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  • Taider, nuova scommessa Juve

    Taider, nuova scommessa Juve

    La Juventus ha chiuso nella giornata di oggi un’importante operazione di mercato. Dal Bologna arriva in comproprietà il centrocampista francese Saphir Taider, arrivo lo scorso giugno nella città felsinea su consiglio di Salvatore Bagni. L’arrivo del talento francese rientra nell’operazione che ha portato il difensore bianconero Sorensen alla corte della squadra di Stefano Pioli con la formula della comproprietà.

    saphir taider | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Marotta e Paratici mettono a segno un colpo che lascia di stucco gli addetti ai lavori e gli stessi tifosi rossoblu, per la celerità con cui esso è stato concluso. Nell’arco di una settimana la parabola di Taider con la maglia del Bologna conosce il suo apogeo e contemporaneamente l’epilogo. Soltanto lunedì scorso la prima presenza da titolare del francese nell’undici schierato dal tecnico Pioli nella sfida del San Paolo contro il Napoli. Ottima la prova del centrocampista, che suscita particolare stupore tra gli stessi fan rossoblu riguardo il suo utilizzo pressoché nullo durante tutto il girone d’andata. Essi non sapevano che il futuro del giovane talento classe ’92 aveva preso la strada verso Torino, essendo già iniziata in segreto la trattativa fra la dirigenza del Bologna e quella bianconera per uno scambio di comproprietà. Al Bologna metà Sorensen, che al contrario del francese si sta già allenando con la sua nuova squadra, mentre il transalpino rimarrà in Emilia fino al termine della stagione.

    Taider nasce a Castres il 29 febbraio del 1992. Ha debuttato nel 2010 in Ligue 1 con la maglia del Grenoble nella sfida contro il Marsiglia. Nella stagione 2010-2011 giocò 25 partite nella Serie B francese sempre con il Grenoble, andando a segno in una sola occasione. Salvatore Bagni si accorge del talentuoso centrocampista Taider e lo porta all’ombra delle due torri. L’ex Grenoble può essere utilizzato in tutte le posizioni della linea di centrocampo, come vertice alto in un rombo ma anche davanti alla difesa, grazie alla sua discreta tecnica con i piedi. Ha ottimi tempi di inserimento senza palla, e questa qualità ha portato Pioli a schierarlo come mezz’ala all’interno del 4-3-1-2 nel match di Coppa Italia dello scorso 29 ottobre contro il Crotone. Capace di usare indifferentemente entrambi i piedi. Nel 2011 è entrato a far parte della selezione Under 20 della nazionale francese, collezionando una presenza.

    LA SCHEDA

    Nome: Saphir Taider
    Data di nascita: 29 febbraio 1992
    Ruolo: centrocampista
    Nazionalità: Francia
    Squadra di appartenenza: Bologna
    Altezza: 180 cm
    Peso: 73 kg
    Costo cartellino: 3-4 milioni di euro

     

     

     

  • Juve, Amauri vuole la Fiorentina. Sorensen al Bologna per Taider

    Juve, Amauri vuole la Fiorentina. Sorensen al Bologna per Taider

    Con la valigia sempre pronta ma restìo a levare le tende da Vinovo. Stiamo parlando di Amauri, da luglio messo fuori rosa poichè non rintrante nel progetto Conte e che ha rifiutato tutte le possibili destinazioni in estate e anche in questa sessione di mercato.

    Amauri | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    La Juventus sta cercando di cedere l’attaccante italo-brasiliano per alleggerire le casse societarie (4 milioni il suo ingaggio annuale) che andrà in scadenza a giugno ma quando ogni trattativa sembra incanalarsi per il verso giusto lo stesso Amauri fa saltare tutto: è successo in estate con il Marsiglia dell’ex Deschamps, è successo qualche settimana fa con il Genoa che dinanzi al rifiuto del centravanti ha preferito poi virare su Gilardino. La Fiorentina, sempre alla ricerca di un centravanti per colmare il buco lasciato vuoto da Gila, si è fatta avanti ufficialmente e sta trattando con la Vecchia Signora. Che Firenze sia una destinazione gradita al giocatore, dopo un breve tentennamento iniziale per capire se vi erano i presupposti per un trasferimento al Milan o alla Roma, lo conferma lo stesso attaccante ai microfoni di Lady Radio:

    “Spero che tutto si possa chiudere in fretta. Mi sto allenando in attesa che tutto si evolva prima possibile, so che le due società (Juventus e Fiorentina, ndr) si stanno parlando”.

    La Juve dovrebbe risolvere la grana Amauri al massimo per la prossima settimana, così per dare il via libera ad altre operazioni in entrata: dopo Borriello infatti sono previsti gli arrivi di un difensore (Bocchetti alternativa a Caceres) e un centrocampista (strappato già il sì di Guarin che chiuderebbe definitivamente la trattativa per il difensore del Siviglia essendo entrambi extracomunitari).

    Nel frattempo è stata perfezionata un’altra operazione in uscita, la Juve ha ceduto al Bologna metà del cartellino di Frederik Sorensen per ricevere la metà di quella del centrocampista francese Saphir Taider che resterà in Emilia fino a giugno. Il difensore danese, che a differenza dello scorso anno ha trovato poco spazio con Conte, si sta già allenando con i nuovi compagni a Casteldebole; l’operazione è stata mal digerita dai tifosi rossoblu che considerano il 20enne centrocampista della nazionale Under 20 francese, buona la prova in Coppa Italia proprio contro la Juventus e quella fornita nell’ultimo turno di campionato a Napoli, una promessa che avrebbe potuto sicuramente dare di più (in termini economici) più in là dopo averlo fatto crescere senza pressioni addosso.

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  • Napoli Bologna 1-1, Cavani evita il ko

    Napoli Bologna 1-1, Cavani evita il ko

    Alla fine per il Napoli è arrivato un punto tra tante difficoltà merito di un ottimo Bologna che ha saputo imbrigliare le punte di diamante e le fonti di gioco partenopee. Al San Paolo il Monday Night della 18esima giornata di Serie A Napoli Bologna finisce 1-1, c’è rammarico da entrambe le parti per l’occasione non sfruttata: gli azzurri avrebbero potuto avvicinarsi alla testa della classifica rosicchiando due punti a Juve e Udinese e ben 3 al Milan restando in scia dell’Inter ormai rientrata in piena corsa Champions League e scudetto, i felsinei hanno accarezzato a lungo il sogno di tornare in Emilia con l’intera posta in palio rischiando nel finale di gara, sul risultato di parità, di sbancare il San Paolo.

    Acquafresca e Inler | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La squadra che Mazzarri presenta è la solita, 3-4-2-1 con Pandev che rappresenta l’unica variazione dell’undici ideale del tecnico toscano per l’assenza di Lavezzi che va a dare manforte ad Hamsik e Cavani lì davanti; Pioli accantona il 4-2-3-1 per utilizzare un modulo speculare a quello dell’avversario mettendo una difesa a 3 e contando sull’apporto di capitan Di Vaio in attacco affiancato da Robert Acquafresca, schierato a sorpresa dal tecnico dei rossoblu al posto di Ramirez.

    Ed è proprio l’attaccante ex Cagliari, Genoa ed Atalanta che ripaga la fiducia dell’allenatore siglando la rete del vantaggio al quarto d’ora ricevendo la sfera sul taglio verso il centro dell’area di rigore di Pulzetti che buca la difesa partenopea per l’intervento errato di Campagnaro. Una doccia gelata per il Napoli che poco prima aveva sfiorato il gol con Hamsik trovando però la risposta di un ottimo Gillet.
    Il primo tempo scivola senza particolari sussulti, i padroni di casa tentano di schiacciare nella metà campo avversaria il Bologna che è bravo a difendersi e non concedere nulla agli attaccanti partenopei che si fanno vedere solo con conclusioni da fuori area.

    Nella ripresa Mazzarri disegna un Napoli a maggiore trazione anteriore con l’ingresso di Zuniga al posto di Campagnaro ma le difficoltà di arrivare al pareggio restano perchè la difesa emiliana regge bene l’urto di Cavani e soci. Al 70′ però Perez tocca con la mano in area di rigore, Brighi non ha dubbi e concede il tiro dagli undici metri che Cavani trasforma per il suo 11esimo centro stagionale. Mazzarri vuole i 3 punti a tutti i costi e sbilancia la squadra, entrano anche Edu Vargas e Lucarelli per Maggio e Inler ma così facendo presta il fianco alle ripartenze veloci del Bologna concedendo a Di Vaio negli ultimi minuti di gioco due ghiotte occasioni da rete che il capitano rossoblu non sfrutta come dovrebbe. Finisce 1-1, il Napoli sale a quota 28 e perde contatto dall’Inter, il Bologna mette un altro punto tra sè e la zona retrocessione ora a 4 punti.

  • Napoli Bologna, probabili formazioni. Pandev con Hamsik e Cavani

    Napoli Bologna, probabili formazioni. Pandev con Hamsik e Cavani

    Napoli Bologna è il Monday Night che va a completare il programma della 18esima giornata di Serie A, una sfida quella di stasera che metterà alla prova entrambe le compagini, gli azzurri per restare in scia dell’Inter e cercare di approfittare del passo falso della Juve, 1-1 in casa con il Cagliari, e le sconfitte di Milan nel derby e Udinese a Genova, per risalire sul treno scudetto e Champions League, i felsinei per portare a casa punti pesanti per la classifica in ottica salvezza.

    Goran Pandev | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Il Napoli, dopo un avvio di campionato abbastanza balbettante, è riuscito a ritrovare una buona continuità di risultati maturati con la travolgente vittoria sul Genoa per 6-1, con il blitz a Palermo della settimana scorsa e la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia mostrando contro il Novara una grande determinazione per il passaggio del turno non snobbando la competizione come testimonia la rimonta grintosa griffata Pandev e Cavani che hanno ribaltato il risultato di svantaggio. Mazzarri si affiderà ai soliti titolari, unico assente Lavezzi che ancora non ha recuperato dall’infortunio muscolare. Nel tridente giocherà Pandev che con le sue recenti ottime prestazioni non ha assolutamente fatto sentire l’assenza del Pocho. Insieme al macedone Hamsik e il Matador Cavani sempre più bomber della squadra. In mediana giocheranno come di consueto Inler e Gargano davanti alla tanto cara difesa a 3 del tecnico livornese composta da Campagnaro, capitan Cannavaro e Aronica. Maggio e Dossena, che ha vinto il ballottaggio con Zuniga, saranno le due ali. In panchina, dopo il non esaltante esordio in Coppa Italia, il nuovo arrivato Edu Vargas.

    In casa Bologna la vittoria della scorsa settimana contro il Catania ha portato una ventata di ottimismo dopo le due sconfitte consecutive con Genoa e Roma. Il tecnico Pioli, che dovrà fare a meno di Diamanti infortunato, utilizzerà un modulo speculare a quello del Napoli: si passerà da una difesa a 4 ad una a 3 orfana dello squalificato Portanova, Cherubin, Antonsson e Raggi cercheranno di arginare il tridente partenopeo. Centrocampo folto e di quantità con Mudingayi, cercato dal Napoli in questa sessione di calciomercato, Perez e Pulzetti, quest’ultimo appoggerà Ramirez dietro l’unica punta Di Vaio in attacco. Crespo e Morleo dovranno contenere la spinta offensiva di Maggio e Dossena.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI BOLOGNA

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Pandev, Cavani.
    Panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili, Zuniga, Vargas, Lucarelli.
    Allenatore: Mazzarri.

    BOLOGNA (3-5-1-1): Gillet; Cherubin, Antonsson, Raggi; Crespo, Mudingayi, Perez, Pulzetti, Morleo; Ramirez; Di Vaio.
    Panchina: Agliardi, Boccaccini, Rubin, Krhin, Casarini, Gimenez, Acquafresca.
    Allenatore: Pioli.

  • Il pagellone di serie A. Super Atalanta, delude il Cesena

    Il pagellone di serie A. Super Atalanta, delude il Cesena

    Atalanta 7: La squadra allenata da Colantuono ha sorpreso tutti specie in questa seconda parte dell’anno. Dopo aver raggiunto la promozione con un avvicente campionato in serie cadetta e aver subito, in estate, una pesante penalizzazione a causa del coinvolgimento nelle indagini sul calcioscommesse, che di recente ha portato all’arresto del suo storico capitano Cristiano Doni, ha iniziato alla grande il campionato in corso raccogliendo ben 26 punti che senza i 6 di penalizzazione la collocherebbero in posizioni ben più nobili della classifica. Tra le note liete: la grande verve realizzativa del Tanque Denis e la sorpresa Moralez che insieme a Cigarini ha regalato grossa qualità al reparto centro-offensivo degli atalantini.

    German Denis | ©Getty Images
    Bologna 6: Il voto è la media fra l’ottima prestazione dell’anno scorso, che ha portato ad una salvezza tranquilla, con grosse soddisfazioni per l’undici guidato da Malesani, che avrebbe potuto anche puntare a qualcosa di più se nelle ultime 8 partite non avesse racimolato la miseria di 2 punti, in un anno decisamente complesso soprattutto a livello societario e la scarsa propensione alla vittoria registrata in questa prima parte dell’anno. Nonostante il rafforzamento della rosa con l’arrivo in squadra di giocatori di qualità come Alessandro Diamanti, i rossoblu non hanno dato grandi prove di gioco, perdendo punti importanti anche in casa, contrariamente all’anno scorso il Dall’Ara non è più fortino inespugnabile per le squadre avversarie anche per quelle meno blasonate. I punti di forza sono sempre il non ancora eccelso Gaston Ramirez, dal quale è obbligo aspettarsi molto di più, e dal capitano di lungo corso Marco Di Vaio meno prolifico rispetto agli altri anni ma pur sempre fondamentale.

    Cagliari 5: Per i sardi vale lo stesso discorso fatto per il Bologna, se si guarda allo scorso anno e alle prime uscite di questo il voto sarebbe di gran lunga più alto, ma nel corso delle giornate i risultati e sopratutto i gol sono venuti sempre meno. All’inizio della stagione poi ci si è messo anche il solito Cellino, che prima ancora dell’esordio in campionato ha esonerato Donadoni, affidando la squadra a Ficcadenti, che ha aperto la sua avventura in rossoblu con un’ottima doppia vittoria in trasferta a Roma, dove gli isolani non vincevano da 43 anni, e in casa contro il neo-promosso Novara. Ma alla lunga i problemi soprattutto in fase realizzativa sono venuti fuori e la mancanza di un vero bomber di razza si è fatta sentire, e come ci si aspettava anche l’ex tecnico del Cesena è stato sollevato dal proprio incarico, dal suo vulcanico presidente che ha affidato la squadra ad un cavallo di ritorno come Ballardini. Unica nota lieta di questo inizio di stagione è la riconferma, qualora ce ne fosse bisogno della compattezza del centrocampo cagliaritano che con in testa capitan Conti, seguito da Biondini e dal definitivamente esploso Nainggolan. Da tenere d’occhio il giovane Ibarbo che nella trasferta vittoriosa di Catania ha fatto vedere cosa è in grado di fare.

    Catania 6: splendida la stagione dello scorso anno specie sotto la guida del Cholo Simeone, quando gli etnei sono riusciti a chiudere l’anno in undicesima posizione battendo, con 46 punti, anche il loro precedente record in serie A fermo a 45. Quest’anno la squadra è stata affidata a Montella che tra alti e bassi sta regalando soddisfazione ai suoi nuovi tifosi, primo su tutti la strabiliante vittoria nel sentitissimo derby contro i cugini del Palermo. Tra le novità più liete o sarebbe meglio dire tra le riconferme ma quest’anno con prestazioni più continue rispetto allo scorso campionato, ci sono senza dubbio, il centrocampista Gomez mix di duttilità tattica unita ad un’ottima tecnica individuale e l’attaccante Bergessio, voluto fortemente da Simeone e riconfermato a differenza del tecnico argentino nella rosa etnea.

    Cesena 4: l’anno scorso una salvezza sudata ma meritata, quest’anno per evitare patemi d’animo il presidente Campedelli aveva deciso d’investire su giocatori di qualità, acquistando gente del calibro di Mutu e confermando anche Parolo. Questo però non è servito, tanto è vero che la squadra romagnola si ritrova ad oggi in una posizione di classifica che ai blocchi di partenza non era preventivabile. Solo il cambio in corsa alla guida tecnica sembra aver invertito un minimo la rotta, il 30 ottobre di quest’anno, infatti, al tecnico Giampaolo è succeduto il cesenate doc Daniele Arrigoni. Le stelle sono ovviamente Mutu e Parolo, il primo fuggito dalle pressioni di Firenze in una piazza sicuramente più rilassante e dove poter chiudere degnamente una carriera forse troppo sopra le righe; mentre il secondo ha rinunciato alle sirene provenienti da club più blasonati e militanti nella nostra serie A. Ma il vero guru della squadra è il portiere Antonioli, di anni 42, ex campione d’Italia con la maglia della Roma e ancora tanta voglia di mettersi in gioco nonostante l’età avanzata.

  • Sergio Buso, ex Bologna, si è spento all’età di 61 anni

    Sergio Buso, ex Bologna, si è spento all’età di 61 anni

    Sergio Buso non c’è più. L’ex giocatore e allenatore del Bologna è morto all’età di 61 anni dopo aver lottato a lungo contro la leucemia. I funerali si svolgeranno quest’oggi alle ore 16 presso la chiesa di Sant’Egidio a Taranto, città natale della moglie di Buso. L’ex portiere di Padova, Bologna, Cagliari e Pisa riuscì a conquistare la Coppa Italia nella stagione ’73-’74 con la maglia felsinea.

    buso |© lastampa.it

    La leucemia ha vinto un’altra partita nel mondo del calcio. Buso non ce l’ha fatta a sconfiggere una malattia che ogni anno colpisce migliaia di persone in Italia, per la quale la scienza ancora non riesce a trovare una cura definitiva per combatterla efficacemente. L’ex tecnico del Bologna era malato da tempo, ma nonostante le condizioni si fossero aggravate, nell’ultimo periodo aveva ugualmente deciso di affiancare il suo amico Donadoni nell’estate 2011, quando l’ex ct della nazionale allenava il Cagliari (per poi essere esonerato da Cellino prima dell’avvio del campionato). La collaborazione con Donadoni fu una delle più prolifiche. Insieme a Napoli nelle stagioni 2008-2009 e 2009-2010,  e nel biennio azzurro culminato con l’eliminazioni ai Quarti del Campionato Europeo contro la Spagna. Tra le sue esperienze ricordiamo l’anno in cui allenò il Bologna, dopo essere subentrato a Carlo Mazzone nel ’99 e la Fiorentina nel 2004. L’ultima sua panchina da allenatore fu a Catanzaro, nell’anno seguente.

    Sergio Buso era noto agli addetti ai lavori per essere un profondo conoscitore dell’aspetto tattico. La sua figura fu determinante nella crescita professionistica di Walter Mazzarri, attuale allenatore del Napoli, considerato oggi uno dei migliori allenatori italiani emergenti. Per la sua sconfinata conoscenza calcistica venne definito dall’allora presidente del Bologna Gazzoni come “la Treccani del calcio”.

    Buso si aggiunge ad una lunga lista di vittime per leucemia nel mondo del calcio. Ricordiamo Andrea Fortunato,  il promettente difensore centrale di Genoa e Juve, il quale ricevette anche due chiamate in nazionale durante le qualificazioni ai mondiali statunitensi del ’94. Fortunato si spense all’età di 23 anni.

  • Bologna Roma, le pagelle. Lamela incanta, Osvaldo che gol

    Bologna Roma, le pagelle. Lamela incanta, Osvaldo che gol

    Ecco i giudizi della sfida del “Dall’Ara” tra Bologna Roma. Per i padroni di casa tante difficoltà nel contenere la rapidità e l’estro degli attaccanti giallorossi stasera molto ispirati, come spesso accaduto nell’ultimo periodo. Come al solito bolognesi che hanno mostrato qualche limite in fase d’attacco. Chissà che dal mercato di gennaio non arrivi qualche novità in tal senso.

    Pagelle Bologna Roma

    Taddei decisivo da terzino Bologna Roma | ©Mario Carlini /Getty Images
    Gillet: 6,5 Si oppone alla grande in diverse circostanze, specie nel secondo tempo quando già sul 2-0 evita l’imbarcata. In particolare bella la parata sulla punizione di Totti.
    Crespo: 5.5 Nel primo tempo qualcosina di buono la combina, ma nella ripresa cala vistosamente andando spesso in difficoltà.
    Raggi: 5 Soffre maledettamente la rapidità degli attaccanti avversari. Serata da dimenticare.
    Portanova: 5,5 La sua prestazione non sarebbe del tutto negativa ma il rosso subito ingenuamente spegne anticipatamente ogni speranza dei suoi.
    Morleo: 6 Dopo una prima frazione di gioco non al top, si riscatta nella ripresa quando si propone più volte in avanti.
    Casarini: 5,5 Gioca una gara di sacrificio e non riesce ad arrivare nella porta avversaria quanto vorrebbe.
    Mudingayi: 6 Inizialmente segue la scia del giocatore sostituito, giocando un gara di contenimento. Poi però si proietta in avanti ma non crea mai pericoli.
    Perez: 5,5 Ciò che gli manca è la continuità. Alterna cose buone a momenti da dimenticare. Non al top.
    Kone: 5,5 Non brillante nel dialogare con i compagni, anche perché è stretto dalla morsa delle maglie giallorosse.
    Ramirez: 5,5 Non appare tranquillissimo e in più frangenti gli manca la consueta lucidità.
    Gimenez: 6: Gioca solo un tempo ma lo fa con molta dinamicità, a volte forse troppa. Non sempre aiutato a dovere.
    Diamanti: 6,5 Predicatore nel deserto. L’unico ad andare vicino al gol, ma non può portare sulle spalle interamente il peso dell’attacco emiliano.
    Di Vaio: 4,5 L’esatto opposto di Diamanti. In campo non s’è proprio visto.

    Pagelle Roma
    Stekelenburg: 6,5 L’intervento su Diamanti nella ripresa nega al Bologna la possibilità di rientrare in partita.
    Rosi: 6 Ottimo primo tempo quando sulla sua corsia di competenza fa su e giù come un motorino. Nella ripresa cala un po’. Ma è assolutamente normale.
    Juan: 6 Chiamato in causa con il contagocce.
    Heinze: 6 Vive una serata tutto sommato tranquilla.
    Taddei: 7 Il gol corona una prestazione davvero eccezionale sulla sua fascia.
    Pjanic: 6,5 Giornata dopo giornata si conferma sempre più un acquisto azzeccato.
    De Rossi: 6,5 Prova di spessore per lui. Sempre presente in fase di interdizione e di costruzione.
    Simplicio: 6 Fa il suo senza demeritare. Prova sufficiente.
    Totti: 6,5 Solo un grande Gillet gli nega la gioia del gol. Altro che finito: gioca una grande gara.
    Lamela: 6,5 Un vero e proprio talento. Le sue giocate esaltano tifosi e compagni.
    Bojan:6 Entra a risultato acquisito e tutto gli riesce più facilmente.
    Osvaldo:7 Come al solito mette a segno un gran gol e poteva farne altri. Ma stavolta può bastare.

    Bologna Roma video highlights

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  • Bologna Roma senza storia. Taddei e Osvaldo decisivi

    Bologna Roma senza storia. Taddei e Osvaldo decisivi

    Si conclude nel migliore dei modi il 2011 della Roma che tre giorni dopo l’impresa del “San Paolo” sbanca anche il “Dall’Ara”. Una gara sempre in mano alla squadra di Luis Enrique che finalmente sembra essere uscita fuori da un tunnel che l’aveva portata a stazionare nelle zone anonime della classifica. Ancora una volta si è vista una squadra cinica e concreta che ha lasciato da parte lo spettacolo e che ha portato a casa tre punti importanti.

    Osvaldo ancora a segno Bologna Roma | ©Mario Carlini/Getty Images
    Per il Bologna un passo indietro rispetto alle precedenti uscite: è mancata la brillantezza vista ad esempio contro il Milan qualche giornata addietro. Decisivi ai fini del successo finale le reti di Taddei e Osvaldo. Il primo, in ballottaggio sino all’ultimo per una maglia da titolare con altri due compagni di squadra, ha messo la propria firma sul tabellino dei marcatori come non accadeva da tempo. Il secondo ha siglato il settimo gol della propria stagione, confermando il buone stato di forma di cui gode. Da rivedere più di una cosa nel Bologna: dietro, in particolare centralmente, ci sono stati troppi tentennamenti mentre Di Vaio non è riuscito ad incidere in nessun modo dalle parti di Stekelenburg. Ma andiamo alla gara.

    Bologna Roma, la partita. Pioli scioglie solo all’ultimo le riserve sulle due maglie difensive: giocano Crespo e Raggi con Antonsson che parte dalla panchina. Ce la fa Ramirez: solo panchina dunque per Mudingayi. Dall’altro lato Luis Enrique sceglie Taddei come esterno basso di sinistra al posto di Josè Angel: la scelta si rivelerà azzeccata. Pjanic rileva Greco e in avanti ecco il trio Totti-Lamela-Osvaldo. Ed è proprio il capitano a creare il primo sussulto della gara dopo appena 6’. Prove del gol che arriva puntuale al minuto 17: una punizione di Totti è respinta di testa da Perez, sulla palla si avventa Taddei che calcia di destro al volo verso la porta di Gillet il quale può solo sfiorare ma non evitare che la palla si insacchi. Alla mezz’ora Simplicio sfiora il 2-0 che però arriverà al 40’: assist di Lamela per l’attaccante Azzurro che da dentro l’area non lascia scampo all’estremo difensore rossoblù.

    Ad inizio ripresa Pioli getta subito nella mischia Mudingayi e Gimenez per Casarini e Ramirez. Ma la musica non cambia. E’ la Roma a macinare gioco e creare occasioni con il trio delle meraviglie Totti-Lamela-Osvaldo, ma Gillet si oppone sempre. L’unico brivido di marca emiliana si registra al 23’ con un bel sinistro di Diamanti sul quale il portiere romanista Stekeleburg si oppone. Finale in discesa per i giallorossi a causa del rosso per proteste di Portanova. Il risultato sino alla fine non cambia: e la Roma continua la propria scalata. Bologna che invece deve rivedere molto dietro ma anche in proiezione offensiva: poche infatti i tiri pericolosi verso la porta avversaria. Per battere il Catania, alla ripresa del campionato, ci vorrà ben altro.

  • La Roma vince e Totti canta. Video

    La Roma vince e Totti canta. Video

    La Roma bissa il successo di Napoli conquistando un’altra importante vittoria al Dall’Ara di Bologna. Il Clima in casa giallorossa è completamente diverso rispetto ad un mese fa con Luis Enrique che sembra aver trovato finalmente la quadratura del cerchio e i giocatori la giusta amalgama per dar soddisfazione ai propri tifosi. Che alla Roma si respira un’aria nuova lo si intuisce dagli abbracci e i sorrisi nel post match di Bologna impreziositi ulteriormente dall’immagine di Francesco Totti, immortalato con il sorriso e il volto soddisfatto nonostante il gol perduri a non arrivare.

    Francesco Totti entusiasmo a Bologna | ©Mario Carlini/Getty Images
    Il capitano benedice la vittoria con entusiasmo e la gioia viene manifestata da un insolito canto “Tutti al mare, tutti al mare a mostrar le chiappe chiare” che la dice tutta sulla felicità dei giocatori di poter andare finalmente in vacanza dopo il tour de force della prima parte di stagione. Il rapporto tra il Francesco Totti, l’allenatore e i tifosi sembra ristabilito grazie ai risultati ma anche alle prestazioni in campo che seppur senza reti sono sempre impreziosite da giocate di qualità sopraffina.

    Con Totti in campo è più facile esprimersi per i compagni che trovano in lui un punto di riferimento a cui dar la palla nei momenti di difficoltà o per cercare un preciso scambio in profondità. Luis enrique ha forse trovato la sua Roma e l’entusiasmo derivante dai risultati positivi non può che amalgamare ulteriormente il gruppo.

    Totti canta “tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare”. Video
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  • Bologna Roma, Luis Enrique sogna l’exploit. Rossoblu al completo

    Bologna Roma, Luis Enrique sogna l’exploit. Rossoblu al completo

    Il Bologna per ritrovare la vittoria che manca dal 4 dicembre scorso contro il Siena. La Roma per dare continuità al successo del “San Paolo” di Napoli ottenuto domenica sera e per cercare così il secondo exploit di fila. Si presenteranno con diversi stati d’animo dunque le due formazioni che stasera scenderanno in campo al “Dall’Ara” per il recupero della prima giornata. I capitolini di Luis Enrique mirano decisi ai tre punti per mettere fieno in cascina in ottica Europa, la squadra di Pioli invece cercherà di muovere la classifica per fare passi in avanti nella zona salvezza.

    Totti ancora titolare Bologna Roma | ©Getty Images
    Situazione ottimale per il tecnico rossoblu il quale ha recuperato tutti e non avrà problemi di formazione ma solamente l’imbarazzo della scelta. In difesa Raggi, Antonsson e Crespo sono in lotta per due maglie. Favoriti i primi due, con Raggi che dovrebbe essere spostato sul lato destro della difesa. A centrocampo invece Ramirez sembra aver smaltito i problemi alla schiena e dunque dovrebbe scendere in campo sin dal primo minuto. Nel caso in cui non dovesse farcela è pronto Mudingayi. Chi dei due giocherà si sistemare comunque accanto a Diamanti con Di Vaio unica punta. Per quest’ultimo è un mezzo derby, essendo cresciuto nelle giovanili della Lazio.

    Dal canto suo Luis Enrique ha ancora qualche problema. Cassetti, Borini, Burdisso e Kjaer sono ancora infortunati mentre Pizarro e Borriello non sono stati convocati dal tecnico spagnolo. Al rientro dopo la squalifica invece Pjanic, oltre a Gago. Formazione comunque decisa, con l’unico dubbio relativo alla fascia destra difensiva: Rosi infatti appare favorito su Taddei e Jose Angel. In avanti confermatissimo il tridente Totti, Lamela, Osvaldo.

    Bologna Roma le probabili formazioni:
    Bologna (4-3-2-1): Gillet; Raggi, Antonsson, Portanova, Morleo; Pulzetti, Perez, Kone; Ramirez, Diamanti; Di Vaio.
    A disp.: Agliardi, Cherubin, Crespo, Casarini, Mudingayi, Acquafresca, Gimenez. All.: Pioli
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: nessuno.

    Roma (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, José Angel; Pjanic, De Rossi, Greco; Totti; Lamela, Osvaldo.
    A disp.: Curci, Taddei, Viviani, Perrotta, Simplicio, Gago, Bojan. All.: Luis Enrique
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Cassetti, Borini, Kjaer, Burdisso.