Tag: Brasile

  • Brasile – Usa 4-1, Pato e Thiago Silva in forma “olimpica”

    Brasile – Usa 4-1, Pato e Thiago Silva in forma “olimpica”

    Il Brasile di Mano Menezes trionfa per 4-1 nell’amichevole nordamericana contro gli Stati Uniti. Ha aperto le danze Neymar, uno dei protagonisti assoluti del match, su calcio di rigore dopo 10 minuti dal fischio d’inizio. La difesa statunitense balla parecchio e alla mezzora il rossonero Thiago Silva trova il raddoppio insaccando di testa sugli sviluppi di un corner. Nonostante il dominio assoluto dei carioca, i padroni di casa del ct Klinsmann accorciano le distanze al 44′ grazie alla rete di Gomez. Nella ripresa il laterale sinistro del Real Madrid Marcelo ristabilisce le distanze tra le due squadre, insaccando col mancino il traversone di Neymar. Ci pensa poi Rafael a dire di no ai tentativi della Nazionale a stelle e strisce, pericolosa sopratutto con i calci d’angolo, dove i brasiliani pagano la maggiore altezza della squadra di casa. A metà ripresa si rivede in campo Alexandre Pato, che prende il posto di Leandro Damiao. Trascorre soltanto un minuto per vedere il Papero vicino alla rete, con la conclusione che termina sul palo. L’attesa però non è vana, perché al 42′ il calciatore del Milan realizza il definitivo 4-1 con un bel diagonale, dopo aver stoppato di petto il cross dalla sinistra di Marcelo.

    alexandre pato | © NICHOLAS KAMM/AFP/GettyImages

    Vittoria schiacciante per un Brasile toda joia toda beleza. La formazione schierata ieri da Mano era praticamente la stessa che sarà chiamata fra poche settimane all’impresa di conquistare l’oro olimpico nella spedizione di Londra 2012. Il calciatore più vecchio nell’undici titolare verdeoro era il capitano Thiago Silva (27 anni). Per il resto Mano Menezes ha schierato la meglio gioventù del Paese carioca. Uno degli alfieri più importanti della spedizione olimpica sarà senz’altro il fuoriclasse del Santos Neymar, insieme al proprio compagno di club Ganso, ieri assente (al suo posto Oscar, che ha vissuto nel match di ieri una giornata particolarmente ispirata). Oltre a Thiago, gli altri due fuori-quota del Brasile erano Hulk e Marcelo, e con tutta probabilità rivedremo entrambi anche a Londra. Per la joia della torcida verdeoro.

    C’era anche il Milan tra gli spettatori interessati all’amichevole di ieri nel Maryland. Galliani sarà sicuramente felice di aver visto sulle pagine di tutti i giornali la foto che ritraeva Thiago Silva e Pato nuovamente sorridenti, dopo un periodo buio per entrambi i calciatori. Da una parte l’infortunio chiave del difensore centrale nella sfida contro la Roma, che di fatto lo ha messo ko per l’ultima parte di stagione, poco prima della doppia sfida di Champions contro il Barcellona. Come sottolineato dallo stesso Thiago, senza quell’infortunio patito in campionato, probabilmente il Milan avrebbe mantenuto il vantaggio sulla Juventus di Conte abbastanza agevolmente, senza cadere in due partite come quelle contro la Fiorentina e Bologna, costate carissimo alle quotazioni scudetto della società di Via Turati. I tifosi del Diavolo hanno rivisto anche Pato, tornato al gol dopo svariati mesi trascorsi più in infermeria che sul terreno di gioco. Ora non sappiamo se questo possa rappresentare un incentivo per tenere il Papero a Milanello, oppure sia un ottimo biglietto da visita per i club interessati al calciatore (leggi Paris Saint Germain). Tra poche settimane sapremo qualcosa in più. Senza dimenticare il fronte Thiago, con il Barcellona sempre in pressing sul fuoriclasse verdeoro.

    BRASILE USA 4-1, HIGHLIGHTS 
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  • Neymar Balada il nuovo tormentone dell’estate. Video

    Neymar Balada il nuovo tormentone dell’estate. Video

    Che i brasiliani abbiano il ritmo nel sangue è, ormai, risaputo, ma nel caso di Neymar, stella del Santos, la danza appare come una grandissima passione che, a quanto pare, riesce a trasmettere con successo anche agli altri, con un riscontro incredibile in termini di seguito. Basti pensare, ad esempio, allo straordinario successo di “Ai se eu te pego” di Michel Telò, resa celebre dai balletti in campo di Neymar dopo ogni gol, che lo hanno trasformato in breve tempo nel tormentone dell’inverno 2012.

    Inevitabile, dunque, che alle porte della bella stagione, in cui solitamente le canzoni leggere hanno il sopravvento, Neymar si impegnasse direttamente in tal senso, questa volta con la collaborazione di Gusttavo Lima, lanciando “Balada” e, naturalmente, il balletto annesso, interpretato dallo stesso campioncino carioca.

    Neymar | © JUAN MABROMATA/AFP/GettyImages

    Neymar Balada si preannuncia, così, come il nuovo tormentone estivo, anche a giudicare dalle numerosissime visualizzazioni del video sul web, e potrebbe avere una cassa di risonanza ancora maggiore nel caso in cui il balletto in questione venisse “sfoggiato” dopo un gol in maglia verde oro, alle prossime Olimpiadi di Londra.

    Proprio i prossimi giochi, infatti, sono l’obiettivo dichiarato dal talentino brasiliano, che ha recentemente dichiarato di puntare alla vittoria dell’oro olimpico con la sua Selecao, proprio per raggiungere l’unico traguardo mai conquistato dalla Nazionale carioca pentacampione del mondo.

    Nella Nazionale brasiliana, dunque, Neymar da Silva Santos Junior, classe 1992, dovrà fornire il suo fondamentale contributo, completando positivamente una stagione di alto livello, con 27 reti realizzate nel Santos, anche per mettersi definitivamente in luce agli occhi dei grandi club europei ponendo sul piatto le sue straordinarie doti tecniche: dai calci di punizione pennellati magistralmente, ai dribbling ubriacanti per i difensori avversari, dalla grande facilità di tiro, considerando che è ambidestro, alla straordinaria vena realizzativa, alla velocità e facilità di corsa. Tutto questo è Neymar, dunque molto di più di un estroso “ballerino” di tormentoni estivi.

    Il video Neymar Balada , che si preannuncia come il tormentone della prossima estate:

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  • Thiago Silva resto al Milan ma Ibra ha ragione

    Thiago Silva resto al Milan ma Ibra ha ragione

    Dopo le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic sulle problematiche economiche del Milan e sulle conseguenti presunte difficoltà nel far pervenire in rossonero i giusti rinforzi per la prossima stagione, si aggiungono le dichiarazioni del brasiliano Thiago Silva, perno della difesa di Allegri, ancor più dopo l’addio di Alessandro Nesta, elemento essenziale ed imprescindibile.

    Il centrale difensivo parla dal ritiro della nazionale brasiliana ed analizza la sua situazione personale, sia in chiave mercato che in ottica recupero post-infortunio: Thiago Silva, infatti, dichiara di esser intenzionato a rimanere in maglia rossonera, invitando, però, la società ad intervenire sul mercato, per arricchire l’organico con i necessari innesti di qualità.

    Anche per lui, dunque, i rinforzi sono assolutamente prioritari per rendere la squadra più competitiva, dopo la delusione del tricolore sfuggito quest’anno e del cammino europeo interrotto prematuramente. Tuttavia, per il difensore resta il grande orgoglio di esser considerato dalla società un elemento prioritario, incedibile, come lui stesso sottolinea: “Al Milan mi considerano importante, mi sento coccolato, questa società è casa mia. E’ importante sentirsi incedibile. Se il club è disposto a trattare è diverso, invece ho avuto la conferma che sono fondamentale”. Nessuna ipotesi di cessione, dunque, anche alla luce delle dichiarazioni dell’amministratore delegato rossonero Galliani, che pare assolutamente deciso a respingere ogni assalto delle grandi d’Europa, tra cui le varie Manchester City e Barcellona.

    La sua mente, ora, è proiettata alle vacanze e, poi, alla preparazione per le Olimpiadi di Londra, cui parteciperà con la Nazionale Verde oro come fuori quota; a tal proposito, Thiago Silva rivela un particolare curioso, relativo ad una raccomandazione ricevuta da Adriano Galliani, che gli avrebbe detto “vai all’Olimpiade solo se prometti di fare anche un mese di vacanza. 

    Thiago Silva | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Per quanto riguarda il capitolo condizioni fisiche, dopo l’infortunio dello scorso mese di Marzo, che lo ha costretto a terminare anzitempo la stagione, il brasiliano sembra stia ritrovando la giusta forma, così come ha evidenziato l’amichevole disputata ieri ad Amburgo contro la Danimarca in cui è sceso in campo proprio per testare le sue condizioni, nella prima gara dopo il lungo stop:“sto bene ho giocato una buona partita. Il problema muscolare contro la Roma è stato solo colpa mia, volevo giocare a tutti i costi nonostante non stessi benissimo ed alla fine mi sono fatto male; il mister e i preparatori non c’entrano nulla. Se tornassi indietro, non lo rifarei oggi. La nostra stagione, forse, sarebbe stata diversa”.

    A proposito dello scudetto sfuggito, Thiago Silva non sembra aver ancora metabolizzato completamente la delusione, e lo afferma apertamente riferendosi alla rabbia ed al rimpianto provato nel vedere la Juventus trionfare: “rimpianto è dire poco, sono ancora incazzato per come sono andate le cose, mi chiedo ancora come sia stato possibile perdere uno scudetto del genere, avevamo quattro punti di vantaggio ed abbiamo chiuso con quattro punti di meno”.

    Tuttavia, nonostante la delusione, il brasiliano è già pronto a proiettarsi alla prossima stagione, tracciando quelli che sono i suoi obiettivi principali: “Ora voglio le Olimpiadi con la mia Nazionale, poi la Champions League sarebbe il massimo”. Il Milan è avvertito.

  • Ranking Fifa, Italia al nono posto. Comanda la Spagna

    Ranking Fifa, Italia al nono posto. Comanda la Spagna

    Perde una posizione l’Italia nel Ranking Fifa di marzo rispetto al mese precedente, gli azzurri di Cesare Prandelli pagano la sconfitta casalinga giocata a Genova nell’ultima amichevole contro gli Usa scivolando in nona posizione con 1062 punti all’attivo, a febbraio la Nazionale aveva chiuso con 1115 punti.

    Il ranking vede saldamente al comando ancora una volta la Spagna (1561 punti), i campioni del Mondo e d’Europa in carica continuano a conservare un vantaggio consistente sull’Olanda, di 182 punti, che si riappropria della piazza d’onore persa nel mese di febbraio scavalcando la Germania che chiude il podio. Ai tedeschi costa cara il ko interno subito contro la Francia.

    Ai margini del podio si riconferma l’Uruguay, la prima sudamericana, che precede il Brasile. La Selecao guadagna una posizione, a farne le spese l’Inghilterra del neo ct Stuart Pearce, che ha preso il posto del dimissionario Capello, che scende in sesta piazza. Settimo e ottavo posto per il Portogallo che precede di una manciata di punti, 4 per l’esattezza, l’Argentina che fa un bel balzo in avanti recuperando 3 posti. Chiudono la top ten appunto l’Italia e la Croazia, seguono la Danimarca, la Russia (reduce dalla vittoria proprio contro i danesi) e la Grecia.

    Italia © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    A restare fuori dalle prime 10 nazionali al mondo la Francia sebbene i galletti siano riusciti recentemente a battere la Germania in terra tedesca. Per la nazionale guidata da Blanc solo il 16esimo posto. Perdono due posizioni il Cile e la Svizzera (14esimo e 18esimo). La Svezia di Zlatan Ibrahimovic fa un passo in avanti per stabilirsi al 17esimo posto mentre l’Irlanda di Giovanni Trapattoni, inserito nello stesso girone dell’Italia ai prossimi europei, sale in 19esima posizione.

    Questo il Ranking Fifa aggiornato al 7 marzo 2012

    Pos
    Nazionale Pt
    1   SPAGNA 1561
    2
      OLANDA 1379
    3   GERMANIA 1332
    4   URUGUAY 1289
    5   BRASILE 1157
    6   INGHILTERRA 1121
    7   PORTOGALLO 1106
    8   ARGENTINA 1102
    9   ITALIA 1062
    10   CROAZIA 1049
    11   DANIMARCA 1025
    12   RUSSIA 1003
    13   GRECIA 953
    14   CILE 950
    15   COSTA D’AVORIO 944
    16   FRANCIA 938
    17   SVEZIA 926
    18   SVIZZERA 891
    19   IRLANDA 872
    20   AUSTRALIA 868
  • Brasile in lutto, è morto Socrates

    Brasile in lutto, è morto Socrates

    Il Brasile perde uno dei suoi calciatori più amati: Socrates è morto questa notte all’ospedale di San Paolo dove ieri era stato ricoverato d’urgenza per un’infezione intestinale dopo una cena. Le sue condizioni, già gravi all’arrivo nel nosocomio paulista e tenuto in vita con un respiratore artificiale, sono peggiorate rapidamente nella notte portando l’ex stella della nazionale brasiliana al decesso per uno shock settico. Aveva 57 anni.

    Socrates | © JORGE DURAN/AFP/Getty Images

    Socrates soffriva da tempo di malori all’apparato digerente, negli ultimi mesi era stato ricoverato tre volte per diverse emorragie intestinali e una cirrosi epatica provocati dal continuo abuso di alcol.

    Soprannominato Il Dottore per la sua laurea in medicina, anche se non ha mai esercitato la professione, Socrates è stato una delle icone del calcio brasiliano degli anni ’80 e fa parte di quella generazione di campioni verdeoro che non sono riusciti a vincere nulla con il Brasile: ai Mondiali dell’ ’82 in Spagna, Socrates fu capitano di quella spedizione che venne eliminata dall’Italia nel secondo turno della fase a gironi che davano l’accesso alla semifinale nella celebre partita del 5 luglio passata alla storia del calcio brasiliano come “La Tragedia del Sarriá” con i verdeoro, ai quali bastava anche un pareggio per qualificarsi, che vennero sconfitti dagli azzurri per 3-2 grazie alla tripletta di Paolo Rossi, che gli valsero l’appellativo di Pablito. In quella occasione Socrates segnò il momentaneo 1-1.
    Ai Mondiali dell’ ’86 in Messico l’ex centrocampista fu vice capitano della Selecao che venne eliminata ai quarti di finale dalla Francia di Michel Platini. Fu bronzo alla Coppa America del ’79 e argento in quella dell’ ’83.

    Iniziata la carriera nel Botafogo, Socrates fu uno dei simboli della “democrazia corinthiana”, un periodo nel quale i giocatori del Corinthians ai autogestirono non riconoscendo l’autorità dell’allenatore. Dopo i 6 anni trascorsi nel club paulista, Il Dottore arrivò in Italia giocando nelle fila della Fiorentina allenata allora da Picchio De Sisti chiudendo il campionato con 6 gol in 25 presenze ma l’esperienza italiana durò solo un anno perchè Socrates a fine stagione fece rientro in patria giocando con il Flamengo e con il Santos prima di fare ritorno al Botafogo.

  • Socrates grave, in ospedale per un’infezione intestinale

    Socrates grave, in ospedale per un’infezione intestinale

    Brutte notizie per Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, meglio noto come Socrates, ex stella del calcio verdeoro degli anni ’80, che in Italia militò nella Fiorentina e che, all’età di 57 anni, è stato ricoverato per la terza volta nel giro di pochi mesi, presso l’ospedale Albert Einstein di San Paolo, a causa di una grave infezione intestinale, accusata nella notte fra giovedi e venerdi scorso, dopo aver partecipato ad una cena durante un evento pubblico.

    Socrates | © David Cannon/Allsport/Getty Images

    L’ex calciatore, laureato in medicina, dotato di una personalità molto forte  e di idee che lo resero celebre anche al di fuori del mondo del calcio, ora, respira soltanto con l’ausilio delle macchine ed è stato sottoposto a trattamento di dialisi, per tentare di contrastare l’infezione, ennesima problematica connessa alla dipendenza da alcool che, nel settembre scorso, gli aveva causato delle gravi emorragie all’apparato digerente, come conseguenza della cirrosi epatica che lo affligge da tempo, e che lo dovrebbe portare a subire un trapianto di fegato nei prossimi mesi.

  • World Cup, Italia battuta dalla Polonia. Olimpiadi a rischio

    World Cup, Italia battuta dalla Polonia. Olimpiadi a rischio

    Brutta sconfitta per l’Italvolley del ct Mauro Berruto che nella nona giornata della World Cup è stata sconfitta dalla Polonia del grande ex Andrea Anastasi. In Giappone, a Tokyo, gli azzurri si suicidano facendosi rimontare dagli avversari i due set di vantaggio chiusi sul 25-17 e 25-20 perdendo i seguenti con il punteggio di 23-25 e 21-25 e cedendo definitivamente poi al tie break quando la nazionale polacca ci infligge il 12-15 decisivo costringendoci al terzo ko nella competizione.

    Italia – Polonia | © TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images

    Con i primi due giocati magistralmente e con una vittoria quasi in tasca, la svolta della gara avviene nel terzo set quando Mastrangelo e compagni si tengono vivi fino al 22-22 per poi mollare la presa e servire su un piatto d’argento la rimonta polacca trascinati da un grande Jakub Jarosz, l’opposto entrato in campo proprio nel terzo set al posto di Bartman, e dallo schiacciatore Michal Ruciak nominato miglior giocatore dell’incontro.

    La sconfitta fa male perchè pregiudica il cammino dell’Italia verso le Olimpiadi del 2012 di Londra, il sestetto di Berruto è stato infatti scavalcato in classifica al terzo posto, ultimo utile per staccare il pass per i giochi Olimpici, dal Brasile campione del mondo in carica che ha domato l’Iran battendolo con facilità per 3-0 e che ha consentito alla nazionale verdeoro di salire a quota 19 punti contro i 18 dell’Italia quando mancano solo due turni alla conclusione.
    Saranno decisive queste due sfide contro i padroni di casa del Giappone, domani mattina alle 10:20 ora italiana, e l’Iran di Velasco, domenica mattina alle 7:00, ma non basterà vincerle entrambe perchè gli azzurri devono sperare anche in un passo falso del Brasile e tifare per i loro “carnefici” della Polonia in vetta alla classifica insieme alla Russia e, come ultima spiaggia, il Giappone.

    Nelle altre gare la Serbia ha battuto l’Egitto 3-1 mentre Cuba ha avuto la meglio sulla Cina al tie break (3-2).

    CLASSIFICA

    1. Polonia 24
    2. Russia 24
    3. Brasile 19
    4. ITALIA 18
    5. Cuba 16
    6. Iran 12
    7. Stati Uniti 12
    8. Argentina 9
    9. Serbia 9
    10. Giappone 8
    11. Cina 5
    12. Egitto 3

  • Italia dall’inferno al paradiso, Brasile ko al Tie Break

    Italia dall’inferno al paradiso, Brasile ko al Tie Break

    Si può dire che viene sfatato un tabù, infatti dopo ben 8 lunghissimi anni (World League 2003), la pallavolo Italia di Mauro Berruto batte i campioni olimpici brasiliani 3-2 in una partita non adatta ai deboli di cuore.

    Stupenda vittoria dei ragazzi azzurri che compiono un deciso passo in avanti verso la conquista della qualificazione a Londra 2012.

    La gioia di Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Il C.T. Berruto torna al sestetto riproposto nella sconfitta patita contro la Russia nel match inaugurale di questa World Cup: Fei e Mastrangelo al centro, Zaytsev-Savani schiacciatori, Travica-Lasko (palleggiatore e opposto) e Giovi libero. È Zayztev che piazza il primo allungo a favore degli azzurri con ben 3 ace consecutivi che indirizzano il primo set verso l’Italia nonostante i campi di Bernardidho in un muro verdeoro che sembra non funzionare. Sembra appunto, perché nel secondo set Giba e compagni si rimettono in sesto dal punto di vista difensivo non concedendo punti facili agli azzurri che subiscono anche numerosi ace che consentono al Brasile di riportare la situazione in parità.

    Il Brasile, galvanizzato dalla conquista del secondo parziale, mette sotto l’Italia anche nel terzo set. Travica non riesce a distribuire il gioco con la consueta maestria anche a causa dei servizi verdeoro che non consentono quasi mai una ricezione pulita a Giovi. Fei cerca di sistemare le cose con un paio di muri che però non impediscono ai verdeoro di aggiudicarsi anche la terza frazione. Di solito in partite come queste, la vittoria del terzo set indirizza in maniera decisiva il match ma fortunatamente non è questo il caso con Berruto che riesce a spronare nella maniera giusta i ragazzi azzurri che partono alla grande ma si fanno subito recuperare dai brasiliani. Il quarto set è un continuo ribaltamento di risultato con l’Italia che riesce a piazzare la zampata decisiva con Savani portandosi sul 2 pari.

    Il Tie break è emozionantissimo, prima Italia si porta avanti con Zaytzev poi viene raggiunta grazie soprattutto ad un Sidao strepitoso, vengono annullati ben 5 match point al Brasile che si arrende in maniera definitiva grazie ad un muro sontuoso di Lasko su Giba e ad un ace di Travica che chiude il match sul 22-20 Italia.

    Italia – Brasile 3-2 (25-16, 20-25, 18-25, 25-21, 22-20)

  • Fantastica, superba e travolgente Italia. Brasile ko 3-0 e Londra ad un passo

    Fantastica, superba e travolgente Italia. Brasile ko 3-0 e Londra ad un passo

    Le azzurre di Massimo Barbolini sfoderano, nella notte italiana, una fantastica prestazione contro le campionesse olimpiche e mondiali del Brasile, superate con un netto 3-0 (25-23, 25-16, 25-22) e mettendo una seria ipoteca sulla qualificazione olimpica a Londra 2012.

    La quota per raggiungere i cinque cerchi è fissata a 26 punti, l’Italia è a quota 20 e quindi manca davvero poco per un traguardo comunque non semplice da raggiungere alla vigila di questa World Cup in terra nipponica.

    Simona Gioli ©Claudio Villa/Getty Images

    L’Italia inizia bene il primo set, ma ha un momento di vuoto che consente alle brasiliane di portarsi avanti di tre lunghezze. Il Brasile non può sbagliare contro l’Italia, viste le recenti sconfitte patite nei primi match, ma nel momento migliore non chiude i punti importanti grazie soprattutto ad una fantastica Simona Gioli che innalza un muro impenetrabile per Sheila e compagne chiudendo a favore delle azzurre, un primo set molto equilibrato.

    Nel secondo parziale sale in cattedra Leo Lo Bianco, autrice fino ad oggi, di una World Cup sontuosa. La palleggiatrice azzurra mischia sapientemente le carte in attacco non facendo quasi mai capire alla difesa verde oro dove può finire la palla, con la naturale conseguenza di un secondo set praticamente dominato dalle azzurre e chiuso con il punteggio di 25-16. Anche nel terzo parziale le cose sembrano andare per il meglio, ma sul 23-17 per l’Italia, le campionesse olimpiche e mondiali hanno un sussulto d’orgoglio che le porta ad un passo dal pareggio. Qui è Lucia Bosetti che con un Ace fantastico chiude qualsiasi ipotesi di rimonta per il Brasile che adesso è ad un passo dal baratro olimpico.

    Adesso tocca alla Serbia e qualora dovesse arrivare un’altra vittoria, l’approdo a Londra sarebbe cosa fatta visto l’ultimo match che vedrà opposte le azzurre alla non certo irresistibile, nazionale Keniana.

  • Il Brasile batte il Gabon ma non brilla, Hernanes a segno da trequartista

    Il Brasile batte il Gabon ma non brilla, Hernanes a segno da trequartista

    Il Brasile, nell’amichevole contro il Gabon disputata ieri, su un campo appesantito ed allentato dalla pioggia copiosa, appare un po’ sbiadita, mai brillante nel gioco, e contraddistinta da un appannamento complessivo, nonostante l’attenuante della formazione “sperimentale”, con molti giovani in campo. Contro il Gabon, comunque, il Brasile riesce ad evitare scivoloni clamorosi, nonostante la gara si sia disputata su un campo al limite della praticabilità. Un biglietto da visita non proprio entusiasmante per l’impianto D’Angondje di Libreville, capitale del Gabon, che dovrà ospitare la finale della Coppa d’Africa per Nazioni nel 2012. Oltre alle pessime condizioni del terreno, infatti, a causa della pioggia, il fischio d’inizio della partita è stato posticipato di qualche minuto, per ovviare al balck out che aveva messo fuori uso l’impianto di illuminazione dello stadio.

    Hernanes | © Getty Images

    Un inizio da incubo, dunque, anche se in campo i Verdeoro riescono a rendere la gara in discesa già dopo pochi minuti di gioco. Al 12′ del primo tempo, Sandro realizza il gol del vantaggio per la Seleçao mettendo a segno un colpo di testa sulla respinta del difensore africano Banega, ma – nonostante il vantaggio – i Brasiliani non riescono ad acquistare sicurezza nel corso della gara, rischiando di subire le iniziative avversarie in più occasioni, dove il portiere Diego si rivela decisivo. Al 36′, però, è il laziale Hernanes, all’esordio imn Nazionale nel ruolo di trequartista, a siglare la rete della sicurezza, il 2 a 0 definitivo. Una rete che, oltre al tabellino, segna anche una nuova pagina dell’avventura di Hernanes con la Seleçao, in un ruolo che meglio si adatta alle sue caratteristiche offensive, con una maggiore libertà di azione e di pensiero, senza preoccuparsi eccessivamente dei ripiegamenti difensivi. Al termine della gara, dunque, il biancoceleste si dichiara molto soddisfatto, sottolineando di aver percepito egli stesso la sua crescita notevole in campo, trovandosi a suo agio nel nuovo ruolo, ritenendo che, per far bene, sia necessario il giusto mix fra la volontà ed il piacere di giocare. Nonostante la soddisfazione per la vittoria, però, il Brasile è ancora molto lontano dai suoi standard del passato e sembrano necessari molti altri esperimenti per consolidare al meglio gli equilibri di squadra.