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  • NBA, Il punto della situazione in vista dei playoff

    NBA, Il punto della situazione in vista dei playoff

    Con meno di 20 partite della NBA ancora da giocare per la maggior parte delle squadre proviamo a fare il punto della situazione in vista dei playoff. La corsa per il primo posto nella East conference vede le due certezze che sono state costanti per tutta la regular season, Miami Heat e Indiana Pacers. Miami ha avuto un mercoledì nero confezionando la quarta sconfitta consecutiva in cinque partite contro i Brooklyn Nets. Per fortuna degli Heat anche i Pacers non sono stati da meno evitando la quarta sconfitta con una vittoria su Boston martedì. Nella parte centrale della classifica abbiamo al 5° posto i Brooklyn Nets che strano ma vero vantano il miglior record dall’inizio dell’anno con un 23-9 considerando che la compagine di Jason Kidd sta affrontando una serie di infortuni nel suo spogliatoio. Toronto al 3°, Chicago Bulls al 4° e Washington Wizards al 6° danno segno di una grande lotta per il passaggio ai playoff. Nella colonna che possiamo definire in perdita troviamo un gruppo di squadre che cerca un posto tra cui i New York Knicks alle prese con il contratto da rinnovare di Carmelo Anthony che ha vinto 5 delle sue  gare più difficili, mentre i Detroit Pistons possono ancora sperare nel caso in cui Atlanta continuasse con la sua serie negativa.

    Indiana Pacers|Foto Twitter
    Indiana Pacers|Foto Twitter

    Nella West Conference i San Antonio Spurs dominano la classifica dopo una facile vittoria contro i Portland Blazer. Dobbiamo dire che per gli Spurs è un momento di ottima forma con otto vittorie consecutive coincise con il ritorno da un infortunio di Kawhi Leonard. Altra squadra macina punti sono i Los Angeles Clippers al 3° posto che con le loro 9 vittorie consecutive si prenotano un tranquillo posto in business class per i playoff concludendo il mese di Marzo a casa rispettivamente di Dallas, Houston e Minnesota. Per la squadra di Portland al 5° posto le notizie non sono buone visto l’infortunio di LaMarcus Aldridge proprio mercoledì contro gli Spurs. Statisticamente ogni uscita obbligata di Aldridge comportava notevoli problemi ai Blazer per di più gli aspetta un programma con squadre che lottano per un posto come Dallas. Memphis e Golden State iniziano a fare a spintoni per un sesto posto. Infine la cenerentola Phoenix Suns può ancora sperare dato che su 10 partite che deve affrontare 4 saranno contro squadre da record. Il mese di Marzo sarà quindi decisivo per tenere d’occhio l’evoluzione della classifica dal basso verso l’alto.

  • Boston Celtics senza Garnett, Pierce e Terry

    Boston Celtics senza Garnett, Pierce e Terry

    E’ ufficilamente terminata l’era dei big Three a Boston, dopo la dipartita della passata stagione di Ray Allen finito con un anello a Miami, i Boston Celtics hanno deciso di lasciar andare anche “The Captain and the Truth” Paul Pierce e “The Revoluton” Kevin Garnett con i due senatori finiti alla corte del miliardario russo Mikhail Prokhorov ai Brooklyn Nets assieme al “Jet” Jason Terry con la franchigia di New York decisa più che mai a puntare al titolo già dalla prossima stagione con l’eccentrico russo disposto a pagare una luxury tax (la tassa applicata dal Nba per chi sfora il tetto d’ingaggi) di 80 milioni oltre che un monte salari superiore ai 100 per inseguire l’anelloche oggi più che mai è saldamente nel dito del padrone della lega americana Lebron James. Ai Celtics che ripartiranno da Rajon Rondo sono finiti nella maxi trade Gerald Wallace, il contratto in scadenza di Kris Humphries, Reggie Evans, Keith Bogans e Kris Joseph. Più le scelte al primo giro dei Nets nel forte draft 2014, nel 2016 e nel 2018 inoltre nel 2017 Boston potrà ottenere la scelta di Brooklyn se più alta della propria.

    Pierce e Garnett salutano i Celtics ed approdano ai Nets ©Jim Rogash/Getty Images
    Pierce e Garnett salutano i Celtics ed approdano ai Nets ©Jim Rogash/Getty Images

    Tutto ruotava nella decisione di Kevin Garnett che aveva nel suo contratto ai Celtics la possibilità di rifiutare qualsiasi trade che lo riguardasse ma la garanzia dei 12 milioni del suo contratto che finiranno nelle sue tasche hanno convinto l’ex numero 5 del Boston Garden al trasferimento al Barclays Center di Brooklyn. Stessa sorte anche per Paul Pierce che percepirà ai Nets 15 milioni di dollari formando con Brooke Lopez, Deron Williams ed appunto Jason Terry e Kevin Garnett, una squadra ricca d’esperienza e talento che dovrebbe mettere sin da subito in difficoltà Lebron James e soci.

    Intanto nella notte di ieri si è chiuso il Draft 2013, l’ultimo della trentennale carriera del Commissioner David Stern, la prima scelta dei Cleveland Cavaliers è andata con qualche sorpresa sul canadese di UNLV Anthony Bennett mentre Nerlens Noel, da tutti accreditato come la prima scelta assoluta finisce invece alla sesta chiamata venendo selezionato dai Pelicans ma indossando il cappellino di New Orleans per pochi minuti, visto che la franchigia della Louisiana lo spedisce subito a Philadelphia, insieme a una prima scelta al prossimo draft, ricevendo in cambio Jrue Holiday e il 42° pick, Pierre Jackson di Baylor.

  • Pronostici Nba: Lakers a Brooklyn, Denver ospita i Bucks

    Pronostici Nba: Lakers a Brooklyn, Denver ospita i Bucks

    Dopo la positiva serata di ieri, con sette partite prese sulle otto disputate, concentriamoci sulla giornata odierna. Cinque gli incontri Nba in programma. Tra questi spicca il match di Brooklyn, dove i Nets sfideranno i Lakers. I californiani sono in netta ripresa dopo un avvio di stagione difficile, e partono favoriti anche questa sera, nonostante gli avversari siano molto temibili. Ci sarà poi il nostro Danilo Gallinari. Denver torna in campo dopo un riposo forzato di tre giorni. Il Pepsi Center farà da teatro al match tra Nuggets e Bucks, l’ultimo nella scaletta di oggi. Partita molto interessante al Toyota Center, dove i Rockets ospiteranno Golden State, una delle rivelazioni di quest’anno. Impegni sulla carta agevoli per Indiana -reduce dalla vittoria contro i Bulls- in casa contro Atlanta, e Memphis, che dopo la vittoria scaccia-Gay contro Washington di due giorni fa affronta, ancora in casa, la cenerentola Phoenix.

    Gallinari in scioltezza, Lakers in rimonta

    A dir la verità ci siamo stancati di vedere i Nuggets giocare al Pepsi Center. Anche perché il pronostico è sempre e soltanto quello. Anche stavolta però ci tocca spendere gli elogi del caso ai montanari, Gallinari su tutti. Reduci da sei “w” consecutive, avendo sfruttato a pieno il fattore casalingo (5-0), i giocatori di Denver affrontano (riposati) Milwaukee, una squadra che se le togliamo Brandon Jennings e Monta Ellis dice poco. Difficile che i Nuggets si lascino sfuggire la sesta vittoria di fila qui, al Pepsi Center. Pronostico: Denver

    Kobe Bryant di scena a Brooklyn | ©Harry How/Getty Images
    Kobe Bryant di scena a Brooklyn | ©Harry How/Getty Images

    Più interessante invece la sfida di Brooklyn. I Lakers ci arrivano forti del successo contro Detroit, il secondo consecutivo in trasferta. Non che sia stato complicato, per carità, anche se più di un brivido l’hanno provato i tifosi dei californiani, anche se ormai dovrebbero essere abituati a vedere la loro squadra subire rimonte, spesso letali (vedi Phoenix), nell’ultimo quarto. Tra gli ospiti Howard è in forse (più no che sì non sarà della partita), forse consapevole che il riposo è la migliore medicina per la sua spalla. L’assenza dell’ex Orlando verrà surgelata da Pau Gasol, uno dei giocatori più in forma dei giallo-viola. In casa Brooklyn ha un record di 18 vittorie e 8 sconfitte, il che non è poco. In più arriva dal successo contro i Bulls di 48 ore fa. Non sarà di certo una passeggiata per Kobe Bryant, ma noi li diamo fiducia. Pronostico: Lakers

    Un’altra bella partita è quella che si giocherà al Toyota Center. James Harden stavolta avrà di fronte i Warriors, contro i quali non è mai facile vincere. L’impressione generale lasciata in queste ultime giornate è quella di una squadra in ripresa, che cerca disperatamente di rimanere aggrappata all’ottavo posto. Le vittorie recenti contro Brooklyn e Jazz (fuori casa) sono il fiore all’occhiale dello stato di forma palesato da Houston, reduce da quattro successi nelle ultime cinque partite. Golden State però non accenna a fermare la sua corsa, come testimoniano le quattro “w” di fila (con squadre comunque sotto il 50%). I Warriors saranno ancora vincenti? Pronostico: Warriors

    Pronostici Nba di oggi 5 febbraio 2013

    Nuggets-Bucks 1
    Nets-Lakers 2
    Grizzlies-Suns 1
    Pacers-Hawks 1
    Rockets-Warriors 2

  • Pronostici Nba: Lakers visitano Minnesota, out Howard

    Pronostici Nba: Lakers visitano Minnesota, out Howard

    Questa sera ci attende un’altra notte Nba ricca di partite, ben dodici, come due giorni fa. Con i nostri pronostici andremo a focalizzare l’attenzione su Denver, Chicago e Lakers, tutte e tre in campo. Ad avere sulla carta l’impegno più agevole saranno proprio i Nuggets di Danilo Gallinari, ancora di scena al Pepsi Center, dove ospiteranno gli Hornets. Partite quantomeno più complicate invece per i Bulls e i Lakers. Entrambe le squadre giocheranno in trasferta: i Tori Rossi faranno visita ai Nets, mentre i Lakers incontreranno i Timberwolves nella terra dei diecimila laghi. Gli esiti di questi due match sono incerti, e stavolta dovremmo appoggiarci più all’ignoto sesto senso che a numeri e statistiche. Come di consueto a fine articolo posteremo la schedina di giornata.

    Denver Nuggets – New Orleans Hornets, il treno dei desideri

    Stanotte Alcatraz conoscerà nuovi detenuti, tali Greivis Vasquez ed Eric Gordon, tanto per citare quelli più in vista. Nonostante le recenti buone prestazioni offerte contro Lakers e Jazz, dove però la sconfitta è stato il denominatore comune, gli Hornets hanno davvero poche possibilità di portare a casa la prima “w” dopo il successo su Memphis del 27 gennaio scorso. Denver pare al momento una squadra imbattibile, specialmente all’interno del Pepsi Center, che da un paio di giorni abbiamo ribattezzato Alcatraz, spingendo quel giorno per un’evasione del simpatico James Barbanera Harden. Fra le tre partite che prendiamo in esame oggi, questa è sicuramente quella che ci dà maggiore feeling. Pronostico: 1

    Minnesota Timberwolves – Los Angeles Lakers, Howard fuori

    Dwight Howard out per infortunio | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images
    Dwight Howard out per infortunio | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images

    Quando tutto sembrava finito, nel senso buono, ecco che arriva il ko dell’Arizona. A Phoenix i Lakers non hanno fatto una bella figura, specialmente se ricordiamo come i giallo-viola avessero tredici punti di vantaggio in avvio di quarto periodo. Inoltre la squadra di Mike D’Antoni ha perso nuovamente Dwight Howard, bloccato dall’ennesimo infortunio alla spalla. C’è un però. Gli avversari di oggi sono una delle squadre con la peggior sequenza di risultati nell’ultimo periodo (1-9), alla quale si aggiunge poi un dato “storico”: i Lakers battono interrottamente Minnesota da 19 partite. Questa notte ci sono tutti gli ingredienti perché arrivi anche la ventesima vittoria consecutiva per i californiani. Certo, avevamo detto lo stesso anche due giorni fa alla vigilia dell’incontro con i Suns. Ci appare però francamente difficile che i Lakers possano gettare al vento un successo fondamentale in chiave play-off. Pronostico: 2

    Brooklyn Nets – Chicago Bulls, allarme

    Incontro parecchio incerto quello del Barclays Center di Brooklyn, dove i padroni di casa incontrano i Bulls del nostro Marco Belinelli, reduci da otto vittorie nelle ultime dieci partite. Nonostante ciò, Chicago non può partire favorita, considerato il periodo di forma altrettanto positivo attraversato dai Nets, la cui sconfitta contro Miami rientra in quegli incidenti di percorso accettabili per una franchigia di certo non attrezzata per affrontare ad armi pari i detentori dell’anello. Se vogliamo però dare un pronostico, ci sentiamo di assegnare la preferenza agli ospiti, il cui rendimento in trasferta è sempre stato di altissimo livello e che possono contare sull’esplosione di Jimmy Butler. Rischiamo. Pronostico: 2

    Pronostici Nba di oggi 1 febbraio 2013

    Raptors – Clippers 2
    Pacers – Heat 2
    Celtics – Magic 1
    Nets – Bulls 2
    Knicks – Bucks 1
    Sixers – Kings 1
    Pistons – Cavaliers 1
    Grizzlies – Wizards 2
    Nuggets – Hornets 1
    Jazz – Blazers 2
    Suns – Mavericks 2
    Timberwolves – Lakers 2

  • NBA: Gallinari all’ultimo secondo, Chicago ok

    NBA: Gallinari all’ultimo secondo, Chicago ok

    Sette le partite Nba giocate nella notte italiana. Come preventivato alla vigilia, Gallinari e Belinelli hanno entrambi portato a casa la vittoria. Se per Beli il compito contro Charlotte era comunque semplice, il Gallo ha dovuto aspettare gli ultimi cinque decimi dell’incontro prima di esultare, dopo aver messo a referto 27 punti. Negli altri incontri, vittoria facile dei Nets sui Magic, così come quella dei Warriors in trasferta sul parquet di Toronto. Ha invece stupito un po’ tutti la clamorosa affermazione esterna dei Rockets di James Harden contro Utah, che in stagione aveva perso in casa soltanto quattro volte. Successi esterni anche per i Grizzlies di Marc Gasol e Rudy Gay (battuti i Sixers), e i Kings, che ringraziano Isaiah Thomas per il canestro decisivo nella vittoria sui Wizards.

    Denver Nuggets – Indiana Pacers 102-101, Gallinari c’è

    Un finale di gara pazzesco ha visto Denver riuscire a superare Indiana grazie al tiro libero realizzato da Iguodala a cinque decimi dalla sirena. Protagonista in negativo per gli ospiti Paul George, che prima si fa soffiare da Iguodala il pallone dalle mani, e poi va a commettere fallo sullo stesso giocatore di Denver con il cronometro che segna cinque decimi, portando di fatto la sua squadra ad una sconfitta certa. Insieme a Iguodala, anche il nostro Danilo Gallinari ha recitato un ruolo fondamentale nel successo dei Nuggets di questa sera. Il Gallo è stato il top scorer dei suoi con 27 punti, nove in più di Ty Lawson, secondo miglior realizzatore di Denver.

    Chicago Bulls – Charlotte Bobcats 93-85, Noah come Rodman

    Vince ancora Chicago | ©Jared Wickerham/Getty Images
    Vince ancora Chicago | ©Jared Wickerham/Getty Images

    Nella facile vittoria di Chicago sui Bobcats si registra l’ennesima grande serata di Joakim Noah, che per la quarta partita di fila cattura almeno 15 rimbalzi. Chi fu l’ultimo giocatore dei Bulls a riuscirci? Un certo Rodman. Noah ha concluso la serata con 13 punti, 18 rimbalzi, 7 assist e 5 stoppate. Sempre nella sfida di stanotte il pubblico dello United Center ha riabbracciato Luol Deng, assente per cinque gare consecutive. Il rientro in campo di Luol è stato positivo, avendo giocato 31 minuti e segnato 12 punti. Ma bisogna parlare anche del career-high di Jimmy Butler con 19 punti messi a referto, a cui si aggiungono i 15 di Nate Robinson, mentre Carlos Boozer si ferma a 13. Per il nostro Marco Belinelli due canestri nei quindici minuti concessi da coach Thibodeau.

    Utah Jazz – Houston Rockets 80-125, Barbanera + squadra

    Pazzesca vittoria dei Rockets sul parquet dei Jazz, quest’ultimi reduci da 6 vittorie interne di fila. Impressionante prova di forza della squadra capitanata da James Harden, ancora una volta top scorer dei suoi con 25 punti. Ma stavolta a funzionare è tutto il collettivo. Dopo Harden infatti sono da contare i 19 rimbalzi di Asik, i sette assist di Jeremy Lin e le quattro triple a testa per Morris (16) e Delfino (14), entrambi partiti dalla panchina. Utah dovrà dimenticare in fretta questa pesante sconfitta, nella quale l’unico a salvarsi è stato Al Jefferson con 10 punti, 8 rimbalzi e 3 assist.

    Toronto Raptors – Golden State Warriors 102-114, bentornati

    Stavolta ai Raptors non riesce il miracolo e sono costretti a cedere di fronte al proprio pubblico contro avversari sulla carta più forti. Quegli avversari sono i Warriors di David Lee (21) e Stephen Curry (17), gli stessi che hanno battuto di recente Oklahoma e Clippers per poi perdere le ultime due partite contro Bulls e Bucks. Riprende quindi il cammino di Golden State, bloccatosi all’Oracle Arena il 24 gennaio scorso, consapevole che da qui fino al termine della stagione regolare non sono più ammesse pause di riflessione se l’obiettivo è quello di entrare nei play-off. Non è stata comunque una partita tutta rose e fiore per i Warriors, che hanno sì salutato il ritorno in campo di Andrew Bogut dopo un’assenza durata 38 gare, ma hanno anche dovuto fare i conti con l’uscita dal parquet per infortunio di Stephen Curry nel terzo quarto, che ha accusato un dolore alla caviglia destra. Al momento non si hanno notizie ulteriori in merito, ma  con ogni probabilità Curry dovrà saltare la prossima partita contro Cleveland. Da segnalare infine, tra i padroni di casa, il career high di Aaron Gray con i suoi 22 punti, a cui ha aggiunto anche 10 rimbalzi.

    Philadelphia 76 ers – Memphis Grizzlies 100-103, Rudy Gay

    Dopo il successo della notte prima contro i Knicks, i Sixers incappano subito in una nuova sconfitta. A Philadelphia infatti sono i Grizzlies a vincere, grazie al canestro decisivo di Rudy Gay (26) quando mancavano 13 secondi allo scadere. Prestazione da incorniciare anche per Marc Gasol, che mette a referto 27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, oltre ad una stoppata terrificante sul povero Nick Young, che aveva in mano il pallone del possibile sorpasso sulla sirena.

    Washington Wizards – Sacramento Kings 94-96, last second

    Battuta d’arresto per i Wizards, che perdono in casa a sorpresa contro i Kings. L’eroe della serata per gli ospiti è sicuramente Isaiah Thomas, autore del canestro decisivo all’ultimo secondo dopo una bella penetrazione da destra. Alla fine Thomas chiude con 22 punti e 7 assist, rendendo così inutile la maiuscola prestazione di Okafor e del suo season-best (23 punti, 15 rimbalzi), a cui vanno sommati anche i 19 punti di John Wall.

    Brooklyn Nets – Orlando Magic 97-77, Deron Williams

    Ritorno alla vittoria per Brooklyn. Come pronosticato alla vigilia, i Nets hanno avuto vita facile contro i Magic, giunti alla loro sesta sconfitta consecutiva. Con questo successo gli uomini di coach P.J. Carlesimo incrementano la striscia positiva casalinga ad otto gare. Questa sera ha giocato un ruolo fondamentale Deron Williams, autore di 20 punti e 9 assist. Brooklyn nel mese di gennaio ha vinto 11 partite, eguagliando così il record della franchigia, e mercoledì contro Miami può addirittura ritoccarlo.

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 28-13
    2. Knicks 27-15
    3. Bulls 27-17
    4. Nets 27-18
    5. Pacers 26-19
    6. Hawks 25-19
    7. Bucks 23-19
    8. Celtics 21-23
    9. Sixers 18-26
    10. Pistons 17-27
    11. Raptors 16-29
    12. Magic 14-30
    13. Cavaliers 13-32
    14. Wizards 11-32
    15. Bobcats 11-33

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 36-11
    2. Thunder 34-11
    3. Clippers 33-13
    4. Grizzlies 29-15
    5. Warriors 27-17
    6. Nuggets 28-18
    7. Jazz 24-21
    8. Rockets 25-22
    9. Blazers 22-22
    10. Lakers 19-25
    11. Mavericks 19-25
    12. Timberwolves 17-24
    13. Kings 17-29
    14. Hornets 15-29
    15. Suns 15-30
  • NBA, Houston ribalta i Lakers. Ko anche Miami, bene Minnesota

    NBA, Houston ribalta i Lakers. Ko anche Miami, bene Minnesota

    ROCKETS – LAKERS 125-112: Alzi la mano chi nutriva delle speranze circa una vittoria dei giallo-viola in casa dei Rockets. Già, nessuno. A Houston arriva l’ennesima sconfitta stagionale dei Lakers che rispolverano la loro difesa “arcigna” e inviolabile. Sì, buttiamola sul ridere, perché in realtà a Los Angeles ci sono pochi motivi per cui abbozzare anche un solo sorriso. Dopo il comunicato ufficiale delle assenze a tempo indeterminato di Howard e Pau Gasol (senza dimenticare Jordan Hill), Mike D’Antoni non poteva sperare di violare il parquet dominato da un certo James Harden, anche questa notte grande protagonista con i suoi 31 punti e 9 assist, a cui si aggiungono i 19 punti e cinque assist di Jeremy Lin. Lo stesso James Harden ha eguagliato il record della franchigia detenuto da Moses Malone avendo segnato per 13 serate consecutive almeno 25 punti. Di fronte a tutto questo sembrerebbe un’eresia dire che i 10 mila assist di Steven Nash passino quasi in secondo piano. Ma appunto, è un’eresia. Il play canadese entra di diritto nella leggenda della pallacanestro essendo il quinto cestista di tutti i tempi a raggiungere il traguardo dei 10 mila assist. Gli altri? Magic Johnson, Mark Jackson, Jason Kidd e John Stockton (15,806), il migliore di tutti. Nash chiude in doppia doppia (16 punti e 10 assist), Kobe ne mette a referto 20, mentre Metta World Pace firma il suo inutile season-high con 24 punti. Il gap che separa i Lakers dalla zona play-off è di tre partite.

    PACERS – HEAT 87-77: Non è un periodo di forma straripante quello attraversato da Miami, che va ko contro i Pacers, quarta sconfitta nelle ultime 7 partite disputate. I rimbalzi, offensivi sopratutto, stanno diventando decisamente un fattore, in negativo, per gli Heat, che non possono permettersi di avere un gap di 15 rimbalzi offensivi (7-22) e di 19 complessivi (36-55) contro nessuno, tantomeno quando davanti hai Indiana. Non bastano così i 30 punti di Wade (ed è già una notizia che il top scorer non sia LeBron, “fermo” a 22), perché la vetrina è tutta per uno scatenato Paul George, autore di 29 punti e 11 rimbalzi, eccitato nell’immediato post partita per aver l’occasione di affrontare il giocatore migliore della Lega (il Prescelto naturalmente). Tra gli ospiti c’è inoltre un dato particolarmente significativo, ovvero gli otto punti complessivi dalla panchina. Ulteriori commenti sono superflui. Nonostante la sconfitta rimediata questa notte Miami rimane in ogni caso in testa alla Eastern Conference con il record di 22-10.

    Paul George batte LeBron e gli Heat | ©Mike Ehrmann/Getty Images
    Paul George batte LeBron e gli Heat | ©Mike Ehrmann/Getty Images

    76ERS – NETS 89-109: Fermate Reggie Evans. Impressionante dimostrazione di forza del cestista dei Nets, capace di catturare 23 rimbalzi in 27 minuti di gioco (16 al primo tempo). Ad un certo punto del terzo quarto il numero dei rimbalzi di Evans superava quello complessivo dei padroni di casa. Una macchina da guerra, tanto che alcuni hanno addirittura scomodato il più grande di tutti i tempi, sua maestà Wilt Chamberlain. Partita quasi mai in discussione a Philadelphia, dove gli ospiti di coach P.J. Carlesimo conquistano la sesta vittoria nelle ultime sette partita, una striscia positiva iniziata proprio quando il nuovo capo-allenatore è stato scelto dalla dirigenza di Brooklyn per guidare la squadra dopo il licenziamento di Johnson. Cambio quanto mai azzeccato quindi, se si tiene conto anche della rinascita di Deron Williams, ancora tra i migliori nel quintetto titolare con i suoi 22 punti e 5 assist. I Nets trovano poi 20 punti da Andray Blatche (8/15 da due), partito dalla panchina, mentre Joe Johnson si ferma a 15 punti nonostante sia l’uomo più impiegato sul parquet (33 minuti). Per i padroni di casa da sottolineare la buona prova di Jrue Holiday che avvicina la doppia doppia chiudendo a 19 punti e 8 assist.

    TIMBERWOLVES – HAWKS 108-103: Due gradini sopra i giallo-viola c’è proprio Minnesota, che ha battuto nella notte Atlanta grazie ad un immenso Nikola Pekovic, autore di una prestazione mostruosa da 25 punti e 18 rimbalzi. Dopo un primo tempo sprint per i Timberwolves (58-42), gli Hawks sono rientrati alla grande in partita, siglando il meno 1 a 60 secondi dalla sirena lunga. Ma prima Pekovic e poi Dante Cunningham hanno rimesso in chiaro le cose e consegnato ai padroni di casa la vittoria. Minnesota ha anche potuto riabbracciare lo spagnolo Ricky Rubio, in campo per 19 minuti, durante i quali ha saputo piazzare 8 assist vincenti per i suoi compagni. Atlanta (20-13) nonostante il ko resta al terzo posto nella Eastern Conference. Tra gli Hawks top scorers della serata Josh Smith (per lui anche 13 rimbalzi) e Louis Williams, entrambi con 21 punti a referto.

    BUCKS – SUNS 108-99: Parte subito con una vittoria l’avventura di coach Jim Boylan sulla panchina di Milwaukee, per 4 anni vice di Skiles, esonerato nella giornata di ieri dopo quattro ko di fila (decisione comunque discutibile anche alla luce del record di 16-16 detenuto alla vigilia della sfida contro i Suns). Jim Boylan trova in Brandon Jennings il protagonista che trascina i suoi compagni al successo casalingo sui Phoenix, costruito quasi interamente nel secondo tempo (20-30, 23-28), dopo che i primi due periodi avevano visto gli ospiti avanti di 6 punti. In casa Suns il top scorer è Goran Dragic con 21 punti, ma è Marcin Gortat il migliore dei suoi con 16 punti e 14 rimbalzi. In classifica i Bucks superano Boston e si piazzano al settimo posto della Eastern Conference (17-16).

    NBA TOP 10 ASSIST CAREER STEVE NASH

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  • Nba, Beli non va, Chicago sì. Derby di Los Angeles ai Clippers

    Nba, Beli non va, Chicago sì. Derby di Los Angeles ai Clippers

    Undici le partite giocate nella notte Nba. I Chicago Bulls di Marco Belinelli battono Miami 96-89 fuori casa, costringendo LeBron James e compagni alla terza sconfitta casalinga in stagione (15-3). Per l’italiano partita incolore, con soli 7 punti a referto e 17 minuti sul parquet. Chris Bosh al termine dell’incontro dice apertamente che i Bulls questa sera li hanno uccisi. Come dare torto all’ex Toronto, consapevole del 48-28 subito a rimbalzo (19-4 in attacco) per mano degli ospiti, e un trend che conferma Miami una squadra poco propensa a questo fondamentale. Top scorer per Chicago Carlos Boozer, che mette a referto 27 punti e 12 rimbalzi, dando così seguito alle brillanti prestazioni dell’ultimo periodo. Prezioso l’apporto anche del centro Joakim Noah, protagonista con 12 rimbalzi e 13 punti segnati. In stagione gli Heat avevano perso all’AmericanAirlines soltanto in due occasioni, contro i Knicks e i Warriors. In Florida comunque la situazione in classifica resta abbastanza tranquilla, con il quintetto di coach Spoelstra sempre leader ad Est (22-9).

    Los Angeles Clippers – Los Angeles Lakers 107-102

    Derby di Los Angeles infinito tra Lakers e Clippers. La vittoria va al quintetto capitanato da Chris Paul (107-102), che chiude la serata con 30 punti e 13 assist (11 nei primi due quarti). E’ stata una sfida emozionante, con i Clippers sempre a condurre, ma l’orgoglio e la classe di Kobe Bryant (38 punti) hanno mantenuto in vita i giallo-viola fino alla fine, nonostante a 10 minuti dal termine i Lakers si trovassero sotto di 19 punti (massimo vantaggio Clippers) per la tripla segnata da Odam.

    Partita pazzesca, ricca di spunti e colpi di scena, ma anche tante belle giocate, fra tutte la schiacciata di Bryant in faccia a Chris Paul nel primo quarto, che ha letteralmente fatto scattare in piedi i tifosi dello Straples Center. E’ stato anche il derby di Blake Griffin e delle sue proverbiali schiacciate, sebbene verrà ricordato sopratutto per il grandissimo salvataggio nel terzo quarto, quando è volato oltre il parquet atterrando contro due bambini seduti a bordo campo. Con 24 punti Griffin è insieme a Chris Paul l’artefice della vittoria dei Clippers sul quintetto di coach Mike D’Antoni.

    Dicevamo che è stato un derby intensissimo, sopratutto nel finale, quando i Lakers trascinati dall’orgoglio di Kobe Bryant si sono riportati a meno 2 con 90 secondi ancora da giocare. Canestro sublime quello del numero 24 giallo-viola, segnato tenendosi in bocca parte della maglietta, magia che non è servita però per evitare la sconfitta, forse già scritta nel libro del destino.

    Kobe Bryant segna 38 punti nel derby di Los Angeles ma non basta | ©Harry How/Getty Images
    Kobe Bryant segna 38 punti nel derby di Los Angeles ma non basta | ©Harry How/Getty Images

    Wizards – Nets 113-115 (2OT)

    A 0.7 secondi dalla fine del secondo overtime, Joe Johnson regala la vittoria ai Nets per 115-113 sui Wizards dopo tre ore di partita. Per coach Carlesimo è il quarto successo da quando si è seduto sulla panchina di Brooklyn (4-1), striscia positiva che proietta la franchigia di New York al sesto posto nella Eastern Conference. Top scorer della serata per i Nets Brook Lopez, autore di 27 punti e 13 rimbalzi. Ottima la prova anche di Deron Williams, che aggiunge 24 punti e 10 assist.

    A nulla è servito per i Wizards il career high di un fantastico Bradley Beal (24 punti, 6 rimbalzi, 4 assist), che con due liberi a 9 secondi dal termine stava portando la sfida al terzo overtime, prima che arrivasse il canestro decisivo di Joe Johnson.

    I Wizards avevano la partita in pugno durante il primo overtime, complice un mini-break di 8-0 (101-93), salvo subire il contro break dei Nets (101-104) con meno di 4 secondi da giocare Mette d’accordo tutti Beal, che con una bomba manda le due squadre al secondo overtime. Classifica drammatica per Washington, che con un record di 4-27 rappresenta ad oggi il peggio che la lega possa offrire.

    Risultati Nba 04-01-2013

    Clippers – Lakers 107-102
    Suns – Jazz 80-87
    Bucks – Rockets 101-115
    Thunder – 76ers 109-85
    Grizzlies – Blazers 84-86
    Celtics – Pacers 94-75
    Heat – Bulls 89-96
    Pistons – Hawks 85-84
    Wizards – Nets 113-115
    Raptors – Kings 96-105
    Bobcats – Cavaliers 104-106

  • Nba, rimonta Heat su Dallas con LeBron. Durant espulso

    Nba, rimonta Heat su Dallas con LeBron. Durant espulso

    Anche nella notte appena trascorsa l’Nba ha deliziato il pubblico statunitense con ben dodici partite disputate. C’era un solo italiano che giocava oggi, ed era Marco Belinelli. I suoi Bulls hanno violato il parquet di Orlando per 96-94. Piuttosto in ombra l’ex Fortitudo, con soli 2 punti a referto in 17 minuti giocati. Protagonista dell’incontro Carlos Boozer, che con 31 punti segnati piazza il suo season high. Prezioso contributo anche per Luol Deng con 23 punti e gli ultimi due tiri liberi decisivi. Una partita per la verità mai in discussione, dove Chicago è sempre stata avanti, prima di subire la rimonta dei Magic ad inizio quarto periodo, con Nelson (top scorer della serata, 32 punti) e Vucevic capaci di riportare in vita i padroni di casa (86-84 a cinque dalla fine). Ma due possessi scellerati di Orlando fanno nuovamente precipitare la situazione, e i Bulls scappano a più 10 con un parziale di 8-0. Non è ancora finita però, perché una tripla di J.J. Redick, una schiacciata di Vucevic e un canestro da due di Afflalo consegnano al pubblico di casa un finale da brividi, con Chicago avanti di sole due lunghezze a 46 secondi dal termine. Nelson a 11.3 secondi ha la palla del pareggio ma la sbaglia. Il match si chiude allora nei successivi due tiri liberi di Deng, che a 4 secondi dalla fine pone Chicago avanti di 4 punti, salvo poi concludere con un punteggio finale di 96-94.

    MAVERICKS – HEAT 119-109 (1 o.t.)

    Che cosa fai Dallas? I Mavericks perdono la loro settima gara nelle ultime otto partite, ma stavolta coach Rick Carlisle ha di che rammaricarsi per un successo che a tre minuti dalla sirena lunga sembrava già acquisito. Dallas infatti aveva da gestire un vantaggio enorme, 6 punti (100-94), dopo la tripla di un Nowitzki che pian piano sta tornando ad essere un fattore (19 punti in 29 minuti giocati). Da una situazione di calma apparente, Miami resuscita in un amen, lanciando un chiaro messaggio di forza all’intera lega. Nel finale gli Heat non solo impattano la gara ma mettono il loro becco avanti con la tripla di Shane Battier, fin lì disastroso dall’arco (0/3), su assist di un mostruoso LeBron James (32 punti, 12 rimbalzi, 9 assist). A 4 secondi dalla fine Nowitzki trova il canestro che consegna a Dallas i supplementari, dove però scende in campo una sola squadra, Miami appunto. Con un parziale di 7-0 grazie alla tripla di Allen (15 punti a referto per l’ex Celtics), James da due e una schiacciata di Wade, gli Heat chiudono definitvamente la pratica Dallas, portando il loro record stagionale a 22 vittorie e 8 sconfitte, e confermandosi prima forza ad Est.

    King James vs Nowitzki | ©Mike Ehrmann/Getty Images
    King James vs Nowitzki | ©Mike Ehrmann/Getty Images

    THUNDER – NETS 93-110

    E’ la sorpresa della serata. Brooklyn batte Oklahoma 110-93 alla Chesapeake Energy Arena, grazie al season high di Johnson (33 punti), e i 19 punti e 13 assist di Williams. Ma la partita tra Nets e Thunder passerà alla storia per la prima espulsione in carriera di Kevin Durant poco prima della sirena lunga, dopo aver prima subito la chiamata del tecnico sul fallo contro Kendrick Perkins per poi avere una discussione con Danny Crawford, quest’ultima decisiva nella scelta dell’arbitro di allontanare Durant dal parquet. Fin lì l’ala piccola dei Thunder aveva segnato 27 punti, top scorer dei suoi. L’oro olimpico di Londra si è quindi giustificato dicendo che per lui la chiamata dell’arbitro sul primo tecnico era errata, ed il sentimento di frustazione per la partita ormai persa ha fatto sì che avesse quella reazione che gli è costata la sua first ejection career.

    WARRIORS – CLIPPERS 115-94

    Seconda sconfitta consecutiva per i Clippers, che dopo il ko subito ieri contro Denver pagano dazio anche contro Golden State. A Oakland va in scena lo show di Curry, top scorer con 31 punti (25 nei primi due quarti), 6 rimbalzi e 8 assist. Partenza a razzo dei Warriors, che sorprendono il quintetto californiano reduce da 17 vittorie di fila, colpito emotivamente dalla morte di Donald Sterling, il figlio del proprietario dei Clippers, trovato morto nella sua abitazione a Malibu per una sospetta overdose. Nonostante la notizia della morte di Sterling Jr. lo abbia lasciato senza parole, Chris Paul ha provato in tutti i modi a riportare sotto i suoi compagni di squadra, mettendo a referto 23 punti, 4 rimbalzi e 6 assist, senza però mai impensierire la franchigia di Oakland.

    RISULTATI NBA 02-01-2013

    Raptors – Blazers 102-79
    Magic – Bulls 94-96
    Cavaliers – Kings 94-97
    Pacers – Wizards 89-81
    Celtics – Grizzlies 83-93
    Heat – Mavericks 109-119 (1 o.t.)
    Bucks – Spurs 110-117
    Rockets – Hornets 104-92
    Thunder – Nets 93-110
    Jazz – Timberwolves 106-84
    Suns – 76ers 95-89
    Warriors – Clippers 115-94

  • NBA, i Thunder infilano l’ottava vittoria di fila. Bargnani e Gallinari ko

    NBA, i Thunder infilano l’ottava vittoria di fila. Bargnani e Gallinari ko

    Sei le partite disputate nella notte NBA. I due italiani in campo non riescono ad emulare le recenti “gesta” di Marco Belinelli che ha trascinato a suon di punti i Chicago Bulls, orfani ancora di Derrick Rose, alla vittoria. Infatti Andrea Bargnani cade con i suoi Toronto Raptors sul parquet di Los Angeles contro i Clippers lanciatissimi ormai alla conquista della Pacific Division. Per il Mago prestazione sottotono con soli 12 punti e 2 rimbalzi messi a referto e un deludente 5/15 dal campo. Ai canadesi non bastano i 24 punti di Demar DeRozan per contrastare Blake Griffin e compagni. La stella della franchigia losangelina realizza 19 punti catturando 9 rimbalzi.

    Non è andata meglio a Danilo Gallinari che con i suoi Denver Nuggets ha perso contro la sua ex squadra, i New York Knicks. Il Gallo, a differenza del connazionale dei Raptors, ha comunque brillato nonostante la sconfitta mettendo a segno 21 punti e prendendo 9 rimbalzi. 112-106 il finale per i bluarancio trascinati da un altro ex, Carmelo Anthony, al rientro (34 punti) che ottengono la 15esima vittoria stagionale rafforzando la propria leadership a Est.

    Oklahoma City Thunder
    Oklahoma City Thunder © Brett Deering/Getty Images

    Ottava vittoria consecutiva per gli Oklahoma City Thunder, finalista della passata stagione e favorita alla conquista del titolo quest’anno, che domano gli Indiana Pacers 104-93. In evidenza la coppia Durant con 27 punti e 8 rimbalzi e Westbrook con 21 punti, 7 rimbalzi e 6 assist ma anche Kevin Martin autore di 24 punti che si candida alla conquista del titolo di miglior sesto uomo dell’anno. Infine altra sconfitta per i Los Angeles Lakers: sul parquet amico dello Staples Center i gialloviola devono cedere il passo agli Utah Jazz. Non bastano i 34 punti del capocannoniere della Lega Kobe Bryant.

    RISULTATI NBA 9 DIC 2012

    Los Angeles Clippers – Toronto Raptors 102-83
    Cli: Griffin 19, Paul 16, Crawford 16
    Tor: DeRozan 24, Kleiza 17, Bargnani 12

    Brooklyn Nets – Milwaukee Bucks 88-97
    Bro: Williams 18, Wallace 16, Brooks 14
    Mil: Jennings 26, Ellis 24, Daniels 13

    Oklahoma City Thunder – Indiana Pacers 104-93
    Okl: Durant 27, Martin 24, Westbrook 21
    Ind: West 21, George 17, Hill 15

    New York Knicks – Denver Nuggets 112-106
    NY: Anthony 34, Kidd 17, Chandler 15, Smith 15
    Den: Lawson 23, Gallinari 21, Iguodala 15, Brewer 15

    Phoenix Suns – Orlando Magic 90-98
    Pho: Brown 17, Dudley 15, Gortat 12
    Orl: Redick 20, Nicholson 19, Davis 15

    Los Angeles Lakers – Utah Jazz 110-117
    Lak: Bryant 34, Hill 17, Meeks 16
    Uta: Millsap 24, Williams 22, Jefferson 14, Kanter 14, Hayward 14

  • NBA, Wade trascina gli Heat al successo contro Brooklyn

    NBA, Wade trascina gli Heat al successo contro Brooklyn

    La sfida più attesa della notte NBA era sicuramente quella tra i Miami Heat e i Brooklyn Nets. I campioni in carica trascinati da Dwyane Wade e LeBron James superano la franchigia di New York 102-89 in rimonta recuperando un passivo in doppia cifra: 34 i punti per Flash (con 7 assist), 21 quelli di King James che mette a referto anche 9 rimbalzi e 6 assist. Con questa vittoria Miami consolida il suo primato nella Southeast Division e nella Eastern Conference.

    Scontro al vertice anche nella Western Conference tra San Antonio e Memphis. La gara viene decisa solo dopo un overtime che premia la solidità dei padroni di casa campioni nel 1999, 2003, 2005 e 2007 multati recentemente di 250 mila dollari dalla Lega per aver fatto riposare 4 dei suoi titolari nella sfida giocata a Miami giovedì notte. Sugli scudi il play Tony Parker autore di 30 punti e Tim Duncan che ne mette 27 e cattura anche 15 rimbalzi. Inutili gli apporti di Marc Gasol (20 punti), Mike Conley (18), Zach Randolph (17+15 rimbalzi) e Rudy Gay 15. Nonostante la sconfitta Memhis resta in testa alla Conference.

    Dwyane Wade
    Dwyane Wade © Mike Ehrmann/Getty Images

    Vince l’unico italiano in campo, Marco Belinelli. I suoi Chicago Bulls vincono 93-88 contro i Philadelphia 76ers grazie a Luol Deng (25 punti) e Richard Hamilton (15). Per l’italiano solo 2 punti negli 11 minuti in cui è sceso sul parquet. Festival dei punti segnati a Houston (ben 240) con i Rockets che battono gli Utah Jazz con 7 giocatori in doppia cifra. Top scorer Patrick Patterson con 20 punti ai quali aggiunge anche 7 rimbalzi.

    RISULTATI NBA 1 DIC 2012

    Miami Heat – Brooklyn Nets 102-89
    Mia: Wade 34, James 21, Allen 13
    Bro: Blatche 20, Wallace 13, Johnson 12

    Cleveland Cavaliers – Portland Trail Blazers 117-118 (2 overtime)
    Cle: Gee 22, Varejao 19, Zeller 14
    Por: Lillard 24, Batum 22, Aldridge 21

    Chicago Bulls – Philadelphia 76ers 93-88
    Chi: Deng 25, Hamilton 15, Boozer 12, Noah 12
    Phi: Holiday 23, Young 22, Turner 12

    New Orleans Hornets – Oklahoma City Thunder 79-100
    NO: Anderson 21, Lopez 12, Mason jr 11
    Okl: Durant 20, Martin 19, Westbrook 18

    Houston Rockets – Utah Jazz 124-116
    Hou: Patterson 20, Parsons 19, Lin 19
    Uta: Hayward 21, Jefferson 20, Foye 20

    Milwaukee Bucks – Boston Celtics 91-88
    Mil: Sanders 18, Ellis 17, Ilyasova 15
    Bos: Pierce 19, Green 18, Garnett 17

    San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies 99-95 (overtime)
    SA: Parker 30, Duncan 27, Neal 13
    Mem: Gasol 20, Conley 18, Randolph 17

    Dallas Mavericks – Detroit Pistons 92-77
    Dal: Mayo 27, Brand 17, Carter 12
    Det: Knight 20, Prince 12, Singler 12

    Los Angeles Clippers – Sacramento Kings 116-81
    Cli: Crawford 17, Griffin 14, Paul 14, Bledsoe 14
    Sac: Thornton 20, Thompson 16, Thomas 14

    Golden State Warriors – Indiana Pacers 103-92
    GS: Thompson 22, Curry 20, Jack 18
    Ind: West 23, Hill 19, Hibbert 15