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  • La Roma naufraga a Manchester, la finale europea s’allontana

    La Roma naufraga a Manchester, la finale europea s’allontana

    Serata terribile per la Roma che, anche con una bella dose di sfortuna, chiude avanti il primo tempo ad Old Trafford ma poi crolla ed esce sconfitta per 6-2 nella semifinale d’andata di Europa League contro il Manchester United.

    Come detto oltre al talento di Bruno Fernandes e Pogba ed alla bravura sotto porta di Cavani, la partita è stata decisa anche dal fatto che la Roma abbia dovuto usare i tre slot per le sostituzioni già nei primi 37 minuti per gli infortuni di Veretout (fuori già al 5°), Pau Lopez (sostituito da Mirante per un problema alla spalla al 27°) e Spinazzola (che ha lasciato il campo per Bruno Peres al 37°).

    Eppure le cose non si erano nemmeno messe male perché dopo l’iniziale svantaggio firmato dall’asse ex Serie A Pogba-Cavani-Bruno Fernandes, i giallorossi erano riusciti a ribaltarla con il rigore trasformato da Pellegrini e dal gol di Dzeko portandosi negli spogliatoi un prezioso 2-1.

    Nella ripresa il crollo fisico e mentale, lo United è cresciuto, la Roma si è spenta, Fonseca non ha potuto intervenire con i cambi, Diawara e Smalling sono parsi in netta difficoltà fisica, ed ecco che i padroni di casa sono andati a segno ben cinque volte chiudendo sul 6-2.

    La finale di Europa League si fa sempre più lontana, la Roma dovrà vincere con 4 gol di scarto tra sette giorni all’Olimpico, provarci è obbligatorio ma la montagna da scalare sembra davvero insormontabile.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per l’andata delle semifinali di Europa League ad Old Trafford tra Manchester United e Roma.

    Subito un problema per la Roma, dopo 2 minuti Veretout si ferma e mette fuori il pallone, problema muscolare per lui, il francese stringe i denti e prova a rimanere in campo. La sua resistenza però dura pochissimo, al 5° è costretto ad uscire, al suo posto entra Villar. Al 9° lo United passa in vantaggio, Pogba serve Cavani che di prima imbuca per Bruno Fernandes, il portoghese con un tocco morbido batte l’uscita di Pau Lopez.

    La Roma però reagisce e dopo una bella ripartenza, con Dzeko che spreca mancando la conclusione, Karsdorp riesce a mettere in mezzo, la palla colpisce il braccio di Pogba, è calcio di rigore. Dal dischetto va Pellegrini che calcia forte e batte De Gea. I padroni di casa tornano a comandare il gioco chiudendo dietro la Roma e creando alcune potenziali pericolose occasioni.

    Al 25° problema per Pau Lopez che dopo una parata su tiro da fuori di Pogba rimane a terra con un forte dolore alla spalla, Fonseca è costretto al secondo cambio, entra Mirante. I giallorossi però sono più forti della sfortuna, Mkhitaryan mette palla in area per Pellegrini, il numero 7 serve assist a Dzeko che nell’occasione non è stilisticamente bello ma è efficace, il suo tocco mette la palla in rete.

    La sfortuna sembra avere preso di mira la Roma, al 37° anche Spinazzola esce per infortunio, entra Bruno Peres, Fonseca si trova così con tutti gli slot per le sostituzioni utilizzati. Nel 5° minuto di recupero sciocchezza enorme di Ibanez che serve Cavani, per fortuna della Roma il Matador prima calcia addosso a Mirante e poi su Smalling, si va al riposo con i giallorossi avanti 2-1.

    Secondo tempo che riparte senza cambi nelle due squadre. Pronti via ed il Manchester pareggia, ripartenza veloce Pogba per Cavani, il Matador la tocca a Bruno Fernandes che gliela restituisce, Cavani stavolta davanti a Mirante non sbaglia. Altra grossa chance per Cavani al 53°, l’assist di Shaw è ottimo ma l’uruguaiano calcia altissimo da buona posizione.

    La Roma sembra accusare il colpo e rischia in un paio di occasioni, fondamentale Ibanez. Al 60° però palla geniale di Karsdorp per Pellegrini che cerca Dzeko, Maguire salva i suoi. 4 minuti dopo però lo United non perdona e con un bel giro palla fa giungere la palla a Wan-Bissaka la sua conclusione è respinta da Mirante sui piedi di Cavani che da due passi deposita in rete.

    Il protagonista è sempre lo stesso, Cavani, al 69° Rashford mette in mezzo, Cavani non ci arriva ma poi viene colpito da Smalling, l’arbitro concede il rigore, dal dischetto va Bruno Fernandes che spiazza Mirante. La Roma accusa pesantemente ed al 75° c’è spazio anche per il colpo di testa di Pogba che gira in rete un cross di Bruno Fernandes.

    Gli inglesi non rallentano e al 86° il neoentrato Greenwood riceve da Cavani e lascia partire il destro, Mirante tocca ma non può evitare il sesto gol. Finisce così, lo United s’impone per 6-2, tra sette giorni la Roma avrà bisogno di un vero e proprio miracolo per ottenere quella finale di Europa League che pare lontanissima.

    MANCHESTER UNITED – ROMA 6-2 (9°, 71° rig. Bruno Fernandes (M), 14° rig. Pellegrini (R), 33° Dzeko (R), 48°, 64° Cavani (R), 75° Pogba (M), 86° Greenwood (M))

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw; McTominay, Fred (83° Matic): Rashford (76° Greenwood), Bruno Fernandes (89° Mata), Pogba; Cavani.

    Allenatore: Solskjaer.

    Roma (4-3-3): Pau Lopez (27° Mirante); Smalling, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout (5° Villar), Diawara, Spinazzola (37° Bruno Peres); Mkhitaryan, Pellegrini; Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Villar (R), Pogba (M), Smalling (R).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata il Villarreal in meno di mezz’ora si porta avanti 2-0 contro l’Arsenal grazie ai gol di Trigueros e Albiol, nella ripresa i Gunners rimangono in 10 per il rosso a Ceballos ma grazie al rigore trasformato da Pepé tengono vive le speranze di qualificazione. Nel finale anche gli spagnoli perdono un uomo per il rosso a Capoue.

  • Di Natale rialza l’ Udinese. Fiorentina in zona Champions

    Di Natale rialza l’ Udinese. Fiorentina in zona Champions

    Nei due anticipi delle 18 di oggi, Fiorentina-AtalantaUdinese-Chievo, si sono imposte le squadre di casa: Fiorentina e Udinese: 2-0 della formazione di Montella e 3-0 per quella di Guidolin. (altro…)

  • Serie B, la marcia inarrestabile del Novara

    Serie B, la marcia inarrestabile del Novara

     Il nuovo Novara riesce almeno in parte a stravolgere il copione della batteria dei play-off del campionato cadetto. La formazione piemontese ha archiaviato il decimo risultato utile consecutivo, travolgendo peraltro lontano dalle mura amiche il Cittadella con un tennistico 6-2 e si insedia da protagonista nelle zone importanti della graduatoria. Il tecnico Alfredo Aglietti, arrivato sulla panchina novarese lo scorso 17 novembre in luogo di Giacomo Gattuso, ha letteralmente dato nuova linfa ad una squadra apparsa appassita negli stimoli e nelle idee, dopo la fugace apparizione in Serie A della scorsa stagione.

    Il risultato tennistico del Tombolato, comunque, non è l’unico punteggio fragoroso della gestione-Aglietti. La squadra novarese, infatti, ha realizzato ben 58 gol e con 48 punti si arrampica al 6° posto in classifica, nonostante quei 5 punti di penalizzazione, ancora oggetto di discussione peraltro negli ambienti federali. Ex-centravanti tra le altre di Pontedera, Reggina, Napoli e Verona, Aglietti ha chiuso la carriera agonistica nel 2003 nella Villacidrese in Serie D in Sardegna ed ha cominciato il suo percorso di allenatore pochi mesi più tardi alla guida della Rondinella per poi proseguire in nuove esperienze con Sestese, Viareggio, Primavera della Sampdoria ed Empoli. Aglietti è riuscito a cementare un gruppo con giovani di assoluto valore ed oggetto di interesse dei grandi club, perfettamente integrati con gli uomini-simbolo della società piemontese, che avevano partecipato alla precedente cavalcata dalla Serie C alla A.

    Alex Cordaz | © Valerio Pennicino / Getty Images
    Alex Cordaz | © Valerio Pennicino / Getty Images
    Francesco Bardi, del resto, difende anche i pali della Nazionale Under 21 di Mangia e si presenta come uno dei migliori giovani numeri 1 del calcio italiano. Ma il vero oggetto del desiderio è rappresentato dal lusitano Bruno Fernandes, un centrocampista offensivo classe ’94 per il quale Udinese e Juventus sono già disposte a fare follie. Senza dimenticare il laterale mancino di scuola romanista Alessandro Crescenzi, le cui quotazioni risultano nettamente in ascesa. Ma non è tutto, perché Buzzegoli, Ludi e Rubino, Pesce, il francese Lepillier, lo svizzero Seferovic e l’argentino Pablo Gonzalez sono la vera anima di una squadra a questo punto del campionato capace di autentiche prodezze.

     Anche se la vittoria sul campo del Cittadella è stata avvantaggiata da un clamoroso errore dell’arbitro Abbattista di Molfetta, che ha senza dubbio scompaginato gli equilibri in campo. Sull’1-0 per i padroni di casa, al 30’ infatti Abbattista ha espulso il portiere Cordaz per un fallo inesistente su Lepillier, procurando l’espulsione all’estremo difesnore veneto ed un rigore in favore degli ospiti. Il Novara ha cominciato a quel punto la sua goleada tra il nervosismo strisciante tra le file del Cittadella. Un episodio che ha favorito maggiormente l’ascesa inarrestabile in classifica della squadra di Aglietti.