Tag: boston red sox

  • World Series, i Red Sox festeggiano l’ottavo titolo

    World Series, i Red Sox festeggiano l’ottavo titolo

    E’ stato un confronto emozionante durato fino al sesto incontro, con un dominio netto da parte di Boston fin dall’inizio. L’8 – 1 segnato in gara 1 sembrava il preludio all’imminente successo, poi nelle due partite successive è accaduto il miracoloso recupero di St. Louis che si portava in vantaggio. La quarta e la quinta partita poi hanno visto il rabbioso recupero di Boston e così si è giunti a questa notte. Dove i Red Sox avevano ben due possibilità in casa per battere i rivali ed aggiudicarsi il titolo. Il computo finale delle partite è 4-2 per i neo-campioni.

    Diciamo subito che si è giunti a gara 6 in modo rocambolesco e pieno di discussioni, con decisioni arbitrali nelle due partite vinte dai Cardinals che sembravano voler solo tenere vivo lo spettacolo di un confronto mai stato veramente in discussione. Infatti pare essere piuttosto netta la distanza tecnica tra le due franchige, con la East Coast molto più competitiva.

    John Farrell alza la coppa | © Jamie Squire / Getty Images
    John Farrell alza la coppa | © Jamie Squire / Getty Images

    In quest’ultima partita al Fenway Park di Boston, giocata questa notte, si è visto come la promessa stella della Major League Michael Wacha (Cardinals) abbia tentato in tutti i modi di tenere a freno i forti battitori di casa. Ma al terzo inning sono arrivati i primi tre punti per i Red Sox, merito di Shane Victorino che batte sul recinto di gioco la palla permettendo alle basi occupate di svuotarsi.

    Nella frazione successiva i Red Sox mettono al sicuro il risultato, facendo capire a metà match che il destino delle World Series 2013 era già segnato.

    I Boston Red Sox esultano | © Jim Rogash / Getty Images
    I Boston Red Sox esultano | © Jim Rogash / Getty Images

    Unico rammarico della gara è non aver potuto assistere allo scontro tra il giovane lanciatore Wacha (St. Louis) ed il veterano battitore di Boston Ortiz. Infatti la tattica decisa dai Cardinals ha permesso ad Ortiz di prendersi tre basi senza dargli la possibilità di usare la mazza. Una tattica arrendevole e suicida visto che lo stesso Ortiz alla fine segnerà due dei sei punti finali per Boston e facendolo chiudere con una media battute di 688 su 1000, la seconda media migliore della storia nelle finali del baseball americano.

    Si è svolto tutto secondo la tradizione americana, al settimo inning una compagine militare ha cantato l’inno e poi “Sweet Carolina” di Neil Diamond cantata a squarciagola da tutto lo stadio che ha fatto venire la pelle d’oca ripensando ai fatti tragici dell’attentato alla maratona di Boston e per cui questa canzone era divenuta una colonna sonora ed un inno al rialzarsi della stessa città.

    Questa straordinaria vittoria riporta i Boston Red Sox, dopo decenni bui, ad essere la squadra più vincente degli ultimi dieci anni.

    Nell’albo d’oro della Major League adesso comandano sempre gli inarrivabli New York Yankees con 27 titoli, seguiti dai Cardinals a quota 11 e gli Oakland Athletics con 9 poi ci sono proprio i Boston Red Sox con 8 titoli.

  • Gli Yankees hanno il miglior marchio al mondo, il Milan è solo nono

    Gli Yankees hanno il miglior marchio al mondo, il Milan è solo nono

    I New York Yankees, squadra che milita nella Major League Baseball, hanno il marchio più redditizio attualmente al Mondo. La celebre rivista Forbes, che si occupa appunto tra le altre cose anche di classificare i marchi sportivi più importanti del Mondo per giro d’affari e fatturato, ha decretato che gli Yankees sono al primo posto in assoluto con un ricavo di 340 milioni di dollari netti.

    MLB.com
    Al secondo posto, con 70 milioni di dollari in meno di ricavo, si trova il Manchester United, terzo posto per il Real Madrid che occupa quindi il gradino più basso del podio con 264 milioni di guadagno. Staccate le altre squadre con i Dallas Cowboys, la più prestigiosa franchigia della NFL, la squadra che ogni americano sognerebbe di possedere, in quarta posizione a quota 193 milioni di dollari di ricavo, poi quinto il Bayern Monaco (179 milioni) e sesti i Boston Red Sox, altra squadra di MLB. Barcellona solo settimo con circa 100 milioni in meno rispetto agli odiati rivali del Real (165 milioni il ricavato nell’ultimo anno), sorprende invece l’ottava posizione dell’Arsenal davanti a marchi forse più prestigiosi ma meno remunerativi, solo nono invece il Milan con 147 milioni di dollari di ricavo, unica squadra italiana presente nella Top 10. Chiudono la classifica, staccati di un solo milione dai rossoneri, i New England Patriots, una delle squadre della NFL che ha fatto la storia degli ultimi anni della Lega.

  • Mlb, Opening Day: vincono gli Yankees, sconfitti i Giants campioni in carica

    Mlb, Opening Day: vincono gli Yankees, sconfitti i Giants campioni in carica

    Si è aperta ufficialmente ieri sera la stagione della Major League di Baseball. I New York Yankees battono in casa i Detroit Tigers per 6-3. Decisivi i fuori campo di Texeira (da 3 punti) e dell’ex Granderson, quest’ultimo arrivato al 7° inning quandoil punteggio era in pareggio 3-3. 

    Perdono a sorpresa in casa i St.Louis Cardinals contro i San Diego Padres (5-3 agli extra innings). Sconfitti anche i campioni in carica dei San Francisco Giants sul campo degli arcirivali dei Los Angeles Dodgers (2-1). L’altra compagine di LA, gli Angels battono in  trasferta i Kansas City Royals 4-2 con un fuoricampo dell’esterno Torii Hunter. Faticano ma riescono a imporsi i Cincinnati Reds che grazie a un walk off homer di Hernandez al 9° piegano i Milwaukee Brewers 7-6.

    Bella vittoria per 2-0 infine degli Atlanta Bravers sui Washington Nationals con home run di Heyward.  Oggi scendono in campo, tra le altre, i Boston Red Sox impegnati a Arlington contro i Texas Rangers finalisti lo scorso anno nelle World Series e i Philadelphia Phillies che ricevono in casa i non irresistibili Houston Astros.

  • L’MLB riparte giovedì. La situazione in American League. Boston Red Sox favoriti

    L’MLB riparte giovedì. La situazione in American League. Boston Red Sox favoriti

    Riparte giovedi 31 marzo il campionato americano di baseball MLB. Ci eravamo lasciati lo scorso ottobre con la sorprendente vittoria finale dei San Francisco Giants su un’altra sorpresa della stagione i Texas Rangers dell’mvp (miglior giocatore dell’anno) Josh Hamilton. Iniziamo quest’oggi la nostra presentazione occupandoci delle Conference dell’American League

    American League Est

    (New York Yankees, Boston Red Sox, Toronto Blue Jays, Tampa Bay Rays, Baltimore Orioles)

    E’ sicuramente il raggruppamento più competitivo del torneo. Basta pensare che dal 2000 ad oggi ha prodotto ben sette finaliste alle World Series e quattro campioni assoluti.
    L’anno scorso si imposero i Tampa Bay Rays che nella offseason hanno perso molti dei loro pezzi pregiati.  L’esterno Carl Crawford si è accasato ai Red Sox, il closer Soriano agli Yankees mentre il prima base venezuelano Pena e il pitcher Garza (autore di un no hitter) sono stati ingaggiati dai Chicago Cubs. Approdano nella franchigia della Florida due vecchie glorie del baseball come Manny Ramirez (dai Dodgers) e Johnny Damon (da Detroit) che vanno a ricomporre così la mitica coppia di esterni che riportò il titolo a Boston nel 2004. Insieme al bombardiere Longoria, da loro due dipenderanno le fortune in attacco dei Rays mentre sul monte si attendono conferme da Price, partente nell’ ultimo All Stars Game.
    Favoriti d’obbligo nella conference ma anche per la vittoria finale i Boston Red Sox rinforzatisi con gli arrivi di Crawford da Tampa e del primo base messicano Adrian Gonzalez da San Diego, entrambi con una media battuta notevole. Rientra da un lungo infortunio l’esterno Ellsbury recordman delle basi rubate mentre il veterano Youkilis si sposta in terza. Inossidabile nel ruolo di DH David Ortiz. Rotazione di partenti tra le migliori del torneo con Lester, Buchholz, Lackey, Beckett e il giapponese Matsuzaka. Unico punto debole il catcher. Jason Varitek, storico capitano della franchigia, non può sobbarcarsi un’intera stagione e si alternerà con l’incerto Saltalamacchia, ex Rangers.
    E’ stata stranamente un’offseason in tono minore per i New York Yankees. Unico colpo di mercato l’arrivo del closer Soriano da Tampa. Quest’ultimo andrà ad affiancare l’eterno Mariano Rivera, all’ultima stagione sul monte. A proposito di lanciatori, si è ritirato il veterano Pettitte che verrà sostituito in rotazione dal giovane Nova. Sempre in tema di lanciatori confermatissimi CC Sabathia e AJ Burnett. Per il resto è la stessa squadra degli scorsi anni con Jeter in seconda base, Texeira in prima e il grande Alex Rodriguez in terza. Gardner, Swisher e Granderson saranno gli esterni. L’eterno Posada lascia il guantone da catcher e diventa DH. Brucia ancora l’eliminazione della scorsa stagione nella semifinale palyoff contro i Texas Rangers che non ha permesso di bissare il successo del 2009.
    Potrebbero recitare il ruolo di outsider i Baltimore Orioles, tradizionalmente squadra materasso della Conference. Sono arrivati a Baltimore due battitori di rilievo come Vladimir Guerrero da Texas e Reynolds da Arizona. Entrambi viaggiano alla media di più di 30 home run a stagione. Ottimo anche l’approdo in prima base di Derrek Lee, ex Atlanta e Chicago Cubs. Altro acquisto sorprendente quello dello shortstop JJ Hardy da Minnesota. Con un roster del genere, è d’obbligo quantomeno migliorare i pessimi risultati delle scorse annate.
    Destinati a recitare il ruolo di cenerentola della Conference, i Toronto Blue Jays. I canadesi sono riusciti a trattenere Bautista autore di ben 54 home run un anno fa. E’ partito, destinazione Los Angeles Angels, Vernon Weels. Come contropartite dell’esterno sono arrivati il catcher Mike Napoli e Juan Rivera.

    American League Central

    (Minnesota Twins, Chicago White Sox, Detroit Tigers, Kansas Royals, Cleveland Indians)

    E’ il regno di Minnesota, vincitrice della Conference nel 2009 e nel 2010. L’uomo simbolo dei Twins è il catcher Joe Mauer che guadagnerà 23 milioni di euro l’anno fino al 2018. Rientra in prima base il suo grande amico Justin Morneau, a lungo fermo la stagione passata per un infortunio. Prima dello stop  Morneau aveva una media battuta incredibile di .345. Altro rientrante eccellente il closer Joe Nathan che ha saltato l’intera stagione per un guaio alla spalla. Per il resto tutti confermati compreso Jim Thome, autore di più di 600 fuoricampo in carriera. Desta curiosita l’arrivo del seconda base giapponese Nishioka.
    Rivali più accreditati dei Twins, i Chicago White Sox, la squadra del cuore del presidente Obama. I WS hanno realizzato uno dei colpi di mercato più importanti dell’offseason ingaggiando da Washington il DH Adam Dunn che insieme allo slugger Paul Konerko andrà a formare un duo di bombardieri invidiabile. Si attende il riscatto dopo una stagione deludente di uno dei giovani più importanti della lega, Gordon Beckham. Il reparto degli esterni con Quentin, Rios e Pierre garantisce esperienza e affidabilità.
    I Detroit Tigers possono rappresentare l’outsider. E’ una delle squadre più sudamericane della MLB, tant’è che la sua ossatura è composta da giocatori venezuelani come il catcher Victor Martinez svincolatosi dai Red Sox, il prima base Cabrera, l’esterno Ordonez e il seconda base Guillen. Specie i primi tre si segnalano per le alte percentuali in battuta che possono garantire ai Tigers buone fortune in attacco.  Sul monte, i Tigers annoverano due tra i lanciatori più veloci della Lega, Verlander e Scherzer cui si unisce il closer Benoit acquistato da Tampa.
    Pochissime chances per Cleveland Indians e Kansas Royals che si contenderanno penultimo e ultimo posto nella Conference.  I Royals hanno perso il loro uomo migliore, il lanciatore Zack Greinke (miglior pitcher dell’A.League due anni fa) traslocato a Milwaukee. Gli Indians sembrano tornati la squadra che ha ispirato il film sul baseball loro dedicato con Charlie Sheen e Wesley Snipes. La stella è il coreano Shin Soo Choo. Grande promessa il catcher Carlos Santana. Troppo poco però per pensare in grande.

    American League West

    (Texas Rangers, Los Angeles Angels, Oakland Athletics, Seattle Mariners)

    I Texas Rangers, sconfitti nelle ultime World Series dai San Francisco Giants, partono con il ruolo di favoriti. Perso Guerrero approdato agli Orioles, i Rangers continueranno a puntare sul fuoricampista Josh Hamilton miglior giocatore della MLB nella scorsa stagione. Contribuiscono all’enorme potenziale offensivo dei Rangers anche l’esterno domenicano Nelson Cruz, il seconda base Kinsler e il nuovo arrivo Adrian Beltre, reduce da un’ottima annata a Boston. Assai promettente il lanciatore Neftali Feliz, la cui fastball viaggia a oltre 100 miglia. Feliz è stato confermato nel ruolo di closer dopo che si era pensato per lui ad un ruolo da partente.
    Gli unici che possono insediare il predominio dei Rangers sono i Los Angeles Angels che si sono rinforzati con gli arrivi di Wells da Toronto e del lanciatore Haren da Arizona che affiancherà Weaver, atteso dalla definitiva consacrazione. Anche per la prossima stagione, le sorti degli Angels dipenderanno molto da Torii Hunter, esterno spettacolare e battitore dalle percentuali elevate.
    I Seattle Mariners possono contare sul giapponese Hichiro Suzuki, autore lo scorso anno della decima stagione consecutiva con 200 valide all’attivo. Un record. Altro uomo simbolo dei Mariners il lanciatore venezuelano Felix Hernandez miglior pitcher dell’American League 2010. Per il resto tanti gregari e poca qualità così come per gli Oakland Athletics. Desta comunque curiosità l’acquisto da parte dei californiani del DH Hideki Matsui, ex gloria dei New York Yankees e mvp delle World Series 2009. Il giapponese si accasa a Oakland dopo un’annata incolore agli Angels. Da sottolineare che nel roster dei Mariners figura anche l’italiano Alex Liddi. Il sanremese è attualmente impegnato nelle società satelitti di Seattle che militano nei campionati minori. Possibile per lui un esordio in prima squadra. Liddi potrebbe essere il primo italiano a calcare uno dei diamanti della MLB.

  • MLB: Phillies e Red Sox squadre regine del mercato, male gli Yankees

    MLB: Phillies e Red Sox squadre regine del mercato, male gli Yankees

    Nella MLB si è aperta la fase calda della off season, quella del mercato invernale, dove ogni squadra tenta di mettere a segno qualche colpo per rinforzarsi e cercare di dare l’assalto al titolo della prossima stagione.

    Una delle squadre che sinora ha operato molto bene sono i Philadelphia Phillies, reduci dalla bruciante eliminazione contro i San Francisco Giants che ha impedito alla franchigia della Pennsylvania di accedere per la terza volta consecutiva alle World Series.

    Eppure il mercato non era partito sotto i migliori auspici per i Phillies che hanno registrato una partenza clamorosa, quella di Jayson Werth che se ne va ai Washington Nationals. Dopo tanti successi e un titolo vinto nel 2008 la mossa di lasciare andare Werth lascia perplessi i tifosi, in quanto l’esterno destro passa in una squadra che difficilmente potrà competere per vincere la Division e di conseguenza si capisce che la scelta è stata dettata principalmente dai tanti soldi piovuti dalla Capitale (ben 126 milioni di dollari nei prossimi 7 anni, di cui 42 milioni negli ultimi 2 anni di contratto quando Werth avrà 37 e38 anni. A Philadelphia tira aria di delusione con i tifosi che hanno paura che la squadra che fino a qualche settimana prima era tra le migliori nella Major League venga smantellata.

    Ma il colpo è dietro l’angolo! Ed ha un nome ed un cognome, ovvero Cliff Lee, soprannominato “Il Generale”! I Phillies si inseriscono nella lotta tra New York Yankees e Texas Rangers per il giocatore: New York era pronta a sborsare per il lanciatore ben 148 milioni per 7 anni, mentre Texas spingeva molto, per trattenere il giocatore, sulla possibilità di ritornare facilmente ai playoff il prossimo anno dato che i Rangers giocano in una Division più semplice e nettamente più facile rispetto ai “Bronx Bombers”, e su un contratto che dice 138 milioni per i prossimi 6 anni, con la possibilità di diventare 161 milioni fino al 2017. In definitiva una montagna di soldi!

    Ma in poco tempo si inserisce Philadelphia che chiude in modo repentino la sua trattativa, lasciando con un pugno di mosche in mano le altre 2 contendenti. Lee firma un contratto di 120 milioni per 5 anni, con bonus che farebbero innalzare l’ingaggio fino a 135 milioni per 6 anni). “Il Generale” Lee ritorna così nella squadra dell’Amore Fraterno, dopo averci giocato nella seconda metà della stagione 2009, portando la squadra alle World Series.
    E’ una mossa clamorosa per 2 motivi. Il primo (essenzialmente tecnico) perché con l’innesto di Lee, i Phillies vanno ad avere un monte di lancio mostruoso: Roy Halladay, Roy Oswalt, Cole Hamels e ora anche lo stesso Lee. Dei 5 posti disponibili come lanciatori, 4 sono riservati a dei veri fenomeni del monte di lancio e se Philadelphia deciderà di tenere pure Joe Blanton (firmato inizialmente come numero 3 della rotazione, ora sarebbe invece il quinto!), Chase Utley e compagni sarebbero i candidati numero 1 per le prossime World Series. L’assenza di Werth indubbiamente sarà pesante, ma con un monte di lancio del genere il limite è solo il cielo. Il secondo punto (sentimentale più che altro) riguarda il fatto che Lee ha deciso “con il cuore” di ritornare ai Phillies, in quanto numericamente parlando ha perso dai 13 ai 30 milioni di dollari rispetto alle altre offerte, accettando la proposta di Phila. Certo, l’ingaggio è comunque altissimo, e quello a cui Lee ha rinunciato sembrano pochi spiccioli, ma è anche vero che in questo modo Lee ha fatto capire a tutti che il suo è un desiderio personale, ovvero quello di vincere con Philadelphia e non solamente una questione di soldi.

    Altre squadre che registrano ottimi movimenti di mercato sono i Milwaukee Brewers (che hanno preso il forte lanciatore Zach Greinke da Kansas e Shaun Marcum da Toronto, sempre per migliore il monte di lancio) ed i Saint Louis Cardinals (in pochissimi giorni sono arrivati Lance Berkmann e Nick Punto, 2 innesti che mirano a migliorare un roster che punta dritto ai playoff, in attesa di trovare l’accordo per il prolungamento del contratto di Albert Pujols, che a questo punto, visti gli acquisti, potrebbe restare a Saint Louis).

    Ottimi anche i movimenti dei Boston Red Sox desiderosi di tornare a lottare per il titolo dopo un’annata che li ha visti addirittura esclusi dalla post season. La squadra allenata da Terry Francona ha infatti preso Carl Crawford (142 milioni per 7 anni) come esterno, mossa che migliora e non di poco il livello difensivo della squadra e porta qualità anche in attacco. Ai Red Sox serviva anche un battitore di potenza, ed ecco che così si spiega l’acquisto di Adrian Gonzalez dai San Diego Padres, in uno scambio che ha visto Boston perdere 3 giovani promesse, ma guadagnare un battitore notevole che non potrà che fare bene ai Red Sox. E se la franchigia di Boston si è mossa molto bene sul mercato, prendendo anche il solido Bobby Jenks da Chicago, è stata deludente invece l’off season dei New York Yankees, che hanno pagato una scarsa pianificazione puntando tutto sull’acquisto di Cliff Lee. Sono arrivati, comunque, i rinnovi di Derek Jeter e Mariano Rivera (per il capitano dei Bronx Bombers la pratica è stata più lunga del previsto), e l’acquisto di Russell Martin a difendere il cuscino di casa base, ma onestamente ci si attendeva qualcosa di più nel ruolo dei lanciatori partenti, ora diventato punto interrogativo nella rotazione Yankees, considerando anche che al momento non si sa ancora cosa sceglierà di fare Andy Pettitte, ovvero se continuare a giocare o ritirarsi. Alla fine è arrivato Rafael Soriano, ex closer dei Tampa Bay Rays, acquisto notevole ed importante ma che ha firmato uno dei contratti più alti per un rilievo: 3 anni, con la possibilità ad ogni stagione di uscire dal contratto e rifirmarlo a prezzo migliore (cosa che con ogni probabilità accadrà dopo il secondo o il terzo anno). Una mossa clamorosa, che porta la firma del nome dell’agente di Soriano, ovvero di Scott Boras considerato una specie di mostro nel mondo degli agenti MLB. E vista la vicenda Soriano ed i vantaggi procurati al suo assistito, la nomea è più che giustificata!
    di Daniele Mattioli di arenasportiva.it

  • MLB, playoff: Philadelphia espugna San Francisco

    MLB, playoff: Philadelphia espugna San Francisco

    Importantissima vittoria dei Philadelphia Phillies a San Francisco nella notte MLB. Gara 5, valida per la finale della National League, poteva significare l’eliminazione per la squadra della Pennsylvania, sotto per 3-1 nella serie.
    Ed invece con una grande prestazione i Phillies si riportano in corsa vincendo il confronto per 4-2, e rilanciano le proprie ambizioni di World Series accorciando sul 3-2 nel confronto al meglio delle 7 partite.

    È Roy Halladay uno dei protagonisti del trionfo di Philadelphia: il confronto con lo schiacciasassi Lincecum questa volta sorride ai biancorossi, che ora, seppur ancora in svantaggio nella serie, avranno a disposizione una doppia gara interna per ribaltare l’andamento del confronto.
    I Phillies proveranno ad essere la dodicesima squadra della MLB in grado di rimontare dal 3-1 al meglio delle 7 partite. Gli ultimi a riuscirci furono i Boston Red Sox nel 2007 contro Cleveland.

    Risultati playoff MLB

    American League: Texas Rangers-New York Yankees 2-7 (serie 3-2)

    National League: Philadelphia Phillies-San Francisco Giants 2-4 (serie 2-3)