Tag: Brasile

  • Sud Africa 2010: il Brasile si ferma a Quito

    Sud Africa 2010: il Brasile si ferma a Quito

    Baptista illude, J. Cesar è straordinario ma nel finale Noboa trova il pareggio

    Venezuela Soccer Copa AmericaL’Ecuador continua ad esser tabù per la selecao, i 2850 metri di altezza sul livello del mare sono un ostacolo ulteriore per una nazionale che stenta a sacrificarsi. Dunga sceglie Robinho e Ronaldinho (ancora una partita incolore per lui) come partner d’attacco di Luis Fabiano. Nel primo tempo il Brasile è sempre in grossa difficoltà i giocatori di casa mostrano piu voglia e arrivano sempre prima sul pallone. Gli ecuadoregni hanno tantissime occasioni per passare in vantaggio ma un sempre miracoloso J Cesar tiene in partita i verdeoro, al ventesimo un altro infortunio per il calcio italiano, dopo Di Natale e Milito uscito malconcio dalla sfida con il Venezuela, Maicon crossando un pallone si stira e sicuramente non sarà disponibile per la gara contro l’Udinese. Il Brasile esce alla distanza, dopo esser rimasto fortunatamente in corsa, nella ripresa trova il gol con Baptista da poco entrato a sostituire un sempre piu deludente Ronaldinho. Dopo il gol l’Ecuador si rituffa in attacco e dopo i continui miracoli di J. Cesar trova il gol del meritato pari allo scadere con Noboa anche lui entrato dalla panchina. In classifica il Brasile viene scavalcato dall’Argentina e dal Cile che in nottata ha battuto il Peru in trasferta per tre a uno.
    Guarda gli atri risultati (clicca qui)
    CLASSIFICA
    PARAGUAY 23
    ARGENTINA 19
    CHILE 19
    BRASILE 18
    URUGUAY 16
    COLOMBIA 14
    ECUADOR 12
    VENEZUELA 10
    BOLIVIA 9
    PERU’ 7

  • Sud Africa 2010: E’ Messi show

    L’Argentina di Maradona incanta all’esordio ufficiale. Stasera tocca al Brasile

    E’ Messi show in Argentina-Venezuela, la “Pulce” è autore del primo gol, serve l’assist per il secondo a Tevez e delizia il Monumental. Esordio ufficiale positivo per Maradona, che viene acclamato per tutti i novanta minuti. Pochi minuti per il genoano Milito, mentre resta in panca tutta la partita Lavezzi. La capolista Paraguay esce sconfitta dal match in Uruguay, i biancorossi cadono sotto i colpi di Forlan e Lugano adesso l’Argentina è a quattro punti. Nell’altra partita del girone la Colombia vince con la Bolivia e resta in corsa per un posto in Sud Africa. Oramai senza speranze il Venezuela e la Bolivia. Questa sera tocca al Brasile senza Kaka rispondere a Messi e compagni nella difficile trasferta di Quito.
    RISULTATI
    Uruguay – Paraguay 2-0 (Forlan, Lugano)
    Argentina – Venezuela 4-0 ( Messi,Tevez,Maxi Lopez, Aguero)
    Colombia – Bolivia 2-0 (Macnelly Torres, Renteria)
    Ecuador – Brasile stasera
    Peru – Cile stasera
    CLASSIFICA
    PARAGUAY 23
    ARGENTINA 19
    BRASILE 17
    CHILE 16
    URUGUAY 16
    COLOMBIA 14
    ECUADOR 12
    VENEZUELA 10
    BOLIVIA 9
    PERU’ 7

  • Maradona vs Pelè sfida infinita.

    Maradona vs Pelè sfida infinita.

    Ecco l’ennesimo botta e risposta tra i due piu grandi di sempre.

    pelemaradonaDiego Armando Maradona e Edson Arantes Do Nascimento detto Pelè da sempre si contendono la palma di miglior giocatore di tutti i tempi, entusiasmano dibattiti, sondaggi e trasmissioni televisive ma non esiste e non esisterà mai un giudice imparziale per decretare il migliore.  Cosi forti e cosi diversi,  l’argentino genio e sgregolatezza in campo e nella vita, l’altro professionista esemplare, atletico ed esempio da seguire.
    Che si odino è normale e che fanno di tutto per metter in cattiva luce l’altro oramai è evidente. Questa volta è toccato al Pibe de Oro dar la stoccata di risposta:”Pelé? Parla lui, che ha perso la verginità con un uomo“, O’Rey qualche settimana fà aveva lanciato il sasso dicendo di Diego:” è sempre stato un pessimo esempio per i giovani, con le sue storie di droga, e come lui Ronaldo e Robinho. Per fortuna sono casi isolati: il calcio si deve ispirare a modelli come Beckenbauer e Kakà”.

    La risposta di Maradona si è fatta attendere ma è arrivata al momento giusto sempre piu pungente che mai, infatti Diego ha rispolverato una vecchia inchiesta in cui si confessava che Pelè avesse perso la verginità a 14 con un uomo molto piu grande di lui.

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    Maradona vs Pelè. Chi è il più forte?

    • Maradona (88%, 14 Voti)
    • Pelè (12%, 2 Voti)

    Totale Votanti: 16

  • Sud Africa 2010: Monumental sold out per la prima del Pibe de Oro

    Sud Africa 2010: Monumental sold out per la prima del Pibe de Oro

    Maradona alla sua prima ufficiale sfida il Venezuela. Brasile senza Kaka a Quito

    diego_maradonaMaradona ha ancora una volta monopolizzato l’attenzione, per il suo esordio in una partita ufficiale stasera affornterà il Venezuale al Monumental, tutto esaurito naturalmente e richieste di pass per giornalisti di tutto il mondo. L’incontro con il Venezuela può esser di quelli giusti per un avvio in panchina gloriosa, infatti secondo le statistiche i venezuelani non hanno mai vinto in Argentina. Tridente meraviglia per i biancazzurri Tevez, Messi e Aguero, il napoletano Lavezzi partirà dalla panchina. Addirittura Maradona sembra orientato a schierare una difesa a tre per dar spettacolo ai suoi grandi tifosi.
    Dunga invece non è cosi tranquillo, la trasferta in Ecuador è insidiosa e doverla affrontare senza Kaka è ancora piu difficile.I verdeoro sono anche in mezzo a tante polemiche che non aiutano l’ambiente, dopo le accuse di Pelè su Ronaldo e Robinho sul loro utilizzo di cocaina, il “solito” Adriano si è fatto beccare ad un festino a base di alcool, belle donne e trans, che lo ha visto protagonista per dodici ore. Dunga dovrebbe affidarsi ancora una volta alle geometrie di Felipe Melo a centrocampo, e alla fantasia di Ronaldinho e Robinho in attacco, alle spalle di Luis Fabiano. Per il milanista è un occasione per mettersi in mostra dopo un annata con piu bassi che alti, che hanno messo a rischio anche il proseguo del matromonio tra lui e i rossoneri. Oggi in conferenza stampa ha ammesso di voler un chiarimento con la società a fine anno e non è detto che si arrivi ad un divorzio, alle giocate del brasiliano sembra esser interessato come al solito il Manchester City. Nelle altre partite di giornata il Paraguay ha la possibilità di allungare in testa alla classifica sul campo dell’Uruguay di Tabarez. Cile e Colombia devono assolutamente vincere per non dir addio già da ora al mondiale in Sud Africa.
    Consulta la classifica e tutte le gare dell’undicesimo turno

  • Qualificazioni Sud Africa 2010: Partite e Classifiche nel girone di Argentina e Brasile

    Il Brasile vola in Ecuador, l’ Argentina affronta il Venezuela.

    28/03/09 20:00: Uruguay – Paraguay
    28/03/09 22:10: Argentina – Venezuela
    29/03/09 00:20: Colombia – Bolivia
    29/03/09 21:00: Ecuador – Brasile

    29/03/09 23:10: Perù – Chile
    CLASSIFICA

    PARAGUAY 23
    BRASILE 17
    ARGENTINA 16
    CHILE 16
    URUGUAY 13
    ECUADOR 12
    COLOMBIA 11
    VENEZUELA 10
    BOLIVIA 9
    PERU’ 7
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  • Dunga boccia ancora Amauri. Maradona non convoca Cambiasso

    Dunga boccia ancora Amauri. Maradona non convoca Cambiasso

    Maradona dà fiducia al Principe Milito. Dunga convoca Kaka e Ronaldinho convalescenti.

    Nei convocati di Dunga per le partite di qualificazione ai Mondiali contro Perù e Ecuador non figura il nome di Amauri(anche se per l’infornuio non avrebbe risposto lo stesso alla convocazione). Le scelte dell’ex viola sembrano escludere l’indeciso juventino.Sono 9 gli “italiani” convocati da Dunga, tra di loro anche i convalescenti Kaka e Dinho. Il Pibe de Oro dovrà far a meno di Riquelme che ha deciso di abbandonare la Selecion per incompatibilità nello spogliatoio. A sorpresa viene lasciato a casa anche Cambiasso, uno dei piu positivi con la maglia nerazzura, vengono convocati invece gli altri nerazzurri J. zanetti e Samuel, per Crespo c’è un promessa di Maradona: ” se lasci l’Inter ti convoco”. Tra i convocati italiani anche il Principe Milito e Lavezzi.

    I 21 convocati di Dunga:
    portieri: Doni (Roma) e Julio Cesar (Inter)
    difensori: Lucio (Bayern), Luisao (Benfica), Miranda (San Paolo) Thiago Silva (Milan) Maicon (Inter), Kleber (Internacional) e Marcelo (Real Madrid)
    centrocampisti: Anderson (Manchester United), Felipe Melo (Fiorentina), Gilberto Silva (Panathinaikos), Josuè (Wolfsburg), Elano (Manchester City), Julio Baptista (Roma), Kakà e Ronaldinho Gaucho (Milan)
    attaccanti: Alexandre Pato (Milan), Adriano (Inter), Luis Fabiano (Siviglia) e Robinho (Manchester City).

    I convocati di Maradona:
    Portieri: Carrizo (Lazio), Andujar (Estudiantes), Vilar (Atlante).
    Difensori: Zanetti e Samuel (Inter), Angeleri (Estudiantes), Demichelis (Bayern Monaco), Diaz (Getafe), Heinze (Real Madrid), Forlin (Boca), Papa (Velez).
    Centrocampisti: Rodriguez (Atletico Madrid), Gonzalez (Porto), Mascherano (Liverpool), Gago (Real Madrid), Battaglia (Boca), Veron (Estudiantes), Gutierrez (Newcastle), Di Maria (Benfica) Montenegro (Independiente).
    Attaccanti: Messi (Barcellona), Aguero (Atletico Madrid), Tevez (Manchester United), Lopez (Porto), Lavezzi (Napoli), Milito (Genoa).

  • Non c’è due senza tre? Milan fidati di Leonardo!

    Non c’è due senza tre? Milan fidati di Leonardo!

    Dopo Kaka e Pato, un altro brasiliano potrebbe arrivare a Milanello

    keirrison_coritiba_04052008Keirrison de Souza Carneiro, o più semplicemente Keirrison, è centravanti giovanissimo, dicembre 1988 segna la sua carta d’identità,brasiliano affermatosi nel Palmeiras come uno dei migliori bomber del calcio sudamericano (finora ha realizzato piu di 50 gol in 70 partite). Cresciuto nel Coritiba, Keirrison è una punta centrale dotata di uno spiccatissimo senso del gol oltre che di un ottima tecnica, dà il meglio di se in area di rigore. Non ama il gioco aereo ma è abile nell’anticipo, in molti scommettono su di lui come futuro attaccante della Selecao. I grandi club europei stanno arrivando: dopo che in estate si erano mosse Psv, Valencia, Roma e Palermo, adesso sono arrivate le big hanno preso informazioni su di lui il Real Madrid, il Barcellona e il Chelsea, anche Rafa Benitez per potenziare il suo Liverpool si è interessato al brasiliano. Adesso le parole di Leonardo scaldano i rossoneri “Sono intervenuto non per parlare di Ronaldo, ma per parlare di Keirrison. Ronaldo ha già giocato in Italia ora è il tempo di Keirrison. Mi ha impressionato il fatto che possa segnare con entrambi i piedi; ha un grande dribbling e un ottimo tocco” e dopo le certezze di Pato e Kaka è giusto dargli fiducia, come afferma TMW il costo per il suo cartellino si aggira sui 13 milioni di euro, una cifra non altissima per “rischiare”. Guarda gol di Keirrison

  • RONALDO TORNA IN CAMPO E RIMEDIA UN OCCHIO NERO –

    Il Fenomeno al quarto debutto, in bocca al lupo!!!

    Ritorno in campo di 23 minuti per Ronaldo con una piccola disavventura nel dopo gara di Corinthias-Itumbiara (2-0), partita valida per la Coppa del Brasile. L’ex fantasista di Milan, Inter, Real Madrid e Barcellona, di nuovo in azione nel secondo tempo in una partita ufficiale a 13 mesi dal grave infortunio al ginocchio, è stato colpito fortuitamente da un microfono durante l’assalto dei giornalisti ed ha rimediato così un occhio pesto (quello destro). Il tutto é accaduto mentre il ‘fenomeno’ veniva accompagnato fuori dal campo, circondato da diversi reporter e cameramen. Dopo l’incidente Ronaldo ha lasciato lo stadio senza rilasciare dichiarazioni. ”Ha giocato bene – ha commentato il tecnico del Corinthians Mano Menezes – si e’ mosso bene e ha provato qualche dribbling’.

    fonte:ansa

  • Rogerio Ceni:il portiere dei record

    Nel Paese che da sempre ha regalato al calcio i migliori attaccanti e fantasisti del panorama mondiale, capita che il vero mito attualmente in attività sia un portiere. Recordman del calcio mondiale per essere l’estremo difensore che ha segnato più gol in carriera ed esempio di fedeltà alla maglia, Rogerio Ceni è riuscito nell’impresa di divenire l’idolo indiscusso dei propri tifosi.
    L’UOMO DEI RECORD – A leggere i numeri della carriera di Ceni si farebbe fatica a credere che il suo ruolo sia quello di portiere. Con 83 gol all’attivo, frutto di calci di punizione e rigori segnati nell’arco di 17 anni nelle fila del Sao Paulo, secondo l’istituto di storia e statistiche del calcio mondiale (Iffhs) Ceni è il portiere che ha segnato più gol nel corso della propria carriera da professionista. L’estremo difensore del Sao Paulo è di gran lunga davanti a colleghi che gli appassionati di calcio conoscono per le loro capacità realizzative e, più spesso, per le loro doti istrioniche, come il paraguaiano José Luis Felix Chilavert (62 gol), il colombiano René Higuita (41 gol) e il messicano Jorge Campos (40 gol). Ma oltre a essersi garantito un record difficilmente battibile a livello internazionale (tra quelli citati è l’unico portiere ancora in attività), Ceni vanta un altro primato che lo ha fatto entrare di diritto nella storia del proprio club: con 843 presenze è il giocatore che più volte ha vestito la maglia del Sao Paulo, davanti a Valdir Peres (anch’egli portiere del “tricolor” dal 1973 al 1984) fermatosi a quota 617. Il nuovo obiettivo di Ceni, che pochi giorni fa ha rinnovato il contratto fino al 2012, è quello di raggiungere le 1000 presenze con il club paulista e, conti alla mano, è prevedibile che riesca nel suo intento.
    UNA STORIA DA PREDESTINATO – Nato a Pato Branco (Stato del Paranà) nel 1973, la storia di Rogério Mücke Ceni è quella di un portiere affermatosi quasi per caso. Dopo aver inziato con tennis e pallavolo (dove raggiunse ottimi risultati a livello giovanile), ha mosso i primi passi nel mondo del pallone con la maglia del Sinop, nello stato del Mato Grosso. All’età di 13 anni, un infortunio del portiere titolare spinse l’allenatore a provarlo come sostituto quando ancora giocava come centrocampista. Nel corso della sua prima partita parò un rigore e si rese protagonista di interventi spettacolari che permisero alla propria squadra di portare a casa un prezioso pareggio, fino alla conquista del campionato statale. Nel 1990 decise di tentare la fortuna nel Sao Paulo, e durante il provino realizzato con i titolari di allora impressionò l’allenatore con interventi spettacolari, subendo un solo gol da un Leonardo prossimo a sbarcare in Europa. Dopo 3 anni nelle giovanili, nel 1993 firmò il suo primo contratto da professionista nella squadra che è stata (e probabilmente resterà) l’unica della propria carriera da professionista.
    IDOLO DELLA TORCIDA – Assente dal 4 febbraio per infortunio, i tifosi del Sao Paulo non vedono l’ora che Ceni torni in campo. Il passato 12 dicembre, giorno in cui il “tricolor” è entrato nella storia del calcio brasiliano per essere stato l’unico club capace di vincere 3 campionati consecutivi, il nome del portiere è stato quello più acclamato dalla torcida, ancor più di quello dell’allenatore Muricy Ramalho, che dichiarò di “non poter nemmeno essere comparato a veri e propri idoli del club, quali Telê Santana e Rogério Ceni”. L’attuale presidente del Sao Paulo, Juvenal Juvêncio, nei giorni scorsi ha dichiarato che “quando deciderà di smettere, nessuno toglierà a Ceni un ruolo da dirigente o, addirittura, da presidente”.

    fonte:tsc

  • Dunga apre le porte della nazionale ad Amauri

    Il “caso-Amauri” si arricchisce di una nuova puntata. Dopo le critiche di Gattuso, è arrivata una sorta di riapertura da parte di Carlos Dunga. “Indipendentemente dal fatto di essere Amauri, o un altro giocatore – ha ribadito il ct del Brasile – le porte della Nazionale sono aperte a tutti. Noi diamo a tutti l’opportunità. Dipende da come vanno gli altri attaccanti e da come va lui. Il Brasile in quel ruolo ha molte opzioni”.

    Insomma, secondo Dunga tutto dipende dal giocatore: “Non è l’allenatore che decide se le porte sono chiuse o aperte, sono loro che in campo devono dimostrare se continuare a lasciarla aperta o meno. Devi star bene nel momento in cui vieni chiamato, continuare a fare bene, non puoi mollare”.

    Dopo essere stato bloccato dalla Juve, che gli ha negato il “visto” per la sfida con l’Italia, Amauri potrebbe avere un’altra chance, ma prima dovrà vincere una concorrenza super agguerrita. “Abbiamo Luis Fabiano, Scarpa d’Oro lo scorso anno, che fa gol tutte le volte in Nazionale, Adriano, che ha giocato tre partite e fatto due gol, c’è Pato, che è in crescita, e altri. Bisogna portare in nazionale giocatori con diverse caratteristiche”, ha spiegato Dunga.

    Quanto all’incertezza sulla nazionalità, il commissario tecnico verdeoro difende lo juventino, rispondendo indirettamente a Gattuso: “Solamente sentendo sulla propria pelle questa decisione, si può dare un giudizio. Per gli altri, dare un giudizio è molto facile”.

    fonte:sportmediaset