Tag: Bologna

  • Udinese-Bologna, probabili formazioni. Torna Di Natale, Bisoli lancia Di Vaio

    Udinese-Bologna, probabili formazioni. Torna Di Natale, Bisoli lancia Di Vaio

    Dopo il prezioso paro ottenuto a Glasgow contro il Celtic nella seconda giornata di Europa League l’Udinese si rituffa nel campionato con l’obiettivo di centrare il primato in classifica occupato attualmente dal Napoli. Al Friuli arriva il Bologna in cerca di punti per la salvezza.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Francesco Guidolin, che aveva lasciato spazio al turnover giovedì, riavrà al centro del suo attacco il bomber Totò Di Natale supportato dal giovane rumeno Torje. I due attaccanti bianconeri proveranno a punire i felsinei la cui classifica è molto deficitaria con un solo punto ottenuto nelle precedenti quattro uscite (1-1 allo Juventus Stadium). Un altro ko potrebbe rivalarsi fatale per il tecnico Pierpaolo Bisoli che si affiderà all’esperto e capitano Di Vaio supportato da Gimenez, Diamanti e Konè. Panchina invece per Acquafresca mentre Raggi andrà a ricoprire il ruolo di terzino sinistro al posto dello squalificato Morleo. Mediana friulana muscolare con Asamoah, Pinzi e Isla mentre sulle fasce correranno Basta, a destra, e Armero, a sinistra. Ci sarà grande lavoro da fare in quel settore del campo per i rossoblu Mudingayi e l’uruguagio Perez. Probabili formazioni Udinese – Bologna (ore 15:00) UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Ekstrand; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Torje; Di Natale. Panchina: Padelli, Ferronetti, Neuton, Badu, Doubai, Pereyra, Fabbrini. Allenatore: Guidolin. BOLOGNA (4-2-3-1): Agliardi; Casarini, Portanova, Antonsson, Raggi; Perez, Mudingayi; Gimenez, Diamanti, Kone; Di Vaio. Panchina: Lombardi, Loria, Garics, Krhin, Paponi, Pulzetti, Acquafresca. Allenatore: Bisoli.

  • Bologna-Inter 1-3, le pagelle. Pazzini e Cambiasso protagonisti assoluti

    Bologna-Inter 1-3, le pagelle. Pazzini e Cambiasso protagonisti assoluti

    Un’Inter che soffre e lotta come forse nemmeno più i suoi tifosi erano abituata a vederla esce imbattuta da Bologna e porta in casa i primi tre punti stagionali che sanno come una rivincita personale. Ranieri lascia già il segno caricando i suoi al punto giusto, e schierando una formazione più adatta agli uomini a disposizione rispetto al suo predecessore. Pazzini, Cambiasso e Milito sono gli eroi della serata, con l’immagine di un Julio Cesar che festeggia come un bambino al terzo gol di Lucio che parla più di mille parole. Bisoli e il suo Bologna certamente non meritavano un passivo così pesante anche considerando come nel secondo tempo la sua squadra abbia giocato bene e messo in difficoltà i nerazzurri.

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Pagelle Bologna Diamanti 6,5 Non avrebbe dovuto essere nemmeno disponibile per la partita e invece recupera dalla contusione al piede e scende in campo lottando su ogni pallone. Invisibile e poco cercato dai compagni nel primo tempo, nella ripresa si carica tutto il peso delle responsabilità sulle spalle e inizia a far vedere di cosa è capace. Sfiora il gol su punizione in un paio di occasioni e si incarica di battere il rigore che realizza con la solita freddezza. Nel finale è sfinito, ma sinceramente non gli si poteva chiedere di più Morleo 5,5 Sarebbe stato assolutamente superiore alla sufficienza se non avesse commesso il fallo costato nel finale il rigore e l’espulsione, atterrando un Milito lanciatissimo a rete. Fa praticamente impazzire Nagatomo e considerando quanto il nipponico sia veloce non è di certo cosa facile. Un rullo compressore su quella fascia, gioca una bella partita errori a parte. Ramirez 6,5 Non dispiace affatto, anzi! Ora iniziamo a capire perché il Bologna abbia resistito agli assalti di calciomercato estivi della Fiorentina, tenendosi stretto un tesoro in casa che varrà davvero molto già a gennaio. È davvero devastante palla al piede e riesce sempre a trovare gli spazi giusti per gli inserimenti. Da tenere d’occhio! Di Vaio 5 Serataccia per Marco che non riesce ancora a trovare il guizzo vincente per tornare a segnare. Nonostante questa sera abbia in canna la possibilità di gonfiare la rete trova sempre sulla sua strada Samuel o Julio Cesar a dirgli di no. Pagelle Inter Milito 6,5 Ranieri aveva spiegato come Milito e Pazzini potessero coesistere nonostante fossero due rapaci d’area, e la conferma arriva nell’azione che porta al rigore per l’Inter, con il Pazzo che di tacco serve un pallone bellissimo al Principe. L’argentino si guadagna il penalty e lo trasforma portando il suo score a quota 3 gol stagionali. Pazzini 7 Inspiegabile lasciarlo in panchina, e quindi ancora una volta viene naturale domandarsi come Gasperini potesse fare una simile scelta? Realizza un gol bellissimo nel primo tempo battendo Gillet con un rasoterra micidiale e mette il piede nell’azione che porterà Milito a guadagnarsi il rigore con un assist di tacco che da solo vale il prezzo del biglietto. Cambiasso 7,5 Man of the match. Torna a giocare una partita ai suoi livelli, entrando di fatto in tutte le azioni decisive della partita. Diga davanti alla difesa nel primo tempo, soffre come tutti i compagni nella ripresa, ma il pezzo forte è l’assist al volo per Pazzini che ringrazia buttandola in rete. Forlan 6,5 Mezzo voto in meno per i molti palloni persi nella prima parte di gara, poi si inventa una giocata spettacolare che gli permette di creare superiorità numerica a centrocampo e lanciare Cambiasso nello stresso nella combinazione vincente che porterà Pazzini a segnare. Sfortunato quando colpisce con un gran tiro da fuori area il palo esterno. Nella ripresa cala visibilmente e Gasperini lo sostituisce.

  • Highlights Bologna-Inter 1-3 video

    Highlights Bologna-Inter 1-3 video

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Debutto vincente per la nuova Inter di Claudio Ranieri. Archiviata la gestione Gasperini, i nerazzurri colgono a Bologna il primo successo stagionale e in campionato battendo gli emiliani per 3-1: Pazzini, partito titolare dal primo minuto, porta avanti l’Inter con un bolide da fuori area, nella ripresa i felsinei trovano un super Julio Cesar, autore di prodigiosi interventi, ma riescono a pareggiare comunque grazie ad un calcio di rigore trasformato da Diamanti. Poi ci pensano Milito (su rigore da lui stesso procurato) e Lucio a dare il successo all’Inter. Gli highlights di Bologna – Inter 1-3 [jwplayer config=”120s” mediaid=”97624″]

  • Ranieri festeggia al debutto, Inter-Bologna 3-1

    Ranieri festeggia al debutto, Inter-Bologna 3-1

    Torna il sorriso in casa Inter ed è ben visibile sul viso del suo nuovo tecnico Claudio Ranieri che alla sua prima da nerazzurro vince e riesce a strappare i 3 punti al Bologna. Partita dalle due facce con un’Inter assolutamente diversa rispetto alle ultime uscite, dove nel primo tempo riesce a trovare il gol con un Pazzini ritrovato, poi c’è un’evidente calo di intensità nella ripresa e i nerazzurri consegnano il gioco e anche il pari nelle mani del Bologna. A questo punto servono la grinta e le qualità della giocata Cambiasso-Pazzini, (con l’aggiunta del rigore di Morleo) a riportare sulla retta via la Pazza Inter. Non bastasse ci pensa anche Lucio a chiudere con un bel sigillo la partita, facendo festeggiare il debutto di Ranieri nel migliore dei modi.

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Novità in formazione per entrambe le squadre, con Ranieri che mischia le carte in tavola e fa giocare Obi al fianco di Zanetti lasciando in panchina Muntari e scegliendo Coutinho  come trequartista. Per il Bologna invece le sorprese arrivano dai recuperi lampo di Gillet e Diamanti, che sembravano destinati alla panchina e invece in extremis recuperano e scendono in campo sin dal primo minuto. PRIMO TEMPO – Diverse occasioni per i nerazzurri che sebbene non arrivino ancora a segnare riescono a mostrare una manovra offensiva migliore rispetto a quella evidenziata nelle ultime partite, in particolar modo contro il Novara. La squadra sembra giocare meglio con Pazzini e Forlan che si muovono molto, e un Coutinho che sembra essere più a suo agio in mezzo al campo. Da rivedere ancora qualche movimento in difesa dove il ritorno alla linea difensiva a quattro dopo mesi di allenamenti e partite a tre, crea inevitabilmente qualche problema. Le occasioni migliori arrivano all’inizio della partita prima per l’Inter con Samuel, che da solo davanti a Gillet calcia male e si fa negare l’emozione del gol dall’estremo difensore, poi, arriva la risposta del Bologna con Di Vaio lanciato in area contro Julio Cesar che cerca l’angolo alto sul secondo palo e non lo trova sparando alto. Forlan si presenta al pubblico di Bologna con un bellissimo tiro da fuori area al 13’ che si stampa sul palo esterno facendo tirare un sospiro di sollievo a Gillet. Ma come detto in precedenza è davvero un’altra Inter e sembra essere il preludio al gol, che arriva al minuto 39 quando la curva interista impazzisce e inizia a cantare il primo coro stagionale per Pazzini nel momento in cui il loro idolo mette la palla in rete: azione bellissima con scambi stretti tra Forlan, Cambiasso e l’ultimo tocco per il Pazzo che calcia da fuori area e piega le mani a Gillet infilando il pallone nell’angolo basso. La prima frazione di gioco si chiude con i nerazzurri in vantaggio. SECONDO TEMPO – E’ un’Inter trasformata e si vede nei primi minuti della ripresa con la bellissima percussione di Coutinho fermata solo da Antonsson, e poi dalla sfortuna di Cambiasso che sulla ribattuta calcia alto per sorprendere Gillet e vede il pallone impattare sulla traversa. La partita diventa davvero divertente con molte accelerazioni da entrambe le parti, e molta intensità di gioco dove nessun giocatore cerca di risparmiarsi. Passano i minuti e il Bologna inizia a prendere fiducia e a mettere in difficoltà i nerazzurri, con la squadra di Ranieri che si difende con ordine e cerca le ripartenze in velocità. Il cambio Jonathan per Coutinho serve a coprire la fascia dove Morleo crea moltissimi problemi a Nagatomo, ma ovviamente toglie peso alla manovra offensiva, lasciando Pazzini e Forlan un po’ troppo isolati davanti. Arriva la doccia fredda per i nerazzurri con Samuel che tira giù Portanova in area a regala gli undici metri a Diamanti che al 20’ trasforma il calcio di rigore e riporta i suoi sul pari. La partita cambia con un’azione quando Morleo al 35’ stende in area Milito, si guadagna gli spogliatoi con anticipo e regala allo stesso argentino la possibilità di calciare il penalty. Milito freddissimo non sbaglia e riporta l’Inter sul 2-1. Continua la festa nerazzurra nel finale con Lucio che servito da Muntari su calcio di punizione colpisce di testa e batte Agliardi portando i suoi sul punteggio di 3-1. Game over con l’Inter che torna a vincere dopo un lungo digiuno. GLI HIGHLIGHTS

  • Bologna- Inter ultime e probabili formazioni: Coutinho vice Sneijder?

    Bologna- Inter ultime e probabili formazioni: Coutinho vice Sneijder?

    Nemmeno il tempo di vestire i nuovi panni del tecnico nerazzurro e già per Claudio Ranieri arriva il primo banco di prova con la sfida sul campo contro il Bologna. Oggi pomeriggio alle ore 18 i nerazzurri affronteranno la squadra emiliana in trasferta cercando di mettere fine al periodo negativo e soprattutto sperando di tornare a Milano con i primi tre punti stagionali dopo gli insuccessi che sono costati la panchina a Gasperini. Tira una brutta aria anche in casa Bologna dove Bisoli non può definirsi soddisfatto per l’avvio di stagione dopo le sconfitte contro Fiorentina e Lecce, e l’ultima pareggio strappato contro i bianconeri guidati da Conte. Vediamo nel dettaglio come scenderanno in campo le due squadre BOLOGNA- Bisoli sembra ricevere buone notizie dall’infermeria con il recupero di Diamanti (trauma contusivo al piede destro) che rientra fra i disponibili, ma volendo  evitare ulteriori rischi dovrebbe partire dalla panchina e magari subentrare a partita in corso. Stesso discorso per il portiere Gillet che sta cercando di recuperare dalla botta al ginocchio e il suo utilizzo rimarrà in dubbio fino all’ultimo minuto. Il tecnico del Bologna dovrebbe quindi lasciare spazio tra i pali ad Agliardi se il francese non dovesse farcela. Per la scelta del modulo l’opzione più credibile per Bisoli è il 4-4-1-1 con Ramirez ad agire da rifinitore. La difesa non dovrebbe riservare sorprese con l’utilizzo dell’autore del gol del pareggio contro la Juventus Portanova al centro in coppia con Antonsson, supportati sulle corsie laterali da Morleo e Casarini. Linea di centrocampo molto folta con quattro uomini in linea per ergere una protezione che riesca a fermare le offensive nerazzurre, composta da Pulzetti e Konè sugli esterni e Mudingayi e Perez nella zona centrale del campo. Agirà alle spalle dell’unica punta Di Vaio, Gaston Ramirez, cercando di servire palloni buoni a un Di Vaio ancora non apparso in buona forma.

    Claudio Ranieri ©Dino Panato/Getty Images
    INTER- Esordio stagionale per Claudio Ranieri che vede fin da subito aumentare la lista degli indisponibili della sua rosa: arriva come un fulmine a ciel sereno la squalifica di 3 giornate per Ranocchia a causa di parole ingiuriose rivolte contro il direttore di gara; non bastasse, quest’assenza si aggiunge anche quella di Sneijder che avrebbe dovuto, proprio grazie a Ranieri, tornare a giocare nella sua posizione preferita di trequartista. Purtroppo durante gli allenamenti il calciatore olandese, ha accusato un risentimento muscolare all’adduttore che l’ha costretto a saltare la sfida con il Bologna. Forfait anche per Stankovic, ancora alle prese con il recupero dall’infortunio, con Thiago Motta a fargli compagnia nella fase di riabilitazione. Quindi se non ci sono dubbi sul fatto che il modulo dovrebbe tornare ad essere il tanto amato 4-4-2 con la linea difensiva a quattro e il rombo di centrocampo, le incognite maggiori arrivano proprio sulla scelta del sostituto di Sneijder. In difesa torna la coppia Lucio Samuel per rendere il lavoro difficile a Di Vaio e soci, con Nagatomo che torna a fare il terzino sinistro e Chivu a destra. Centrocampo con Cambiasso play basso, il reintegrato Muntari con capitan Zanetti ai lati e un posto per due con Coutinho e Alvarez a giocarsi il ballottaggio per il trequartista titolare. Il baby brasiliano sembra essere leggermente in vantaggio secondo le ultime indiscrezioni. In attacco spazio a Pazzini che vede finalmente la prima da titolare in campionato, in coppia con Forlan. BOLOGNA (4-4-1-1): Gillet; Casarini, Portanova, Antonsson, Morleo; Pulzetti, Perez, Mudingayi, Konè; Ramirez; Di Vaio. A disposizione: Agliardi, Loria, Rickler, Vitale, Khrin, Diamanti, Acquafresca. Allenatore:Bisoli INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Muntari; Coutinho; Forlan, Pazzini. A disposizione: Castellazzi, Jonathan, Faraoni, Obi, Alvarez, Zarate, Milito. All. Ranieri

  • Schiaffo a Di Vaio, tifoso rischia 5 anni di Daspo

    Schiaffo a Di Vaio, tifoso rischia 5 anni di Daspo

    Lo Stadio della Juventus, celebrato ed elogiato per le sue splendide fattezze, per l’idea, per il progetto e la rivoluzione culturale che rappresenta per il calcio Italiano, miete la prima “vittima”, ossia il primo tifoso “incriminato” per aver sfruttato la minima distanza che separa gli spalti dal campo e dai giocatori, per provare a colpire mercoledì sera, durante Juventus – Bologna, con uno schiaffo il capitano degli emiliani, nonchè ex dell’incontro, Marco Di Vaio.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    In particolare, nella rissa finale del match – già nervoso di per sè a causa di alcuni contestati episodi arbitrali – quando il parapiglia in campo si è avvicinato alla tribuna, il tifoso ha cercato di sporgersi per colpire l’attaccante romano, il quale, però, ha dichiarato di non essersi accorto di nulla. Il gesto non è riuscito, ma il tifoso è stato identificato dalle telecamere a circuito chiuso dell’impianto, che vengono adoperate in sinergia fra le forze di polizia ed il servizio di sicurezza dello stadio, in modo che gli agenti possano monitorare direttamente con il supporto video le zone calde dell’impianto e, in caso di incidenti e scontri, individuare con maggiore prontezza e celerità, oltre che con maggior certezza, i responsabili. Il responsabile del gesto, ora, rischia grosso: in vista, per l’uomo, un probabile provvedimento Daspo, con divieto di frequantare gli stadi per cinque anni, con l’obbligo di firma presso i posti di polizia durante la durata delle partite. Un provvedimento duro e severo, il massimo della pena, affinchè “faccia scuola”, ossia divenga un precedente ed un monìto a coloro che volessero emulare il gesto sconsiderato. Perchè, se è vero che nel nostro calcio è importante introdurre un modello nuovo in termini gestionali, è assolutamente prioritario far comprendere l’essenza vera di questo sport, che dev’ essere totalmente estranea a qualsiasi forma di estremismo e di violenza.

  • Schiaffo a Di Vaio, l’effetto negativo del Juventus Stadium. Video

    Schiaffo a Di Vaio, l’effetto negativo del Juventus Stadium. Video

    Da quando lo Juventus Stadium ha acceso i riflettori in molti è tornato di moda il tema degli stadi in Italia. La società bianconera, pioniera ancora una volta di un cambiamento epocale, è stata investita dalla critica positiva di economisti e addetti ai lavori ma sopratutto ha contribuito a ritrovare l’entusiasmo dei suoi tifosi. Tutto vero, il nuovo stadio, è e deve esser il fiore all’occhiello della Juventus e dell’Italia intera, ma per sperare ad ambire all’educazione inglese c’è ovviamente ancora tantissimo da lavorare. Ieri sera infatti una semi rissa a fine partita tra i giocatori ha concesso al folle di turno la possibilità di ergersi a paladino cercando di colpire con uno schiaffo Di Vaio direttamente dagli spalti. Per fortuna le conseguenze non sono state gravi e la Juve se la caverà presumibilmente con una multa ma in prospettiva, pensando ai più accesi match che lo Juventus Stadium si troverà ad ospitare deve scattare il campanello d’allarme.

    Tifosi Juve ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Educare i tifosi è un compito difficile e per questo non si può bocciare il coraggio della Juventus si deve però prender provvedimenti, magari istruendo meglio gli steward (in Inghilterra non guardano la partita) ma anche bisognerà inasprire le pene (In Inghilterra per il “tifoso” ci sarbbe stato il carcere). Di Vaio quest’oggi commenta l’episodio “In quel momento non mi sono accorto di nulla. E’ molto bello per chi gioca avere gli spettatori così vicini al campo. Ma bisogna garantire la sicurezza di tutti, dai tifosi ai giocatori”. [jwplayer config=”60s” mediaid=”97344″] Le pagelle di Juventus-Bologna

  • Juve-Bologna: Le pagelle. Vucinic ingenuo, Portanova imperioso

    Juve-Bologna: Le pagelle. Vucinic ingenuo, Portanova imperioso

    Buffon 6,5: SuperGigi nelle ultime uscite non è stato chiamato a grossi interventi e anche ieri sera se non fosse stato per De Ceglie e la sua ingenuità non avrebbe corso molti pericoli, ma sull’unica occasione ha risposto presente, a mio avviso incolpevole sul gol di Portanova. Chiellini-De Ceglie 5: Uno consente il tiro a pochi passi dalla porta a Casarini, sul quale Buffon mette una pezza, l’altro completa l’opera facendosi sovrastare in maniera beffarda da Portanova, ed è così che la frittata è fatta. L’insufficienza è solo per questo, prima e dopo il gol una partita da sei pieno per entrambe, ma purtroppo pesa quella macchia che ha voluto dire due punti in meno in cascina. Pirlo 7: E’ il faro di questa Juve, nel primo tempo soffre le marcature asfissianti di Ramirez e Mudingayi, ma trova lo stesso il lampo per mandare a rete Vucinic, nel secondo gode di più spazio e porta pericoli costanti sia con i lanci, chiedere a Krasic, sia con azioni personali domandare a Gillet. Eccezionale anche in fase di copertura. Krasic 6: Buono il suo reintegro graduale, Conte, contrariamente a quanto si pensi, lo vede e lo considera come una pedina importante per il suo gioco. Milos viene da un infortunio e non ha ancora quella spinta propulsiva nelle gambe che è la sua caratteristica migliore, sfiora il gol del raddoppio e sbaglia qualche tocco semplice, ma sta tornando e i tifosi non vedono l’ora di vederlo scorrazzare per il campo la sua bionda chioma. Vucinic 5: Fa e disfà. Ottima intesa con Pirlo sull’azione del gol, ma prende due cartellini gialli ingenuamente lasciando la sua squadra in dieci uomini per un tempo intero, forse sul primo l’arbitro è un po’ fiscale, ma sul secondo non può commettere un fallo del genere sulla trequarti avversaria, con Casarin lontano dalla porta. Da rivedere, ma alcuni scambi con Del Piero sembrano mostrare il Vucinic migliore, che a Siena, fatta eccezione per l’assist a Matri, non si era visto. Juventus (4-2-4): Buffon 6,5; Lichtsteiner 6,5, Barzagli 7, Chiellini 5, De Ceglie 5 (29′ st Vidal 6); Pirlo 7, Marchisio 6,5; Krasic 6 (15′ st Giaccherini 6), Vucinic 5, Del Piero 5,5 (1′ st Matri 6), Pepe 6. A disp.: Storari, Bonucci, Elia, Quagliarella.

    ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
      Gillet 7: Non si capisce come un giocatore della sua qualità sia stato relegato per anni nella serie B o a lottare sempre per la salvezza con la maglia del Bari, un portiere con le sue qualità avrebbe meritato sorti migliori e ieri ne ha dato dimostrazione salvando in più di un’occasione il risultato e mantenendolo sul punteggio di parità. Incolpevole sul gol del vantaggio bianconero non è colpa sua se Konè abbandona la palla e lascia lo spazio a Pirlo di pescare Vucinic tutto solo in area. Portanova 7: Ha dei clienti non facili, ma l’ex Siena non sfigura, anzi si dimostra giocatore di qualità e di tenacia, ha il grande merito di riportare in parità la sfida con un imperioso stacco di testa su un calcio d’angolo, sovrastando Chiellini che non è di certo un fuscello. Konè 5: Nervoso, poco lucido e molto molto ingenuo nell’occasione del gol juventino, non si può concedere tutto quello spazio ad uno come Pirlo e l’albanese naturalizzato greco, dovrebbe saperlo. Mudingayi 6,5: Si francobolla a Pirlo e non lo molla un attimo nel primo tempo, lasciandolo soltanto quando il regista bianconero arretra per prendere palla, ma in quel caso lo affida alle cure di Ramirez. Salva sulla linea un tiro a botta sicura di Barzagli e lotta su ogni pallone con grande ardore, a volte pure troppo. Acquafresca 4,5: L’unica domanda che mi sovviene è: Dov’è? Statico,immobile e mai pericoloso, i suoi compagni di certo non lo aiutano, ma si sa che in casa delle grandi il ruolo dell’attaccante è anche quello di sacrificarsi, lui non lo fa e non si capisce cmo Bisoli possa averlo preferito a capitan Di Vaio. Da troppe stagioni vive nell’ombra dopo l’ottimo exploit di Cagliari più nulla sicuramente un giocatore da recuperare. Bologna (4-4-1-1): Gillet 7; Casarini 6, Portanova 7, Antonsson 6, Morleo 6; Perez 6 (1′ st Khrin 6), Mudingayi 6,5, Konè 5, Ramirez 6,5; Diamanti 5,5 (1′ st Pulzetti 6); Acquafresca 4,5 (21′ st Di Vaio 5,5). A disp.: Agliardi, Garics, Paponi, Crespo.

  • Juve solo pari, ma sempre in vetta

    Juve solo pari, ma sempre in vetta

    Alla terza partita arriva la prima frenata della Juventus, in uno stadio che ormai sembra essere un girone dantesco ogni qualvolta che i bianconeri giocano in casa, gli uomini di Conte, incappano in un pareggio contro il Bologna, ma grazie agli altri risultati riescono a mantenere la vetta. La partita comincia con toni molto sommessi, i padroni di casa sembrano non riuscire a sfondare la difesa della squadra rossoblu, ben ordinata in campo e che blocca Pirlo, piazzandogli un uomo fisso alle spalle e asfissiando gli avanti bianconeri con una marcatura a uomo. Il risultato può dunque sbloccarsi solo grazie ad un’invenzione e chi meglio del duo formato dal regista ex Milan e da Mirko Vucinic può riuscire nell’impresa. Ecco che al 29° la Juventus passa, punizione procurata dal montenegrino sulla trequarti avversaria, il regista bianconero si posiziona in battuta e furbescamente lancia subito l’attaccante ex Roma in area, da lì uno come lui non può sbagliare, diagonale ad incrociare sul secondo palo e Gillet è battuto, 1-0 e lo stadio esplode. Sembra adesso tutto facile per la Vecchia Signora e ne è prova anche il fatto che pochi minuti dopo il gol, Krasic con una cavalcata delle sue arriva al limite dell’area e appoggia al capitano, Alex prende la mira e prova un tiro dei suoi a giro sul secondo palo, la palla esce di un nulla. Al 36° è ancora l’esterno serbo a rendersi pericoloso, cross in mezzo di Pepe, svarione della difesa felsinea e palla che arriva sui piedi del biondo esterno, botta di sinistro di prima intenzione ma Gillet risponde presente. Nel calcio si sa niente è scontato ed al 46° che succede l’imponderabile, Vucinic rincorre un avversario e in scivolata tenta di fermarne  l’azione, il fallo sarebbe da ammonizione, ma Gava ricorda che il montenegrino è stato già ammonito e lo grazia, in un primo momento, salvo poi essere circondato dai giocatori del Bologna e ritornare sulla propria decisione, secondo giallo e conseguente espulsione, Juve in 10. Ingenuo l’attaccante, troppo condizionabile il direttore di gara.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Inizia il secondo tempo e ci si aspetta la reazione del Bologna, forte anche della superiorità numerica e invece è ancora la Juventus a sfiorare il doppio vantaggio, Pirlo, ancora lui, illumina con un lancio millimetrico e pesca Krasic in area, il serbo stoppa bene e tira sul palo lungo da posizione defilata, la palla sfiora il legno alla destra di Gillet e finisce fuori. Nel calcio una legge non scritta vuole che ad un gol sbagliato ne segua uno subìto, ed, infatti così è. I rossoblu passano, al 51° errore madornale di De Ceglie in area che regala a Casarin un tiro a botta sicura a pochi passi da Buffon, ma SuperGigi compie il miracolo e devia in angolo, sul successivo corner, Portanova sovrasta Chiellini e batte l’estremo difensore bianconero siglando il punto del pareggio. Adesso tutto è ristabilito e pensi che la vecchia Juve si rintani in difesa per cercare di proteggere almeno un punto. Sbagliato. Gli uomini di Conte hanno fame di vittoria e sospinti da un pubblico mai domo nell’incitare, collezionano tra il 61° e il 70° minuto diverse azioni pericolose che solo i riflessi di Gillet e la prontezza di Mudingayi vanificano. La squadra però continua a spingere e anche se non si rende più pericolosa, nonostante l’uomo in meno costringe i rossoblu emiliani a proteggere il bottino con 10 uomini dietro la linea della palla, è la Juve che non ti aspetti è la Juve di Conte, una squadra che come detto ha fame di vittorie e che vuol tornare sulla cresta dell’onda. Due punti persi, come dice il tecnico bianconero, ma il carattere c’è e il lavoro, si sa, alla lunga paga.

  • Juventus-Bologna ultime e probabili formazioni. Tocca a Krasic

    Juventus-Bologna ultime e probabili formazioni. Tocca a Krasic

    Terza di campionato e altra gara complicata per la Juventus di certo i valori in campo sono nettamente a favore della compagine bianconera, ma nel calcio, si sa, niente è scontato e spesso il tasso tecnico di una squadra conta molto poco, vedi Novara-Inter. Come ricordato anche da Conte il Bologna ha fame di punti e la gara contro la sua Juve potrebbe rappresentare un punto di svolta per i rossoblu emiliani. Il tecnico salentino dovrebbe ricorrere ad un turn-over ma non in maniera esagerata, sicuro il rientro di De Ceglie che dopo aver scontato il turno di squalifica ripiglierà la sua posizione sulla propria fascia di competenza. Quindi solita difesa a quattro con Lichtsteiner e appunto De Ceglie sugli esterni e la coppia Chiellini-Barzagli al centro a completare il reparto, ancora panchina per Bonucci. Nella linea mediana del campo uno tra Pirlo e Marchisio dovrebbe osservare un turno di riposo, e al loro posto ci sarà l’attivissimo Vidal visto in queste prime uscite con la maglia bianconera. Prima da titolare anche per Krasic che si riprende la sua fascia di competenza e proverà a sfruttare l’occasione concessagli dal suo mister, l’innesto del serbo coinciderà con l’esclusione di Giaccherini e lo spostamento di Pepe sulla sinistra, panchina per Elia ed Estigarribia. In attacco turno di riposo per Matri, rientrerà il capitano Del Piero a far coppia con Vucinic, pronto ad entrare in campo anche Quagliarella. Juventus (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Krasic, Vidal, Pirlo, Pepe; Vucinic, Del Piero. A disposizione: Storari, Bonucci, Marchisio, Elia, Giaccherini, Quagliarella, Matri. In casa Bologna il tecnico Bisoli dovrà fare a meno di numerosi titolari tra cui Cherubin, Cruz, Gimenez, Loria, Raggi e Taider. Per la trasferta a Torino opterà verosimilmente per un modulo ad “albero di Natale”. Un 4-3-2-1 con davanti a Gillet una difesa rivoluzionata, sulla fascia destra ballottaggio tra Casarini e Pulzetti, con il primo favorito sul secondo, i due centrali saranno Antonsson e Portanova, mentre a sinistra giocherà Morleo. A centrocampo si rivede dal primo minuto Koné, in campo a fianco di Perez e Mudingay. Sulla trequarti Diamanti e Ramirez, molto temuti da Conte, agiranno a sostegno dell’unica punta Di Vaio, soltanto panchina per Acquafresca. Bologna (4-3-2-1): Gillet; Casarini, Portanova, Antonsson, Morleo; Perez, Mudingayi, Koné; Diamanti, Ramirez; Di Vaio. A disposizione: Agliardi, Garics, Vitale, Khrin, Pulzetti, Paponi, Acquafresca.