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  • Palermo Lazio, rientra Miccoli, Reja in piena emergenza

    Palermo Lazio, rientra Miccoli, Reja in piena emergenza

    Reduce da una brutta batosta in Europa League e con una difesa totalmente da inventare, la Lazio di Edy Reja affronta questa trasferta con la volontà di mantenersi sempre nelle posizioni più nobili della classifica, magari con un orecchio ad Udine dove, i friulani affrontano il Cagliari nel secondo posticipo di questa giornata.

    Il tecnico biancoceleste, dovrà fare a meno degli squalificati Konko e Diakitè, e degli infortunati Biava, Radu, Stankevicius, che si vanno ad aggiungere alla già lunga lista d’indisponibili. La scelta appare quindi obbligata con una difesa a 3, al centro della quale dovrebbe inserirsi Ledesma, con Zauri e Dias a completare il reparto. A centrocampo Garrido e Gonzalez dovrebbe agire sugli esterni, mentre la coppia interna della mediana sarà composta da Candreva e Matuzalem. In attacco certa la presenza di Klose con alle spalle Hernanes, l’unico dubbio sarà legato al recupero o meno di Lulic, che qualora dovesse farcela sarà titolare, mentre in caso contrario a far coppia con il bomber tedesco sarà Kozak.

    Fabrizio Miccoli | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    In casa Palermo, rientrata l’emergenza infortuni e finalmente, recuperato anche capitan Miccoli, che sarà regolarmente in campo con al fianco Budan, favorito su Hernandez non ancora al top della forma, la voglia di ricominciare a dettare legge al Barbera è tanta. Mutti potrà contare su quasi tutti gli uomini e giocare con il classico 4-3-1-2, detto delle due punte ad agire alle spalle della coppia d’attacco dovrebbe essere Ilicic, favorito su Zahavi, mentre a centrocampo Migliaccio favorito su Bertolo, affiancherà Donati e Barreto. In difesa tutti presenti con Pisano e Balzaretti sugli esterni e Silvestre e Pisano a completare il reparto.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO LAZIO

    Palermo (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Silvestre, Mantovani, Balzaretti; Migliaccio, Donati, Barreto; Ilicic; Budan, Miccoli
    A disp.: Tzorvas, Munoz, Aguirregaray, Bertolo, Vazquez, Zahavi, Hernandez.
    Lazio (3-4-1-2): Marchetti; Zauri, Ledesma, Dias; Garrido, Candreva, Matuzalem, Gonzalez; Hernanes, Lulic; Klose.
    A disp.: Bizzarri, Scaloni, Zampa, Mauri, Barreto, Kozac, Alfaro.
  • Cagliari Palermo 2-1, le pagelle. Ibarbo è Bolt, naufragio Ilicic

    Cagliari Palermo 2-1, le pagelle. Ibarbo è Bolt, naufragio Ilicic

    Per il Cagliari strepitosa prestazione offensiva di Ibarbo, che sull’erba del Sant’Elia incanta il pubblico rossoblu sverniciando tutti i calciatori che provano a competere con lui in velocità. Ancora in gol Pinilla, ex illustre della partita. Ottima prova anche per Agazzi. I rosanero recriminano per l’opaca prestazione dei due trequartisti, Ilicic-Zahavi, con Budan completamente fuori partita.

    Pagelle Cagliari Palermo 2-1

    Ibarbo 7,5: fa impazzire la retroguardia del Palermo e i supporter rossoblu. Da applausi la sua sgroppata che sventa un pericoloso contropiede dello sloveno Ilicic nel primo tempo, Viviano gli nega il gol infortunandosi. Impressionante in occasione del gol di Pinilla, quando un’accelerazione stile Usain Bolt brucia l’erba del Sant’Elia e permette a Pinilla di insaccare a porta vuota.

    Pinilla 7: prima del suo arrivo il reparto offensivo del Cagliari era quello più in difficoltà. Da quando il cileno è atterrato in Sardegna 5 gol in tre partite per la squadra rossoblu, due portano la sua firma. Forza e istinto da autentico uomo d’area, Ballardini gongola.

    Agostini 7: fra i migliori in campo tra le fila del Cagliari, sempre disponibile alla sovrapposizione, diventando la locomotiva del treno sardo composto da Nainggolan e Ibarbo. Merita il suo primo gol in Serie A.

    Agazzi 7: sempre attento l’estremo difensore rossoblu, mezzo miracolo nel primo tempo sulla conclusione di Ilicic indirizzata sull’angolino di destra della propria porta. Autentica prodezza anche nel secondo tempo sul colpo di testa ravvicinato del neo entrato Hernandez. Ha la maturità e i numeri per essere considerato ormai l’erede di Marchetti.

    Nainggolan 6,5: dopo le ultime vicende che hanno accostato il suo nome a quello della Juventus e le prestazioni deludenti che lo avevano accompagnato durante tutto il mese di gennaio e questo inizio di febbraio, il belga torna ad essere il guerriero del centrocampo rossoblu. Corre, pressa, dialoga con Ibarbo, tira dalla distanza. Tutte qualità che hanno spinto Conte e Marotta a considerarlo come prima scelta per il prossimo mercato estivo.

     

    Viviano 6,5: tiene in partita i suoi compagni di squadra nel primo tempo grazie al miracolo su Pinilla all’11° minuto e il salvataggio sul colpo di testa ravvicinato dello scatenato Ibarbo. Poi si infortuna ma rimane in campo. In occasione dell’1-0 del Cagliari non risulta particolarmente efficace in uscita. Non può nulla sul secondo gol di Dessena.

    Bertolo 6: Mutti lo sostituisce dopo la rete di Pinilla con Migliaccio e l’argentino non la prende bene. Comprensibile, anche perché fino a quando rimane in campo il centrocampista rosanero è uno dei pochi a creare pericoli alla retroguardia rossoblu. Probabilmente si sarà richiesto perché sia toccato a lui e non a Ilicic.

    Hernandez 6: da vivacità all’attacco rosanero, sostituendo l’israeliano Zahavi (4,5), impalpabile per tutto il match. Trasforma il calcio di rigore che riapre la partita. La sua velocità e freschezza sono una panacea per i tifosi del Palermo, che tornano in Sicilia con l’ennesima sconfitta in trasferta ma con la consapevolezza di poter contare nel girone di ritorno sul talento dell’attaccante uruguaiano.

    Balzaretti 5: una serata da incubo per il terzino sinistro della Nazionale di Prandelli. Fa la conoscenza di Ibarbo che lo ridicolizza in occasione della rete del vantaggio sardo, quando il colombiano gli prende un metro nel giro di pochi cm, potendo così servire quasi indisturbato il cileno Pinilla al centro.

    Ilicic 5: non è il peggiore, ma poco ci manca. Agazzi gli nega il gol che avrebbe cambiato la partita durante il primo tempo, ma è l’unico lampo in tutta la serata di Cagliari per il trequartista sloveno. Subisce l’onta del cambio negli ultimi 15 minuti di partita, quando Mutti lo richiama in panchina tentando la carta Vazquez.

    Tabellino Cagliari Palermo

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 7, Perico 6, Canini 6, Astori 6,5, Agostini 7, Dessena 6, Conti 6 (65′ Ekdal 6), Nainggolan 6,5, Cossu s.v. (6′ Ibarbo 7,5), Thiago Ribeiro 6,5 (84′ Ariaudo s.v.), Pinilla 7.
    Panchina: Avramov, Gozzi, Ceppelini, Larrivey. Allenatore: Ballardini 7

    Palermo (4-3-2-1): Viviano 6,5, Pisano 5,5, Silvestre 5,5, Mantovani 5, Balzaretti 5, Bertolo 6 (60′ Migliaccio 5,5), Donati 5,5, Barreto 5, Zahavi 4,5 (60′ Hernandez 6), Ilicic 5, Budan 4,5 (69′ Vazquez 5).
    Panchina: Tzorvas, Munoz, Aguirregaray, Della Rocca. Allenatore: Mutti 5

    HIGHLIGHTS CAGLIARI PALERMO 2-1

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  • Cagliari Palermo 2-1, Pinilla in gol. Stratosferico Ibarbo

    Cagliari Palermo 2-1, Pinilla in gol. Stratosferico Ibarbo

    Il Cagliari batte il Palermo per 2-1 al termine di una match vibrante che vede i padroni di casa uscire vittoriosi grazie ai gol nel secondo tempo dell’ex Pinilla al 56′ e di Dessena all’81’. Gli ospiti accorciano le distanze all’82’ grazie a un calcio di rigore trasformato da Hernandez, ma non riescono a riprendere i rossoblu nonostante gli assalti negli ultimi minuti della partita. I sardi raggiungono al nono posto il Genoa a quota 30 punti, mentre il Palermo rimane fermo a 31 punti, un gradino sopra la squadra di Ballardini.

    PRIMO TEMPO – Avvio di match emozionante al Sant’Elia, nonostante uno stadio semivuoto, a causa dell’inagibilità del settore distinti e curva sud con il contemporaneo sciopero del tifo in curva nord. Dopo l’ingresso di Ibarbo dopo i primissimi minuti di gara al posto di Cossu (problemi agli adduttori per il folletto sardo), il Cagliari va vicino al gol con un gran colpo di testa dell’ex Pinilla, che trova la risposta miracolosa di Viviano che stava tuffandosi dalla parte opposta. Ibarbo continua a sgommare su tutto il fronte d’attacco, lasciando a Thiago Ribeiro il compito di sostituire il numero 10 sardo. Proprio dai piedi del colombiano parte l’azione che al 12′ minuto vede ancora una volta protagonista l’ex rosanero che dal limite piazza un tiro che rasenta il palo di destra dell’estremo difensore avversario. La risposta del Palermo è affidata a Ilicic che impegna severamente Agazzi al quarto d’ora.

    Il pallino del gioco continua a rimanere in mano alla squadra sarda, con Ibarbo che di testa da due passi cerca il gol di vantaggio ma Viviano sventa il pericolo (nell’occasione l’ex interista rimane dolorante a terra a causa del riacutizzarsi dei problemi al ginocchio). Alla mezzora bella punizione del trequartista israeliano Zahavi, Agazzi è attento e manda in calcio d’angolo. Crescono gli uomini di Mutti, che non sfruttano però un invitante contropiede 4 contro 4, con Bertolo che fallisce la conclusione. Nel finale del primo tempo ennesima sgroppata sulla corsia di sinistra di Agostini, che crossa al centro per l’inserimento di Dessena che manca di poco la deviazione vincente.

    SECONDO TEMPO – Regna la confusione durante l’inizio della ripresa. E’ sempre la squadra di casa comunque che dimostra di avere più possibilità di andare in rete. La svolta del match al 56′, quando Ibarbo si invola bevendosi Balzaretti e servendo al centro un liberissimo Pinilla, che realizza il classico gol dell’ex. Il Cagliari è in vantaggio meritatamente per 1-0 contro gli uomini di Mutti, sebbene il replay mostri chiaramente un’uscita approssimativa del portiere rosanero. I rossoblu continuano a spingere sull’acceleratore con Agostini, inesauribile quest’oggi, il suo cross viene ribattuto in calcio d’angolo.
    Il tecnico degli ospiti tenta di dare una sferzata al match operando tutte e tre le sostituzioni nel giro di 10′. Dentro Hernandez, Migliaccio e Vazquez che prendono rispettivamente il posto di Zahavi, Bertolo e di uno spento Budan. Esce fuori anche Daniele Conti (dentro Ekdal), per lui uno scontro fortuito con il proprio compagno di squadra Astori e uscita dal campo in barella.

    Continua ad essere pericoloso il Cagliari con Ibarbo, ma il colombiano da posizione favorevole sbaglia a coordinarsi e manda a lato. Il Palermo si sbilancia in cerca del pareggio e i padroni di casa ne approfittano per ripartire in contropiede. Un pregevole tiro di Dessena dal limite dell’area, su suggerimento di Thiago Ribeiro, si spegne alto di poco. E’ lo stesso centrocampista, arrivato in Sardegna durante il mercato di gennaio dalla Samp, a segnare il 2-0 per la squadra di Ballardini al 36′ del secondo tempo, sfruttando una ribattuta corta su calcio di punizione calciato da Pinilla.

    Passano 60″ e il Palermo riapre la partita grazie a un rigore fischiato dall’arbitro Giannoccaro per un netto fallo di mano di Perico. Si incarica della realizzazione il rientrante Hernandez. L’uruguaiano rimane freddo e batte calciando sul palo di sinistra Agazzi che rimane immobile al centro. Il tecnico rossoblu corre ai ripari inserendo Ariaudo per Thiago Ribeiro, passando quindi ad una difesa che conta 5 elementi. Tensione nei minuti finali della partita. Astori rischia di vanificare gli sforzi dei compagni di squadra facendo confusione nella propria area di rigore. Migliaccio di testa fa saltare le coronarie ai pochi tifosi presenti allo stadio e quelle di Agazzi che si lamenta con l’arbitro per un presunto fallo dello stesso centrocampista rosanero. E’ l’ultimo sussulto di una gara emozionante, che vede il Cagliari battere il Palermo per 2-1.

     

  • Cagliari Palermo, Pinilla ex avvelenato. Ilicic in attacco

    Cagliari Palermo, Pinilla ex avvelenato. Ilicic in attacco

    L’anticipo serale della 23^ giornata vede affrontarsi Cagliari Palermo allo stadio Sant’Elia. I sardi annoverano tra le propria fila due grandi ex, il tecnico Davide Ballardini e l’attaccante cileno Pinilla. I rosanero arrivano in Sardegna con l’assenza pesante del capitano Fabrizio Miccoli, costretto allo stop dopo l’ennesimo infortunio della stagione. Mutti schiererà in attacco il croato Budan insieme allo sloveno Ilicic. Il fortino di casa dei rossoblu è stato violato soltanto in due occasioni dall’inizio del campionato (Milan e Lazio le uniche a uscire con i 3 punti dal Sant’Elia).

    QUI CAGLIARI – Davide Ballardini è intenzionato a schierare per la terza volta consecutiva la stessa formazione che ha raccolto 4 punti negli ultimi due incontri, grazie alla vittoria sui giallorossi di Luis Enrique e il pareggio in trasferta contro il Novara. In porta Agazzi, linea a quattro difensiva composta da Pisano sulla destra, Canini e Astori centrali, Agostini laterale sinistro. In mezzo al campo il capitano Conti, rientrato a pieno ritmo dopo il lungo stop per infortunio, Dessena e Nainggolan al suo fianco. In attacco Cossu proverà ad innescare la coppia offensiva che vedrà Pinilla e Thiago Ribeiro pronti a infilare il portiere avversario per consegnare la vittoria ai propri compagni di squadra. I sardi, qualora ottenessero i 3 punti nella sfida odierna, salirebbero a quota 30 punti, portandosi al nono posto con un solo punto di distacco nei confronti dello stesso Palermo, a +13 sul Lecce terzultimo.

     

    QUI PALERMO – I rosanero stanno attraversando un momento di forma straordinario. Sono 10 i punti conquistati dalla squadra di Bortolo Mutti negli ultimi 4 incontri, con 3 successi e un pareggio (lo scoppiettante 4-4 del Meazza contro l’Inter). Per la trasferta di Cagliari però mancherà l’attaccante Miccoli, uno degli artefici della recente striscia positiva dei siciliani. Il tecnico del Palermo schiera un 4-3-1-2 con in porta Viviano, Pisano e Balzaretti terzini con Silvestre e Mantovani centrali di difesa. Confermata la fiducia al neo arrivato Donati a cui sono affidate le chiavi del centrocampo. Migliaccio e Barreto copriranno le spalle all’ex Celtic. Il ruolo di trequartista verrà ricoperto da Bertolo, mentre in attacco Ilicic svarierà lungo tutto il fronte d’attacco che avrà Budan come punto di riferimento. I rosanero continuano la rincorsa ad un posto in Europa League per la prossima stagione, e in caso di vittoria andrebbero a un solo punto dalla Roma, che attualmente occupa l’ultimo posto utile per la qualificazione europea.

    PRECEDENTI – Il Cagliari ha vinto due degli ultimi 3 incontri casalinghi contro il Palermo. L’anno scorso i sardi guidati da Donadoni sconfissero i rosanero per 3-1. L’ultima affermazione dei rosanero in Sardegna è stata quasi 4 anni fa, quando il club siciliano vinse per 0-1 con un gol del difensore Zaccardo.

    Probabili formazioni Cagliari Palermo

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Conti, Dessena, Nainggolan, Cossu, Thiago Ribeiro, Pinilla.
    Panchina: Avramov, Ariaudo, Perico, Ekdal, Ceppellini, Ibarbo, Larrivey. Allenatore: Ballardini

    Palermo (4-3-1-2): Viviano, Pisano, Silvestre, Mantovani, Balzaretti, Migliaccio, Barreto, Donati, Bertolo, Ilicic, Budan.
    Panchina: Tzorvas, Munoz, Aguirregaray, Zahavi, Vazquez, Hernandez, Della Rocca. Allenatore: Mutti

  • Inter Palermo 4-4, Milito e Miccoli show a San Siro

    Inter Palermo 4-4, Milito e Miccoli show a San Siro

    Festival del gol a San Siro tra Inter e Palermo, in una partita che sembra non poter smettere mai di regalare emozioni. Finisce 4-4 lasciando molta amarezza in bocca agli uomini di Ranieri che dopo essere passati in svantaggio, si fanno recuperare ben 2 volte da uno stratosferico Miccoli. Nell’Inter superlativa la prestazione di Milito che realizza addirittura quattro reti, ma nel finale viene un po’ inspiegabilmente sostituito da Ranieri. Il terzo posto, dopo la vittoria dell’Udinese, è lontano cinque punti e la gran rincorsa sembra essere stata quasi annullata con solo due partite.

    PRIMO TEMPO – La prima occasione è nerazzurra con Sneijder che finalizza di testa un bel cross di Pazzini mandando di poco a lato, quasi a sancire la pace tra i due dopo le discussioni di Lecce. L’Inter sembra soffrire le ripartenze veloci dei rosanero e al 17’ è proprio il Palermo a portarsi in vantaggio con Mantovani che sugli sviluppi di un calcio d’angolo si libera dalla marcatura e finalizza da due passi, battendo un incolpevole Julio Cesar. Al 22’ arriva la reazione dell’Inter, con un pizzico di sfortuna per i rosanero, quando su cross di Maicon arriva la deviazione di Silvestre che serve il pallone su piedi di Milito: l’argentino non perdona battendo Viviano con un diagonale rasoterra riportando la partita sul pari. Ancora una buona occasione per i nerazzurri con Milito che al 35’ servito da Zanetti dal fondo, calcia mandando il pallone alto sopra la traversa. Tanta Inter dopo il gol di Milito, con Ranieri che schiera un 4-4-2 ridisegnato senza rombo con Sneijder ad agire largo sulla fascia a sinistra. Salvataggio in extremis nei minuti di recupero per il Palermo:  splendida percussione di Sneijder che mette una palla tesa in area  trovando la chiusura sulla linea di porta da parte di Balzaretti su Cambiasso, mantenendo il risultato invariato.

    Diego Milito | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa con gli stessi uomini del primo tempo per entrambe le squadre. È il Palermo a tornare in vantaggio al 6’ con una splendida invenzione di Miccoli che servito da Budan, protegge palla entra in area eludendo la marcatura di Ranocchia per calciare da sinistra all’angolo opposto, realizzando un gol fantastico. Non passa nemmeno un minuto e Milito pecca di egoismo, calciando di poco a lato, quando invece al centro dell’area c’era solissimo Pazzini a reclamare palla. Al 9’ il match cambia nuovamente: Nagatomo, servito da Poli supera Munoz con l’argentino che in maniera ingenua lo stende in area. L’arbitro Guida senza dubbi indica il dischetto del rigore. Milito si fa perdonare l’errore precedente battendo con freddezza dagli undici metri l’ex compagno Viviano, portando la partita sul punteggio del 2-2. Al 16’ Cambiasso di testa serve l’assist ancora per l’attaccante argentini che brucia sul tempo la difesa rosanero (in sospetta posizione di fuorigioco) entra in area e mette a sedere Viviano realizzando la sua tripletta personale, ribaltando la partita sul punteggio di 3-2.

    Al 19’ esordio per Angelo Palombo con Ranieri che toglie un altro ex sampdoriano come Poli per far entrare il centrocampista appena acquistato. Partita che non smette di regalare emozioni nemmeno un istante, quando al 21’ Balzaretti mette in area un cross forte e teso, pescando il secondo gol in tuffo di Miccoli. Ranieri subito dopo il gol toglie Sneijder inserendo Obi, tra i mugugni del pubblico di San Siro. Tripudio nerazzurro al 23′ con il poker di Milito: Palombo da centrocampo apre per Zanetti largo a destra, il capitano mette in area e su una conclusione sporcata di Pazzini, il Principe tocca di prima e insacca nuovamente alle spalle di Viviano. Poco dopo, al 28′, annullato il quinto gol di Milito perché sul cross di Maicon secondo il guardalinee la traiettoria del pallone avrebbe passato la linea di fondo. Il Palermo non si arrende e al 42’ ancora una volta è Miccoli a ripetere l’azione del bellissimo gol del 2-1, stavolta anticipando Lucio e angolando sul palo opposto di Julio Cesar. Il risultato non cambia e il Palermo grazie a uno straordinario Miccoli in opposizione a un Milito stellare, ferma l’Inter in casa.

  • Inter Palermo, Ranieri lancia Sneijder con Pazzini

    Inter Palermo, Ranieri lancia Sneijder con Pazzini

    Appena chiuso il mercato di riparazione che ha di fatto rivoluzionato la mediana nerazzurra (con un Thiago Motta in meno) Ranieri torna a San Siro dopo la sconfitta di Lecce, trovando sulla sua strada il Palermo di Mutti.

    Nonostante il caso Sneijder impazzi in casa Inter, Ranieri ha l’obbligo di non perdere ulteriori punti cercando di rimanere incollato al treno che porta al terzo posto in classifica, sfruttando magari un passo falso di Lazio e Udinese davanti. Il Palermo ha riscoperto un reparto offensivo in gran forma con Mutti e grazie al suo capitano Miccoli vuole bissare il colpaccio del turno d’andata battendo nuovamente i nerazzurri. Occhio al numero dieci salentino che vede nei nerazzurri e in particolare in Julio Cesar una delle su vittime preferite con 5 gol segnati al portiere brasiliano.

    INTER – Ranieri in conferenza stampa ha cercato di buttare acqua sul fuoco sul cocente nodo Sneijder, spiegando come l’olandese sia fondamentale per la sua rosa aggiungendo però come l’adattamento del singolo è prioritario sull’adattamento del gruppo nei suoi confronti. La rincorsa che ha permesso ai nerazzurri di tornare in alto è stata realizzata con il 4-4-2, tanta corsa e tanto sacrificio da parte di tutti senza aver in dote le prestazioni dell’olandese. Quindi ora è proprio Sneijder a doversi integrare e inserire al meglio nei movimenti che la squadra ha già automatizzato e non il contrario. L’olandese deve parlare la stessa lingua della squadra, altrimenti Ranieri come ha già spiegato non avrà paura di prendere scelte anche impopolari per portare l’equilibrio che con il trequartista manca alla sua Inter.

    Wesley Sneijder | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Contro il Palermo rimangono i dubbi sul nuovo modulo da utilizzare, poiché Alvarez è affaticato e probabilmente non sarà titolare, quindi Ranieri potrà scegliere il modulo con l’olandese dietro una o due punte, oppure schierandolo in un 4-4-2 come seconda punta. Più probabile la prima ipotesi con l’utilizzo del 4-4-1-1 dove in difesa potrebbe avere un turno di riposo Samuel e la coppia di centrali dovrebbe essere Lucio e Ranocchia con Maicon e Chivu sugli esterni. In mediana salutato Thiago Motta c’è spazio per Cambiasso e capitan Zanetti al centro, mentre più larghi agiranno Obi e Nagatomo spostato sull’esterno di centrocampo. Solo panchina per il nuovo arrivato Palombo. Sneijder si muoverà da trequartista  dietro l’unica punta Pazzini, leggermente favorito su Milito.

    PALERMO – Mutti sull’onta dell’entusiasmo sfrutta il morale alto dopo le due vittorie consecutive contro Genoa e Novara, cercando di sbancare uno stadio notoriamente ostico ai suoi. Fare risultato fuori casa è la nuova mission rosanero, dopo i pessimi risultati raccolti in questa stagione lontano dal Barbera. Difficoltà climatiche a parte l’allenatore rosanero si presenterà a Milano cercando di imporre il proprio gioco, schierando le due punte che ultimamente hanno fatto benissimo in coppia: Miccoli e Budan. L’unico dubbio che rimarrà fino all’ultimo momento riguarda la scelta del trequartista da schierare dietro le due punte, con un ballottaggio serrato tra Bertolo e Ilicic.

    Mutti quindi dovrebbe confermare lo stesso modulo utilizzato nelle ultime due partite, schierando un 4-3-1-2 con in difesa Mantovani e Silvestre centrali, Balzaretti e Munoz sulle corsie laterali. Centrocampo solido con al centro l’ultimo arrivato Donati, affiancato da Migliaccio e Barreto ai lati. Già annunciato il ballottaggio tra Bertolo e Ilicic per il posto da trequartista, mentre davanti nessun dubbio con la confermatissima coppia del gol Miccoli Budan.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER PALERMO

    INTER (4-4-1-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Chivu; Zanetti,  Cambiasso, Obi, Nagatomo; Sneijder; Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Samuel, Palombo, Alvarez, Zarate, Castaignos, Milito
    Allenatore: Claudio Ranieri.

    PALERMO (4-3-1-2): Viviano; Munoz, Silvestre, Mantovani, Balzaretti; Migliaccio, Donati, Barreto; Bertolo; Miccoli, Budan.
    A disposizione: Tzorvas, Pisano, Aguirregaray, Zahavi, Ilicic, Vazquez, Lores.
    Allenatore: Bortolo Mutti.

  • Napoli show a Palermo, applausi per Cavani

    Napoli show a Palermo, applausi per Cavani

    Il Napoli di Walter Mazzarri comincia il 2012 da dove aveva finito il 2011, ovvero da una convincente vittoria. A farne le spese stavolta è stato il Palermo di Bortolo Mutti, al secondo scivolone interno consecutivo dopo ben sei vittorie di fila. Il 3-1 finale in favore degli Azzurri non ammette discussioni, con i rosanero che devono inchinarsi tra le mura amiche ai campani dopo ben 43 anni dall’ultima volta.

    Edinson Cavani | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nonostante l’assenza di Lavezzi il tridente partenopeo ha funzionato alla meraviglia trovando la via del gol al gran completo. E se su Cavani ed Hamsik non vi erano dubbi, Pandev si è confermato su alti livelli di rendimento. E con l’arrivo di Vargas, il quale esordirà in Coppa con la nuova settimana, questo reparto offensivo fa ancora più paura. Male invece il Palermo, incappato in una serata in difesa dove ha concesso sin troppo agli avversari. L’acuto di Miccoli nel finale serve solo a rendere meno pesante la sconfitta.

    La gara. Mutti deve fare a meno di diversi elementi, Ilicic, squalificato, su tutti. Subito in campo il neo acquisto Vazquez, davanti alla coppia Miccoli-Budan. In panchina invece Pinilla, desiderio di numerose squadre in questo mercato di riparazione. Mazzarri invece deve rinunciare al solo Lavezzi, infortunato. Al suo posto c’è Pandev. Dossena invece vince il ballottaggio con Zuniga, in tribuna l’ultimo arrivato Vargas.

    Partono meglio i rosanero con un bel diagonale di Budan che chiama in causa De Sanctis. Replica poco dopo Gargano, autore di un’ottima prova, ma Benussi non si fa sorprendere. Si mette in moto anche Dossena che serve Cavani il cui tiro termina alto. Palermo che però non sta a guardare e va vicino al gol prima con Miccoli e al minuto 24 con l’ultimo arrivato Vazquez. Il suo tocco sotto però è da dimenticare. Al 26’ ecco che ci prova Gargano con un gran tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Il match viaggia su buoni ritmi e con rapidi capovolgimenti di fronte. Alla mezz’ora protagonista Miccoli: l’attaccante rosanero raccoglie un assist di Balzaretti ma di testa sbaglia tutto. Gol fallito, gol subito: al 34’ infatti Gargano sulla destra serve in mezzo Pandev che in girata fulmina Benussi. Prima della fine altri due brividi: uno lo regala Pandev che calcia a lato, l’altro Migliaccio che insacca ma l’arbitro annulla per fuorigioco.

    Ad inizio ripresa il Palermo si presenta in campo con due novita: Acquah e Alvarez subentrano a Della Rocca e Vazquez. Ma è il Napoli ad impressionare di più, tanto che Pandev si fa subito vivo ma Benussi blocca. Al 8’ il gol che di fatto stronca le velleità siciliane: Cavani con una bella conclusione a girare sul palo opposto supera Benussi raccogliendo anche gli applausi dei suoi ex tifosi. E lui non esulta. Palermo stordito e Pandev al 12’ potrebbe fare 3-0, ma il palo gli nega questa gioia. Passano appena 3’ però ed ecco che la rete la gonfia Hamsik: liberato da Inler in area di rigore, lo slovacco scarta il portiere avversario e da posizione defilata non sbaglia. E a questo punto la partita ha veramente poco da dire. Mazzarri lascia spazio a Dzemaili, Zuniga e Chavez che subentrano a Gargano, Hamsik e Pandev, dall’altra parte Mehmeti viene schierato al posto di Budan. In pieno recupero Miccoli, di testa, supera De Sanctis per il gol della bandiera. Ma la festa, a fine gara, è tutta napoletana.

  • Palermo Napoli, probabili formazioni. Mutti lancia Vazquez

    Palermo Napoli, probabili formazioni. Mutti lancia Vazquez

    Palermo alla prima casalinga con Mutti sulla panchina, Napoli che con l’inizio del nuovo anno mira a risalire una classifica sin qui tutt’altro che esaltante. Sono questi i temi principali del posticipo in programma questa sera al Renzo Barbera. Una gara tra due squadre che più volte hanno regalato grande spettacolo, e che si spera possono confermarsi anche in questa occasione.

    Franco Vazquez | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Rosanero che sin qui in casa hanno fatto cose eccezionali, vincendo ben sei gare su sette, ma l’unico ko è arrivato nell’ultima apparizione dinanzi al proprio pubblico contro il Cesena. Bortolo Mutti si trova in una situazione di emergenza con un alto numero di indisponibili che comprende Zahavi, Hernandez e Pinilla oltre allo squalificato Ilicic. Migliaccio ritornerà invece in mezzo al campo con Cetto e Silvestre in difesa. In avanti invece ben tre punte con Miccoli affiancato da Budan e dal nuovo acquisto Vazquez. Partirà dalla panchina, invece, Mehmeti.

    Napoli che nell’ultimo turno prima della sosta aveva vinto per 6-1 strapazzando il Genoa. L’occasione è ghiotta: con i tre punti infatti si potrebbe accorciare sulla Lazio ed avvicinarsi ai posti che contano. Mazzarri dovrebbe confermare lo stesso undici che a dicembre travolse il Grifone con l’unica variante rappresentata da Dossena al posto di Zuniga. Con Lavezzi ancora infortunato, in avanti ci sarà l’atteso ex Cavani supportato da Hamsik e da Pandev. Nella lista dei convocati figurava anche Vargas ma sarà in tribuna unitamente al rientrante Britos. Entrambi scenderanno in campo solo in Coppa Italia la settimana prossima contro il Cesena.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO NAPOLI

    PALERMO (4-3-1-2): Benussi; Munoz, Silvestre, Cetto, Balzaretti; Della Rocca, Migliaccio, Barreto; Vazquez; Budan, Miccoli. In panchina: Tzorvas, Mantovani, Acquah, Bacinovic, Bertolo, E. Alvarez, Mehmeti. Allenatore: Mutti

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Pandev; Cavani. In panchina: Rosati, Fernandez, Grava, Zuniga, Donadel, Dzemaili, Mascara. Allenatore: Mazzarri

  • Suicidio Palermo a Novara. Mutti ammutolito, Ilicic espulso

    Suicidio Palermo a Novara. Mutti ammutolito, Ilicic espulso

    Novara Palermo finisce con un pirotecnico 2-2, dopo un secondo tempo ricco di emozioni. Il Palermo passato in vantaggio al 20′ con un autogol di Ludi, si porta addirittura sullo 0-2 alla mezzora del secondo tempo grazie ad una magia di Bertolo. Ma la squadra di casa, approfittando anche dell’espulsione dello sloveno Ilicic, riesce a rimontare il risultato e portare un punto che vale l’aggancio al Cesena, terzultimo in classifica. Letteralmente ammutolito il neo allenatore rosanero Mutti.

    SCHERMAGLIE TATTICHE – I tecnici delle due squadre provano a sorprendersi reciprocamente varando novità non preventivabili alla vigilia. Tesser schiera per la prima volta dall’inizio del campionato Rigoni come trequartista, inserendo Giorgi a centrocampo e relegando Mazzarani in panchina. In attacco invece Granoche vince il ballottaggio con Meggiorini. Sorprende anche Bortolo Mutti con un inedito 4-3-3, che prevede Budan al centro dell’attacco con Ilicic e Alvarez larghi sulle fasce. A centrocampo tocca ad Acquah supportare il capitano Migliaccio e Barreto.

    Josip Ilicic | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    AUTOGOL LUDI – il primo quarto d’ora offre solo sbadigli ai tifosi sulle tribune del Piola, a conferma del periodo no attraversato da Novara e Palermo. Alla prima occasione utile i rosanero passano in vantaggio. Ilicic al 20′ minuto si allarga sulla fascia destra e propone un cross indirizzato ai piedi di Budan, il quale viene anticipato dal difensore di casa Ludi  che beffa Ujkani. Autogol che sancisce il momentaneo 0-1 degli ospiti e pone fine al digiuno rosanero in trasferta che durava da oltre 780 minuti.

    ESPULSO ILICIC – Il Novara tenta di uscire dalla sua area con maggiore frequenza ma l’unico risultato che produce è il più brutto tiro dopo il weekend che vede la firma di Porcari al 38′ minuto, con palla calciata direttamente verso la bandierina del corner da ottima posizione. Al ’44 lo sloveno Ilicic, fin lì uno dei migliori in campo, decide di fare il personalissimo regalo di Natale ai piemontesi, facendosi espellere ingenuamente commettendo un fallo di reazione sul difensore Paci. L’arbitro sanziona lo sgambetto di Ilicic con il cartellino rosso: Palermo che sarà costretto a giocare in 10 i restanti 45′ minuti di gioco. Sul finire del primo tempo Granoche ha l’opportunità di impattare il risultato sull’1-1, ma la sua conclusione dal dischetto del rigore colpisce il palo.

    RIPRESA SCOPPIETTANTE – Nel secondo tempo la partita subisce un’improvvisa accelerazione e il merito è tutto del Novara. La squadra di Tesser vuole provare a ribaltare il risultato e alza il baricentro in avanti mandando in grossa difficoltà la retroguardia rosanero. Entrano Mazzarani al posto di Giorgi, Meggiorni per Granoche e il giapponese Morimoto che rileva Rubino. Quest’ultimo a due passi da Benussi non era riuscito a realizzare un gol facilissimo. Dopo 15′ minuti Porcari aveva fatto la barba al palo con un tiro dalla distanza.

    BOTTA E RISPOSTA – Botta e risposta nel giro di tre minuti. I difensori del Novara piazzano i paletti dello slalom gigante nella propria area e Bertolo (entrato da 7 minuti al posto di Alvarez) in versione Tomba compie un numero incredibile che gli permette di finalizzare una rete gioiello. E’ il 29′ minuto della ripresa, sembra finita. A scuotere gli uomini di Tesser ci pensa il nuovo entrato Mazzarani, che servito da Porcari e approfittando dell’errore di Silvestre riaccende le speranze del Novara.

    MIRACOLO NOVARA – I padroni di casa ci credono e non smettono di attaccare. Gli stessi tifosi che fischiavano i loro beniamini si ritrovano a spingerli verso un pareggio che fino a 15 minuti dal termine sembrava fantascienza. Passano sette minuti ed è una magia di Rigoni a regalare il 2-2 al Novara. Gli uomini di Mutti sentono la fatica e non riescono più a creare pericoli alla retroguardia piemontese. Gemiti sfiora la rete del clamoroso sorpasso, ma il tiro dal fondo finisce alto. Su capovolgimento di fronte Bertolo ha la palla del 2-3 ma si fa ipnotizzare da Ujkani calciando fuori. La partita non regala un attimo di sosta, gli schemi sono completamente saltati. L’ultima emozione è un calcio dal limite al 47′ ma Rigoni non riesce a centrare la porta.

    UN PUNTO INUTILE – I fuochi d’artificio del secondo tempo hanno avuto come esito un pirotecnico 2-2 tra Novara Palermo, un pareggio che ai fini della classifica non serve a nessuna delle due squadre. Il Novara guadagna una posizione agganciando il Cesena al terzultimo posto, sebbene la quota salvezza è distante ancora 3 punti. Il Palermo vede allontanarsi la zona europa, viste le contemporanee vittorie di Inter, Napoli e Roma. Esordio amaro per Mutti, Tesser rimane aggrappato alla panchina.

  • Novara Palermo, stasera l’esordio di Mutti

    Novara Palermo, stasera l’esordio di Mutti

    Novara Palermo, recupero della 1^ giornata di Serie A, rappresenta l’esordio sulla panchina rosanero di Bortolo Mutti, che subentra all’esonerato Mangia. Le ultime news e le probabili formazioni a poche ore dal match che si disputerà alle ore 20.45.

    QUI PALERMO

    Zamparini ha regalato un nuovo allenatore sotto l’albero di Natale a tutti i tifosi palermitani. Si tratta di Bortolo Mutti, che già in passato nella stagione 2001-2002 aveva allenato il Palermo, gestito in quegli anni da Sensi. Dopo aver ottenuto un deludente decimo posto nella serie cadetta, il nuovo presidente (Zamparini ndr) non confermò il mister di Trescore Balneario. Quindi Mutti rappresenta una figura storica nella storia del Palermo, in quanto è stato il primo allenatore esonerato dal vulcanico presidente.

    Novara-Palermo | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il neo allenatore rosanero sembra intenzionato a schierare il classico 4-4-2, con l’ex barese Alvarez sulla fascia sinistra e Bertolo esterno destro. In attacco, al fianco del confermatissimo Ilicic, giocherà il croato Budan, anche lui all’esordio assoluto questa sera. In difesa giocheranno i centrali argentini Silvestre e Cetto, con Munoz terzino destro. Negli undici titolari pesa l’assenza del capitano Miccoli, ancora non in perfette condizioni. Mutti chiede ai suoi una prova di coraggio, cercando di allontanare dalla testa le ultime cocenti sconfitte, derby compreso.

    Dalla formazione iniziale sembra chiaro come il tecnico non voglia stravolgere il lavoro compiuto nei mesi scorsi da Devis Mangia, che aveva ottenuto 20 punti dopo 15 giornate, 18 dei quali in casa. Un ruolino di marcia casalingo impressionante, con sei vittorie su 7 incontri disputati, e il solo Cesena  in grado di togliere la gioia ai giocatori del Palermo di eguagliare il record di 7 vittorie consecutive al Renzo Barbera come nelle due passate stagioni. Straordinari in casa quanto mediocri in trasferta, dove su 8 incontri giocati la squadra di Zamparini ha raccolto solamente due punti, e proprio insieme al Novara è l’unico team a detenere questo record negativo.

    QUI NOVARA

    Dall’altra parte c’è una squadra che nelle ultime cinque partite ha realizzato 4 punti, frutto di una vittoria e un pareggio (in casa, contro Parma e Napoli) e 3 sconfitte in trasferta. Tra le mura amiche del Silvio Piola il Novara è riuscito a fermare Inter e Napoli e si presenta come un ostacolo durissimo per il Palermo formato trasferta. Tesser potrà contare sulla rosa al completo, se si esclude l’assenza dell’infortunato Dellafiore, un ex della partita. In attacco Meggiorini farà coppia con Rubino, supportati da Mazzarini sulla trequarti, mentre Rigoni arretra a centrocampo.

    L’allenatore dei piemontesi è obbligato a fare risultato contro i rosanero per allontanare le voci su un suo possibile esonero nel caso non raccogliesse neanche un punto nella sfida casalinga di stasera. Il Novara, dopo un buon avvio, è scivolato fino al penultimo posto, a meno 4 dal Bologna che attualmente occupa l’ultimo posto utile per la salvezza.

    Le probabili formazioni di Novara Palermo:

    Novara (4-3-1-2): Ujkani, Morganella, Paci, Ludi, Gemiti, Radovanovic, Rigoni, Porcari, Mazzarini, Meggiorini, Rubino.

    A disp.: Fontana, Labrin, Giorgi, Marianini, Pinardi, Morimoto, Granoche.

    Squalificati: Centurioni

    Indisponibili: Dellafiore, Lisuzzo.

    Palermo (4-4-2): Benusso, Munoz, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Alvarez, Migliaccio, Barreto, Bertolo, Budan, Ilicic.

    A disp.: Brichetto, Aguirregaray, Simon, Acquah, Della Rocca, Lores Varela, Miccoli.

    Squalificati: Pinilla.

    Indisponibili: Tzorvas, Zahavi, Hernandez, Pisano, Mantovani.