Solo 2 le partite disputate in NBA e tutte e 2 giocate relativamente presto per lasciare spazio nella serata americana all’attesissimo SuperBowl numero 46 tra New York Giants e New England Patriots. I Boston Celtics hanno la meglio sui Memphis Grizzlies mentre i Miami Heat si sbarazzano senza particolari problemi dei Toronto Raptors privi come sempre di Andrea Bargnani.
Al “Garden” di Boston i Grizzlies scendono in campo per continuare la rincorsa alle posizioni di vertice della Southwest Division ma i padroni di casa dei Celtics hanno la meglio e trionfano per 98-80. I biancoverdi fuggono via in avvio di gara ma dopo aver chiuso sul +8 (24-16) il primo quarto, subiscono un super parziale degli avversari in apertura di secondo periodo che porta avanti gli ospiti. Fiutato il pericolo Doc Rivers chiama timeout e con delle ottime indicazioni tattiche cambia il volto della partita: i Grizzlies iniziano a perdere palloni su palloni, la difesa guidata da Garnett stringe le maglie e la fluidità offensiva migliora notevolmente. I padroni di casa controllano la gara quasi sempre con un vantaggio in doppia cifra e quando Memphis si riporta sotto Pierce e compagni sono bravi a ricacciarla indietro. Alla fine nel garbage time c’è spazio per tutti i panchinari. Mattatori del match Garnett (24 punti e 9 rimbalzi) e Pierce (21 punti) mentre Rondo sforna 14 assist. Per i Grizzlies note positive da Gay (21 punti) e Mayo (15). Irriconoscibile Marc Gasol, a tratti anche indisponente, con appena 7 punti a cui aggiunge ben 7 palle perse.
Nell’altra gara i Miami Heat controllano il match contro i Raptors sin dai primi minuti ed alla fine vincono per 95-89. 30 punti per LeBron James, Dwyane Wade ne aggiunge 25, mentre 12 sono del grande ex Chris Bosh. I Raptors trovano 25 punti da DeMar DeRozan ma senza Andrea Bargnani è davvero difficile portare a casa risultati positivi. Heat che si lanciano all’inseguimento dei Chicago Bulls leader della Eastern Conference distanti ora solo 2 vittorie.
Risultati NBA 5 febbraio 2012
Boston Celtics-Memphis Grizzlies 98-80 Bos: Garnett 24, Pierce 21, Wilcox 12, Allen 12 Mem: Gay 21, Mayo 15, Young 10, Cunningham 10
Miami Heat-Toronto Raptors 95-89 Mia: James 30, Wade 25, Bosh 12 Tor: DeRozan 25, Kleiza 17, Bayless 17
Serata storta quella di Danilo Gallinari contro i Lakers: l’ala dei Nuggets tira molto male ed i gialloviola espugnano Denver. I Toronto Raptors vincono pur privi di Andrea Bargnani, gli Orlando Magic hanno la meglio sui Cleveland Cavaliers, i Minnesota Timberwolves sbancano il campo dei New Jersey Nets nonostante un Anthony Morrow in serata di grazia. Vince e convince Miami: gli Heat battono i Philadelphia 76ers a domicilio, Detroit beffa Milwaukee, i Boston Celtics nel finale di gara abbattono la resistenza dei New York Knicks. I Thunder si confermano super e per i Memphis Grizzlies non c’è niente da fare, bene Houston che si impone sui Suns mentre i campioni in carica dei Dallas Mavericks si devono inchinare sul parquet amico ai Pacers di Danny Granger.
Toronto si prende la vittoria contro i Wizards grazie ai 19 punti di Barbosa ed ai 18 con 13 rimbalzi di Amir Johnson (entrambi partiti dalla panchina). Niente male anche il playmaker canadese Calderon che smista ben 17 assist, mentre agli ospiti non bastano i 21 punti di Nick Young.
Vittoria fondamentale per i MiamiHeat su uno dei campi più ostici della Lega, quello dei Sixers. E’ LeBron James a trascinare la sua squadra nell’ultimo quarto, guidando i compagni al parziale di 15-0 che spezza in 2 una gara fino a quel momento equilibrata: per lui alla fine 19 punti, 12 rimbalzi ed 8 assist, il top scorer dei padroni di casa è Thaddeus Young con 16 punti.
Il solito Dwight Howard (19 punti, 16 rimbalzi ed 8 stoppate) permette ai suoi Magic di avere la meglio sui giovani Cleveland Cavaliers di Kyrie Irving (18 punti).
Nonostante un Anthony Morrow incontenibile (42 punti con 8/11 da dietro l’arco) i Nets devono cedere ai Timberwolves che dimostrano la loro netta crescita. Pekovic porta 27 punti ed 11 rimbalzi dalla panchina, Love aggiunge la solita doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi, Rubio è sempre padrone della situazione con 10 punti, 10 assist e 6 recuperi e Minnesota si avvicina per l’ennesima volta ad un record positivo che manca da quasi 5 anni.
Sbandata per i Milwaukee Bucks che vengono battuti dai non proprio irresistibili Pistons: inutili i 20 punti di Jennings, Detroit si affida a Knight (26 punti) e Monroe (18 punti e 11 rimbalzi) e trionfa per 88-80.
Lotta New York a Boston ma alla fine viene sconfitta dalla determinazione dei Celtics che ora insidiano i Sixers nell’Atlantic Division. I padroni di casa recuperano anche l’ultimo infortunato Rajon Rondo ma vengono presi per mano dalla verve del capitano Paul Pierce che piazza 30 punti. I Knicks hanno 2 opportunità per vincere il match nel finale ma prima sbaglia Fields, poi lo imita Novak. A niente servono i 26 punti di Anthony e le doppie doppie di Chandler (20 punti ed 11 rimbalzi) e Stoudemire (16 punti ed 11 rimbalzi).
Houston si rialza e batte i Phoenix Suns con una prova corale di prim’ordine: sono 7 gli uomini in doppia cifra per i Rockets tra i quali spicca il bomber Martin con 16 punti. Per gli ospiti ci sono 15 punti a testa per Dudley e Gortat che aggiunge anche 12 rimbalzi.
Potrebbe veramente essere l’anno giusto per i Thunder che mantengono il miglior record della NBA superando con un ultimo quarto perfetto (32-17 il parziale) i Memphis Grizzlies. Kevin Durant spara ad un minuto dalla fine la tripla decisiva, per lui ci sono 36 punti e 10 rimbalzi. Harden e Westbrook aggiungono rispettivamente 24 e 21 punti, ed i Big Three di Oklahoma City portano alla causa ben 81 punti sui 101 totali. Per gli ospiti 24 punti di Gasol e 23 di Gay.
Indiana sbanca Dallas grazie ai 30 punti e 9 rimbalzi di George. Dopo qualche gara opaca Dirk Nowitzki torna ai suoi livelli ma i suoi 30 punti non bastano per arrivare alla vittoria.
I Lakers approfittano della serata storta di Danilo Gallinari al tiro (6 punti con 1/9 al tiro) e vincono a Denver. Harrington (24 punti) ha in mano il tiro del sorpasso ma il ferro dice no al suo tentativo. I gialloviola ringraziano Bryant (20 punti), Bynum (22 punti) e Gasol (13 punti e 17 rimbalzi).
Risultati NBA 3 febbraio 2012
Toronto raptors-Washington Wizards 106-89 Tor: Barbosa 19, Amir Johnson 18, Kleiza 15 Was: Young 21, Wall 15, Booker 13
Philadelphia 76ers-Miami Heat 79-99 Phi: Young 16, Meeks 13, Williams 13 Mia: Wade 26, James 19, Chalmers 13
Orlando Magic-Cleveland Cavaliers 102-94 Orl: Howard 19, Jason Richardson 19, Turkoglu 18 Cle: Gee 20, Irving 18, Jamison 16
New Jersey Nets-Minnesota Timberwolves 105-108 N.J.: Morrow 42, Humphries 16, Farmar 14 Min: Pekovic 27, Love 20, Johnson 10, Beasley 10, Rubio 10
Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 88-80 Det: Knight 26, Monroe 18, Prince 13 Mil: Jennings 20, Livingston 14, Ilyasova 9
Boston Celtics-New York Knicks 91-89 Bos: Pierce 30, Garnett 15, Allen 14 N.Y.: Anthony 26, Chandler 20, Stoudemire 16
Houston Rockets-Phoenix Suns 99-81 Hou: Martin 16, Scola 14, Lee 12, Patterson 12, Budinger 12 Pho: Dudley 15, Gortat 15, Brown 12
Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 101-94 Okl: Durant 36, Harden 24, Westbrook 21 Mem: Gasol 24, Gay 23, Allen 17
Dallas Mavericks-Indiana Pacers 87-98 Dal: Nowitzki 30, Carter 14, Terry 10 Ind: George 30, West 20, Granger 16
Non sono mancate le emozioni nelle 11 gare disputate nella notte NBA: le sorprese di giornata arrivano da Milwaukee, dove i padroni di casa dei Bucks battono i favoritissimi Miami Heat, e da Philadelphia, dove i Sixers si confermano una delle migliori formazioni in assoluto superando i Chicago Bulls. Granger trascina gli Indiana Pacers a Minneapolis, un super Steve Nash porta al successo i Phoenix Suns sul parquet degli Hornets di Belinelli. Orlando interrompe la striscia negativa e fa fuori Washington. Sconfitte imbarazzanti per i Toronto Raptors (contro Boston) e Charlotte Bobcats (a Portland). Bene i Thunder a Dallas ed i Clippers a Salt Lake City. Derby texano agli Spurs che hanno la meglio sui Rockets.
Dopo 4 KO di fila arriva la vittoria per i Magic che battono i Wizards grazie ai 23 punti a testa di Anderson ed Howard (per lui anche 18 rimbalzi). Agli ospiti non bastano i 20 punti dell’ex di turno Rashard Lewis.
Philadelphia continua a sorprendere e trionfa contro i Bulls portando 5 uomini in doppia cifra tra i quali si segnalano Young ed Iguodala con 19 punti ciascuno. Chicago paga la serata non proprio eccellenete di Rose che chiude con 18 punti ma ottenuti con 17 tiri.
Ennesima figuraccia per i Raptors, seppelliti sotto 36 punti di scarto dai Celtics. Senza AndreaBargnani è notte fonda per i canadesi che hanno in Ed Davis l’unica nota positiva con 10 punti e 12 rimbalzi. Pierce è il top scorer della serata biancoverde con 17 punti.
Nella sfida tra poveri i Nets hanno la meglio sui Pistons: Deron Williams piazza 26 punti e 9 assist, Prince porta 21 punti a Detroit ma sbaglia il tiro del pareggio a pochi secondi dalla fine.
Milwaukee si conferma la bestia nera degli Heat in questa stagione: dopo aver espugnato qualche giorno fa il parquet della Florida i Bucks si confermano in casa trascinati dai 31 punti di uno scatenato Brandon Jennings. Dopo un buon primo quarto chiuso sul 40-23 gli ospiti si sciolgono lentamente e quindi servono a poco i 40 punti di LeBron James ed i 23 di Dwyane Wade.
10 punti per MarcoBelinelli (che parte dalla panchina) ma il suo apporto è insufficiente per gli Hornets per battere i Phoenix Suns: Nash (30 punti e 10 assist) e Gortat (23 punti ed 11 rimbalzi) si rivelano le armi vincenti per il team dell’Arizona.
Prezioso successo dei Thunder in casa dei campioni del Mondo dei Dallas Mavericks: Oklahoma City opera il break decisivo nel secondo tempo complice la serata negativa di Dirk Nowitzki che racimola appena 8 punti con 15 tiri (2/15 dal campo). Inutili quindi i 25 punti di Terry, Kevin Durant (23 punti e 13 rimbalzi) e Russell Westbrook spezzano ogni speranza di rimonta dei texani. Mostruoso Ibaka in difesa che chiude con 10 stoppate rifilate ai Mavs!
Ottima affermazione per i Pacers che sbancano il campo degli imprevedibili Timberwolves. Danny Granger in serata di grazia infila 36 punti di cui 29 nel secondo tempo e porta al successo i suoi compagni. Minnesota ha nel solito Kevin Love il miglior marcatore (21 punti e 17 rimbalzi) ma manca per l’ennesima volta l’aggancio a quota 500 in percentuale (record positivo che a Minneapolis non vedono dal lontano 2007).
Il derby texano tra San Antonio e Houston se lo aggiudicano gli Spurs grazie al duo di veterani Duncan (25 punti) e Parker (24). I 2 leader degli Spurs disputano un gran secondo tempo (parziale di 60-39 in favore dei neroargento, match recuperato da -17) ed i Rockets vengono ripresi e superati nonostante i 29 punti del cannoniere Kevin Martin.
Portland schernisce i derelitti Bobcats: sconfitta memorabile per il team di proprietà di MichaelJordan che alla fine accusa un passivo di 44 punti! il precedente record negativo era stata la sconfitta contro Denver nello scorso campionato di 120-80. I Blazers arrivano sul finire di terzo quarto sul 92-48, in pratica doppiando gli avversari e demoliscono Charlotte in ogni singola statistica di gioco. Nella serata perfetta della formazione dell’Oregon ci sono i 24 punti di Crawford, i 22 di Aldridge ed i 23 del grande ex Gerald Wallace.
Infine i Clippers sbancano Salt Lake City guidati dalle doppie doppie delle 2 stelle Chris Paul (34 punti ed 11 assist) e Blake Griffin (31 punti e 14 rimbalzi). Inutile la performance di Al Jefferson per i Jazz con il centro che chiude con 27 punti e 12 rimbalzi.
Risultati NBA 1 febbraio 2012
Philadelphia 76ers-Chicago Bulls 98-82 Phi: Young 19, Iguodala 19, Holiday 17 Chi: Watson 20, Rose 18, Gibson 9, Boozer 9, Korver 9
Orlando Magic-Washington Wizards 109-103 Orl: Howard 23, Anderson 23, Redick 21 Was: Young 24, Lewis 20, Crawford 19
Boston Celtics-Toronto Raptors 100-64 Bos: Pierce 17, Allen 12, Bass 12 Tor: Bayless 14, Davis 10, Gray 8, DeRozan 8
New Jersey Nets-Detroit Pistons 99-96 N.J.: Deron Williams 28, Humphries 18, Farmar 15 Det: Prince 21, Monroe 21, Knight 15
Milwaukee Bucks-Miami Heat 105-97 Mil: Jennings 31, Gooden 17, Mbah a Moute 13 Mia: James 40, Wade 23, Chalmers 16
New Orleans Hornets-Phoenix Suns 103-120 N.O.: Vasquez 20, Smith 16, Ariza 15 Pho: Nash 30, Gortat 23, Frye 16
Dallas Mavericks-Oklahoma City Thunder 86-95 Dal: Terry 25, Wright 12, Marion 12 Okl: Westbrook 33, Durant 23, Harden 10
Nelle 7 partite disputate nella notte NBA brutta prestazione di Danilo Gallinari che chiude con soli 8 punti ed 1/10 al tiro e condanna i suoi Denver Nuggets al secondo stop di fila. Ringraziano i Memphis Grizzlies che recuperano uno svantaggio in doppia cifra nella seconda parte di gara e trionfano in overtime interrompendo una serie negativa di 4 partite. Senza Andrea Bargnani arriva l’ennesima sconfitta per i Toronto Raptors battuti dagli Atlanta Hawks. Successi agevoli per New York Knicks (contro i Detroit Pistons, grazie al rientro di Carmelo Anthony) e Los Angeles Lakers (sui Charlotte Bobcats). Rivincita Boston Celtics sul parquet dei Cleveland Cavaliers, Indiana Pacers OK, derby californiano ai Golden State Warriors che superano i Sacramento Kings.
Non basta neanche giocare in casa ai Raptors per vincere qualche partita: senza Andrea Bargnani l’attacco dei canadesi è ampiamente insufficiente ed Atlanta porta via la “W” con oltre 20 punti di scarto. Mattatore del match il solito Joe Johnson con 30 punti, sono 15 quelli del grande ex Tracy McGrady. Toronto è con soli 3 uomini in doppia cifra, il migliore è Bayless con 14 punti.
Pronta rivincita dei Celtics contro i Cavaliers che solo qualche giorno fa avevano sbancato il “Garden”. A Cleveland non basta un parziale di 32-17 nell’ultimo periodo per riequilibrare la gara (da -21 arriva anche il -2 sull’89-87), decisivi Pierce (20 punti) e Garnett (13), ai padroni di casa non serve la super performance di Varejao da 20 punti e 20 rimbalzi ed i 21 punti della prima scelta assoluta all’ultimo Drfat Kyrie Irving.
Indiana piega New Jersey facendo valere il fattore campo: un grande Paul George da 24 punti, ben coadiuvato da Granger (21 punti) ed Hibbert (18 punti, 14 rimbalzi e 4 stoppate) manda KO gli ospiti ai quali non bastano i 34 punti di Deron Williams ed i 28 di Morrow, autori insieme di 62 punti sui 99 complessivi dei Nets.
Ampio successo per i Knicks (+27 contro i Pistons) che ritornano a sorridere dopo un periodo molto negativo: il ritorno in campo di Carmelo Anthony (25 punti alla fine) permette di stendere Detroit che ha in Jerebko il top scorer a quota 15 punti a i quali si aggiunge la doppia doppia del solito Greg Monroe (13 punti e 13 rimbalzi).
Cade Danilo Gallinari a Memphis sotto i colpi dei Grizzlies: l’ala della Nazionale italiana trova una serata negativa mettendo a segno solo 8 punti con 1 misero canestro dal campo su 10 tentativi. Memphis ringrazia per tanta generosità e nella seconda parte di gara recupera uno svantaggio di 13 punti impattando il punteggio a 30 secondi dal termine (89-89). Harrington sembra dare la vittoria ai Nuggets ma Tony Allen pareggia nuovamente i conti per il prolungamento. Qui è decisiva una tripla di O.J. Mayo che spezza gli equlibri. A fil di sirena non va a buon fine il tentativo di Gallinari per provare a forzare il secondo tempo supplementare. Per gli ospiti da segnalare i 23 punti e 10 rimbalzi di Harrington mentre per i Grizzlies tabellino pressochè identico per Gasol e Gay che chiudono entrambi con 20 punti e 13 rimbalzi.
Affermazione facilissima per i Lakers sui derelitti Bobcats: di ben 33 punti lo scarto tra le 2 formazioni a fine gara a vantaggio dei gialloviola che portano ben 6 giocatori in doppia cifra (una rarità quest’anno) con Bryant a quota 24 punti, 20 per Bynum, 12 a testa per Murphy e Goudelock e 10 ciascuno per Gasol e Barnes. Per Charlotte 14 punti di Gerald Henderson.
Infine derby californiano ai Warriors che sul campo di casa hanno la meglio sui Sacramento Kings: 20 punti per Rush in uscita dalla panchina, 15 per Lee e Wright mentre delude la coppia di guardie Ellis-Curry che colleziona in totale 15 punti con un brutto 6/24 al tiro. Non bastano agli opsiti i 22 punti di Evans (quasi in tripla doppia con 10 rimbalzi e 9 assist) e le doppie doppie di Cousins (21 punti e 14 rimbalzi) e Thompson (13 punti ed 11 rimbalzi).
Risultati NBA 31 gennaio 2012
Toronto Raptors-Atlanta Hawks 77-100 Tor: Bayless 14. Davis 11, Forbes 10 Atl: Joe Johnson 30, McGrady 15, Williams 10, Teague 10, Pachulia 10
Sono state ben 13 le partite disputate nella notte NBA che ha visto sfumare il tanto atteso derby italiano tra Danilo Gallinari ed Andrea Bargnani per via del secondo infortunio al polpaccio da parte del lungo dei Raptors. Torna a sorridere invece Marco Belinelli che interrompe la striscia perdente dei suoi Hornets arrivata a 9 gare con il successo sui Magic.
Tutto facile per i Sixers che chiudono senza nessun problema la pratica Bobcats. Ad ispirare la serata di Philadelphia ci pensa Louis Williams con 17 punti. Per gli ospiti invece 14 punti ed 8 rimbalzi di Kemba Walker.
Continua il buon momento dei Celtics e del suo capitano Paul Pierce che infila 28 punti a cui aggiunge 10 rimbalzi ed 8 assist e permette alla sua squadra di battere i Pacers ai quali non bastano i 21 punti di Danny Granger.
Atlanta sbanca Detroit dopo un overtime grazie alle ottime prove di Joe Johnson (30 punti), Marvin Williams (22 punti) e Josh Smith (19 punti ed 11 rimbalzi). I Pistons portano 6 giocatori in doppia cifra (migliori come al solito Greg Monroe con 22 punti e Brandon Knight con 20) ma escono ancora sconfitti.
I Nets espugnano il campo dei Cavaliers guidati dal leader Deron Williams che piazza 27 punti e 10 assist. Inutile il career high di Kyrie Irving per i Cavaliers con il rookie che chiude a quota 32 punti di cui 21 negli ultimi 6 minuti quando i Nets però ormai hanno già preso il largo.
Torna Dwyane Wade e Miami batte la resistenza dei Knicks privi di Carmelo Anthony: per la guardia degli Heat ci sono 28 punti mentre James arriva a quota 31. New York tira malissimo dal campo ed a salvare i bluarancio non basta neanche un grande Walker in uscita dalla panchina con 21 punti.
34 punti di un super Derrick Rose stendono i Milwaukee Bucks: tra le fila dei Bulls da segnalare anche le performance di Noah e Boozer entrambi a referto in doppia doppia (15 punti e 16 rimbalzi per il francese, 20 punti e 13 rimbalzi per l’ex Jazz). Jennings piazza 25 punti per gli ospiti e Gooden ne aggiunge altri 23 (con 15 rimbalzi) al posto dell’infortunato Bogut ma non sono sufficienti per portare a casa la vittoria.
La sconfitta di ieri contro i Celtics ha lasciato il segno in casa Magic: Howard e compagni vengono distrutti dagli Hornets in striscia perdente di 9 gare. Per Orlando l’unico in doppia cifra è proprio il centro con 28 punti e 16 rimbalzi, mentre per i padroni di casa risultano decisivi i 17 punti di Landry ed i 15 del nostro Marco Belinelli (ottimo 4/7 da 3 punti).
Dopo un primo tempo equlibrato Houston fa valere il suo maggior tasso tecnico contro i Wizards e trionfa grazie ai 21 punti del rispolverato Budinger.
Ancora progressi significativi per Minnesota che si impone sugli Spurs: solite doppie doppie per Rubio (18 punti e 10 assist) e Love (18 punti e 16 rimbalzi), per i texani si segnalano 20 punti di Parker.
Dallas batte Utah grazie ai 22 punti di un ispiratissimo Beaubois che parte in quintetto. I Jazz hanno come sempre in Millsap il miglior realizzatore con 20 punti dal campo.
Tutto molto semplice per i Denver Nuggets di Danilo Gallinari che travolgono senza fatica i Raptors privi di Andrea Bargnani. Saltato il derby tra gli atleti azzurri c’è da dire che il “Gallo” continua nel suo buon momento piazzando 21 punti, Fernandez arriva a quota 23 e Nenè porta la sua consueta doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi. Per i canadesi 19 punti di Barbosa in uscita dalla panchina.
Vince in scioltezza anche Portland che in casa diventa un rullo compressore: Suns asfaltati per 109-71, Aldridge chiude con 23 punti, ancora incredibile il 40enne Camby che non segna nessun punto ma porta alla causa 20 rimbalzi. Phoenix malissimo, il migliore è Hill con 12 punti.
Infine i 37 punti e 14 rimbalzi di uno scatenato KevinDurant permettono ai Thunder di sbancare Oakland. Per i Warriors non bastano i 23 punti di un ottimo Dorell Wright.
Risultati NBA 27 gennaio 2012
Philadelphia 76ers-Charlotte Bobcats 89-72 Phi: Williams 17, Holiday 15, Meeks 14 Cha: walker 14, Carroll 11, Brown 11
Boston Celtics-Indiana Pacers 94-87 Bos: Pierce 28, Wilcox 14, Garnett 13, Pietrus 13 Ind: Granger 21, George 16, West 14
Detroit Pistons-Atlanta Hawks 101-107 (overtime) Det: Monroe 22, Knight 20, Maxiell 19 Atl: Joe Johnson 30, Williams 22, Smith 19
Cleveland Cavaliers-New Jersey Nets 96-99 Cle: Irving 32, Jamison 20, Sessions 11 N.J.: Deron Williams 27, Morrow 22, Humphries 18
Miami Heat-New York Knicks 99-89 Mia: James 31, Wade 28, Bosh 13 N.Y.: Walker 21, Douglas 16, Fields 14
Chicago Bulls-Milwaukee Bucks 107-100 Chi: Rose 34, Boozer 20, Noah 15 Mil: Jennings 25, Gooden 23, Leuer 19
New Orleans Hornets-Orlando Magic 93-67 N.O.: Landry 17, Belinelli 15, Smith 14 Orl: Howard 28, Redick 9, Duhon 6
Houston Rockets-Washington Wizards 103-76 Hou: Budinger 21, Scola 19, Dalembert 11 Was: Wall 17, Young 15, Crawford 9
Minnesota Timberwolves-San Antonio Spurs 87-79 Min: Love 18, Rubio 18, Pekovic 14 S.A.: Parker 20, Bonner 13, Splitter 12
Dallas Mavericks-Utah Jazz 116-101 Dal: Beaubois 22, Odom 19, Terry 18 Uta: Millsap 20, Jefferson 19, Kanter 12
Denver Nuggets-Toronto Raptors 96-81 Den: Fernandez 23, Gallinari 21, Nenè 20 Tor: Barbosa 19, Bayless 18, James Johnson 16
Solo 2 le partite disputate nella notte NBA ma di certo non sono mancate le emozioni: Boston dopo un primo tempo inguardabile opera una prodigiosa rimonta e batte i Magic ad Orlando, i Clippers hanno la meglio sui Grizzlies in un match che ha visto ben 19 cambi della leadership dell’incontro (e per altre 14 volte le 2 squadre si sono trovate a pari punti).
Gara davvero entusiasmante in Florida dove si è assistito al dominio dei padroni di casa dei Magic nel primo tempo ed alla furiosa ed irresistibile rimonta dei Celtics nella seconda parte dell’incontro. I “Verdi” con questo successo dimostrano a tutte le avversarie che nella lotta al titolo si dovranno fare ancora necessariamente i conti con loro. Orlando parte fortissimo e chiude il primo quarto doppiando nel punteggio gli avversari (32-16) volendo vendicare il pesante KO inferto qualche giorno fa al “Garden” da Pierce e compagni, partita in cui i Magic avevano fatto registrare il record negativo di franchigia in punti segnati in un singolo match non arrivando neanche a quota 60. La seconda frazione di gioco non si discosta molto da quanto visto precedentemente ed i padroni di casa non mollano un centimetro e riescono a raggiungere 20 punti di vantaggio (43-23), margine dilatato ancora di più a 3 minuti dall’intervallo lungo grazie alla tripla di Nelson (52-25, per un irreale +27). Doc Rivers è costretto al time out ed i Celtics tornano in campo con qualche convinzione in più piazzando un mini parziale di 12-6 che li porta sul 58-37 alla fine del primo tempo. Evidentemente la sfuriata di Rivers negli spogliatoi dà i suoi frutti perchè i Celtics tornano sul parquet totalmente cambiati: già nel terzo periodo riescono a recuperare 10 punti portandosi sul 75-64, poi la rimonta viene completata nell’ultimo quarto dopo soli 4 minuti (76-76). Inizia per alcuni versi un nuovo match da 8 minuti ma ormai l’inerzia della partita è totalmente dalla parte dei “Verdi”che trascinati dal capitano Paul Pierce e dalle giocate di pura energia di Kevin Garnett portano a casa una vittoria che potrebbe rappresentare il punto di svolta di una stagione finora non proprio esaltante. Garnett chiude la sua gara con soli 12 punti a cui aggiunge 10 rimbalzi ma diventa il leader emotivo nel secondo tempo per la sua squadra dando la scossa con una super stoppata su Howard dopo pochi secondi di gioco, Pierce è il top scorer degli ospiti con 24 punti (e 10 assist), importante dalla panchina l’ex Treviso Moore che porta alla causa 16 punti. I Magic riescono a mandare tutto il quintetto di partenza in doppia cifra con Howard che arriva a quota 16 punti e 16 rimbalzi, ma si arenano troppo presto nella seconda parte di gara forse pensando di aver già vinto visto il cospicuo vantaggio. Per Boston resta forte l’odore dell’impresa perchè rimontare 27 punti di deficit in trasferta in soli 2 quarti e vincere di 8 contro uno dei migliori team della Lega (il secondo tempo si è chiuso 54-25 in favore degli uomini di Doc Rivers) pur avendo 2 pedine chiave come Ray Allen e Rajon Rondo out per infortunio non è cosa che possono permettersi in molti.
Nella seconda partita di giornata i Clippers invece battono i Grizzlies in una sfida altalenante. Bello l’effetto cromatico delle 2 squadre che scendono in campo con le divise vintage del periodo ABA. Los Angeles decisamente meglio nel primo quarto, Memphis rimonta nella seconda frazione anche grazie alla scossa data da Rudy Gay che sul finire del primo periodo buca il canestro da dietro centrocampo. La partita si mantiene poi sui binari dell’equilibrio nel secondo tempo con continui sorpassi e contro-sorpassi, solo nel finale i Clippers operano il break decisivo guidati dal trio Paul-Williams-Griffin: i primi 2 piazzano 18 punti a testa (per Paul anche 7 rimbalzi e 7 assist) mentre il lungo losangelino flirta con la tripla doppia chiudendo con 20 punti, 9 rimbalzi ed 8 assist. Per gli ospiti inutili dunque i 24 punti di Rudy Gay, la doppia doppia di Marc Gasol (18 punti e 11 rimbalzi) ed i 14 punti di Mayo dalla panchina.
Risultati NBA 26 gennaio 2012
Orlando Magic-Boston Celtics 83-91 Orl: Howard 16, Jason Richardson 13, Anderson 12 Bos: Pierce 24, Moore 16, Garnett 12, Pietrus 12
Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 98-91 Cli: Griffin 20, Paul 18, Williams 18 Mem: Gay 24, Gasol 18, Mayo 14, Allen 14
Nelle 10 partite disputate nella notte NBA vittorie estremamente facili per Philadelphia, Chicago ed Oklahoma City. Rockets e Grizzlies (grande rimonta sul campo di Golden State) infilano il settimo successo di fila, Atlanta e Dallas confermano il buon momento di forma. Bene Portland, Boston schianta Orlando mentre un ottimo Belinelli viene beffato nel finale da Tim Duncan che regala ai suoi Spurs una “W” molto importante.
Tutto facile per i Sixers che fanno valere sia il loro maggiore tasso tecnico che il fattore campo nella sfida contro i Wizards: il primo tempo si chiude addirittura sul 62-32, poi Philadelphia amministra al meglio l’ampio margine. 6 giocatori in doppia cifra per i padroni di casa con Holiday e Brand che chiudono a quota 17. Poco da dire su Washington, si salva il solo Jordan Crawford autore anche lui di 17 punti.
Boston schianta Orlando che fa registrare il record negativo di franchigia in punti segnati (solo 56). Ancora senza Rondo ai Celtics bastano i 19 punti di capitan Paul Pierce ed altrettanti dell’ex Brandon Bass. Magic orrendi che chiudono con il 24% dal campo (solo 4/16 da 3 punti) ed il 60% ai tiri liberi. Solo un giocatore riesce a segnare più di 10 punti ed è Dwight Howard che alla fine scrive 18 punti con 14 rimbalzi.
Altra vittoria in scioltezza è quella dei Bulls sui Nets: torna Derrick Rose e viene dato un turno di riposo a Luol Deng. Brilla Rip Hamilton che infila 22 punti conditi da 10 assist, 22 punti anche per Rose mentre Noah chiude in doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi. Per gli ospiti c’è da segnalare la buona prova di Jordan Farmar autore di 22 punti.
Atlanta si conferma una delle migliori squadre nella Eastern Conference interrompendo il buon momento di forma dei Milwaukee Bucks, che vengono battuti sul parquet di casa per 97-92: Joe Johnson mantiene le sue alte medie e piazza 28 punti, ben coadiuvato da Josh Smith (19 punti e 13 rimbalzi). Jennings è il top scorer dei Bucks con 21 punti (anche se ottenuti con 22 tiri) ai quali vanno aggiunti 11 assist.
Un ottimo Marco Belinelli (12 punti, 5/6 dal campo) non basta agli Hornets per battere gli Spurs che ringraziano l’eterno Tim Duncan autore del canestro decisivo a meno di 2 secondi dalla fine del match. L’ultimo tentativo di Landry non va a bersaglio e per New Orleans si materializza l’ottava sconfitta consecutiva. Duncan è il miglior realizzatore del match con 28 punti e 20 li realizza Parker per i neroargento. Jack (26 punti) prosegue nella sua crescita tecnica ma alla fine deve arrendersi anche lui alla maggiore esperienza dei texani.
I Thunder rifilano 20 punti di scarto ai Pistons: partita già chiusa nel primo tempo (parziale di 60-33), poi è solo ordinaria amministrazione per i giovani di Oklahoma City che ringraziano i 24 punti a testa di Westbrook ed Harden (per lui un fantastico 5/6 da 3 punti) ed i 20 di Kevin Durant. Per gli ospiti si mettono in luce i 2 prospetti più interesanti, Brandon Knight con 13 punti e Greg Monroe con 12.
Vince e convince Houston che sbanca il difficile parquet dei Timberwolves con una certa autorità: è la settima vittoria consecutiva per i ragazzi di coach McHale con un Martin in serata di grazia (31 punti) ed un Lowry che ormai può essere annoverato tra i migliori playmaker della Lega (questa volta la tripla doppia non gli sfugge, 16 punti, 10 rimbalzi e 10 assist). Minnesota trova la grande partita di Love che chiude con 39 punti (perfetto 5/5 da 3) e 12 rimbalzi. Rubio non è perfetto al tiro (solo 6 punti e 2/10 dal campo) ma riesce lo stesso a smistare 12 assist. Ma i giovani T-Wolves pagano ancora la tanta inesperienza.
Bene Dallas che si prende la terza affermazione di fila battendo i Suns: Marion protagonista del match con 29 punti, a Phoenix non servono a molto i 19 punti a testa di Hill e Gortat (per lui anche 17 rimbalzi).
Portland in casa si dimostra quasi imbattibile (solo una sconfitta finora) e supera i Kings con i 26 punti di Crawford dalla panchina, i 20 di Wallace e la doppia doppia di Aldridge (13 punti e 16 rimbalzi). Tra le fila dei californiani bene Cousins con 18 punti e 13 rimbalzi.
Infine grande rimonta dei Memphis Grizzlies, che sotto di 20 punti (63-43 sul finire di terzo quarto) contro i Warriors, giocano un superbo ultimo periodo da quasi 40 punti ed hanno la meglio ottenendo così la settima “W” consecutiva. Gay trascina i suoi nel momento di maggiore bisogno (23 punti), Conley contribuisce con 20 punti e 9 assist e Gasol domina in area con una doppia doppia da 15 punti ed 11 rimbalzi. A Golden State non bastano i 20 punti di Ellis ed i 18 di Curry.
5 le partite disputate nella notte NBA e non sono mancate di certo le sorprese: i Miami Heat vengono appunto sorpresi sul proprio parquet dai Milwaukee Bucks di un super Brandon Jennings che dopo i 36 punti firmati sul parquet dei Knicks ne piazza altri 23 in Florida. Altra vittoria poco pronosticabile è quella degli Indiana Pacers a Los Angeles, contro i Lakers: gli ospiti si confermano una squadra in ascesa anche se a volte poco continua, per i gialloviola KO pesante. Boston ferma l’emorragia di risultati negativi battendo Washington pur senza il playmaker Rondo, out per l’infortunio al braccio, i Clippers senza Paul superano facilmente i Raptors privi di Andrea Bargnani. Nella sfida tra le povere della Lega i Nets hanno la meglio sui Bobcats.
Manca Rajon Rondo tra le fila dei Celtics ma un immenso Paul Pierce, capitano di mille battaglie, si carica la squadra sulle spalle e con una performance da 34 punti, 10 assist ed 8 rimbalzi trascina i suoi compagni alla vittoria scacciando, almeno momentaneamente, il periodo di crisi di Boston. Kevin Garnett tira con il 70% dal campo (17 punti alla fine) e grazie al contributo di Pietrus (14 punti) e Bass (13) dalla panchina i “Verdi” si rimettono in marcia. Per i padroni di casa, arrivati inutilmente nel finale a contatto degli avversari, ci sono i 19 punti di Young e la tripla doppia sfiorata da John Wall che infila 27 punti con 10 rimbalzi e 7 assist.
Successo più facile di quanto alla fine non dica il risultato per i Clippers che abbattono la resistenza di Toronto che senza Bargnani si dimostra ancora una volta squadra molto mediocre. Primo quarto terribile per i Raptors chiuso sul 27-11, lo svantaggio non viene più recuperato ed i padroni di casa amministrano il risultato con sapienza nonostante l’assenza del playmaker Chris Paul. Alla fine decisivo Mo Williams che dalla panchina porta ben 26 punti (di cui 17 nell’ultimo quarto), 18 punti per Blake Griffin e doppia doppia di tutto rispetto per DeAndre Jordan da 16 punti e 16 rimbalzi. I canadesi si aggrappano a Barbosa (19 punti), Kleiza (16) e DeRozan (15) ma non trovano assistenza dagli altri compagni ed ecco che si materializza l’ottava sconfitta di fila (la sesta da quando Bargnani si è infortunato), attualmente la serie negativa peggiore in tutta la Lega.
Partita senza storia anche tra Nets e Bobcats (2 delle peggiori squadre della NBA) con New Jersey che si prende la vittoria guidata dai 20 punti del rookie Brooks e dai 19 a testa per Deron Williams (vicino alla tripla doppia aggiungendo 10 assist e 9 rimbalzi) e per Morrow. Charlotte ha in Kemba Walker il miglior marcatore a 16 punti seguito dal costante Gerald Henderson che ne infila 15.
Milwaukee si prende una vittoria di prestigio ed ampiamente meritata sul campo degli Heat, che ancora non possono disporre di Dwyane Wade. Il trascinatore della formazione del Wisconsin è Brandon Jennings che conferma il suo grande momento di forma (30 punti contro Denver, 36 contro i Knicks nelle ultime partite) piazzandone altri 23. Importanti contributi arrivano anche da Ilyasova (16 punti portati direttamente dalla panchina e decisivo in alcune azioni nel finale di gara) e da Bogut (13 punti ed 8 rimbalzi). Miami non gira al meglio e paga moltissimo l’assenza di uno scorer puro come Wade, inutili i 28 punti e 13 rimbalzi di LeBron James ed i 23 punti di Chris Bosh.
Sorpresa anche a Los Angeles dove i Lakers padroni di casa vengono superati dai Pacers che non rubano nulla giocando una grande gara. I gialloviola partono meglio piazzando un parziale di 27-14 nel primo quarto ma gli ospiti reagiscono e già all’intervallo sono sotto solo di 3 punti (49-52). Indiana riesce ad essere efficace con tutti i suoi giocatori mentre i Lakers iniziano ad avere difficoltà con le seconde linee. Nel finale di partita una giocata di Collison regala il vantaggio ai Pacers mentre a 6 secondi dalla sirena il tentativo di Bryant di agguantare il pareggio per andare all’overtime trova solo il ferro. 6 giocatori in doppia cifra per gli ospiti tra i quali spicca Hibbert con 18 punti. Non bastano invece a Los Angeles i 33 punti del solito Kobe Bryant.
Risultati NBA 22 gennaio 2012
Washington Wizards-Boston Celtics 94-100 Was: Wall 27, Young 19, McGee 13 Bos: Pierce 34, Garnett 17, Pietrus 14
Los Angeles Clippers-Toronto Raptors 103-91 Cli: Williams 26, Griffin 18, Jordan 16 Tor: Barbosa 19, Kleiza 16, DeRozan 15
Miami Heat-Milwaukee Bucks 82-91 Mia: James 28, Bosh 23, Chalmers 12 Mil: Jennings 23, Ilyasova 16, Bogut 13
New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 97-87 N.J.: Brooks 20, Deron Williams 19, Morrow 19 Cha: Walker 16, Henderson 15, Biyombo 11, Brown 11
Los Angeles Lakers-Indiana Pacers 96-98 Lak: Bryant 33, Bynum 16, Barnes 14 Ind: Hibbert 18, Granger 16, West 15
Nelle 11 partite disputate nella notte NBA continua il buon momento dei Denver Nuggets che nonostante la pessima serata di Danilo Gallinari (solo 3 punti) sbancano il parquet dei Sixers dopo un tempo supplementare. La sorpresa di questo turno arriva direttamente da Washington dove la migliore squadra della Lega, i Thunder si fanno battere dal peggiore team della NBA, i Wizards. New York prosegue nel suo cammino imbarazzante e viene beffata in casa dai Suns, primo successo fuori casa per gli Spurs che interrompono la striscia vincente dei Magic. Boston batte Toronto ma trema per l’infortunio di Rajon Rondo, Billups con un gran tiro stende i Dallas Mavericks a fil di sirena.
Gara combattuta a Philadelphia ma alla fine trionfa Denver dopo un overtime nonostante la serata opaca per il nostro Danilo Gallinari (solo 3 punti). A trascinare i Nuggets è l’ex di turno Andre Miller con una prova sontuosa da 28 punti, 10 assist ed 8 rimbalzi. Ai Sixers non bastano i 22 punti di Young e la doppia doppia del redivivo Turner da 20 punti ed 11 rimbalzi.
Clamoroso a Washington: il testa-coda tra Thunder (squadra con la migliore percentuale di vittorie in NBA) e Wizards (team peggiore) va ai padroni di casa che hanno la meglio per 105-102. KevinDurant torna nella sua città e scrive a referto 33 punti ma sbaglia il tiro finale del possibile pareggio dopo aver guidato la rimonta nei minuti conclusivii. Ancora meglio fa Russell Westbrook che arriva a quota 36 punti ma Oklahoma City deve inchinarsi alla coppia Young-Wall con i 2 che segnano rispettivamente 24 e 25 punti. Ottimo Crawford in uscita dalla panchina (18 punti) mentre nel pitturato Blatche e McGee (19 punti e 21 rimbalzi in combinata) dominano contro i rivali Perkins ed Ibaka (6 punti e 15 rimbalzi insieme).
Gli Spurs vincono per la prima volta in trasferta e lo fanno al cospetto di una delle migliori squadre del momento, i Magic: Redick pareggia l’incontro alla fine dei tempi regolamentari ma in overtime è una tripla di Gary Neal a 28 secondi dalla fine a spezzare l’equilibrio. Sull’ultimo tentativo di vincere l’incontro Orlando prima sbaglia con Anderson, Howard prende il rimbalzo e scarica per Redick che però tira oltre il tempo rimasto ed il suo tiro da 3 viene annullato e San Antonio trionfa per 85-83. Top scorer del match è Tony Parker con 25 punti, mentre Neal segna solo il tiro da 3 decisivo (3 punti per lui). Ai padroni di casa non basta un mostruoso Dwight Howard da 24 punti e 25 rimbalzi.
Privi ancora una volta di Andrea Bargnani i Raptors cedono nettamente in casa dei Celtics: Boston quindi torna a sorridere ma contemporaneamente incrocia le dita per l’infortunio al braccio di Rajon Rondo (miglior marcatore con 21 punti) a causa di un brutto fallo dei difensori canadesi.
I Nets tornano al successo grazie alla tripla doppia sfiorata da Deron Williams (24 punti, 10 assist ed 8 rimbalzi) ed all’ennesima grande performance del rookie Brooks (22 punti). Per i Warriors non bastano i 30 punti di uno scatenato Monta Ellis
Ancora una prestazione non all’altezza dei New York Knicks che si fanno battere a domicilio dai non proprio irresistibili Phoenix Suns: è Steve Nash con 26 punti ed 11 assist il protagonista per gli ospiti mentre ai padroni di casa non bastano i 23 punti di Stoudemire (grande ex) ed i 20 di Shumpert. Malissimo Carmelo Anthony (12 punti con 22 tiri presi).
Atlanta si conferma una delle squadre meglio costruite ed ha la meglio sugli ostici Blazers: decisivi i 24 punti di Joe Johnson, a Portland non bastano i 22 punti dell’ex Jamal Crawford ed i 20 della stella Aldridge.
Memphis sbanca New Orleans (10 punti per Belinelli). Gli Hornets hanno 27 punti da parte di Jack ma devono cedere il passo ai Grizzlies, tornati competitivi, grazie al dominante Marc Gasol (per lui 22 punti, 12 rimbalzi e 7 assist).
Minnesota conferma il buon momento di forma e supera i Pistons: ancora una doppia doppia per Kevin Love (la 14esima consecutiva dall’inizio della stagione con 20 punti e 12 rimbalzi), incanta in cabina di regia il funambolo Ricky Rubio (alcune azioni saranno nel video della Top 10 odierna) che flirta con la quadrupla doppia dopo una performance da 9 punti, 7 rimbalzi, 8 assist e 6 recuperi! Per Detroit brilla il solito Prince con 29 punti.
Sacramento interrompe la striscia vincente dei Pacers imponendosi per 92-88. Pessimo ultimo quarto per Indiana che avanti di ben 14 punti (80-66) viene tenuta a soli 8 punti segnati. Protagonista il centro Cousins che infila 13 punti e pareggia il career high in rimbalzi con 19. Agli ospiti serve a poco aver portato tutto il quintetto titolare in doppia cifra nei punti segnati.
E’Chauncey Billups l’eroe della serata per i Clippers: il playmaker losangelino infila la tripla della vittoria a fil di sirena dopo che Terry aveva fatto lo stesso pochi istanti prima per i Dallas Mavericks. Per il sostituto di Chris Paul (ancora out) ci sono 21 punti, Mo Williams ne aggiunge 26 e Blake Griffin arriva a quota 14 punti e 17 rimbalzi. Per i campioni in carica 12 punti di Terry e 17 a testa per Nowitzki e Delonte West.
Risultati NBA 18 gennaio 2012
Philadelphia 76ers-Denver Nuggets 104-108 (overtime) Phi: Young 22, Turner 20, Brand 16 Den: Miller 28, Nenè 20, Afflalo 14
Washington Wizards-Oklahoma City Thunder 105-102 Was: Wall 25, Young 24, Crawford 18 Okl: Westbrook 36, Durant 33, Harden 16
Orlando Magic-San Antonio Spurs 83-85 (overtime) Orl: Howard 24, Anderson 17, Wafer 15 S.A.: Parker 25, Duncan 17, Jefferson 11
Boston Celtics-Toronto Raptors 96-73 Bos: Rondo 21, Garnett 15, Bass 13 Tor: Forbes 18, DeRozan 11, Davis 9, Calderon 9
New Jersey Nets-Golden State Warriors 107-100 N.J.: Deron Williams 24, Brooks 22, Humphries 18 G.S.: Ellis 30, Wright 17, Thompson 12, Lee 12
New York knicks-Phoenix Suns 88-91 N.Y.: Stoudemire 23, Shumpert 20, Fields 17 Pho: Nash 26, Hill 14, Brown 14
Atlanta Hawks-Portland Trail Blazers 92-89 Atl: Joe Johnson 24, Smith 17, Teague 13 Por: Crawford 22, Aldridge 20, Matthews 10
New Orleans Hornets-Memphis Grizzlies 87-93 N.O.: Jack 27, Ariza 18, Smith 14 Mem: Gasol 22, Conley 18, Mayo 16
Minnesota Timberwolves-Detroit Pistons 93-85 Min: Love 20, Pekovic 11, Tolliver 11, Johnson 11 Det: Prince 29, Gordon 18, Monroe 13
Uno straordinario Andrea Bargnani con 31 punti (11/16 dal campo per lui) a cui aggiunge 7 rimbalzi trascina i suoi Toronto Raptors alla vittoria (la seconda di fila) contro i Cleveland Cavaliers. DeMar DeRozan aggiunge 25 punti e 5 triple segnate e per gli ospiti non c’è nulla da fare. Delude Irving con 3 soli canestri su 13 tentativi.
Successo agevole per gli Orlando Magic contro i disastrati Wizards che infilano la sesta sconfitta consecutiva. Anderson (23 punti e 15 rimbalzi) ed Howard (18 punti e 20 rimbalzi) distruggono la debole difesa avversaria. Ottima prova anche per Turkoglu con 14 punti ed 8 assist. Washington ora si interroga sul futuro.
Terzo quarto decisivo a Boston dove con un parziale di 29-12 i Celtics chiudono la pratica Nets dopo aver sofferto oltremodo nel primo tempo. Pierce guida i suoi compagni con una prestazione da 24 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, mentre tra le fila di New Jersey viene pagata a caro prezzo l’assenza della stella Deron Williams.
Incredibile sconfitta interna per i Knicks che dopo aver perso 2 giorni fa contro Toronto cedono il passo ad un’alta squadra tutt’altro che irresistibile, i Charlotte Bobcats: dopo 2 iniziali canestri di Chandler gli ospiti prendono il comando delle operazioni e non si voltano più indietro. Non basta il rientro di Stoudemire e Shumpert a risvegliare una squadra che sembra priva di un’identità di gioco nonostante i fenomeni in campo. Anthony piazza 32 punti,”Stat”ne aggiunge 25 con 12 rimbalzi ma Douglas continua a fare danni nei possessi decisivi ed alla fine viene fischiato dal pubblico presente. Charlotte porta tutto il quintetto titolare in doppia cifra con un Diaw autore di 27 punti.
Pur privi dell’infortunato Dwyane Wade i Miami Heat surclassano gli Indiana Pacers. Mattatore del match il solito LeBron James che infila una doppia doppia da 33 punti e 13 assist.Per gli ospiti si salva il solo Hibbert (16 punti e 12 rimbalzi), orrido il secondo periodo dove Miami prende il largo e con i Pacers capaci di segnare un solo canestro su 15 tentativi.
Tutto facile anche per i Bulls che sbancano Detroit grazie ai 17 punti e 10 assist di Derrick Rose ed ai 14 punti del grande ex Rip Hamilton. Monroe è il migliore per i Pistons, per lui doppia doppia da 19 punti e 13 rimbalzi.
Continua la crisi degli Hornets di Marco Belinelli che perdono la quarta partita consecutiva. Non basta il ritorno in campo di Eric Gordon per una squadra che tira molto male sul parquet. A Philadelphia basta un Holiday da 23 punti per espugnare New Orleans. Buona la prova di Evan Turner che mette a referto 21 punti.
Nonostante la brutta notizia che il leader Randolph resterà fuori causa per 2 mesi dopo l’infortunio subìto a Chicago (è stato preso per sopperire all’assenza il lungo Speights da Philadelphia), i Memphis Grizzlies sbancano Minneapolis e ringraziano il perfect game di Tony Allen (20 punti con 8/8 dal campo). Ai Timberwolves non bastano le buone prove di Love (27 punti e 14 rimbalzi) e Rubio (12 punti e 10 assist).
Match tutto sommato tranquillo per Dallas che porta a casa un altro successo questa volta contro i Suns. Alla sua 1000esima partita nella Lega Dirk Nowitzki segna 20 punti con 6 rimbalzi e 7 assist. Inutili per Phoenix i 22 punti e 10 rimbalzi di Gortat.
Senza Manu Ginobili (out per circa 6 settimane, verrà operato oggi alla mano fratturata), gli Spurs battono lo stesso i Warriors. Protagonisti del match Parker (21 punti) e Duncan (15 punti ed 11 rimbalzi). Super Ellis (38 punti) non basta a Golden State.
Vittoria in scioltezza anche per Danilo Gallinari (8 punti) ed i suoi Denver Nuggets che arrivano contro i Kings ad avere anche un vantaggio di 31 punti. La squadra del Colorado segna con qualsiasi giocatore, mentre Sacramento si accontenta, per il momento, della buona prova del ribelle Cousins che chiude con 26 punti in appena 25 minuti di gioco.
Infine largo successo dei Clippers contro Houston: i californiani giocano e si divertono guidati dalle magie di Paul (20 punti e 10 assist) e Griffin (22 punti e 9 rimbalzi). Per i Rockets il top scorer è il solito Lowry che infila 17 punti.