Logo Brescia CalcioIl Brescia nonostante i tantissimi talentini in organico che hanno dirottato le attenzioni delle big d’Italia e d’Europa sul Rigamonti vive un momento di difficoltà con la vittoria che manca da tanto tempo e le sconfitte, adesso tre consecutive, la trascinano verso il basso in classifica della serie cadetta. L’ultima sconfitta contro il Grosseto poi ha lasciato strascichi ancora peggiori che rischiano di pregiudicare anche il proseguo del campionato e in particolare la sfida contro la Reggina di sabato prossimo. Oltre a De Maio espulso in campo per le eccessive proteste dovute pare alle ingiurie razziste lanciategli nel corso della partita dall’attaccante del Grosseto Sforzini dovrà fare a meno anche di Jonathas appiedato dal giudice sportivo con l’ausilio della prova tv per aver rifilato un calcio da terra a Ronaldo nel seconda parte della partita. Queste le motivazioni del giudice sportivo “Al 24° del secondo tempo De Jesus Cristian Jonathas – scrive il giudice sportivo – e avanzava in possesso della palla nella zona centrale del campo, veniva contrastato nell’azione dal calciatore Ronaldo: entrambi cadevano al suolo. In tale frangente, a terra, il calciatore bresciano sferrava con la gamba sinistra un calcio alla schiena dell’antagonista, che ne era attinto all’altezza della scapola sinistra, con palesi conseguenze dolorose. Il giuoco riprendeva con l’effettuazione di un calcio di punizione a favore della squadra ospitante per la condotta fallosa del De Jesus, poichè il Direttore di gara – come dichiarato telefonicamente su richiesta di questo Ufficio – «non aveva visto» il successivo e deplorevole gesto compiuto al suolo dal calciatore De Jesus Cristian Jonathas. Gesto intenzionale e potenzialmente lesivo per l’energia impressa e per la zona del corpo attinta, integrante quindi gli estremi di quella “condotta violenta” che, rende ammissibile la “prova televisiva” Contro i calabresi Scienza oltre a De Maio e Jonathas potrebbe dover rinunciare a Berardi, Juan Antonio e Dallamano.
Ci sono tanti modi per spiegare quanto sia importante la partita di questa sera, io ne scelgo due: il primo, la sfida a distanza tra l’allievo e il maestro, Scienza sfida Zeman in una sfida che si preannuncia spettacolare. Il secondo è una conseguenza del primo e vale a dire il confronto in campo tra aspiranti star del nostro calcio. Lorenzo Insigne Brescia e Pescara, entrambi appaiate a 14 punti in classifica e in piena zona play-off si sfidano questa sera per accaparrarsi un posto al sole ma pure per metter in luce i tantissimi baby fenomeni entrati in orbita delle big. Scienza non avrà Zoboli in difesa ma recupera il baby Leali in porta che indiscrezioni vogliono nel mirino del Barcellona, difesa con De Maio e Berardi centrali e Zambelli e Daprelà esterni. Centrocampo con Salamon, a Foggia lo scorso anno con Zeman, Brescia Pescara: probabili formazioni El Kaddouri e Budel. Attacco con Juan Antonio, Feczesin e Jonathas. BRESCIA (4-3-1-2): Leali; Zambelli, De Maio, Berardi, Daprelà; Salamon, El Kaddouri, Budel; Juan Antonio; Feczesin, Jonathas. Allenatore: Giuseppe Scienza. In casa Pescara Zeman recupera Insigne, Zanon e Romagnoli ma dovrà ancora a meno di Verratti acciaccato. Il difensore scuola Milan guiderà la difesa con Brosco mentre Zanon e Balzano agiranno sugli esterni. Centrocampo con Cascione ci saranno Gessa e Togni, in avanti il trio meraviglie Insigne, Sansovini, Immobile. PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Brosco, Romagnoli, Balzano; Gessa, Togni, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne. Allenatore: Zdenek Zeman
“Salamon al Napoli? Prima di tutto devo dire che stiamo parlando di un fenomeno. Non ho tanti fenomeni in squadra, ma questo giocatore lo è. È unico, non si può paragonare a nessuno, somiglia un pochino a Dunga. Salamon sa impostare e sa anche difendere. Tra Dunga e Salamon però preferisco il mio calciatore. Questo per dire che è un giocatore molto atipico. Non ricordo un giocatore forte come lui e con le sue caratteristiche. Se il Napoli volesse prenderlo, dovrà fare presto”.“Può giocare in qualsiasi grande squadra, non solo in quelle italiane, può far bene anche nelle Coppe europee poiché è già maturo per disputare un grande campionato. È un giocatore importante soprattutto sui corner, attivi o passivi, poiché salta alto. Credo che il calcio italiano soffra di questa attitudine dei nostri allenatori di considerare giocatori maturi solo quelli che abbiano compiuto 25 anni. Fuori dall’Italia invece, a 18 anni già sono considerati giocatori importanti”.
Lo stadio Euganeo è stato teatro stasera di una della più belle gare ammirate in questa stagione di Serie B e che ha visto i padroni di casa del Padova vincere di misura su un Brescia che non meritava sicuramente la sconfitta. Grande protagonista del match Aniello Cutolo che con la sua doppietta ha mandato al tappeto le Rondinelle e ha permesso ai veneti di balzare momentaneamente in vetta alla classifica del campionato cadetto con 20 punti, gli stessi del Torino che ha però una gara in meno. Aniello Cutolo | Sportmediaset La partita promette subito bene con un grande Brescia nella prima metà del primo tempo e un Padova che riesce a chiudere tutti i varchi. Non a caso il possesso palla è ad appannaggio della giovane squadra di Scienza che fa circolare bene la palla a centrocampo ma che non riesce a rendersi pericoloso negli ultimi 20 metri di campo. I biancoscudati di Dal Canto trovano in Cutolo il trascinatore della serata che riesce a sbloccare il risultato alla mezz’ora esatta con la sassata secca dell’attaccante esterno offensivo da fuori area imprendibile per il portiere Arcari. La reazione delle Rondinelle non si fa attendere e prima dello scadere del primo tempo Jonathas, complice un errore difensivo di Portin che nell’intento di rinviare spara addosso all’attaccante brasiliano, riporta il puntaggio in parità insaccando alle spalle di Perin nell’unico tiro in porta della prima metà di gioco nonostante il predominio territoriale degli uomini di Scienza. Ma prima del duplice fischio dell’arbitro Cacia avrebbe l’opportunità di riportare di nuovo avanti il Padova, l’attaccante però, da solo a centro area, spara addosso ad Arcari divorandosi letteralmente il gol del 2-1. Il secondo tempo riprende con lo stesso canovaccio del primo con il Brescia che è padrone del campo e il Padova che è letale nelle ripartenze dalla destra, la zona di Cutolo. I bresciani Feczesin e Juan Antonio però incappano in una serata storta e non riescono ad essere incisivi come al solito, in più Scienza è costretto a togliere dal campo Jonathas per un fastidio muscolare. Così il Padova nel finale guadagna metri e grazie allo slalom di Cutolo che si beve tutta la difesa delle Rondinelle deposita la sfera in rete con il suo portentoso sinistro. E’ il gol che consegna i 3 punti alla truppa di Dal Canto, il Brescia si getta in avanti alla ricerca del gol del pari inutilmente, anche se lo meriterebbe, subendo la prima sconfitta stagionale.
Tanta, tantissima attesa ma pochissime emozioni quelle che Torino e Brescia regalano all’Olimpico per il posticipo della serie cadetta. Le due squadre, superate in classifica dal Sassuolo, giocavano per riconquistare il primato ma anche per lanciare un messaggio alle rivali per la promozione diretta.
Ventura rispetto alle indiscrezioni della vigilia preferisce Ebagua a Sgrigna come partner di Bianchi mentre lancia il giovanissimo Verdi nel ruolo d’esterno destro per sostituire lo sfortunatissimo Guberti. Le rondinelle di Scienza pur in formazione rimaneggiata sopratutto nel primo tempo non soffrono nessun timore reverienziale facendosi preferire nel palleggio e tenendo sempre impegnata la difesa granata con la fisicità di Jonathas e Fezecsin.
Nella ripresa esce fuori la voglia granata con i padroni di casa più intraprendenti ma mai veramente pericolosi per il giovane Leali. I pericoli maggiori arrivano da Stevanovic bravo a spingere sulla sinistra e da un tiro dalla distanza di un evanescente Ebagua. Nel finale Ventura prova a ripetere la magia di Vicenza buttando nella mischia l’artiglieria pesante con Antenucci, Pagano e Sgrigna ma la conclusione più pericolosa arriva in pieno recupero con un bolide di Parisi che trova sulla traiettoria Sgrigna ma la palla va fuori.
Lo 0-0 dell’Olimpico non può che far sorridere la sorpresa Sassuolo che per almeno una settimana potrà fregiarsi della vetta solitaria della classifica. Per Torino e Brescia tanti buoni propositi ma la certezza che ancora bisogna lavorare per trovar la quadratura del cerchio.