partita successiva e quindi la Supercoppa.

    Facile quindi immaginare un turn-over importante per Allegri e la Juventus contro il Cagliari anche se le scelte sono condizionate da assenze di infortunati (Barzagli, Cáceres, Romuloe Asamoah) e squalificati (Chiellini). Ogbonna difficilmente salterà il match con i sardi proprio per la mancanza di alternative, mentre a centrocampo qualche scelta in più c’è.

    Zeman invece ha minori problemi di formazione, ma ha necessità di fare i punti cosa che non rinuncerà di tentar di fare contro i bianconeri. Ritrova Ibarbo che quindi riprenderà il suo posto in avanti facendo scivolare nuovamente Longo in panchina mentre sarà ancora out Sau.

    CAGLIARI-JUVENTUS LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Cagliari (4-3-3): Cragno; Balzano, Ceppitelli, Rossettini, Avelar; Crisetig, Conti, Ekdal; Farias, Ibarbo, Cossu.

    All.: Zdenek Zeman

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichsteiner, Ogbonna, Bonucci, Evra; Vidal, Pirlo, Padoin; Pereyra; Giovinco, Llorente.

    All.: Massimiliano Allegri

  • Una Tim Cup di Serie A, passano Cagliari e Sampdoria

    Una Tim Cup di Serie A, passano Cagliari e Sampdoria

    Gli ottavi di finale di Tim Cup saranno una sfida che coinvolgerà solo squadre di Serie A. Questo è stato il risultato del quarto turno preliminare che ha visto tutte le squadre di Serie B salutare la competizione.

    Oggi erano in programma le ultime due sfide con il Cagliari che ha sconfitto rimontando per quattro volte il Modena ed eliminandolo poi ai calci di rigore ad oltranza. Nell’altra sfida la Sampdoria ha battuto il Brescia per 2-0.

    Veniamo al racconto di queste due gare andate in scena oggi partendo da quella delle 18 del S.Elia. 

    CAGLIARI – MODENA 9-8 d.c.r. (4-4 d.t.s 6° Beltrame (M), 59° rig. Conti (C), 68° Luppi (M), 93°, 101° Longo (C), 98°, 109° rig. Granoche (M), 120° Farias (C))

    Samuele Longo
    Samuele Longo

    Una partita incredibile, una partita che molti hanno definito “Zemaniana”. Il Cagliari dell’allenatore boemo va praticamente subito sotto al 6° con il colpo di testa di Beltrame che batte sul palo, poi sul portiere Cragno ed entra in gol. I rossoblù trovano il pareggio ad inizio ripresa con un rigore trasformato da Conti. Pochi minuti e Luppi con un destro sotto la traversa riporta avanti il Modena. Quando gli ospiti sono quasi certi di aver portato a casa la qualificazione arriva il gol di Longo al minuto 93 che regala parità e supplementari al Cagliari. Il Modena ci crede ed al 98° il Diablo Granoche sfrutta un errore della difesa di Zeman e sigla il 2-3. Longo però ha voglia di stupire e ritrova nuovamente il 3-3 con un tiro violento da dentro l’area. Le emozioni non finiscono perchè al 109° l’arbitro fischia un rigore per il Modena che Granoche trasforma ma come accaduto nei regolamentari, anche allo scadere dei supplementari il Cagliari trova il pareggio con il gol di Farias. Si va ai rigori, Conti sbaglia ed Osuji avrebbe il matchpoint ma Cragno para. Si va ad oltranza ed è di nuovo protagonista Cragno che neutralizza il tiro di Cionek, il Cagliari passa e si guadagni gli ottavi con il Parma.

     

    SAMPDORIA – BRESCIA 2-0 (32° rig. Gabbiadini, 57° Bergessio)

    La Sampdoria batte un buon Brescia che prova a fare la gara nei primi minuti. Al 33° però i blucerchiati si guadagnano un calcio di rigore che Gabbiadini trasforma, senza però esultare. Nella ripresa un clamoroso errore di Caracciolo permette a Fedato di servire Bergessio che fa 2-0. Olivera prova a riaprirla ma il colpo di testa finisce fuori, un’altra emozione la regala Bergessio che prende la traversa. Finisce 2-0 per la Sampdoria che a gennaio sfiderà l’Inter.

     

    OTTAVI DI FINALE TIM CUP

    Milan – Sassuolo

    Torino – Lazio

    Inter – Sampdoria

    Napoli – Udinese

    Roma – Empoli

    Fiorentina – Atalanta

    Juventus – Verona

    Parma – Cagliari