Tra Marco Di Vaio e il Bologna è di nuovo amore: dopo che sul finire del campionato sembrava ci fosse stata una rottura insanabile tra il vicecapocannoniere della serie A e il Bologna è notizia di oggi che il suo procuratore Pastorello ha trovato l’accordo con la società per l’adeguamento del contratto che legherà il bomber ai colori rossoblù per altri due stagioni. Il Bologna riparte da Di Vaio ecco quanto recita il comunicato “Il Bologna F.C. 1909 comunica di aver raggiunto l’accordo col giocatore Marco Di Vaio per l’adeguamento del contratto che lega l’attaccante alla società rossoblù”.
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Di Vaio rompe con il Bologna e scatena un asta
Marco Di Vaio è senza dubbio l’artetice della salvezza del Bologna, con la sua straordinaria stagione e i 24 gol che lo hanno portato ad un passo dal titolo di capocannoniere, è sul mercato. Il suo agente Pastorello e la società non hanno trovato l’accordo per il prolungamento con adeguamento del contratto e cosi l’ex giocatore di Juventus e Genoa finisce sul mercato scatenando un autentica asta. Marco Di Vaio aveva espresso nelle interviste post salvezza la sua volontà di finire la carriera in Emilia Romagna e di scrivere altre avventure con la maglia rossoblu del Bologna, ma i tentativi di adeguamento del contratto e prolungamento in modo da riuscire a finire la carriera non sono andati a buon fine. Dopo l’ottima stagione però i pretendenti al bomber non mancano: sembra che la Lazio di Lotito abbia fatto un tentativo per compensare l’ormai imminente partenza di Pandev, anche la Fiorentina sembra interessata all’attaccante e sarebbe un lusso aver Di Vaio come vice Gilardino, a Palermo Zamparini e Zenga sognano di poter formare un tridente esplosivo con Cavani, Miccoli e Di Vaio ma l’offerta piu concreta arriva dalla Russia: lo Zenit sembra aver formulato un offerta di 3 milioni di euro per il cartellino ed un contratto biennale al giocatore.
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Volata Salvezza:180 minuti di incertezza e speranza
Chievo
37Torino
34Bologna
33Reggina
30Lecce
2937° BOLOGNA GENOA Chievo Lazio FIORENTINA 38° Napoli Roma CATANIA SIENA Genoa (IN MAIUSCOLO le gare in casa) 180 minuti senza nessuna certezza. Potrebbe esser il titolo di un thriller ma è anche la situazione al cardiopalma che tiene sospesi sull’orlo del baratro Chievo, Torino, Bologna, Reggina e Lecce e tutti i loro tifosi. Il Chievo dopo aver assaporato la salvezza a Marassi: i veneti conducevano per 1-0 sul Genoa di Milito prima del ribaltone ligure e del prezioso pareggio finale. Adesso per non complicare ulteriormente il discorso permanenza devono riuscire almeno a prendersi un punto nel difficile scontro casalingo contro il Bologna.A Torino e Bologna sembra circoscritta la lotta al quart’ultimo posto: il Toro fresco dell’impresa del San Paolo sembra la squadra destinata alla salvezza a patto che il cuore Toro continui a battere nei due difficili match di fine stagione, questo turno sembra favorevole agli uomini di Cairo che incontreranno tra le mura amiche il Genoa oramai lontano dalla Champions e quindi appagato mentre il Bologna ha il difficile scontro con il Chievo, ma la settimana successiva si cambia match “facile” per i rossoblu contro il Catania al Dall’Ara, Torino di scena a Roma contro i giallorossi bisognosi di punti per la qualificazione nell’Europa League. Oggi la Reggina nell’anticipo è di scena a Roma contro la Lazio, i calabresi devono fare sei punti e potrebbero non bastare, infatti deve vincere e sperare che il Torino non faccia altrettanto contro il Genoa, essendo ora distante 4 punti dai piemontesi. Ha speranze ancora anche se pareggia, se il Torino perde: i punti di distanza scenderebbero a 3, con scontri diretti in completa parità, e si andrebbe dunque al calcolo della differenza reti globale del campionato. Decisamente pochissime speranze per il Lecce dopo la sconfitta contro il Bologna i pugliesi sono scesi all’ultimo posto in classifica e per raggiungere la salvezza devono vincere sempre e sperare che tutte quelle davanti non lo facciano, impresa ardua.
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Mihajlovic al capolinea: il Bologna sceglie Papadopulo
La brutta sconfitta di Sabato scorso in casa contro il Siena può costar caro a Mihajlovic, sembra infatti che Papadopulo sia a colloquio con i diregenti del Bologna per trovar l’accordo sul contratto per preder la guida della panchina emiliana. L’ex vice di Mancini dopo un inizio promettente nel momento decisivo della stagione non riesce a dar piu i giusti input alla squadra dilapitando il vantaggio sul terz’ultimo posto. Papadopulo sarà chiamato all’impresa di salvare il Bologna in queste ultime sette giornate, paradossalmente dovrà dar battaglia al Torino squadra a cui è stato accostato molte volte in questa stagione per sostituire De Biasi prima e Novellino dopo.
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La Juve stende il Bologna
Sotto di un gol nel primo tempo i bianconeri si riprendono e ne fanno 4 agli emiliani
Nell’anticipo della 28esima giornata la Juventus esce vittoriosa dalla sfida dell’Olimpico contro il Bologna sfoderando un’ottima prestazione e dimenticando, in parte, la cocente delusione per l’eliminazione dalla Champions League. I bianconeri rimontano lo svantaggio iniziale e rifilano 4 reti alla squadra di Mihajlovic che avevano tenuto bene il campo per i primi 45 minuti.
La squadra di Ranieri soffre la velocità e le ripartenze degli emiliani che al 24′ passano meritatamente in vantaggio grazie ad una magia di Di Vaio: con un passaggio in verticale pesca Mutarelli che con un tocco di sinistro infila Buffon.
E’ Giovinco a suonare la carica per i suoi prima colpendo la traversa direttamente su calcio d’angolo e poi impegnando Antonioli al 37′. Due minuti più tardi è capitan Del Piero ad avere la palla del pareggio ma il suo colpo di testa finisce alto sopra la traversa.
La ripresa vede in campo una sola squadra. La Juventus reagisce con rabbia e trascinata da un Giovinco in stato di grazia trova il gol del pari al minuto 48: calcio d’angolo battuto dallo stesso Giovinco e incornata vincente di Salihamidzic. Al 71′ è proprio il gioiellino bianconero a siglare la rete del vantaggio con un delizioso esterno sinistro che s’insacca nell’angolino.
Il Bologna ha l’occasione giusta per pareggiare ma Di Vaio non trova il tempo giusto per staccare di testa; è l’unica palla gol per i felsinei che incassano la terza rete al 75′ ad opera di Del Piero che si gira magnificamente in area eludendo la marcatura di Terzi. All’87’ la Juve cala il poker ancora con Del Piero che realizza la sua personale doppietta ribattendo a rete una respinta corta del portiere emiliano sugli sviluppi di una conclusione dello stesso capitano bianconero.
Nel finale meritata standing ovation per Giovinco e Del Piero sostituiti nel finale dai Primavera Daud e Immobile.
Ora l’Inter è più vicina in attesa del posticipo di domani sera contro la Fiorentina. -
Bomber:è colui che ha l’istinto innato per far gol.
Inzaghi, Di Vaio e Rocchi a suon di gol tengono in corsa le loro squadre
Questa defizione calza a pennello a superPippo Inzaghi, è lui che nei momenti importanti timbra sempre il cartellino. Chiudete per un attimo gli occhi e immaginate gli ultimi dieci anni del Milan, chi vi viene in mente? Quella faccia isterica, di pura adrenalina del bomber rossonero dopo aver fatto un gol. E ancora una volta ieri, in un momento importantissimo per il Milan, paragonabile alla finale di Atene o alla coppa del Mondo per club, Pippo è li pronto a metter in rete tre palloni decisivi che lo lanciano a soli due centri dai trecento gol in carriera.“Sono felice, quando posso giocare una sola partita a settimana è un’altra storia: lo spirito è quello di una volta, le gambe ancora girano e questa gente mi esalta,mi mancano 2 gol ai 300 tra i professionisti. Non sono tutto questi numeri, perchè le vittorie col Milan mi hanno dato molto di più, ma ricordo come ieri il primo centro al Leffe.” La giornata di ieri ha offerto prestazioni e conferme di due giocatori che hanno sempre avuto un ottimo rapporto con il gol.Nel Bologna Marco Di Vaio è rinato a dimostrazione che a volte l’ambiente giusto nella “periferia calcistica” vale di piu di un posto fra tante star. “Sono contento soprattutto perché sono gol importanti per la squadra, gol che portano punti. La mia fortuna è che qua la squadra gioca per me: da unica punta sento la fiducia della squadra e mi sento protagonista anche toccando pochi palloni nel corso della partita. In un’altra squadra non sarei l’unico terminale, ci sarebbe una situazione diversa: anche per questo sono contento e felice di dove sono.” E’ al 19° gol stagionale e sempre piu capocannoniere, se continua cosi si riapriranno anche le porte della Nazionale, perchè Lippi sicuramente non farà a meno di lui.
E’ Tommaso Rocchi il terzo bomber della nostra classifica, il capitano della Lazio è stato il giustiziere del Napoli ieri, è stato sempre un pò sottovalutato ma lui il gol ce l’ha nel DNA, basta farlo giocare e lui ti risolve i problemi.“Un giocatore quando va in panchina non è mai contento, ma deve dare sempre il massimo quando è chiamato in causa dall’allenatore. Io ci sono riuscito e sono contento per me e per i compagni. Abbiamo vinto una gara importante su un campo difficile. Se giocassi di più farei anche più reti, ma quest’anno per vari motivi ho giocato solo la metà delle partite. Il nostro obiettivo è la qualificazione in Uefa, noi ci crediamo. Ora abbiamo ottenuto una serie di vittorie che ci danno fiducia e convinzione”.Rocchi ha fatto tanta gavetta ed ha fatto strada a suon di gol adesso è arrivata l’ora di una grande sfida, è pronto per una big, consapevole di non poter giocare tutte le partite ma sicuro che quando verrà chiamato in causa lui risponderà come solo un vero bomber sa fare: con il gol. -
Ciao Giacomo!!!
Giacomo Bulgarelli è morto giovedì sera a 68 anni dopo una lunga malattia. Lo ha reso noto il Bologna. “Tutto il Bologna Fc 1909, presidente, dirigenti, tecnici, giocatori e dipendenti, si stringe alla famiglia nel ricordo di Giacomo, la più grande bandiera rossoblu“. Al termine della carriera era diventato commentatore tv. I funerali si svolgeranno lunedì alle 11:45 nella chiesa della Certosa di Bologna.
Nessuno ha vestito tante volte come lui la maglia rossoblu che non si è mai tolto dall’esordio all’addio al calcio e perché per molti anni aveva anche la fascia da capitano. Le statistiche ricordano le 486 partite ufficiali (392 in serie A, con 43 gol), le sue 27 gare in nazionale (sette reti), soprattutto quell’unico scudetto vinto nel 1964 all’Olimpico nello spareggio contro l’Inter.