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  • Serie A 18 Giornata: risultati e classifica

    Serie A 18 Giornata: risultati e classifica

    Occasione sprecata per la Juventus che lascia per strada due punti pareggiando allo Stadium e non approfittando così del derby milanese con il Milan impegnato stasera nella stracittadina con l’Inter. I bianconeri, in rete subito con Vucinic, si fanno fermare dal Cagliari, rete di Cossu, e si portano momentaneamente in vetta alla classifica con 38 punti; magra consolazione il record stabilito di 18 risultati utili consecutivi, mai nella storia bianconera si era verificata una tale partenza in campionato da quando questo è a girone unico.

    Alessandro Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nel pomeriggio della 18esima giornata di Serie A il Genoa beffa l’Udinese di Guidolin, prima vittoria sulla panchina genoana per Marino: 3-2 il risultato finale con reti di Granqvist, Jankovic e Palacio, a nulla, se non per le statistiche, valgono i gol di Ferronetti e di Di Natale, sempre più capocannoniere della Serie A con 13 marcature.
    Brutto ko per la Fiorentina di Delio Rossi che cade in casa tra le mura amiche del Franchi contro il fanalino di coda Lecce che fa scoppiare l’ennesima contestazione dei tifosi viola: decide un rigore di Di Michele.

    Vittoria al debutto per Roberto Donadoni sulla panchina del Parma. I ducali battono il Siena 3-1 con una prestazione convincente, in rete vanno Biabiany, Valiani e Giovinco; Mutu trascina il Cesena alla vittoria nello scontro diretto per la salvezza con il Novara mentre il Palermo rimedia una sconfitta nella trasferta di Verona con il Chievo. Infine nell’anticipo di mezzogiorno la Lazio aveva battuta l’Atalanta 2-0 rientrando in piena corsa Champions League.

    RISULTATI E MARCATORI 18 GIORNATA SERIE A 2011-2012

    CATANIA – ROMA 1-1 (sospesa al 64′)
    CESENA – NOVARA 3-1
    20′ Mutu (C), 39′ rig Mutu (C), 46′ pt aut Rinaudo (N), 89′ Morimoto (N)
    CHIEVO – PALERMO 1-0
    50′ Sammarco
    FIORENTINA – LECCE 0-1
    66′ Di Michele
    GENOA – UDINESE 3-2
    14′ Ferronetti (U), 49′ Granqvist (G), 51′ Jankovic (G), 71′ Palacio (G), 75′ rig Di Natale (U)
    JUVENTUS – CAGLIARI 1-1
    7′ Vucinic (J), 48′ Cossu (C)
    LAZIO – ATALANTA 2-0
    20′ rig Hernanes, 90′ Klose
    PARMA – SIENA 3-1
    24′ Biabiany (P), 66′ Valiani (P), 79′ Grossi (S), 94′ Giovinco (P)

    stasera ore 20:45
    MILAN – INTER

    domani ore 20:45
    NAPOLI – BOLOGNA

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 38 18
    2. MILAN 37 17
    3. UDINESE 35 18
    4. LAZIO 33 18
    5. INTER 29 17
    6. NAPOLI 27 17
    7. ROMA 27 17
    8. GENOA 24 18
    9. CHIEVO 23 18
    10. CAGLIARI 22 18
    11. CATANIA 22 17
    12. PARMA 22 18
    13. FIORENTINA 21 18
    14. PALERMO 21 18
    15. ATALANTA [-6] 20 18
    16. SIENA 18 18
    17. BOLOGNA 18 17
    18. CESENA 15 18
    19. LECCE 12 18
    20. NOVARA 12 18

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    13 – Di Natale (Udinese)
    12 – Ibrahimovic (Milan), Denis (Atalanta)
    10 – Cavani (Napoli)
    9 – Klose (Lazio), Jovetic (Fiorentina)
    8 – Giovinco (Parma)
    7 – Calaiò (Siena), Matri (Juventus), Osvaldo (Roma), Palacio (Genoa)
    6 – Marchisio (Juventus), Hamsik (Napoli), Nocerino (Milan) , Rigoni (Novara), Milito (Inter), Mutu (Cesena)
    5 – Di Vaio (Bologna), Pepe (Juventus), Destro (Siena), Miccoli (Palermo)
    4 – Moralez (Atalanta), Basta (Udinese), Boateng (Milan), Di Michele (Lecce), Ramirez (Bologna), Lodi (Catania), Hernanes (Lazio), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter)

  • Juve, maledizione rossoblu. Con il Cagliari è solo 1-1

    Juve, maledizione rossoblu. Con il Cagliari è solo 1-1

    Si era messa bene la partita per la Juventus, in vantaggio con Vucinic dopo appena 7 minuti e grazie ad una splendida azione corale, che ha visto concludere l’attaccante montenegrino con un facile tap-in a porta vuota il più facile dei gol su assist di Lichtsteiner.

    Arturo Vidal | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La partita come detto si era messa in discesa e la controprova era venuta anche dalla bella occasione creata da Matri che da buon ex aveva cercato di chiudere la gara con un bel destro da fuori area. Il Cagliari però c’è e non abbandona mai la partita, rendendosi pericoloso in più di un’occasione, anche se mai in maniera nitida e recriminando su due tocchi di mano in area juventina, anche se solo sul tiro di Cossu ribattuto da Pirlo, il rigore pare essere netto. L’arbitro però non è della stessa opinione e lascia correre. L’ultimo a provarci è Pepe, che non sfrutta però al meglio un bel assist di Vucinic appoggiando di fatto ad Agazzi. Si va al riposo sul vantaggio bianconero, ma i sardi ci sono e si fanno sentire.

    Nel secondo tempo però le cose non si mettono bene per i padroni di casa, che già dopo un minuto dall’inizio della ripresa si ritrovano con un punteggio di parità, i sardi, infatti, grazie ad una splendida conclusione di esterno sinistro di Cossu, riagguantano un risultato che nel primo tempo li aveva penalizzati. Dopo il gol però la gara diventa un monologo bianconero, la Vecchia Signora, di fatto aumenta il ritmo e alzando il baricentro prova a riportare il risultato dalla propria parte, il tutto però in maniera confusionaria e di fatto vana. Nonostante ciò l’occasione arriva e proprio sulla testa di capitan Del Piero, che su una bella palla di Pirlo, da calcio da fermo, colpisce di testa a botta sicura, ma in maniera troppo centrale favorendo così di fatto la facile parata dell’estremo difensore rossoblu. Nei minuti successivi non succede più nulla fino a quando la palla non capita sui piedi di Milos Krasic, che però, ciabatta clamorosamente con lo specchio della porta totalmente libero, dimostrando così di attraversare un periodo di forma non proprio esaltante che lo sta portando sempre più lontano dalla maglia bianconera.

    Il pari è alla fine sostanzialmente giusto, ma la Juve abbandona lo stadio con l’amaro in bocca e con la convinzione di aver perso una possibilità ghiotta di mettere pressione ai rivali rossoneri, impegnati stasera in un derby che si preannuncia molto rovente e non solo per il clima che le due tifoserie staranno preparando.

  • Juventus-Cagliari, probabili formazioni. De Ceglie per Chiellini

    Juventus-Cagliari, probabili formazioni. De Ceglie per Chiellini

    Partita fondamentale per la Juventus, chiamata ad un impegno tutt’altro che facile. Nella conferenza stampa pre-gara, Antonio Conte, come sempre del resto, ha predicato prudenza, ribadendo con forza la totale estraneità d’interesse nei confronti del match clou (derby di Milano) di questa giornata che potrebbe valere, qualora i bianconeri battessero il Cagliari, il vertice solitario della classifica.

    Antonio Conte | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il tecnico salentino dovrà fare a meno per questa gara dello squalificato Chiellini, al cui posto dovrebbe giocare il solito De Ceglie, oltre al difensore toscano neanche convocati, Giaccherini, dolore alla zona lombare per lui, e lo sfortunato Quagliarella, reduce dall’operazione per la frattura allo zigomo rimediata nella scorsa gara a Lecce. Proprio l’assenza del bomber napoletano, ha consentito al neo acquisto Borriello di rientrare nella lista dei convocati di mister Conte.
    Per il resto confermata la solita formazione con cui i bianconeri scendono regolarmente in campo, Buffon fra i pali, difesa a quattro con Lichtsteiner  sulla fascia destra e la coppia Barzagli-Bonucci, a completare il reparto. A centrocampo solito pacchetto con Pirlo, affiancato da Marchisio e Vidal, mentre in attacco Vucinic e Pepe agiranno sugli esterni con Matri unica punta centrale.

    In previsione dell’impegnativa trasferta allo Juventus Stadium, il tecnico isolano, Ballardini ha confermato in toto l’undici vittorioso contro il Genoa, con Agazzi tra i pali e a protezione del giovane portiere sardo una linea difensiva composta da Pisano e Agostini esterni bassi e la coppia Canini-Astori coppia centrale. A centrocampo insieme al solito Nainggolan, accostato anche alla Vecchia Signora in questa sessione invernale di mercato, ci saranno Dessena, sostituto di Biondini passato al Genoa, e l’ex di turno Ekdal a sostituire il degente ma recuperato capitan Conti. In attacco la coppia dovrebbe essere composta da Larrivey e Ibarbo, con il giovane colombiano unico sicuro del posto, mentre per quanto riguarda l’argentino, dovrebbe giocarsi il ruolo di punta con El Kabir, in grande spolvero nell’allenamento pre-trasferta. Dietro il duo d’attacco il solito Cossu, ad agire da trequartista, con compiti di copertura in caso di ripartenza bianconera.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-CAGLIARI

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
    A disp.: Storari, Sorensen, Marrone, Pazienza, Estigarribia, Del Piero, Borriello.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Larrivey, Ibarbo.
    A disp.: Avramov, Gozzi, Ariaudo, Conti, Ceppelini, Thiago Ribeiro, El Kabir.

  • Conte “Il derby? Penso solo al Cagliari”

    Conte “Il derby? Penso solo al Cagliari”

    Questo è il weekend del derby milanese ma non lo è per Antonio Conte, che appare poco interessato alle vicende della stracittadina milanese, pensando solo alla sua Juventus impegnata domenica pomeriggio alle 15 contro il Cagliari allo Juventus Stadium, che non vuole assolutamente definire come “l’Anti Milan”.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La missione bianconera non è quella di essere l’antagonista dei rossoneri, dunque, bensì la Signora deve pensare a se stessa ed a consolidare ciò che è stato finora, in dirittura di arrivo al “giro di boa” del girone d’andata. La Juventus non è più una sorpresa, secondo il mister: questo è un fattore positivo per il fatto che la Juve ha finalmente ritrovato credibilità e ritrovato l’antico prestigio, ma negativo poichè viene meno il fattore sorpresa che ha contraddistinto finora il cammino dei bianconeri. Inoltre, la sua Juve deve comunque dare risposta alle difficoltà mostrate nella scorsa partita al Via Del Mare di Lecce, nonostante la vittoria comunque conquistata per 1-0 con gol di Alessandro Matri.

    Nulla è scontato nel calcio e la partita contro il Cagliari potrebbe nascondere non poche insidie, con un avversario reduce dalla straripante vittoria contro il Genoa domenica scorsa, che ha evidenziato le sue ottime individualità, con Ibarbo su tutti, e pertanto Antonio Conte in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza dell’unità di intenti in casa bianconera.

    A tal proposito, inoltre, il tecnico ha parlato anche del neo arrivo Marco Borriello, riferendosi sia alle sue condizioni fisiche, sottolineando che lo stato di forma del partenopeo non è tale da garantire una sua certa convocazione per la gara, e precisando, soprattutto, l’importanza della coesione nell’ambiente bianconero, nello spogliatoio ma anche all’esterno, cercando di spegnere sul nascere i malumori  dell’ambiente Juventino intorno all’attaccante, reo di essere considerato un “mercenario” per aver rifiutato lo scorso anno il trasferimento alla Juve, preferendo la Roma. Conte minimizza, però, su quanto è stato in passato precisando che la scelta di Borriello era stata fortemente condizionata dalle differenti condizioni contrattuali che i due club proponevano e non dalla ostilità nei confronti della Juventus, richiendendo all’ambiente un forte supporto alla squadra, ossia di evitare contestazioni all’indirizzo del giocatore e di concentrarsi, invece, sul supporto alla squadra, facendo sì che lo Juventus Stadium diventi una bolgia domani pomeriggio, per far valere il fattore campo contro un avversario in grande forma come il Cagliari, puntando proprio sul dodicesimo uomo in campo.

    Per quanto riguarda gli interpreti che il mister manderà in campo, non ci sono particolari dubbi di formazione, con Paolo De Ceglie pronto a sostituire lo squalificato Giorgio Chiellini nel ruolo di terzino sinistro, scavalcando la concorrenza di Estigarribia, che potrebbe entrare a partita in corso nel caso in cui la partita evidenziasse pochi spazi, nell’eventualità di un Cagliari intento a chiudersi.
    Concentrazione, idee chiare, voglia di vincere e grinta assoluta: nulla di nuovo sotto il sole per Conte, dunque, che “punta al primo posto in classifica alle 5 del pomeriggio“, per poi osservare “comodamente” da spettatore interessato il Derby in Tv.

  • Juve parte l’assalto a Guarin, Caceres si allontana

    Juve parte l’assalto a Guarin, Caceres si allontana

    Martin Caceres o Fredy Guarin, solo uno di loro potrà vestire la maglia bianconera in questa sessione di calciomercato invernale. Il loro status di extracomunitario infatti non consente alla Juventus di poterli tesserare entrambi avendo libera per questa stagione soltanto una casella riservata all’acquisto di un calciatore non comunitario che gioca in un campionato che non sia quello italiano. La Vecchia Signora quindi si trova costretta a fare una scelta, portare a Torino o il difensore uruguagio oppure il centrocampista colombiano, entrambi richiesti fortemente dal tecnico Antonio Conte.

    Fredy Guarin | © Bruno Pires/EuroFootball/Getty Images

    Se fino a ieri l’acquisto di Caceres da parte del club di Corso Galileo Ferraris sembrava ormai cosa fatta rimandando il discorso legato a Gurin a luglio, oggi la situazione si è invertita. Il Siviglia infatti sta opponendo una strenua resistenza per il terzino della nazionale uruguagia guidata da Tabarez. Ballano due milioni tra quanto offerto e quanto richiesto, la Juve è disposta a pagare un paio di milioni di prestito oneroso e spingersi fino a 7 per il riscatto mentre il club andaluso, nonostante abbia preso atto della volontà di Caceres di fare ritorno a Torino, non si smuove dai 9 milioni richiesti. Per tale motivo la Juventus si sarebbe stancata del comportamento del Siviglia spostando le sue priorità su Guarin, congelando di fatto la trattativa imbastita con la Roma per David Pizarro che non convince pienamente Conte.

    Nelle scorse settimane Beppe Marotta ha avviato i primi contatti con il giocatore, sul quale c’è anche il forte interesse della Roma, e con il suo club di appartenenza, il Porto. I lusitani chiedono 13 milioni per cedere il mediano, la Juve starebbe per far pervenire ai dirigenti dei Dragoes un’offerta di prestito oneroso con un riscatto obbligatorio, sulla parola, a giugno più bonus legati al rendimento per una cifra complessiva molto vicina alle richieste del Porto. Con Guarin i bianconeri andrebbero a sistemare la zona nevralgica del campo con un altro tassello importante e il suo arrivo precluderebbe quello di Caceres.

    A questo punto per la difesa Marotta starebbe battendo altre piste, su tutte quella che porta a Davide Astori del Cagliari. Probabile che in occasione del match di campionato di domenica tra la Juve e i sardi allo Stadium il dg bianconero e il presidente del Cagliari Massimo Cellino organizzino un incontro per parlare del difensore, i rapporti tra i due club sono ottimi viste le recenti operazioni come quella che ha portato un anno fa Alessandro Matri a vestire la maglia bianconera.

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  • Cagliari Genoa 3-0, le pagelle. Fulmine Ibarbo

    Cagliari Genoa 3-0, le pagelle. Fulmine Ibarbo

    Esordio amaro per Pasquale Marino nonostante le ambizioni con cui si era presentato alla vigilia: il suo Genoa contro il Cagliari di Ballardini ha mostrato una fragilità estrema ed una grave confusione di idee, proprio ciò che si rimproverava al Genoa di Malesani. Impalbabile Alberto Gilardino ma le responsabilità del suo esordio non brillante sono da dividere con tutti i compagni di squadra, che mai lo hanno supportato effettivamente in campo.

    Cagliari | © Enrico Locci/Getty Images

    Il Cagliari, invece, ha mostrato abilità di squadra, equilibrio del collettivo, oltre che evidenziare le individualità migliori, dall’inventiva di Cossu al gol di Larrivey che ha sbloccato la gara su calcio di rigore, al colombiano Victor Ibarbo, autore del secondo gol su azione spettacolare, innescato dallo stesso Cossu per una galoppata devastante per la difesa Genoana. Nel Genoa, i peggiori in campo sono i difensori, con Moretti che si fa anche espellere, ma anche Kucka, in totale confusione.

    LE PAGELLE DI CAGLIARI GENOA

    CAGLIARI

    Agazzi 6 Spettatore non pagante dell’ incontro: mai chiamato in causa a segnalare la totale sterilità del Genoa

    Pisano 6 Gara sufficiente, senza infamia e senza lode

    Canini 6.5 Rilassato in difesa, grazie ai pericoli inesistenti creati dal Genoa, si avventura in avanti e sfiora anche il gol: è sfortunato e colpisce la traversa

    Astori 6.5 E’ al rientro dopo l’infortunio al perone che lo ha costretto a quasi tre mesi di assenza. Ottima gara

    Agostini 6.5 Grazie a lui Granqvist realizza l’autorete del definitivo tre a zero; è suo, infatti, il traversone deviato nella porta di Sebastian Frey

    Nainggolan 7 Ottima prestazione, è lui ad illuminare le manovre cagliaritane in assenza di Daniele Conti. Uno dei migliori in campo

    Ekdal 7 Buona gara a centrocampo, buon ritmo e buona intensità; sostituito al 35′ da Biondini

    Dessena 6.5 Gara determinata, di grande intensità

    Cossu 7.5 Uno dei migliori in campo, partecipa attivamente a due gol su tre realizzati dal Cagliari: procura il rigore poi realizzato da Larrivey, suggerisce per l’azione di Ibarbo che porta al gol del raddoppio. Assolutamente fondamentale

    Ibarbo 7.5 Dinamismo, fantasia, inventiva, concretezza nel realizzare il 2-0: nei movimenti ricorda Bolt, il più veloce al mondo, anche per le lunghe leve: una felicissima scoperta per il Cagliari di Ballardini, che sta diventando una vera e propria certezza

    Larrivey 6.5 Freddo e preciso nel relizzare il gol che sblocca la gara su calcio di rigore, “rubando il posto” a Nainggolan. E’ però impreciso in altre occasioni che avrebbero potuto rendere più ampio il passivo del match già nel primo tempo

    GENOA

    Frey 7 Grande gara nonostante i tre gol subiti, è decisivo per salvarne almeno altri due

    Mesto 4.5 Gara imbarazzante, in totale difficoltà.

    Granqvist 4 Peggiore rispetto a Mesto per l’aggravante dell’autogol realizzato su cross di Agostini, una gara perennemente in affanno

    Dainelli 4 Anche lui impreciso, confusionario, disattento

    Moretti 3 Alle difficoltà difensive da condividere con l’intero reparto, ha l’aggravante di farsi espellere lasciando i suoi in dieci in un momento di assoluta difficoltà

    Constant 5 Impalpabile in campo; per questo viene  sostituito da Antonelli al 25′ del secondo tempo

    Seymour 5 Negativa anche la sua gara, in assoluta difficoltà nel contenere Ibarbo: infatti, non ci riesce quasi mai

    Kucka 3 E’ suo il fallo che causa il rigore su Cossu che rende in salita la gara del Genoa dopo soli 11 minuti, era l’oggetto misterioso che rimane tale: Marino non può fare altro che sostituirlo con Jorquera

    Rossi 5.5 Nel mare di negatività della prestazione imbarazzante del Genoa, il capitano rossoblu è uno dei meno deludenti, provando anche a farsi avanti in zona gol in una circostanza. Perlomeno, da parte sua c’è la buona volontà

    Gilardino 5 Esordio amaro, lui necessita di palloni giocabili che non arrivano mai: gara insufficiente ma le responsabilità sono in gran parte della squadra e non individuali

    Jankovic 4.5 In grande difficoltà, totalmente impalpabile in avanti. Viene sostituito da Merkel al 38′ del secondo tempo

  • Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Cagliari Genoa era la partita dell’esordio di Pasquale Marino sulla panchina del Grifone, in veste di successore di Alberto Malesani, reo di non aver fornito alla sua squadra una precisa identità di gioco: alla vigilia, Marino aveva ritenuto opportuno scomodare paragoni importanti, con il Genoa di Gasperini e del compianto Professor Scoglio, intenzionato a lasciare il segno. Era, inoltre, la partita di esordio di Alberto Gilardino al centro dell’attacco del Genoa, atteso perchè considerato il rinforzo fondamentale per l’attacco dei rossoblu.

    Cagliari-Genoa | © Enrico Locci/Getty Images

    L’esordio, però, al Sant’Elia di Cagliari, contro la squadra ben messa in campo da Davide Ballardini, non è dei migliori per il Genoa, con un avvio di gara assolutamente in salita per il Grifone, costretto a rincorrere appena dopo 13 minuti di gioco, quando il Cagliari passa in vantaggio su calcio di rigore concesso dal direttore di gara Celi per fallo di Mesto su Cossu, e realizzato prontamente da Larrivey, al terzo gol in campionato, che batte Sebastian Frey.

    I padroni di casa, però, non si accontentano del vantaggio, imbastendo trame di gioco e costruendo pericoli per la porta di Frey, con occasioni anche clamorose che avrebbero potuto rendere il passivo del primo tempo ben più pesante per il Genoa: su tutte, le occasioni di Nainggolan al 15′, di poco alta, la traversa di Canini al 17′, il colpo di testa di Victor Ibarbo al 37′ su cross di Agostini e l’insidiosissimo colpo di testa di Larrivey al 44′ parato da Frey, in un primo tempo dominato totalmente dai sardi, che avrebbero meritato perlomeno il raddoppio nella prima frazione di gioco con un Larrivey in grande spolvero così come il giovane Ibarbo, non più una sorpresa, ed un grande Cossu. Tra i rossoblu ospiti, il peggiore è Kucka, sostituito già al 35′ da Jorquera, ma è l’intera squadra ad aver avuto un approccio negativo alla gara.

    Il secondo tempo si apre con una buona occasione per il Genoa che prova a scuotersi con un’occasione per il capitano Marco Rossi al 50′, sulla quale si stava avventando anche il neo acquisto Gilardino. Le speranze del Genoa durano ben poco, spezzate dall’azione spettacolare, da centometrista, di Ibarbo innescato da Cossu che batte Frey in uscita al minuto 56 per il 2-0, realizzando il suo secondo gol in campionato.
    Al minuto 66 si complicano ulteriormente le cose per il Genoa di Marino, con l’espulsione ai danni di Emiliano Moretti, per fallo sull’attaccante colombiano che si stava involando nuovamente verso la porta: il Genoa in inferiorità numerica è sempre più in difficoltà, ed al 72′, Granqvist infila nella sua porta un traversone di Agostini realizzando in autogol il 3-0 per il Cagliari. Un risultato che sarà quello definitivo, anche se per il Cagliari ci sarebbe la possibilità di rendere il passivo ancora più pesante, con le occasioni capitate all’ 82′ per Larrivey servito da Ibarbo, che però manda fuori da ottima posizione.

    La gara si conclude così dopo due minuti di recupero, netta superiorità del Cagliari in grande forma e, dall’altra parte, un Genoa in totale confusione: ci sarà molto da lavorare per Pasquale Marino, che probabilmente non si aspettava un esordio tanto negativo nella successione ad Alberto Malesani, che comunque aveva lasciato la squadra con 21 punti in classifica. Per il Cagliari, invece, ottime notizie soprattutto da parte di Ibarbo, a tratti incontenibile: sarà contento di questo il presidente Cellino che ha seguito la gara non dalla sua consueta posizione in tribuna, bensì dagli spogliatoi, da un televisore appositamente installato, seguendo la sua proverbiale scaramanzia, essendo questa la giornata numero 17. Una scaramanzia che, guardando il risultato finale, ha portato gli esiti sperati.

  • Cagliari Genoa, probabili formazioni. Esordio per Gilardino

    Cagliari Genoa, probabili formazioni. Esordio per Gilardino

    La diciassettesima giornata di campionato, fra le gare della domenica pomeriggio, vedrà di fronte nel “derby rossoblu” Cagliari e Genoa, in campo alle ore 15:00 al Sant’Elia, in una partita interessante soprattutto per testare le potenzialità del nuovo Genoa, quello targato Pasquale Marino, dopo la fine dell’avventura di Alberto Malesani, e con in campo il neo arrivato Alberto Gilardino, pronto a dimostrare tutto il suo valore, dopo i mesi di appannamento in maglia Viola.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il tempo per lavorare e per plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza non è stato moltissimo, ma Pasquale Marino, uomo pragmatico e di poche parole, vuole dare l’imprinting al suo Genoa già dalla prima partita ufficiale in campionato ed intanto per il neo tecnico rossoblu giungono ottime notizie dall’infermeria, che si è svuotata di Kucka e Dainelli, che potrebbero andare in panchina contro il Cagliari.

    Nell’ambiente del Grifone, comunque, l’attenzione nei giorni della sosta è stata puntata sull’arrivo di Alberto Gilardino, un rinforzo di grandissimo spessore, capace di spostare da solo l’asticella del potenziale offensivo di una squadra: pertanto, il gioco del Genoa dovrà, d’ora in poi, provare ad adattarsi alle caratteristiche dell’attaccante, puntando maggiormente su cross provenienti dalle fasce, per sfruttare i suoi colpi di testa e la sua prontezza in zona gol.

    Nella gara di Cagliari, dunque, Pasquale Marino schiererà un Genoa con modulo 4-3-3  con Frey in porta, Mesto, Dainelli, Granqvist, Antonelli in difesa, Marco Rossi, Veloso, Merkel, Zè Eduardo a centrocampo, Gilardino e Jankovic in attacco.

    I padroni di casa cagliaritani allenati da Ballardini, invece, si schiereranno con un modulo 4-3-1-2, con Agazzi, Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Thiago Riberio, Ibarbo.

    Alle ore 15, allo stadio Sant’Elia di Cagliari, arbitrerà il signor Domenico Celi della sezione di Bari, coadiuvato dai due assistenti Marzaloni e Debosz, e dal quarto uomo Gennaro Palazzino di Ciampino.

  • Sassuolo Missiroli, è fatta. 3,5 milioni alla Reggina, i tifosi protestano

    Sassuolo Missiroli, è fatta. 3,5 milioni alla Reggina, i tifosi protestano

    Era nell’aria da qualche giorno, ma oggi c’è stata la conferma: Simone Missiroli è ormai un giocatore del Sassuolo. Manca solo l’ufficialità, ma si tratta solo di una semplice formalità. Nelle scorse ore infatti l’ormai ex giocatore della Reggina non ha preso parte all’allenamento degli amaranto, recandosi al centro sportivo Sant’Agata solo per ritirare il biglietto aereo che lo ha portato verso l’Emilia. Una cessione, vista la cifra, davvero importante dal punto di vista economico per la Serie B: i neroverdi infatti spenderanno tre milioni e mezzo, di cui due immediatamente, per rilevare il cartellino del giocatore, sul quale vi erano anche alcune formazioni di A come Cagliari e Udinese. Missiroli invece passerà dagli attuali 90 mila a 300 mila euro annui di ingaggio.

    Simone Missiroli al Sassuolo | ©Maurizio/Lagana Getty Images
    Un affare per tutti dunque, ma non per i tifosi amaranto che sul web hanno espresso tutta la loro amarezza nei confronti del direttore sportivo Giacchetta e del presidente Foti per la cessione dell’eclettico giocatore di Gallina. Ciò probabilmente visto anche l’alto rendimento avuto fin qui, con ben sette gol all’attivo, per ultimo quello nel derby di Crotone. E per il secondo anno di fila la cessione arriva proprio nel mercato invernale. Lo scorso anno infatti Missiroli lasciò gli amaranto a fine gennaio, destinazione Cagliari. Stavolta però finisce ad una diretta concorrente della Reggina per il salto in Serie A, ed è forse questo uno dei motivi che ha fatto arrabbiare i tifosi calabresi.

    Trequartista dotato di un grande fisico, 191 centimetri per 74 kg, Missiroli può comunque ricoprire diverse posizioni in mezzo al campo. Inoltre ha un certo feeling con il gol, come dimostrato in questa stagione. Ad appena 26 anni inoltre ha da poco superato le duecento presenze tra i professionisti, vestendo le maglie di Reggina, Treviso e Cagliari. Nella sua carriera anche due presenze con la maglia della Nazionale Under 20.

  • Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Il passaggio di Gilardino al Genoa innesca una reazione a catena tanti direttori sportivi stavano aspettando. Il futuro di Caracciolo, Amauri, Pinilla, Maxi Lopez, Inzaghi, Toni e Iaquinta diventa un romanzo da leggere senza avere paura di perdersi all’interno dei corridoi ciechi del calciomercato.

    QUI CARACCIOLO: il Ferraris ha un inquilino nuovo, si chiama Alberto Gilardino, professione bomber. Gli altri possono attendere. Fra questi il più sfortunato è la punta ex Brescia Caracciolo, che con l’arrivo dell’attaccante azzurro diventa la terza-quarta scelta nelle idee tattiche di Marino, superato dal “cammello” Pratto e dal brasiliano Ze Eduardo, senza contare la presenza in rosa di un certo Rodrigo Palacio. Qual è la destinazione che al momento sembra convincere maggiormente l’airone? Novara. La dimensione piemontese sarebbe l’ideale per Caracciolo, il quale ridiventerebbe protagonista con i suoi gol e farebbe le fortune di una squadra che lotta disperatamente per non retrocedere.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    QUI INZAGHI: ecco però che spunta Inzaghi. A Tesser e al Novara non dispiacerebbe affatto di includere nella propria rosa l’attaccante rossonero, che al Silvio Piola avrebbe la concreta possibilità di rivivere una seconda giovinezza. Sono ormai note le noie che affliggono da alcuni mesi il Pippo nazionale, con conseguenti voci di addio al Milan. Oltre al Novara anche il Cagliari di Massimo Cellino è interessato alla punta milanista. I guai del reparto offensivo rossoblu hanno condannato la squadra sarda ad un campionato fin qui anonimo, dopo un ottimo avvio con l’ex allenatore Ficcadenti. Bisogna però capire le reali intenzioni del calciatore rossonero. Qualora dovesse lasciare Milanello, accetterà di trasferirsi in club che lottano soltanto per la salvezza? Oppure è più probabile che scelga città come Udine e Roma (sponda biancoceleste), dove però il posto da titolare sarebbe piuttosto compromesso?

    AMAURI, PINILLA, MAXI LOPEZ, TRIS PER IL DOPO GILA: a Firenze ancora non ci credono. Gilardino non c’è più. La fine di un ciclo iniziato a tramontare dopo l’addio di Prandelli per diventare ct della Nazionale. Quali sono i nomi che si rincorrono nelle ultime ore per la sostituzione della prima punta ex Milan e Parma? Il ds viola Corvino cala un tris: l’oriundo Amauri, il cileno Pinilla e l’argentino Maxi Lopez. Chi ha più probabilità di vestire la maglia della Fiorentina? Questa volta sembra proprio l’attaccante bianconero ad avere più chances per rimpiazzare l’ex viola. Dopo i numerosi no inferti a svariate squadre italiane ed europee, Amauri sarebbe pronto ad accettare l’offerta della Fiorentina. A contendergli il posto vacante di Gilardino sarà il catanese Maxi Lopez, che dopo esser stato sedotto e abbandonato dal Milan, ha la possibilità di lasciare l’Etna per trasferirsi in una delle vecchie sorelle del calcio italiano. Il nome di Pinilla è quello meno quotato dagli addetti ai lavori, e si vocifera che sia stato accostato ai viola solamente per la presenza sulla panchina dei gigliati del suo ex allenatore Delio Rossi, il quale conosce molto bene il cileno e l’ha fatto esplodere nella prima metà della scorsa stagione. Il patron Zamparini ha comunque smentito qualsiasi interessamento nei confronti del proprio giocatore, ribadendo che Pinilla non si muoverà dal Palermo.

    SCARTI JUVE: seguendo l’inerzia della vicenda Amauri e dopo l’arrivo di Borriello agli ordini di Conte, anche altri due “scarti” della rosa bianconera sono pronti a salutare il Juventus Stadium. Toni e Iaquinta, dopo 6 mesi di tribune, hanno capito che il loro futuro è lontano dalla Juventus. Entrambi hanno da poco rifiutato la proposta indecente del Novara che li avrebbe presi entrambi in prestito fino a giugno.  Toni è stato accostato di recente anche alla Fiorentina, ma difficilmente i tifosi viola potranno rivivere il replay delle due stagioni a cavallo fra il 2005-2007 in cui il bomber di Modena segnò 47 reti in 67 presenze. Iaquinta ha richieste all’estero, e la più interessata al momento sembra l’Espanyol, disposta a prendere in prestito l’ex Udinese.

    Il calciomercato è questo, allacciate le cinture, il 3 gennaio è alle porte.