Turn-over in casa Napoli, in vista del match di stasera contro il Cagliari, ma con la testa sicuramente rivolta alla gara di ritorno degli ottavi di Champions, contro un Chelsea sempre più allo sbando. Gli uomini di Mazzarri, però non vorranno di certo perdere l’occasione di riportarsi sotto nella lotta per il terzo posto e dovranno rimanere concentrati.
Il tecnico toscano, dovrà fare a meno degli infortunati Grava, Donadel e Britos, oltre allo squalificato Dzemaili, scelte, dunque, quasi obbligate sia in difesa che in mezzo al campo. Davanti a De Sanctis dovrebbero, quindi scendere in campo i soliti noti Aronica, Campagnaro e Cannavaro. A centrocampo detto dell’assenza di Dzemaili, il duo di centrali sarà composto da Inler e Gargano, con Zuniga che prenderà il posto di Maggio, tenuto a riposo in previsione della trasferta londinese e con Dossena confermato sulla corsia di sinistra. In attacco a tirare il fiato sarà El Matador Cavani, con Pandev che prenderà il suo posto al fianco dei due tenori Hamsik e lo splendido Lavezzi di questo periodo di stagione.
In casa Cagliari dopo la pesante sconfitta rimediata domenica scorsa a Siena, la voglia di riscatto è tanta, anche se l’avversario da affrontare non è certo dei più facili, gli uomini di Ballardini, proveranno a sfruttare il calo di tensione dei partenopei che magari potrebbero avere la testa già rivolta a quella partita che vale una stagione. Il tecnico ex Genoa, recupera a pieno Cossu regolarmente in campo e che agirà alle spalle della coppia d’attacco composta da Nenè e Thiago Ribeiro, quest’ultimo in vantaggio su Ibarbo e Larrivey, per un posto da titolare. In difesa solita linea a quattro con Agostini e Pisano sugli esterni, mentre la coppia Astori-Canini completerà il reparto. In mediana agiranno i soliti Dessena e Nainggolan, al fianco di Capitan Conti preferito all’ottimo Ekdal visto in queste ultime uscite degli isolani.
PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – CAGLIARI
Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Pandev. A disposizione: Rosati, Fideleff, Fernandez, Maggio, Dezi, Vargas, Cavani.
Cosmi gongola. Vincere a Cagliari non è semplice per nessuno e il successo di ieri è da considerarsi un’autentica impresa. La salvezza non è più un miraggio, e i suoi contorni iniziano a diventare realtà difronte agli occhi dei tifosi del Lecce. Muriel e Cuadrado hanno dimostrato di avere quel qualcosa in più che rende alcuni calciatori speciali rispetto ad altri. Tra le fila dei sardi si salvano in pochi. Thiago Ribeiro e Canini riescono a giocare peggio di Larrivey, e questo la dice lunga sulla prestazione complessiva dei rossoblu contro la squadra salentina.
Cagliari Lecce 1-2, le pagelle
CAGLIARI
Agazzi 5,5: incolpevole sui gol, ma per tutto l’arco dei 90′ minuti mostra la solita insicurezza sulle uscite. Sembra quasi che una calamita lo attragga a restare fermo sulla linea di porta ogni qual volta che giunge un cross. E se non compie alcuna prodezza il voto in pagella non può essere sufficiente.
Canini 4,5: giornata no per il difensore centrale. In occasione del primo gol degli avversari fornisce il tele-pass a Muriel per imboccare l’autostrada cagliaritana con un intervento goffo. Nella ripresa non trova niente di meglio che farsi espellere per doppia ammonizione lasciando i suoi compagni in 10, sotto di un gol e con tutti i cambi già effettuati.
Nainggolan 6,5: il belga è il migliore dei sardi. Ci crede fino alla fine, a centrocampo è l’unico che riesce a competere in forza con i diretti avversari, corre anche per il capitano Conti (5). Difficile immaginare una linea mediana del Cagliari senza di lui, onora al meglio la chiamata in Nazionale.
Thiago Ribeiro 4,5: il brasiliano ha l’attenuante di giocare in un ruolo non suo, per via dell’assenza del fantasista Cossu. Attenuante che però scompare quando lo si vede tentare gesti tecnici impossibili e del tutto fini a se stessi. La Sardegna non è il Brasile, ma sopratutto Thiago Ribeiro molte volte è lontano parente dei suoi concittadini.
Ibarbo 6: rispetto alle ultime uscite il colombiano è apparso sottotono. Gioca un buon primo tempo, con accelerazioni impetuose e dribbling “fortunosi” ai danni dei giocatori del Lecce. Da solo però non può fare molto, anche perché dentro l’area c’è Larrivey e non Pinilla. Nella ripresa si spegne. Anche lui come Ballardini aspetta il tempo delle “vacche grasse”.
Larrivey 5: la tentazione di scrivere un numero di gran lunga inferiore è tanta, anche perché è emblematico come il pubblico del Sant’Elia faccia gli scongiuri appena lo vedono sistemare il pallone per calciare il rigore o quando incitano l’arbitro ad ammonirlo per una simulazione (non si è mai visto che i tifosi chiedano l’ammonizione per un proprio giocatore). In ogni caso Larrivey riscatta la prestazione del primo tempo assumendosi la responsabilità della trasformazione del calcio di rigore e sfiora addirittura la rete del sorpasso ma Benassi è miracoloso. Quando viene sostituito per l’ingresso di Ceppelini lo stadio si divide tra fischi e applausi. L’argentino rimane un caso ancora da studiare dopo 4 anni dal suo arrivo nell’isola.
Benassi 6,5: la parata sul colpo di testa di Larrivey potrebbe rappresentare uno dei passaggi fondamentali della cavalcata salentina verso la salvezza. Prima del miracolo devia sul palo una insidiosa punizione calciata da Thiago Ribeiro. Per il resto non viene impegnato quasi mai dai padroni di casa.
Carrozzieri 6,5: l’ex giocatore del Palermo guida bene la retroguardia leccese, che spesso può contare su 5 uomini con Cuadrado e Brivio bravi a ripiegare quando il Cagliari attacca. Stravince il duello fisico con Larrivey.
Bertolacci 6,5: segna la rete della vittoria piazzando un tiro chirurgico alla sinistra del portiere rossoblu, regalando tre punti fondamentali per i propri compagni di squadra. Si disimpegna alla grande sia nella fase di difesa che nei movimenti offensivi, sganciandosi regolarmente dalla linea di centrocampo durante i contropiedi.
Cuadrado 7: una velocità fuori dal comune per il colombiano, che non sfigura difronte all’idolo di casa Ibarbo. In casa Udinese gongolano, l’ennesimo campione scovato dalla rete di scout friulana che saprà fare le “fortune” della squadra bianconera il prossimo anno.
Muriel 7,5: è l’uomo partita. Cambia le sorti dell’incontro allo scadere del primo tempo con la rete del momentaneo 1-0. Le sue discese mettono in continuo allarme la difesa cagliaritana. Offre a Di Michele un pallone da depositare solamente in rete ma il suo compagno di reparto fallisce clamorosamente. Anche Muriel fa parte dell’officina Udinese, ed il Barcellona avrebbe già sondato il terreno con la famiglia Pozzo per averlo la prossima stagione.
Di Michele 4,5: l’attaccante giallorosso smentisce se stesso sbagliando due facili occasioni da gol nell’arco dei 90′ minuti di gara, che avrebbero potuto rendere il passivo dell’incontro ancora più importante per i giocatori del Cagliari. I tifosi del Lecce auspicano una pronta inversione di marcia fin dal prossimo incontro.
Il Lecce conquista tre punti fondamentali nella trasferta di Cagliari, battendo per 2-1 la squadra di Ballardini. Meritata vittoria per i salentini che passano in vantaggio sul finire del primo tempo grazie alla rete di Muriel. I padroni di casa rispondono in avvio di ripresa con un rigore trasformata da Larrivey, ma i giallorossi riescono a trovare il gol del successo con il centrocampista Bertolacci. Nel finale espulso il difensore rossoblu Canini. Man of the match il colombiano Cuadrado che semina il panico tra i giocatori rossoblu.
Cosmi si toglie la soddisfazione di battere per la prima volta il tecnico ravennate in carriera. Vittoria storica anche per il Lecce che coglie i primi tre punti in terra sarda. I salentini restano in piena corsa per la salvezza, mantenendo il passo del Siena che ha travolto 4-1 il Palermo di Mutti. Per il Cagliari piccolo campanello d’allarme, con il vantaggio sulla zona retrocessione che si assottiglia a 7 punti, ma sopratutto la consapevolezza che l’assenza di un attaccante come Pinilla rappresenti una perdita pesante per l’economia del gioco rossoblu.
PANOLADA AL SANT’ELIA – Prima del fischio d’inizio dell’arbitro Rocchi le gradinate del Sant’Elia conoscono una panolada storica. Una protesta “luttuosa” per denunciare la situazione dello stadio, anche oggi inagibile nel settori distinti e in curva sud, con uno striscione emblematico che riassume il desiderio di un’intera città “stadio nuovo subito”.
LAMPO MURIEL – Buono l’avvio dei padroni di casa, che aggrediscono gli avversari spingendo con Agostini sulla sinistra. Da un cross del terzino sinistro sardo Astori sfiora il vantaggio con un colpo di testa che si spegne di poco a lato. Quella del difensore rossoblu resta l’unica occasione del Cagliari nei primi 45′ minuti. I ritmi si abbassano e la squadra di Cosmi mostra una buona organizzazione di gioco. E’ Di Michele a timbrare il primo pericolo per la retroguardia di Ballardini, ma l’attaccante giallorossa non concretizza una ghiotta palla-gol. I sardi mostrano di non attraversare una giornata positiva e al secondo tiro in porta il Lecce passa in vantaggio. Contropiede lanciato da Giacomazzi che serve in profondità un velocissimo Muriel che insacca la rete dell’1-0 dopo l’errore in chiusura di Canini.
RISPOSTA CAGLIARI – Il secondo tempo comincia nel segno del Cagliari. L’arbitro Rocchi assegna un calcio di rigore poi realizzato da Larrivey per un fallo di mano del difensore giallorosso Miglionico. L’argentino, fino a quel momento il bersaglio preferito della tifoseria rossoblu, riesce a strappare gli applausi del Sant’Elia. La formazione di Ballardini ci crede e pochi minuti più tardi colpisce il palo su calcio di punizione da posizione defilata e il capitano Conti non trova il tap-in vincente vedendosi la conclusione ribattuta sulla linea.
BLITZ BERTOLACCI – Il Lecce risponde e al terzo tentativo di tutto l’incontro trova il vantaggio con il gol di Bertolacci, che al 17′ del secondo tempo supera un incolpevole Agazzi. I padroni di casa si gettano in avanti alla ricerca del pareggio. L’occasione più clamorosa capita sulla testa di Larrivey, ma Benassi risponde da campione. L’allenatore rossoblu tenta le carte Ceppelini ed Ekdal senza però riuscire a creare nuovi pericoli all’ottimo Lecce. Sono invece gli ospiti ad andare vicinissimo al gol del 3-1 con Di Michele, ma l’attaccante salentino conferma di essere in giornata nera e fallisce clamorosamente la rete del ko definitivo. Cosmi non ha nemmeno il tempo di arrabbiarsi perché pochi minuti dopo arriva il triplice fischio dell’arbitro Rocchi che sancisce la fine della partita e assegna tre punti fondamentali per la salvezza del Lecce.
Al Sant’Elia il Cagliari affronta il Lecce per una sfida che si preannuncia molto combattuta, considerata la posta in palio sopratutto per gli ospiti. Una sconfitta in Sardegna interromperebbe la striscia di tre risultati utili consecutivi ottenuta dai salentini nelle ultime partite di campionato, che ha permesso ai giallorossi di riaprire i giochi salvezza. La squadra di casa arriva al match di questo pomeriggio relativamente tranquilla, sebbene Ballardini debba registrare le pesanti assenze di Cossu e Pinilla. Qualora i rossoblu riuscissero a guadagnare i tre punti la zona Europa League non sarebbe più tabù.
PARLA BALLARDINI – Il tecnico ravennate nutre profondo rispetto per il Lecce, considerato anche l’ottimo periodo di forma che i salentini stanno attraversando. Individua in Cuadrado e Muriel i due pericoli maggiori per la propria squadra, senza dimenticare l’estro della punta Di Michele. Ballardini ha poi scherzato sulla situazione infortunati che ha colpito nell’ultimo periodo la formazione sarda, dichiarando ironicamente che i suoi ragazzi lo stanno aiutando nelle scelte. Si è detto comunque ottimista sul fatto che il Cagliari riuscirà a fare una grande prestazione, mettendo in evidenza due concetti fondamentali quali corsa e attenzione per sconfiggere il Lecce.
TRIDENTE ROSSOBLU – Il fantasista Cossu sarà nuovamente sostituito da Thiago Ribeiro. Il brasiliano ha già ricoperto il ruolo di trequartista nella recente sfida casalinga contro il Palermo, vinta 2-1 dai sardi. Toccherà invece a Larrivey prendere il posto dell’infortunato Pinilla al centro dell’attacco. Completa il tridente d’attacco il colombiano Ibarbo, esploso sotto la gestione Ballardini. A centrocampo le chiavi del gioco saranno affidate al capitano Daniele Conti, con Dessena e Nainggolan al suo fianco. In difesa giocheranno la coppia centrale Astori-Canini, con Pisano e Agostini terzini. A difendere i pali della porta cagliaritana ci sarà Agazzi, fin qui una delle sorprese più piacevoli del campionato.
RIPETERE SIENA – L’obiettivo in casa Lecce è ripetere l’ottima prestazione di Via Del Mare contro il Siena nell’ultima gara di campionato, quando i salentini travolsero 4-1 gli avversari bianconeri. Durante la conferenza stampa di vigilia, Cosmi si è soffermato sull’importanza di saper “interpretare” il risultato conseguito contro la squadra di Sannino, senza avere la presunzione di sentirsi arrivati. L’allenatore giallorosso inoltre ha speso parole di elogio per gli avversari, giudicando il Cagliari una realtà molto piacevole della Serie A grazie alla sua continuità di uomini di giocatori, quest’ultima considerata “l’arma migliore” della squadra isolana.
DUBBI A CENTROCAMPO – Il Lecce deve far fronte a due assenze importanti, con Obodo e Blasi rimasti a casa perché squalificati. Per la trasferta cagliaritana mancherà anche Oddo, messo ko dall’influenza. Cosmi pare intenzionato a schierare il 3-5-2, confermando dal primo minuto le due pedine fondamentali della squadra, Cuadrado esterno di centrocampo e Muriel al fianco di Di Michele in attacco. Bertolacci è in ballottaggio con Giandonato per un posto in prima squadra, mentre Delvecchio e Giacomazzi saranno gli altri due titolari del centrocampo, con Brivio esterno di sinistra. In difesa probabile la presenza dall’inizio di Miglionico, con Tomovic e Carrozzieri a completare il reparto difensivo. In porta giocherà Benassi.
I PRECEDENTI – Il Lecce non ha mai vinto al Sant’Elia nelle sette trasferte fin qui affrontate (5 successi rossoblu e due pareggi). Nel girone d’andata di quest’anno il Cagliari ha vinto 2-0 allo stadio di Via del Mare, mentre l’anno scorso i sardi sconfissero in casa i giallorossi con il risultato di 3-2. Ballardini in carriera ha vinto le due partite che l’hanno visto scontrarsi con Cosmi (Lazio-Livorno 4-1 nella stagione 2009-2010 e Genoa-Palermo 1-0 lo scorso anno).
Per il Cagliari strepitosa prestazione offensiva di Ibarbo, che sull’erba del Sant’Elia incanta il pubblico rossoblu sverniciando tutti i calciatori che provano a competere con lui in velocità. Ancora in gol Pinilla, ex illustre della partita. Ottima prova anche per Agazzi. I rosanero recriminano per l’opaca prestazione dei due trequartisti, Ilicic-Zahavi, con Budan completamente fuori partita.
Pagelle Cagliari Palermo 2-1
Ibarbo 7,5: fa impazzire la retroguardia del Palermo e i supporter rossoblu. Da applausi la sua sgroppata che sventa un pericoloso contropiede dello sloveno Ilicic nel primo tempo, Viviano gli nega il gol infortunandosi. Impressionante in occasione del gol di Pinilla, quando un’accelerazione stile Usain Bolt brucia l’erba del Sant’Elia e permette a Pinilla di insaccare a porta vuota.
Pinilla 7: prima del suo arrivo il reparto offensivo del Cagliari era quello più in difficoltà. Da quando il cileno è atterrato in Sardegna 5 gol in tre partite per la squadra rossoblu, due portano la sua firma. Forza e istinto da autentico uomo d’area, Ballardini gongola.
Agostini 7: fra i migliori in campo tra le fila del Cagliari, sempre disponibile alla sovrapposizione, diventando la locomotiva del treno sardo composto da Nainggolan e Ibarbo. Merita il suo primo gol in Serie A.
Agazzi 7: sempre attento l’estremo difensore rossoblu, mezzo miracolo nel primo tempo sulla conclusione di Ilicic indirizzata sull’angolino di destra della propria porta. Autentica prodezza anche nel secondo tempo sul colpo di testa ravvicinato del neo entrato Hernandez. Ha la maturità e i numeri per essere considerato ormai l’erede di Marchetti.
Nainggolan 6,5: dopo le ultime vicende che hanno accostato il suo nome a quello della Juventus e le prestazioni deludenti che lo avevano accompagnato durante tutto il mese di gennaio e questo inizio di febbraio, il belga torna ad essere il guerriero del centrocampo rossoblu. Corre, pressa, dialoga con Ibarbo, tira dalla distanza. Tutte qualità che hanno spinto Conte e Marotta a considerarlo come prima scelta per il prossimo mercato estivo.
Viviano 6,5: tiene in partita i suoi compagni di squadra nel primo tempo grazie al miracolo su Pinilla all’11° minuto e il salvataggio sul colpo di testa ravvicinato dello scatenato Ibarbo. Poi si infortuna ma rimane in campo. In occasione dell’1-0 del Cagliari non risulta particolarmente efficace in uscita. Non può nulla sul secondo gol di Dessena.
Bertolo 6: Mutti lo sostituisce dopo la rete di Pinilla con Migliaccio e l’argentino non la prende bene. Comprensibile, anche perché fino a quando rimane in campo il centrocampista rosanero è uno dei pochi a creare pericoli alla retroguardia rossoblu. Probabilmente si sarà richiesto perché sia toccato a lui e non a Ilicic.
Hernandez 6: da vivacità all’attacco rosanero, sostituendo l’israeliano Zahavi (4,5), impalpabile per tutto il match. Trasforma il calcio di rigore che riapre la partita. La sua velocità e freschezza sono una panacea per i tifosi del Palermo, che tornano in Sicilia con l’ennesima sconfitta in trasferta ma con la consapevolezza di poter contare nel girone di ritorno sul talento dell’attaccante uruguaiano.
Balzaretti 5: una serata da incubo per il terzino sinistro della Nazionale di Prandelli. Fa la conoscenza di Ibarbo che lo ridicolizza in occasione della rete del vantaggio sardo, quando il colombiano gli prende un metro nel giro di pochi cm, potendo così servire quasi indisturbato il cileno Pinilla al centro.
Ilicic 5: non è il peggiore, ma poco ci manca. Agazzi gli nega il gol che avrebbe cambiato la partita durante il primo tempo, ma è l’unico lampo in tutta la serata di Cagliari per il trequartista sloveno. Subisce l’onta del cambio negli ultimi 15 minuti di partita, quando Mutti lo richiama in panchina tentando la carta Vazquez.
Il Cagliari batte il Palermo per 2-1 al termine di una match vibrante che vede i padroni di casa uscire vittoriosi grazie ai gol nel secondo tempo dell’ex Pinilla al 56′ e di Dessena all’81’. Gli ospiti accorciano le distanze all’82’ grazie a un calcio di rigore trasformato da Hernandez, ma non riescono a riprendere i rossoblu nonostante gli assalti negli ultimi minuti della partita. I sardi raggiungono al nono posto il Genoa a quota 30 punti, mentre il Palermo rimane fermo a 31 punti, un gradino sopra la squadra di Ballardini.
PRIMO TEMPO – Avvio di match emozionante al Sant’Elia, nonostante uno stadio semivuoto, a causa dell’inagibilità del settore distinti e curva sud con il contemporaneo sciopero del tifo in curva nord. Dopo l’ingresso di Ibarbo dopo i primissimi minuti di gara al posto di Cossu (problemi agli adduttori per il folletto sardo), il Cagliari va vicino al gol con un gran colpo di testa dell’ex Pinilla, che trova la risposta miracolosa di Viviano che stava tuffandosi dalla parte opposta. Ibarbo continua a sgommare su tutto il fronte d’attacco, lasciando a Thiago Ribeiro il compito di sostituire il numero 10 sardo. Proprio dai piedi del colombiano parte l’azione che al 12′ minuto vede ancora una volta protagonista l’ex rosanero che dal limite piazza un tiro che rasenta il palo di destra dell’estremo difensore avversario. La risposta del Palermo è affidata a Ilicic che impegna severamente Agazzi al quarto d’ora.
Il pallino del gioco continua a rimanere in mano alla squadra sarda, con Ibarbo che di testa da due passi cerca il gol di vantaggio ma Viviano sventa il pericolo (nell’occasione l’ex interista rimane dolorante a terra a causa del riacutizzarsi dei problemi al ginocchio). Alla mezzora bella punizione del trequartista israeliano Zahavi, Agazzi è attento e manda in calcio d’angolo. Crescono gli uomini di Mutti, che non sfruttano però un invitante contropiede 4 contro 4, con Bertolo che fallisce la conclusione. Nel finale del primo tempo ennesima sgroppata sulla corsia di sinistra di Agostini, che crossa al centro per l’inserimento di Dessena che manca di poco la deviazione vincente.
SECONDO TEMPO – Regna la confusione durante l’inizio della ripresa. E’ sempre la squadra di casa comunque che dimostra di avere più possibilità di andare in rete. La svolta del match al 56′, quando Ibarbo si invola bevendosi Balzaretti e servendo al centro un liberissimo Pinilla, che realizza il classico gol dell’ex. Il Cagliari è in vantaggio meritatamente per 1-0 contro gli uomini di Mutti, sebbene il replay mostri chiaramente un’uscita approssimativa del portiere rosanero. I rossoblu continuano a spingere sull’acceleratore con Agostini, inesauribile quest’oggi, il suo cross viene ribattuto in calcio d’angolo.
Il tecnico degli ospiti tenta di dare una sferzata al match operando tutte e tre le sostituzioni nel giro di 10′. Dentro Hernandez, Migliaccio e Vazquez che prendono rispettivamente il posto di Zahavi, Bertolo e di uno spento Budan. Esce fuori anche Daniele Conti (dentro Ekdal), per lui uno scontro fortuito con il proprio compagno di squadra Astori e uscita dal campo in barella.
Continua ad essere pericoloso il Cagliari con Ibarbo, ma il colombiano da posizione favorevole sbaglia a coordinarsi e manda a lato. Il Palermo si sbilancia in cerca del pareggio e i padroni di casa ne approfittano per ripartire in contropiede. Un pregevole tiro di Dessena dal limite dell’area, su suggerimento di Thiago Ribeiro, si spegne alto di poco. E’ lo stesso centrocampista, arrivato in Sardegna durante il mercato di gennaio dalla Samp, a segnare il 2-0 per la squadra di Ballardini al 36′ del secondo tempo, sfruttando una ribattuta corta su calcio di punizione calciato da Pinilla.
Passano 60″ e il Palermo riapre la partita grazie a un rigore fischiato dall’arbitro Giannoccaro per un netto fallo di mano di Perico. Si incarica della realizzazione il rientrante Hernandez. L’uruguaiano rimane freddo e batte calciando sul palo di sinistra Agazzi che rimane immobile al centro. Il tecnico rossoblu corre ai ripari inserendo Ariaudo per Thiago Ribeiro, passando quindi ad una difesa che conta 5 elementi. Tensione nei minuti finali della partita. Astori rischia di vanificare gli sforzi dei compagni di squadra facendo confusione nella propria area di rigore. Migliaccio di testa fa saltare le coronarie ai pochi tifosi presenti allo stadio e quelle di Agazzi che si lamenta con l’arbitro per un presunto fallo dello stesso centrocampista rosanero. E’ l’ultimo sussulto di una gara emozionante, che vede il Cagliari battere il Palermo per 2-1.
L’anticipo serale della 23^ giornata vede affrontarsi Cagliari Palermo allo stadio Sant’Elia. I sardi annoverano tra le propria fila due grandi ex, il tecnico Davide Ballardini e l’attaccante cileno Pinilla. I rosanero arrivano in Sardegna con l’assenza pesante del capitano Fabrizio Miccoli, costretto allo stop dopo l’ennesimo infortunio della stagione. Mutti schiererà in attacco il croato Budan insieme allo sloveno Ilicic. Il fortino di casa dei rossoblu è stato violato soltanto in due occasioni dall’inizio del campionato (Milan e Lazio le uniche a uscire con i 3 punti dal Sant’Elia).
QUI CAGLIARI – Davide Ballardini è intenzionato a schierare per la terza volta consecutiva la stessa formazione che ha raccolto 4 punti negli ultimi due incontri, grazie alla vittoria sui giallorossi di Luis Enrique e il pareggio in trasferta contro il Novara. In porta Agazzi, linea a quattro difensiva composta da Pisano sulla destra, Canini e Astori centrali, Agostini laterale sinistro. In mezzo al campo il capitano Conti, rientrato a pieno ritmo dopo il lungo stop per infortunio, Dessena e Nainggolan al suo fianco. In attacco Cossu proverà ad innescare la coppia offensiva che vedrà Pinilla e Thiago Ribeiro pronti a infilare il portiere avversario per consegnare la vittoria ai propri compagni di squadra. I sardi, qualora ottenessero i 3 punti nella sfida odierna, salirebbero a quota 30 punti, portandosi al nono posto con un solo punto di distacco nei confronti dello stesso Palermo, a +13 sul Lecce terzultimo.
QUI PALERMO – I rosanero stanno attraversando un momento di forma straordinario. Sono 10 i punti conquistati dalla squadra di Bortolo Mutti negli ultimi 4 incontri, con 3 successi e un pareggio (lo scoppiettante 4-4 del Meazza contro l’Inter). Per la trasferta di Cagliari però mancherà l’attaccante Miccoli, uno degli artefici della recente striscia positiva dei siciliani. Il tecnico del Palermo schiera un 4-3-1-2 con in porta Viviano, Pisano e Balzaretti terzini con Silvestre e Mantovani centrali di difesa. Confermata la fiducia al neo arrivato Donati a cui sono affidate le chiavi del centrocampo. Migliaccio e Barreto copriranno le spalle all’ex Celtic. Il ruolo di trequartista verrà ricoperto da Bertolo, mentre in attacco Ilicic svarierà lungo tutto il fronte d’attacco che avrà Budan come punto di riferimento. I rosanero continuano la rincorsa ad un posto in Europa League per la prossima stagione, e in caso di vittoria andrebbero a un solo punto dalla Roma, che attualmente occupa l’ultimo posto utile per la qualificazione europea.
PRECEDENTI – Il Cagliari ha vinto due degli ultimi 3 incontri casalinghi contro il Palermo. L’anno scorso i sardi guidati da Donadoni sconfissero i rosanero per 3-1. L’ultima affermazione dei rosanero in Sardegna è stata quasi 4 anni fa, quando il club siciliano vinse per 0-1 con un gol del difensore Zaccardo.
Un grande Cagliari asfalta una Roma inconsistente. Un 4-2 secco che boccia in modo inesorabile la banda di Luis Enrique. Una Roma messa male in campo, distratta e svagata che comunque riesce a creare svariate occasioni da gol, ma sotto porta è serata no. Il Cagliari da parte sua gioca la partita perfetta: squadra corta, difesa solida e attacco cinico, in due parole concretezza pura. Quel pragmatismo che manca ai giallorossi sotto ogni profilo.
PRIMO TEMPO – Dopo 6 minuti di timido attacco romanista arriva il vantaggio cagliaritano con Thiago Ribeiro che dalla fascia converge verso il centro, supera in velocità Rosi e scaglia una bordata di destro che Stekelenburg riesce a deviare appena. Immediata la reazione disordinata della Roma che sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva al pareggio con Juan al 13′. La Roma non convince, ma attacca in modo confusionario mentre il Cagliari concede poco e riparte in modo velenoso anche grazie al disastroso posizionamento difensivo romanista.
Al 34′ Pjanic tira un bolide su punizione che Agazzi non riesce a trattenere, sul rinvio goffo del portiere cagliaritano si avventa come un falco Fabio Borini che porta la Roma in vantaggio. Passano appena 7 minuti e uno strepitoso lancio di Cossu pesca Pinilla in mezzo all’area che supera con facilità Rosi e deposita in rete il 2-2.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco si apre con un apparente equilibrio tra le due compagini, ma dopo appena 3 minuti di gioco ancora Thiago Ribeiro buca la retroguardia giallorossa che si fa cogliere impreparata in contropiede. Alla Roma non riesce nulla, il possesso di palla è sterile ed impreciso. Nonostante tutto la Roma crea svariate occasione con Borini, Pjanic e Rosi. Il Cagliari è insidioso in contropiede.
Più passano minuti e più cresce il Cagliari e perde quota la Roma. La punizione finale e meritata è la rete del 4-2 di Ekdal al 47′ dopo una strepitosa azione di Ibarbo che si prende gioco di Juan saltandolo a ripetizione e mette dentro un pallone facile facile per il compagna che deve solo appoggiare in rete.
Cagliari e Roma si sfidano nel gelo del Sant’Elia in un match che mette in palio tre punti pesanti per entrambe le formazioni e che, a differenza di molte altre partite di Serie A, non rischia di essere rinviato a causa del maltempo. Gli isolani hanno bisogno di fare punti per dimenticare la sconfitta di San Siro contro il Milan e testare la valenza di un calciomercato che sulla carta sembrerebbe di alto profilo. I giallorossi, invece, devono uscire a tutti costi dal mini tunnel negativo in cui si sono infilati dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e il deludenet pareggio casalingo col Bologna.
CAGLIARI – Mister Ballardini metterà in campo il consueto 4-3-1-2. Fra i pali Agazzi a dirigere la solita e solida difesa orfana, però, di Ariaudo e composta da Pisano, Canini, Astori e Agostini. A centrocampo l’unica novità sarà il capitano Daniele Conti schierato anche per le motivazioni che solitamente mette in campo contro la Roma. Al suo fianco il neoacquisto Daniele Dessena e il riconfermato Nainggolan al banco di prova dopo le trattative di trasferimento fallite. Dietro le punte il folletto Cossu a servire la velocità di Ibarbo e la potenza del nuovo arrivato Mauricio Pinilla, da cui ci si aspetta un grande apporto in zona gol.
ROMA – Gli uomini di Luis Enrique si sistemeranno col consueto 4-3-1-2. Tra i pali l’inamovibile Stekelenburg. Sorperese al centro della difesa con Kjaer che dovrebbe sostituire Juan al fianco di Gabriel Heinze. Sulle fasce riconfermati Rosi a destra e Taddei a sinistra. A centrocampo Miralem Pjanic dovrebbe scendere regolarmente in campo avendo recuperato dall’infortunio, in agguato c’è Greco. Data l’assenza di De Rossi il perno davanti alla difesa sarà Fernando Gago e al suo fianco uno fra Greco, Perrotta e Simplicio col brasiliano in netto vantaggio. Dietro le punte capitan Totti con Lamela e la novità Bojan Krkic che dovrà sfruttare l’ennesima chance che il tecnico asturiano gli concede.
Il turno infrasettimanale valido per la seconda giornata del girone di ritorno della Serie A vede il Cagliari che ospita la Roma (mercoledì ore 20.45). I sardi vengono dalla cocente debacle col Milan a San Siro prima della quale, però, avevano infilato due ottimi pareggi con Juventus e Fiorentina e una bella vittoria casalinga contro il Genoa. La sconfitta coi rossoneri ci poteva stare e non compromette il buono stato di forma attraversato dai ragazzi di Ballardini.
Dall’altra parte una Roma altalenante che aveva esordito nel 2012 battendo il Chievo, passando per la brutta gara sospesa col Catania e arrivando alla goleada col Cesena, per poi capitolare in Coppa Italia con la Juventus e raccogliere un misero pareggio in casa col Bologna nell’ultimo turno.
QUI CAGLIARI – Non ci sono grosse defezioni per mister Ballardini che dovrebbe riproporre il consueto 4-3-1-2. La difesa tutta gioventù e solidità sarà quella titolare. A centrocampo probabile il rientro di capitan Conti che contro la Roma vive sempre un match speciale e spesso riesce a bucare la squadra di papà Bruno e della sua città. Presente Nainggolan dopo che Cellino non lo ha lasciato partire per Torino sponda Juve. In formazione anche i neo acquisti Daniele Dessena e soprattutto Mauricio Pinilla come punta centrale. Dal cileno, appena prelevato in prestito dal Palermo, società e tifosi si aspettano moltissimo.
QUI ROMA – La banda di Luis Enrique deve scontare le assenze dei lungodegenti Osvaldo, Burdisso e De Rossi ai quali potrebbe aggiungersi Miralem Pjanic a causa di un colpo ricevuto contro il Bologna. E’ pronto dunque il ritorno da titolare di Simone Perrotta che sembra in vantaggio su Simplicio. La triade d’attacco vedrà come al solito il capitano Francesco Totti ad agire dietro Fabio Borini ed Erik Lamela. Dunque ennesima esclusione per il talentino Bojan Krkic che non riesce a trovare spazi e sta fallendo ogni chance concessagli dal tecnico asturiano.