Tag: Boston Celtics

  • NBA: Shaquille O’Neal vicino ai Celtics

    Sembra proprio che i Boston Celtics siano vicinissimi all’acquisizione di Shaquille O’Neal.
    Nelle scorse settimane il giocatore era stato sotto stretta osservazione da parte degli Atlanta Hawks, ma l’accordo non era stato trovato e la trattativa era saltata.
    Pochi giorni fa si era vociferato di un possibile accordo con i Cleveland Cavaliers, sua ultima squadra in NBA. Ora invece la notizia di un accordo quasi fatto con la franchigia biancoverde che è alla ricerca di un lungo per sopperire all’assenza di Kendrick Perkins, fuori per un intervento ai legamenti del ginocchio. Lui e l’omonimo Jermaine occuperanno probabilmente il ruolo di centro fino al rientro del titolare.
    Pare che l’accordo sia stato trovato sulla base di 1,5 milioni di dollari, ma non è stata resa nota la durata che potrebbe essere anche di 2 anni e non solamente per uno.

    Per quanto riguarda le altre trattative, ottimo colpo degli Orlando Magic che riescono a rifirmare il playmaker Jason Williams che era andato in scadenza di contratto a fine giugno. I Magic completano così il loro roster per la prossima stagione, e sono la squadra con il monte ingaggi più alto assieme ai Los Angeles Lakers.

    I Minnesota Timberwolves invece tagliano la guardia Delonte West, appena acquisita dai Cleveland nello scambio che ha portato Ramon Sessions ai Cavs.

    Shannon Brown ha ricevuto una consistente offerta da parte dei New York Knicks: 4,5 milioni di dollari per giocare nella “Grande Mela” la prossima stagione, accordo che a meno di clamorose sorprese da parte dei Lakers, ultima squadra di Brown, pare in dirittura d’arrivo.

    Rudy Fernandez, talento spagnolo dei Portland Trail Blazers, pare molto vicino ai Chicago Bulls, a caccia di un forte tiratore perimetrale. Ai Blazers potrebbe approdare James Johnson ed una futura prima scelta al prossimo Draft dei Bulls per ottenere i servigi del giocatore iberico.

  • NBA: Josh howard resta ai Wizards, House per gli Heat, Graham sostituisce James ai Cavs

    Tanti i movimenti di mercato nella NBA. Josh Howard ha rinnovato per un anno il contratto che era scaduto con i Washington Wizards. Il compenso si aggirerebbe sui 3 milioni di dollari più alcuni incentivi che saranno devoluti al giocatore a seconda delle prestazioni personali e di squadra.

    Joey Graham invece è il sostituto di LeBron James ai Cleveland Cavaliers.
    L’ala piccola, reduce da una positiva stagione ai Denver Nuggets in cui è stata la riserva di Carmelo Anthony, producendo delle ottime prestazioni sul campo da gioco, ha firmato un contratto biennale da 2 milioni di dollari.

    Il general Manager dei Detroit Pistons, Joe Dumars, ha annunciato il rinnovo del contratto, scaduto alla fine di giugno, del playmaker Will Bynum. I termini dell’accordo, per una questione di politica societaria, ancora non sono stati resi noti.

    Gli Oklahoma City Thunder hanno tagliato la guardia tiratrice Kyle Weaver, che la scorsa stagione ha avuto grossi problemi di infortunio alla spalla sinistra e che per questo motivo aveva peggiorato tutte le sue statistiche di gioco nelle poche occasioni in cui era stato impiegato durante le partite di campionato. Weaver però aveva disputato una buonissima Summer League ad Orlando, dimostrando di essere tornato su buoni livelli, vedremo se la scelta del fenomenale General Manager di OKC, Sam Presti, pagherà anche stavolta.

    Von Wafer ha firmato un contratto di un anno, al minimo salariale per i Boston Celtics, che aggiungono così una valida alternativa per il tiro perimetrale.

    A proposito di Celtics, Eddie House, che era nel mirino dei biancoverdi per un ritorno nel Massachusetts, ha firmato per i soliti Miami Heat che a questo punto hanno quasi completato il roster per la prossima stagione.

  • NBA: Sessions ai Cavs, West ai T-Wolves e McGrady è vicino ai Bulls

    Ultime ore di mercato molto frenetiche in NBA.
    Nella notte si è concluso, dopo lunghissime trattative, lo scambio tra Minnesota Timberwolves e Cleveland Cavaliers, che ha visto il passaggio di Delonte West e Sebastian Telfair a Minneapolis e l’arrivo invece in Ohio di Ramon Sessions e Ryan Hollins. Inoltre i Cavs dovranno dare ai “Lupi” anche una seconda scelta al Draft (quella del 2013).
    In questo modo i Cavs iniziano a ricostruire il dopo LeBron James, anche se il roster appare sempre molto carente, i T-Wolves dal canto loro riducono drasticamente il loro monte ingaggi visto che i 2 giocatori, alla fine dell’anno, saranno free agent, ottima mossa visto che a Minneapolis stanno ricostruendo dai giovani di talento ma con contratti molto bassi. Ci vorrà del tempo (3-4 anni sicuramente) ma le basi per un buon futuro ci sono tutte.

    Intanto Tracy McGrady pare molto vicino ai Chicago Bulls, anche se voci dell’ultima ora dicono che l’ultimo allenamento ha visto gli osservatori dei “Tori” storcere il naso di fronte ad alcuni movimenti atletici dell’ex Houston Rockets. Tuttavia il basso ingaggio che chiederà T-Mac farà andare a buon fine la trattativa.

    E’ ufficiale la firma del lituano Linas Kleiza con i Toronto Raptors.

    I Boston Celtics stanno ripensando ad Eddie House, soprattutto ora che hanno perso Tony Allen. Sviluppi della trattativa nelle prossime ore.

    Shaquille O’Neal è tornato a parlare con gli Atlanta Hawks dopo che negli ultimi giorni era stato contattato dai Boston Celtics. Nonostante la firma di Josh Powell, ex Lakers, i “Falchi” paiono decisi a rinforzare ancora di più il reparto lunghi, vero tallone d’Achille della squadra della Georgia. L’accordo non dovrebbe essere poi così tanto distante.

  • NBA: Matt Barnes sceglie i Lakers

    Dopo aver rifiutato la corte dei Toronto Raptors, dei Cleveland Cavaliers, dei Miami Heat e anche di qualche altra franchigia che ha lavorato per lui sottotraccia, Matt Barnes ha finalmente deciso: giocherà nella squadra campione della NBA, ovvero i Los Angeles Lakers del nemico Kobe Bryant.
    Gran colpo per i californiani che mettono sotto contratto uno dei difensori più forti della Lega, probabilmente per contrastare lo strapotere offensivo dei Miami Heat in una ipotetica finale. Assieme a Bryant, Artest e Gasol dovrà limitare, se i pronostici verranno rispettati e la Finale NBA sarà tra le favorite Lakers ed Heat, il trio James, Bosh, Wade. Cosa non facile ma ora si può anche provare a farlo viste le attitudini difensive del roster dei campioni in carica.
    Barnes, come Artest lo scorso anno, decide di andare a giocare da uno dei più acerrimi rivali di sempre, quel Kobe Bryant che quest’anno lo ha punzecchiato durante le partite contro gli Orlando Magic, visto che la marcatura di Barnes ha sfiorato i limiti del legale. Ora si ritroveranno a giocare nella stessa squadra, come già un’anno fa è accaduto tra “Ron Ron” ed il numero 24: la convivenza tra loro 2 è stata ottimale ed ha portato al tanto agognato titolo, resta ora da vedere se anche questa situazione andrà a buon fine per lo squadrone gialloviola. Il contratto di Barnes sarà di 2 anni dietro un compenso di 3,6 milioni di dollari.
    Sempre per quanto riguarda i Lakers, dopo la perdita di Josh Powell, partito per Atlanta in direzione Hawks, i californiani hanno preso nello stesso ruolo Theo Ratliff: contratto per un anno al minimo salariale.

    Intanto per quanto riguarda le altre trattative Antoine Wright domani firmerà un contratto di un anno con i Sacramento Kings, molto probabilmente al minimo salariale.

    Kurt Thomas ha firmato per i Chicago Bulls: il centro, veterano, alla 15esima stagione NBA, sarà il cambio di Joakim Noah vista la partenza di Brad Miller andato agli Houston Rockets.

    I Boston Celtics hanno prolungato di un anno il contratto scaduto di Marquis Daniels, per lui un compenso di 2,5 milioni di dollari.

  • NBA: Anche David Lee abbandona il team U.S.A.

    Anche David Lee, fresco acquisto dei Golden State Warriors, dovrà rinunciare ai campionati del mondo in Turchia che si svolgeranno a settembre.
    L’ala grande dei Warriors si è infatti slogato il dito medio della mano destra in una sessione di allenamento, non avrà bisogno di un intervento chirurgico, ma necessita di un recupero che coprirà circa 6 settimane.

    Altra grande amarezza quindi, dopo quella per l’allontanamento forzato di Amar’è Stoudemire avvenuta proprio ieri per via di problemi insorti con la polizza assicurativa del nuovo centro dei New York Knicks.
    Dispiaciuto il giocatore per la grande occasione persa, dispiaciuto lo staff tecnico che deve rinunciare ancora una volta ad un giocatore di valore sotto i tabelloni. Ed il buco in quel settore ora inizia a farsi preoccupante, viste le defezioni di Robin Lopez, Amar’è Stoudemire e David Lee. Praticamente sono rimasti i soli Brook Lopez (fratello di Robin) e Kevin Love.

    Ancora non è stato comunicato un eventuale sostituto, questa comunque la lista dei giocatori che stanno lavorando nel training camp del team U.S.A.

    playmaker: Rajon Rondo (Boston Celtics), Derrick Rose (Chicago Bulls), Stephen Curry (Golden State Warriors), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)

    guardie: O.J. Mayo (Memphis Grizzlies), Eric Gordon (Los Angeles Clippers), Tyreke Evans(Sacramento Kings)

    ali piccole: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Rudy Gay (Memphis Grizzlies), Danny Granger (Indiana Pacers), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), Gerald Wallace (Charlotte Bobcats)

    ali grandi: Jeff Green (Oklahoma City Thunder), Lamar Odom (Los Angeles Lakers), David Lee(Golden State Warriors)

    centri: Amar’è Stoudemire (New York Knicks), Robin Lopez (Phoenix Suns), Brook Lopez (New Jersey Nets), Tyson Chandler (Dallas Mavericks), Kevin Love (Minnesota Timberwolves)

    nota: David Lee, Amar’è Stoudemire e Robin Lopez fuori per infortunio. Javalee McGee sostituisce Stoudemire.

  • NBA: Kaman nel mirino dei Dallas Mavericks

    E’ Chris Kaman l’obiettivo primario dei Dallas Mavericks per rinforzarsi sotto canestro. Il centro bianco, di nazionalità tedesca, dei Los Angeles Clippers, è reduce da una stagione stupefacente con la squadra californiana, tanto che ha ottenuto anche la convocazione per l’All Star Game disputatosi proprio a Dallas.
    A far decollare la trattativa potrebbe essere il suo amico Dirk Nowitzki, super stella tedesca dei texani, che lo ha consigliato, saggiamente, alla dirigenza dei Mavs.
    Tuttavia per ora i Clippers stanno respingendo ogni abbozzo di trade, visto che reputano il centro un tassello chiave in vista non solo del prossimo campionato, ma bensì anche per il futuro.

    Richard Jefferson è sempre più vicino al rinnovo con i San Antonio Spurs e già nelle prossime ore potremmo avere la notizia della sua firma. Jefferson dovrà però rinunciare a tanti milioni di dollari rispetto al suo vecchio contratto se vorrà continuare a giocare con i neroargento.

    Il procuratore di Linas Kleiza ha fatto sapere che ancora non ci sono novità per quanto riguarda il passaggio del suo assistito dai Denver Nuggets (squadra che detiene i suoi diritti anche se Kleiza nell’ultimo anno ha giocato in Europa, precisamente con l’Olympiacos Pireo) ai Toronto Raptors. Il tempo però stringe e quindi tra non molto ci sarà un comunicato che chiarirà la situazione del giocatore.

    I Boston Celtics sono interessati al forte difensore Ime Udoka. Nei giorni scorsi i biancoverdi avevano provato ad intavolare trattative per Matt Barnes, Larry Hughes, Antoine Wright e Rasual Butler, ma per un motivo o per un altro non sono andate a buon fine. Ora si spera in Udoka per tappare il buco lasciato da Tony Allen andato ai Memphis Grizzlies. Per quanto riguarda il ruolo di centro, dopo aver firmato Jermaine O’Neal, i Celtics potrebbero prendere un altro giocatore, visto che Kendrick Perkins dovrà restare a lungo ai box a causa dell’operazione ai legamenti del ginocchio. La dirigenza del Massachusetts sta dialogando con Kwame Brown, prima scelta assoluta dei Washington Wizards nell’anno 2001 (ora ha 28 anni) che però non ha rispettato le altissime attese, finendo presto nel dimenticatoio dopo il suo passaggio ai Los Angeles Lakers che non ha prodotto risultati.

    Tracy Mcgrady ha ricevuto un’offerta ufficiale da parte dei Los Angeles Clippers, ma voci ben informate dicono che stia aspettando una chiamata da parte dei Chicago Bulls. McGrady è fortemente interessato a giocare nell’Illinois nella squadra che fu di Michael Jordan, e vorrebbe chiudere lì la sua carriera agonistica.

    Miami vorrebbe ingaggiare un altro tiratore di esperienza: i nomi sono 2 sul taccuino di Pat Riley, quello di Michael Finley e quello di Jerry Stackhouse.

    Infine Rudy Fernandez ha chiesto alla sua franchigia, i Portland Trail Blazers, di essere ceduto in Europa (le sirene sono quelle del Real Madrid di Ettore Messina). Portland è indecisa sul da farsi visto che al Draft, quest’anno, è riuscita a prendere Luke Babbitt, gran tiratore, un pò la controfigura di Fernandez. Allo spagnolo erano (e sono) interessati fortemente i New York Knicks di Mike D’Antoni, ma la dichiarazione del giocatore di voler tornare in Europa, a questo punto, fa calare il sipario sulla possibile trattativa.

  • NBA: Ecco i nomi per il team U.S.A. in vista del Mondiale

    Sono stati resi noti i nomi dei 21 atleti che parteciperanno al training camp della nazionale degli Stati Uniti d’America, dai quali poi usciranno i 12 giocatori che rappresenteranno il Paese nei Mondiali di Turchia a settembre.

    Da premettere che il “Dream Team” degli anni passati non ci sarà viste le defezioni dei vari Kobe Bryant, Dwyane Wade, LeBron James, Chris Bosh, Dwight Howard, Carlos Boozer, Carmelo Anthony, Chris Paul, Deron Williams che per motivi personali hanno deciso di declinare l’invito di coach Mike Krzyzewski e che quindi non saranno disponibili per i Mondiali.
    Si tratterà di una selezione nuova, fatta di ottimi giocatori (che potranno fare bene durante la manifestazione), ma non parliamo di superstar quali quelle appena elencate.
    Tutto ruoterà attorno al talento senza fine di Kevin Durant, unico atleta che può essere paragonato ai precedenti. Il numero 35 degli Oklahoma City Thunder sta bruciando tutte le tappe e i suoi miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti: a soli 21 anni è stato il più giovane vincitore della classifica marcatori, il suo status di campione è ormai dichiarato da tutti gli addetti ai lavori della NBA ed il prossimo anno sarà chiamato a portare la sua squadra verso traguardi importanti.
    Al suo fianco ci sono ottimi giocatori come Rajon Rondo (che finalmente non ha rifiutato la chiamata della Nazionale), Derrick Rose, talento dei Chicago Bulls, Tyreke Evans (in rampa di lancio dopo aver vinto il titolo di matricola dell’anno lo scorso anno con i Kings e primo atleta del dopo Michael Jordan a chiudere con oltre 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media a partita al primo anno da rookie, dopo ovviamente “Sua Maestà”), atleti dal fisico esplosivo come Rudy Gay e Gerald Wallace e poi i compagni di Durant ad OKC ovvero Russell Westbrook e Jeff Green. Forse manca qualcosa sotto canestro, nel ruolo di centro, dove il solo Stoudemire non potrà giocare tutti i 48 minuti delle partite (anche se il suo fisico ed il suo talento potrebbero anche permetterglielo), ma si potrà ovviare con il giusto spirito di sacrificio.
    Insomma, gruppo sul quale si deve lavorare ma che può dare soddisfazioni viso che è molto bene amalgamato. Con la certezza di Kevin Durant…

    I 21 convocati del team U.S.A.

    playmaker: Rajon Rondo (Boston Celtics), Derrick Rose (Chicago Bulls), Stephen Curry (Golden State Warriors), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)

    guardie: O.J. Mayo (Memphis Grizzlies), Eric Gordon (Los Angeles Clippers), Tyreke Evans (Sacramento Kings)

    ali piccole: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Rudy Gay (Memphis Grizzlies), Danny Granger (Indiana Pacers), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), Gerald Wallace (Charlotte Bobcats)

    ali grandi: Jeff Green (Oklahoma City Thunder), Lamar Odom (Los Angeles Lakers), David Lee (Golden State Warriors)

    centri: Amar’è Stoudemire (New York Knicks), Robin Lopez (Phoenix Suns), Brook Lopez (New Jersey Nets), Tyson Chandler (Dallas Mavericks), Kevin Love (Minnesota Timberwolves)

  • NBA, free agent: Le trattative concluse nel fine settimana [17-18 luglio 2010]

    Siamo arrivati ormai agli sgoccioli per quanto riguarda il mercato dei free agent nella NBA.
    Nel fine settimana si sono comunque chiuse diverse trattative, non tantissime, ma qualcuna di rilievo. Restano pochi gli svincolati senza squadra, tra questi ci sono Shaquille O’Neal e Tracy Mcgrady, tutti gli altri hanno già trovato una sistemazione.

    Questi comunque gli affari certi del fine settimana:

    Ronnie Brewer si è accordato con i Chicago Bulls. Per lui contratto triennale a 12,5 milioni di dollari.

    Brad Miller ha invece deciso di andare a Houston a fare la riserva di Yao Ming. I Rockets per il centro bianco ex Indiana Pacers, Sacramento Kings e Chicago Bulls pagheranno 15 milioni di dollari in 3 anni.

    Nate Robinson resta a Boston: i Celtics daranno 8 milioni di dollari complessivi per 2 anni al piccolo playmaker vincitore per 2 volte consecutive dello slam dunk contest (gara delle schiacciate) nelle ultime 2 edizioni dell’All Star Game.

    James Jones resta a Miami, firmando un contratto al minimo salariale(un milione di dollari).

    Infine 2 notizie che avevamo date per certe e che ora hanno anche il crisma dell’ufficialità: Wesley Matthews è dei Portland Trail Blazers visto che Utah ha deciso di non pareggiare l’offerta fatta dai Blazers. Il compenso sarà di 33 milioni di dollari per 5 anni. J.J. Redick invece viene ripreso da Orlando che pareggia l’offerta dei Chicago Bulls. I Magic daranno alla loro guardia tiratrice 19 milioni di dollari per 3 anni.

  • NBA: Jordan contro LeBron James, nuovo attacco al “Re”

    Non accennano a placarsi le polemiche e le critiche sulla decisione di LeBron James di lasciare i Cleveland Cavaliers e trasferirsi a Miami dall’amico Dwyane Wade in compagnia di Chris Bosh per cercare di sbaragliare la concorrenza e vincere (teoricamente) a mani basse i prossimi titoli NBA.
    Ultimi in ordina di tempo 2 leggende del basket professionistico americano, Charles Barkley e Michael Jordan unico grande atleta riconosciuto unanimamente come il più grande di sempre della storia del basket.
    Jordan, che nei primi anni di carriera si era “preso cura” di leBron, quasi come un figlio, consigliandolo sempre per il verso giusto e facendolo crescere sia come atleta che come uomo, questa volta non le ha mandate a dire. Queste le sue parole dopo aver partecipato a un torneo di golf per beneficenza a Las Vegas:

    • Io non mi sarei mai neanche lontanamente sognato di telefonare a Larry Bird e Magic Johnson e dire loro: hey, che ne dite di metterci insieme e giocare in una sola squadra? Credo però che le cose siano diverse ora. Certo, loro adesso hanno una grande opportunità. Io però in tutta onestà ero troppo impegnato a cercare di battere Larry e Magic per pensare di giocare con loro“.

    Chiaro il pensiero del numero 1 di sempre che piuttosto che giocare nella stessa squadra con gli altri 2 maggiori esponenti del basket degli anni 90 preferiva batterli sul campo e dimostrare di essere il migliore vincendo quasi da solo le partite.
    Certamente Larry Bird e Magic Johnson erano campioni di tutt’altra pasta rispetto a Chris Bosh e Dwyane Wade, ma il paragone non fa una piega. La NBA a cavallo degli anni 80-90 infatti risorse grazie alle rivalità sui parquet NBA del trio Jordan-Johnson-Bird, visto che in quel periodo la Lega era snobbata da più parti, pubblico, televisioni e sponsor. Gli epici duelli tra le 3 superstar ne fecero crescere gradualmente ma inesorabilmente l’interesse, facendone la prima attrazione sportiva non solo degli Stati Uniti, ma del mondo intero. La storia è conosciuta, sappiamo tutti ciò che fece vincere Magic Johnson ai Los Angeles Lakers, stesso discorso vale per Larry Bird dei Boston Celtics, ma chi è riuscito a metterli sotto e rimanere nella leggenda è sempre e solo lui, Michael Jordan con i suoi Chicago Bulls.
    Anche Charles Barkley, ex stella dei Philadelphia 76ers, Phoenix Suns, e Houston Rockets, ha detto la sua:

    • Io e Michael siamo d’accordo al 100% su questo punto. Se tu sei il 2 volte M.V.P. in carica non vai da nessuna parte. Sono gli altri a dover venire da te. Quello che è successo è ridicolo. LeBron mi piace, è un grande giocatore. Ma non penso che nella storia dello sport si sia mai visto un 2 volte M.V.P. lasciare la sua squadra per andare a giocare con altra gente

    Poi sferra il colpo finale che risulta tagliente come la lama di una ghigliottina (che decapita il “Re”):

    • LeBron non sarà mai come Jordan. Non scherziamo. Potrà vincere tutti i titoli che vorrà, ma questa sua scelta lo toglie completamente da ogni paragone con M.J. Sarebbe stato onorevole restare a Cleveland e cercare di vincere come “The Man”. Se solo avesse vinto un anello a Cleveland, sarebbe stata una grandissima cosa, un’impresa veramente da ricordare visto ciò che è diventata Cleveland nella storia degli sport professionistici. Ma ora non mi interessa quanti titoli potrà vincere a Miami. Perché Miami è chiaramente la squadra di Dwyane Wade“.

    Insomma, piovono ancora critiche sul “Prescelto”, e l’unica cosa certa in tutta questa storia è che non finiranno di certo qui.

  • Warriors ceduti per 450 milioni di dollari, cifra record per l’NBA

    I Golden State Warriors sono stati ceduti dal proprietario Chris Cohan per 450 milioni di dollari, nuova cifra record per quanto riguarda la vendita di una franchigia di basket (la precedente era dei Phoenix Suns che furono venduti nel 2004 per 401 milioni di dollari).
    Gli acquirenti e nuovi proprietari sono il socio di minoranza dei Boston Celtics, Joe Lacob, e Peter Guber.
    Lacob e Guber hanno battuto la concorrenza di Larry Ellison, che era stato considerato il favorito per l’acquisto della squadra di Cohan. Ellison ha una fortuna personale di 28 miliardi dollari, secondo un sondaggio annuale della rivista Forbes, ed è il sesto uomo più ricco del mondo. Ellison, nato a Seattle, è il co-fondatore e amministratore delegato di Oracle Corporation, una della più grandi aziende di fornitura di software database del mondo.
    Ellison non era però disposto a pagare una delle peggiori (al momento) franchigie della Lega 450 milioni e la trattativa si è arenata, permettendo ai 2 nuovi co-proprietari di rilevare le quote societarie.
    L’accordo deve ancora essere approvato da 3 quarti del consiglio dei proprietari NBA come da regolamento. Lacob inoltre deve vendere le quote che detiene dei Boston Celtics.
    Chris Cohan aveva acquistato i Warriors nel gennaio 1995 per 119 milioni di dollari e fatto i playoff una sola volta nel periodo in cui è stato proprietario.
    Una delle prime decisioni da prendere per i nuovi proprietari sarà molto importante e si dovrà valutare l’opportunità di mantenere la squadra ad Oakland oppure trasferirla (magari a Las Vegas come da un bel pò di tempo si vocifera).
    Queste le dichiarazioni di Lacob dopo la conclusione dell’affare:

    • Sono incredibilmente eccitato di avere l’opportunità di essere il proprietario di una franchigia NBA. Questo è il mio sogno che diventa realtà”.

    Lacob ha poi svelato le intenzioni per il futuro:

    • Io e Peter (Guber) intendiamo fare ciò che sappiamo fare meglio, ovvero innovare e costruire. Metteremo tutta la nostra passione per restituire i Warriors alla grandezza che meritano e costruiremo una grande organizzazione per la “Bay Area” che renderà orgogliosi tutti i nostri tifosi