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  • Mondiali 2014: crolla la Spagna, Olanda super manita

    Mondiali 2014: crolla la Spagna, Olanda super manita

    Nella prima partita del gruppo B dei Mondiali 2014 l’Olanda si prende la rivincita di Sudafrica 2010 sconfiggendo sonoramente la Spagna campione uscente in carica. Apre il rigore di Xabi Alonso, poi doppiette di  Robben e Van Persie e gol di De Vrij.  Per la Spagna sconfitta pesante anche in ottica differenza reti.

    Il Mondiale, si sa, può regalare tante sorprese, beh, eccola qua servita la prima della manifestazione: Olanda-Spagna 5-1. Un’Olanda attenta, giovane, arrabbiata, grintosa e coraggiosa. Giusto però dire che, come sempre accade di fronte a risultati cosi clamorosi, non si capisce mai bene dove finiscono i meriti di una squadra e inizino i demeriti dell’altra; si perchè a contribuire a alla festa degli olandesi c’è stata una Spagna troppo brutta per essere vera. Le furie rosse hanno infatti staccato la spina dal gol del pareggio in poi, lasciando delle voragini difensive che hanno fatto sembrare la coppia centrale Ramos-Piquè una coppia di inesperti. Intanto, però, ha vinto l’Olanda e ha vinto il coraggio di un Van Gaal tatticamente perfetto.

    Spagna-Olanda 1-5

    La Spagna non è poi cambiata tantissimo, ma qualche differenza si  è notata. In attacco, ad esempio, dove il naturalizzato Diego Costa è il bomber di razza che alle Furie Rosse mancava ed è cambiata al centro della difesa dopo l’addio di Puyol con Pique e Sergio Ramos. Il blocco di base è sempre lo stesso con Iniesta, Xavi, Busquets e Xabi Alonso.

    Van Gaal ha proposto una difesa a tre, con i due esterni Janmaat e Bling che avranno il compito di coprire per una difesa a 5 in fase di non possesso che trasforma l’Olanda in un 3-4-3 quando dovranno attaccare.

    In apertura di match è Sneijder ad avere una grande occasione. Palla geniale di Robben che lancia Sneijder verso la porta, Piquè si addormenta ma l’ex interista conclude addosso a Casillas. I minuti passano e l’Olanda continua a difendere molto alta e con grande coraggio. La partita si sblocca al 26′: calcio di rigore per la Spagna: Diego Costa salta Vlaar che lo stende; rigore netto. Rigore trasformato da Xabi Alonso e 1-0 per la Spagna la quale al 42′ avrebbe la palla del 2-0 ma Silva prova lo scavetto, grazie all’invenzione del sempre meraviglioso Iniesta, ma Cillese è super nella parata. Al 44′ pareggia l’Olanda: grande pallonetto con un colpo di testa di Van Persie; Sergio Ramos e Piquè sbagliano il tempo del salto, Ramos si perde Van Persie che sul pallone dalla sinistra riesce a indovinare il pallonetto.

    Gli olandesi trovano il gol del vantaggio al 51′ del secondo tempo: Piquè fa in confusione con una finta sul sinistro, e poi all’altezza del dischetto è un gioco da ragazzi per Robben mettere dentro. L’Olanda è scatenata e al 60′ traversa clamorosa di Van Persie: l’attaccante del Manchester United calcia di destro una sassata terrificante sull’ennesimo ribaltone firmato Robben. Al 64′ arriva il 3-1 orange: papera di Casillas che si addormenta sulla punizione di Robben, uscita ostacolata anche da Van Persie, sul secondo palo De Vrij di testa non può sbagliare. Al 72′ crolla la Spagna con l’arrivo del quarto gol dell’Olanda; altro grave errore di Casillas che perde palla sul controllo di un retropassaggio e mette in porta Van Persie. Al 80′ l’Olanda chiude i conti, Robben si prende gioco di Casillas e mette dentro, dopo aver saltato il portiere, in una rincorsa goffa. Primi tre punti per l’Olanda che parte alla grande. Spagna rimandata non bocciata, ci sono ancora due partite, cioè sei punti, per poter qualificarsi agli ottavi: certo i Campioni del Mondo dovranno cambiare marcia, e subito.

    SPAGNA-OLANDA 1-5 (1-1) ( 27′ rig. Xabi Alonso; 44′ e 72′ Van Persie; 53′ e 80′ Robben; 64′ De Vrij)

    SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Azpilicueta, Ramos, Piquè, Jordi Alba; Xavi Alonso (62′ Torres), Busquets; SIlva (79′ Fabregas), Xavi, Iniesta; Diego Costa (62′ Pedro). Allenatore: Vicente del Bosque

    OLANDA (3-4-3): Cillessen; Vlaar, De Vrij (78′ Veltman), Martins Indi, Janmaat, De Guzman (62′ Wijnaldum), De Jong, Blind; Robben, Van Persie (79′ Lens), Sneijder Allenatore: Louis Van Gaal

    Arbitro: Gianluca Rizzoli

    Ammoniti: De Guzman, De Vrij,Van Persie; Casillas.

  • Messico-Camerun sotto il diluvio la decide Peralta

    Messico-Camerun sotto il diluvio la decide Peralta

    Un gol di Peralta al 61° permette al Messico di battere il Camerun e conquistare i 3 punti che permettono agli uomini di Herrera di agganciare in vetta al girone il Brasile.

    Oribe Peralta
    Oribe Peralta

    Un buon Messico che si è visto anche annullare due gol regolari per fuorigioco e che ha fatto la partita per quasi tutto l’arco della gara. Il Camerun invece è apparso fin troppo timido limitandosi ad un palo esterno di Eto’o nel primo tempo ed una grossa chance al 91° salvata dal portiere dei centramericani. Quello che preoccupa della squadra africana, oltre ad un atteggiamento troppo remissivo è stata la mancata reazione dopo il vantaggio di Peralta, Finke avrà molto da lavorare per tentare una difficile qualificazione.

    Per quanto riguarda le formazioni il Messico scende in campo con il 3-5-2 rinunciando almeno dall’inizio al Chicharito Hernandez e puntando sulla coppia d’attacco Peralta-Dos Santos.

    Il Camerun invece si schiera con un 4-3-3 confidando nel talento del capitano Eto’o al centro dell’attacco affiancato da Choupo-MotingMoukandjo.

    Si parte sotto una pioggia torrenziale ed è subito il Messico a fare la gara chiudendo nella propria metà campo il Camerun. Al 11° Herrera crossa in mezzo, Dos Santos gira di prima e trova il gol ma il guardalinee alza la bandierina ed annulla, fuorigioco dubbio. Al 16° Choupo-Moting segna, ma il gioco è fermo per il netto fuorigioco di Eto’o. Pian piano la squadra africana cresce e al 21° ha una grande chance: super giocata di Assou-Ekotto che serve in area Eto’o, il capitano del Camerun calcia di prima ma scheggia il palo. Il Messico passato lo spavento riprende a spingere e al 29° Dos Santos si vede annullare ancora un gol per fuorigioco, ma la palla giunta al messicano, su azione di corner, era stata toccata da Choupo-Moting, quindi la rete non era da annullare. Si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa il copione non cambia ed al 47° Peralta ha una grossa chance ma il portiere nigeriano è bravo a chiudere sulla conclusione del messicano. Al 58° si rivede anche il Camerun con una punizione di Assou-Ekotto deviata dalla barriera che spaventa Ochoa. La svolta della gara arriva al 61°: palla in verticale per Giovani Dos Santos che però non riesce a superare Itandje, sulla respinta del portiere però è lesto Peralta che deposita in rete a porta vuota. Ci si aspetta la reazione del Camerun ma a parte qualche mischia da corner non accade nulla sino al 91° quando Moukandjo gira di testa vedendo la risposta plastica di Ochoa che blocca. Al 92° avrebbe una chance anche  Hernandez, entrato al 73°, ma solo in area colpisce male calciando alto.  Non c’è più tempo al fischio finale, con la pioggia che continua a cadere, festeggia il Messico.

     

    MESSICO – CAMERUN 1-0 (0-0) (61° Peralta)

    MESSICO (3-5-2): Ochoa; Rodriguez, Marquez, Moreno; Layun, Herrera (91° Salcido), Guardado (68° Fabian), Vazquez, Aguilar; Peralta (73° Hernandez), Dos Santos.

    Allenatore: Herrera.

    CAMERUN (4-3-3): Itandje; Djeugoue (46° Nounkeu), Chedjou, Nkolou, Assou-Ekotto; Song (79° Webo), Mbia, Enoh; Moukandjo, Eto’o, Choupo-Moting.

    Allenatore: Finke.

    Arbitro: Roldan.

    Ammoniti: Moreno (M), Nounkeu (C)

  • #roccotieniduro, il voto di castità di Rocco Siffredi per gli azzurri ai Mondiali

    #roccotieniduro, il voto di castità di Rocco Siffredi per gli azzurri ai Mondiali

    Quello dei Mondiali di calcio è sicuramente l’evento sportivo di maggior raccoglimento a livello mondiale, iniziati ufficialmente ieri proprio in Brasile.
    Tutti, appassionati o meno di calcio, fanno il tipo per la propria Nazionale e in molti sono disposti a tutto pur di vedere il trionfo della propria Nazionale. E allora ecco che in rete si scatena la fantasia dei tifosi in fase di “sacrificio” per vedere realizzato il proprio sogno: modelle che promettono spogliarelli in caso di vittoria, uomini disposti a passare le vacanze insieme alla propria suocera o, come in questo caso, uomini disposti a rinunciare al sesso durante tutti i mondiali. Cosa da niente direte voi… Non, se il protagonista di quest’ultimo sacrificio, si chiama Rocco Siffredi: Venerdi scorso è apparso in rete il messaggio che chiariva infatti “Il sacrificio di Rocco”: “Venerdì scorso ho deciso di fare voto di castità fino a quando i nostri 23 ragazzi rimarranno in Brasile per competere con le altre nazioni”.
    Proprio così Rocco Siffredi ha deciso di fare voto di castità e, capirete bene, che il messaggio ha fatto in breve il giro del web tanto che, per sostenere l’iniziativa di Rocco, ha spopolato sui social l’hashtag #roccotieniduro.
    “Anche Durex ha deciso di supportarmi in questo fioretto che, come potrai ben capire, non è per niente facile!” – Spiega Siffredi – “Per tutto il periodo in cui l’Italia resterà in gara, seguitemi sui canali ufficiali Durex per vedere come procede.
    Voi però non dovete smettere di fare l’amore…anzi dovete sostenermi e farlo per me e per la vostra città. Fino a Luglio avete infatti tempo per poter competere alla prima competizione sportiva che sfida gli italiani non in campo ma in camera da letto: Loveville 2014″.Cosa aspettate?
    Qui i canali social per seguire Rocco in quest’avventura!
    Facebook: www.facebook.com/durex.italy
    Twitter: https://twitter.com/durexitalia
    Instagram:http://instagram.com/durexitalia

    #roccotieniduro
    #Loveville14

     
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  • Neymar ed un errore arbitrale salvano un Brasile poco brillante

    Neymar ed un errore arbitrale salvano un Brasile poco brillante

    Dalla partita d’esordio del Mondiale 2014 molti si sarebbero aspettati un Brasile brillante, spettacolare con una Croazia che avrebbe dovuto fare la figura di semplice Sparring Partner, così non è stato assolutamente. Il risultato di 3-1 finale è decisamente bugiardo, la Croazia se l’è giocata ampiamente, ha trovato il vantaggio dopo pochi minuti grazie all’autogol di Marcelo, e non si è fatta spaventare ne dal pareggio di Neymar nè dal rigore sostanzialmente inesistente concesso a Fred e trasformato dallo stesso Neymar a 20 dalla fine. Il 3-1 nei minuti di recupero di Oscar ha solo confermato il successo dei verdeoro punendo una bella Croazia, nonostante un pessimo Pletikosa, che avrà occasioni di rifarsi nelle prossime due gare.

    Scolari conferma la formazione pronosticata negli scorsi giorni con Julio Cesar tra i pali, Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz e Marcelo in difesa, Luiz Gustavo e Paulinho in mediana, Fred di punta con Oscar, Neymar ed Hulk alle sue spalle.

    Anche la Croazia schiera il 4-2-3-1 con Pletikosa in porta, Srna, Corluka, Lovren e Vrsaljko in difesa, Rakitic e Modric in mediana, Perisic, Kovacic ed Olic trequartisti con Jelavic a sostituire lo squalificato Mandzukic in attacco.

    Neymar
    Neymar

    Pronti via con possesso palla lento dei brasiliani, i croati invece ripartono bene e spaventano al 7° i tifosi verdeoro con un colpo di testa di Olic fuori di poco. E’ comunque l’antipasto del gol che arriva al 10°, cross rasoterra di Olic, Jelavic la sfiora causando l’autogol di Marcelo. Il Brasile sembra scosso e oltre a qualche corner la prima vera occasione arriva al 20° con un tiro di Paulinho respinto da Pletikosa. Passano due minuti e Neymar s’inventa la giocata, il pallone viene messo fuori dalla difesa e Oscar lascia partire un tiro respinto dal portiere croato. Al 29° arriva il pareggio, grande colpo di testa di Jelavic parato da Julio Cesar, sul ribaltamento di fronte Neymar riceve dopo una serie di rimpalli a centrocampo e con un tiro non potente ma angolato batte Pletikosa. Nell’ultimo quarto d’ora non accade altro e si va al riposo sul 1-1.

    Nella ripresa si riparte senza cambi e con ritmi bassi, tant’è che la prima occasione è un calcio di punizione alto di Dani Alves al 66°. Al 70° la svolta della partita: Fred in area accentua nettamente un leggerissimo contatto con Lovren e cade a terra ingannando l’arbitro Nishimura che concede il rigore. Dal dischetto, dopo mille proteste croate, si presenta Neymar che non calcia benissimo ma Pletikosa riesce solo a toccare senza poter respingere, Brasile in vantaggio. La Croazia non molla, troverebbe anche il 2-2 ma a gioco fermo per fallo sul portiere brasiliano, e nel finale dopo una buona occasione per Perisic e Brozovic, entrato per Kovacic, subisce il 3-1 di Oscar abile a colpire di punta dal limite al minuto 91°, chiudendo definitivamente la gara.

    Dunque il Brasile porta a casa i tre punti grazie ad un ottimo Oscar, alla doppietta di Neymar e ad un errore arbitrale. La Croazia se smaltirà la rabbia di questa sconfitta ha dimostrato di potersela giocare e di poter puntar al passaggio del turno.

    BRASILE – CROAZIA 3-1 (1-1) (10° aut. Marcelo (B), 29°, 70° rig. Neymar (B), 91° Oscar (B))

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Luiz Gustavo, Paulinho (63° Hernanes); Hulk (68° Bernard), Oscar, Neymar (87° Ramires); Fred.

    Allenatore: Scolari

    CROAZIA (4-2-3-1): Pletikosa; Srna, Corluka, Lovren, Vrsaljko; Rakitic, Modric; Perisic, Kovacic (60° Brozovic), Olic; Jelavic (78° Rebic).

    Allenatore: Kovac.

    Arbitro: Nishimura.

    Ammoniti: Neymar (B), Corluka (C), Lovren (C), Luiz Gustavo (B).

     

  • Brasile 2014: gruppo H con Belgio, Russia, Corea del Sud e Algeria

    Brasile 2014: gruppo H con Belgio, Russia, Corea del Sud e Algeria

    Il gruppo H di Brasile  2014 è formato da Belgio, Russia, Corea del Sud e Algeria. Ventisei punti in 10 partite sono un ottimo biglietto da visita per  il Belgio che ha dominato in lungo e largo il gruppo A europeo di qualificazione. Il Belgio manca da una competizione Mondiale dal 2002 ed arriva a questi Mondiali avendo a disposizione tanta qualità in ogni reparto.

    Gruppo H

    BELGIO:

    In panchina Marc Wilmots è C.t. della Nazionale dal 2012 ed ha da poco rinnovato il suo contratto fino al 2018. Anche se era entrato a far parte dello staff nel 2009 diventando allenatore in seconda. Ha a disposizione una rosa di tutto rispetto con il quale poter essere la vera rivelazione di questi Mondiali.

    In porta giocherà sicuramente Thibaut Courtois, reduce da una eccezionale stagione nelle file dell’Atletico Madrid: campionato vinto e finale di Champions League e di Coppa del Re disputate. Ed anche il secondo è una sicurezza visto che stiamo parlando di Simon Mignolet, numero uno del Liverpool.

    In difesa giocheranno con tutta probabilità  Daniel Van Buyten, difensore molto forte fisicamente e bravo nel gioco aereo. Vincent Kompany è reduce da una stagione da protagonista con la maglia del Manchester City avendo vinto la Premier League: è un difensore che possiede molta precisione nei tackle  e un buon anticipo sugli avversari. Thomas Vermaelen è un difensore mancino il quale può essere anche schierato come terzino sinistro o come centrocampista centrale; forte fisicamente,  è anche molto dotato tecnicamente, è rapido e veloce. Jan Vertonghen viene soprannominato Super jan dai tifosi del Tottenham per via della sua grande versatilità, in grado di farli ricoprire ancora ruoli a centrocampo.

    Anche il centrocampo è solido e carico di talento. La stella è sicuramente Eden Hazard: giocatore molto veloce e tecnico, salta facilmente l’uomo, ha un buon dribbling. Da tenere in considerazione i due talenti del Manchester United Marouane Fellaini e  Adnan Januzaj anche se la sragione del Manchester è stata una delle più negative degli ultimi anni. Axel Witsel è un giocatore dotato di ottima tecnica  e visione di gioco: il suo ruolo naturale è quello di centrocampista centrale ma, essendo molto duttile, è in grado di ricoprire anche il ruolo di mediano, esterno offensivo di fascia destra e di trequartista. Moussa Dembele, centrocampista del Tottenham, è un altro da osservare.

    In avanti Romelu Lukaku nonostante la sua stazza imponente è molto agile e veloce anche con la palla al piede: giocatore di assoluto valore. Dries Mertens è stata una delle belle sorprese del Napoli di Benitez.

    Ecco l’elenco dei convocati da parte del C.t. Marc Wilmots

    Portieri: Thibaut Courtois (Chelsea), Simon Mignolet (Liverpool), Koen Casteels (Hoffenheim), Silvio Proto (Anderlecht)
    Difensori: Toby Alderweireld (Atletico Madrid), Anthony Vanden Borre (Anderlecht), Laurent Ciman (Standard Liege), Jan Vertonghen (Tottenham), Vincent Kompany (Manchester City), Daniel Van Buyten (Bayern Munich), Thomas Vermaelen (Arsenal), Nicolas Lombaerts (Zenit)
    Centrocampisti: Axel Witsel (Zenit), Steven Defour (Porto) Marouane Fellaini  (Manchester United), Nacer Chadli (Tottenham), Moussa Dembele (Tottenham), Kevin De Bruyne (Wolfsburg), Adnan Januzaj (Manchester United), Eden Hazard (Chelsea)
    Attaccanti: Dries Mertens (Napoli), Kevin Mirallas (Everton), Romelu Lukaku (Chelsea), Divock Origi (Lille)

    RUSSIA

    La Russia partecipa al suo terzo Mondiale, in precedenza faceva parte dell’Unione Sovietica. Ha disputato la sua prima coppa del Mondo nel 1994 dove non è riuscita ad andare oltre il primo turno.  Stesso risultato anche nel 2002. Ha vinto il girone F europeo conquistando 22 punti e mettendosi alle spalle il Portogallo

    Fabio Capello,attuale C.t., cercherà di raggiungere i risultati che gli abitanti di Mosca e dintorni chiedono. Il tecnico di Pieris, dopo la disastrosa parentesi del Mondiale sudafricano, cerca il riscatto in terra verdeoro, anche per mettere a tacere le critiche che gli sono piovute addosso. Capello si affiderà a un a squadra composta da molti giovani che sarà supportata da qualche calciatore esperto.

    In porta ci sarà Igor Akinfeev. Oltre a lui Yury Lodygin e Sergei Ryzhikov. Dmitry Kombarov vanta una lunga esperienza nelle fila dello Spartak Mosca. Alexander Anyukov vanta una presenza decennale nelle fila della Nazionale. Alexei Berezutsky, Vasily Berezutsky: il primo è un giocatore chiave della Russia, moto roccioso, molto forte fisicamente; il secondo può giocare come difensore di fascia destra o di centrale.  La difesa è il vero punto debole della formazione di Capello, certamente l’anello debole.

    In mezzo al campo Denis Glushakovè un ragazzo giovane, interessante anche se arriva al Mondiale con poche presenze nelle fila dello Spartak Mosca. Roman Shirokov ultimamente viene impiegato come centrocampista anche se ha giocato buona parte della carriera da difensore.

    In avanti Alexander Kokorin è dotato di enorme tecnica. Alexander Kerzhakov, a lui tocca il gravoso compito di gonfiare la rete dei portieri avversari; è sicuramente il giocatore di maggiore spicco della Nazionale.

    Ecco l’elenco dei convocati del C.t. Fabio Capello:

    Portieri: Igor Akinfeev (Cska Mosca), Yury Lodygin (Zenit San Pietroburgo), Sergei Ryzhikov (Rubin Kazan)

    Difensori: Alexander Anyukov (Zenit San Pietroburgo), Alexei Berezutsky, Vasily Berezutsky, Sergei Ignashevich, Georgy Shchennikov (Cska Mosca), Vladimir Granat, Alexei Kozlov (Dynamo Mosca), Andrei Yeshchenko (Anzhi Makhachkala),  Dmitry Kombarov (Spartak Mosca), Andrei Semenov (Terek Grozny)

    Centrocampisti: Igor Denisov, Yury Zhirkov (Dynamo Mosca), Alan Dzagoev (Cska Mosca), Yury Gazinsky, Roman Shirokov (Krasnodar), Denis Glushakov (Spartak Mosca), Pavel Mogilevets (Rubin Kazan), Viktor Faizulin, Oleg Shatov (Zenit San Pietroburgo)

    Attaccanti: Vladimir Bystrov (Anzhi Makhachkala), Alexander Kerzhakov (Zenit San Pietroburgo), Artem Dzyuba (Rostov), Alexei Ionov, Alexander Kokorin (Dynamo Mosca), Maxim Kanunnikov (Amkar Perm), Pavel Pogrebnyak (Reading), Alexander Samedov (Lokomotiv Mosca).

    COREA DEL SUD

    La Corea del Sud si è qualificata per la nona volta ai Mondiali di calcio, a cui partecipa ininterrottamente dal 1986. Il miglior risultato di sempre ottenuto è quello del 2002, quando arrivò al quarto posto. In molti ricorderanno che in quell’edizione furono proprio gli asiatici a eliminare l’Italia, agli ottavi di finale. A questo giro ha ottenuto la qualificazione abbastanza faticosamente, arrivando seconda dietro all’Iran nel proprio girone della confederazione asiatica e rischiando di perdere il posto fino all’ultima partita. Nell’ultima Coppa d’Asia, giocata nel 2011 e vinta dal Giappone, è arrivata terza battendo 3-2 proprio l’Uzbekistan.

    In panchina Hong Myung-Bo è una leggenda del calcio coreano. Da calciatore ha vestito per 136 volte la maglia della Nazionale ed una volta ritiratisi nel 2004, ha subito intrapreso la carriera da tecnico. Dal 2013 è Commissario Tecnico della Nazionale.

    In porta Jung Sungryong, oltre a lui Kim Seunggyu e Lee Bumyoung. In difesa Kim Changsoo, Kim Jinsoo, Hong Jeongho, Lee Yong compongono il pacchetto arretrato.

    A centrocampo Han Kookyoung, Lee Chungyong gioca nel campionato inglese: è un ala destra. nel 2011 subi un gravissimo infortunio: a luglio si fratturò la gamba in un contrasto e rimase fuori fino all’aprile successivo, Kim Bokyung e Son Heungmin il quale ha segnato il gol decisivo che ha permesso al Bayer Leverkusen di battere il Werder Brema e ottenere il quarto posto in classifica e cioè la qualificazione alla prossima Champions League. E’ lui il giocatore su cui conta di più il C.t.per questa edizione dei Mondiali.  Ki Sungyueng è un mediano del Sunderland; è agile, bravo a contrastare gli avversari e a fare pressing sul portatore di palla e possiede una discreta tecnica. Giocatore abbastanza versatile e agile.

    In avanti Park Chuyoung è l’unica punta di ruolo della Nazionale. Della sua convocazione si è discusso parecchio in quanto in questa stagione Park non ha mai giocato: alla fine il C.t. ha deciso di convocarlo perchè in quel ruolo non possiede alternative.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Hong Myung-Bo

    Portieri: Jung Sungryong (Suwon Bluewings), Kim Seunggyu (Ulsan Hyundai), Lee Bumyoung (Busan IPark)

    Difensori: Hong Jeongho (Augsburg/Germany), Hwang Seoho (Sanfrecce Hiroshima/Japan), Kim Changsoo (Kashiwa Reysol/Japan), Kim Jinsoo (Albirex Niigata/Japan), Kim Younggwon (Guangzhou Evergrande/China PR), Kwak Taehwi (Al Hilal/Saudi Arabia), Lee Yong (Ulsan Hyundai), Yun Sukyoung (Queens Park Rangers/England)

    Centrocampisti: Ha Daesung (Beijing Guoan/China PR), Han Kookyoung (Kashiwa Reysol/Japan), Ji Dongwon (Augsburg/Germany), Ki Sungyueng (Sunderland/England), Kim Bokyung (Cardiff City/England), Lee Chungyong (Bolton Wanderers/England), Park Jongwoo (Guangzhou R&F/China PR), Son Heungmin (Bayer Leverkusen/Germany)

    Attaccanti: Kim Shinwook (Ulsan Hyundai), Koo Jacheol (Mainz/Germany), Lee Keunho (Sangju Sangmu), Park Chuyoung (Watford/England).

    ALGERIA:

    L’Algeria partecipa per la seconda volta consecutiva ai Mondiali ed ancora una volta, in Brasile, sarà l’unica rappresentante dell’Africa Meridionale. Qualificazione ottenuta in extremis e non senza soffrire; dopo aver dominato il gruppo H con 15 punti contro Mali, Benin e Ruanda, le Volpi del deserto hanno ottenuto il pass soltanto nel match di ritorno dello spareggio contro il Burkina Faso. Solitamente schierata con il 4-2-3-1 l’Algeria può vantare diversi elementi di ottima qualità e prospettiva.

    Curriculum da giramondo per il C.t. bosniaco Vahid Hilihodzic che, dopo aver indossato le casacche di Nantes e Paris Saint Germain da calciatore, torna a Parigi da allenatore, dopo aver guidato anche Lilla e Rennes. Nel 2008 viene ingaggiato dalla Costa d’Avorio, ma viene esonerato due anni dopo la mancata vittoria della Coppa d’Africa del 2010.

    Il portiere sarà Mohamed Zemmamouche oltre a lui Cedric Si Mohamed e Rais Mbolhi. In difesa Essaid Belkalemè un centrale molto bravo nel gioco aereo ma lento, Madjid Bougherra vanta una partecipazione decennale in nazionale, Carl Medjan e Faouzi Ghoulam è sbarcato nel campionato italiano a fine gennaio: nasce come esterno alto, quindi abbassa il proprio raggio d’azione specializzandosi nel ruolo di terzino sinistro caratterizzando comunque una buona vena offensiva, gran corsa, resistenza e un ottimo piede mancino.

    A centrocampo Medhi Lacen, Mehdi Mostefa, Saphir Taider è reduce dalla cocente delusione della retrocessione con il suo club di appartenenza cioè il Bologna; jolly di centrocampo, è dotato di personalità e agonismo. Sofiane Feghouli nel 2011 ha avuto il via libera dalla Federazione Algerina ha annunciato che la Fifa ha ufficialmente accettato la richiesta del giocatore di passare sotto il controllo della Federazione algerina invece di quella francese: il calciatore fino al 2011 ha dato precedenza alla Francia.

    In attacco Hilal Soudani e Islam Sulimani non garantiscono una alta media realizzativa e non sono una coppia enormemente affiatata: l’attacco arriva al Mondiale con molti dubbi.

    Ecco l’elenco dei convocati del C.t. Vahid Hilihodzic:

    Portieri: Mohamed Zemmamouche (USM Alger), Rais Mbolhi (Cska Sofia), Cedric Si Mohamed (CS Constantine).

    Difensori: Carl Medjani (Valenciennes), Aissa Mandi (Reims), Madjid Bougherra (Lekhwiya), Faouzi Ghoulam (Napoli), Rafik Halliche (Academica Coimbra), Essaid Belkalem (Watford), Liassine Cadamuro (Maiorca), Djamel Mesbah (Livorno).

    Centrocampisti: Sofiane Feghouli (Valencia), Saphir Taider (Inter), Adlene Guedioura (Crystal Palace), Mehdi Mostefa (Ajaccio), Medhi Lacen (Getafe), Abdelmoumen Djabou (Club Africain), Foued Kadir (Rennes), Yacine Brahimi (Granada), Nabil Bentaleb (Tottenham).

    Attaccanti: Islam Sulimani (Sporting Lisbona), Hilal Soudani (Dinamo Zagabria), Rafik Djebbour (Nottingham Forest).

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Brasile 2014: da Ospina a Reyes ecco chi può sorprendere

    Brasile 2014: da Ospina a Reyes ecco chi può sorprendere

    Mancano ormai poche ore all’inizio dei Mondiali di calcio 2014 che si disputerà in Brasile. Sarà una vetrina, un palcoscenico molto importante per tanti giovani atleti che non aspettano altro del fischio di inizio per potersi mettere in mostra, il loro nome è già sul taccuino di molti osservatori. Alcuni sono giovani, altri sono in età più avanzata , tutti hanno ottime basi di miglioramento. Ecco una carrellata di alcuni giocatori che potrebbero diventare probabili rivelazioni.

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    David Ospina: Colombia, 25 anni, da 6 anni al Nizza. E’ un portiere essenziale ed esperto nonostante la giovane età: titolare in nazionale da 5 anni; Poco spettacolare, è stato il portiere meno battuto di tutto il girone sudamericano.

    Diego Reyes: Messico, 21 anni, difensore centrale che è stato pagato 7 milioni di euro nel 2013 dal Porto. In nazionale è titolare fisso, con l’investitura del C.t. Herrera, che lo aveva lanciato all’America di Città del Messico. Medaglia d’oro a Londra 2012. Tecnico, può fare anche il centrocampista centrale all’occorrenza.

    Bruno Martins Indi. Olanda, 22 anni. Nato in Portogallo, mancino del Feyenoord in cui è cresciuto. Può giocare centrale o terzino sinistro; veloce, discreto crossatore, ha potenzialità notevoli, a patto di nantenere la concentrazione con più continuità.

    Atsuto Uchida, Giappone, 26 anni. Terzino destro dello Schalke 04, tecnico, abile nei cross, buoni tempi di inserimento, attento in fase difensiva: il Mondiale può aprirgli le porte di un grande club.

    Ricardo Rodriguez, Svizzera, 21 anni. Esterno di sinistro e di difesa di centrocampo del Wolfsbur. Origini latine, padre spagnolo e madre cilena. Con 5 gol e 9 assist è stato uno dei protagonisti della passata Bundesliga.

    Shinji Okazaki, Giappone, 28 anni. Arriva dalla miglior stagione in carriera: ha realizzato 15 gol nel Mainz. In 3 campionati con lo Stoccarda, dove giocava più arretrato e defilato, ne aveva segnati 10. Centravanti o esterno destro.

    Charles Aranguiz, Cile, 25 anni. Centrocampista centrale di grande energia e movimento, on buone capacità di smarcamento e un bel passo. Con l’Universidad de Chile e l’attuale C.t. Sampaoli ha vinto da protagonista la Copa Sudamericana 2011.

    Jordy Clasie, Olanda, 22 anni. Centrocampista, prodotto della scuola Feyenoord; mediano incontrista, dotato di buona tecnica. Le sue qualità sono il passaggio filtrante, il cross e i tackle in scivolata.

    Jefferson Montero, Ecuador, 24 anni. Ala sinistra, molto abile nei movimenti, nei dribiling, è molto veloce. Non è sempre lucido in fase difensiva ma è un ottimo contropiedista.

    Vincent Aboubakar, Camerun, 22 anni. Quest’anno ha realizzato 16 gol con la maglia del Lorient. Potentissimo, buona difesa della palla, accellerazione e tiro.

    Aleksandr Kokorin, Russia, 23 anni. E’ un attaccante che può fare, indistintamente, la prima e la seconda punta. Dotato di molta tecnica, elegante, notevole progressione negli spazi.

  • Nazionali, le ultime amichevoli in avvicinamento al mondiale

    Nazionali, le ultime amichevoli in avvicinamento al mondiale

    Ad una settimana dal fischio d’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, le nazionali stanno ultimando gli ultimi rodaggi disputando amichevoli in giro per il mondo.

    Il gol di Marchisio contro il Lussemburgo
    Il gol di Marchisio contro il Lussemburgo

    L’Italia ha giocato due amichevoli con Irlanda e Lussemburgo che non hanno certamente convinto, probabilmente le gambe pesanti per il lavoro svolto in questi ultimi giorni o moduli nuovi con formazioni sperimentali non hanno certamente aiutato però il pareggio 0-0 con i verdi d’Irlanda a Londra e l’1-1 con il Lussemburgo a Perugia hanno allungato a sette la striscia di gare senza successo lasciando parecchi dubbi sulla compagine del Ct Prandelli.

    Di tutt’altro esito le amichevoli del Brasile, i verdeoro hanno regolato agevolmente Panama per 4-0 con un Neymar in splendida forma.

    Tornando al girone degli azzurri, cresce l’Uruguay che nelle ultime due gare disputate ha battuto Irlanda del Nord 1-0 e Slovenia per 2-0 in spolvero Cavani e sopratutto sorprendente Stuani, due volte in gol. Se l’Italia non ha convinto, l’Inghilterra di Roy Hodgson non ha brillato, nonostante un buon Rooney gli inglesi non sono andati oltre al 2-2 con l’Ecuador, altra squadra presente in Brasile, e rischia di perdere per infortunio Oxlade-Chamberlain. Deludente anche il Costa Rica che contro il Giappone, bene gli uomini di Zaccheroni in questo premondiale, hanno subito un netto 3-1 palesando evidenti limiti difensivi ma mettendo in luce il talento di Joel Campbell.

    Venendo alle altre grandi, bene l’Argentina anche se un problema alla caviglia di Palacio preoccupa, così così la Francia che dopo l’agevole successo con la Norvegia ha pareggiato con il Paraguay con le misteriose condizioni di Ribery che sino all’ultimo ha rischiato di non rientrare nei 23.

    Vittorie con preoccupazione per i problemi a Van Persie e Lichtsteiner per l’Olanda (2-0 al Galles) e la Svizzera (2-0 al Perù). La Germania ancora non pare essere in giusta condizione, con il Camerun i tedeschi non sono andati oltre al 2-2. Il Portogallo invece rimane in ansia per le condizioni fisiche di Cristiano Ronaldo, l’infiammazione del tendine rotuleo non lascia in pace Cr7 ed i portoghesi senza il loro asso non sono riusciti ad andare oltre allo 0-0 con la Grecia.

    La squadra che pare più in forma al momento è il Belgio, i diavoli rossi prima si sono imposti nettamente sul Lussemburgo per 5-1 e poi 2-0 con la Svezia. Molto bene anche la sorprendente Bosnia capace di battere di misura altre due squadre presenti al Mondiale, 2-1 alla Costa d’Avorio e 1-0 al Messico.

    Deludono invece Honduras e Corea del Sud che avranno ancora molto da lavorare per evitare di disputare un campionato mondiale senza alcuna soddisfazione.

     

  • Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Il Campionato del Mondo Brasile 2014 vede il girone G impegnate Germania, Portogallo, Ghana e Usa.

    GERMANIA

    Non ci sono stati problemi per la compagine tedesca a ottenere il pass per Brasile 2014. In un girone che prevedeva nella Svezia la maggiore antagonista, Neuer e compagni hanno dominato in lungo e in largo, concludendo al primo posto con 9 vittorie e 1 solo pareggio. Mattatore dei tedeschi è stato Mesut Ozil, capocannoniere con otto reti realizzate. Marco Reus, partendo spesso dalla panchina, ha messo a segno cinque reti. Semifinale all’Europeo 2012, terzo posto al Mondiale 2010 la formazione di Low si presenta in Brasile come la mina vagante della competizione. Parliamo di una squadra la quale racchiude il giusto mix di esperienza e di freschezza mista a classe. In tutti i reparti per il selezionatore ci sarà l’imbarazzo della scelta. Se non ci saranno le solite pecche dal punti di vista della personalità nei momenti decisivi, il 4-2-3-1 di Low potrà fare molto male.

    gruppo DJoachim Low è C.t. della Germania dal 2006, quando ottenne in casa il terzo posto al Mondiale giocato in casa come vice di Klismann. Prese le redini, ha trasformato in una macchina la squadra, capace di giocare bene e di portare a casa risultati. Non è, però, mai arrivato il successo finale a causa della mancata personalità necessaria per poter affrontare con la stessa spensieratezza  e freddezza gli appuntamenti che contavano. Ha già rinnovato il suo contratto fino al 2016, ma certamente non vorrà essere ricordato come un perdente di successo.

    In porta Neuer è una garanzia di affidabilità,  insieme a lui partiranno per il Brasile Roman Weidenfeller e Ron-Robert Zieler.

    In difesa Mats Hummels ha la pecca di essere un difensore molto statico. Philipp Lahm ha disputato una grandissima stagione con il Barcellona ed ha avutoil nuovo ruolo impostogli da Guardiola dicentro mediano davanti alla difesa. Risultato: Philipe sembrava aver sempre giocato in quella posizione, vedremo se Low ne terrà conto.Kevin Grosskreutz è una garanzia di affidabilità nel Borussia e sicuramente si saprà far valere anche ai Mondiali.Jerome Boateng è un difensore centrale che può anche disimpegnarsi sulla fascia destra. Per Mertesacker, nel giro della nazionale dal 2004, è un difensore roccioso di grande compattezza fisica.

    A centrocampo Mario Gotze è un centrocampista offensivo in passato, nel Borussia Dortmund, impiegato anche come trequartista, come esterno o ala; gioca spesso a centrocampo sapendo sfruttare le sue doti di incursore senza palla. Possiede una buona visione di gioco ed è anche abile nel dribbling. Il suo compagno di squadra Toni Kross è un regista dalla grande visione di gioco; sa ricoprire diversi ruoli: nasce trequartista ma può essere impiegato anche come esterno, seconda punta o centrocampista centrale. Bastian Schweinsteiger è un centrocampista completo, molto abile negli inserimenti ed a impostare il gioco: inoltre possiede un tiro molto potente e preciso dalla distanza; può ricoprire il ruolo di trequartista, mediano e centrocampista centrale. Marco Reus agisce da seconda punta ma può anche giocare da ala su entrambi le fasce. La velocità e il dribbling sono le sue armi principali; è prolifico in zona gol e non è da meno come assistman. Mesut Ozil fa dell’ottima visione di gioco e del passaggio smarcante le sue armi in più: ha un ottimo mancino ed è rapidissimo palla al piede. La sorpresa può essere  Julian Draxler che è cresciuto in maniera esponenziale, dotato di una polivalenza tecnica che lo renderà in grado in tutti i ruoli di trequartista.

    In attacco Mirosalv Klose arriva da una stagione non certo esaltante alla Lazio constellata da diversi problemi fisici che gli hanno fatto saltare diversi match, dalla sua ha l’esperienza di giocare queste manifestazioni.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Joachim Low

    Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron-Robert Zieler (Hannover 96)

    Difensori: Jerome Boateng (Bayern), Erik Durm (Dortmund), Kevin Grosskreutz (Dortmund), Benedikt Howedes (Schalke 04), Mats Hummels (Dortmund), Philipp Lahm (Bayern), Per Mertesacker (Arsenal), Shkodran Mustafi (Sampdoria).
    Centrocampisti: Julian Draxler (Schalke), Matthias Ginter (Friburgo), Mario Gotze (Bayern), Andre Hahn (Augsburg), Sami Khedira (Real Madrid), Toni Kroos (Bayern), Max Meyer (Schalke), Thomas Muller (Bayern), Mesut Ozil (Arsenal), Lukas Podolsky (Arsenal), Marco Reus (Dortmund), Andre Schurrle (Chelsea), Bastian Schweinsteiger (Bayern)
    Attaccanti: Miroslav Klose (Lazio), Kevin Volland (Hoffenheim)

    PORTOGALLO

    E’ dovuta passare per i playoff il Portogallo di Bento. Secondo dietro alla Russia. Agli spareggi ha eliminato la Svezia grazie alla sua stella Cristiano Ronaldo. Può essere la mina vagante cosi come le ultime edizioni di Europeo e Mondiale. Bento ha a disposizione calciatori di esperienza e di classe. La migliore posizione dell’ulitmo decennio è la finale persa all’Europeo 2004, mentre al Mondiale il risultato migliore ottenuto è il quarto posto del 2006; il Mondiale brasiliano è un nuovo banco di prova.

    Bento è C.t. del Portogallo dal 2009. Ottimo centrocampista che negli anni 90′ ha giocato con Oviedo, Benfica e Sporting Lisbona.

    In porta ci sarà Rui Patricio. Con lui in Brasile ci andranno Beto e Eduardo.

    In difesa ci saranno João Pereira, Pepe fresco campione d’Europa con il Real Madrid, Bruno Alves da anni nel giro della nazionale portoghese. Fábio Coentrão, impiegato in questa stagione da fluidificante della fascia sinistra da parte di Carlo Ancelotti.

    A centrocampo João Moutinho ha disputato una buona stagione nelle fila del Monaco. Miguel Veloso e Raul Meireles formeranno il terzetto che dovrà fare da diga.

    Cristiano Ronaldo in avanti è una forza della natura: mai nessuno aveva segnato tanto quanto lui in una Champions League, è lui che, praticamente da solo, ha sconfitto la Svezia nei playoff, è lui la vera arma del Portogallo. Nani è un giocatore fantastico come tempi di inserimento con e senza palla, ha la grande capacità di saltare l’uomo con molta facilità, ha gamba e corre molto. Helder Postiga vanta molte partite in nazionale: i suoi compagni gli chiedono, anche a lui, di fare più gol possibili.

    Ecco la lista dei convocati da parte del C.t. Beto

    Portieri: Beto (Siviglia), Eduardo (Braga) e Rui Patrício (Sporting)
    Difensori: André Almeida (Benfica), Bruno Alves (Fenerbahçe), Fábio Coentrão (Real Madrid), João Pereira (Valencia), Neto (Zenit), Pepe (Real Madrid), Ricardo Costa (Valencia).
    Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), Miguel Veloso (Dinamo Kiev), Raul Meireles (Fenerbahçe), Rúben Amorim (Benfica) e William Carvalho (Sporting), Rafa Silva (Braga).
    Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Éder (SC Braga), Hélder Postiga (Lazio), Hugo Almeida (Besiktas), Nani (Manchester United), Varela (Porto) e Vieirinha (Wolfsburg)

    GHANA

    Pass Mondiale decisamente sudato per il Ghana, è stato infatti necessario lo spareggio contro l’Egitto per avere la certezza di entrare a far parte delle trentadue. A pesare sul cammino verso il Brasile la sconfitta subita in Zambia per 1-0. La nazionale ghanese ha sbrigato agevolemente la pratica playoff. Messa in campo con un prudente 4-1-4-1, il punto di forza del Ghana è senza dubbio il centrocampo.

    James Kwesi Appiah è un ex difensore. C.t. del Ghana a più riprese, è stato anche vice allenatore della Nazionale africana prima di assumerne in prima persona  la guida nel 2012. Il suo è un calcio molto attento alla fase difensiva, senza disdegnare ficcanti contropiedi, soluzione decisamente efficace quando si ha in rosa giocatori dalla grande velocità abbinata ad un ottima tecnica di base.

    Fatau Dauda sarà il portiere titolare. In Brasile anche Fatau Dauda e Stephen Adams.

    In difesa Daniel Opare, Rashid Sumaila, Jerry Akaminko e Samuel Inkoom: saranno loro il quartetto arretrato, ma rappresentato una incognita: nessuno possiede una esperienza maturata nel proprio club a livello europeo Per loro il Mondiale sarà un banco di prova.

    A centrocampo poche nazionali possono contare sulle qualità di Kevin Prince Boateng, qualità abbinata ad una grande forza fisica. Jolly di centrocampo possiede una enorme esperienza ai più alti livelli; è capace di giostrare alle spalle di una unica punta, potrà rivelarsi una utile arma tattica per le difese più quotate, sperando che la condizione fisica continui ad accompagnarlo. L’esperienza di Michael Essien può tornare molto utile anche se il centrocampista sta attraversando un momento calante della sua carriera. Sulley Muntari ha attraversato una stagione nel Milan molto altalenante e i continui infortuni non lo aiutano ad essere sempre al top: il C.t. spera di utilizzarlo al pieno delle sue potenzialità. Kwadwo Asamoah è stata un’arma molto importante per la Juventus, la sua velocità sulla fascia sinistra garantiranno grande spinta al Ghana.

    Sarà da osservare molto attentamente  Christian Atsu  che è un giovane attaccante : cresciuto nelle giovanili del Porto, gioca con i lusitani nella stagione  2012-13, mettendosi in luce e meritando le attenzioni del Chelsea. Dai gramdi margini di miglioramento, per lui si prospetta un futuro radioso nel calcio europeo.  Asamoah Gyan sarà l’unico riferimento offensivo; si è già reso protagonista di tre reti nel Mondiale 2010 e, sbagliando il rigore contro l’Uruguay, che avrebbe portato il Ghana alle semifinali.

    Ecco la lista dei convocati del C.t.James Kwesi Appiah:

    Portieri: Adam Kwarasey (Stromsgodset), Fatau Dauda (Orlando Pirates), Stephen Adams (Aduana Stars)

    Difensori: Samuel Inkoom (Platanias), Daniel Opare (Standard Liegi), Harrison Afful (Esperance Tunisi), Jeffrey Schullp (Leicester), John Boye (Rennes), Jonathan Mensah (Evian), Jerry Akaminko (Eskisehirspor), Rashid Sumaila (Mamelodi Sundows)

    Centrocampisti: Michael Essien (Milan), Rabiu Mohammed (Evian), Agyemang Badu (Udinese), Kwadwo Asamoah (Juventus), Sulley Muntari (Milan), Albert Adomah (Middlesbrough), Wakasu Mubarak (Rubin Kazan), Christian Atsu (Vitesse Arnhem), David Accam (Helsingborg), Andre Ayew (Marsiglia), Afriyie Acquah (Parma)

    Attaccanti: Asamoah Gyan (Al Ain), Kevin Prince Boateng (Schalke), Abdul Majeed Waris (Valenciennes), Jordan Ayew (Sochaux)

    USA

    Grazie al proprio ranking, la rincorsa al Mondiale in Brasile della nazionale allenata da Jurgen Klismann è incominciata dal terzo turno dove si è dovuta confrontare in un girone più che abbordabile composto da Giamaica, Guatemala e Antigua e Barbuda che le ha permesso di chiudere in prima posizione con appena tre punti di vantaggio sulla seconda e sulla terza. Primato che è stato raggiunto anche nel quarto turno dove la concorrenza era decisamente più agguerrita con selezioni del calibro di Costa Rica, Honduras, Messico, Panama e Giamaica.

    Dopo gli ottavi di finale raggiunti al Mondiale 2010 gli Usa cercheranno di andare ancora più lontano, magari cercheranno di ripercorrere le gesta della nazionale del 2002 capace di spingersi fino ai quarti di finale, tuttavia le risorse a disposizione del tecnico sembrano più complete nel reparto avanzato e decisamente più carenti in quello arretrato.

    Dopo la precedente esperienza di C.t. alla guida della Germania Jurgen Klismann si appresta a vivere il secondo Mondiale da allenatore. E chissà che sulla panchina americana, il tedesco non riesca a riscattare il mancato successo nel 2010, quando la competizione si disputò in terra teutonica. Dall’altra parte ha già dimostrato di avere le carte in regola per puntare in alto dopo il successo nell’ultima edizione della Gold Cup.

    C’è un escluso di eccellenza, Landon Donovan, campione dei Los Angeles Galaxy, uno dei migliori marcatori della Nazionale. La decisione del C.t. ha lasciato tutti di stucco e il giocatore non ha preso bene l’esclusione.

    In porta ci sarà il portiere dell’Everton Tim Howard. In alternativa Brad Guzan e Nick Rimando.

    In difesa Geoff Cameron difensore dello Stoke City, Matt Besler, Omar Gonzalez e  DaMarcus Beasley dovrebbero esser i quattro che comporranno il pacchetto arretrato.

    A centrocampo farà parte della spedizione brasiliana Michael Bradley il quale ha dimostrato di essere un calciatore fondamentale per gli schemi dell’allenatore tedesco. Jermaine Jones non ha trovato molto spazio nel Besiktas, ma punta al Mondiale per riscattarsi. Attenzione a Mix Diskerud già protagonista della vittoria nella Gold Cup. Atteso alla prova Mondiale Julian Green, centrocampista 18enne del Bayern Monaco.

    In attacco sono attesi due grandi protagonisti e cioè Altidore e Dempsey. Il primo ha trovato continuità e spazio nel Sunderland, dimostrando di essere un centravanti dalla qualità ancora non totalmente espressa. Il secondo, dopo una breve parentesi al Tottenham e al Fulham, è ritornato negli States in forza al Seattle.  Molte aspettative intorno a Aron Johannsson autore nell’AZ Alkmaar di 17 gol in 23 partite disputate.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Jurgen Klismann:

    Portieri: Brad Guzan (Aston Villa/Ing), Tim Howard (Everton/Ing), Nick Rimando (Real Salt Lake)
    Difensori: DaMarcus Beasley (Puebla/Mex), Matt Besler (Sporting Kansas City), John Brooks (Hertha Berlin/Ger), Geoff Cameron (Stoke City/Ing), Timmy Chandler (Nuremberg/Ger), Omar Gonzalez (LA Galaxy), Fabian Johnson (Borussia Monchengladbach/Ger), DeAndre Yedlin (Seattle Sounders FC)
    Centrocampisti: Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Alejandro Bedoya (Nantes/Fra), Michael Bradley (Toronto FC), Brad Davis (Houston Dynamo), Mix Diskerud (Rosenborg/Nor), Julian Green (Bayern Munich/Ger), Jermaine Jones (Besiktas/Tur), Graham Zusi (Sporting Kansas City)
    Attaccanti: Jozy Altidore (Sunderland/Ing), Clint Dempsey (Seattle Sounders FC), Aron Johannsson (AZ Alkmaar/Ola), Chris Wondolowski (San Jose Earthquakes)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Brasile 2014, gruppo F con Argentina, Nigeria,Iran e Bosnia Herzegovina

    Brasile 2014, gruppo F con Argentina, Nigeria,Iran e Bosnia Herzegovina

    Nel Campionato del Mondo di Brasile 2014 il gruppo F vede la partecipazione dell’Argentina, la Nigeria, l’Iran e la Bosnia Herzegovina. L’Argentina, come da tradizione, è una delle favorite d’obbligo per la vittoria finale del Mondiale. Si è qualificata alla fase finale dominando il maxi-girone riservato alle squadre della Conmebol. Nove vittorie, cinque pareggi e due sole sconfitte, entrambe in trasferta, con un filotto di quattordici partite consecutive senza k.o. L’albiceleste non ha trovato grandi ostacoli nel suo cammino verso il Brasile, vantando anche il miglior attacco del Sudamerica con 35 gol realizzati in 16 partite. argentinaNominato C.t. dell’Argentina nel 2011, Alejandro Sabella è riuscito a costruire una squadra Messi centrica, con lui Leo è diventato capitano; ma che non sia solo esclusivamente dipendente dalle giocate della punta del Barcelona. Sabella è arrivato alla guida della Sellecion dopo aver portato l’Estudiantes sul trono argentino e alla conquista della Coppa Libertadores. Il C.t ha scelto il 4-3-3 come modulo. I Problemi per l’Argentina riguardano il portiere: tra i pali l’ex Sampdoria Romero che paradossalmente non è titolare nel suo club ma è intoccabile in nazionale, non garantisce piena sicurezza. Le riserve saranno Mariano Andujar e Agustin Orion: il trentaduenne nel giro della Nazionale dal 2007, che potrebbe giocare titolare se, in Brasile, Sabella avrà conferme sulla scarsa sicurezza della difesa con Romero tra i pali. In difesa al momenti i titolari inamovibili sono il terzino del Manchester City Pablo Zabaleta, Ezequiel Garay del Benfica. Un gradino sotto trovano posto Marcos Rojo del Benfica e Hugo Campagnaro dell’Inter. Da segnalare la presenza di Federico Fernandez titolare fisso nel Napoli di Benitez. Martin Demichelis arriva al Mondiale carico dalla conquista dello scudetto in Premier League con il Manchester City. Sono stati convocati e meritano attenzione Lisandro Lopez del Getafe, Jose Basanta del Monterrey. A centrocampo la qualità aumenta grazie alla presenza di Javier Mascherano del Barcelona e di Fernando Gago.Da osservare ci sarà Ricky Alvarez il quale potrebbe dare spessore al centrocampo: trequartista mancino, può essere impiegato anche come mezz’ala o in altri ruoli del centrocampo. Lucas Biglia può vivere un Mondiale da protagonista: è un regista dotato di notevole tecnica, personalità e visione di gioco. L’attacco dell’Argentina è semplicemente stellare. Lionel Messi, Angel Di Maria, Gonzalo Higuaín, Sergio Agüero: un attacco cosi forte non si trova nelle altre partecipanti al torneo. Il problema per Sabella sarà l’abbondanza della scelta, senza dimenticare gente del calibro di Ezequiel Lavezzi e Rodrigo Palacio. Ecco la lista dei convocati da parte del C.t Alejandro Sabella: Portieri: Mariano Andujar (Catania/ITA), Sergio Romero (Monaco/FRA), Agustin Orion (Boca Juniors) Difensori: Lisandro Lopez (Getafe/ESP), Hugo Campagnaro (Inter Milan/ITA), Federico Fernandez (Napoli/ITA), Pablo Zabaleta (Manchester City/ENG), Ezequiel Garay (Benfica/POR), Marcos Rojo (Sporting Lisbon/POR), Jose Basanta (Monterrey/MEX), Nicolas Otamendi (Atletico Mineiro/BRA), Martin Demichelis (Manchester City/ENG), Gabriel Mercado (River Plate) Centrocampisti: Javier Mascherano (Barcelona/ESP), Jose Sosa (Atletico Madrid/ESP), Augusto Fernandez (Celta Vigo/ESP), Ricky Alvarez (Inter Milan/ITA), Lucas Biglia (Lazio/ITA), Ever Banega (Newell’s Old Boys), Fernando Gago (Boca Juniors), Maxi Rodriguez (Newell’s Old Boys), Enzo Perez (Benfica/POR), Fabian Rinaudo (Catania/ITA) Attaccanti: Lionel Messi (Barcelona/ESP), Angel Di Maria (Real Madrid/ESP), Rodrigo Palacio (Inter Milan/ITA), Gonzalo Higuaín (Napoli/ITA), Sergio Agüero (Manchester City/ENG), Ezequiel Lavezzi (Paris SG/FRA), Franco Di Santo (Werder Bremen/GER) NIGERIA La Nigeria ha chiuso al primo posto il girone F con 12 punti davanti a Malawi, Kenya e Namibia frutto di tre vittorie e tre pareggi. Negli spareggi i nigeriani hanno avuto la meglio sull’Etiopia, vincendo per 2.1 la gara d’andata e per 2-0 il match di ritorno. Le “super aquile” arrivano al Mondiale da detentori della Coppa d’Africa, vinta nel 2013 in Sudafrica contro il Burkina Faso. Stephen Keshi è senza dubbio uno dei migliori tecnici africani in attività. L’ex difensore si impose all’attenzione del Mondo quando riusci a portare il Togo alla sua prima qualificazione della storia in un Mondiale nel 2006, pur non potendo poi seguire la squadra nella fase finale, essendo sostituito con Otto Pfister. E’ stato C.t. della Nigeria anche nella scorsa Confederation Cup. In porta ci sarà Vincent Enyeama. In alternativa saranno disponibili Austin Ejide, Daniel Akpeyi e Chigozie Agbim. La difesa è il punto debole della Nigeria e rischia di causare non pochi problemi ai Campioni d’Africa. Sull’esterno di destra ci sarà Efe Ambrose il quale con il Celtic sta maturando un pò di esperienza internazionale. Godfrey Oboabona e Kenneth Omeruo comporranno il pacchetto centrale arretrato mentre Elderson Echiejile sarà impiegato sulla fascia sinistra. A centrocampo John Mikel Obi è molto forte fisicamente e vanta una discreta esperienza in coppe europee. Se saprà crescere a livello di personalità, potrebbe essere l’uomo in grado di trascinare la Nigeria. Classe, intuito e forza fisica non mancano di certo a Ogenyi Onazi, giovane centrocampista di proprietà della Lazio: affronta in Brasile il primo Mondiale in carriera. Se riuscirà a trovare una continuità di rendimento e a reggere a livello temporamentale una manifestazione di questo livello, il torneo potrà rivelarsi per lui il trampolino di lancio per una brillante carriera. In avanti Victor Moses è una giovane ala ventitreenne del Liverpool. Da tenere d’occhio è il ventiseienne Emmanuel Emenike, gioca nel Fenerbache e in questa stagione ha realizzato 12 reti, ci si aspetta di vederlo emergere in questo torneo. Insieme a lui Ahmed Musa del CSKA Moscow. Ecco l’elenco dei convocati del C.t Stephen Keshi: Portieri: Vincent Enyeama (Lille , Francia), Austin Ejide (Hapoel Be’er Sheva, Israele), Daniel Akpeyi (Heartland), Chigozie Agbim (Gombe United) Difensori: Elderson Echiejile (Monaco, Francia), Efe Ambrose (Celtic, Scozia), Godfrey Oboabona (Rizespor, Turchia) , Azubuike Egwuekwe (Warri Wolves), Kenneth Omeruo (Middlesbrough, Inghilterra), Juwon Oshaniwa (FC Ashdod, Israele) Joseph Yobo (Norwich City, Inghilterra), Kunle Odunlami (Sunshine Stars) Centrocampisti: John Mikel Obi (Chelsea, Inghilterra), Ramon Azeez (Almeria, Spagna), Ogenyi Onazi (Lazio, Italia ), Joel Obi (Parma, Italia), Nnamdi Oduamadi (Varese, Italia), Ejike Uzoenyi (Enugu Rangers), Nosa Igiebor (Real Betis, Spagna), Domenica Mba (CA Bastia, Francia), Reuben Gabriel (Waasland – Beveren, Belgio), Michael Babatunde (Volyn Lutsk, Ucraina) Attaccanti: Ahmed Musa (CSKA Moscow, Russia), Shola Ameobi (Newcastle, Inghilterra), Emmanuel Emenike (Fenerbahçe, Turchia), Victor Obinna (Chievo Verona, Italia), Peter Odemwingie (Stoke City, Inghilterra), Michael Uchebo (Cercle Bruges, Belgio), Victor Moses (Liverpool, Inghilterra), Uche Nwofor (Heerenveen, Paesi Bassi). IRAN L’Iran, con l’arrivo in panchina dell’esperto Carlos Queiroz è stata riorganizzato e resa competitivo, tanto da arrivare prima nel gruppo A di qualificazione davanti alla più attrezzata Corea del Sud, battuta in casa nell’ultima gara di qualificazione. Mix di giovani ed esperti la squadra ha gli uomini migliori dalla cintola in sù mentre nel reparto arretrato emergono evidenti lacune. La Federazione Iraniana, di cui l’ex difensore del Messina Rezaei è responsabile del settore giovanile, ha scommesso sulla rinascita del C.t. portoghese Carlos Queiroz, reduce dalle esperienze non troppo felici con il Real Madrid e Portogallo. Carattere difficile, Queiroz è stato per anni il vice di Sir Alex Ferguson al Manchester United; il suo stile di gioco basato sul 4-2-3-1 è stato fino ad ora la carta vincente dell’Iran. In porta ci sarà Daniel Davari, giocatore che milita nella Serie B tedesca, oltre a lui Alireza Haghighi, Rahman Ahmadi e Sousha Makani Il pacchetto arretrato sarà composto da Steven Beitashour, Hossein Mahini e Pejman Montazeri comporranno il pacchetto centrale, Mehrdad Pooladi sarà il terzino sinistro. A centrocampo Javad Nekounam è sicuramente il giocatore più rappresentativo, dopo 6 stagione e 172 presenze con l’Osasuna è tornato in patria all’Esteghlal. Nelle qualificazioni mondiali è stato lui il vero trascinatore. l’Iran si affida al suo numero sei per stupire. In mediana insieme a lui Andranik Teymourian. Nel reparto offensivo occhio a Alireza Jahanbakhsh, nome da scrivere e soprattutto da imparare a leggere. Vent’anni, 183 centimetri, è un’ala destra naturale ma può essere impiegato su tutto il fronte d’attacco. Ha esordito lo scorso 15 ottobre in nazionale contro la Thailandia. Ashkan Dejagah era definito fino a qualche anno fa uno degli astri nascenti del calcio tedesco.Poi, però, dopo tutta la trafila nelle nazionali giovanili teutoniche, l’esplosione e la conseguente chiamata nella nazionale maggiore non sono arrivate, e allora ha deciso, nel febbraio 2012, di accettare la chiamata da parte dell’Iran. Ecco la lista dei convocati del C.t Carlos Queiroz : Portieri: Daniel Davari (Eintracht Braunschweig/Ger), Alireza Haghighi (Sporting Covilha/Por), Rahman Ahmadi (Sepahan Isfahan), Sousha Makani (Foolad Khuzestan); Difensori: Hosro Heidari (Esteghlal), Hossein Mahini (Persepolis), Steven Beitashour (Vancouver Whitecaps/Can), Pejman Montazeri (Umm Salal/Qat), Jalal Hosseini (Persepolis), Amir Hossein Sadeghi (Esteghlal), Mohammad Reza Khanzadeh (Zob Ahan), Ahmad Alenemeh (Naft), Hashem Beikzadeh (Esteghlal), Ehsan Hajsafi (Sepahan Isfahan), Mehrdad Pooladi (Persepolis); Centrocampisti: Javad Nekounam (Kuwait SC/Kuw), Andranik Teymourian (Esteghlal), Reza Haghighi (Persepolis), Ghasem Hadadifar (Zob Ahan Isfahan), Bakhtiar Rahmani (Foolad Khuzestan); Attaccanti: Ashkan Dejagah (Fulham/Ing), Masoud Shojaei (Las Palmas/Spa), Alireza Jahanbakhsh (Nec Nijmegen/Ola), Mohammad Reza Khalatbari (Persepolis), Mehdi Sharifi (Sepahan Isfahan), Reza Ghoochannejhad (Charlton/Ing), Karim Ansarifard (Tractor Tabriz), Sardar Azmoun (Rubin Kazan/Rus). BOSNIA HERZEGOVINA Cammino quasi perfetto quello effettuato dalla Bosnia Herzegovina nel gruppo G: 25 punti totali e primo posto in coabitazione con la Grecia frutto di 8 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta. Sono stati un rullo compressore capace di segnare 30 reti e di subirne soltanto 6. La rosa è composta da elementi di buon spessore abbinati ad un giusto livello di esperienza, è questa la caratteristica principale di una Bosnia la quale è stata capace di conquistare per la prima volta la partecipazione ad un Mondiale; e perchè no magari sognare un cammino da inattesa “outsider” in mezzo alle grandi potenze presenti al torneo. Tanta panchina in Turchia, poi l’approdo al timone della nazionale bosniaca nel 2010. Safet Susic, è il commissario tecnico capace di guidare i suoi fino alla storica qualificazione ad una fase finale dei Mondiali. Il suo curriculum da allenatore parla di Cannes e Al-Hilal. Oltre alle esperienze alla guida di Istanbulspor, Konyaspor, Ankaragucu, Rizespor e Ankaraspor. In porta ci sarà Asmir Begovic il quale vanta una buona dose di esperienza internazionale maturata in Premier Leagur. Con lui Jasmin Fejzić e Asmir Avdukic. In difesa Avdija Vrsajevic è un terzino destro molto veloce e all’occorrenza può fare anche l’ala destra. Ermin Bicakcic difensore dell’Hoffenheim vesta da poche partite la maglia della nazionale, classe 1990, può approfittare del Mondiale per farsi conoscere dagli osservatori presenti. Emir Spahic del Bayer Leverkusen e Sejad Salihovic ultimereranno il pacchetto arretrato. A centrocampo il romanista Miralem Pjanic, per cartà didentità e qualità tecniche, rappresenta la pedina di spicco in rapporto all’età e al talento; il centrocampista è il faro della Nazionale in grado di dettare i tempi della manovra e farsi trovare in zona gol, è reduce da una stagione da protagonista nella Roma, la Nazionale si attende molto da lui. In attacco nonostante il suo scarso impiego nel Manchester City Edin Dzeko è l’elemento più rappresentativo: è il terminale offensivo e la sua qualità unita ad una grande forza fisica è in grado di rendere competitivo il reparto avanzato; tecnicamente abile con entrambi i piedi abbina ha un grande senso del gol. Vedad Ibisevic è una punta forte fisicamente cn un buon senso del gol; è bravo con i piedi e si è specializzato nel segnare reti in acrobazia, ma anche gol da opportunista. Ecco la rosa del C.t Safet Susic: Portieri: Jasmin Fejzić (Aalen), Asmir Begovic (Stoke City), Asmir Avdukic (Borac Banja Luka) Difensori: Sead Kolasinac (Schalke), Ervin Zukanovic (Gent), Avdija Vrsajevic (Hajduk Split), Ermin Bicakcic (Braunschweig) Toni Sunjic (Zorya Lugansk) Ognjen Vranjes (Elazigspor) Mensur Mujdza (Friburgo), Emir Spahic (Leverkusen) Centrocampisti: Izet Hajrovic (Galatasaray), Sejad Salihovic (Hoffenheim), Haris Medunjanin (Maccabi Tel-Aviv), Senad Lulic (Lazio), Miralem Pjanic (Roma), Zvjezdan Misimovic (Dynamo Mosca), Edin Višća (Istanbul BB), Tino-Sven Susic (Hajduk Spalato), Muhamed Besic (Ferencvaros), Senijad Ibricic (Erciyesspor), Anel Hadzic (Sturm Graz) Attaccanti: Edin Dzeko (Manchester City), Vedad Ibisevic (Stoccarda),Edin Višća (Istanbul BB/TUR)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

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  • Tra i 23 di Prandelli non c’è spazio per Pepito Rossi

    Tra i 23 di Prandelli non c’è spazio per Pepito Rossi

    Ieri sera intorno alle 20 è arrivata la tanto attesa lista ufficiale dei 23 calciatori che rappresenteranno la nazionale italiana ai mondiali di calcio in Brasile che inizieranno tra meno di 15 giorni.

    Era prevedibile che qualsiasi scelta presa, chiunque fosse stato tra gli esclusi, avrebbe fatto discutere, certo che il nome pesante rimasto nella rete di coloro che dovranno vedere il mondiale in tv è di quelli che fanno rumore e dividono le opinioni di esperti e tifosi, Cesare Prandelli ha deciso infatti che Giuseppe Rossi non farà parte dei 23 azzurri in Brasile.

    L’attaccante della Fiorentina, che ha tentato un incredibile recupero dopo l’infortunio subito contro il Livorno a gennaio in campionato, non è parso al top della forma e quindi non è riuscito a convincere Cesare Prandelli che ha deciso di escluderlo dalla lista dei convocati per il Mondiale.

    Rossi inizialmente non si era ancora espresso, per lui aveva parlato all’Ansa il suo procuratore Andrea Pastorello:

    E’ dispiaciuto e amareggiato, ma ora farà il tifo per i compagni. Accettiamo l’esclusione con rammarico ma senza fare polemiche inutili. Sappiamo quanto siano scelte difficili e sofferte, ma il perché dell’esclusione va chiesto a Prandelli. Giuseppe ha fatto 5 mesi di sacrifici incredibili, purtroppo non sono bastati, questa decisione pesa per questo. C’è da fare solo una cosa: accettare con serenità. Ora Giuseppe staccherà la spina per un po’.

    Questa mattina però tramite Twitter l’attaccante viola ha voluto comunicare il suo pensiero:

    I Tweet di Rossi
    I Tweet di Rossi

    La storia di Rossi comunque è incredibile, per un motivo o per un altro, che sia infortunio o scelta tecnica si trova a perdere la terza manifestazione importante consecutiva dopo Sudafrica 2010, scartato da Lippi nel ritiro premondiale, e Polonia-Ucraina 2012 quando fu l’infortunio al ginocchio a metterlo K.O.

    Ovviamente Rossi non è stato l’unico “tagliato”, insieme a lui gli esclusi dall’elenco dei 23 sono l’infortunato Montolivo, si preannuncia uno stop di 5 mesi per lui, Pasqual e Maggio nel reparto difensivo, Romulo a centrocampo ed in attacco oltre al taglio di Rossi c’è anche il caso Destro.

    Come riporta il ‘Corriere dello Sport’ in edicola oggi, l’idea iniziale di Prandelli, era quella di convocare Pepito Rossi e cautelarsi con uno fra Insigne e Destro ed avrebbe chiesto all’attaccante giallorosso: “Se non ti inserisco nei 23 saresti disposto a venire in Brasile due settimane come riserva?” A questa domanda Destro avrebbe risposto di no e quindi il Ct, ritenendo non in condizione Rossi, ha convocato Insigne che a suo tempo aveva, in via informale, accettato anche di partire anche eventualmente come riserva.

    Gli Azzurri
    Gli Azzurri

    I 23 in partenza per il Brasile in realtà infatti saranno 24 in quanto Andrea Ranocchia sarà la riserva che, in caso di qualche infortunio, potrebbe entrare nella lista sino a 24 ore prima dell’esordio con l’Inghilterra.

    Questo l’elenco dei convocati:

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Mattia Perin (Genoa), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain);

    Difensori: Ignazio Abate (Milan), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Matteo Darmian (Torino), Mattia De Sciglio (Milan), Gabriel Paletta (Parma);

    Centrocampisti: Alberto Aquilani (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Marco Parolo (Parma), Andrea Pirlo (Juventus), Marco Verratti (Paris St. Germain);

    Attaccanti: Mario Balotelli (Milan), Antonio Cassano (Parma), Alessio Cerci (Torino), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli).

    Riserva: Andrea Ranocchia (Inter).

    Dunque come capita spesso, la nazionale italiana si appresta a partire per un evento con tanti dubbi, polemiche e critiche, sarà il verde campo sudamericano a dare giudizi, avrà avuto torto o ragione il Ct Prandelli? Al terreno di gioco la sentenza.