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  • Russia 2018: la Francia piega l’Uruguay, impresa Belgio

    Russia 2018: la Francia piega l’Uruguay, impresa Belgio

    Il Mondiale di Russia 2018 si trasforma in un mini campionato europeo, Francia e Belgio hanno eliminato le ultime due squadre sudamericane rimaste in corsa, Uruguay e Brasile. 

    La Francia ha sfruttato il fatto di affrontare un Uruguay impoverito dall’assenza di Cavani, ha trovato il vantaggio sul pezzo forte dei propri avversari, ovvero il calcio da fermo, poi grazie ad una papera di Muslera ha chiuso il match.

    I transalpini però non possono dormire sogni tranquilli perché in semifinale si troveranno contro un Belgio capace di eliminare il quotato Brasile. 

    Un autogol di Fernandinho ha aperto la strada ai diavoli rossi che poi si sono cimentati nella loro specialità, la ripartenza devastante, in una di queste è arrivato il 2-0 firmato De Bruyne. L’ingresso nella ripresa di Firmino, Douglas Costa e Renato Augusto ha dato un grande sprint ai verdeoro che hanno riaperto la partita, proprio con Renato Augusto, ed hanno più volte sfiorato il gol del 2-2 che però non è arrivato.

     

    Veniamo al racconto del primo quarto di finale odierno a Russia 2018, Uruguay-Francia.

    Partenza migliore dell’Uruguay che con una buona discesa di Laxalt cerca di rendersi pericoloso. La Francia prova ad affidarsi alle ripartenze veloci di Mbappé. La squadra di Tabarez con Godin costruisce un potenziale pericolo su azione da corner. Al 15° Mbappé si trova sulla testa un buon pallone ma colpisce controtempo e manda fuori. La partita è bloccata, nessuna delle due squadre vuole correre rischi. Al 40° Griezmann pennella un gran calcio di punizione per Varane che di testa tocca quanto basta per superare Muslera. L’Uruguay risponde con il colpo di testa di Caceres, su calcio di punizione, con la strepitosa parata di Lloris. Il primo tempo si chiude con i Blues avanti 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza cambi. Ci si aspetta un Uruguay all’assalto ed invece è la Francia a far gioco. La Celeste comincia a crescere dopo il 55° e crea qualche difficoltà alla retroguardia di Deschamps. Al 61° arriva il raddoppio francese, Pogba ruba palla, Griezmann si propone, riceve e va al tiro da fuori, non sembra impossibile ma arriva la papera di Muslera con il pallone che tocca i guantoni del portiere e beffardo s’infila. Al 73° gran giro palla francese con Tolisso che arriva al tiro dal limite ma mette alto. Gli uomini di Tabarez non riescono a creare niente mentre la Francia tiene in pugno il controllo del gioco. Finisce così, l’Uruguay saluta Russia 2018, la Francia invece vola in semifinale.

     

    URUGUAY – FRANCIA 0-2 (40° Varane, 61° Griezmann)

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, Laxalt; Nandez (73° Urretavizcaya), Vecino, Torreira, Bentancur (59° Rodriguez); Suarez, Stuani (59° Gomez).

    Allenatore: Tabarez.

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante, Pogba; Mbappé (87° Dembele), Griezmann (92° Fekir), Tolisso (79° N’Zonzi); Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Hernandez (F), Bentancur (U), Rodriguez (U), Mbappé (F).

     

    Passiamo adesso all’altro quarto di finale di oggi ai Mondiali di Russia 2018, Brasile-Belgio.

    Si parte ed il Brasile costruisce una grande chance al 7° con Thiago Silva che s’inserisce su azione di corner, e colpisce il palo. Passano due minuti e su altro calcio d’angolo è Paulinho che non ha il riflesso giusto per colpire a botta sicura. Alla prima occasione però il Belgio passa, calcio d’angolo buttato in mezzo al 13°, tocco involontario di Fernandinho e palla nella propria porta. Il Brasile si lancia in attacco provando a chiudere i Diavoli Rossi nella propria metà campo. Il Belgio attende e riparte, al 31° Lukaku porta avanti la palla poi la serve a De Bruyne che dal limite lascia partire il tiro vincente. Gabriel Jesus avrebbe la chance per accorciare le distanze ma il suo colpo di testa da centro area, finisce fuori. Passano 2 minuti e Courtois in volo respinge in corner il tiro di Coutinho. Il primo tempo si chiude col Belgio avanti 2-0.

    Si riparte con Firmino al posto di Willian nel Brasile. La partenza è tutto un assedio brasiliano con al 54° la difesa belga e Courtois bravi a salvarsi. Al 61° gran contropiede del Belgio con la conclusione di Hazard fuori di nulla. I verdeoro ci provano con il tiro di Douglas Costa da fuori, Courtois salva. Al 76° si riapre la partita grazie al colpo di testa di Renato Augusto, su gran cross di Coutinho. Al 80° Renato Augusto va vicino alla doppietta, il suo tiro esce di niente con Courtois battuto. Il Brasile cresce e al 83° un gran assist di Neymar permette a Coutinho di andare al tiro, palla fuori di molto. Al 93° miracolo di Courtois che toglie da sotto la traversa un gran tiro di Neymar. Finisce così, il Brasile esce dal mondiale, il Belgio sogna e vola in semifinale contro la Francia. 

     

    BRASILE – BELGIO 1-2 (13° aut. Fernandinho (Br), 31° De Bruyne (Be), 76° Renato Augusto (Br))

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Paulinho (72° Renato Augusto), Fernandinho; Willian (46° Firmino), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (58° Douglas Costa).

    Allenatore: Tite.

    Belgio (3-4-3): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Meunier, Fellaini, Witsel, Chadli (83° Vermaelen); De Bruyne, Lukaku (87° Tielemans), E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Alderweireld (Be), Meunier (Be), Fernandinho (Br), Fagner (Br).

     

     

     

     

     

     

  • Russia 2018: Brasile tutto ok, che beffa per il Giappone

    Russia 2018: Brasile tutto ok, che beffa per il Giappone

    Altra giornata emozionante ai mondiali di Russia 2018, nel primo ottavo di finale il Brasile, guidato da uno straordinario Willian, ha piegato il Messico con le reti di Neymar e Firmino. Nella gara della sera il Belgio ha visto l’inferno dell’eliminazione, sotto 2-0 contro il Giappone, ha saputo recuperarla e l’ha vinta con un contropiede al 94°.

    Una vera e propria beffa quella per i Samurai Blue che non sono riusciti ad avere la giusta malizia per tenere palla qualche secondo in più e portare il match ai supplementari.

    Il Ct del Belgio, certamente soddisfatto per la qualificazione, avrà però molto da lavorare in vista della difficilissima sfida con il Brasile nei quarti.

     

    Veniamo al racconto della prima gara odierna degli ottavi di Russia 2018.

    Partenza forte del Messico che al 2° con Lozano, bravo a fiondarsi sul tocco di Alisson, va alla conclusione, respinge in corner Miranda. Dopo una partenza a ritmi altissimi, le due squadre rallentano ma sono sempre i messicani a far gioco. Al 25° gran giocata di Neymar, gran uscita di Ochoa che salva. Il Brasile accelera e si rende insidioso su azione da punizione, la difesa messicana salva. I verdeoro cominciano a creare occasioni ma per imprecisione nell’ultima giocata, non concretizzano. Senza alcun minuto di recupero, si chiude il primo tempo sullo 0-0.

    Si riparte con l’ingresso di Layun per Rafa Marquez nel Messico. Al 48° Coutinho si accentra e tira ma Ochoa è ancora bravo a respingere. Il Messico risponde con la ripartenza di Gallardo che va al tiro ma calcia alto di poco. Passa poco più di un minuto ed il Brasile passa in vantaggio, Neymar appoggia per Willian che entra in area e mette il cross rasoterra sul secondo palo sul quale arriva proprio Neymar che a porta vuota deposita in gol. La Tricolor prova una reazione, piuttosto confusionaria, ma è il Brasile a sfiorare il 2-0 con il tiro di Paulinho che costringe Ochoa alla gran respinta. Al 61° ci prova Vela da fuori ma Alisson è attento e alza in corner. Ochoa tiene a galla i suoi e al 63° devia oltre la traversa un gran tiro di Willian. Willian è in una giornata strepitosa ed al 68° con una azione personale tutta in velocità, serve l’assist a Neymar, Salcedo la tocca quanto basta per evitare lo 0-2. La partita diventa nervosa, Rocchi fatica a far mantenere la calma. Al 88° Fernandinho ruba palla e serve Neymar, il numero 10 entra in area e prova a batter Ochoa, il portiere messicano riesce solo a toccare il pallone che finisce sul secondo palo dove arriva Firmino che appoggia in rete il 2-0. Il gol chiude definitivamente il match, vince il Brasile che vola ai quarti di Russia 2018, finisce qua l’avventura del Messico.

     

    BRASILE – MESSICO 2-0 (51° Neymar, 88° Firmino)

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Filipe Luis; Paulinho (80° Fernandinho), Casemiro; Willian (91° Marquinhos), Coutinho (86° Firmino), Neymar; Gabriel Jesus.

    Allenatore: Tite.

    Messico (4-3-3): Ochoa; Alvarez (55° J.Dos Santos), Ayala, Salcedo, Gallardo; Herrera, Marquez (46° Layun), Guardado; Vela, Hernandez (60° Jimenez), Lozano.

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Alvarez (M) Filipe Luis (B) , Herrera (M), Casemiro (B), Salcedo (M), Guardado (M)

     

    Passiamo all’altro ottavo di finale di Russia 2018 in programma oggi, Belgio-Giappone.

    La gara parte in maniera decisamente equilibrata, nessuna delle due squadre riesce a creare occasioni pericolose. Il Belgio cresce e prova a rendersi insidioso sui calci piazzati e con un paio di tiri da fuori deviati in corner. I Diavoli Rossi spingono ma la difesa del Giappone tiene in maniera ordinata. Al 25° potenziale chance per Lukaku ma sottoporta non controlla bene e viene anticipato da Kawashima. Al 27° gran palla per Kompany che non arriva perfetto sul secondo palo, la palla attraversa l’area piccola e viene allontanata. Si rivede il Giappone al 30° ma il colpo di testa di Inui è troppo debole. Al 44° grosso rischio per il Belgio, un tiro di Nagatomo viene toccato da Osako, Courtois è indeciso e rischia di mettersela in porta da solo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 48° gran lancio di Shibasaki che pesca Haraguchi, il calciatore giapponese controlla e lascia partire il diagonale vincente. La risposta belga è affidata ad Hazard che di prima colpisce il palo. Il Giappone non molla e al 52° raddoppia con un bolide di Inui dal limite. Al 62° grande azione del Belgio, bel cross di Meunier, colpo di testa di Lukaku, palla sul fondo. Al 69° Vertonghen tenta una sponda ma in realtà trova la porta per il gol del 1-2. Passano 5 minuti e Hazard piazza il cross perfetto per Fellaini che pareggia. Al 83° gran palla di Kagawa per Honda, Kompany salva miracolosamente. Al 85° doppia parata di Kawashima sui colpi di testa di Chadli e Lukaku. Al 93° gran punizione di Honda, Courtois attento, mette in corner. Al 94° grande beffa per il Giappone, ripartenza del Belgio, i Samurai Blue sono spaccati in due, il contropiede è perfetto e Chadli da due passi segna il gol del definitivo 3-2. Finisce così, il Belgio conquista i quarti, il Giappone applausi ma saluta Russia 2018.

     

    BELGIO – GIAPPONE 3-2 (48° Haraguchi (G), 52° Inui (G), 69° Vertonghen (B), 74° Fellaini (B), 94° Chadli (B)) 

    Belgio (3-4-3): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Meunier, Witsel, De Bruyne, Carrasco (65° Chadli); Mertens (65° Fellaini), Lukaku, Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Giappone (4-2-3-1): Kawashima; H.Sakai, Yoshida, Shoji, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki (81° Yamaguchi); Haraguchi (81° Honda), Kagawa, Inui; Osako.

    Allenatore: Nishino.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Shibasaki (G).

  • Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Clamoroso ai Mondiali di Russia 2018, la Germania campione del mondo in carica perde 2-0 con la Corea e viene eliminata nella fase a gironi.

    E’ un evento storico, i tedeschi avevano sempre superato i gironi nelle partecipazioni al mondiale.

    Una Germania brutta, con poche idee, con un possesso di palla sterile che già aveva fatto preoccupare i propri tifosi nelle altre due partite precedenti.

    Eppure, vista la netta vittoria della Svezia con il Messico, agli uomini di Low sarebbe bastato un semplice uno a zero contro la Corea. Nel recupero però i coreani hanno prima trovato il vantaggio e poi, con la Germania tutta sbilanciata hanno chiuso il match con il gol del 2-0 di Son a porta vuota. Agli ottavi vanno così la concreta Svezia ed un Messico, oggi deludente.

    Nell’altro gruppo tutto confermato, il Brasile pur senza Douglas Costa, Danilo e con Marcelo fuori dopo 10 minuti, si è comunque imposto 2-0 su una Serbia con molte buone individualità ma con poca concretezza. La Svizzera si è fatta fermare sul 2-2 da Costa Rica, ha comunque ottenuto il passaggio agli ottavi ma contro la Svezia dovrà fare a meno degli squalificati Lichtsteiner e Schar.

    Il quadro degli ottavi di Russia 2018 | © FIFA.com

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo F di Russia 2018, partendo da Corea del Sud-Germania. 

    La partita viene gestita dalla Germania, nei primi 10 minuti però non si segnalano pericoli per la porta di Jo. Al 19° su una punizione, non irresistibile, Neuer rischia di combinare la frittata ma poi con un gran riflesso mette in corner. E’ una buona Corea, al 24° il tiro al volo di Son passa non troppo lontano dai pali di Neuer. La Germania tiene il possesso palla e al 38° prova a rendersi insidiosa con il tiro di Werner, deviato in corner, e con Hummels che però in mischia non riesce a superare Jo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e al 47° Goretzka con il colpo di testa costringe Jo ad un vero e proprio miracolo. La Germania non convince ma con Werner va vicina al gol al 51°, il suo tiro va fuori. La Corea attende, si difende e prova a colpire con Moon ma la difesa respinge. Low si gioca le carte Gomez e Muller ed è proprio Gomez ad avere una buona occasione al 71° ma la retroguardia coreana salva. Nei minuti finali, con la notizia del triplice vantaggio svedese la Germania insiste e al 87° Hummels di testa fallisce clamorosamente il vantaggio. Ci prova anche Kroos con un tiro violento ma impreciso. Nel recupero Kim Yung-Gwon segna da due passi, su azione da corner, il guardalinee alza la bandierina e l’arbitro annulla ma il VAR lo invita a rivedere l’azione, la palla in effetti la tocca indietro Kroos, è gol valido, la Germania sprofonda nel baratro. Nei restanti minuti di recupero si butta in avanti anche Neuer, il portiere si fa soffiare il pallone che viene poi lanciato a Son che, a porta vuota, segna il comodo 2-0. Finisce così, la Germania per la prima volta nella storia, esce ai gironi di un mondiale.

     

    COREA DEL SUD – GERMANIA 2-0 (93° Kim Yung-Gwon, 97° Son Heung-Min)

    Corea del Sud (4-4-2): Jo Hyeon-Woo; Yong Lee, Yun Young-Sun, Kim Yung-Gwon, Hong Chul; Lee Jae-Sung, Jung Woo-Young, Jang Hyun-Soo, Moon Seon-Min; Koo Ja-Cheol (56° Hwang Hee-Chan (79° Ko Yo-Han)), Son Heung-Min.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Süle, Hummels, Hector (78° Brandt); Khedira (58° Gomez), Kroos; Goretzka (63° Muller), Özil, Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Jung Woo-Young (C), Lee Jae-Sung (C), Moon Seon-Min (C), Son Heung-Min (C),

     

    Passiamo ora alla sfida, sempre del Gruppo F di Russia 2018, tra Messico e Svezia.

    Passa un minuto e la Svezia, su calcio di punizione, ha una grande chance ma Toivonen non riesce a concludere sotto porta. Passano 5 minuti e su altro calcio da fermo ci prova Forsberg, Ochoa salva. E’ una costante, ogni calcio da fermo è una chance per la Svezia, al 11° la rovesciata di Berg esce di poco. Al 16° Lozano ruba palla, serve a Vela che fa partire un tiro a giro fuori di niente. Risponde Forsberg con il perfetto inserimento ma con il tiro alto. Al 30° intervento del VAR per un sospetto tocco di mano di Hernandez, l’arbitro verifica e assegna solo il corner alla Svezia, dal calcio d’angolo la palla arriva a Berg ed Ochoa deve superarsi per tenere lo 0-0. Il primo tempo si chiude a reti inviolate.

    Si riparte ed al 50° Augustinsson riceve un assist involontario dal compagno Claesson, e batte Ochoa. AL 60° entrata di Moreno su Berg in area, è rigore, dal dischetto Granqvist è perfetto, la Svezia raddoppia. Il Messico sente il rischio dell’eliminazione e si lancia all’attacco ma al 74° una sfortunata deviazione di Alvarez regala il 3-0 agli scandinavi. Il Messico ci prova ma non riesce a riaprirla, sono momenti di tristezza per i messicani ma poi arriva la notizia del vantaggio della Corea del Sud ed è subito Fiesta. Svezia e Messico ottengono il pass per gli ottavi di Russia 2018.

    MESSICO – SVEZIA 0-3 (50° Augustinsson, 61° rig. Granqvist, 74° aut. Alvarez)

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo (65° Fabian); Guardado (75° Je.Corona), Herrera; Lozano, Vela, Layùn (89° Peralta); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson (57° Svensson), Ekdal (80° Hiljemark), Forserg; Berg (68° Kiese-Thelin), Toivonen.

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Gallardo (M), Larsson (S), Moreno (M), Layun (M), Lustig (S).

     

    Veniamo ora alle sfide del Gruppo E, partendo da Serbia-Brasile.

    Il Brasile prova a partire forte ma al 10° perde già Marcelo per infortunio, dentro Filipe Luis. Passano i minuti e la Serbia prova a crescere. Al 25° dopo una serie di rimpalli Neymar si trova a calciare nei pressi dell’area piccola, Stojikovic riesce a deviare la conclusione. Al 35° palla geniale di Coutinho per Paulinho che s’inserisce tra i due centrali e beffa il portiere con un pallonetto, Brasile in vantaggio. Nel finale ci prova Neymar da fuori ma non trova lo specchio della porta, si va al riposo con i verdeoro avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Brasile sembra voler gestire ma al 52° Ljajic riparte veloce trovando la squadra avversaria posizionata male, l’uno-due con Tadic però non si concretizza e la difesa salva. Al 57° gran palla di Coutinho per Neymar, il numero 10 tenta il tiro ma Stojikovic è attento e mette in corner. Clamorosa occasione per Mitrovic al 60°, l’attaccante gira di testa verso la porta una respinta di Alisson ma Thiago Silva è in traiettoria e salva. E’ un vero e proprio assedio della Serbia ma il Brasile tiene, al 65° Mitrovic colpisce di testa ma Alisson blocca. Nel momento di maggiore difficoltà il Brasile raddoppia con il colpo di testa di Thiago Silva su corner di Neymar. Nel finale Neymar cerca insistentemente il gol ma non riesce a trovarlo, finisce 2-0 il Brasile vince il suo gruppo e vola agli ottavi di finale.

     

    SERBIA – BRASILE 0-2 (35° Paulinho, 68° Thiago Silva)

    Serbia (4-2-3-1): Stojikovic; Kolarov, Velijkovic, Milenkovic, Rukavina; Milinkovic-Savic, Matic; Kostic (82° Radonjc), Ljajic (75° Zivkovic), Tadic; Mitrovic (89° Jovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo (10° Filipe Luis); Paulinho (66° Fernandinho), Casemiro; Willian, Coutinho (80° Renato Augusto), Neymar; Gabriel Jesus.

    Allenatore: Tite.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Ljajic (S), Matic (S), Mitrovic (S).

     

    Passiamo ora all’altra gara del Gruppo E di Russia 2018, Svizzera-Costa Rica. 

    Costa Rica, ormai matematicamente eliminata, sembra non aver niente da perdere e al 6° Borges con un buon colpo di testa colpisce il palo, al 7° altra occasione per i centroamericani ma Sommer salva sulla conclusione di Gamboa. Al 10° altro legno per Costa Rica, stavolta è Colindres a colpire la traversa con un tiro dal limite. La Svizzera si vede al 17° con un tiro di Gavranovic fuori non di molto. Costa Rica insiste e al 20° Sommer è ancora decisivo su conclusione di Colindres. Al 31° la Svizzera passa in vantaggio, lungo cross di Lichtsteiner, sponda di Embolo e tiro al volo di Dzemaili che batte Navas. Costa Rica torna a rendersi pericolosa ma al riposo si va con gli elvetici avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Dopo un inizio senza emozioni, da un corner al 55° arriva il pareggio di Costa Rica grazie al colpo di testa di Waston. La partita continua sui binari dell’equilibrio, non si assiste a grandi palle gol. Al 78° Drmic cerca il colpo di testa vincente ma il pallone colpisce il palo. Al 87° la Svizzera trova il vantaggio con la conclusione rasoterra di Drmic su assist di Zakaria. Nel recupero prima l’arbitro assegna un rigore, che poi toglie per fuorigioco grazie al VAR, poi al 92° fischia un fallo di Zakaria in area, rigore confermato, dal dischetto va Ruiz, palla sulla traversa, testa di Sommer e gol. Finisce così, è un pareggio che permette alla Svizzera di ottenere il passaggio agli ottavi.

    SVIZZERA – COSTA RICA 2-2 (31° Dzemaili (S), 55° Waston (C) 87° Drmic (S), 92° aut. Sommer (S))

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Rodriguez, Akanji, Schar, Lichtsteiner; Behrami (60° Zakaria), Xhaka; Embolo, Dzemaili, Shaqiri (81° Lang); Gavrinovic (69° Drmic).

    Allenatore: Petkovic.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (93° Smith), Acosta, Gonzalez, Waston Manley, Oviedo; Colindres (81° Wallace), Borges, Guzman Perez (91° Azofeifa), Bryan Ruiz; Campbell.

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Gamboa (C), Campbell (C), Lichtsteiner (S), Zakaria (S), Schar (S).

     

     

     

     

     

     

  • Russia 2018, Brasile vittoria sofferta, bene Svizzera e Nigeria

    Russia 2018, Brasile vittoria sofferta, bene Svizzera e Nigeria

    Tanta fatica, paura di non farcela e complicare il girone del Mondiale di Russia 2018 ma alla fine il Brasile è riuscito con qualche fatica a battere Costa Rica.

    Un 2-0 concretizzatosi nei minuti di recupero con i gol di Coutinho e Neymar, dopo un primo tempo piuttosto moscio e con poche idee, l’ingresso di Douglas Costa ad inizio ripresa e di Firmino poco dopo, ha dato quell’accelerazione e quella freschezza che alla fine ha portato a sbriciolare il muro difensivo di Costa Rica.

    Sicuramente tra gli uomini copertina c’è Neymar che ha subito diversi falli, ha sprecato alcune occasioni, si è visto fischiare e poi togliere un rigore con il VAR ed al 97° ha trovato il gol del 2-0 prima di scoppiare a piangere.

    Dopo il Brasile è stato il turno di Nigeria ed Islanda, la squadra africana giocava per se, una sconfitta sarebbe valsa l’eliminazione, ed anche involontariamente per l‘Argentina. 

    Dopo un primo tempo noioso, si è scatenato Musa che con la doppietta ha piegato il team nordico ed ha reso tutto aperto nel girone D. Rammarico per l’Islanda per il rigore fallito da G.Sigurdsson che avrebbe, a 5 minuti dalla fine, riaprire il match.

    Gran partita in serata tra Serbia e Svizzera, un vero e proprio spareggio qualificazione, essendo lo stesso girone del Brasile, che ha visto la Serbia andare avanti dopo 5 minuti con Mitrovic e poi venir raggiunta ad inizio ripresa da Xhaka e sorpassata al 90° da Shaqiri per il trionfo svizzero. I rossocrociati fanno così un gran passo verso la qualificazione, la Serbia dovrà giocarsi le residue speranze nel match col Brasile. 

    Si comincia con la prima sfida di giornata, valevole per il secondo turno della fase a gironi, del gruppo E di Russia 2018. 

    Si parte e come prevedibile a fare la partita è il Brasile, è però un possesso palla sterile, Costa Rica si chiude bene e non concede occasioni. Al 13° la prima occasione è per i centroamericani con Borges bravo a farsi trovar pronto sul passaggio arretrato di Gamboa, il suo tiro esce di poco. Al 25° il Brasile trova il vantaggio ma Gabriel Jesus è nettamente in fuorigioco sul tiro di Marcelo. I verdeoro crescono e al 27° Neymar si inserisce ma non controlla bene, Navas riesce a salvare. Marcelo prima, Coutinho poi, ci provano col tiro da fuori ma non trovano lo specchio. Non accade molto altro, al riposo si va sul risultato di 0-0.

    Si riparte con l’ingresso di Douglas Costa al posto di Willian. Al 49° super doppia chance per il Brasile, Gabriel Jesus si alza e colpisce di testa ma il pallone si stampa sulla traversa, la palla torna a disposizione di Coutinho che calcia ma la difesa di Costa Rica si salva con un po’ di affanno. Il Brasile aumenta i ritmi, al 56° serve un gran riflesso di Navas per salvare la conclusione al volo di Neymar. Neymar è nuovamente protagonista al 72° il suo tiro da fuori esce di pochissimo. Al 78° accelerazione di Douglas Costa che serve Jesus che appoggia verso Neymar, Gonzalez tocca l’attaccante che cade, Kuipers indica il dischetto. Richiamato dal VAR l’arbitro rivede le immagini e cambia idea, niente rigore. Sembra una partita stregata ma al 91° Coutinho s’infila in area e con un tocco di punta supera Navas. AL 93° splendida giocata Firmino-Coutiho-Firmino con il calciatore del Liverpool che non riesce a concludere bene. Al 97° c’è gioia anche per Neymar che spinge in rete il perfetto assist di Douglas Costa. Finisce così il Brasile soffre ma vince, finisce già l’avventura di Costa Rica a Russia 2018. 

     

    BRASILE – COSTA RICA 2-0 (91° Coutinho, 97° Neymar)

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Casemiro, Paulinho (68° Firmino); Willian (46° Douglas Costa), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (93° Fernandinho).

    Allenatore: Tite.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (75° Calvo), Gonzalez, Acosta, Duarte, Oviedo; Venegas, Guzman (84° Tejeda), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (54° Bolanos).

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Neymar (B), Coutinho (B), Acosta (C).

     

    Passiamo adesso alla sfida valevole per il girone D di Russia 2018.

    Pronti via e l’Islanda si conquista una punizione, calciata da G.Sigurdsson e respinta in corner da Uzoho. La partita si mantiene equilibrata, senza grandi emozioni, con le squadre che non vogliono correr rischi. Al 45° una punizione di G.Sigurdsson crea qualche apprensione alla difesa nigeriana, nessuno però riesce a toccare in gol. Il primo tempo finisce 0-0.

    La partenza della Nigeria è decisamente ottima tant’è che al 49° Moses si lancia sulla fascia, crossa in mezzo, Musa controlla, fa toccare terra al pallone e lo colpisce sorprendendo Halldórsson per il gol del 1-0. Al 57° bel tiro di Ndidi che con una deviazione si impenna, Halldórsson non si fa sorprendere. L’Islanda prova a fare la partita, la Nigeria attende e prova a rendersi insidiosa con le ripartenze veloci. Al 72° Balogun sorprende tutti con il suo colpo di testa su azione da corner, palla alta di poco. Passano due minuti ed è la traversa, su buon tiro da fuori, a dire no alla possibile doppietta di Musa. Doppietta rimandata solo di un minuto perché su lancio lungo Musa salta Arnason, dribbla Halldórsson e poi deposita in rete. Al 79° ingenuità di Ebuehi che tocca Finnbogason in area, l’arbitro non fischia ma viene richiamato dal VAR e viste le immagine assegna il rigore che però G.Sigurdsson calcia alto. Sostanzialmente l’errore di G.Sigurdsson chiude il match, vince la Nigeria 2-0 e tiene così viva ogni possibilità di qualificazione agli ottavi di Russia 2018.

     

    NIGERIA – ISLANDA 2-0 (49°, 75° Musa)

    Nigeria (3-5-2): Uzoho; Omeruo, Ekong, Balogun; Moses, Etebo (90° Iwobi), Obi Mikel, Ndidi, Idowu (46° Ebuehi); Musa, Iheanacho (84° Ighalo).

    Allenatore: Rohr.

    Islanda (4-4-2): Halldórsson; Saevarsson, Arnason, R.Sigurdsson (65° Ingason), Magnusson; Gíslason, Gunnarsson (87° Skulason), G.Sigurdsson, Bjarnason; Bödvarsson (71° Sigurdarson), Finnbogason. .

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Conger.

    Ammoniti: Idowu (N)

     

    Veniamo adesso all’ultima gara di questa giornata di Russia 2018.

    Parte meglio la Serbia che ha subito una bella occasione con il colpo di testa di Mitrovic, Sommer si salva. Al 5° la sfida si ripete, ma stavolta ha la meglio Mitrovic il cui colpo di testa finisce in rete. La risposta svizzera è sui piedi di Dzemaili che, servito con precisione cerca di sorprendere con il tocco volante Stojkovic, il portiere serbo si salva con il guizzo. La partita si mantiene viva, al 30° occasione per Dzemaili ci prova ma spreca la buona occasione. Sul finale di tempo ci prova Tadic ma la sua conclusione esce di poco. Si va al riposo con la Serbia avanti 1-0.

    Si riparte con l’ingresso di Gavranovic per Seferovic nella Svizzera. Al 52° Shaqiri va alla conclusione e colpisce Kolarov, la palla arriva a Xhaka che colpisce al volo e realizza un gran gol. La Svizzera ci crede e al 58°, con un gran tiro a giro di Shaqiri, colpisce l’incrocio dei pali. La partita si mantiene vivace, entrambe vogliono vincere anche perché il pareggio non serve a nessuna delle due. Al 90° ripartenza velocissima di Shaqiri che riesce a presentarsi solo davanti a Stojkovic e con un tocco morbido lo batte per il vantaggio della Svizzera. Finisce così, la Svizzera in rimonta batte la Serbia e aggancia il Brasile in testa al girone E di Russia 2018.

     

    SERBIA – SVIZZERA 1-2 (5° Mitrovic (Se), 52° Xhaka (Sv), 90° Shaqiri (Sv))

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic (81° Radonjic); Tadic, Milinkovic-Savic, Kostic (64° Ljajic); Mitrovic.

    Allenatore: Krstajic.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schär, Akanji, Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (72° Embolo), Zuber (93° Drmic); Seferovic (46° Gavranovic).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Milinkovic-Savic (Se), Milivojevic (Se), Matic (Se), Mitrovic (Se), Shaqiri (Sv).

  • Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    E’ stata una giornata incredibile e piena di sorprese quella appena conclusasi al Mondiale di Russia 2018.

    In questa domenica erano in programma gli esordi per due grandissime favorite, la Germania, campione del mondo in carica, e il Brasile ed entrambe hanno deluso.

    Una Germania poco equilibrata e poco incisiva sotto porta ha concesso molte occasioni al Messico e dopo aver subito il gol di Lozano, su una ripartenza, non è stata in grado di recuperare il risultato ed è uscita sconfitta per 1-0.

    Il Brasile invece, partito molto bene e con 20 minuti di bel gioco, ha sbloccato il risultato con un gioiello di Coutinho ma poi ha abbassato i ritmi, ha permesso alla Svizzera di crederci e ha incassato il gol di Zuber, su azione di corner ad inizio ripresa.

    Nell’altra gara di giornata sorride la Serbia che, grazie ad un gran gol di Kolarov su calcio di punizione, ha sconfitto 1-0 Costa Rica ed ha conquistato così la vetta del girone.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa giornata a Russia 2018. 

    Si parte con un certo equilibrio, la prima emozione al 12° quando Gonzalez, tutto solo in mezzo all’area colpisce male di testa spedendo alto. La partita la fa la Serbia, a parte però due buoni inserimenti di Milinkovic-Savic, la porta di Navas non corre rischi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte ed al 50° Milinkovic-Savic mette Mitrovic davanti a Navas, la sfida tra i due la vince il portiere che respinge la conclusione. Al 56° Kolarov pennella una punizione perfetta che non lascia scampo all’estremo difensore del Costa Rica, Serbia in vantaggio. La squadra di Ramirez prova un tentativo di assalto ma non riesce a creare occasioni nitide. Costa Rica insiste, la Serbia spreca le chance di 2-0 in contropiede, alla fine, dopo quasi 8 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, la prima gara del gruppo E di Russia 2018 la vince la Serbia 1-0.

     

    COSTA RICA – SERBIA 0-1 (56° Kolarov)

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa, Acosta, Gonzalez, Duarte, Calvo; Venegas (60° Bolanos), Guzman (73° Colindres), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (66° Campbell).

    Allenatore: Ramirez.

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic; Tadic (82° Rukavina), Milinkovic-Savic, Ljajic (70° Kostic); Mitrovic (89° Prijovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Calvo (C), Guzman (C), Ivanovic (S), Prijovic (S).

     

    Ora andiamo a raccontare la partita d’esordio a Russia 2018 dei campioni del mondo in carica della Germania.

    La partenza è frizzante ed in soli due minuti si registrano una chance per parte. Il Messico tiene alti i ritmi ed impegna due volte Neuer. E’ una sfida che viaggia su ritmi alti, con potenziale occasioni da ambo i lati. Al 35° l’ennesima ripartenza messicana si concretizza con Lozano che dentro l’area batte Neuer. La risposta tedesca è immediata, il calcio di punizione di Kroos è quasi perfetto ma Ochoa la tocca quanto basta per metterla sulla traversa. Il primo tempo si chiude con il Messico meritatamente avanti 1-0.

    Ci si aspetta una Germania aggressiva ed invece i tedeschi tengono ritmi troppo bassi per sorprendere la difesa messicana. La squadra di Low mantiene un atteggiamento spregiudicato e concede spazi al Messico che però non li sfrutta per trovare il potenziale 2-0. Il copione non cambia, Germania a provare di trovare il pareggio, Messico pronto a chiudersi e ripartire. Low prova ad inserire più punte, Brandt con un gran tiro sfiora il palo ad un minuto dal 90°. Finisce così, il Messico compie l’impresa di battere la Germania.

     

    GERMANIA – MESSICO 0-1 (35° Lozano)

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Plattenhardt (79° Gomez); Kroos, Khedira (60° Reus); Müller, Özil, Draxler; Werner (86° Brandt).

    Allenatore: Low.

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Salcedo, Ayala, Moreno, Gallardo; Herrera, Guardado (73° Marquez); Layùn, Vela (58° Alvarez), Lozano (66° Jimenez); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Moreno (M), Muller (G), Hummels (G), Herrera (M).

     

    Concludiamo con l’ultima gara odierna, l’esordio al Mondiale del Brasile.

    La partenza del Brasile è super, ritmi alti, giocate veloci. Al 12° Paulinho si lancia in area sfruttando un’indecisione della difesa Svizzera, il centrocampista verdeoro colpisce male la palla e Sommer riesce a salvarsi, anche se la terna non concede il corner. Al 20° il Brasile passa in vantaggio con Coutinho che lascia partire un tiro a giro stupendo, che bacia il palo interno e s’insacca. Trovato il gol il Brasile inizia ad abbassare i ritmi, la Svizzera si fa più audace, ci mette più intensità ma alla fine Alisson non corre rischi. Si va al riposo sul 1-0 Brasile.

    Pronti via, la Svizzera ci prova e al 50° trova il pareggio con il colpo di testa di Zuber su azione da corner. La Svizzera ci crede e prova a rendersi insidiosa, mantenendo sempre la giusta intensità. I verdeoro provano nuovamente a premere sull’acceleratore ma non riescono a sfondare il muro elvetico. Al 90° Sommer è bravissimo a respingere il colpo di testa di Firmino su punizione di Neymar. Al 91° è Miranda ad avere la grande chance ma la sua conclusione passa molto vicina al palo ma esce. Nell’ultimissimo minuto di recupero ci prova anche Renato Augusto ma Schar è attento e respinge a due passi dalla linea. Finisce così, la Svizzera riesce a fermare sul pareggio il Brasile.

     

    BRASILE – SVIZZERA 1-1 (20° Coutinho (B), 50° Zuber (S))

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Casemiro (60° Fernandinho), Paulinho (67° Renato Augusto); Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (79° Firmino).

    Allenatore: Tite.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner (87° Lang), Schar, Akanji, Rodriguez; Behrami (70° Zakaria), Xhaka; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic (80° Embolo).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Lichtsteiner (S), Casemiro (B), Schar (S), Behrami (S).

     

  • Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Con Star Sixes il calcio a sei indoor ha riportato diverse leggende del calcio su un campo di calcio, seppur in formato ridotto, fondendo così nostalgia e spettacolo.

    120 stelle per 12 Nazioni

    Dal 13 al 16 Luglio. alla O2 Arena di Londra, in Star Sixes si sono visti nuovamente giocare a livello agonistico calciatori del calibro di Alessandro Del Piero, Roberto Carlos, Rivaldo, Fabrizio Ravanelli, Steven Gerrard, Dida, Juninho, Chris Sorensen Sebastien Frey, Youri Djorkaeff, Vincent Candela, Fernando Couto, Nuno Gomes, Carles Puyol.

    Questi ed altri campioni, tutte vecchie glorie, si sono sfidati giocando in 12 nazioni, oltre alla nostra Italia sponsorizzata dal brand di gaming online StarCasinò, hanno partecipato  Spagna, Brasile, Germania, Francia, Inghilterra, Portogallo, Nigeria, Scozia, Messico, Cina, Danimarca.

    Il Cammino dell’Italia

    Il torneo ha messo in mostra contenuti di valore, unendo atletismo, sfida e spettacolo. La formazione Italiana, accompagnata ufficialmente da StarCasinò, motivo per cui il torneo in Italia ha assunto la denominazione ufficiale di Star Sixes ¦ StarCasinò, capitanata da Alex Del Piero ha purtroppo dovuto cedere il passo, nei quarti di finale, alla Francia che si è successivamente laureata campione del torneo. Le speranze di una vittoria finale non erano poche, infatti dopo un ottimo girone eliminatorio, dove la nostra compagine ha subito solo la sconfitto all’esordio contro il Brasile, a cui sono poi seguite due nette vittorie contro la Nigeria prima e la Cina dopo. Purtroppo l’incontro con la risvegliata Francia che si era qualificata dopo un girone eliminatorio non esaltante e soltanto di diritto per la differenza reti, ha spento ogni speranza.

    L’orgoglio Francese

    Si sa che i Francesi non demordono facilmente, così nella fase ad eliminazione diretta è venuto fuori l’orgoglio che li ha portati a battere prima appunto l’Italia, subito dopo la Spagna, che tra l’altro fino a quel momento era favorita insieme al Brasile in quanto uniche imbattute, per poi ritrovarsi in finale e giocare per la seconda volta contro la Danimarca, che appunto aveva eliminato i verdeoro, compagna del girone eliminatorio con cui aveva pareggiato, e batterla in finale per 2 a 1.

    Il torneo ha avuto una ampia copertura televisiva, trasmesso in italia dal canale FOX SPORT sul satellite di Sky, ma gli highlights del match e i contenuti più esclusivi, con la collaborazione del team di Serie A operazione Nostalgia, sono disponibili sul sito Star Sixes e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di StarCasinò.

    Buzzoole

  • Canada 2015: verso i quarti di finale, senza il Brasile

    Canada 2015: verso i quarti di finale, senza il Brasile

    Il Mondiale di Calcio Femminile di Canada 2015 è entrato nella fase ad eliminazione diretta e già dagli ottavi è arrivata la prima sorpresa.

    Il Brasile, che aveva superato la fase a gironi con tre successi su tre sfide giocate e senza subire nemmeno una rete, è la prima grande a lasciare il torneo. Ad eliminare le verdeoro ci ha pensato l’Australia per 1-0.

    Tutto secondo pronostico invece per le altre nazionali candidate a cercare di conquistare la finale, passano infatti Germania, Cina, Francia, Usa, Inghilterra, le padrone di casa del Canada e le campionesse in carica del Giappone.

    L'esultanza delle Australiane | Foto Twitter
    L’esultanza delle Australiane | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle sfide degli ottavi di finale di Canda 2015.

    GERMANIA – SVEZIA 4-1

    Tutto facile per la Germania, una delle superfavorite al titolo, che si sbarazza agevolmente della Svezia. La gara s’indirizza subito nel primo tempo grazie a Mittag che prima segna il gol del 1-0 al 24° e poi si procura un rigore, per la verità dubbio, che Sasic trasforma. Nella ripresa la Svezia continua a non produrre niente e al 78° Sasic realizza la doppietta che vale il 3-0. A questo punto, con un moto d’orgoglio, la Svezia trova il gol con Sembrant e un paio di minuti dopo avrebbero anche la palla del 2-3, miracolo di Angerer. A chiuderla definitivamente ci pensa Maroszan al 88°.

    CINA – CAMERUN 1-0

    Basta un gol di Wang Shanshan, ad inizio partita, alla Cina per sconfiggere il Camerun e volare così ai quarti di finale del mondiale. Le cinesi tornano così a recitare un ruolo da protagoniste nel mondiale di calcio femminile mentre le ragazze africane escono ma certamente tra tanti applausi.

    BRASILE – AUSTRALIA 0-1

    Colpo di scena a Moncton, l’Australia sorprende ed elimina il Brasile. Sfida frizzante nei primi quarantacinque minuti con le squadre che se la giocano ma non riescono a superarsi. Nella ripresa, come da logica, i ritmi calano, la sfida comunque rimane in bilico almeno sino al 80° quando Simon conclude in gol una perfetta ripartenza delle Matildas. Una rete che le sudamericane non riusciranno a rimontare e che permette all’Australia di entrare tra le prime 8 del mondo.

    CANADA – SVIZZERA 1-0 

    Le padrone di casa del Canada hanno la meglio sulla Svizzera a passano il turno raggiungendo i quarti di finale. Nella prima frazione le canadesi sfiorano il gol con la traversa di Belanger e una grande parata di Thalmann. Nella ripresa il gol arriva sempre grazie a Belanger che, al minuto 52°, gira in gol un assist di Sinclair. Le elvetiche abbozzano una reazione ma è il Canada ad avere anche la palla del 2-0 con Abbe che salva sulla linea un tocco della solita Belanger.

    FRANCIA – COREA DEL SUD 3-0

    Tutto facile per la Francia che in sostanza chiude in soli 8 minuti la pratica Corea del Sud. Le transalpine passano subito alla prima occasione con Delie che al 4° conclude in gol una bella azione. Passano 4 minuti e con una combinazione sulla fascia opposta al gol del 1-0, Thomis infila in gol il 2-0. La Corea del Sud non ha alcuna reazione e ad inizio ripresa incassa pure il gol di Delie che fissa il risultato sul 3-0.

    INGHILTERRA – NORVEGIA 2-1

    L’Inghilterra ribalta l’iniziale vantaggio della Norvegia ed ottiene il passaggio del turno. La prima frazione di gioco è sostanzialmente ad appannaggio delle scandinave che però non riescono a segnare. Il gol per la Norvegia però arriva ad inizio ripresa con il colpo di testa di Gulbrandsen su azione di corner. La reazione inglese è immediata ed arriva con la stessa moneta, colpo di testa di Houghton su calcio d’angolo. A rompere l’equilibrio, ci pensa Bronze che al 76° infila un gran tiro dalla distanza che vale il successo per le inglesi.

    USA – COLOMBIA 2-0

    Gli Stati Uniti battono una coriacea Colombia che grazie al suo portiere Perez, nella prima frazione riesce a tenere inviolata la propria porta. La svolta arriva ad inizio ripresa, Perez commette fallo su Morgan, è rigore e rosso per il portiere. Wambach spreca fallendo la trasformazione ma gli Usa sfruttano la superiorità numerica e passano al 53° con il diagonale di Morgan e la chiudono al 66° con Lloyd che realizza un altro calcio di rigore concesso alla squadra a stelle e strisce. 

    GIAPPONE – OLANDA 2-1

    Il Giappone prosegue la sua corsa verso la riconferma del titolo, il mondiale delle debuttanti olandesi finisce qua. Partenza migliore dell’Olanda che non sfrutta una buona chance con Martens, poi si accende la Nadeshiko che al 10° passa con Ariyoshi brava a girare in rete la respinta della difesa Orange dopo una traversa colpita da Ogimi. Nel resto del primo tempo il Giappone sfiora il raddoppio che non arriva. Nella ripresa l’Olanda ci mette pressione ed impegno ma non crea pericoli sino al 76° quando prima Kaihori è strepitosa a respingere d’istinto su una deviazione da corner e subito dopo la difesa respinge la conclusione di van de Ven. Passano 2 minuti e il Giappone trova il 2-0 con un piazzato vincente di Sakaguchi. Le Orange si spengono prima di riaccendersi al 92° con van de Ven che accorcia le distanze sfruttando una papera del portiere nipponico. C’è giusto tempo dell’ultimo brivido con un tiro di Miedema smorzato a pochi secondi dal termine. Vince il Giappone. 

     

    RISULTATI OTTAVI DI FINALE CANADA 2015

    GERMANIA – SVEZIA 4-1 (24° Mittag (G), 36° rig. 78° Sasic (G), 82° Sembrant (S), 88° Maroszan (G)

    CINA – CAMERUN 1-0 (12° Wang Shanshan)

    BRASILE – AUSTRALIA 0-1 (80° Simon)

    CANADA – SVIZZERA 1-0 (52° Belanger)

    FRANCIA – COREA DEL SUD 3-0 (4°, 48° Delie, 8° Thomis)

    INGHILTERRA – NORVEGIA 2-1 (54° Gulbrandsen (N), 61° Houghton (I), 76° Bronze (I))

    USA – COLOMBIA 2-0 (53° Morgan, 66° rig. Lloyd)

    GIAPPONE – OLANDA 2-1 (10° Ariyoshi (G), 78° Sakaguchi (G), 92° van de Ven (O)

     

    TABELLONE QUARTI DI FINALE 

    CINA – USA

    GERMANIA – FRANCIA

    AUSTRALIA – GIAPPONE

    INGHILTERRA – CANADA

     

  • Canada 2015: Giappone e Brasile già agli ottavi

    Canada 2015: Giappone e Brasile già agli ottavi

    La seconda giornata dei Mondiali di Calcio Femminile di Canada 2015 ha riservato nuovamente tanti gol, alcuni dei quali davvero di pregevole fattura, tantissime emozioni, qualche sorpresa ed anche i primi verdetti.

    Le campionesse in carica del Giappone ed il Brasile sono infatti le prime due squadre ad aver strappato il biglietto per gli ottavi di finale.

    Sorprendenti invece le sconfitte di Francia e Nigeria, rispettivamente con Colombia ed Australia, per due motivi diversi: le transalpine erano da tutti considerate tra le squadre favorite ad un lungo percorso e questo stop potrebbe complicare la corsa mentre le africane avevano mostrato un bel calcio nella prima sfida, rendendole di fatto sorpresa d’inizio torneo.

    Veniamo al racconto delle sfide.

    GIRONE A

    CANADA – NUOVA ZELANDA 0-0

    Finisce 0-0 la sfida tra le padrone di casa e la Nuova Zelanda. Una sfida che è stata condizionata anche dal meteo, una fortissima pioggia si è infatti abbattuta durante il match. Protagonista assoluta è stato il portiere delle neozelandesi Erin Nayler che con i suoi interventi ha salvato la propria porta. La Nuova Zelanda però può anche rimpiangere il fatto di aver fallito un calcio di rigore al 31°, calciato da Hearn sulla traversa.

    CINA – OLANDA 1-0

    Colpo della Cina che torna in corsa per la qualificazione agli ottavi andando a sconfiggere l’Olanda. Le asiatiche hanno giocato meglio delle Orange nell’arco della gara, hanno colpito una traversa e al 91° con Wang, abile a sfruttare una disattenzione della difesa olandese, hanno trovato il gol da 3 punti.

    RISULTATI E CLASSIFICA DEL GIRONE A

    CANADA – NUOVA ZELANDA 0-0

    CINA – OLANDA 1-0 (91° Wang)

    Canada 4 pt, Cina e Olanda 3, Nuova Zelanda 1

     

    GIRONE B

    GERMANIA – NORVEGIA 1-1

    Pareggio a sorpresa per le fortissime tedesche che vengono fermate sul 1-1 da una buona Norvegia. La partenza della Germania è super con Mittag che, dopo 5 minuti, è abile a girare in porta una corta respinta del portiere norvegese su tiro di Maroszan. Il gol carica le ragazze di Neid che spingono alla ricerca del raddoppio. Le scandinave, con qualche fatica, reggono il colpo e nella ripresa trovano il pari con una punizione fantastica di Mjelde. La Germania ci riprova ma Sasic trova sulla sua strada Hjelmseth che gli nega il gol, finisce 1-1.

    THAILANDIA – COSTA D’AVORIO 3-2

    La Thailandia festeggia la prima storica vittoria nel mondiale e lo fa ai danni di una Costa d’Avorio che dopo soli 4 minuti con il gol di Nguessan aveva trovato il vantaggio. La risposta delle asiatiche si è concretizzata con Srimanee che prima ha pareggiato al 26° e poi ha portato avanti la sua squadra nel recupero del primo tempo. Nella ripresa la Thailandia ha rinforzato il vantaggio con la rete di Chawong. Le ragazze africane hanno reagito, accorciato con Nahi ma poi la traversa ha definitivamente spento le speranze ivoriane.

    RISULTATI E CLASSIFICA DEL GIRONE B

    GERMANIA – NORVEGIA 1-1 (4° Mittag (G), 61° Mjelde (N))

    THAILANDIA – COSTA D’AVORIO 3-2 (4° Nguessan (C), 26°, 45°+3 Srimanee (T), 75° Chawong (T), 88° Nahi (C))

    Germania e Norvegia 4 pt, Thailandia 3, Costa d’Avorio 0

     

    GIRONE C

    GIAPPONE – CAMERUN 2-1

    Il gol della giapponese Sameshima | Foto Twitter
    Il gol della giapponese Sameshima | Foto Twitter

    Il Giappone soffre ma porta a casa un successo pesantissimo sul Camerun, che vale il passaggio matematico agli ottavi di finale di Canada 2015. Nadeshiko subito avanti dopo sei minuti con Sameshima che sfrutta l’incertezza della difesa avversaria e deposita in gol a porta vuota. Tutto facile anche al 17° quando è Sugasawa di testa a spinger in gol dopo un’uscita errata di Ngo Ndom. Il secondo tempo è un assedio del Camerun che però trova solo al 90° con Nchout il gol del 1-2. Nel recupero però brivido per il Giappone, il colpo di testa di Enganamouit esce di pochissimo.

    SVIZZERA – ECUADOR 10-1

    Tutto facile per la Svizzera che asfalta l’Ecuador con ben 10 gol. Nel primo tempo le sudamericane tengono, vanno al riposo solo sullo 0-2 per l’autogol di Ponce e la rete di Aigbogun. Nella ripresa le elvetiche si scatenano, tripletta di Humm in 5 minuti, 3 gol anche per Bachmann, uno per Moser e ancora un autogol per Ponce. La stessa Ponce è l’autrice del gol della bandiera dell’Ecuador.

    RISULTATI E CLASSIFICA GIRONE C

    GIAPPONE – CAMERUN 2-1 (6° Sameshima (G), 17° Sugasawa (G), 90° Nchout (C))

    SVIZZERA – ECUADOR 10-1 (24° aut. Ponce (E), 45°+2 Aigbogun (S), 47°, 49°, 52° Humm (S), 60° rig., 61°, 81° Bachmann (S), 64° rig. Ponce (E), 71° aut. Ponce (E), 76° Moser (S))

    Giappone 6 pt, Svizzera e Camerun 3, Ecuador 0

     

    GIRONE D

    USA – SVEZIA 0-0

    Una delle sfide più attese di questo mondiale, si chiude a reti bianche e con poche emozioni. Primo tempo leggermente di prevalenza a stelle e strisce, ripresa meglio la Svezia con l’occasione di Seger nel finale salvata sulla linea dalla difesa americana.

    AUSTRALIA – NIGERIA 2-0

    L’Australia gioca un gran match e ridimensiona una Nigeria, lontana parente di quella vista all’esordio contro la Svezia. La gara la decide Simon che segna una rete per tempo, sigla il vantaggio nella prima frazione al 29° e poi la chiude definitivamente al 68°.

    RISULTATI E CLASSIFICA DEL GIRONE D

    USA – SVEZIA 0-0

    AUSTRALIA – NIGERIA 2-0 (29°, 68° Simon)

    Usa 4 pt, Australia 3, Svezia 2, Nigeria 1

     

    GIRONE E

    BRASILE – SPAGNA 1-0

    Basta un gol di Alves, al 44°, alle verdeoro per battere la Spagna e guadagnarsi la matematica qualificazione agli ottavi. La partita per la Seleçao non è stata certo semplice perche le spagnole hanno avuto anche le occasioni di trovare il vantaggio. Sbloccata la gara però nella ripresa per il Brasile è stato semplice gestire il risultato. La spagna ora dovrà sudarsi il passaggio del turno.

    COREA DEL SUD – COSTA RICA 2-2

    Il Costa Rica non si arrende mai e riesce a recuperare una partita che sembrava ormai persa. Al vantaggio delle Centramericane giunto al 17° con la rete di Herrera, ha risposto la Corea con un uno-due in soli 4 minuti marchiato dal gol dal dischetto di Ji So-Yun al 21° e dalla rete di Jeon Ga-Eul al 25°. Come già successo con la Spagna però il Costa Rica non molla, ci crede ed impatta sul 2-2 al 89° con Villalobos.

    RISULTATI E CLASSIFICA DEL GIRONE E

    BRASILE – SPAGNA 1-0 (44° Alves)

    COREA DEL SUD – COSTA RICA 2-2 (17° Herrera (Cos), 21° rig. Ji So-Yun (Cor), 25° Jeon Ga-Eul (Cor), 89° Villalobos (Cos)

    Brasile 6 pt, Costa Rica 2, Spagna e Corea del Sud 1

     

    GIRONE F 

    COLOMBIA –  FRANCIA 2-0 

    Delusione per la Francia che cade sotto i colpi di una sorprendente Colombia che con la grande organizzazione riesce ad imbrigliare e battere le Blues. Partenza buona per le transalpine ma vantaggio delle sudamericane con Andrade al 19°. La Francia prova a buttarsi in avanti ma sbatte contro la difesa ed il portiere colombiano e nel finale, dopo una sciocchezza del portiere Bouhaddi, la Colombia chiude il match con la rete di Usme.

    INGHILTERRA – MESSICO 2-1

    Si risolve nel finale una partita piuttosto combattuta. La vittoria la porta a casa l’Inghilterra che sblocca il match al 71° con Kirby e raddoppia al 82° con Carney. Nel recupero il Messico riesce a riaprirla con la rete di Ibarra ma non basta, i tre punti li portano a casa le inglesi.

    RISULTATI E CLASSIFICA DEL GIRONE F

    COLOMBIA – FRANCIA 2-0 (19° Andrade, 93° Usme)

    INGHILTERRA – MESSICO 2-1 (71° Kirby (I), 82° Carney (I), 91° Ibarra (M))

    Colombia 4 pt, Francia e Inghilterra 3, Messico 1

     

  • Elena Linari il “Thiago Silva” del Brescia

    Elena Linari il “Thiago Silva” del Brescia

    Classe 1994 ma già buona esperienza, grinta, abilità, temperamento ed un titolo di campionessa d’Italia che porta orgogliosamente del petto. Stiamo parlando del giovane difensore del Brescia e della nazionale italiana Elena Linari.

    Toscana, della provincia di Firenze, Elena ha saputo mettersi in luce in Serie A, dopo un passato con la maglia del Firenze, con il Brescia ed è salita alle cronache per un gol stupendo, su calcio di punizione, realizzato contro il Brasile nel Mondiale U20 in Giappone nel 2012.

    Abbiamo fatto una chiacchierata con lei per conoscerla meglio, dai suoi inizi, sino all’attualità.

    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile
    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perchè hai scelto di praticare questo sport?

    Diciamo che ho iniziato per caso, a 5 anni giocavo con gli amici ai giardinetti, non sapevo esistessero società di calcio per le bambine, mia mamma mi aveva iscritto a nuoto. Poi un amico mi disse che c’era un provino con l’Atletico Castello, squadre del mio paese. Ho fatto quel provino, mi hanno accolta benissimo, tutt’ora sono in ottimi rapporti con loro, mi sono appassionata e alla fine ho dovuto fare una scelta ed ho scartato il nuoto per il calcio.

    C’è un calciatore a cui ti sei ispirata o che puoi definire tuo idolo?

    Inizialmente, in nazionale, avevo il numero 13 quindi direi Alessandro Nesta. Anche Fabio Cannavaro mi piace, poi lui ha conquistato anche il Pallone d’Oro e non è semplice per un difensore. Uno che mi piace moltissimo è Thiago Silva, alcuni mi hanno paragonata anche a lui, del difensore brasiliano mi piace molto il suo stile in campo, il suo temperamento.

    Come abbiamo già anticipato, sei stata protagonista del Mondiale U20 del 2012 con la nazionale italiana, cosa ti ricordi di quell’evento, le tue sensazioni, cos’hai provato quando hai segnato quel super gol al Brasile?

    Giocare il mondiale è già un emozione unica, è impossibile descrivere la sensazione, è stato un mese fantastico, sia per il gruppo che si è venuto a creare, sia per l’ambiente e per l’organizzazione giapponese. Per quanto riguarda il gol, ogni volta che lo vedo non riesco a realizzare. Quando sono andata sul pallone ho cercato di calciare il più forte possibile, cercando di trovare lo specchio, quando ho colpito la palla ho sentito che era partito un buon tiro, però non avrei immaginato che sarebbe finita lì, in quel punto imparabile.

    Rimanendo al capitolo Nazionale, in questo 2014 c’è stata la grande delusione dell’eliminazione ad un passo dai Mondiali del 2015, come si riparte?

    E’ stata una bella batosta, ci tenevamo, poteva essere un punto di partenza importante. Da ciò che ho visto anche nell’ultimo ritrovo di Coverciano, sembra che siamo ripartiti con il piede giusto, con le convocazioni di giovani interessanti. Possiamo progettare così l’Europeo e magari creare un gruppo che può far bene per almeno una decina di anni.

    C’è una calciatrice dei campionati esteri con cui vorresti giocare? 

    Anche se non sono nel mio ruolo, giocano in avanti, direi le due tedesche Dzsenifer Marozsan e Lena Lotzen.

    Quest’anno hai avuto modo di affrontare l’esperienza della Champions League, se pur con due sconfitte molto pesanti contro un’avversaria di altissimo livello come il Lione. Cosa ti è rimasto di questa nuova avventura e cosa manca alle squadre italiane per cercare di competere a livello europeo?

    Il Lione è una grande squadra, è una società che ha fatto un grande lavoro e che ha portato le calciatrici a livello dei colleghi maschi. In Italia purtroppo manca un progetto serio, ma non deve essere un qualcosa di rapido e veloce, deve essere sviluppato con le giuste tempistiche, deve essere un progetto a lungo termine.

    Qual è il tuo punto di forza, dove vorresti migliorare?

    Punti di forza sicuramente la tecnica ed il lancio lungo. Vorrei migliorare in rapidità e velocità, sono ancora lenta nei movimenti nello stretto e magari ai ritmi della Serie A non si nota mentre è molto più evidente quando gioco all’estero con altri ritmi.

    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile
    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile

    Veniamo all’attualità, con il Brescia non siete partite fortissimo, ma ora siete in netta crescita e ad un passo dal Verona capoclassifica, l’obiettivo rimane sempre lo scudetto?

    L’obiettivo è riconfermarsi, un unico anno di vittorie non avrebbe alcun senso, potrebbe sembrare una casualità. La società ha creduto in noi giovani e noi vogliamo continuare a vincere, vogliamo aprire un ciclo di vittorie.

     C’è uno stadio in cui vorresti giocare? 

    Mi è piaciuto molto giocare al Rigamonti, è stata una bella esperienza. Da fiorentina per me sarebbe il top giocare allo Stadio Franchi di Firenze. Mi piacerebbe anche uno stadio all’inglese, con i tifosi vicini al campo.

    Veniamo all’ultima domanda, secondo te perchè i nostri lettori dovrebbero seguire il calcio femminile?

    Perchè è un calcio molto più vero. Anche con il pubblico c’è un rapporto diverso da quello distaccato che hanno i colleghi maschi. Le calciatrici si trovano a contatto diretto con i tifosi.

     

     

     

     

     

     

  • Mondiali 2014: medaglia di bronzo all’Olanda, battuto il Brasile

    Mondiali 2014: medaglia di bronzo all’Olanda, battuto il Brasile

    L’Olanda sconfigge il Brasile con il punteggio di 3-0 nella finale per il terzo posto di Brasile 2014. Gli oranje portano a casa la vittoria già nel primo quarto d’ora con i gol di Robin Van Persie e Daley Blind, poi il sigillo nel recupero di Georginio Gregion Emile Wijnaldum. Il Brasile, padrone di casa, chiude al quarto posto.

    Doveva essere reazione o crollo totale, segnale di orgoglio o resa definitiva. Per il Brasile di Felipe Scolari ancora una volta a manifestarsi sono state le seconde ipotesi. Finisce in maniera tragica, la peggiore, la più negativa: un’esperienza di una squadra che, dopo avere preso sette reti dalla Germania, riesce a subirne tre anche dall’Olanda, scrivendo il peggior risultato di sempre in un Mondiale in termini di gol subiti. Dieci reti in due partite per una squadre completamente allo sbando sotto ogni punto di vista – tattico, psicologico, tecnico e fisico che è scesa in campo con la spina staccata e la testa già in vacanza.
    olanda - van persieNon è un miracolo invece l’Olanda che anche in una partita snobbata alla vigilia dal suo allenatore, conferma la buona qualità di base del collettivo, la grande dedizione sotto la guida di Luis Van Gaal e saluta il mondiale brasiliano regalando il terzo posto dopo il secondo di Sudafrica 2010. Meglio di cosi nella loro storia gli oranje erano riusciti solo nei mitici anni 70′ con Cruyff.

    Al 2′ calcio di rigore per l’Olanda: scappa Robben e Thiago Silva lo stende: ma abbaglio clamoroso dell’arbitro in quanto il fallo è fuori area. Thiago Silva inspiegabilmente viene solo ammonito. Rigore realizzato da Van Persie che porta in vantaggio l’Olanda. Incredibile l’errore di David Luiz che, nell’occasione del rigore, è andato da solo ad accorciare lasciando Thiago Silva solo nell’1 contro 1 con Robben. Al 16′ altro errore di David Luiz  che non mette la palla in calcio d’angolo e di testa appoggia il pallone a Blid che a centro area non può fallire: raddoppio dell’Olanda. Brasile ancora molto deludente; non un’idea tattica, lento folle nelle scelte di certi singoli. Olanda padrona anche quando non ha palla.

    Al 49′ Robben fa un 1-2 velocissimo con Blind dopo che i brasiliani si sono fatti sorprendere da una punizione battuta velocemente. Tackle e salvataggio di Thiago Silva. Al 59′ Vllar dal limite dell’area respinta di Julio Cesar. Al 63′ tiro centrale di David Luiz blocca facilmente Cillessen. Al 75′  ci prova Hulk di prepotenza con il sinistro pallone alto. Al 91′ terzo gol dell’Olanda: palla laterale, cross da destra, tutti i brasiliani guardano, Wijnaldum mette dentro.

    BRASILE-OLANDA (0-2) 0-3

    BRASILE (4-3-3): Julio Cesar; Maxwell, David Luiz, Thiago Silva, Maicon; Luiz Gustavo (46′ Fernandinho), Paulinho (57′ Hernanes), Ramires (73′ Hulk); Oscar, Willian, Jo. Allenatore: Scolari

    OLANDA (3-5-2): Cillessen (90′ Vorm); De Vrij, Vlaar, Martins Indi; Blind (70′ Jaanmat), Clasie (89′ Veltman), De Guzman, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie, Robben.

    AMMONITI: 2′ Thiago Silva; 8′ Robben;  37′ De Guzman; 54′ Fernandinho; 70′ Oscar