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  • Roma-Bologna 2-3, harakiri giallorosso. Gilardino guida la rimonta

    Roma-Bologna 2-3, harakiri giallorosso. Gilardino guida la rimonta

    Disastro Roma. I giallorossi di Zdenek Zeman escono sconfitti per 3 a 2 all’Olimpico contro il Bologna, dopo essere stati avanti di due reti sino a 18’ dalla fine. Una sorta di harakiri per i capitolini che per la seconda volta in questa stagione non riescono a conquistare la vittoria casalinga. Le reti di Florenzi e Lamela nel primo quarto d’ora sembravano aver messo in discesa la gara dei padroni di casa ma un altro quarto d’ora, quello finale, gli è stato fatale a causa della doppietta di Gilardino e alla segnatura di Diamanti.

    E pensare che nel primo tempo si era vista una gran bella Roma, praticamente impeccabile, l’altra faccia della medaglia rispetto alla ripresa quando la difesa ha fatto acqua da tutte le parti lasciando al Bologna la possibilità di recuperare il doppio svantaggio e firmare la clamorosa beffa. Una sola sorpresa nei due undici iniziali: Zeman infatti decide di schierare sin dal primo minuto Lamela al posto di Nico Lopez.

    L’avvio dei romanisti è furente, e dopo appena 6’ Totti scaglia un gran tiro verso la porta avversaria centrando la traversa, sulla sfera si avventa Florenzi che insacca. La partita è a senso unico e al quarto d’ora ecco che Lamela di sinistro riesce ad insaccare con il gradito aiuto del palo. Totti e compagni girano che è una meraviglia ma in avanti non si riesce a concretizzare quanto creato, complice un Destro non al top.

    Nella ripresa Pioli vuole una svolta e per questo cambia inserendo Pazienza e Pulzetti al posto di Perez e Guarente. Ma inizialmente è la Roma a gare meglio e ci vuole un grande Agliardi dopo 10’ per fermare un colpo di testa di Totti con la palla che rimbalza sul palo. I minuti passano e la Roma sembra controllare. Zeman fa rifiatare Pjanic e Lamela inserendo Marquinho e Nico Lopez. Il Bologna a sorpresa cresce, tanto da far scomparire la squadra di casa. E’ il 27’ quando su un cross di Kone si avventa Gilardino che liberatosi da Burdisso mette alle spalle di Stekelenburg.

    Gilardino e Diamanti esultano © Paolo Bruno/Getty Images

    Il portiere giallorosso, appena un minuto dopo, deve chinarsi per raccogliere nuovamente la palla in fondo al sacco quando Diamanti beffa Piris e insacca in rete. Zeman non ci sta e toglie lo stesso Piris per inserire Marquinhos mentre dall’altra parte Pioli inserisce Garics per Motta. In pieno recupero su un cross a centro area Stekelenburg e Burdisso la combinano grossa scontrandosi e lasciando il via libera a Gilardino per fare il 3-2. Il tentativo di Totti poco dopo non ha gli effetti sperati: la festa a fine gara è tutte per gli increduli emiliani.

    LE PAGELLE DI ROMA-BOLOGNA
    Burdisso 4,5: Ha due gol sulla coscienza, il primo e l’ultimo. Quello che dà il via e quello che completa la rimonta bolognese. Domenica disastrosa.
    Totti 6,5: Tra i pochissimi a combinare qualcosa di buono. Parte da lui la palla dell’1-0, sfiora altre due volte il gol centrando due legni. Ne servirebbero dieci come lui.
    Destro 5: In avanti è l’unico a non combinare nulla di buona. Una gara non alla sua altezza.
    Agliardi 7: Decisivo con i suoi interventi, tenendo a galla il Bologna nei momenti di difficoltà.
    Diamanti 7: Ancora una volta tra i migliori. Un gol e tanta classe al servizio di Pioli.
    Gilardino 7,5: La sua doppietta risulta essere decisiva. Da bomber di razza combina poco inizialmente ma è letale nel momento decisivo.

    IL TABELLINO DI ROMA-BOLOGNA
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 5; Piris 5 (31′ Marquinhos sv), Burdisso 4,5, Castan 5,5, Balzaretti 6; Florenzi 6,5, Tachsidis 6,5, Pjanic 6 (25′ st Marquinho sv); Lamela 6,5 (24′ st Nico Lopez sv), Totti 6,5, Destro 5. In panchina Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Taddei, Lucca, Tallo. Allenatore: Zeman 5
    BOLOGNA (4-3-2-1): Agliardi 7; Motta 6 (32′ st Garics sv), Antonsson 5,5, Cherubin 6, Morleo 6; Taider 6, Perez 5 (1′ st Pazienza 6), Guarente 5,5 (1′ st Pulzetti 6); Kone 6,5, Diamanti 7; Gilardino 7,5. In panchina: Curci, Lombardi, Carvalho, Abero, Sorensen, Pasquato, Gimenez, Acquafresca, Gabbiadini. Allenatore: Pioli 7

    LE AZIONI SALIENTI DI ROMA-BOLOGNA
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  • Roma-Bologna, Balzaretti ce la fa. Emiliani con Gilardino unica punta

    Roma-Bologna, Balzaretti ce la fa. Emiliani con Gilardino unica punta

    Roma per cercare la prima gioia interna della stagione, Bologna per riscattare il bruciante ko maturato nel finale della gara con il Milan prima della sosta per le nazionali. Grandi motivazioni da ambedue le parti dunque nella sfida che si disputerà alle 15 all’Olimpico.
    Per l’occasione Zeman può tirare un sospiro di sollievo avendo recuperato nelle ultime ore sia Balzaretti che Totti, quest’ultimo fermatosi nel corso dell’allenamento di giovedì mattina ma pienamente recuperato per la sfida contro gli emiliano.

    Con Dodò, Bradley, De Rossi, Osvaldo, Perrotta e Lobont fuori il tecnico dei giallorossi Zdenek Zeman non avrà a disposizione l’intero organico ma potrà schierare in campo comunque una formazione di tutto rispetto, tanto che sembra avere ancora qualche il dubbio. Come in attacco dove ad affiancare Totti e Destro sembra esserci il ballottaggio tra Nico Lopez e Lamela, con il primo favorito. Nel suo 4-3-3 il tecnico boemo, davanti al portiere Stekelenburg, dovrebbe schierare una difesa formata da Burdisso e Castan centrali con Piris e Balzaretti laterali. In mezzo al campo il trio Florenzi, Tachsidis, Pjanic con Totti, Destro e Nico Lopez in avanti.

    Dall’altra parte Pioli perde in difesa Natali il quale si aggiunge come assenza a quelle di Khrin, Riverola e Portanova. Il modulo ad albero di Natale poi dovrebbe sacrificare sia Acquafresca che Gabbiadini i quali dovrebbero lasciare spazio al più esperto Gilardino. Nel 4-3-2-1 il tecnico degli emiliani davanti al portiere Agliardi dovrebbe schierare un reparto difensivo formato da Antonsson e Cherubin centrali con Motta e Morleo laterali. In mezzo al campo Taider, Perez e Guarente con Kone e Diamanti a supporto di Gilardino.

    Federico Balzaretti © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Roma-Bologna, le probabili formazioni:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Florenzi, Tachsidis, Pjanic; Totti, Destro, Nico Lopez. In panchina: Svedskauskas, Goicoechea, Lucca, Marquinhos, Taddei, Romagnoli, Marquinho, Lamela, Tallo. Allematore: Zeman
    BOLOGNA (4-3-2-1): Agliardi; Motta, Antonsson, Cherubin, Morleo; Taider, Perez, Guarente; Kone, Diamanti; Gilardino. In panchina: Curci, Garics, Carvalho, Abero, Sorensen, Pasquato, Pulzetti, Gimenez, Acquafresca, Gabbiadini, Pazienza. Allenatore: Pioli

  • Tris Pazzini. Il Milan italiano sbanca Bologna

    Tris Pazzini. Il Milan italiano sbanca Bologna

    La settimana che si avvia a concludersi verrà ricordata come la sette giorni di triplette. Marco Fabian l’apripista, il mostro Falcao, e il buon Pazzini rossonero. Bologna-Milan termina con il risultato di 3-1 in favore degli ospiti. Il tabellino conosce solo due nomi: Diamanti e appunto Pazzini. Primo sorriso per Allegri, che a fine partita si dichiara felice per la vittoria e mette a tacere qualsiasi incomprensione con Adriano Galliani. Di tutt’altro umore il tecnico dei felsinei, Silvio Pioli, che evidentemente non ha digerito la seconda sconfitta consecutiva, dopo il ko all’esordio contro il Chievo. Un ottimo Diamanti, formato Europei, non è bastato quindi ai padroni di casa, che avranno comunque modo di rifarsi nel proseguo del campionato, potendo anche contare su un Gilardino in più.

    Primo gol L’avvio del Milan convince anche i tifosi più scettici. Buone indicazioni arrivano sopratutto da Montolivo e Boateng, quest’ultimo apparso più in palla rispetto al match di San Siro perso contro la Samp sette giorni fa. A sbloccare la partita del Dall’Ara è comunque un episodio molto dubbio che vede come protagonisti Pazzini da una parte e Cherubin dall’altra. Il Pazzo, dopo aver ingaggiato un duello con il difensore felsineo, lo prende per la maglia, trascinandoselo fin dentro l’area di rigore per poi cadere insieme a lui. L’arbitro Tagliavento si lascia ingannare e concede il penalty in favore del Milan. Lo stesso Pazzini si incarica della battuta che non fallisce, freddando Agliardi sulla sua destra. Per l’ex interista è il primo gol con la maglia rossonera, e non sarà l’ultimo della partita.

    Reazione DiamantiIl buon Milan fin qui visto al Dall’Ara lascia campo e gioco ai padroni di casa. Diamanti suona la sveglia e si prende sulle spalle l’intera squadra, confermandosi leader indiscusso di un Bologna orfano non solo di Ramirez ma anche del capitano Di Vaio. Il trequartista di Prato conferma di avere numeri importanti, gli stessi che hanno convinto Prandelli a convocarlo per gli Europei e ritagliarli un ruolo di primo piano all’interno della Nazionale. Dopo una forte pressione il muro del Milan cade. Grande ingenuità per Nocerino, che stende in area Diamanti e spinge Tagliavento a fischiare il penalty in favore del Bologna. L’ex giocatore di Livorno e West Ham non fallisce. Le due squadre rientrano negli spogliatoi con il punteggio fermo sull’1-1.

    giampaolo pazzini | ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Papera Agliardi La ripresa si apre con la personalità del neo acquisto De Jong, al debutto con la maglia del Milan, entrato poco prima dell’intervallo per sostituire Montolivo, infortunatosi al retto femorale. L’ex Citizen si piazza in mezzo al campo, là dove Mark Van Bommel negli ultimi 12 mesi aveva dettato legge. L’olandese si fa apprezzare per la sua innata dote di leader, qualità importante per il centrocampo rossonero in cerca di un mentore dopo la perdita di Pirlo prima e Van Bommel poi. Sono ancora i padroni di casa però ad andare vicini al vantaggio, grazie ai calci piazzati velenosi del condottiero Diamanti. La difesa rossonera rimane a galla e con il trascorrere dei minuti la verve del Bologna si spegne. Alla mezzora il secondo episodio della gara favorevole per il Milan. Stavolta sono i rossoblu a mangiarsi le mani, dopo che la papera colossale di Agliardi consente a Pazzini di insaccare in porta il gol del raddoppio. Festa e abbracci per l’attaccante 28 enne, che non sazio della doppietta appena acquisita si ripeterà poco dopo.

    Il tris è servito Otto minuti più tardi la squadra di Allegri chiude infatti definitivamente il match segnando il terzo gol della serata. Il protagonista è ancora lui, Pazzini, che di tacco devia in rete la debole conclusione di Nocerino. Prima partita da titolare e subito tripletta per il Pazzo. In tribuna Galliani gongola, fiducioso sulla bontà dello scambio tra Cassano e quest’ultimo con l’Inter. Il tempo e il campo ci diranno se quello di Pazzini è stato un’affare o meno, per adesso Allegri si tiene stretto l’attuale capocannoniere della Serie A e i primi tre punti della stagione.

    Le pagelle di Bologna-Milan
    Agliardi 4: la papera al 74′ minuto della gara è da cartellino rosso. Se aspirava alla maglia da titolare, l’ex portiere del Padova dovrà totalmente ridisegnare le sue ambizioni.
    Diamanti 7: se dall’altra parte non ci fosse stato Pazzini non avremmo avuto dubbi sul miglior giocatore in campo. E’ lui il vero leader del Bologna. Insieme a Gilardino andrà a comporre una coppia molto interessante, sia per i tifosi rossoblu che per gli appassionati del fantacalcio.
    De Jong 6: entra in campo per sostituire l’infortunato Montolivo pochi minuti prima dell’intervallo. Nonostante abbia varcato i cancelli di Milanello da meno di 24 ore riesce a impadronirsi da subito della leadership in mezzo al campo. Poche ore prima Mark Van Bommel aveva applaudito Galliani per l’operazione De Jong, considerato il suo sostituto perfetto per il centrocampo del Milan. Acquistato a 3,5 milioni di euro, l’ex Citizen può diventare il vero colpaccio dell’estate rossonera.
    El Shaarawy 4,5: il ragazzo sente la pressione di chi è sotto esame. Allegri gli concede nuovamente una maglia da titolare, dopo il match di sette giorni fa per la prima di campionato. La prestazione del Faraone però è addirittura peggiore rispetto a quella offerta contro la Samp. Tenendo in conto che difficilmente Pazzini verrà scalzato dal ruolo di numero 9, altrettanto impossibile pare immaginare El Shaarawy ancora titolare fra 2 settimane, quando Bojan (e Robinho, ancora ai box per infortunio) supereranno verosimilmente  il piccolo gioiello di Padova.
    Pazzini 8: tre gol all’esordio da titolare, non capita tutti i giorni, specialmente se giochi nel Milan. Bisognerebbe tirargli le orecchie per il rigore conquistato in pieno stile Inzaghi. Si fa comunque perdonare nel secondo tempo, quando con due di rapina regala i primi tre punti ai rossoneri. All’Inter c’è già chi si sta mangiando le mani per l’ennesimo scambio-pacco con gli odiati cugini.

    Il tabellino di Bologna-Milan
    Bologna (3-5-1-1): Agliardi 4, Carvalho 6, Cherubin 6, Antonsson 6, Motta 5,5, Taider 6, Pazienza 6 (81′ Gabbiadini s.v.), Guarente 6, Morleo 6 (91′ Abero), Diamanti 7, Acquafresca 4,5 (61′ Gilardino 6).  Allenatore: Pioli
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, De Sciglio 6, Bonera 6, Acerbi 6, Antonini 6,5, Montolivo 6 (37′ De Jong 6), Ambrosini 6, Nocerino 5, Boateng 6, El Shaarawy 4,5 (67′ Bojan 6), Pazzini 8 (91′ Niang s.v.). Allenatore: Allegri.

    Gli highlights di Bologna-Milan
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  • Bologna-Milan, Pazzini titolare. Bojan e De Jong dalla panchina

    Bologna-Milan, Pazzini titolare. Bojan e De Jong dalla panchina

    Stasera al Dall’Ara si gioca Bologna-Milan, anticipo della 2 giornata di Serie A. Il calendario dice che siamo soltanto al primo di settembre, in casa rossonera però la tensione è già ai livelli di guardia. La sconfitta casalinga sette giorni non ha fatto altro che confermare i dubbi e i malumori di addetti ai lavori e tifosi. Una settimana dopo il Milan può contare su un Bojan e De Jong in più, con l’olandese che va a rimpiazzare il connazionale Van Bommel, tornato al termine della scorsa stagione al Psv. Le due new entry, oltre a Niang, rientrano nella lista dei convocati per la partita di questa sera, pronti a subentrare nel corso del match. I padroni di casa, orfani di Gaston Ramirez (trasferitosi in Premier), sperano in una grande prestazione dell’azzurro Diamanti.

    Pazzini titolareAllegri sceglie di proseguire con il 4-3-1-2, marchio di fabbrico del Milan recente. In porta Abbiati guiderà la difesa a 4 composta da De Sciglio (ancora indisponibile Abate), Bonera-Acerbi coppia centrale e Antonini a sinistra. A centrocampo si registra il rientro del capitano Ambrosini, schierato in posizione centrale, con Montolivo mezz’ala sinistra e Nocerino incursore a destra. Confermato Boateng dietro il tandem d’attacco composto da Pazzini ed El Shaarawy. Solo panchina quindi per l’ex blaugrana Bojan.

    giampaolo pazzini | ©Claudio Villa/Getty Images

    Riscatto Gila Il Bologna ha perso Ramirez. L’uruguaiano è stato rimpiazzato numericamente da Gilardino. L’ex attaccante di Milan e Fiorentina partirà dalla panchina. Nel 3-5-1-1 di Pioli, Diamanti agirà alle spalle di Acquafresca, mentre a centrocampo il tecnico rossoblu decide di schierare da subito il neo acquisto Pazienza. La difesa a tre sarà guidata da Antonsson, aiutato da Carvalho e Cherubin.

    Chiave di lettura Le squadre di Pioli si sono sempre contraddistinte per essere ben organizzate e capaci di far male in qualsiasi momento della gara. Al Milan le squadre chiuse sono storicamente indigeste, limite che viene elevato all’ennesima potenza se al centro dell’attacco manca una punta di peso (come poteva esserlo Ibrahimovic in questi due anni). Adesso c’è Pazzini, ma l’ex blucerchiato non ha la fisicità dello svedese. D’accordo, è un buon colpitore di testa, il problema però è che al Milan manca la spinta sulle fasce. Non crediamo infatti che Antonini da una parte e sopratutto De Sciglio dall’altra potranno fare molto in questo senso. Quindi il Pazzo dovrà essere bravo a capitalizzare qualsiasi pallone sporco che avrà a disposizione. A questo punto diventano fondamentali gli inserimenti di Boateng per creare una certa apprensione alla difesa a tre dei padroni di casa, sulla carta piuttosto lenta e statica. Un ruolo importante sarà anche quello giocato da El Shaarawy. Il Faraone infatti dovrà sfruttare l’uno contro uno sulla carta favorevole contro Cherubin o Carvalho, con Antonsson che probabilmente prenderà in consegna Pazzini. Sarebbe conveniente per Boateng attaccare da sinistra verso il centro, riuscendo così a mettere in difficoltà un farraginoso Motta e dando la possibilità a Nocerino di sganciarsi da destra, dove può creare un’interessante catena con El Shaarawy. Non riteniamo infatti che Taider disponga della dinamicità dell’ex rosanero, che quindi potrebbe sfruttare questo duello a suo favore. Ambrosini sarà chiamato ad un lavoro importantissimo: in fase di non possesso dovrà essere bravo ad aiutare verosimilmente Antonini nell’uno contro uno con Diamanti, e in fase di possesso invece scaricare palla su Montolivo il più velocemente possibile. Il Milan poi dovrà ricordarsi di essere una squadra molto pericolosa attraverso le verticalizzazioni: El Shaarawy e Boateng non chiedono altro.

    Probabili formazioni Bologna-Milan, 2 giornata Serie A 2012-2013

    Bologna (3-5-1-1): Agliardi, Carvalho, Antonsson, Cherubin, Motta, Pazienza, Taider, Guarente, Morleo, Diamanti, Acquafresca.
    A disposizione: Stojanovic, Lombardi, Sorensen, Abero, Pulzetti, Garics, Radakovic, Pasquato, Gabbiadini, Gimenez, Gilardino. Allenatore: Pioli.
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, De Sciglio, Bonera, Acerbi, Antonini, Montolivo, Ambrosini, Nocerino, Boateng, Pazzini, El Shaarawy.
    A disposizione: Amelia, Gabriel, Zapata, Yepes, Mesbah, Traorè, Flamini, De Jong, Constant, Emanuelson, Bojan, Niang. Allenatore: Allegri.

  • Prima giornata serie A, vincono Inter e Napoli. Solo un pari per la Roma

    Prima giornata serie A, vincono Inter e Napoli. Solo un pari per la Roma

    Nella serata di ieri (26 agosto ndr) si è conclusa la prima giornata del campionato di serie A. Inizia male il Milan senza Ibra e Thiago Silva che perde in casa contro la neo promossa Sampdoria. Importanti vittorie fuori casa di Inter e Napoli che battono rispettivamente Pescara e Palermo con lo stesso risultato (0-3) e che permette loro di dare un piccolo segnale alla Juventus (vittoriosa sabato notte contro il Parma). Passo falso per la nuova Roma di Zeman che viene fermata sul 2-2 dal Catania all’Olimpico ma che regala grande spettacolo al pubblico presente allo stadio. L’altra squadra capitolina, la Lazio, espugna l’Atleti Azzurri d’Italia grazie ad un gol del brasiliano Hernanes. Vittorie importanti in casa anche per Genoa e Chievo Verona, entrambe per 2-0 contro Cagliari e Bologna. Completa la prima giornata serie A lo 0-0 tra Siena e Torino.

    ATALANTA-LAZIO 0-1: Ai biancocelesti basta un gol di Hernanes al quarto d’ora del primo tempo per portare a casa i primi tre punti della stagione. Una Lazio ancora in fase di rodaggio che subisce i bergamaschi solo nei primi minuti, salvata da un Marchetti in splendida forma. Per Petkovic dopo un brutto precampionato arrivano i primi segnali positivi in attesa di rinforzi da questi ultimi giorni di mercato. Migliore in campo: Mauri.

    Esultanza Hernanes © Marco Luzzani/Getty Images

    CHIEVO VERONA – BOLOGNA 2-0: Il solito Chievo tutto cuore e concretezza si presenta ai nastri di partenza di questa stagione. I gol arrivano soltanto nella ripresa con il bomber Pellissier e il centrocampista Cruzado (autore dell’assist per il primo gol). Poche occasioni da rete, sfruttate al massimo per i clivensi che davanti si ritrovano un Bologna orfano di Di Vaio (diventato “canadese” durante il mercato estivo) e con il caso Ramirez pronto ad esplodere. Veronesi già in forma campionato, bolognesi da rivedere, soprattutto in attacco. Migliore in campo: Cruzado.

    GENOA – CAGLIARI 2-0: Vittoria importantissima per i liguri che arrivano da una stagione che li ha visti rischiare la retrocessione. I padroni di casa prima si complicano la vita da soli sbagliando un rigore, poi vengono favoriti da due svarioni difensivi di Astori che regala le due reti ai genoani. Un super Frey nega prima a Pinilla e successivamente a Rossettini la gioia del gol. Migliore in campo: Frey.

    SIENA – TORINO 0-0: L’unica partita a reti bianche della giornata tra due squadre che sono ancora in fase di costruzione e che negli ultimi giorni di mercato completeranno le rispettive rose. Partita noiosa che vede solo un’occasione per parte. Il Toro si rende pericoloso nel primo tempo con un tiro a giro di Bianchi che fa fare bella figura a Pegolo, con la risposta senese nei piedi di D’Agostino che colpisce la traversa su punizione. Migliore in campo: Pegolo

    RISULTATI E MARCATORI PRIMA GIORNATA SERIE A

    FIORENTINA-UDINESE 2-1 (giocata sabato)
    28′ Maicosuel (U), 67′ e 91′ Jovetic (F)
    JUVENTUS-PARMA 2-0 (giocata sabato)
    54′ Lichtsteiner (J), 58′ Pirlo (J)

    MILAN-SAMPDORIA 0-1 
    58′ Costa (S)
    ATALANTA-LAZIO 0-1
    17′ Hernanes (L)
    CHIEVO VERONA-BOLOGNA 2-0
    65′ Pellissier (C), 78′ Cruzado (C)
    GENOA-CAGLIARI 2-0
    50′ Merkel (G), 85′ Immobile (G)
    PALERMO-NAPOLI 0-3
    48′ Hamsik (N), 79′ Maggio (N), 88′ Cavani (N)
    PESCARA-INTER 0-3
    17′ Sneijder (I), 19′ Milito (I), 81′ Coutinho (I)
    ROMA-CATANIA 2-2
    29′ Marchese (C), 59′ Osvaldo (R), 69′ Gomez (C), 91′ Lopez (R)
    SIENA-TORINO 0-0

    CLASSIFICA
    Napoli 3, Inter 3, Juventus 3, Fiorentina 3, Lazio 3, Chievo 3, Genoa 3; Sampdoria 2 (-3); Roma 1, Catania 1; Milan 0, Bologna 0, Cagliari 0, Palermo 0, Pescara 0, Udinese 0, Parma 0, Torino 0 (-1), Atalanta -2 (-2), Siena -5 (-6).

    I gol della prima giornata
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  • Gaston Ramirez lascia il Bologna vola al Southampton

    Gaston Ramirez lascia il Bologna vola al Southampton

    Mentre le grandi del campionato di Serie A bisticciano per giocatori visti e rivisti ma che fanno di certo comodo sul campo economico, l’Italia perde un altro pezzo da 90: a volare oltre manica questa volta è Gastón Exequiel Ramirez Pereyra, ormai ex giocatore del Bologna. Dopo Marco Verratti dunque un altro giovane promettente decide di lasciare il territorio italiano. Ramirez, attaccante uruguaiano di grande classe arrivò a vestire la maglia rossablu proprio due anni fa, disputando campionati di buon livello e facendosi notare anche dalle prime della classe. Sfortunatamente però i soldi sono quello che contano in questo calciomercato estivo e, di fronte all’offerta del Southampton, arrivato a sborsare 15 milioni di euro, nemmeno il Bologna è riuscito a resistere.

    Proprio nella giornata di oggi “El Nino”, così soprannominato per i suoi 21 anni, è volato in Inghilterra per chiudere definitivamente la trattativa e mettere la firma per il nuovo contratto che lo vedrà legato con il Southampton per quattro anni, dove guadagnerà 2,5 milioni di euro all’anno e soprattutto dove potrà indossare la maglia numero 10. Gli inglesi sono infatti riusciti a soddisfare anche Oscar Betancourt, agente di Ramirez, il quale ha contattato il Penarol, società calcistica di Montevideo dove Gastón debuttò come professionista, la quale controlla ancora il 30% del cartellino del giocatore.

    Gaston Ramirez © Roberto Serra/Iguana Press/Getty Images

    “Spero che i tifosi riescano a capire la mia scelta – ha dichiarato Ramirez poche ore fa – mi sono trovato davanti ad un bivio ed ho intrapreso la strada per crescere. In Italia in questo momento quello che conta sono i soldi e quindi offerte come queste vanno accettate; anche l’Inter aveva provato a prendermi, ma ho scelto il Southampton perchè ha dimostrato di volermi veramente e di puntare su di me, cosa che molti club italiani non avrebbero fatto”.

    Dopo la partenza di Ramirez il Bologna dovrà quindi cercare un giocatore che sia in grado di coprire il suo ruolo: tra i calciatori già presenti nelle fila della città emiliana grande spazio ci sarà per il giovanissimo Saphir Taider, centrocampista francese classe 1992 che tanto ha fatto parlare di se in questi ultimi mesi. Per quanto riguarda invece un possibile nuovo arrivo gli occhi sono puntati su Manolo Gabbiadini, recentemente convocato da Prandelli nella Nazionale maggiore per l’amichevole con l’Inghilterra.

  • Presentato il calendario Serie A 2012/2013. La Juve riparte dal Parma

    Presentato il calendario Serie A 2012/2013. La Juve riparte dal Parma

    E’ stato presentato a Milano il calendario Serie A 2012/2013.  Alla manifestazione, trasmessa anche in diretta televisiva e via web, ha preso parte la quasi totalità delle società di Serie A. La durata è stata minore rispetto alle precedenti, e stavolta, come ha ironizzato qualcuno sul web, nessuno è scappato via prima in motorino come fatto l’anno scorso dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Unico ritardatario invece il presidente della Lazio Claudio Lotito, giunto in sala dopo che erano già state rese note le prime quattro giornate ma subito pronto a rilasciare interviste.  Il torneo avrà inizio tra un mese esatto, nel week end del 25-26 agosto con due anticipi al sabato (ore 18 e 20.45) e il resto delle gare la domenica con un incontro 18 e i restanti alle 20:45. Ovviamente poi il resto delle gare si giocherà nei classici orari. Ecco il primo turno:

    Atalanta – Lazio
    Chievo – Bologna
    Fiorentina – Udinese
    Genoa – Cagliari
    Juventus – Parma
    Milan – Sampdoria
    Palermo – Napoli
    Pescara – Inter
    Roma – Catania
    Siena – Torino

    Comincerà in casa la Juventus campione d’Italia contro il Parma, proprio come l’anno scorso con la differenza che allora il match era in programma per la seconda giornata ma causa il rinvio del primo turno fu di fatto il primo impegno ufficiale della Serie A Tim 2011/2012. Tra le mura amiche anche il Milan contro la neo promossa Sampdoria mentre l’Inter se la vedrà subito contro un’altra matricola, il Pescara, che dunque avrà un inizio non semplice. Spiccano i match tra Fiorentina e Udinese e il derby del sud tra Palermo e Napoli. Per la Roma c’è il Catania.

    Inter-Roma è il primo big match stagionale, in programma la seconda giornata con i nerazzurri alla prima casalinga. Sempre nello stesso turno ecco Udinese-Juventus, con i piemontesi che cosi invertono i primi due turni della passata annata. Alla quarta spicca invece Udinese-Milan, con in campo due delle tre squadre italiane impegnate in Champions League. Quinta giornata invece con Fiorentina-Juventus, storica sfida molto sentita. E per le Juve i confronti con le rivali non finiscono qui: nel sesto turno infatti c’è Juventus-Roma, con Zeman che dopo anni di veleni a distanza torna a sfidare gli acerrimi nemici bianconeri. Alla settima invece l’attesissimo derby Milan-Inter sempre sinonimo di spettacolo, mentre l’ottavo turno si contraddistingue per la sfida tra Juventus-Napoli, finaliste dell’ultima edizione di Coppa Italia, e Lazio-Milan.

    Il derby d’Italia Juventus-Inter invece si giocherà all’undicesimo turno, mentre in quello successivo tutta l’attenzione sarà catalizzata dal derby capitolino Roma-Lazio. Tredicesima giornata con Juventus-Lazio e Napoli-Milan. Si giocherà alla quattordicesima con l’andata a San Siro invece il big match tra le ultime due contendenti della Serie A, ovvero Milan-Juventus. Nello stesso turno il derby siciliano Catania-Palermo. E a proposito di derby alla quindicesima c’è Juventus-Torino, incontro che ritorna dopo anni di assenza.

    Sedicesima giornata con Inter-Napoli, mentre alla diciassettesima ecco il derby toscano Fiorentina-Siena ma anche Lazio-Inter. Solo alla penultima invece Roma-Milan, e nella stessa giornata anche il derby emiliano Bologna-Parma. La Juventus chiuderà il campionato a Genova con la Sampdoria, l’Inter in casa contro l’Udinese e il Milan in trasferta a Siena, mentre sempre all’ultimo turno si profila un interessante Roma-Napoli. Quattro le soste: il 9 settembre, il 14 ottobre, il 30 dicembre e il 24 marzo, mentre sono previsti tre turni infrasettimanali di mercoledì: il 26 settembre, il 31 ottobre e l’8 maggio. Il campionato si chiuderà il 19 maggio 2013.

    ECCO IL CALENDARIO SERIE A 2012/2013

  • Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Arrivano puntuali i deferimenti da parte del procuratore federale Stefano Palazzi nell’ambito del secondo processo sportivo del Calcioscommesse. E come da più parti preventivato alla vigilia tra questi c’è anche il tecnico della Juventus Antonio Conte, il quale tuttavia dovrebbe evitare la lunga squalifica che temevano i tifosi bianconeri. Lo stesso infatti è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011, e non per illecito sportivo. Una differenza importantissima, considerato che l’omessa denuncia porta con sé pene ben più lievi rispetto all’illecito.

    In soldoni Conte rischia una squalifica dai 6 ai 12 mesi. Trainer bianconero che dovrà a questo punto presenziare davanti alla Commissione disciplinare il 2 agosto a Roma. Omessa denuncia anche per il vice di Conte, Angelo Alessio, il collaboratore tecnico Cristian Stellini, il preparatore dei portieri Marco Savorani e il preparatore atletico Giorgio D’Urbano. Male è andata invece ad un altro juventino, Leonardo Bonucci, il quale è stato indagato per illecito sportivo, e con lui anche Daniele Portanova, Alessandro Parisi, Nicola Belmonte, Andrea e Salvatore Masiello.

    L’accusa nei loro confronti è quella di avere, in concorso tra di loro e con altri soggetti non tesserati e attualmente da identificare, posto in essere “atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara Udinese-Bari del 9 maggio 2010, in funzione di un over con pareggio tra le due squadre, con l’aggravante dell’effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato finale”. I giocatori indagati per illecito militavano tutti tra le fila dei pugliesi e rischiano tutti uno stop di tre anni oltre ad un’ammenda di almeno 50 mila euro. Con riferimento a quella partita è stato deferito anche Simone Pepe, all’epoca dei fatti giocatore dell’Udinese e attualmente alla Juventus: per lui l’accusa, come nel caso di Conte, è di omessa denuncia nei confronti della Procura federale. Per lui dunque pericolo squalifica si, ma di massimo sei mesi.

    Discorso identico, ovvero omessa denuncia, per Marco Di Vaio in riferimento alla gara Bologna-Bari del 22 maggio 2010. Come società rischiano, e parecchio, Lecce e Grosseto: sono indagate per responsabilità diretta e di conseguenza potrebbero essere retrocesse in Lega Pro. Il Siena invece rischia una penalizzazione per responsabilità oggettiva, stessa accusa mossa in Serie A a Udinese, Bologna, Sampdoria e Torino, coinvolte per via di fatti relativi ai propri tesserati. Tra queste però solo i friulani sembrano certi di non incorrere in penalizzazioni. Nelle altre categorie deferite per responsabilità oggettiva AlbinoLeffe, Ancona, Bari, Novara, Portogruaro e Varese, che militano in divisioni inferiori. Prosciolto, invece, il Pescara e il suo presidente Daniele Sebastiani, con riferimento alla gara contro l’Albinoleffe del febbraio 2011.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    Questo l’elenco dei deferimenti:
    Società: Lecce e Grosseto per responsabilità diretta, Udinese, Bari, Bologna, Portogruaro, Sampdoria, Siena, Ancona, Novara, Torino, Varese, Albinoleffe per responsabilità oggettiva.
    Tesserati: Andrea Masiello, Salvatore Masiello, Nicola Belmonte, Alessandro Parisi, Leonardo Bonucci, Antonio Bellavista, Stefano Guberti, Marco Rossi (Ex Bari), Filippo Carobbio, Daniele Padelli, Cristian Stellini (Ex Vice-Allenatore Siena), Giuseppe Vives, Pierandrea Semeraro (Presidente Lecce), Piero Camilli (Presidente Grosseto), Carlo Gervasoni, Mario Cassano, Edoardo Catinali, Cristian Bertani, Davide Drascek, Mavillo Gheller, Marcelo Larrondo, Roberto Vitiello, Alessandro Pellicori, Emanuele Pesoli, Ruben Garlini, Davide Bombardini, Dario Passoni, Luigi Sala, Mirko Poloni, Fernando Coppola, Claudio Terzi per illecito sportivo; Simone Pepe, Guido Angelozzi (Ex Ds Bari), Simone Bentivoglio, Angelo Da Costa Junior, Antonio Conte (Ex-Allenatore Siena), Angelo Alessio (Ex-Vice Allenatore Siena), Marco Savorani (Ex-Allenatore Portieri Siena), Giorgio D’Urbano (Ex-Preparatore Atletico Siena) per omessa denuncia; Marco Esposito per violazione art. 1 lealtà sportiva.

  • Mudingayi all’Inter, definito l’accordo col Bologna

    Mudingayi all’Inter, definito l’accordo col Bologna

    Gaby Mudingayi sarà un giocatore dell’Inter tra meno di 24 ore. Il calciatore della Nazionale belga ha così coronato il sogno di vestire la maglia nerazzurra, desiderio già espresso nei mesi scorsi. Con ogni probabilità raggiungerà la squadra di Stramaccioni domani nel ritiro di Pinzolo. Sorride il tecnico dell’Inter, che ha individuato nel belga il rinforzo ideale per il centrocampo, dove andrà a completare un reparto di tutto rispetto con Cambiasso e il colombiano Guarin. L’acquisto di Mudingayi taglia definitivamente la strada a Stankovic. Il serbo non rientra più nei piani della società nerazzurra, tanto che il suo nome non figura neanche nella lista dei convocati per il raduno. C’è una nuova Inter all’orizzonte. L’ex mediano del Bologna ne farà parte.

    L’accordo con il club felsineo è ad un passo. Le due società si incontreranno nel pomeriggio di oggi e troveranno un’intesa sulla base di 2,5 milioni di euro più il prestito del giovane difensore centrale Juan Jesus, acquistato durante la finestra di mercato invernale sei mesi fa dall’Internacional. Per il talento carioca sarà una grande opportunità nel fare confidenza con il campionato italiano in una piazza così importante come quella di Bologna, dove potrà dimostrare se gli elogi di un certo Thiago Silva siano meritati o meno.

    gaby mudingayi | ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Una fine già scritta quella tra Mudingayi e la squadra rossoblu, dopo quattro anni e 126 partite giocate davanti ai tifosi del Dall’Ara. Il calciatore belga vedeva scadere il suo contratto a giugno del 2013, e preso atto della sua decisione di lasciare l’Emilia la società ha lasciato il via libera alla sua cessione.

    Sul forte centrocampista c’era anche l’interesse del Milan. I rossoneri inizialmente parevano la soluzione più gradita, ma il rinnovo contrattuale del francese Flamini ha cambiato le carte in tavola, andando così a smontare i piani di Mudingayi.

  • La Juventus punta Gabbiadini per sbloccare Ramirez

    La Juventus punta Gabbiadini per sbloccare Ramirez

    La Juventus continua il suo mercato alla ricerca di giovani che possano rappresentare il futuro della squadra. Dopo aver perso Verratti, in procinto di firmare con il Psg, la società bianconera ha deciso di accelerare i tempi per l’acquisto in comproprietà di Manolo Gabbiadini dall’Atalanta. Il giovane attaccante è sempre seguito con interesse dal Borussia Dortmund.

    LA TRATTATIVA – Ieri Marotta e Marino, rispettivamente direttore sportivo e direttore generale di Juve e Atalanta, si sono incontrati per trovare un’accordo in tempi rapidi. La Dea ha posto come base di trattativa l’inserimento di James Troisi, centrocampista australiano classe ’88 di proprietà del Kayserispor Kulubu. La società bianconera deve ancora ufficializzare l’acquisto del giocatore e questo mette in stand-by l’operazione Gabbiadini. I nerazzurri proveranno ad inserire nell’affare anche un giovane del vivaio juventino, interessa Stefano Beltrame, anche lui centrocampista, inseguito da parecchie società nella serie cadetta italiana.

    Gaston Ramirez © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    BOLOGNA – Indirettamente interessata alla situazione è la società emiliana, che sarebbe pronta ad accogliere in prestito l’attaccante dell’Atalanta. Gabbiadini, verrebbe inserito nella trattativa che porterebbe Ramirez a Torino. C’è già un accordo di massima tra le due dirigenze che attendono di sbloccare la situazione Gabbiadini per poter mettere tutto nero su bianco. L’uruguaiano è stato richiesto espressamente dall’allenatore bianconero, Antonio Conte, che stravede per il trequartista rossoblu. La Juventus deve prestare attenzione al Napoli, sempre vigile sul giocatore del Bologna.

    Gabbiadini, in rossoblu, potrebbe ritrovarsi un suo ex compagno all’Atalanta, il centrocampista Simone Padoin, acquistato appena sei mesi fa dal club juventino e già messo alla porta da Antonio Conte. Anche Marco Motta, ultimi sei mesi in prestito a Catania, è pronto a sbarcare in terra emiliana.

    FELIPE MELO – Intanto la società di corso Galileo Ferraris continua a tagliare gli esuberi ed è pronta a cedere il mediano brasiliano, Felipe Melo, in Russia. E’ reale l’interesse dello Spartak Mosca per l’ex giocatore di Armenia e Fiorentina. L’offerta è di 10 milioni di euro, cifra che soddisferebbe Marotta e che porterebbe soldi freschi da investire nel mercato.