Tag: Borussia Moenchengladbach

  • Lukaku show e l’Inter va, Romero salva l’Atalanta

    Lukaku show e l’Inter va, Romero salva l’Atalanta

    Una serata di Champions League piuttosto intensa, l’Inter ha avuto bisogno di un Super Lukaku per batter il Borussia Mönchengladbach e mantenere viva la speranza, un’opaca Atalanta è stata salvata da Romero che ha trovato il gol nel finale rimettendo la sfida con Midtjylland in parità.

    Montagne russe di emozioni per gli uomini di Conte, partiti già sapendo del K.o. del Real Madrid, hanno giocato un buon primo tempo, trovato il vantaggio e subito il pareggio beffa nel recupero.

    Nella ripresa è iniziato il Lukaku Show, il belga ha sfruttato tutta la sua potenza e la sua qualità per trovare la doppietta che sembrava aver chiuso la sfida.

    Il gol di Plea ha riaperto tutto, è servito il VAR per annullare il 3-3, ancora di Plea, che avrebbe messo in ginocchio l’Inter, fortunatamente è finita con il successo dei nerazzurri che ora si giocheranno tutto mercoledì prossimo.

    L’Atalanta invece è parsa una squadra totalmente diversa da quella di Anfield, ha subito la voglia e l’entusiasmo del Midtjylland che ha trovato il vantaggio e gestito agevolmente per oltre un’ora.

    Il gol di Romero a dieci dalla fine ha risistemato le cose, il contemporaneo k.o. dell’Ajax a Liverpool regala così ai bergamaschi una doppia chance nello scontro diretto di Amsterdam della prossima settimana.

    Veniamo al racconto della partita giocata a Mönchengladbach tra Borussia e Inter.

    Partenza aggressiva dell’Inter che grazie alla spinta di Darmian si rende pericolosa al 5°, palla dell’esterno in mezzo, ci prova Lautaro, la difesa si salva respingendo. Al 16° grande progressione di Lukaku che mette i mezzo, Young ci prova al volo, palla deviata in corner. Passa un minuto e Darmian, servito da Gagliardini, calcia sorprendendo Sommer, Inter in vantaggio.

    Il pallino del gioco è sempre in mano all’Inter, al 34° enorme doppia occasione sprecata da Lautaro che prima si fa respingere il tiro da Lainer e poi subito dopo da Sommer. Al 36° prima ghiotta occasione per il Borussia, sul tiro di Lainer respinge Handanovic, sul successivo cross Thuram colpisce troppo debolmente. I tedeschi crescono e serve un’altra gran parata di Handanovic sul diagonale di Thuram. Nell’unico minuto di recupero arriva la beffa, cross di Lazaro, Skriniar si perde totalmente Plea che di testa schiaccia in rete.

    Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa comincia con un cambio nel Borussia, fuori Jantschke, dentro Zakaria. Subito ghiotta occasione per Thuram che da corner colpisce di testa tutto solo, palla sul fondo. La sfortuna nega il gol a Lautaro al 62°, il suo tiro centra il palo con Sommer immobile.

    Passano due minuti, pala recuperata e servita a Lukaku che sposta l’avversario e lascia partire il tiro vincente. Ripartenza di Hakimi che mette in mezzo e Lukaku da due passi cala il tris al 73°. I tedeschi non mollano e dopo solo due minuti Plea sfrutta un errore di Sanchez e s’invola per segnare il 2-3.

    Al 77° clamoroso errore di Young, il terzino si trova la palla a pochi centimetri dalla porta ma non riesce a girare in rete. L’Inter sembra accusare il colpo e al 83° arriva il pareggio, tiro debole di Plea, Handanovic impallato non la vede, il VAR chiama l’arbitro a controllare ed annulla il gol. I nerazzurri sembrano prendere fiducia e si presentano avanti all’inizio del recupero.

    Finisce così, l’Inter vince e si tiene aperta la porta della qualificazione, nel prossimo turno i nerazzurri dovranno vincere e sperare che non arrivi il pari da Madrid.

    BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH – INTER 2-3 (17° Darmian (I), 45°+1, 75° Plea (B), 64°, 73° Lukaku (I))

    Borussia Mönchengladbach (4-3-3): Sommer; Lainer (78° Wolf), Jantschke (46° Zakaria), Ginter, Wendt; Lazaro, Kramer, Neuhaus; Plea, Stindl (70° Embolo), Thuram.

    Allenatore: Rose.

    Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian (60° Hakimi), Barella, Brozovic, Gagliardini, Young (87° Perisic); Lukaku, Lautaro Martinez (71° Sanchez).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Stindl (B), Lautaro Martinez (I), De Vrij (I), Barella (I), Lainer (B), Young (I), Lukaku (I), Gagliardini (I), Bastoni (I), Plea (B).

    Passiamo ora allo scontro tra l’Atalanta di Gasperini ed i danesi del Midtjylland.

    Partenza migliore dei danesi che provano a rendersi pericolosi nei primi minuti, i bergamaschi rispondono con un paio di conclusioni di Zapata, respinta la prima, troppo debole la seconda. Al 13° Midtjylland in vantaggio, sponda di Kaba e tiro al volo perfetto di Scholz.

    La Dea abbozza una reazione, troppo blanda per spaventare gli ospiti. I minuti passano ma la squadra di Gasperini non riesce a costruirsi palle gol. Al 32° la palla buona ce l’avrebbe Pessina su assist di Gomez, il rasoterra esce sul fondo. A pochi minuti dalla fine del tempo ci prova anche Zapata con un tiro troppo debole per impensierire Hansen.

    Si va al riposo con il Midtjylland avanti 1-0 al Gewiss Stadium.

    La ripresa riparte con l’ingresso in campo di Ilicic per il Papu Gomez. Servirebbe un deciso cambio di passo che però non si vede, anzi il provare ad attaccare senza convinzione permette l’apertura di ghiotti spazi per il Midtjylland. Brivido al 63° Kaba da pochi passi colpisce di tacco, palla sulla traversa. Al 69° ottima occasione per Ilicic con la punizione dal limite, il tiro finisce sulla barriera.

    Servirebbe un episodio, al 76° sembrerebbe esser la volta buona, Traorè calcia, Hansen respinge ma Zapata calcia alto clamorosamente. Il momento però è buono e al 79° arriva il pareggio, cross di Hateboer e colpo di testa vincente di Romero.

    I nerazzurri ci provano ma il gol vittoria non arriva, finisce 1-1, un pareggio prezioso in vista dello scontro diretto, nel quale basterà un pareggio, con l’Ajax.

    ATALANTA – MIDTJYLLAND 1-1 (13° Scholz (M), 79° Romero (A))

    Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino (68° Toloi); Hateboer, Pessina, Freuler (68° De Roon), Gosens (86° Ruggeri); Gomez (46° Ilicic); Muriel (68° Traoré), Zapata.

    Allenatore: Gasperini.

    Midtjylland (4-1-4-1): Hansen; J.Andersson, James, Scholz, Paulinho; Hoegh; Dreyer (82° Isaksen), Anderson, Onyeka, Mabil (67° Vibe); Kaba (82° Madsen).

    Allenatore: Priske.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Kaba (M), Djimsiti (A), Romero (A), Paulinho (M).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    La serata di Champions ha emesso alcuni verdetti, il Liverpool ha battuto l’Ajax ed ha ottenuto passaggio e 1° posto. Il pari tra Atletico e Bayern lascia vive le speranze del Salzburg, vittorioso a Mosca, gli austriaci si giocheranno tutto in casa contro i colchoneros. Lo 0-0 tra Porto e Manchester City regala il 1° posto ai citizens e la qualificazione anche ai portoghesi. L’Olympique Marsiglia batte l’Olympiacos e tiene vive le speranza Europa League.

  • Atalanta poker in Danimarca, Inter solo un pari a San Siro

    Atalanta poker in Danimarca, Inter solo un pari a San Siro

    Una serata nerazzura agrodolce, un’Atalanta straordinaria si è imposta agevolmente per 4-0 sul campo del Midtjylland mentre l’Inter nonostante l’iniziale vantaggio si è salvata trovando il 2-2 al 90° grazie al solito Lukaku, che aveva anche segnato il gol del 1-0.

    La banda Gasperini ha fatto un sol boccone del Midtjylland, una gara che sostanzialmente i bergamaschi hanno chiuso già nel primo tempo chiuso sul 3-0 con i gol sudamericani di Zapata, Gomez e Muriel.

    Nella ripresa, proprio sul finale, è arrivato anche il primo gol in maglia nerazzurra di Miranchuk.

    Se i nerazzurri di Bergamo possono sorridere, quelli di Milano sicuramente si sono trovati ad ingoiare un boccone amaro.

    Nella sfida contro il Borussia Moenchengladbach dopo un primo tempo piuttosto bruttino, gli uomini di Conte sembravano averla indirizzata nella ripresa con l’immediato gol di Lukaku.

    Un rigore concesso per un fallo di Vidal ed un contropiede preso con alcuni giocatori fuori posizione avevano fatto sprofondare l’Inter nel baratro, il solito Romelu Lukaku ha salvato quantomeno in pari con una zampata al 90°.

    Un pareggio che non permette all’Inter di sfruttare completamente del passo falso del Real Madrid, battuto in casa dallo Shakhtar.

    Veniamo al racconto della partita di San Siro tra Inter e Borussia Moenchengladbach.

    La prima potenziale occasione è per l’Inter, buon inserimento di Darmian ma colpo di testa decisamente fuori bersaglio.

    La partita la fà l’Inter ma nel primo quarto d’ora si assiste solo ad una conclusione di Eriksen che finisce alta.

    Ci prova ancora Eriksen, ben servito da Darmian, il tiro del danese viene ribattuto.

    L’Inter insiste prova a chiuder dietro il Gladbach ma i nerazzurri di Conte non riescono a costruire palle gol limpide.

    Al 40° Lukaku si crea una buona occasione, calcia da dentro l’area ma il suo diagonale non trova la porta.

    Il Borussia si fa vedere con una punizione allo scadere del recupero, nessun pericolo per Handanovic, un primo tempo non indimenticabile si chiude sullo 0-0

    La ripresa comincia con la prima mossa di Conte che inserisce Lautaro Martinez al posto di Sanchez e la mossa paga subito, Martinez cerca la porta di testa, il pallone viene rimesso in mezzo da D’Ambrosio e dopo un tentativo di Darmian ci pensa Lukaku a buttarla in porta.

    Il gol subito sveglia un po’ i tedeschi che iniziano a spingere cercando di rendersi pericolosi.

    Al 60° Vidal aggancia Thuram in area, Kuipers non fischia, il VAR lo richiama e quindi l’arbitro assegna il calcio di rigore, Bensebaini trasforma con freddezza nonostante Handanovic intuisca l’angolo.

    Passati alcuni minuti l’Inter torna a buttarsi in attacco alla ricerca del nuovo vantaggio.

    Al 81° enorme occasione per Lautaro che calcia al volo ma colpisce il palo, sul ribaltamento Handanovic è costretto ad uscire sulla trequarti e a commetter fallo per anticipare Plea.

    A sorpresa al 84° sono i tedeschi a portarsi in vantaggio con Hofmann bravo a scattare sul filo del fuorigioco e a battere Handanovic. Dopo una lunghissima consultazione VAR, per possibile fuorigioco, il gol viene convalidato.

    Reazione immediata dell’Inter gran colpo di testa di Darmian, gran risposta di Sommer, sul successivo corner arriva il tocco sottoporta di Lukaku che vale il pareggio.

    I nerazzuri spingono e al 96° una punizione di Kolarov accarezza l’esterno della rete, finisce 2-2, un pareggio riacchiappato nel finale che però di certo non fa felice Conte.

    INTER – BORUSSIA MOENCHENGLADBACH 2-2 (49°, 90° Lukaku (I), 62° rig. Bensebaini (B), 84° Hofmann (B))

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Kolarov; Darmian, Barella, Vidal, Perisic (79° Brozovic); Eriksen (79° Bastoni); Lukaku, Sanchez (46° Lautaro Martinez).

    Allenatore: Conte.

    Borussia Moenchengladbach (4-2-3-1): Sommer; Leiner, Ginter, Elvedi, Bensebaini; Kramer, Neuhaus; Thuram (95° Wolf), Embolo (75° Hermann), Hofmann; Plea (90° Stindl).

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), De Vrij (I), Kramer (B), Handanovic (I).

    Passiamo all’esordio Champions dell’Atalanta in casa dei danesi del Midtjylland.

    Partenza più propositiva dei padroni di casa, l’Atalanta però pian piano cresce e trova un buon diagonale di Gosens che esce sul fondo.

    I padroni di casa corrono sulle ali dell’entusiasmo ma al 16° Zapata ha un’enorme occasione, si presenta davanti al portiere ma il suo tiro impatta sul palo.

    Al 24° ancora Zapata, il suo rasoterra è insidioso ma Hansen riesce a toccarlo oltre la riga di fondo, il gol però è rimandato di soli due minuti, sponda di Romero per Zapata che da due passi non può sbagliare.

    Al 33° risposta del Midtjylland con una bella giocata di Cajuste, la palla arriva a Dreyer che impegna Sportiello, sul corner successivo altro brivido con un colpo di testa sotto porta finito sul fondo.

    Passato lo spavento arriva il raddoppio firmato dal Papu Gomez con un gran tiro da fuori area.

    Prima della fine del tempo arriva anche il gol di Muriel che sfrutta un brutto errore del portiere Hansen che respinge male un tiro di Zapata.

    La prima frazione si chiude con il comodo triplo vantaggio per la Dea.

    La ripresa riparte senza cambi nelle due formazioni.

    Nei primi minuti la protagonista è certamente la pioggia che si fa sempre più insistente e pesante.

    Non succede moltissimo, l’Atalanta prova a gestire, il Midtjylland non riesce ad impensierire Sportiello.

    Al 71° ci prova il neoentrato Pasalic, il tiro è forte ma Hansen è attento, passano tre minuti e l’altro neoentrato Ilicic ha la palla buona ma ancora una volta il portiere danese salva.

    Al 89° c’è gioia anche per Miranchuk che con un bel tiro a giro segna il suo primo gol con la maglia dell’Atalanta.

    Finisce così, l’Atalanta come un anno fa vede un 4-0 nel tabellino all’esordio, se però l’anno scorso fu una tremenda sconfitta, quest’anno è una grande gioia.

    MIDTJYLLAND – ATALANTA 0-4 (26° Zapata, 36° Gomez, 42° Muriel, 89° Miranchuk)

    Midtjylland (4-2-3-1): Hansen; Andersson, Sviatchenko, Scholz, Paulinho; Onyeka (87° Sisto), Cajuste (76° Madsen); Dreyer, Sisto (87° Kraev), Mabil (76° Vibe); Kaba (60° Evander).

    Allenatore: Priske.

    Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Romero (86° Palomino), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (80° Pessina), Gosens; Gomez (68° Pasalic); Muriel (68° Ilicic), Zapata (80° Miranchuk).

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Soares Dias.

    Ammoniti: Sisto (M), Romero (A).

    I risultati di questa sera in Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata tonfo del Real Madrid che perde 3-2 in casa contro lo Shakhtar. Vittoria in goleada del Bayern sull’Atletico Madrid. Successo in rimonta del Manchester City 3-1 sul Porto. Vittorie importanti del Liverpool, 1-0 ad Amsterdam con l’Ajax, e dell’Olympiacos in casa con l’Olympique Marsiglia. Finisce 2-2 tra Salzburg e Lokomotiv Mosca.

  • Sorteggi Europa League, l’urna non aiuta Roma e Fiorentina

    Sorteggi Europa League, l’urna non aiuta Roma e Fiorentina

    Dopo il sorteggio della Champions League che ha assegnato Porto e Real Madrid rispettivamente a Juventus e Napoli, a Nyon sono andati in scena i sorteggi Europa League e l’urna non ha certamente aiutato Roma e Fiorentina.

    Le due squadre italiane rimaste in corsa nella seconda competizione per club d’Europa, hanno evitato la mina vagante Manchester United ma si troveranno ad affrontare comunque due team piuttosto insidiosi nei sedicesimi di finale: i tedeschi del Borussia Moenchengladbach per la Fiorentina e gli spagnoli del Villarreal per la Roma.

    Partiamo dall’avversaria dei viola, il Borussia Moenchengladbach è una squadra da prendere certamente con le molle. E’ vero che i tedeschi sono stata l’unico team del proprio paese a fallire la qualificazione agli ottavi di Champions League ma il Gladbach aveva nel proprio girone big del calibro di Barcellona e Manchester City. La Fiorentina dovrà fare quindi molta attenzione sopratutto al nazionale tedesco Kramer, al centrocampista e talento classe ’96 Dahoud ma anche a Thorgan Hazard, fratello del più famoso centrocampista del Chelsea Eden, e al brasiliano Raffael.

    Il Villarreal porta alla Roma un brutto ricordo europeo. I giallorossi infatti vennero eliminati negli ottavi di finale della Coppa Uefa 2003/04 proprio dal Submarino Amarillo. Una compagine quella spagnola che vede nelle proprie fila ben tre italiani, Bonera, Soriano e Sansone ma anche una vecchia conoscenza della Serie A ovvero l’ex Milan Alexandre Pato. Occhio anche a Jonathan Dos Santos. Il Villarreal però non è parsa una squadra insuperabile, nel suo girone di Europa League si è piazzata al secondo posto con 9 punti alle spalle dei turchi dell’Osmanlispor.

    I sorteggi Europa League quindi hanno messo dinanzi alle italiane due squadre che, se affrontate con il giusto piglio e con la migliore formazione, possono creare qualche grattacapo ma che sembrano battibili.

    Per quanto riguarda altri risultati dei sorteggi Europa League, spicca il derby dei fratelli Pogba in Saint Etienne – Manchester United. Decisamente interessante pare anche Anderlecht – Zenit mentre le altre sfide potrebbero qualificare agli ottavi squadre che nel resto del cammino verso Stoccolma potrebbero ritagliarsi il ruolo di sorprese del torneo.

     

  • Borussia – Juventus è 1-1, Lichtsteiner replica a Johnson

    Borussia – Juventus è 1-1, Lichtsteiner replica a Johnson

    Borussia – Juventus è terminata con il punteggio di 1-1; alla rete di Johnson, complice un grossolano errore in disimpegno di Chiellini, ha risposto Lichtsteiner, abile a sfruttare, al volo, un assist al bacio di Pogba, con un mezzo collo di esterno destro.

    Johnson, autore della rete del vantaggio in Borussia - Juventus
    Johnson, autore della rete del vantaggio in Borussia – Juventus

    La Juventus è partita molto forte, pressing alto, senza dare respiro al centrocampo tedesco, ma nel momento di maggiore spinta degli uomini di Allegri, il Borussia è passato in vantaggio, o meglio la Juventus se lo è fatta da solo: errore di Chiellini che non spazza un pallone che arriva basso da sinistra, e Traore fa un assist facile per Johnson, che in diagonale supera Buffon. A questo punto la Juve soffre la rete e la spinta tedesca: soprattutto sulla fascia sinistra dove Wendt, molte volte, si trova smarcato in quanto Sturaro non rientra in marcatura lasciando Lichsteiner, spesso, in difficoltà. Nei minuti finali della prima frazione Pogba, tornato sui suoi livelli, serve un assist perfetto per Lichsteiner che deve solo appoggiare la palla in fondo al sacco; grande prova dello svizzero che tanto è mancato su quella fascia ad Allegri e ai suoi compagni.

    Nella ripresa è subito grande Juve alta, compatta e solida, il Borussia con ci capisce molto e deve annaspare, subendo tre angoli nel giro di pochi minuti ma ecco l’episodio che cambia la gara: Hernanes, in scivolata, entra in contrasto con Dominguez, le lor gambe si scontrano, Kuipers decide per il cartellino rosso ai danni del brasiliano, Juve in dieci e Allegri si cautela rafforzando prima il centrocampo, togliendo Dybala  e poi la difesa, togliendo Morata e inserendo Barzagli. La gara scorre è bravissimo Buffon in un paio di interventi, ad evitare la capitolazione; i minuti finali vedono le squadre stanche e con i bianconeri arroccati in difesa ma il risultato non cambia.

    Al 2′ punizione dalla destra di Hernanes, respinta la palla, giunge ad Evra che di esterno sinistro la alza sopra la traversa; al 13′ destro dalla distanza di Dahoud, la palla centra in pieno la traversa. Al 17′ il vantaggio del Borussia: grave errore di Chiellini, che respinge in maniera goffa un cross rasoterra di Wendt, la palla arriva a Traore che serve sulla sua destra Johnson il quale in diagonale, rasoterra, supera Buffon. Al 21′ apertura di Rafel per Traore che dalla fascia destra lascia partire un sinistro velenoso che Buffon è costretto ad alzare sopra la traversa; al 22′ tiro di Nordtveit, rasoterra, bloccato da Buffon; al 25′ colpo di testa di Chiellini, da angolo di Hernanes, palla fuori di poco. Al 26′ sinistro in diagonale di Dybala, palla bloccata da Sommer. Al 27′ sinistro da fuori area di Xhaxa, palla alta. Al 39′ colpo di Evra dalla linea dell’area piccola, ma Sommer toglie la palla dall’angolino basso destro. Al 42′ tiro di Stindl dal limite dell’area palla alta di poco. Al 43′ destro vincente di Lichsteiner, al volo su assist al bacio di Pogba, con un colpo sotto di mezzo esterno destro: è 1-1.

    Al 46′ destro a giro di Pogba con palla a lato di poco; al 50′ angolo di Dybala, colpo di testa di Morata palla alta. Al 53′ cartellino rosso per Hernanes che entra in scivolata a contatto con Dominguez, Juventus in dieci uomini.  Al 58′ destro, in diagonale, di Dahoud, palla a lato; al 60′ punizione di Pogba, palla deviata in angolo dalla barriera. Al 63′ assist di sinistro di Wendt e Johnson, in corsa, conclude di sinistra con palla alta. Al 68 tiro di sinistro di Xhaxa dalla distanza, Buffon accompagna la palla in angolo; al 76′ colpo di testa di Stindl che schiaccia la palla, il pallone acquista  maggiore pericolosità ma Buffon con il piede sinistro, contro tempo riesce a respingere la sfera. All’88’ grande parata di Buffon sul tiro a giro di Hazard dal limite dell’area che si ferma sulla traversa ma decisiva la mano del portiere della nazionale azzurra.

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH – JUVENTUS 1-0 (18. Johnson; 43. Lichtsteiner)

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH: (4-4-2): Sommer; Nordtveit, Christensen, Dominguez, Wendt; Traore, Dahoud, Xhaxa, Johnson [84. Hazard], Stindl, Raffael. A disp: Hrgota, Heimeroth, Brouwers, Drmic, Schulz All: Schubert

    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Sturaro [86. Lemina], Marchisio, Pogba; Hernanes; Dybala [62. Cuadrado], Morata [74. Barzagli]. A disp: Neto, Alex Sandro,  Zaza, Mandzukic. All: Allegri

    Arbitro: Kuipers (Olanda)   Assistenti: Roenkel – Boenkel

    Espulso: 52. Hernanes       Ammoniti: 55. Marchisio [J]; 63. Dybala [J]; 66. Sturaro [J]

    Angoli: 8-8 Recupero: 1 + 4

  • Euro Juve: Si cerca il tris. Morata vuole il record

    Euro Juve: Si cerca il tris. Morata vuole il record

    E’ una Juventus totalmente diversa quella che sta dominando il suo girone di Champions rispetto a quella che ancora in campionato non è riuscita a ingranare come ci aveva ormai abituato nelle ultime stagioni. Lotterà sicuramente per le prime posizioni la formazione di Massimiliano Allegri, ne siamo convinti, nonostante il ritardo di 9 punti dalla capolista, qualche miglioramento si è visto. In Europa tutta un’altra musica, due vittorie su due, tre punti contro il Manchester City all’esordio e altrettanti contro i due volte campioni di Europa League del Siviglia. Il Borussia Moenchengladbach sulla carta è la squadra più debole del girone, ma mai abbassare la guardia, soprattutto in questa competizione.

    Massimiliano Allegri | Foto Twitter
    Massimiliano Allegri | Foto Twitter

    Vincere per chiudere la pratica e ipotecare il passaggio nel turno, concentrandosi sul campionato, questo è l’obiettivo dei bianconeri che con la terza vittoria avrebbero la strada spianata verso la fase a eliminazione diretta. Allo Juventus Stadium possono e devono farcela Morata e compagni, se si pensa che di fronte c’è il Gladbach, squadra tedesca – e la Germania a noi italiani non porta bene – i Campioni d’Italia hanno tutte le carte in regola per fare risultato.

    C’era ancora Bettega, in campo è chiaro, nell’ultimo e unico confronto tra le due compagini nel 1975, e non fu un bel ricordo per la Juve, 2 a 0 per i tedeschi all’andata e pareggio per 0 a 0 al ritorno, ma adesso la musica potrà essere un’altra. L’avversario ha cambiato guida tecnica, dopo le dimissioni di Favre sulla panchina adesso siede Andrè Shubert e in campionato le cose non stanno andando benissimo, nonostante l’ultima vittoria schiacciante per 5 a 1 contro l’Eintracht. 15 i punti di distanza da un Bayern finora sempre vincente.

    Morata
    Morata

    Insegue un record Alvaro Morata, cinque i gol consecutivi per lo spagnolo in Champions League, eguagliato Alex Del Piero, ma domani sera in casa sarà l’occasione per superare uno che ha fatto la storia del club bianconero. Un primato che cercherà di raggiungere il giocatore che non ha brillato nell’ultima gara di campionato con l’Inter ma che è sempre in grado di accendere la partita in qualsiasi momento, con lo zampino vincente o la giocata da applausi. I tre punti prima di tutto, in campionato la Juve ha fatto abbastanza bene, ecco perchè si va verso la riconferma per undici undicesimi della squadra che è scesa in campo domenica a San Siro, salvo qualche dubbio.

    Buffon dovrebbe aver smaltito il piccolo fastidio e dovrebbe essere regolarmente titolare, a dirigere la difesa a tre composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, con il primo adattabile come terzino in una retroguardia a quattro nel caso dovesse essere arretrato Evra e il modulo fosse il 4 – 4 – 2 e non il 3 – 5 – 2. Numeri a parte, l’italiano è sembrato uno dei giocatori più in forma, il migliore nella posticipo. Il tecnico livornese confermerà anche i tre centrocampisti ovvero Kedhira, Marchisio e Pogba, anche se dall’ultimo, nella lista dei 23 per il Pallone d’Oro, ci si aspetta molto di più. Cuadrado ha dimostrato di essere l’esterno ideale, la forma del colombiano si è vista, per cui sarà difficile rinunciare alla sua velocità. Davanti l’unico certo della maglia da titolare è Morata, con Dybala, ultimo cambio domenica, e Mandzukic a contendersi un posto.

    Paul Pogba | Foto Twitter
    Paul Pogba | Foto Twitter

    Sarà 4 – 4 – 2 per i tedeschi, tra le cui fila c’è il fratello l’altro Hazard, fratello di Eden, ma per il 10 sarà solo panchina. Sommer tra i pali, difesa a quattro composta da Korb, Christensen, Dominguez e Wendt, centrocampo con Traorè, Dahoud, lo svizzero Xhaka e Johnson, laddove le punte saranno Stindl e Raffael. Si può e si deve fare, i tre punti sono fondamentali per il passaggio del turno e guardare al ritorno con tranquillità.

     

     

     

     

  • Lione e Real Sociedad salutano l’Europa League

    Lione e Real Sociedad salutano l’Europa League

    Le gare di ritorno del playoff di Europa League hanno visto il percorso netto per le due italiane, se pur in modo diverso l’Inter a valanga sullo Stjarnan, mentre il Torino con parecchie sofferenze con il Rnk Spalato, ma hanno regalato anche alcune clamorose sorprese.

    l'Europa League
    l’Europa League

    La prima è arrivata dalla Russia con il Krasnodar che ha rifilato un netto tre a zero alla Real Sociedad ribaltando la sconfitta subita per 1-0 all’andata in Spagna ed eliminando la più quotata avversaria.

    Delusione anche per una grande del calcio francese. Il Lione andava in Romania con l’obiettivo di ribaltare il clamoroso Ko per 2-1 casalingo subito dall’Astra 7 giorni fa. La rete di Ferri dopo 23 minuti ha illuso il Lione di poter compiere l’impresa ma così non è stato e per i francesi l’Europa finisce già a fine agosto.

    Anche l’Inghilterra perde una propria rappresentante, il 2-1 sul proprio campo non basta all’Hull City per ribaltare la sconfitta subita per 1-0 in Belgio con il Lokeren che così approda ai gironi.

    Tutto facile invece per il Borussia Moenchengladbach che dilaga 7-0 sul Sarajevo, per il Villarreal che dopo il 3-0 dell’andata in trasferta, rifila un netto 4-0 ai kazaki dell’Astana. Bene anche Tottenham e Psv che si qualificano sbarazzandosi agevolmente di Ael Limassol e Soligorsk.

    Da segnalare la sfida tra Neftchi Baku e Partizan Belgrado, già tesa nel prepartita con lancio di sassi verso il pulman degli ospiti, e conclusasi con la vittoria del Partizan e con ben 4 espulsi (3 nelle file del Neftchi Baku) negli ultimi 10 minuti di gara.

     

    RIEPILOGO RISULTATI GARE DI RITORNO PLAYOFF EUROPA LEAGUE (tra parentesi il risultato dell’andata)

    Lokomotiv Mosca (Rus) – Apollon (Cyp) 1-4 (1-1) qual. APOLLON

    Krasnodar (Rus) – Real Sociedad (Esp) 3-0 (0-1) qual. KRASNODAR

    Metalist Kharkiv (Ukr) – Ruch (Pol) 1-0 d.t.s. (0-0) qual. METALIST KHARKIV

    Neftci Baku (Aze) – Partizan (Srb) 1-2 (2-3) qual. PARTIZAN

    Omonia (Cyp) – Dinamo Mosca (Rus) 1-2 (2-2) qual. DINAMO MOSCA

    PAOK (Gre) – Zimbru (Mda) 4-0 (0-1) qual. PAOK

    Astra (Rou) – Lione (Fra) 0-1 (2-1) qual. ASTRA

    FK Rostov (Rus) – Trabzonspor (Tur) 0-0 (0-2) qual. TRABZONSPOR

    Hajduk Split (Cro) – Dnipro (Ukr) 0-0 (1-2) qual. DNIPRO

    Sheriff Tiraspol (Mda) – Rijeka (Cro) 0-3 (0-1) qual. RIJEKA

    Soligorsk (Blr) – PSV (Ned) 0-2 (0-1) qual. PSV

    Maccabi Tel Aviv (Isr) – Asteras T. (Gre) 3-1 (0-2) qual. ASTERAS

    Twente (Ned) – Karabakh (Aze) 1-1 (0-0) qual. KARABAKH

    Feyenoord (Ned) – Zorya (Ukr) 4-3 (1-1) qual. FEYENOORD

    Midtjylland (Den) – Panathinaikos (Gre) 1-2 (1-4) qual. PANATHINAIKOS

    Debrecen (Hun) – Young Boys (Sui) 0-0 (1-3) qual. YOUNG BOYS

    Rapid Vienna (Aut) – HJK (Fin) 3-3 (1-2) qual. HJK

    Sparta Praga (Cze) – Zwolle (Ned) 3-1 (1-1) qual. SPARTA PRAGA

    St. Etienne (Fra) – Karabukspor (Tur) 4-3 d.c.r (0-1) qual. ST. ETIENNE

    Torino (Ita) – RNK Split (Cro) 1-0 (0-0) qual. TORINO

    Zurigo (Sui) – Trnava (Svk) 1-1 (3-1) qual. ZURIGO

    Hull (Eng) – Lokeren (Bel) 2-1 (0-1) qual. LOKEREN

    Inter (Ita) – Stjarnan (Ice) 6-0 (3-0) qual. INTER

    Borussia Moenchengladbach (Ger) – Sarajevo (Bih) 7-0 (3-2) qual. BORUSSIA MOENCHENGLADBACH

    Nacional (Por) – Dinamo Minsk (Blr) 2-3 (0-2) qual. DINAMO MINSK

    Tottenham (Eng) – AEL Limassol (Cyp) 3-0 (2-1) qual. TOTTENHAM

    Villarreal (Esp) – FC Astana (Kaz) 4-0 (3-0) qual. VILLARREAL

    Club Brugge (Bel) – Grasshoppers (Sui) 1-0 (2-1) qual. CLUB BRUGGE

    Dinamo Zagabria (Cro) – Petrolul (Rou) 2-1 (3-1) qual. DINAMO ZAGABRIA

    Legia (Pol) – Aktobe (Kaz) 2-0 (1-0) qual. LEGIA

    Rio Ave (Por) – Elfsborg (Sve) 1-0 (1-2) qual. RIO AVE

  • Europa League, vandalismo tedesco a Roma

    Europa League, vandalismo tedesco a Roma

    Ancora episodi negativi a margine delle gare di Europa League disputatesi a Roma, dopo la tremenda violenza connessa al raid di Campo de’ Fiori alla vigilia di Lazio-Tottenham con il coinvolgimento di alcuni malcapitati tifosi inglesi feriti gravemente dalla furia delirante di alcuni teppisti romani, si registra la barbarie dei tifosi tedeschi del Borussia Moenchengladbach presenti nella capitale per assistere alla gara tra la loro squadra e la Lazio. I supporters tedeschi si sono, infatti, resi protagonisti di deprecabili comportamenti che hanno provocato danni ai monumenti della città capitolina ed, in particolare, alla celeberrima scalinata di Trinità dei Monti dove hanno “campeggiato” lasciando in terra casse di alcolici, bottiglie vuote, lattine di birra, cartoni vari ed immondizia. Come se non bastasse l’incuria, hanno poi anche provveduto ad imbrattare con una bomboletta di vernice spray alcuni monumenti sempre nei pressi di Piazza di Spagna fra gli sguardi inorriditi dei numerosi turisti presenti.

    Europa League, barbarie tedesche a Roma | © ODD ANDERSEN/Getty Images
    Europa League, barbarie tedesche a Roma | © ODD ANDERSEN/Getty Images

    Inoltre, sempre nel corso del pomeriggio di ieri, a detta di molti commercianti della capitale, sembrava di esser tornati indietro nel tempo, ai tempi dell’Impero romano che doveva difendersi dalle invasioni delle orde di barbari provenienti dai paesi del nord: diversi gruppi di tifosi tedeschi del Borussia Moenchengladbach, infatti, si aggiravano ubriachi e completamente fuori controllo fin dalle prime ore del mattino per le strade del centro città, creando anche qualche parapiglia e disordine per il quale si è reso necessario ricorrere alle forze dell’ordine, se non altro per invitarli a smettere di bere per evitare conseguenze  peggiori.

    La violenza, però, non ha tardato ad arrivare ed, infatti, nei pressi dello stadio Olimpico poco prima del match di Europa League si è registrato l’episodio di due accoltellamenti di tifosi tedeschi che sono poi stati trasportati al Policlinico Gemelli per essere ricoverati, anche se le loro condizioni non si sono rivelate gravi. In merito ha parlato il presidente Claudio Lotito che ha minimizzato l’episodio e ha precisato che, prima di dare giudizi affrettati ed attribuirne la responsabilità ai tifosi della Lazio, è bene comprendere chi siano i responsabili.