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  • La Juve cala il tris, Immobile regala un punto d’oro alla Lazio

    La Juve cala il tris, Immobile regala un punto d’oro alla Lazio

    Serata di Champions positiva per le italiane, la Juve vince tre a zero contro la Dynamo Kiev, gol numero 750 per CR7 in carriera, e mantiene vive le speranze di primo posto, la Lazio va sotto a Dortmund ma con Immobile dagli undici metri trova il pareggio che vale una grossa fetta di qualificazione.

    Ci si attendeva una risposta dalla squadra di Pirlo dopo la brutta prova di Benevento, la prima mezz’ora ha anche fatto ben sperare con un Chiesa ispirato che ha trovato il vantaggio.

    Poi sono arrivati i soliti momenti in cui la squadra stacca spina e perde la concentrazione, è servito un grande Szczesny per mantenere il vantaggio.

    I due gol nella ripresa, Ronaldo al 58° e Morata al 66°, hanno sostanzialmente chiuso la partita, non inganni il risultato, la Juve non è ancora guarita ma certamente si sono viste alcune cose molto buone.

    La Lazio aveva il difficilissimo compito di fare punti al Signal Iduna Park contro un Borussia Dortmund privo però del suo fenomeno Håland.

    I biancocelesti non hanno giocato un primo tempo indimenticabile, chiuso sotto per uno a zero, poi però sono cresciuti ed hanno trovato con il rigore trasformato da Immobile quel punto che permette loro di guardare con più serenità verso la sfida casalinga contro il Bruges, basterà un pareggio ma vincendo gli uomini di Inzaghi potranno anche pensare alla vetta del girone.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Dynamo Kiev.

    Partenza su ritmi bassi, la prima occasione capita a Chiesa, il suo tiro deviato finisce sul fondo. Ci prova McKennie al 17° col colpo di testa su corner, bel riflesso di Bushchan. Al 21° cross perfetto di Alex Sandro, Chiesa impatta di testa, il portiere pasticcia, palla in rete.

    Grande inserimento di Alex Sandro al 30°, il brasiliano appoggia per Ronaldo, CR7 calcia ma colpisce la traversa. Al 41° prima grande occasione per la Dynamo, serve un super Szczesny in uscita per bloccare Tsygankov.

    Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    La ripresa parte con gli stessi 22 interpreti. Impatto migliore degli ucraini che provano a far gioco come avevano fatto a fine primo tempo. Al 52° Szczesny è attento su un pericoloso tiro cross, poco dopo ripartenza bianconera, conclusione di Ronaldo, alza in corner Bushchan.

    58° bel cross di Chiesa, Morata si lancia in area, il portiere tocca, palla che arriva a CR7 che appoggia in rete, il VAR conferma. Al 66° arriva anche il tris, strappo di McKennie, palla a Chiesa che serve un perfetto assist a Morata che non sbaglia.

    Bernardeschi ha per due volte la palla del 4-0 ma prima mette alto di testa e poi si fa respingere la conclusione sotto porta da Bushchan. Al 90° si rivede Szczesny bravo a deviare in corner una conclusione insidiosa.

    Finisce così, un tre a zero che non cancella totalmente la brutta prestazione di Benevento ma che tiene la Juve ancora in corsa per il primo posto nel girone.

    JUVENTUS – DYNAMO KIEV 3-0 (21° Chiesa, 58° Cristiano Ronaldo, 66° Morata)

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Demiral (69° Dragusin), De Ligt, Bonucci (62° Danilo), Alex Sandro; Chiesa (76° Kulusevski), Bentancur (76° Arthur), McKennie, Ramsey (62° Bernardeschi); Morata, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Pirlo.

    Dynamo Kiev (4-3-3): Bushchan; Keidziora, Zabarnyi, Popov, Mykolenko (84° Karavaiev); Shepelev (73° Garmash), Sydorchuk, Shaparenko; Tsygankov, Verbic (73° Supriaga), Gerson Rodrigues (73° De Pena).

    Allenatore: Lucescu.

    Arbitro: Frappart.

    Ammoniti: Bentancur (J), Zabarnyi (D), Shaparenko (D).

    Passiamo alla trasferta di Dortmund della Lazio in casa del Borussia.

    Partenza migliore del Borussia che dopo due minuti, dopo un errore di Patric, ha una buona chance con Bellingham, Acerbi devia in corner. La Lazio pian piano cresce e al 20° Correa si presenta davanti a Burki, il portiere dei tedeschi riesce a salvare.

    La gara si accende e dopo una potenziale chance per la Lazio ne arriva una enorme per Reus al 30°, il tedesco però non riesce a girare in porta una respinta di Reina. Il Borussia passa in vantaggio al minuto 44 con Guerreiro che s’inerisce, ben servito da Hazard, e batte Reina.

    Il primo tempo vede i gialloneri andare al riposo avanti 1-0 sui biancocelesti.

    La ripresa ricomincia senza cambi nelle due compagini. Subito grande occasione per Reyna che va al tiro ma vede la palla respinta dal quasi omonimo Reina. La squadra di Inzaghi fatica a creare occasioni. La chance arriverebbe al 61° con Immobile che prova il tiro, Burki si distende e salva.

    Il pareggio però è nell’aria, al 66° la Lazio si conquista un calcio di rigore con Milinkovic-Savic, Immobile è freddissimo e trasforma. Passa un minuto e Schulz ha la palla del nuovo vantaggio tedesco ma mette di poco fuori.

    Insistono i tedeschi, ci prova anche Delaney che però non inquadra lo specchio della porta. Risposta della Lazio con il tiro di Immobile deviato in corner da Burki. Al 94° straordinaria parata di Burki su punizione di Pereira, è l’ultima emozione, finisce 1-1, un pareggio prezioso per la Lazio che nell’ultima giornata con un punto sarà qualificata, ma potrebbe ancora ottenere pure il primo posto nel girone.

    BORUSSIA DORTMUND – LAZIO 1-1 (44° Guerreiro (B), 67° rig. Immobile (L))

    Borussia Dortmund (3-4-3): Burki; Piszczek, Akanji, Hummels; Morey Bauza, Bellingham (88° Witsel), Delaney, Guerreiro (62° Schulz); Reyna, Reus (76° Brandt), Hazard (76° Sancho).

    Allenatore: Favre.

    Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Fares (70° Lazzari), Milinkovic-Savic (80° Caicedo), Lucas Leiva (70° Akpa Akpro), Luis Alberto (80° Escalante), Marusic; Immobile, Correa (70° Pereira).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: /

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nelle altre gare di serata poker di Giroud grazie al qual il Chelsea espugna 4-0 Siviglia e conquista il primo posto nel girone, battendo 1-0 il Rennes il Krasnodar si garantisce l’Europa League. Il Bruges batte lo Zenit, si garantisce come minimo l’Europa League ed andrà a Roma a giocarsi il passaggio del turno agli ottavi di Champions contro la Lazio. Il Ferencvaros crolla contro il Barcellona e si giocherà tutto nello scontro diretto con la Dynamo Kiev. Ingarbugliatissimo il girone H, il Lipsia vince nel recupero 4-3 in casa del Basaksehir e visto il successo del Psg a Manchester, rimane a pari punti con United e francesi.

  • Morata lancia la Juve, una bella Lazio batte il Dortmund

    Morata lancia la Juve, una bella Lazio batte il Dortmund

    Grande inizio di Champions League per le italiane impegnate nella giornata odierna, una doppietta di Morata ha permesso alla Juventus d’imporsi sul campo di Kiev, un Immobile ispiratissimo ha aiutato la Lazio a battere 3-1 il Borussia Dortmund all’Olimpico.

    Erano due squadre in cerca di riscatto, la Juve di Pirlo doveva dimostrare progressi rispetto al pari di Crotone, la Lazio di Inzaghi doveva cancellare il pesante 0-3 rimediato con la Sampdoria.

    Così è stato.

    I bianconeri hanno giocato una gara solida in casa della Dynamo, non ha praticamente sofferto niente e grazie alla doppietta di Alvaro Morata nella ripresa ha portato a casa tre punti preziosissimi.

    I biancocelesti hanno disputato una partita aggressiva, grintosa, determinata ed hanno mandato al tappeto un Borussia Dortmund che si è svegliato solo nel secondo tempo, protagonista assoluto Ciro Immobile, un gol ed un assist per lui.

    Una menzione per Akpa-Akpro che al suo esordio in Champions ha siglato il gol del 3-1 che ha sostanzialmente chiuso la partita.

    Veniamo al racconto della sfida di Kiev tra Dynamo e Juventus.

    Partenza a ritmi piuttosto bassi con la Juventus a fare la partita ma senza creare pericoli. Al 12° ottima ripartenza Juve con Chiesa che riesce ad arrivare al tiro, il suo diagonale viene respinto da Bushchan.

    Un minuto dopo enorme occasione per Chiellini, Bushchan manca completamente il pallone, il capitano bianconero prova a girarla di testa ma non trova la porta.

    Problema muscolare per Chiellini al 19°, al suo posto entra Demiral.

    I minuti scorrono su ritmi sempre più lenti con i portieri sostanzialmente inoperosi sino al 28° quando un cross rasoterra di Cuadrado impegna il portiere ucraino.

    Super parata di Bushchan che in tuffo, al minuto 34, salva su un gran colpo di tacco di Kulusevski ben servito da Ramsey.

    Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa parte senza cambi nelle due squadre, passa un minuto e la Juventus trova il vantaggio, giocata di Chiesa che serve Ramsey, il gallese appoggia per Kulusevski che calcia subito, Bushchan non trattiene e Morata deposita in rete.

    La Dynamo non reagisce in maniera veemente, Pirlo intanto si gioca la carta Dybala, all’esordio stagionale.

    La Juventus prova a far possesso facendo girare la palla per evitare pericoli.

    I padroni di casa prendono coraggio e provano ad alzare i ritmi, cercano di creare qualcosa ma non creano pericoli per Szczesny.

    La Juve sembra controllare con un po’ di fatica ma al 84° Cuadrado pennella per Morata che di testa insacca il 2-0.

    Nel secondo minuto di recupero Szczesny è bravo a respingere un insidioso tiro da fuori, la partita si chiude con la punizione di Shaparenko che finisce sul fondo, la doppietta di Morata regala i primi 3 punti in questa Champions League alla Juventus.

    DYNAMO KIEV – JUVENTUS 0-2 (46°, 84° Morata)

    Dynamo Kiev (4-3-3): Bushchan; Kedziora, Zabarnyi, Mykolenko, Karavaev (70° Popov); Buyalskyy (89° Garmash), Sydorchuck, Shaparenko; Tsygankov (70° Verbic), Supriaga, De Pena (60° Gerson).

    Allenatore: Lucescu.

    Juventus (3-4-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini (19° Demiral); Cuadrado, Bentancur (80° Arthur), Rabiot, Chiesa; Ramsey (80° Bernardeschi); Kulusevski (56° Dybala), Morata.

    Allenatore: Pirlo.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Bentancur (J), Cuadrado (J), Demiral (J).

    Passiamo all’esordio in Champions League della Lazio in casa contro il Borussia Dortmund.

    Partenza con una Lazio aggressiva che prova a spingere subito sull’acceleratore ed il gol arriva subito con Correa che recupera palla e serve Immobile che sotto porta non sbaglia.

    Risposta giallonera con il colpo di testa di Piszczek, Strakosha alza in corner.

    Il Borussia dietro balla e per due volte Immobile avrebbe chance per la doppietta, prima però calcia addosso al portiere e dopo vede il suo tiro salvato da un difensore.

    Al 21° straordinario Strakosha che nell’uno contro uno salva su Guerreiro che si era infilato con troppa facilità, passa un minuto e Correa non sfrutta l’errore di Hummels e calcia addosso ad Hitz che salva in corner, il 2-0 però è solo rimandato arriva sul corner successivo con il colpo di testa di Luiz Felipe deviato nella propria porta dal portiere ospite.

    Si accende Håland, il norvegese serve un assist al bacio per Meunier che però colpisce malissimo e manda sul fondo.

    E’ una Lazio grintosa, determinata che non molla su nessun pallone, il Borussia invece pare fin troppo molle.

    Si va negli spogliatoi con una buona Lazio avanti con il doppio vantaggio.

    La ripresa ricomincia con un cambio nel Borussia Dortmund, esce Bellingham, entra Reyna. Al 50° percussione di Håland che lascia partire un tiro forte ma centrale, bravo Strakosha a respingere.

    E’ un Borussia Dortmund più aggressivo, la Lazio soffre un po’ ma riesce a tenere.

    Al 66° bella combinazione dei tedeschi con il tiro di Guerreiro forte ma alto. Passano 5 minuti e da un errore in disimpegno di Patric arriva l’assist di Reyna per Håland che calcia fortissimo battendo Strakosha.

    La Lazio si risveglia, Immobile dal fondo riesce a metter palla per Akpa-Akpro che da due passi non può sbagliare, passa un minuto e Luis Alberto spreca una colossale occasione.

    Ci prova ancora Håland di testa, bravo ancora Strakosha ad alzare in corner.

    Non succede altro, la Lazio brutta vista contro la Sampdoria risorge in Champions League e s’impone 3-1 contro il Borussia Dortmund.

    LAZIO – BORUSSIA DORTMUND 3-1 (6° Immobile (L), 23° aut. Hitz (B), 71° Håland (B), 76° Akpa-Akpro (L))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Patric, Luiz Felipe (51° Hoedt), Acerbi; Marusic, Milinkovic-Savic (67° Akpa-Akpro), Lucas Leiva, Luis Alberto (80° Parolo), Fares; Immobile (80° Caicedo), Correa (67° Muriqi).

    Allenatore: Inzaghi.

    Borussia Dortmund (3-4-2-1): Hitz; Piszczek (65° Brandt), Hummels, Delaney; Meunier, Bellingham (46° Reyna), Witsel, Guerreiro; Sancho, Reus (78° Reinier); Håland.

    Allenatore: Favre.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Luis Alberto (L), Delaney (B), Reyna (B), Strakosha (L).

    I risultati delle gare di oggi in Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittoria in goleada del Barcellona 5-1 sul Ferencvaros. Vince anche il Lipsia, 2-0 al Basaksehir. Colpo a sorpresa del Bruges in casa dello Zenit ma soprattutto cade in casa il Psg, 2-1 contro il Manchester United, grazie al gol nel finale di Rashford. Finiscono in parità Rennes-Krasnodar (1-1) e Chelsea-Siviglia (0-0).

  • Champions: l’Inter crolla nella ripresa, buon pari per il Napoli

    Champions: l’Inter crolla nella ripresa, buon pari per il Napoli

    Una serata non certo indimenticabile per le italiane in Champions League, una bella Inter per 45 minuti mette sotto il Borussia, va avanti sul due a zero ma poi crolla nella ripresa e si fa rimontare dai tedeschi che poi vincono 3-2. Va un pochino meglio al Napoli che al San Paolo contro il Salisburgo porta a casa un 1-1 che è utilissimo nella corsa verso gli ottavi.

    Come anticipato è stata un’Inter double face quella vista in Germania: autrice di un primo tempo spettacolare, con la gara sbloccata subito da Lautaro e col raddoppio sul finale di frazione di Vecino e totalmente dominata nella ripresa dal Borussia Dortmund che ha saputo accorciare subito le distanze e poi continuare a premere sino a trovare prima il pareggio e poi il sorpasso.

    Una sconfitta che però lascia sempre aperte le porte agli ottavi per gli uomini di Conte che però per esser certi del passaggio del turno dovranno fare 6 punti con Slavia Praga e Barcellona.

    Se l’Inter si lecca le ferite il Napoli mostra un sorriso forzato ma pur sempre un sorriso.

    Il pareggio siglato da Lozano al 42° in rimonta, dopo il rigore trasformato da Håland al 11°, non dà ai partenopei la certezza matematica della qualificazione ma rende la strada meno complicata ed in un periodo non certo brillantissimo, anche se stasera gli azzurri hanno creato tantissimo, l’uno ad uno contro il Salisburgo è un risultato da ritenere decisamente positivo.

     

    Veniamo al racconto delle italiane in questa serata di Champions League partendo dalla sfida al Signal Iduna Park tra Borussia Dortmund ed Inter.

    Pronti via e l’Inter la sblocca subito con Lautaro Martinez che sfrutta una difesa avversaria non perfetta e con una conclusione da dentro l’area porta avanti i suoi. Il Dortmund prova una reazione ma i gialloneri attuano un possesso palla piuttosto sterile. Al 17° primo brivido, Gotze calcia da centro area ma va troppo centrale per impensierire Handanovic. La partita la fanno i tedeschi ma negli ultimi 16 metri non riescono a rendersi insidiosi, l’Inter dal canto suo sa esser pericolosa con le ripartenze ed al 40° infatti con un gran contropiede iniziato da Brozovic,  Vecino trova il gol del 2-0. Il Borussia prova a reagire e nel recupero si rende pericoloso due volte. La rete però non arriva ed una bella Inter va al riposo col doppio vantaggio.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° il Borussia trova il gol del 1-2, passaggi rapidi rasoterra portano la palla ad Hakimi che colpisce male ma beffa Handanovic. Il gol carica i padroni di casa che spingono e mettono in difficoltà la retroguardia nerazzurra. Al 64° la spinta dei tedeschi porta al pareggio, Candreva e Brozovic pasticciano sulla rimessa in zona difensiva, Paco Alcacer ruba palla e la tocca per Brandt che batte Handanovic. Il Borussia spinge e continua a creare, l’Inter sembra in grande difficoltà. Al 77° il Dortmund la ribalta completamente, grande azione in velocità con la palla che arriva ad Hakimi, l’esterno dei gialloneri davanti ad Handanovic non sbaglia. L’Inter si risveglia dal torpore e si rilancia in attacco alla ricerca del pari. Al 90° bella occasione per Sensi che riesce ad arrivare al tiro ma colpisce debolmente. Il pari non arriva, finisce così, il Borussia Dortmund con una grande ripresa rimonta e ribalta l’Inter.

     

    BORUSSIA DORTMUND – INTER 3-2 (5° Lautaro Martinez (I), 40° Vecino (I), 51°, 77° Hakimi (B), 64° Brandt (B))

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Hakimi, Akanji, Hummels, Schulz; Witsel, Weigl; Sancho (82° Piszczek), Brandt, Hazard (88° Guerreiro); Gotze (64° Alcacer).

    Allenatore: Favre.

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Vecino (68° Sensi), Brozovic, Barella, Biraghi (66° Lazaro); Lautaro Martinez, Lukaku (73° Politano).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Biraghi (I), Skriniar (I), Candreva (I), Hazard (B).

     

     

    Veniamo ora alla sfida del San Paolo tra Napoli e Red Bull Salisburgo.

    La gara parte su buoni ritmi con una chance per parte, al 10° Koulibaly stende Hwang, è rigore, dal dischetto va Håland che spiazza Meret. Risposta immediata del Napoli con il solito inserimento di Callejon, il suo colpo di testa però colpisce il palo interno ed esce. Replica austriaca col tiro di Wober fuori di poco. Ci prova Insigne con l’inserimento al 21° ma il suo tocco non trova, di un niente, la porta. Altra palla gol per il Napoli, Insigne ha in sostanza un rigore in movimento ma calcia alto. Al 42° ci prova Fabian Ruiz col tiro a giro da fuori, palla che sorvola la traversa. Passa un minuto ed un gran rasoterra a fil di palo di Lozano riporta la gara in parità. Subito il pareggio gli austriaci si lanciano in attacco e si rendono molto pericolosi, il Napoli si salva e si va al riposo sul 1-1.

    Si riparte con un cambio per parte, nel Napoli entra Luperto per Mario Rui, nel Salisburgo dentro Mwepu per Pongracic. Al 54° un batti e ribatti in area rischia di costare caro al Napoli ma la conclusione di Hwang deviata finisce sul fondo. Per il Napoli ci prova Lozano, palla però alta al 57°. Al 74° un cross troppo profondo di Insigne finisce sulla traversa, poi sulla testa del portiere e alla fine termina in corner. La gara la fa il Salisburgo, il Napoli un po’ stanco sembra voler attendere accontentandosi anche del pareggio. Al 90° ci prova di testa il neo entrato Llorente ma la palla esce di poco sopra la traversa. Finisce così, in un momento non certo esaltante della stagione il Napoli porta a casa un prezioso pareggio nella corsa agli ottavi di Champions League.

     

    NAPOLI – RED BULL SALISBURGO 1-1 (11° rig. Håland (R), 43° Lozano (N))

    Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (46° Luperto); Callejon, Fabian Ruiz, Zielinski, Insigne; Lozano (86° Llorente), Mertens (73° Milik).

    Allenatore: Ancelotti.

    Salisburgo (5-3-2): Coronel; Kristensen, Pongracic (46° Mwepu), Onguene, Wober, Ulmer; Minamino (61° Hashimeru), Junuzovic, Szoboszlai; Hwang, Håland (75° Daka).

    Allenatore: Marsch.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Onguene (R), Zielinski (N), Pongracic (R).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata successi pesanti per Lipsia, 2-0 in casa dello Zenit, Valencia, 4-1 al Mestalla contro il Lille, e del Lione, 3-1 casalingo col Benfica. Finisce con uno spettacolare 4-4 la gara tra Chelsea ed Ajax.

    Nel girone del Napoli il Liverpool batte 2-1 il Genk mentre in quello dell’Inter il Barcellona si fa fermare, al Camp Nou, sullo 0-0 dallo Slavia Praga. 

     

  • Champions League: successi pesanti per Inter e Napoli

    Champions League: successi pesanti per Inter e Napoli

    Una serata di Champions decisamente positiva per il calcio italiano. Inter e Napoli avevano la necessità di ottenere un bel successo in gare tutt’altro che facili, e le due vittorie sono arrivate.

    I nerazzurri hanno battuto a San Siro il Borussia Dortmund, rilanciandosi nel proprio girone, i partenopei hanno espugnato la Red Bull Arena di Salisburgo mantenendo il primo posto del proprio gruppo.

    Nella gara di San Siro Lautaro Martinez ha proseguito il proprio momento positivo andando a sbloccare la gara nel primo tempo. Nella ripresa però il Toro ha fallito il rigore del possibile 2-0, niente di male, a firmare il raddoppio ci ha pensato Candreva in contropiede al 89°.

    Il Dortmund privo di due attaccanti fondamentali, nonostante un gran possesso palla, non è praticamente mai riuscito ad impensierire Handanovic, il portiere sloveno ha dovuto effettuare solo un grande intervento.

    Fuochi d’artificio invece a Salisburgo con il Napoli che è passato due volte in vantaggio, sempre con Mertens (superato Maradona nel numero di gol segnati in maglia Napoli), ma si è fatto sempre recuperare dal giovane fenomeno Håland. Il secondo pareggio è durato pochissimo, ci ha pensato Insigne a trovare il gol del 3-2 dopo meno di un minuto.

    Un gol di quel giocatore che era stato escluso nella gara di Genk, tribuna in Belgio, e che anche questa sera a Salisburgo è stato escluso dall’undici iniziale.

    Veniamo al racconto delle gare.

    Partiamo con la sfida di San Siro tra Inter e Borussia Dortmund.

    I primi minuti scorrono con ritmi bassi con il Borussia in possesso e l’Inter in attesa. I minuti scorrono ma le occasioni da gol latitano. Al 22° lancio di de Vrij per Lautaro Martinez che controlla e batte Burki. L’argentino pare partire sul limite del fuorigioco ed il VAR conferma, Inter in vantaggio. I tedeschi tengono palla ma non avendo un vero e proprio terminale offensivo non riescono ad impegnare la difesa nerazzurra. Sul finire del primo tempo grosso brivido per l’Inter con Handanovic bravo a deviare l’insidioso diagonale di Sancho. Si va al riposo con la squadra di Conte avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. L’Inter si fa subito pericolosa con un’azione corale non sfruttata al meglio da Candreva. Il Borussia prova ad alzare il ritmo ma l’Inter è brava a rallentare il gioco. Al 64° gran riflesso di Handanovic che riesce a respingere un bel tiro di Brandt. Sancho prova ad accendersi ma il suo tiro non impensierisce la difesa. Al 82° calcio di rigore per l’Inter per fallo di Hummels, dal dischetto va Lautaro ma Burki respinge. Il Dortmund spinge e per l’Inter si spalancano spazi, al 89° Brozovic lancia Candreva che davanti a Burki non può sbagliare. Finisce così, l’Inter conquista una vittoria pesante che la rilancia nella corsa agli ottavi di Champions.

     

    INTER – BORUSSIA DORTMUND 2-0 (22° Lautaro Martinez, 89° Candreva)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Barella, Brozovic, Gagliardini, Asamoah (80° Biraghi); Lautaro Martinez (91° Borja Valero), Lukaku (62° Esposito).

    Allenatore: Conte.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Hakimi, Akanji (74° Bruun Larsen), Hummels, Schulz; Delaney (65° Dahoud), Witsel; Sancho, Hazard (84° Guerreiro), Weigl; Brandt.

    Allenatore: Favre.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Brozovic (I), Barella (I), Godin (I), Weigl (B), Hummels (B), Candreva (I).

     

     

    Veniamo ora alla trasferta Champions del Napoli a Salisburgo.

    Parte subito forte il Napoli con la conclusione di Mertens deviata in corner da Stankovic. Alla prima occasione Håland colpisce ma il norvegese pare in fuorigioco, l’arbitro consulta il VAR ed annulla. Al 17° Ramalho si dimentica Mertens ed il belga con una forte conclusione batte Stankovic. La reazione degli austriaci ha sempre la firma di Håland ma Meret per due volte dice no. Al 32° il Salisburgo è costretto a sostituire il portiere Stankovic, infortunio muscolare per lui. Al 36° ancora strepitoso Meret sul gran tiro di Daka. Al 39° Malcuit stende Hwang, è rigore, dal dischetto va Håland che spiazza Meret. I padroni di casa si caricano e spingono ma non riescono a trovare il vantaggio, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. I primi a rendersi insidiosi sono gli austriaci con un bel colpo di testa di Daka. La squadra di Ancelotti sembra non riuscire a creare problemi al Salisburgo anche se pian piano gli azzurri crescono ed al 64° Mertens gira in porta il cross di Malcuit per il nuovo vantaggio. I partenopei sembrano poter gestire la gara perché il Salisburgo pare stanco ma su azione da corner, Koulibaly non ci arriva e Håland di testa pareggia. Neanche il tempo di esultare che gli austriaci tornano nuovamente sotto con Insigne che sfrutta l’ennesima disattenzione di Ramalho e riporta avanti il Napoli. Insigne avrebbe due contropiede per chiudere la gara ma in entrambi i casi non riesce a concretizzare. Il Salisburgo spinge, ci prova ma il muro azzurro tiene e così al fischio finale è gioia Napoli, i partenopei mantengono il primo posto nel proprio girone di Champions.

     

     

    RED BULL SALZBURG – NAPOLI 2-3 (17°, 64° Mertens (N), 39° rig., 72° Håland (R), 73° Insigne (N))

    Red Bull Salzburg (4-4-2): Stankovic (32° Coronel); Kristensen, André Ramalho, Wober, Ulmer; Daka (68° Ashimeru), Mwepu (89° Koita), Junuzovic, Minamino; Hwang Hee-Chan, Håland.

    Allenatore: Marsch.

    Napoli (4-4-2): Meret; Malcuit, Koulibaly, Luperto, Di Lorenzo; Callejon (80° Elmas), Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Lozano (65° Insigne), Mertens (76° Llorente).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Lozano (N), Malcuit (N), Håland (R), Llorente (N).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittorie di misura per Lipsia, 2-1 sullo Zenit, Chelsea, 1-0 in casa dell’Ajax e per il Benfica 2-1 sul Lione. Finisce in parità tra Lille e Valencia. Nel girone dell’Inter successo sofferto per il Barcellona a Praga. Nel girone del Napoli tutto facile per il Liverpool a Genk.

  • Europa League: bene Milan e Lazio, fuori Napoli ed Atalanta

    Europa League: bene Milan e Lazio, fuori Napoli ed Atalanta

    Le gare di ritorno dei sedicesimi di Europa League hanno emesso i verdetti e l’Italia si trova con il proprio contingente dimezzato verso gli ottavi.

    La Lazio, trascinata da Super Ciro Immobile, ribalta agevolmente lo 0-1 dell”andata e con un netto 5-1 si sbarazza della Steaua Bucarest. 

    Il Napoli di Sarri riesce a battere 2-0 il Lipsia in Germania ma, a causa del tonfo casalingo per 3-1 di 7 giorni fa, è costretto a salutare l’Europa League.

    Il Milan viaggia sul velluto, agevolato del 3-0 dell’andata, e ottiene il passaggio agli ottavi di finale conquistando il successo anche a San Siro, l’uno a zero finale è deciso dal gol di Borini nel primo tempo.

    Beffa tremenda per l’Atalanta che con Toloi passa subito in vantaggio contro il Borussia Dortmund ed in virtù del 2-3 dell’andata assapora il passaggio del turno. Al 82° però arriva la doccia gelata firmata da Schmelzer che fissa il risultato sul 1-1 e qualifica i tedeschi agli ottavi.

    Veniamo al racconto delle gare.

    Tutto facile per la Lazio che sistema la pratica Steaua Bucarest già nel primo tempo. Pronti via e la Lazio prima costruisce ma non concretizza poi al 7° passa con Immobile che controlla l’assist di Lulic e gira in porta. I biancocelesti potrebbero raddoppiare subito ma Immobile e Felipe Anderson non trovano il tocco vincente. Al 26° Caceres esce per infortunio, entra Bastos. E’ proprio il neoentrato a siglare il 2-0 al 35° di testa su azione da corner. Al 43° Felipe Anderson crea ed Immobile ringrazia per la doppietta che vale il 3-0.

    Nella ripresa bastano 6 minuti a Felipe Anderson per calare il Poker biancoceleste. La reazione degli ospiti si limita al palo colpito da Coman al 55°. Al 71° arriva anche la tripletta per Immobile che sigla il 5-0 ancora una volta su assist di Felipe Anderson. Il gol di Gnohere ad otto minuti dal termine, con un pizzico di fortuna perché la parata in uscita di Strakosha colpisce l’attaccante ospite e s’infila, rende solo un pizzico meno amaro il K.o. della Steaua. La Lazio stravince e vola agli ottavi di Europa League.

    LAZIO – STEAUA BUCAREST 5-1 (7°, 43°, 71° Immobile (L), 35° Bastos (L), 51° Felipe Anderson (L), 82° Gnohere (S))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Patric, de Vrij, Caceres (26° Bastos); Basta, Parolo, Leiva, Luis Alberto (67° Murgia), Lulic; Felipe Anderson (84° Caicedo); Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Steaua Bucarest (4-2-3-1): Vlad; Benzar, Gaman (60° Balasa), Planic, Morais; Nedelcu (46° Filip), Teixeira; Man, Budescu, F. Tanase (46° Coman); Gnohere.

    Allenatore: Dica.

    Arbitro: Vinčić.

    Ammoniti: Basta (L), Immobile (L).

     

    Il Napoli si presenta a Lipsia con un’impresa da compiere, vincere con tre gol di scarto. La partenza è favorevole ai tedeschi con Tonelli che rischia l’autogol deviando sulla traversa la conclusione di Sabitzer. Poco dopo la mezz’ora però i partenopei passano con Zielinski bravo a siglare il tap-in vincente dopo la respinta di Gulacsi su tiro di Insigne. Si va al riposo con gli azzurri in vantaggio.

    Nella ripresa il Lipsia prova a rendersi pericoloso con Werner e Poulsen, ben neutralizzati da difesa e Reina. Il Napoli prova a spingere, la difesa di casa tiene, sino al 86° quando Insigne si fionda su un perfetto cross di Callejon e gira in rete il raddoppio. E’ troppo tardi nei restanti 8 minuti, 4 sono stati quelli di recupero, gli azzurri non riescono a creare i presupposti per il gol qualificazione. Finisce 2-0 per la squadra di Sarri che saluta l’Europa League e può solo mangiarsi le mani per l’atteggiamento troppo rinunciatario dell’andata al San Paolo.

    LIPSIA – NAPOLI 0-2 (33° Zielinski, 86° Insigne)

    Lipsia (4-4-2): Gulacsi; Laimer, Konatè, Upamecano, Bernardo; Sabitzer, Kampl, Demme, Bruma (74° Forsberg); Poulsen (91° Ilsanker), Werner (85° Augustin)

    Allenatore: Hasenhuttl.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Tonelli, Albiol, Mario Rui (67° Hysaj); Allan, Diawara (82° Jorginho), Hamsik (65° Callejon); Zielinski, Mertens, Insigne.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Tonelli (N), Poulsen (L), Zielinski (N), Kampl (L), Sabitzer (L), Augustin (L).

     

    L’Atalanta parte subito forte alla ricerca del gol qualificazione e lo trova al 11° con Toloi bravo a farsi trovare pronto su azione di corner. La reazione del Borussia Dortmund non si vede ed i gialloneri provano a rendersi pericolosi nel finale di un primo tempo che si chiude sul 1-0.

    Nella ripresa sono ancora i nerazzurri a provarci ma Ilicic non ha la “cattiveria” vista all’andata e non riesce a trovare il raddoppio. Gli uomini di Gasperini rischiano poco o nulla e al 80° avrebbero anche la palla del K.o. ma Gomez si fa respingere la conclusione da Burki. Berisha si salva su Schurrle ma poi al 83° commette un errore gravissimo non trattenendo una conclusione non irresistibile di Reus, sul pallone si avventa Schmelzer che da due passi firma il pari, gela tutti i tifosi della Dea e spegne il sogno dell’Atalanta di raggiungere gli ottavi di Europa League. 

    ATALANTA – BORUSSIA DORTMUND 1-1 (11° Toloi (A), 83° Schmelzer (B))

    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi (88° Cornelius), Caldara, Masiello; Hateboer, de Roon (87° Petagna), Freuler, Spinazzola; Cristante; Iličić, Gomez.

    Allenatore: Gasperini.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Sokratis, Toprak, Toljan (46° Schmelzer); Sahin, Dahoud (82° Isak); Pulisic (59° Reus), Gotze, Schurrle; Batshuayi.

    Allenatore: Stoger.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Sokratis (B), Hateboer (A), Spinazzola (A), Piszczek (B), Burki (B)

     

    Gattuso, forte della vittoria per 3-0 in trasferta all’andata, effettua un po’ di turnover. Ad inizio gara gli ospiti provano ad essere insidiosi ma alla prima vera giocata il Milan passa: minuto 21, Cutrone si veste da assist man e serve a Borini la palla che con un perfetto inserimento si fa trovare pronto e segna. I rossoneri controllano bene il match, a parte un paio di errori di Locatelli che potrebbero agevolare gli ospiti che però non sfruttano, al riposo si va sul 1-0.

    Nel secondo tempo, con la qualificazione ormai completamente in ghiaccio, le emozioni latitano, la squadra di Gattuso gestisce bene e porta a casa la vittoria.

    MILAN – LUDOGORETS 1-0 (21° Borini)

    Milan (4-3-3): A. Donnarumma; Rodriguez, Romagnoli (74° Bonucci), Zapata, Abate; Montolivo, Locatelli, Kessie (56° Mauri); Cutrone (56° Kalinic), André Silva, Borini.

    Allenatore: Gattuso.

    Ludogorets (4-2-3-1): Broun; Natanel, Moti, Terziev, Cicinho; Anicet (82° Dyakov), Goralski; Wanderson, Marcelinho (63° Campanharo), Misidjan (71° Lukoki); Swierczok.

    Allenatore: Dimitrov.

    Arbitro: Mallenco.

    Ammoniti: Goralski (L), Bonucci (M)

  • Europa League: Milan alla grande, cadono Atalanta, Lazio e Napoli

    Europa League: Milan alla grande, cadono Atalanta, Lazio e Napoli

    La serata di Europa League ha lasciato un sapore agrodolce, se da una parte il Milan ha praticamente messo in ghiaccio la qualificazione con un secco 3-0 in trasferta con il Ludogorets, dall’altra Atalanta, a Dortmund con il Borussia, il Napoli, in casa contro il Lipsia e la Lazio, in trasferta a Bucarest con la Steaua, hanno incassato 3 sconfitte.

    Tre sconfitte giunte in tre modi diversi, l’Atalanta ha disputato a tratti una grandissima partita al Signal Iduna Park, è andata sotto, ha saputo ribaltarla con un super Ilicic ma poi è caduta sotto i colpi della doppietta dello scatenato Batshuaiy che al 91° ha trovato il gol del definitivo 3-2, niente è compromesso ovviamente, sopratutto vista l‘Atalanta dei primi 20 minuti della ripresa, al ritorno sarà dura ma non certamente impossibile.

    BORUSSIA DORTMUND – ATALANTA 3-2 (30° Schurrle (B); 51°, 56° Ilicic (A), 65°, 91° Batshuayi (B))

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Piszcek, Sokratis, Toprak, Toljan; Castro, Weigl (81° Dahoud ); Pulisic (85° Isak), Reus (62° Gotze), Schurrle; Batshuayi.

    Allenatore: Stoger

    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara (85° Palomino), Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Ilicic (88° Petagna), Gomez (76° Gosens)

    Allenatore: Gasperini

    Arbitro: Stefanski

    Ammoniti: Piszczek (B), Weigl (B), Cristante (A), Hateboer (A), Schurrle (B), Batshuayi (B).

     

    Tutto facile per il Milan che a casa del Ludogorets soffre un po’ l’intraprendenza iniziale dei padroni di casa ma respinti gli assalti prende in mano il gioco e passa con il gol di Cutrone al 45°. Nella ripresa il Ludogorets prova a trovare il pari e ci va vicino con una traversa colpita da Dyakov. I rossoneri però hanno un Cutrone in più ed il giovane attaccante del Milan al 62° torna protagonista procurandosi il rigore che Rodriguez trasforma per il 2-0. Nel recupero c’è gioia anche per Borini che fissa il risultato su un comodo tre a zero in vista del ritorno tra 7 giorni a San Siro.

    LUDOGORETS – MILAN 0-3 (45° Cutrone, 63° rig. Rodriguez , 92° Borini)

    Ludogorets (4-2-3-1): Renan ; Cicinho , Plastun , Moti , Sasha ; Anicet , Dyakov ; Lukoki (81° Kovachev), Marcelinho (78° Campanharo), Vura ; Swierczok (46° Wanderson).

    Allenatore: Dimitrov.

    Milan (4-3-3): Donnarumma ; Abate (60° Rodriguez), Bonucci, Romagnoli, Calabria; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (65° André Silva), Calhanoglu (75° Borini).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Abate (M), Lukoki (L)

     

    Brutto k.o. per la Lazio di Simone Inzaghi che prosegue il momento no in campionato, con una sconfitta in Romania. I biancocelesti nel primo tempo si adattano al ritmo lento imposto dalla Steaua Bucarest e al 29° dopo una palla persa in attacco, subiscono il contropiede finalizzato da Gnohere per il gol del 1-0. La Lazio prova ad alzare i ritmi ma non va oltre ad una traversa colpita nel finale di tempo. Nella ripresa, anche grazie ai cambi offensivi, gli uomini di Inzaghi costruiscono più occasioni ma a causa di una certa imprecisione non riescono a trovare il pareggio. All’Olimpico servirà più concretezza ma il passaggio del turno è possibile.

    STEAUA BUCAREST – LAZIO 1-0 (29° Gnohere)

    Steaua Bucarest (4-2-3-1): Vlad; Benzar, Gaman, Planic, Morais; Pintilii (46° Teixeira), Nedelcu; Man, Budescu, F.Tanase (58° Coman); Gnohere (81° C.Tanase).

    Allenatore: Dica.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, Luiz Felipe, Caceres; Basta, Murgia, Leiva, Milinkovic-Savic, Lukaku (74° Lulic); Nani (55° Felipe Anderson), Caicedo (55° Immobile).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Aytekin.

    Ammoniti: Pintilii (S), Vlad (S), Gaman (S), Milinkovic-Savic (L), Caceres (S), Lukaku (L), Luiz Felipe (L), Immobile (L).

     

    La delusione più grande della serata arriva dal San Paolo, con il Napoli di Sarri che dopo aver trovato il gol del vantaggio con Ounas nei primi minuti della ripresa, poi cade sotto i colpi di un Lipsia che alzati i ritmi, prima trova il pari con Werner, poi si porta addirittura in vantaggio con un contropiede finalizzato da Bruma e poi nel finale arrotonda sul 3-1 ancora con Werner. Al ritorno in Germania gli azzurri dovranno compiere una vera e propria impresa, cercando di vincere con tre gol di scarto o con due, ma segnandone almeno quattro.

    NAPOLI – LIPSIA 1-3 (52° Ounas (N), 61°, 91° Werner (L), 74° Bruma (L))

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Tonelli, Koulibaly, Hysaj (53° Mario Rui); Rog, Diawara, Hamsik (53° Insigne); Ounas (60° Allan), Callejon, Zielinski.

    Allenatore: Sarri.

    Lipsia (4-4-2): Gulacsi; Laimer, Orban, Upamecano, Klostermann; Sabitzer, Kampl, Keita (86° Demme), Bruma (79° Forsberg); Poulsen (81° Augustin), Werner.

    Allenatore: Hasenhuttl.

    Arbitro: Artur Dias.

    Ammoniti: Koulibaly (N), Mario Rui (N)

     

  • L’Atalanta trova il Dortmund, bene Milan, Lazio e Napoli

    L’Atalanta trova il Dortmund, bene Milan, Lazio e Napoli

    L’urna di Nyon ha sorriso a 3 italiane su 4, se Milan, Lazio e Napoli hanno pescato avversari sulla carta non impossibili da affrontare, l’Atalanta si troverà contro il sempre temibile Borussia Dortmund. 

    La sfida tra Italia e Germania proseguirà con Napoli-Lipsia, per la Lazio di Inzaghi ci saranno i rumeni dello Steaua Bucarest mentre il Milan giocherà contro i bulgari del Ludogorets.

    Dopo aver vinto il girone che prevedeva Everton e Lione, l’Atalanta si trova quindi nuovamente contro un’altra big europea del calibro del Borussia Dortmund.

    I gialloneri non attraversano un momento positivo in campionato, tant’è che è appena arrivato l’esonero del tecnico Bosz, ed in Champions hanno chiuso al terzo posto il proprio girone con soli due pareggi conquistati contro l’Apoel, fatta questa premessa c’è da dire che per i bergamaschi non è stato un sorteggio semplice. Aubameyang, Reus, Pulisic, Gotze, sono nomi che possono metter paura. La compagine di Gasperini però dovrà affrontare i tedeschi con la stessa sfrontatezza e la voglia di stupire vista nei gironi, se così sarà allora le possibilità di passare il turno aumenteranno.

    Il Napoli, retrocesso dalla Champions, si troverà di fronte un’altra squadra proveniente dalla massima competizione europea, il Lipsia. La squadra tedesca, autrice di un vero e proprio miracolo nella scorsa edizione della Bundesliga dove è arrivata 2°, è giunta terza nel girone alle spalle di Besiktas e Porto. Il bomber Timo Werner, il fantasioso svedese Forsberg ed il guineano Naby Keita sono i tre nomi su cui la squadra di Sarri dovrà prestare maggior attenzione.

    A Lipsia è legato un bel ricordo per il Napoli, nella coppa Uefa 1988/89 i partenopei guidati da Diego Armando Maradona si trovarono contro nei sedicesimi la Lokomotiv Lipsia. Gli azzurri passarono il turno e poi andarono a conquistare proprio quel trofeo.

    Ci sarà il Ludogorets sul cammino verso la finale di Lione del Milan. La squadra bulgara, arrivata seconda nel proprio girone alle spalle del Braga, conta su un gruppo di brasiliani ma non ha punte di diamante in grado di creare grosse difficoltà ai rossoneri, certo gli uomini di Gattuso non dovranno sottovalutare l’ostacolo e cercare così di proseguire la tradizione che vede il Milan sempre qualificato contro squadre bulgare.

    Infine veniamo alla Lazio che, dopo aver vinto in scioltezza il proprio girone di Europa League, nei sedicesimi di finale si troverà contro la Steaua Bucarest. Squadra di grande tradizione storica che però non è più tra le grandi dell’elite del calcio europeo. Eliminata nei preliminari Champions, la Steaua è giunta seconda nel proprio gruppo di Europa League con 10 punti alle spalle del Viktoria Plzen. Non ci sono vere e proprie stelle, nella rosa emergono l’attaccante Gnohere, il giovane centrocampista rumeno Florin Tanase, l’ex Inter Alibec ed il giovanissimo attaccante classe ’98 Dennis Man. Tutto sommato quindi anche i biancocelesti possono sorridere, la Steaua non va sottovalutata ma certamente non pare scoglio insormontabile.

    Nelle altre gare dei sedicesimi spiccano sfide interessanti come Celtic-Zenit, Lione-Villarreal e Real Sociedad-Salzburg. Sorteggi sulla carta fortunati per l’Atletico Madrid di Simeone e l’Arsenal di Wenger che sfideranno rispettivamente i danesi del Copenhagen e gli svedesi dell’Ostersund.

     

     

  • Allegri supera Conte: la Juve può sognare anche l’Europa

    Allegri supera Conte: la Juve può sognare anche l’Europa

    Una partita che alla vigilia era temutissima dal popolo bianconero si è trasformata in un vero e proprio trionfo.

    Una gara tatticamente perfetta da parte della Juventus di Allegri che ha annientato il Borussia Dortmund senza mai lasciare spazio agli attaccanti gialloneri e poi c’è Tevez. 

    L’Apache è stato semplicemente devastante, dopo soli 3 minuti ha trovato il tiro gioiello che ha sbloccato la gara e nella ripresa prima ha servito un assist al bacio a Morata e poi ha nuovamente punito Weidenfeller con una conclusione da poco dentro l’area.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    Non solo Tevez, nella Juve di questa sera è impossibile trovare qualcuno che abbia giocato male. Protagonista è stato certamente Massimiliano Allegri che, accolto con scetticismo in estate, è riuscito a far meglio anche del suo predecessore Conte, ben dirigendo la squadra anche nel momento di cambio di modulo per l’infortunio di Pogba. Obiettivo quarti di Champions centrato ed ora la Juventus, guidata dal suo mister e dal suo numero 10, non vorrà certo  fermarsi.

    Veniamo al racconto della gara.

    Jurgen Klopp schiera il suo consueto 4-2-3-1 con Kampl insieme a Reus e Mkhitaryan nel trio di trequartisti e con Aubameyang di punta. Panchina inizialmente per Immobile. 

    Allegri opta per il 4-3-1-2 con Lichtsteiner ed Evra sulle fasce, classico trio di centrocampo e Pereyra trequartista dietro alla coppia Tevez-Morata.

    Partenza super della Juventus con Morata che dopo poco più di un minuto sbaglia l’ultimo passaggio. Al 3° però arriva il gol con la conclusione di Tevez che non lascia scampo a Weidenfeller. Il Borussia reagisce immediatamente provando a far girare palle per chiudere dietro i bianconeri che però nel primo quarto d’ora non corrono rischi. Al 27° la Juventus perde Pogba, al suo posto entra Barzagli ed Allegri torna al 3-5-2. Il proseguimento del primo tempo è un assedio del Borussia che però non riesce a creare pericoli veri davanti a Buffon. Il primo tempo si chiude con la Juventus in vantaggio per 1-0.

    La ripresa inizia con il Borussia che prova a spingere ma è Morata ad avere la grande chance al 49°, salva Weidenfeller. I bianconeri sembrano più propositivi, provano a far girare palla per rallentare i ritmi. Poco dopo si ripete il duello Morata-Weidenfeller e lo vince nuovamente il portiere. Sembra un altro Borussia rispetto a quello del primo tempo, con meno intensità. Al 70° arriva il raddoppio bianconero con Tevez che s’inserisce in area, vede Morata lo serve e lo spagnolo a porta vuota fa 2-0. Il Borussia incassa il colpo e al 79° viene nuovamente punito da Tevez che riceve da Pereyra e lascia partire il tiro vincente. La partita si chiude praticamente qua, i tedeschi non riescono a trovare nemmeno il gol dell’orgoglio, la Juventus espugna nettamente Dortmund e si qualifica ai quarti di finale di Champions League.

     

    BORUSSIA DORTMUND – JUVENTUS 0-3 (3°, 79° Tevez, 70° Morata)

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Papastathopoulos, Subotic, Hummels, Schmelzer (46° Kirch); Bender (63° Blaszczykowski), Gundogan; Reus, Kampl, Mkhitaryan (63° Ramos); Aubameyang.

    Allenatore: Klopp.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci,Chiellini, Evra; Vidal, Marchisio, Pogba (27° Barzagli); Pereyra; Tevez (81° Pepe), Morata (78° Matri).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Reus (B)

  • Tevez-Morata, primo round alla Juve

    Tevez-Morata, primo round alla Juve

    La Juventus si aggiudica il primo round. I bianconeri battono 2-1 il Borussia Dortmund nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. 

    Il due Tevez-Morata firma le reti che valgono il successo, per i gialloneri a segno Reus, per il momentaneo 1-1, dopo uno scivolone di Chiellini.

    Tra tre settimane a Dortmund non sarà per niente facile perchè anche stasera i gialloneri hanno dimostrato di avere buon potenziale offensivo, anche se Buffon è stato poco impegnato. Gli uomini di Klopp però hanno palesato una difesa davvero poco solida ed i ragazzi di Mister Allegri, da segnalare stasera un Morata straordinario, dovranno provarci per trovare quel gol che potrebbe mettere in discesa la qualificazione.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri schiera la miglior formazione, recuperando Vidal che si piazza alle spalle del duo Tevez-Morata. Klopp risponde con un Borussia decisamente offensivo, con Immobile centravanti supportato dal trio Aubameyang-Reus-Mkhitaryan. 

    Alvaro Morata | Foto Twitter
    Alvaro Morata | Foto Twitter

    Si parte ed è subito Immobile a provarci con un tiro che finisce alto. Pian piano la Juventus prova a fare la gara senza creare occasioni, quindi è nuovamente il turno dei tedeschi a gestire. Al 13° un contropiede bianconero porta al gol, Morata calcia in diagonale, Weidenfeller non trattiene, si getta sul pallone Tevez anche se l’ultimo tocco pare di Schmelzer, resta il fatto che la palla finisce in gol. Il Borussia non sembra reagire subito ma un errore di Chiellini al 18°, che scivola al limite dell’area, spalanca la strada a Reus che segna un comodo gol. Il gol dà sicurezza al Borussia che torna a palleggiare in scioltezza e preoccupa un po’ la Juventus che si chiude puntando sulle ripartenze. Entrambi i tecnici sono costretti ad un cambio per infortunio, nel Borussia esce Piszczek al 32° ed entra Ginter, nella Juventus esce Pirlo al 36° ed entra Pereyra. Nel momento di maggiore difficoltà della Juventus i bianconeri riescono a trovare il vantaggio con Morata bravo a girare in rete un bel cross rasoterra di Pogba. Il primo tempo si chiude così, con la Juventus avanti 2-1.

    Si riparte ed il Borussia ha una novità, fuori Sokratis Papastathopoulos, dentro Kirch. Come prevedibile sono i tedeschi a partire meglio con tanta aggressività ma creano poco se non un tiro di Immobile al 55° facilmente bloccato da Buffon. I bianconeri sono potenzialmente pericolosi in contropiede ma non riescono mai a finalizzare negli ultimi 16 metri. Al 70° Tevez colpisce dal limite, Hummels devia di quel tanto per farla sfilare a pochi centimetri dal palo. Ancora Tevez pochi minuti dopo lascia partire il tiro che Weidenfeller devia in corner. Passano i minuti ed è Pereyra ad avere la palla buona ma il suo diagonale esce di poco. Il Borussia prova a giocare in avanti ma non crea praticamente nessun azione degna di nota. Dopo 3 minuti di recupero arriva il fischio finale, vince la Juve, a Dortmund non sarà facile ma i bianconeri partono leggermente in vantaggio.

     

    JUVENTUS – BORUSSIA DORTMUND 2-1 (13° Tevez (J), 18° Reus (B), 42° Morata (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo (36° Pereyra), Pogba; Vidal (86° Padoin); Tevez (89° Coman), Morata

    Allenatore: Allegri.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (32° Ginter), Sokratis (46° Kirch), Hummels, Schmelzer; Gündogan, Sahin; Mkhitaryan, Reus, Aubameyang; Immobile (75° Blaszczykowski)

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Vidal (J), Pereyra (J)

  • Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Le terribili Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona sono stati evitate, la Juventus può definirsi relativamente contenta dal sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, l’urna di Nyon ha infatti accoppiato i bianconeri con il Borussia Dortmund.

    I gialloneri tedeschi ovviamente non sono da sottovalutare, basti ricordare che due anni fa sono arrivati in finale nella massima competizione europea perdendo per 2-1 contro il Bayern Monaco solo negli ultimissimi minuti della sfida. La stagione in corso però è senza dubbio da ritenersi doubleface per gli uomini guidati da Jurgen Klopp: un cammino in Champions League sostanzialmente perfetto con il solo rilassamento nelle ultime due sfide a qualificazione già ampiamente ottenuta e un disastro in Bundesliga con un incredibile penultimo posto con 14 punti in 15 giornate giocate.

    Un andamento altalenante senza dubbio dovuto anche agli innumerevoli infortuni che ha visto il Borussia perdere per strada per diverso tempo i vari Hummels, Blaszczykowski, Sahin e sopratutto della stella Marco Reus, che però potrebbe tornare disponibile per la sfida con i bianconeri.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Borussia quindi come già detto non è un avversario impossibile, però la squadra di Allegri dovrà fare molta attenzione all’ex dal dente avvelenato, sempre che a febbraio sia ancora a Dortmund, Ciro Immobile, al caldissimo pubblico del “Muro Giallo” e alla capacità di motivatore del tecnico Klopp.

    Analizzando tatticamente e tecnicamente il Borussia ha come punto di forza i suoi trequartisti abili ad inventare gioco e creare occasioni da gol. Da non sottovalutare nemmeno la spinta sulle fasce. I punti deboli potrebbero arrivare dalla difesa non certo impenetrabile sopratutto nel portiere Weidenfeller, non sempre sicurissimo, e nel centrocampo che se aggredito potrebbe andare in sofferenza.

    Le reazioni da parte della Juventus sono arrivate da Pavel Nedved che presente a Nyon ha così parlato, come riportato da SportMediaset: 

    E’ andata meglio di quanto si temeva, poteva andarci peggio, questo è evidente. Va bene così. Il Borussia in campionato sta andando così così, ma in Europa va forte, è una squadra con giocatori di spessore internazionale, costruita per far bene in Europa. Sono convinto che ce la giochiamo alla pari.

    Il tecnico Allegri invece ha voluto esprimere il suo pensiero attraverso Twitter citando il suo consueto “Fiuu”.

    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions
    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions

    La sfida con il Borussia, proprio come ricordato da Allegri sarà anche la rivincita di quella finale giocata nel 1997 con i bianconeri favoriti alla vigilia ma sconfitti per 3-1 dal Dortmund grazie anche ad una doppietta di Riedle, lo stesso Riedle che oggi ha pescato la pallina che ha accoppiato bianconeri e gialloneri.

     

    Nelle altre gare di ottavi di finale il sorteggio ha programmato sfide interessanti e anche match che già l’anno scorso si erano presentate.

    Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ritroverà nuovamente sulla propria strada lo Schalke. Sarà una sfida di tecnici italiani visto che sulla panchina della squadra di Gelsenkirchen siede Di Matteo.

    Anche Manchester City-Barcellona sarà un replay dell’ottavo della scorsa stagione. Sfida interessante e molto spettacolare sarà certamente Chelsea-Psg con Mourinho ed Ibrahimovic che tornano ad incontrarsi. Simeone dovrà sconfiggere le “Aspirine” di Leverkusen per cercare di ripetere la corsa dello scorso anno. Il Bayern di Guardiola dovrà vedersela con lo Shakhtar, non sembra una partita difficile ma occhio alla compagine ucraina che può rivelarsi insidiosa. Non male il sorteggio per l’Arsenal che da seconda classificata pesca il Monaco. Equilibrata ma con i portoghesi, sulla carta, in vantaggio la gara tra Porto e Basilea che va a completare il quadro.

     

    OTTAVI DI FINALE CHAMPIONS LEAGUE 

    Psg – Chelsea 

    Manchester City – Barcellona

    Bayer Leverkusen – Atletico Madrid

    Juventus – Borussia Dortmund

    Schalke – Real Madrid 

    Shakhtar Donetsk – Bayern Monaco

    Arsenal – Monaco 

    Basilea – Porto