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  • La Juve soffre di pareggite, 1-1 con il Bologna

    La Juve soffre di pareggite, 1-1 con il Bologna

    Ennesimo pareggio, 13° per l’esattezza, per la Juventus che nella sfida al Dall’Ara contro il Bologna non va oltre l’1-1 fallendo così l’obiettivo di agguantare in vetta il Milan.
    Orfani della coppia centrale titolare composta da Barzagli e Chiellini i bianconeri sono costretti a scendere in campo con l’inedito duo formato da Bonucci e Caceres con De Ceglie e Lichtsteiner sulle fasce; centrocampo con Vidal, Marchisio,  Pirlo e Pepe a dare da supporto alla coppia d’attacco ex Roma formata da Vucinic e Borriello. Pioli invece si affida all’esperienza di capitan Di Vaio, Damianti e a sostegno Ramirez.

    Primo tempo tutto da dimenticare per i torinesi che si mostrano in difficoltà nel costruire gioco e nel tenere il passo degli avversari che invece subito aggrediscono la formazione di Conte soprattutto a centrocampo. Dopo appena 17′ dall’avvio di gara è proprio il Bologna che passa in vantaggio alla prima occasione grazie ad un lancio perfetto di Ramirez per Di Vaio che a tu per tu con Buffon spedisce la palla in rete. Primo tempo che si conclude con il vantaggio dei padroni di casa e la Juventus che registra solo un unico tiro nello specchio della porta avversaria al 13′ su calcio di punizione di Pirlo.

    Mirko Vucinic © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nella ripresa di gara sono i bianconeri ad aumentare il ritmo di gioco spingendo molto più di quanto non si sia stato fatto nel primo tempo. E infatti al 59′ è Andrea Pirlo anche questa volta ad inventarsi un assist in profondità perfetto per Mirko Vucinic che con un pallonetto supera Gillet. La Juventus ci crede ma spreca qualche minuto più tardi della rete del pareggio prima con il colpo di testa di Lichtsteiner e poi con il tentativo di Marchisio, forse in posizione di fuorigioco, che viene neutralizzato da Gillet. Al 69′ la Juve va vicinissima al vantaggio, Pepe  serve Borriello che però sciupa di sinistro. Qualche minuto più tardi dubbio intervento di Pulzetti su De Ceglie che viene strattonato in area, anche se il fallo comincia fuori. L’arbitro lascia correre scatenando le proteste di Conte che poi verrà invitato dallo stesso fischietto ad abbandonare il rettangolo di gioco. Stessa sorte toccherà a Bonucci che si guadagna il secondo cartellino giallo a sette minuti dalla fine per un intervento su Ramirez nella metà campo bianconera.

    Gli ultimi minuti di gioco trascorrono senza particolari sussulti con i bianconeri che, in inferiorità numerica, conservano il risultato di parità riuscendo a sventare i pericolosi contropiedi lanciati da capitan Di Vaio. Un punto a testa che serve di più al Bologna che tocca quota 32 punti in classifica tenendo a distanza la zona retrocessione meno alla Juventus che vede sfuggire la possibilità di agganciare il Milan in vetta.

  • Bologna – Juventus, emergenza difesa per Conte. Caceres con Bonucci

    Bologna – Juventus, emergenza difesa per Conte. Caceres con Bonucci

    Recupero della 23esima giornata di campionato per la Juventus che sarà di scena allo Stadio Renato Dall’Ara per affronatare il Bologna di mister Pioli. I Rossoblu sono reduci da una serie positiva e un ottimo momento di forma mentre Conte si ritrova con gli uomini a corto di fiato e a dover affrontare una vera e propria emergenza in difesa mancando la coppia centrale titolare Chiellini-Barzagli. Dopo i due pareggi contro Milan e Chievo, i bianconeri devono assolutamente ritornare al successo per riagganciare il Milan in testa alla classifica.

    Conte deve rinunciare a Barzagli (venti giorni) e Chiellini (dieci giorni) ma può contare sull’apporto di Pepe e Vidal che hanno scontato il loro turno di squalifica. I bianconeri tornano al 4-3-3, a meno di ripensamenti dell’ultim’ora dell’allenatore, tra i pali ci sarà Buffon mentre in difesa dovrebbe partire l’inedita coppia di centrali composta da Caceres e Bonucci, mentre i due terzini saranno Lichsteiner e De Ceglie; mediana a tre composta da Vidal che insieme a Marchisio dovranno dare manforte alla inamovibile fonte di gioco bianconera, Pirlo. Vasta scelta nel reparto offensivo, il tridente dovrebbe essere formato da Pepe che agirà sulla corsia di destra, Vucinic sulla corsia opposta con Matri punta centrale.

    Martin Caceres © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il Bologna deve fare sicuramente a meno degli indisponibili Morleo e Acquafresca, quest’ultimo infortunatosi alla mano destra, mentre per la difesa c’è ancora il dubbio Antonsson. Pioli potrebbe confermare gli undici uomini che sono scesi in campo domenica: davanti a Gillet agiranno da centrali Raggi, Portanova e Cherubin, con Garics, favorito su Pulzetti, e Rubin sulle fasce. In mezzo, Perez e Mudingayi, con Diamanti e Ramirez alle spalle di Di Vaio. Arbitro dell’incontro sarà il signor Banti di Livorno.

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA – JUVENTUS

    Bologna (3-4-1-2): Gillet; Raggi, Portanova, Cherubin; Garics, Perez, Mudingayi, Rubin; Diamanti, Ramirez; Di Vaio.

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Caceres, Bonucci, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.

  • Brutte notizie in casa Juve, fuori Barzagli e Chiellini

    Brutte notizie in casa Juve, fuori Barzagli e Chiellini

    Brutte notizie in casa Juve , Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini non saranno a disposizione di Antonio Conte in vista del recupero di domani contro il Bologna e della partita di domenica pomeriggio, in casa del Genoa, al “Luigi Ferraris”.

    Infatti gli esami medici a cui si sono sottoposti i due difensori centrali bianconeri hanno evidenziato una elongazione al soleo del polpaccio sinistro per Chiellini e una lesione muscolare al gemello mediale del polpaccio destro per Barzagli che costringeranno ad un riposo forzato di 10 giorni il primo e di almeno 20 il secondo. Quindi Chiellini, salterà sicuramente i due match di campionato contro Bologna e Genoa, mentre per Barzagli, niente Bologna, Genoa, Fiorentina, ma soprattutto niente ritorno di Coppa Italia contro il Milan (20 marzo) e poche possibilità contro l’Inter il 25.

    Andrea Barzagli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Arrivano allora i primi infortuni in casa bianconera che sino a questo momento non aveva pagato dazio all’infermeria, a differenza delle passate stagioni in cui si contavano più infortunati che giocatori disponibili. Certo, il momento non è sicuramente il migliore per rinunciare ai due difensori che avevano dato, soprattutto Barzagli, sicurezza e compattezza a tutto il reparto e facendo della Juve la difesa meno battuta di tutta la serie A con appena sedici gol al passivo.

    Si prospetta quindi per Antonio Conte una scelta davvero obbligata in difesa con il duo BonucciCaceres come coppia inedita di centrali titolari sia a Bologna che a Genova. La delicatezza della scelta di Conte non risiede sicuramente nel valore singolo dei due giocatori ma nel loro momento psicologico infatti, Leonardo Bonucci è reduce da prestazioni altalenanti con buone partite ed errori madornali e sicuramente gli farà bene giocare lontano dallo Juventus Stadium, mentre per Martin Caceres non sarà sicuramente facile esordire da titolare in campionato in un ruolo decisamente non suo anche se, il giocatore uruguaiano, ha dimostrato in carriera di poter ricoprire, e bene, tutti e quattro i ruoli difensivi.

  • Calcioscommesse, Manganelli fa tremare la Serie A

    Calcioscommesse, Manganelli fa tremare la Serie A

    Lo scandalo del calcioscommesse è pronto ad andare nuovamente in onda con una trama difficilmente immaginabile fino all’estate scorsa. A darne l’annuncio è nientemeno che il capo della Polizia Manganelli, il quale ha anche rigettato qualsiasi ipotesi di amnistia ventilata nei giorni scorsi. Lo spettacolo non riguarderà soltanto i giocatori di seconda e terza fascia, gli attori principali saranno gli stessi calciatori della Serie A, tra cui alcuni nomi eccellenti. Non ci resta che aspettare la presentazione del casting, che con tutta probabilità avverrà nei prossimi giorni.

    PUGNO DURO – Manganelli ha voluto lanciare un chiaro segnale a tutto il mondo del calcio, quando ieri mattina ha parlato dell’inchiesta sul calcioscommesse durante il primo seminario sulla legalità nello sport, tenutosi all’interno della Scuola di formazione della Polizia di Stato a Roma. Ha esplicitamente affermato che presto ci saranno importanti novità, chiarendo come le indagini siano giunte ad un momento cruciale. Riguardo l’amnistia paventata dallo stesso pm di Cremona Roberto Di Martino la scorsa settimana, Manganelli ha dichiarato che non ci sarà alcun provvedimento in questa direzione, rilanciando con forza il concetto di fermezza.

    SERIE A COINVOLTA – Fino ad oggi il calciatore più famoso finito in manette è stato Cristiano Doni. Entro breve però il centrocampista dell’Atalanta potrebbe essere in buona compagnia. I nomi che circolano in queste ultime ore stanno facendo tremare il campionato di Serie A. La prossima stagione i tifosi italiani rischiano di fare i conti con una raffica di asterischi affianco ciascuna squadra della massima serie. Secondo il sito di Sportmediaset, rischiano grosso le tifoserie di Lazio, Chievo e Bologna. Sarebbero infatti finiti nel mirino degli investigatori il vice-capitano biancoceleste Stefano Mauri, il leader gialloblu Pellissier e il difensore degli emiliani Portanova. In oltre gli stessi Bonucci e Almiron, per la loro precedente esperienza a Bari, sarebbero coinvolti nell’inchiesta soprannominata Last Bet.

    daniele portanova | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PORTANOVA SI TIRA FUORI – Il centrale difensivo del Bologna si è presentato ieri presso la procura di Bari volontariamente per dichiarare la sua estraneità all’intera vicenda. Secondo il quotidiano Il resto del Carlino, Portanova avrebbe confermato agli inquirenti di aver ricevuto tre giorni prima del match Bologna Bari (ultima partita del campionato scorso, conclusosi con il risultato di 4-0 in favore dei pugliesi) la telefonata di Andrea Masiello (ora in forza all’Atalanta), specificando però come sia normale per ex compagni di squadra telefonarsi alla vigilia di una gara che li vede avversari. Ha inoltre dichiarato di aver ricevuto la visita di alcuni parenti dell’ex difensore del Bari, verosimilmente per convincerlo ad attuare la combine, chiarendo di averli mandati via senza che neanche potessero finire il discorso.

    IACOVELLI – Il nome di Portanova era stato riferito agli inquirenti da Angelo Iacovelli, l’infermiere che avrebbe fatto da mediatore tra i giocatori del Bari e i clan locali, il cui scopo era quello di servirsi delle scommesse per riciclare denaro. Durante il suo interrogatorio, Iacovelli affermò di aver avuto rassicurazioni da Masiello riguardo Bologna Bari, per via dell’accordo raggiunto con il difensore del Bologna.

  • Bologna Novara alle 18.30 dopo i funerali di Lucio Dalla

    Bologna Novara alle 18.30 dopo i funerali di Lucio Dalla

    La partita fra Bologna Novara, originariamente in programma domenica alle 15, slitta alle 18.30 per rendere omaggio ai funerali di Lucio Dalla, che si terranno alle 14.30 presso la Basilica di San Petronio. L’idea di posticipare la gara del Dall’Ara di alcune ore è stata del consigliere regionale e comunale di Bologna Maurizio Cevenini. Quest’ultimo ha chiamato il presidente della squadra rossoblu Albano Guaraldi che si è reso da subito disponibile. Raggiunta infine l’intesa con la società del Novara, è stata formulata la richiesta ufficiale alla Lega Calcio, la quale ha dato il proprio beneplacito allo slittamento del match affinché la città commemori nel miglior modo possibile l’insigne concittadino.

    Una decisione presa nel giro di pochi minuti che mostra la sensibilità del mondo del calcio difronte alla scomparsa di quello che era più di un cantante. Come spesso accade per le leggende, la fama di Lucio Dalla travolge in maniera impetuosa le coscienze di quelle persone che nemmeno conoscevano la sua musica. Una città intera è rimasta sconvolta dalla tragica notizia che come un lampo ha lacerato la routine quotidiana della gente. La televisione continua incessante a trasmettere le immagini del “piccolo gigante”, facendo risuonare nelle case di tutti gli italiani le sue musiche.

    lucio dalla | Roberto Serra/Getty Images

    I media sportivi non sono stati da meno e hanno onorato al meglio la figura di Dalla. Questa mattina la Gazzetta dello Sport ha celebrato il cantante emiliano con una prima pagina composta dai titoli delle più sue più belle canzoni. La squadra di calcio del Bologna dopodomani giocherà con il lutto al braccio per ricordare la memoria del suo illustre tifoso e prima del fischio di inizio della partita contro il Novara verrà osservato un minuto di silenzio. Tra le ipotesi caldeggiate nelle ultime ore c’è quella di far suonare prima dell’incontro l’indimenticabile 4 marzo 1943, una delle canzoni più intense di Dalla, che il destino ha voluto fosse la data dei funerali di Dalla anziché quella del suo compleanno.

  • Addio Lucio Dalla, Bolognese vero e grande uomo

    Addio Lucio Dalla, Bolognese vero e grande uomo

    Avrebbe compiuto 69 anni fra tre giorni, così come una delle sue più note canzoni raccontava: 4 Marzo 1943 la sua data di nascita. Lucio Dalla da Bologna, il poeta, cantautore dal viso simpatico con gli occhiali tondi, i suoi buffi cappelli e la voce inconfondibile. Lui che si sentiva a casa a Piazza Grande, vivendo sotto le stelle, sulle panchine della sua Bologna: “a modo mio avrei bisogno di sognare anch’io“.

    La capacità di sognare di certo non gli ha mai fatto difetto, con la sua fervida creatività ed immaginazione, che lo ha reso uno dei cantautori italiani più apprezzati, da “Disperato erotico stomp” a “Com’è profondo il mare”, “Banana Republic” ed il sodalizio fraterno con Francesco De Gregori, ripreso nel 2010 dopo una lontananza durata trent’anni circa. E poi, ancora, l’immensità di “Caruso”, laddove il mare luccica e tira forte il vento, il suo successo più grande, di respiro internazionale, ripreso anche dalla grande interpretazione del maestro Luciano Pavarotti, e poi l’ironia di “Attenti al lupo” degli anni ’90, con cui divenne ancor più popolare anche al grande pubblico.

    Eclettico, versatile, amante dell’arte a tutto tondo, in ogni sua espressione: per questo, negli ultimi anni, si era cimentato nella scrittura di programmi televisivi, poi nella pittura, e nello scouting, alla ricerca di nuovi talenti da lanciare, di persone come lui. Oltre alla sua Bologna, Lucio Dalla amava le isole Tremiti, dove risiedeva per alcuni periodi dell’anno, affascinato dal modo di vivere degli isolani, e dal senso di comunità che si avverte in un contesto simile: ecco perchè Lucio Dalla era così fiero di essere il direttore artistico del festival “Il mare e le stelle”, e di celebrare con le sue parole la bellezza di quell’arcipelago, che oggi perde il suo cantore.

    Lucio Dalla | © Roberto Serra/Getty Images

    Amante del jazz, e di tutto ciò che tale genere musicale rappresenta ed ha rappresentato, Lucio Dalla ci ha lasciati a causa di un improvviso infarto dopo la tappa di Montreux del suo tour: una serata stancante, probabilmente, quella di ieri, anche se Lucio appariva in perfetta forma sul palco, felice di poter scherzare in francese con il suo pubblico.

    La notizia della sua morte improvvisa, dunque, è stata uno choc per tutti, che ha lasciato il segno soprattutto negli ambienti musicali, laddove Lucio era molto amato dai colleghi ed amici con i quali ha collaborato nei lunghi anni di carriera, da Ron a De Gregori, a Gianni Morandi, bolognese come lui oltre che presidente onorario della sua squadra del cuore, il Bologna, appunto, che Lucio seguiva con grandissima passione e che oggi lo saluta con grande commozione, “per lui che era un bolognese vero, ed uno dei più grandi artisti che la musica italiana abbia mai avuto”.

    Un amore viscerale quello per squdra di calcio della sua città, che rifletteva l’amore infinito per l’essenza profonda della sua Bologna, città aperta e libera, dove era possibile dormire sull’erba ed aver amici in Piazza Grande, come il grande Lucio sottolineava nella strofa finale della sua Piazza Grande: “e se non ci sarà più gente come me voglio morire in Piazza Grande, fra i gatti che non han padrone come me, attorno a me…”

    A modo mio, quel che sono l’ho voluto io: a modo suo, un grande uomo. Ci mancherai.

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  • Diamanti e magia di Ramirez, Bologna Fiorentina 2-0

    Diamanti e magia di Ramirez, Bologna Fiorentina 2-0

    Dopo aver sbancato San Siro soltanto 4 giorni fa rifilando tre reti all’Inter, il Bologna infila la seconda vittoria consecutiva in campionato battendo al Dall’Ara la Fiorentina 2-0 nel recupero della 21esima giornata rinviata il primo febbraio per neve. Di Diamanti e Ramirez le reti che decidono il derby dell’Appennino e che consentono ai felsinei di raggiungere al dodicesimo posto in classifica i viola a quota 28 punti, entrambe le squadre però devono ancora recuperare un match.

    Pioli presenta un Bologna con l’ormai collaudata difesa a 3 e i due trequartisti a sostegno dell’unica punta Di Vaio, confermando in quel ruolo Ramirez, seguito nelle scorse finestre di mercato proprio dalla Fiorentina, e lanciando dal primo minuto il rientrante Diamanti. Saranno proprio questi due a risultare decisivi ai fini del match. Delio Rossi risponde con un 3-5-2 affidandosi in attacco alla fame di gol Amauri, ancora alla ricerca del primo gol in maglia viola e il primo stagionale, e all’estro di Jovetic, un pò acciaccato per un fastidio al ginocchio.
    La partita la fa prevalentemente la Fiorentina mentre il Bologna è prontissimo a ripartire velocemente e colpire in contropiede. Le due squadre non fanno mistero di voler portare a casa l’intera posta in palio e di non accontentarsi del pareggio. Agli affondi dei padroni di casa, la Fiorentina risponde colpo su colpo andando vicinissima al vantaggio prima con un gran tiro a giro da fuori area di Jovetic e poi due volte con Amauri le cui conclusioni vengono neutralizzate da un ottimo e insuperabile Gillet.

    Bologna Fiorentina | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Il Bologna passa alla mezz’ora quando su un passaggio filtrante di Di Vaio, Boruc riesce ad opporsi al prima conclusione di Diamanti ma non può nulla sul secondo tentativo con l’attaccante nativo di Prato che sulla ribattuta dell’estremo difensore viola porta in vantaggio l’undici rossoblu. Il Bologna trova il raddoppio qualche minuto prima la fine del primo tempo con la magia di tacco di Ramirez che fa esplodere di gioia il Dall’Ara con Di Vaio in versione assist-man, partito in leggera posizione di fuorigioco, andando al riposo sul 2-0 archiviando di fatto già nella prima frazione di gioco la pratica viola.

    Nella ripresa la gara per gli ospiti si fa ancora più in salita, passano soltanto 300 secondi e Olivera si fa espellere, rosso diretto, ingenuamente per una gomitata rifilata a Diamanti che stava involandosi verso la metà campo avversaria. Delio Rossi si trova così costretto a rivedere le sue mosse ridisegnando l’assetto della sua squadra per non naufragare completamente, dentro il giovane Salifu per lo spento Vargas e poco più tardi dentro anche De Silvestri per Nastasic. Ma La superiorità numerica permette al Bologna di amministrare con tranquillità fino al 90′ il doppio vantaggio e di portare a casa 3 punti fondamentali per raggiungere al più presto i famigerati 40 punti sinonimo di salvezza.

    Continua l’imbattibilità della squadra di Pioli nel 2012, la striscia positiva viene portata a 7 risultati utili consecutivi nel nuovo anno dopo che quello vecchio si era chiuso con la sconfitta interna con la Roma. Per la Fiorentina si tratta della seconda sconfitta consecutiva dopo quella pesante incassata al Franchi venerdì sera ad opera del Napoli. Il bilancio dei viola è tornato a farsi preoccupante, 5 gol subiti e nessuno realizzato nelle ultime due uscite sono sufficienti per riaprire la crisi.

  • Bologna-Fiorentina, probabili formazioni. C’è Jovetic

    Bologna-Fiorentina, probabili formazioni. C’è Jovetic

    Va in scena oggi pomeriggio al Dall’Ara il derby dell’Appennino Bologna – Fiorentina, match valido per la 21esima giornata di Serie A e rinviato il primo di febbraio per l’inagibilità dell’impianto bolognese causa le abbondanti nevicate che avevano colpito il capoluogo emiliano nelle scorse settimane.

    Il Bologna quest’anno non ha ancora perso una partita, l’ultima sconfitta risale al 21 dicembre 2011 quando i rossoblu vennero sconfitti tra le mura amiche dalla Roma. Da lì in poi due vittorie e 5 pareggi che hanno consentito all’undici felsineo di respirare e prendere un pò di vantaggio sulla zona retrocessione. Reduce dalla vittoria di San Siro contro l’Inter, il Bologna proverà oggi pomeriggio ad allungare la propria striscia di risultati utili contro la Fiorentina che, dopo le due vittorie consecutive, si è dovuta arrendere al Napoli. I viola non avranno vita facile contro una squadra che attualmente gode di un ottimo momento di forma.

    Per quanto riguarda le formazioni che scenderanno in campo, fischio d’inizio previsto alle 18:30, Pioli conferma l’assetto tattico delle ultime uscite e che ha offerto maggiori garanzie al tecnico. Il Bologna pertanto si schiererà secondo un 3-4-2-1 con Di Vaio punta centrale e galvanizzato dalla doppietta di venerdì sera all’Inter supportato da Ramirez, da tempo in cima alla lista dei desideri del dg viola Corvino, e dal rientrante Diamanti che dovrebbe essere preferito sia a Taider che a Kone. A centrocampo Mudingayi e Perez si piazzeranno in mediana con Garics e Morleo sulle fasce; difesa a 3 con Raggi, Portanova e Antonsson a protezione del portiere Gillet.

    Stevan Jovetic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    La Fiorentina risponde con il 3-5-2 disegnato da Delio Rossi nelle ultime settimane abbandonando, almeo per il momento, il suo caro 4-3-1-2. Il reparto arretrato sarà amministrato da Gamberini, Natali e Nastasic, tra i pali ci sarà Boruc; a centrocampo assente Behrami per infortunio, il tecnico viola dovrà affidarsi all’esperienza di Lazzari e alla regia di Montolivo: al posto dello svizzero si giocano una maglia da titolare il giovane Salifu e Olivera con il primo in vantaggio sul secondo mentre sulle corsie laterali agiranno Cassani e Vargas; in attacco la coppia Amauri e Jovetic, preoccupano le condizioni di quest’ultimo che soffre per una botta al ginocchio ma dovrebbe scendere regolarmente in campo.

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA – FIORENTINA

    BOLOGNA (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Garics, Mudingayi, Perez, Morleo; Ramirez, Diamanti; Di Vaio.
    Panchina: Agliardi, Cherubin, Rubin, Pulzetti, Kone, Taider, Acquafresca.
    Allenatore: Pioli.

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc; Gamberini, Natali, Nastasic; Cassani, Salifu, Montolivo, Lazzari, Vargas; Jovetic, Amauri.
    Panchina: Neto, Felipe, Romulo, Olivera, Marchionni, Cerci, Ljajic.
    Allenatore: Rossi.

  • Inter Bologna 0-3, le pagelle. Moratti abbandona come Schettino

    Inter Bologna 0-3, le pagelle. Moratti abbandona come Schettino

    È ufficialmente concluso il ciclo della seconda grande Inter della storia. Dopo Helenio Herrera, e dopo Mourinho, termina probabilmente con questa stagione il ciclo delle vittorie nerazzurre. Stagione da Zeru tituli parafrasando il Vate di Setubal, ma anche con molte inspiegabili scelte di mercato e societarie (vedere la cacciata di Oriali). I nerazzurri in Inter Bologna hanno mostrato di essere tornata la vecchia squadra del passato, un melting pot di campioni male assemblati in mezzo al campo, che rincorrevano il pallone singolarmente senza una mezza idea di gioco. Anche perché che se ne voglia dire sull’età della squadra e sugli stimoli che mancano in questa squadra, sulla carta qualsiasi giocatore dell’Inter supera di livello qualsiasi del Bologna, e soprattutto del Novara. Morale della favola, senza un progetto e un buon modo di giocare non si vince nulla. Il cerchio si chiude, l’Inter continua ad affondare e prendere batoste, Ranieri continua sempre di più ad essere il capro espiatorio con colpe importanti ma non fondamentali per il declino, e il presidente cosa fa? Emula Schettino abbandonando la nave dopo aver sbagliato la manovra nel mese di gennaio, lasciando partire Thiago Motta e facendo “l’inchino” ai francesi.

    Pagelle Inter Bologna

    Julio Cesar 5 Prende 3 gol su 3 tiri, e come nelle ultime partite non mostra quella sicurezza che l’aveva contraddistinto in passato. Soprattutto considerando come tutte le conclusioni fossero rasoterra, e le prime due sul suo palo.

    Lucio 4,5 Regge la baracca meglio del suo dirimpettaio Ranocchia, ma compie degli errori clamorosi anche lui. Prima nel primo gol facendosi saltare da Ramirez,  poi nel finale spegne la luce: blackout totale. Si scontra con Ranocchia e si lascia sgusciare via Acquafresca coadiuvato da Nagatomo prima di vedere l’ex attaccante nerazzurro segnare la pesantissima rete del 3 a 0.

    Ranocchia 4 Inguardabile. Entra di diritto in tutti e tre i gol del Bologna. Nel primo si fa imbambolare dalla finta di Di Vaio, come lo stesso Nagatomo. Nel secondo compie un errore che nemmeno in terza categoria se ne vedono di tali, dimenticandosi di aver l’attaccante alle spalle e in vista di una vena impellente di altruismo regala di petto l’assist vincente proprio a Di Vaio. Nel terzo si fa portare a spasso come i suoi compagni da Acquafresca prima della conclusione. La domanda è: ma quando torna Samuel?

    Pazzini 4 Etereo. Rimane da accendere Rai 3 e vedere se appare nella prima fascia di Chi l’ha visto, perché stasera non è proprio sceso in campo.

    Forlan 4,5 Sostituire Eto’o con lui è davvero qualcosa che potrebbe risultare surreale anche agli occhi di un pittore come Dalì. Ma siamo matti? Stasera avrebbe avuto l’ennesima occasione di sbloccare la partita, ma prima calcia addosso a Gillet, e poi calcia in malo modo incrociando con la flemma di un bradipo addormentato.

    Di Vaio mattatore di Inter Bologna | ©Getty Images

    Gillet 7,5 Splendide le parate che tengono a galla la partita nel primo tempo e nella ripresa. Respinge di piede la schiacciata di testa di Maicon a inizio partita. Nella ripresa prima si allunga sulla conclusione sporca di Forlan, poi un vero e proprio volo d’angelo sul colpo di testa di Ranocchia. Spiderman

    Ramirez 6,5 Buona la partita dell’uruguaiano che non voleva sfigurare di fronte a sua maestà Forlan, ma se vogliamo dirla tutta gli toglie il culo dal trono! Manda fuori tempo Lucio e serve un assist d’oro per Perez che poi servirà Di Vaio nella prima rete.

    Mudingay 7 Roccioso e granitico in mediana recupera mille palloni e fa sfinire di corsa uno come Faraoni. Cerniera perfetta in mediana per permettere a Pioli di tenere davanti tre giocatori offensivi come Diamanti, Di Vaio e Ramirez.

    Di Vaio 7,5 c’è da dire che non aveva ancora mai segnato all’Inter con la maglia del Bologna, e quando gli capita un’occasione così ghiotta non se la fa scappare segnando addirittura una bella doppietta. Nel primo gol finta di sinistro manda in tilt la difesa nerazzurra e segna di destro. Nel secondo di astuzia anticipa Ranocchia addormentato e buca nuovamente Julio Cesar.

    Video highlights Inter Bologna 0-3
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  • Inter Bologna 0-3, sprofondo nerazzurro. Di Vaio firma l’impresa

    Inter Bologna 0-3, sprofondo nerazzurro. Di Vaio firma l’impresa

    Sei mesi di gestione Ranieri, e proprio da Bologna dove Ranieri aveva iniziato la sua avventura nerazzurra arriva l’ennesimo schiaffone a ribadire come l’Inter dei campioni sia solo un ricordo sbiadito. Il Bologna sbanca San Siro punendo l’Inter con un 3-0 pesantissimo ma al tempo stesso meritato, poiché nonostante i rossoblu con soli 3 tiri realizzino altrettanti reti, i nerazzurri non riescono mai a rientrare in partita, lanciando agli avversari un segnale chiaro ed inequivocabile: la fase difensiva è totalmente da dimenticare. L’immagine della disfatta dell’Inter è quella di Massimo Moratti che lascia anzitempo lo stadio, con la posizione di Ranieri che si fa sempre più difficile da decifrare. Marsiglia è alle porte e a questo punto più che la cura Ranieri servirà un pellegrinaggio a Lourdes per risolvere i problemi nerazzurri.

    PRIMO TEMPO – Inizio senza troppe emozioni con le due squadre che partono con il freno a mano tirato. Il primo squillo della partita è nerazzurro con Sneijder che prova la sua azione personale, concludendo con un destro dal limite dell’area fin troppo centrale e facilmente neutralizzabile da Gillet. Cresce il ritmo dei nerazzurri che iniziano a spingere con continuità e al 18’ il risultato rimane invariato solo grazie a un parata straordinaria di Gillet su colpo di testa di Maicon, lasciato libero di saltare e schiacciare sugli sviluppi di un corner. È ancora sulla testa del terzino brasiliano l’occasione buona per portare i suoi in vantaggio alla mezz’ora, con il pallone che sfiora il palo. Solo un minuto dopo c’è un’altra ghiotta occasione per Forlan che, solo davanti a Gillet, si fa parare la conclusione grazie a un’uscita decisiva del portiere belga.

    Rispettando il miglior copione delle ultime partite l’Inter attacca tanto e alla prima occasione concessa viene punita: al 37’ Ramirez scarta Lucio, assist per Perez che serve in area Di Vaio, l’attaccante del Bologna mette a sedere Nagotomo e Ranocchia prima di battere Julio Cesar. Non bastasse arriva il gol del raddoppio un minuto dopo, su un semplice lancio lungo, con Ranocchia che commette un’ingenuità imperdonabile stoppando il pallone di petto e di fatto regalandolo a Di Vaio appena dietro di lui. L’attaccante rossoblu si trova solo davanti a Julio Cesar e senza pensarci su due volte calcia bucando per la seconda volta l’estremo difensore nerazzurro: Bologna 2 Inter 0. Il primo tempo si chiude con un verdetto evidente, i nerazzurri continuano a soffrire in maniera imbarazzante in difesa.

    Inter Bologna 0-3 | © Claudio Villa/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Si torna in campo con gli stessi ventidue uomini del primo tempo. Nei primi minuti è ancora il Bologna a fare paura davanti, nuovamente con Di Vaio che porta a spasso in area Ranocchia e prova la conclusione sporcata dal centrale nerazzurro che sfiora il palo lontano alle spalle di Julio Cesar. Inter inguardabile, con il reparto offensivo completamente scollegato dal centrocampo, e il risultato è un’azione costantemente lenta e farraginosa, frutta di un possesso palla sterile e senza finalità offensive. Mai come prima si sente l’assenza di un giocatore tecnico come lo era Thiago Motta, in grado dare le giuste geometrie e i giusti tempi di gioco alla manovra nerazzurra. Al 13’ ennesima palla gol sprecata dagli uomini di Ranieri, con Nagatomo che entra in area fornisce l’assist perfetto a Forlan che dall’altezza del dischetto calcia angolato ma senza la giusta forza, concedendo il tempo a Gillet di allungarsi in tuffo e negargli il gol.

    Stranissimo cambio con Ranieri che toglie un attaccante e inserisce un centrocampista: fuori Forlan e dentro Poli al 16’. Altro miracolo di Gillet che in tuffo al 21’ nega il gol a Ranocchia su uno splendido colpo di testa vicinissimo al palo, mantenendo la rete inviolata. Altro cambio per Ranieri che toglie Faraoni per Castaignos, mentre Pioli fa entrare Konè per Ramirez. Esce anche il man of the match Di Vaio alla mezz’ora lasciando il posto a un ex nerazzurro come Acquafresca. Nulla la reazione dell’Inter, e il presidente Massimo Moratti sicuramente infastidito abbandona lo stadio anzitempo. La punizione più severa arriva nel finale al 40’ con Acquafresca che in mezzo a tre difensori totalmente in bambola, trova lo spazio per calciare e infilare Julio Cesar sul secondo palo, regalando ai suoi tifosi un 3-0 inaspettato per qualsiasi bookmaker.