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  • Bologna – Genoa 3-2, Diamanti delizia Prandelli

    Bologna – Genoa 3-2, Diamanti delizia Prandelli

    Bologna Genoa finisce 3-2 con i gol di Portanova, Ramirez e Garics per i padroni di casa e Palacio e Jorquera per i grifoni. Super Diamanti autore di due assist e di una prestazione al limite della perfezione.

    Le formazioni previste alla vigilia vengono ampiamente confermate dai due tecnici con Ramirez che gioca dal primo minuto vicino a Diamanti a supporto di Marco Di Vaio e Alberto Gilardino, inizialmente in panchina, con Sculli affianco di Rodrigo Palacio.

    Primi 15’ di solito studio con il Bologna che riesce Mantenere un minimo di supremazia territoriale grazie al dinamismo di Mudingay ed alla classe di Alessandro Diamanti voglioso di ben figurare davanti a Cesare Prandelli, presente sulla tribuna del “Dall’Ara”. È proprio una pennellata di Diamanti su calcio piazzato che rompe l’equilibrio del match: l’ex giocatore di Livorno e West Ham disegna una traiettoria perfetta pescando Daniele Portanova dimenticato colpevolmente da Kaladze e compagni, con la palla che s’insacca dritta dritta alle spalle di Sebastien Frey. Il vantaggio dei padroni di casa non produce la reazione del grifoni che invece subiscono il raddoppio con Gaston Ramirez che sfrutta alla grande una respinta di Frey su tiro di Marco Di Vaio. Rodrigo Palacio è abbandonato a se stesso con il centrocampo del Bologna che non lascia nessuna ripartenza al Genoa che si rende pericoloso solo su azione da calcio d’angolo nel finale del primo tempo. La prima frazione di gioco si chiude con una sola squadra in campo, il Bologna e con Alessandro Diamanti, assoluto mattatore del match.

    Gaston Ramirez ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Il secondo tempo si apre senza cambi ma a cambiare decisamente il suo atteggiamento in campo è il Genoa che parte a mille sfiorando il gol con Kucka da fuori area e con Kaladze che colpisce la traversa da posizione invitantissima. È il preludio del gol che arriva grazie a Rodrigo Palacio che sfrutta di testa un assist al bacio di Marco Rossi. Esce Ramirez per Belfodil ed è proprio il nuovo entrato che propizia il terzo gol del Bologna: l’algerino brucia sulla fascia sinistra Marco Rossi, palla al bacio sul dischetto del rigore con Diamanti che intelligentemente non tira di destro ma preferisce servire Garics che scaraventa in gol. Il Genoa ha il merito di non alzare bandiera bianca  riuscendo ad accorciare ancora le distanze con Jorquera e sfiorando addirittura il pareggio nei minuti finali con Kucka che di testa costringe Agliardi ad un vero e proprio miracolo.

    Finisce con la vittoria dei padroni di casa che possono gioire per la salvezza matematica, grazie alla sconfitta del Lecce contro il Parma e soprattutto ad una prestazione superlativa di Alessandro Diamanti, che forse è riuscito a convincere Prandelli per una chiamata ad Euro2012. Continua invece il grande momento di difficoltà per il Genoa che deve assolutamente cambiare marcia se non vuole cadere nel baratro della serie B.

    Tabellino e Pagelle Bologna Genoa 3-2

    BOLOGNA (3-4-2-1): Agliardi 6,5; Raggi 6,5 (dal 26′ s.t. Antonsson 5,5), Portanova 7, Cherubin 6; Garics 6,5, Taider 6, Mudingayi 6,5, Morleo 6,5; Ramirez 7 (dal 19′ p.t. Belgodil 6,5), Diamanti 7,5 (dal 38′ s.t. Kone s.v.); Di Vaio 6. (Stojanovic, Loria, Rubin, Acquafresca). All. Pioli.

    GENOA (4-4-1-1): Frey 5,5; Mesto 5,5, Granqvist 5,5, Kaladze 6, Moretti 5; Rossi 5 (dal 25′ s.t. Zè Eduardo 5), Kucka 6, Belluschi 5 (dal 17′ s.t. Jorquera 6,5), Birsa 5 (dal 1′ s.t. Biondini 5,5); Sculli 6; Palacio 6,5. (Lupatelli, Carvalho, Veloso, Gilardino). All. De Canio.

    SERIE A 35 GIORNATA RISULTATI MARCATORI E CLASSIFICA

  • Bologna – Genoa, Ramirez c’e’, Gilardino in panca

    Bologna – Genoa, Ramirez c’e’, Gilardino in panca

    Bologna Genoa sarà l’anticipo domenicale delle 12.30, i grifoni saranno ospiti di un Bologna tutto sommato tranquillo in ottica salvezza ma voglioso al tempo stesso di regalare tre punti ai propri tifosi e di non concedere assolutamente nulla agli ospiti, in profonda crisi d’identità e di risultati e con il peso dell’assurda contenstazione subita dai propri tifosi a Marassi, nella sconfitta contro il Siena di domenica scorsa.

    Il Genoa visto mercoledì contro i rossoneri a San Siro non è certo dispiaciuto ai più, Gigi De Caio ha saputo contenere bene le offensive dei rossoneri riuscendo a dare almeno quell’equilibrio fra i reparti, che era completamente saltato sia con la gestione Marino che con quella targata Alberto Malesani.

    Stefano Pioli recupera dai problemi fisici accusati nei giorni scorsi l’uruguaiano Gaston Ramirez in attacco, un recupero questo molto importante per i padroni di casa che potranno contare sulla fantasia del gioiellino rossoblù che insieme ad Alessandro Diamanti cercherà di innescare Marco Di Vaio, a secco da un po’ di partite. Assente ancora  il portiere titolare Gillet in porta ci sarà Agliardi, Rubin e Garics sulle fasce con TaiderGaby Mudingayin mediana.

    Gaston Ramirez ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Il Genoa si presenta al Dall’Ara con Rodrigo Palacio unica punta, Gigi de Canio è fortemente intenzionato a mandare Alberto Gilardino in non perfette condizioni fisiche, in panchina per schierare un Genoa  sicuramente non a trazione anteriore con un modulo, il  4-5-1, per cercare di rischiare il meno possibile in difesa e poter sferrare la stoccata decisiva nel finale del match.

    Le formazioni di Bologna Genoa

    Bologna (3-4-2-1) Agliardi; Sorensen, Portanova, Antosson, Garics; Mudingay, Taider, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. Panchina: Stojanovic, Raggi, Cherubin, Morleo, Kone, Belfodil, Acquafresca. All. Stefano Pioli.

    Genoa (4-5-1) Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi, Belluschi, Biondini, Kucka, Sculli; Palacio. Panchina: Lupatelli, Carvalho, Veloso, Birsa, Jorquera, Gilardino, Zè Eduardo. All. Gigi De Canio.

  • Milan – Bologna 1-1, diavolo all’inferno

    Milan – Bologna 1-1, diavolo all’inferno

    Brutto stop per il Milan che davanti al proprio pubblico stecca clamorosamente e ottiene solo uno scialbo pareggio, raggiunto tra l’altro in extremis grazie al solito Ibrahimovic. Una gara che gli uomini di Allegri paiono affrontare col giusto piglio, attaccando fin da subito e rendendosi pericolosi con un tiro dalla distanza dell’attaccante svedese, ben parato a terra da Agliardi, oggi chiamato a sostituire il titolare Gillet. I padroni di casa cercano di mettere subito in chiaro le cose e al quarto d’ora vanno ancora vicini al gol sempre con il solito numero 11, che stavolta alza troppo la mira e spedisce sopra la traversa da posizione interessante.

    Nonostante la forte pressione ecco che al 26° avviene il fattaccio che cambierà le sorti della partita e potrebbe cambiare anche quelle del campionato, Van Bommel su pressione di Diamanti, ottima la sua prova, perde palle clamorosamente sulla trequarti e lascia spazio al contrattacco rossoblu, con lo stesso numero 23 che lancia in profondità Ramirez e l’uruguaiano bravo a sfruttare l’assist e a battere Abbiati in uscita.
    I rossoneri accusano il colpo e cominciano a perdere dinamismo, anche se alcuni minuti dopo riescono a rendersi pericolosi con Robinho che dopo una bella azione personale riesce a mettere in mezzo per Nocerino, anticipato di un soffio da Morleo in ripiegamento difensivo. La pressione degli uomini di Allegri pericolosi anche con Abate al 33°, lascia molto spazio ai contropiedi degli ospiti che con Mudingayi riescono ad arrivare caparbiamente al tiro, la mira del centrocampista non è però buona e la palla finisce fuori di poco. Si va a riposo con gli ospiti in vantaggio.

    Zlatan Ibrahimovic | © Marco Luzzani/Getty Images

    Al rientro in campo l’undici rossonero prova a rimettere la partita sui binari giusti, al terzo minuto è Nocerino ad avere una ghiotta occasione sempre da dentro l’area sfruttando una palla vagante, il centrocampista ex Palermo non aggiusta il tiro e di mancino spara fuori. Al 52° è stavolta Diamanti a rendersi pericoloso con un tiro-cross sul quale Abbiati ci mette una pezza.

    I minuti passano e l’impotenza dell’attacco milanista fa spazientire i tifosi presenti allo stadio e non solo. Ogni tentativo dei rossoneri sembra, infatti, essere vano e ben contrastato dall’ottima difesa felsinea che protegge la propria porta con ordine come nell’occasione in cui Cherubin riesce ad anticipare Cassano, nel frattempo subentrato ad uno spento Seedorf, liberato davanti ad Agliardi da un ottimo assist di Ibra, o affidandosi alla fortuna come all’87° quando lo svedese s’inventa un numero d’alta classe con una rovesciata che finisce di poco a lato, ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato è al 90°, infatti, che arriva la tanto sospirata rete del pareggio con l’attaccante bravo a sfruttare uno splendido assist al bacio da parte di Emanuelson, battendo sul tempo sia il portiere che il difensore addetto alla sua marcatura. Il Milan prova a credere nella spettacolare rimonta, ma è troppo tardi e anche la sfortuna gioca la sua parte quando Robinho da pochi passi e totalmente libero in area spedisce a lato il gol che sarebbe valso la vittoria e il primato in classifica.

    Pagelle Milan

    Bonera 5: mai in partita si perde troppo spesso l’uomo e si fa saltare con troppa facilità essendo poi costretto a falli al limite del regolamento e che gli costeranno l’espulsione per doppia ammonizione, sostituire Thiago Silva non è di certo compito facile.

    Emanuelson 6: entra e nel finale fornisce due assist al bacio per Ibra e Robinho, il primo tramutato in gol, il secondo no. Ma in 10 minuti combina più del titolare Antonini.

    Van Bommel 4: a Milano ancora si chiedono come è possibile pretendere dall’olandese che ricopra il ruolo che fu di Pirlo, non è di certo uomo d’ordine e a cui affidare l’impostazione della manovra, la prova è quando si fa soffiare goffamente la palla da Diamanti spianando la strada al vantaggio ospite.

    Robinho 5,5: prova a darsi da fare ma in sostanza è molti giochi di gambe e poca sostanza, sfiora il gol del vantaggio a trenta secondi dal termine ma la palla finisce a lato sul suo pericoloso colpo di testa.

     Ibrahimovic 6: la sufficienza solo perchè con caparbietà riesce a rimettere in piedi una partita che l’aveva visto protagonista in negativo, una prova impalpabile quella dello svedese che non punge quasi mai e sbaglia anche qualche tocco di troppo, a tratti appare svogliato.

     

    Pagelle Bologna

    Agliardi 6,5: sostituire Gillet non è di certo compito facile ma il portiere classe ’83 non fa rimpiangere l’assenza del titolare e compie delle ottime parate sbarrando la strada alle incursioni degli avanti milanisti.

    Cherubin 7: copre, chiude e tiene botta, ottima prestazione da parte sua come da parte di tutta la difesa felsinea, chiamata ad un compito di certo non facile.

    Mudingayi 6,5: la sua è una partita tutta cuore e polmoni, da lui non si pretende altro, ha una buona occasione, ma arriva troppo stanco al tiro e spedisce fuori dopo essersi liberato bene al tiro.

    Ramirez 6,5: tecnica sopraffina, il suo sarà sicuramente un futuro radioso e purtroppo per i rossoblu lontano dalle due torri, ma fino ad allora si godranno le giocate di questo splendido giocatore che ha il merito di mettere pressione ad un Milan apparso stanco e svogliato, bravo ad ottimizzare una delle pochissime palle buone capitategli nel match.

    Diamanti 7: aveva detto che lo scudetto avrebbe preferito fosse finito al Milan,ma con la sua prestazione ed il suo prezioso assist ha regalato un prezioso assist agli “odiati” bianconeri. Una prestazione preziosa che vale come messaggio diretto a Cesare Prandelli.

    Milan (4-3-2-1): Abbiati 6; Abate 6, Nesta 5,5, Bonera 5, Antonini 5,5 (24′ st Emanuelson 6); Nocerino 6, Van Bommel 4 (27′ st Aquilani 5), Muntari 5,5; Seedorf 5 (11′ st Cassano 6); Robinho 5,5, Ibrahimovic 6. A disp.: Amelia, Yepes, Gattuso, Maxi Lopez.
    Bologna (3-4-2-1): Agliardi 6,5; Raggi 6, Portanova 6,5, Cherubin 7; Garics 6, Perez 6, Mudingayi 6,5, Morleo 6,5; Ramirez 6,5, Diamanti 7 (20′ st Taider 5,5); Di Vaio 5,5 (30′ st Acquafresca 6). A disp.: Stojanovic, Antonsson, Rubin, Kone, Gimenez.

     

    Highlights Milan-Bologna 1-1

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  • Milan Bologna Allegri si affida ad Ibra

    Milan Bologna Allegri si affida ad Ibra

    Partita fondamentale, per non perdere punti importanti e mettere pressione alla Juventus, quella che aspetta oggi il Milan. In questo 34° turno, cominciato sotto il ricordo di Piermario Morosini, i rossoneri saranno chiamati ad affrontare una partita molto delicata, contro un Bologna che in questo campionato s’è dimostrato grande con le grandi, levandosi grosse soddisfazioni come battere l’Inter a San Siro o pareggiare allo Juventus Stadium.

    Per superare l’ostacolo rossoblu, Allegri dovrà fare a meno dei soliti noti come Thiago Silva, Boateng e l’ammalato cronico Pato, anche se i primi due sono sulla via del recupero e dovrebbero essere disponibili per questo finale di campionato. Il tecnico toscano recupera Abate che scenderà regolarmente in campo occupando l’out di sinistra con Antonini ad occupare l’altro settore e la coppia Bonera-Nesta, a completare un reparto come detto orfano di un tassello importante come il centrale brasiliano. In mediana confermato il terzetto tutto corsa e muscoli composto da Muntari, Nocerino e Van Bommel nel ruolo di regista arretrato che avrà come vertice alto del rombo Seedorf, il numero 10 milanista agirà alle spalle della coppia composta dall’insostituibile Ibrahimovic e da uno a scelta tra Robinho e Cassano, con il brasiliano in vantaggio sul Pibe de Bari che però potrebbe rappresentare la carta a sorpresa dello schieramento rossonero. A tal proposito Allegri non ha ancora sciolto le riserve anche se alla fine probabilmente opterà per la coppia Ibra-Binho, visto anche la lungo degenza del talento barese che non ha ancora i 90′ nelle gambe e potrebbe risultare più decisivo a partita in corsa.

    Massimiliano Allegri | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il Bologna arriverà a San Siro con lo spirito della squadra che da questa partita ha tutto da guadagnare, ormai ad un passo dalla salvezza matematica, la squadra felsinea avrà il vantaggio di potersi giocare la partita a visto aperto schierandosi anche con un modulo un po’ più spregiudicato.

    In casa rossoblu tutti o quasi a disposizione per Pioli, che dovrà solo fare a meno di una pedina importante come il portiere Gillet, che sarà sostituito da Agliardi. Per il resto solito 3-4-2-1 con il terzetto difensivo composto da Raggi, Portanova e Cherubin. In mediana sugli esterni agiranno Garics e Rubin, entrambe avranno il compito di tenere a bada le sfuriate dei terzini rossoneri, rinculando in fase di difesa e trasformando di fatto la linea a 3 in una 5 più coperta. In mezzo la coppia muscoli e polmoni Mudingayi-Perez, a far da diga e coprire le due mezze punte Diamanti e Ramirez che avranno il compito di rifornire il loro capitano Di Vaio, schierato come unica punta, e ovviamente di cercare il gol con qualche tiro dalla distanza data la loro notevole capacità balistica. Sarà sicuramente una partita importante per il trequartista toscano che spera di continuare a far bene per poter sperare in una chiamata per la spedizione europea, da parte del Ct Prandelli.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN BOLOGNA

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Bonera, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Muntari; Seedorf; Ibrahimovic, Robinho. A disp: Amelia, Yepes, Gattuso, Aquilani, Emanuelson, Maxi Lopez, Cassano. All.: Allegri.

    Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Raggi, Portanova, Cherubin; Garics, Perez, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. A disp.: Stojanovic, Antonsson, Morleo, Kone, Taider, Gimenez, Acquafresca. All.: S. Pioli

  • Calciocommesse Masiello autogol da 230 mila euro

    Calciocommesse Masiello autogol da 230 mila euro

    Gli sviluppi sulla vicenda calcioscommesse erano già nell’aria e, così, nella notte fra domenica e lunedì su ordine della procura di Bari sono stati eseguiti diversi arresti, fra cui quello di Andrea Masiello, ex difensore del Bari ed attualmente in forza all’Atalanta (ma sospeso, ndr) ed, oltre a lui, i due scommettitori Carella e Giacobbe, poichè ritenuti complici nelle combine delle partite monitorate: il capo d’accusa, naturalmente, è l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva ed, insieme a Masiello, risultano indagati dalla procura di Bari anche Daniele Portanova del Bologna, Alessandro Parisi del Torino, Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista, Nicola Belmonte. In particolare, Andrea Masiello – ritenuto uno dei “capi carismatici dell’organizzazione”, sfruttando le sue conoscenze nel mondo del calcio, cercava di indirizzare le scommesse su determinati risultati, condizionando, poi le prestazioni dei compagni di squadra.

    Nell’interrogatorio di ieri, Masiello ha ammesso il suo diretto coinvolgimento nella vicenda, con riferimento al derby di campionato del 15 Maggio scorso fra Bari e Lecce, terminato 2 a 0 per i salentini, nel quale lui stesso si rese autore di un autogol, che permise di fissare il punteggio sul 2 a 0 e che gli “fruttò” ben 50 mila euro, e per il quale i due scommettitori amici di Masiello, Carella e Giacobbe, guadagnarono ben 180 mila euro, ricevuti direttamente da un faccendiere del Lecce, non ancora identificato, ma sul quale la procura Barese sta indagando. Una circostanza, questa, che mostra ancora una volta come il coinvolgimento dei calciatori sia stato un elemento imprescindibile per la conduzione di tali operazioni perchè, senza la collaborazione di coloro che “scendevano materialmente in campo” gli esiti delle scommesse non potevano essere assicurati con certezza.

    Andrea Masiello, durante Bari-Lecce | © Getty Images

    L’autogol Masiello in Bari Lecce è solo degli episodi, poi, i riflettori sono puntati anche sulla partita del 22 Maggio fra Bologna Bari, terminata con una pesante sconfitta per 4 a 0 per i rossoblu emiliani, nella quale ci sarebbe stato l’intervento diretto del duo di scommettitori amici di calcioscommesse Masiello, che andarono a Bologna per incontrare Daniele Portanova e definire gli estremi dell’accordo. Da quanto trapelato, risulta che Portanova avesse opposto un secco rifiuto a truccare la partita, riferendo ai due “scommettitori” un messaggio indirizzato ad Andrea Masiello, con un inequivocabile “non è possibile”. 

    In un simile contesto, dunque, appare rilevante comprendere quale sia effettivamente la posizione delle società coinvolte, direttamente o indirettamente, nella vicenda. Il Bari, in primis, che per mezzo del direttore generale Claudio Garzelli ha ribadito ancora una volta di essere “parte offesa nella vicenda”, avendo chiesto anche l’autorizzazione alla federcalcio di poter denunciare per truffa alcuni calciatori e coloro che – a diverso titolo – gravitavano nella loro orbita per provare a realizzare le combine. Il Bologna, invece, in merito al coinvolgimento non del tutto accertato da parte di Daniele Portanova, si schiera dalla parte del suo difensore, come sostiene il dg Zanzi, con la società rossoblu che ha fornito “tutto l’appoggio morale al giocatore”. Nel caso dell’Atalanta, già colpita dalla penalità in classifica nella presente stagione a causa del coinvolgimento del suo ex capitano Doni, il d.g. Pierpaolo Marino commenta in maniera decisa la presa di distanze della società nei confronti del suo tesserato Andrea Masiello, che – come rivela Marino – è già stato sospeso; in tal senso, dunque, la società tende a sottolineare come il proprio coinvolgimento “sia solo di rimbalzo”.

    Intanto, il filone dell’inchiesta condotta dalla procura di Cremona si sta concentrando in queste ore su Lecce Lazio, partita terminata 2 a 4, in merito alla quale ci sarebbero da valutare le dichiarazioni rilasciate da Hovrat, calciatore ungherese coinvolto già nel suo paese in uno scandalo di combine, che avrebbe definito tale incontro “truccato“. Presto, dunque, si attendono ulteriori sviluppi.

    Video calcioscommesse Masiello autogol Bari Lecce del 15 Maggio 2011

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  • Lazio – Bologna 1-3, le pagelle. Matuzalem ingenuo, Diamanti trascinatore

    Lazio – Bologna 1-3, le pagelle. Matuzalem ingenuo, Diamanti trascinatore

    Successo meritato, quello del Bologna, all’Olimpico di Roma. Tra gli emiliani in evidenza Gillet, Khrin e Diamanti: il primo blinda il punteggio, gli altri due invece regalano giocate eccezionale. Male la Laziom in particolare dietro, e gli unici a crederci sembrano essere Mauri e Klose.

    Lazio
    Diakitè 5: Un serata da dimenticare per lui: in costante difficoltà gli avversari gli sfuggono da tutte le parti.
    Garrido 5: Non ne combina una giusta, perde palloni importanti e in più non riesce a spingere in alcun modo.
    Matuzalem 4: Ingenuità gigantesca nel caso dell’espulsione. Con la squadra sotto di due gol, spegne ogni speranza con un’ora di anticipo.
    Mauri 6: Sebbene non giochi in una posizione a lui congeniale si adatta bene ed è l’unico dei suoi ad impensierire il portiere avversario Gillet..
    Gonzalez 4.5: Quando la squadra ricomincia a crederci lui spegne ogni speranza con un cartellino rosso che lascia i suoi in nove. Per il resto fa poco o nulla.
    Klose 6: Predica nel deserto: prova a fare qualcosa di buono ma gli arrivano pochi palloni giocabili.

    Alessandro Diamanti e Miroslav Klose © Paolo Bruno/Getty Images

    Bologna
    Gillet 7: Ancora una bella prova per il portiere francese che si esalta, in particolar modo, su Mauri nel corso della ripresa.
    Portanova 6.5: Giornata dove corre pochi pericoli e si toglie anche la soddisfazione di bucare la squadra per la quale da sempre fa il tifo.
    Khrin 7: Il suo gol permette al Bologna di mettere in cassaforte la vittoria, ma nel complesso dimostra tanta qualità distribuendo bei palloni all’indirizzo dei compagni di squadra.
    Ramirez 6.5: Si procura l’espulsione di un avversario e gioca una gara dove regala anche belle incursioni.
    Diamanti 7: E’ il trascinatore dei suoi. Realizza un gol a porta sguarnita, centra una traversa e con le sue giocate manda completamente in tilt la difesa di Edy Reja.

    Lazio-Bologna, le pagelle del match
    Lazio
    (4-2-3-1): Marchetti 5,5; Zauri 5 (1′ st Alfaro 5), Diakité 5, Dias 5, Garrido 5; Ledesma 5,5, Matuzalem 4; Gonzalez 4. 5, Hernanes 5,5 (42′ st Kozak sv), Mauri 6 (27′ st Candreva 5,5); Klose. In panchina: Bizzarri, Salustri, Sbraga, Zampa. Allenatore: Reja 5,5
    Bologna (3-4-2-1): Gillet 7; Raggi 6, Portanova 6,5, Antonsson 6; Garics 6, Krhin 7, Mudingayi 6, Rubin 6; Ramirez 6.5 (39′ st Taider sv), Diamanti 7 (22′ st Kone 6); Acquafresca 6,5 (32′ st Di Vaio sv). In panchina: Agliardi, Sorensen, Cherubin, Pulzetti. Allenatore: Pioli 7

    HIGHLIGHTS LAZIO – BOLOGNA 1-3

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  • Lazio – Bologna 1-3. Biancocelesti nervosi, gli emiliani volano

    Lazio – Bologna 1-3. Biancocelesti nervosi, gli emiliani volano

    Lazio Bologna 1-3. Continua il momento d’oro della squadra emiliana che dopo aver fermato la Juventus fa il colpaccio in casa della formazione di Lotito. Un tre a uno meritato per l’undici di Pioli, agevolato anche dalla doppia inferiorità numerica dei biancocelesti, che ritornano così sulla terra dopo la vittoria ottenuta nel derby. Un ko che tra l’altro non permette ai capitolini portarsi ad appena due punti dalla Juve e a sei lunghezze dalla capolista Milan. Bologna che ha dimostrato di essere in grandissima forma, agguantando il nono posto in classifica a quota 35 punti e di fatto mettendosi al sicuro per ciò che concerne la zona salvezza.

    Non presenta sorprese l’undici iniziale della Lazio: Reja infatti deve fare i conti con numerose assenze, specie nel reparto arretrato dove inizialmente trova spazio Zauri. Per il resto tutto secondo quanto previsto alla vigilia. Nel 4-2-3-1 infatti, davanti a Marchetti, trova spazio una difesa formata da Zauri e Garrido laterali, Diakitè e Dias centrali. Ledesma e Matuzalem davanti alla difesa, con il trio Gonzalez, Hernanes, Mauri dietro l’unica punta Klose. Tante le sorprese di Pioli invece: la maggiore è l’assenza dall’undici titolare di Di Vaio. Al suo posto Acquafresca. Fuori anche Pulzetti, mentre c’è dall’inizio Garics. Il 3-4-1-2 vede, davanti a Gillet, il trio Raggi, Portanova, Antonnson. A centrocampo Garics e Rubin sono i laterali, con Khrin e Mudingayi in mezzo. Ramirez e Diamanti giocano dietro Acquafresca.

    Esultanza Alessandro Diamanti © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    In avvio gli emiliani mettono subito le cose in chiaro, grazie ad un Diamanti che ispira l’intera manovra, ed è proprio lui che al 10’ soffia la palla a Garrido involandosi in contropiede ma Marchetti respinge il suo tiro. Appena 1’ dopo ecco il gol del vantaggio rossoblu: Acquafresca, servito da Raggi, calcia in porta trovando la respinta di Marchetti, sfera sui piedi di Portanova che solitario insacca per l’1-0. Al 18’ il Bologna potrebbe raddoppiare, ma Diamanti centra in pieno la traversa. La Lazio, frastornata, si fa vedere con il solo Mauri il quale chiama in causa per due volte Gillet. Al 28’ il raddoppio del Bologna: Marchetti anticipa Acquafresca e la palla termina, a porta sguarnita, sui piedi di Diamanti che non ha problemi ad insaccare. I biancocelesti potrebbero tornare subito in gara con Mauri ma Gillet risponde ancora presente, mentre Klose conclude a lato. Piove sul bagnato per la Lazio che al 42’ resta in dieci: Matuzalem rifilata una manata a Diamanti beccandosi un sacrosanto cartellino rosso.

    Ad inizio ripresa Reja si gioca la carta Alfaro al posto di Zauri. Sembra però che nulla cambi sino al 11’ quando Rubin compie una leggerezza servendo Gillet al momento fuori dai pali. Autogol e Lazio di nuovo in partita. Ma l’illusione dura poco visto che al 13’ Gonzalez viene espulso dopo aver fermato Ramirez in contropiede. Lazio in nove e sotto di due gol visto che sulla susseguente punizione del limite il tiro di Diamanti incoccia la barriera con Khrin che è bravo a riprendere la respinta e siglare il gol. Il Bologna da li in poi amministra, e i cambi dei laziali, con Candreva e Kozak in campo, servono a poco. Pioli può essere soddisfatto: il suo Bologna è una delle squadre più in forma del momento. Per la Lazio invece una brusca frenata dopo la vittoria nel derby.

  • Lazio – Bologna, emergenza difesa per Reja. Zauri dal 1′

    Lazio – Bologna, emergenza difesa per Reja. Zauri dal 1′

    Andrà in scena all’Olimpico uno dei due posticipi della Serie A. Lazio Bologna è sfida tra due squadre galvanizzate dagli ultimi risultati: i capitolini infatti arrivano dal successo maturato nel derby contro la Roma e da un entusiasmo collettivo durato un’intera settimana. L’obiettivo Champions League appare ancora alla portata e nessuno è disposto a mollare. Il Bologna dal canto suo nella giornata di mercoledì ha fermato la Juventus e vuole proseguire su questa scia mettendo ulteriore fieno in cascina.

    Per quanto riguarda le due squadre che scenderanno in campo, c’è da dire che Reja dovrà rinunciare a Radu, Konko, Brocchi, Cana, Lulic, Rocchi, Stankevicius, Scaloni e Biava, gli ultimi due squalificati, ma recupera Zauri, il quale arriva da una lesione muscolare alla coscia ma, vista la penuria di difensori a disposizione, dovrà essere utilizzato, considerando che per il resto il reparto arretrato è composto, almeno per la panchina, da giovani della Primavera. Nel 4-2-3-1 l’allenatore dei biancocelesti schiera Marchetti tra i pali, Zauri e Garrido laterali, con Diakitè e Dias centrali. Davanti alla difesa agiranno Ledesma e Matuzalem con il trio Gonzalez, Hernanes e Mauri alle spalle dell’unico attaccante Klose.

    Luciano Zauri © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Dall’altra parte Pioli non ha gli stessi problemi di Reja, dovendo fare a meno solo di Loria, Gimenez e Perez. C’è da registrare invece il rientro di Antonsson, mentre Pulzetti e Krhin dovrebbero partire dall’inizio. Nel 3-4-1-2 disegnato dall’allenatore emiliano, davanti a Gillet, trio difensivo formato da Raggi, Portanova e Antonsson. A centrocampo ecco Pulzetti, Krhin, Mudingayi e Rubin. In avanti Ramirez, insieme a Diamanti, agirà alle spalle dell’unica punta Di Vaio.

    Lazio Bologna, le formazioni che scenderanno campo:

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Zauri, Diakité, Dias, Garrido; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Mauri; Klose. In panchina: Bizzarri, Salustri, Sbraga, Zampa, Alfaro, Candreva, Kozak. Allenatore: Reja

    Bologna (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Pulzetti, Krhin, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. In panchina: Agliardi, Morleo, Cherubin, Garics, Taider, Kone, Acquafresca. Allenatore: Pioli

  • Striscione Pessotto, procura federale apre un’inchiesta

    Striscione Pessotto, procura federale apre un’inchiesta

    La gara contro il Bologna, nel recupero di mercoledì pomeriggio al Dall’Ara, ha avuto molteplici riscontri negativi in casa Juventus, dal risultato del campo, con il pareggio per 1 a 1 che ha allontanato la Signora dalla vetta della classifica, all’immagine che gli uomini di Conte han dato di sè, molto lontani dalla forza d’urto che avevano saputo esprimere nelle precedenti uscite, molto piu’ confusi nelle idee e meno reattivi nelle gambe.

    La formazione che mister Conte ha mandato in campo era, di certo, rimaneggiata dagli infortuni soprattutto nel reparto difensivo, dove mancavano la colonna portante Andrea Barzagli e il fondamentale Giorgio Chiellini, ma gli alibi non possono bastare ad evitare il “grido d’allarme” in casa  Juventus.

    Tuttavia, oltre alle questioni prettamente calcistiche, la partita contro il rossoblu di mercoledì sera ha lasciato un residuo polemico, inerente una questione certamente non piacevole, perlomeno per colui che – protagonista indiretto dell’episodio – lo ha subito: Gianluca Pessotto. Allo stadio Dall’Ara, infatti, è comparso un indelicato striscione rivolto all’ex difensore bianconero ed attuale direttore organizzativo delle squadre giovanili bianconere.

    Lo striscione, con macabra ironia, tentava di creare un parallelismo fra le polemiche arbitrali relative ai rigori non concessi alla Juventus in questa stagione e l’episodio del 27 giugno del 2006, proprio mentre si svolgevano i Mondiali di Calcio in Germania, inerente la caduta di Gianluca Pessotto dal tetto della sede juventina in Corso Galileo Ferraris a Torino – ed il conseguente tentativo di suicidio – che lo costrinse ad un periodo di coma e, poi, ad una lunga degenza ospedaliera per raggiungere il completo recupero fisico.

    Gianluca Pessotto | © Getty Images
    In particolare, lo striscione in questione riportava testualmente le seguenti parole: “Pessotto simulatore, si è buttato o era rigore” ed è stato esposto dalla curva del Bologna, ma solo per pochi minuti. Per tal ragione, l’episodio non è stato inserito nel referto del direttore di gara, e, pertanto, non è stato sanzionato dal giudice sportivo.

    Tuttavia, l’incresciosità dell’episodio ha indotto il procuratore federale Stefano Palazzi ad aprire comunque un fascicolo d’inchiesta sull’accaduto, rispondendo, così, alle durissime reazioni di gran parte del mondo del calcio ed, in particolar modo, del club juventino che, per mezzo di Antonio Conte e Beppe Marotta, avevano definito lo striscione “incommentabile”, come ha sottolineato nei giorni scorsi il mister bianconero, ex compagno di squadra e grande amico di Pessotto, ed “una vera e propria infamia da punire da parte delle autorità competenti”, come  ha puntualizzato il direttore generale bianconero.

  • Bologna – Juventus 1-1, le pagelle. Marchisio e Vidal in affanno

    Bologna – Juventus 1-1, le pagelle. Marchisio e Vidal in affanno

    Nonostante non abbia ancora perso, il quarto pareggio nelle ultime 5 giornate suona come un campanello d’allarme per la Juventus che a Bologna viene fermata sull’1-1. A passare in vantaggio sono i padroni di casa con Di Vaio, il pareggio porta la firma di un deludente Vucinic.

    PAGELLE BOLOGNA – JUVENTUS

    BOLOGNA

    Raggi 7: si trova di fronte un cliente scomodo come Vucinic, che attualmente non sta attraversando un bel periodo, e lo argina con efficacia. Bravo e attento in tutti i 90 minuti.

    Perez 7.5: regge da solo un intero centrocampo. Pressa, recupera palloni e dai suoi piedi riparte la manovra dei felsinei. E’ un moto perpetuo, il migliore in campo. Monumentale.

    Ramirez 7: mette in difficoltà la retroguardia della Juventus ogniqualvolta parte palla al piede. Bonucci deve utilizzare le maniere forti ricorrendo al fallo sistematico che gli costa il cartellino rosso.

    Di Vaio 6.5: freddo e micidiale come al solito davanti alla porta, beffa Buffon in uscita portando in vantaggio i rossoblu. Sa sempre cosa fare in ogni situazione, quando la palla è tra i suoi piedi, i compagni possono stare tranquilli.

    JUVENTUS

    Lichtsteiner 5: Meno attento del solito e poco propositivo in avanti. Si addormenta in occasione del vantaggio del Bologna tenendo in gioco Di Vaio. Fallisce il colpo di testa da due passi. Anche lo svizzero, come tanti altri ha finito la benzina.

    Bonucci 5: Difficile il suo compito di caricarsi sulle sue spalle l’intero peso del reparto difensivo, specie dopo le brutte figure e i fischi rimediati nelle ultime uscite. Il suo approccio alla partita non sarebbe neanche peggiore di tanti altri se non fosse per qualche disimpegno errato e per il rosso che va a complicare l’esistenza di Conte che nel prossimo turno dovrà inventarsi una nuova difesa nella trasferta di Genova.

    Pirlo 6.5: Compito difficile per il regista bianconero che si trova a districarsi dalla marcatura di due mastini come Perez e Mudingayi. Trova un corridoio fantastico per Vucinic che firma la rete del pareggio. Perde pochi palloni è uno dei migliori dei suoi come al solito.

    Claudio Marchisio © Dino Panato/Getty Images

    Vidal e Marchisio 5: se la Juve sta faticando ed è meno pericolosa del solito è perchè sta venendo a mancare l’apporto dei due centrocampisti che in mezzo al campo vanno in difficoltà dinanzi alla dinamicità degli avversari e non riescono più a trovare le incursioni giuste in avanti per far male, caratteristica questa che li ha contraddistinti nella prima parte di stagione. In affanno.

    Vucinic 5.5: un voto in più, inevitabile, per il gol del pareggio. Completamente fuori forma, non gli riesce mai un dribbling e non va mai via all’avversario diretto. Sembra che giochi in maniera svogliata e non più con quella grinta, determinazione e spirito di sacrificio che avevano fatto le fortune della Juventus e di Conte nella prima parte della stagione, quando era stato prezioso anche in fase di ripiegamento.

    Bologna (3-4-2-1): Gillet 6; Raggi 7, Portanova 6.5, Antonsson 6.5; Garics 6.5 (66′ Pulzetti 6), Perez 7.5, Mudingayi 7, Rubin 6 (87′ Beldofil sv); Ramirez 7, Diamanti 6 (66′ Konè 6); Di Vaio 6.5

    Juventus (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 5, Caceres 6, Bonucci 5, De Ceglie 6; Marchisio 5, Pirlo 6.5, Vidal 5; Pepe 5.5 (85′ Padoin sv), Borriello 5 (78′ Quagliarella sv), Vucinic 5.5 (78′ Giaccherini)

    HIGHLIGHTS BOLOGNA – JUVENTUS 1-1

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