I timori di Adriano Galliani della scorsa settimana adesso trovano conferma. Le precarie condizioni di Mario Balotelli hanno costretto Massimiliano Allegri a rischiare Giampaolo Pazzini nella trasferta del Marassi contro il Genoa. Il Pazzo a conferma del grande momento di forma ha messo a segno il decimo gol nelle ultime dodici partite nonostante le precarie condizioni fisiche dovute ad un fallaccio di Portanova pochi minuti dopo il fischio d’avvio della partita. Chi sperava in un recupero lampo è però stato smentito dalla lista dei convocati che esclude l’ex attaccante di Sampdoria e Inter dall’elenco dei disponibili. Giampaolo Pazzini non figura tra i convocati di Massimiliano Allegri per il match di martedì al Camp Nou contro il Barcellona valevole per la gara di ritorno degli Ottavi di Champions League. L’attaccante rossonero costretto ad uscire venerdì sera dopo un brutto scontro con il genoano Portanova era in un gran momento di forma psicofisica e sembrava finalmente perfettamente integrato nei meccanismi tattici del baby Milan disegnato da Allegri.
Senza Pazzini e senza la possibilità di contare su Balotelli, Massimiliano Allegri, dovrà sfruttare questi due giorni per inventarsi qualche alchimia tattica che permetta al Milan di alleggerire la pressione del Barcellona durante la partita e tener palla nella metà campo catalana.
Mexes disponibile. Per Allegri l’unico dubbio di formazione dovrebbe esser quello di vice Pazzini, in difesa infatti Mexes dovrebbe occupare il posto al fianco di Zapata con Abate e Constant ai lati. A centrocampo Ambrosini giocherà in mezzo con Montolivo e Muntari ai lati, in avanti scontate le presenze di El Shaarawy e Boateng.
I convocati per Barcellona-Milan
Abbiati, Amelia, Gabriel, Abate, Antonini, Bonera, De Sciglio, Mexes, Yepes, Zapata, Ambrosini, Boateng, Constant, Flamini, Montolivo, Muntari, Nocerino, Traoré, Bojan, El Shaarawy, Niang, Robinho.
Sia la Sampdoria che il Milan, erano due squadre che stavano attraversando un buon periodo di forma, soprattutto i blucerchiati, reduci dall’ormai nota vittoria in casa bianconera della scorsa giornata. I rossoneri presentavano un tridente offensivo giovanissimo formato da Bojan, El Shaarawy e Niang per infrangere la retroguadia doriana. Il Milan arrivava alla sfida di Marassi dopo i fatiscosi 120 minuti disputati in Tim Cup contro la Juventus: la partita, per dovere di cronaca, finì 2-1 per i bianconeri con la squadra di Allegri eliminata dalla competizione. Le previsioni erano dunque quelle che descrivevano la sfida come ricca di gol in quanto il Diavolo è solito sì far gol ma anche di concederne e la Sampdoria poteva vantare in zona offensiva il baby talento Icardi. Non è però andata così. Il Milan per la prima volta in campionato termina una partita sul risultato di 0-0. Era già successo una volta ma in Champions League contro l’Anderlecht.
ZAPATA OK – Il secondo tempo inizia così com’era terminato il primo. Il Milan è ormai entrato in partita e cerca di trovare il varco giusto per colpire i padroni di casa. La Samp, dopo i buonissimi minuti iniziali, si è spenta. Nonostante i 120 minuti sulle gambe della partita settimanale il Milan non decresce anzi, aumenta il proprio rendimento fino a confezionare una nitidissima palla gol. Bojan mette al centro un pallone tesissimo all’altezza della linea di porta. El Shaarawy non arriva all’appuntamento con il pallone, ci arriva Boateng che, solo con gran parte della porta sguarnita, calcia proprio dove Romero può far sua la sfera. La Sampdoria comunque si difende bene, buona la prestazione di Palombo a sostituire Berardi, e il Milan non avrà più palle gol importanti. Gli stessi padroni di casa provano ad osare di più ma i rossoneri hanno in Zapata l’uomo in più: il colombiano ha praticamente annullato Icardi, pericolo numero uno della Samp. L’argentino si può mettere in mostra quando, trovatosi a tu per tu con Abbiati dopo un regalo di Mexes, potrebbe segnare il gol del vantaggio ma la conclusione è da dimenticare. Il punteggio non cambia e il pareggio è sostanzialmente giusto. Occasione sprecata per i rossoneri: buona prova della Sampdoria di Delio Rossi che colleziona un altro punto contro un’altra big.
Inizio d’anno positivo per il Milan. La squadra di Massimiliano Allegri ha avuto la meglio sul Siena per 2-1. Tutte le reti nel secondo tempo, dopo un avvio di partita decisamente avaro di emozioni. A sbloccare l’incontro ci pensa lo spagnolo Bojan, appena entrato, che al 67′ di testa trafigge l’incolpevole Pegolo per il momentaneo 1-0. Il raddoppio con Pazzini tredici minuti più tardi, su un discusso calcio di rigore. Accorcia le distanze nel finale Paolucci. Con questo risultato il Milan resta al settimo posto a quota 30 punti, portandosi momentaneamente a due punti dalla sesta piazza occupata dalla Roma (impegnata a Napoli stasera nel posticipo) e a cinque dal terzo posto, ultima posizione utile per agguantare la zona Champions League. Il Siena resta invece ultimo in classifica, con la zona salvezza lontana ora sei punti.
SECONDO TEMPO – La ripresa vede però il Milan iniziare con un piglio diverso. Complice anche l’ingresso in campo di Bojan, i padroni di casa trovano una freschezza sconosciuta nella prima frazione di gioco. Paradossalmente però è il Siena a sfiorare il clamoroso vantaggio, con Abbiati miracoloso sulla conclusione di Rosina, prima che l’ex blaugrana trovi la rete dell’1-0 con un colpo di testa impeccabile sul cross dalla destra di Kevin Prince Boateng. Dopo svariate occasioni fallite da Pazzini ed El Shaarawy, la squadra di Allegri trova il raddoppio a dieci minuti dal termine grazie ad un generoso penalty concesso per presunto atterramento di Pazzini in area. Si incarica della battuta lo stesso ex attaccante di Samp e Inter che non fallisce, siglando così il suo ottavo centro stagionale. Nonostante il doppio svantaggio il Siena ha la forza di riaprire la partita grazie al colpo di testa di Paolucci al minuto 87, lasciato tutto solo in area dalla difesa rossonera. I brividi finali però si esauriscono in quest’ultimo gol ed il Milan conquista i primi tre punti del nuovo anno.
PAGELLE MILAN-SIENA 2-1 Bojan 7: la palma di migliore in campo va al piccolo folleto catalano, che entrato al posto di uno spento Nocerino ha impiegato soltanto dieci minuto a stravolgere il match. Si va verso il 4-2-4, con Boateng insieme ad El Shaarawy larghi e il tandem Pazzini-Bojan al centro? Abbiati 7: la parata su Rosina ad inizio ripresa è decisiva ai fini del risultato. Il giusto premio ad Allegri che lo ha voluto di nuovo titolare al posto di Amelia. Boateng 6,5: è il simbolo del pomeriggio rossonero. Opaco e nervoso nel primo tempo, sciolto e arrembante nella ripresa. Suo l’assist per il gol del vantaggio di Bojan. Neto 6,5: fisicamente straripante, l’ex centrale difensivo dei portoghesi del Madeira offre una prestazione sicura. Peccato che predichi nel deserto. Rosina 6: ha sul sinistro il pallone del vantaggio ma Abbiati si supera. Generoso nel rendersi comunque sempre disponibile per creare qualcosa di diverso lì davanti.
Dopo la straordinaria vittoria di ieri della Juventus contro il Chelsea, che di fatto ha condotto Roman Abramovich ad esonerare Di Matteo, toccherà stasera alla squadra di Massimiliano Allegri onorare al meglio la bandiera italiana. Anderlecht-Milan dirà tanto, se non tutto, circa il futuro prossimo del Girone C. Le insidie della trasferta belga ormai le conosciamo già. Stasera sapremo se il Diavolo possa considerarsi definitivamente guarito oppure se il pareggio di Napoli sia stato soltanto un “lapsus” della squadra rossonera. L’obiettivo per El Shaarawy e compagni è quello dei tre punti. Un successo infatti consentirebbe al Milan di ottenere fin da oggi (Zenit permettendo) la qualificazione per gli ottavi di finale. Diversamente, una “x” rinvierebbe qualsiasi discorso al match contro i russi in programma a San Siro. Infine, una sconfitta ribalterebbe completamente la situazione del Gruppo C. Ovviamente quest’ultima ipotesi è tenuta a debita distanza da ogni singolo tifoso del Milan. Non va neanche dimenticato come Bruxelles rappresenti una tappa cruciale per la prossima finestra del mercato invernale. Staccare il pass per gli ottavi darebbe nuova linfa alle casse di Via Turati, quantificata in 14 milioni di euro. Tutto questo è Anderlecht-Milan, tutto questo è la Champions League.
MBOKANI– Reduce dal risicato successo contro il Kortrijk tre giorni fa, l’Anderlecht affronta i rossoneri con la concreta possibilità di mettere in seria difficoltà quello che è conosciuto come il club più titolato al mondo. Il ruolino di marcia casalingo dei belgi farebbe venire la pelle d’oca a qualunque avversario, sopratutto se questo avversario è reduce da un momento non certo brillante. Lo spauracchio continua a chiamarsi Dieumerci Mbokani, fin qui il capocannoniere della squadra allenata da John van den Brom. Lo stesso Mbokani ha siglato il gol vittoria dell’ultimo match giocato dall’Anderlecht in Champions League, rete con cui i belgi hanno rispedito al mittente lo Zenit di Spalletti.
LE CERTEZZE – Il Milan di Allegri riparte da due certezze: Stephan El Shaarawy e Bojan, entrambi titolari nell’incontro di stasera. Attenzione alle scelte del tecnico livornese, che potrebbe schierare nuovamente il 4-3-3 ammirato al San Paolo, rimettendo così in soffitta il 4-2-3-1. Come sabato contro il Napoli, il tridente dovrebbe essere completato da Boateng. A centrocampo l’insostituibile Montolivo sarà affiancato da De Jong e con ogni probabilità Nocerino. In difesa si registra un rientro importante, quello del colombiano Yepes, che andrà a sostituire Acerbi. Il ballottaggio per una maglia da titolare tra Constant ed Emanuelson in realtà non è mai esistito, con il primo che andrà regolarmente a ricoprire il ruolo di terzino sinistro dal primo minuto. A destra ci sarà il ragazzino De Sciglio. In porta Abbiati, nonostante le reiterate papere dell’ultimo periodo e le colorite parole dell’ad Galliani.
Le probabili formazioni di Anderlecht-Milan (21-11-2012) Anderlecht (4-2-3-1): Proto, Gillet, Kouyatè, Nuytinck, Deschacht, Biglia, Kljestan, Bruno, Praet, Jovanovic, Mbokani. Allenatore: John van den Brom Milan (4-3-3): Abbiati, De Sciglio, Yepes, Mexes, Constant, De Jong, Montolivo, Nocerino, Boateng, Bojan, El Shaarawy. Allenatore: Massimiliano Allegri
Ciao a tutti ragazzi, tredicesima giornata di serie A che avrà il suo interesse maggiore nei due anticipi del sabato dove la Juventus ospiterà la Lazio dei miracoli di VladoPetkovic ed il Napoli che tenterà di affondare il colpo di grazia ad un Milan che appare sempre più in crisi.
Consigli Fantacalcio giornata 13 guida alla formazione
Detto dei due anticipi di sabato, anche la domenica offre importanti spunti d’interesse con l’Inter che dovrà assolutamente riscattarsi in casa contro il Cagliari dopo la sconfitta di Bergamo e la bella Fiorentina di Montella che ospiterà proprio i nerazzurri guidati da mister Colantuono.
Juventus-Lazio sabato ore 18:00
Come al solito AntonioConte non ha fatto trapelare nulla durante la settimana ma prevediamo una coppa d’attacco bianconera formata da Vucinic e Quagliarella e con Pogba in mediana a causa dell’assenza di Pirlo. Importanti assenze anche fra gli ospiti, con Mauri e Lulic squalificati, consigliamo di dare un turno di riposo alla retroguardia e di schierare esclusivamente Klose, Hernanes e Candreva.
Napoli-Milan sabato ore 20:45
la banda rossonera affronterà un Napoli decisamente euforico dopo le due rimonte consecutive contro Dnipro e Genoa. Cavani e Hamsik restano in uno stato di grazia mostruoso e giochiamoci anche la carta Insigne. Nel Milan diamo un ultima occasione a Boateng mentre è da inserire assolutamente Bojan oltre all’immancabile Faraone.
Bologna-Palermo domenica ore 15:00
Partita molto importante per ambedue le compagini in campo, i rossoblù devono invertire il trend negativo e si affidano alla solita coppia Diamanti – Gilardino ma occhio anche al rientro di Morleo, alle incursioni di Taider e a ManoloGabbiadini. Fra i rosanero consigliamo ovviamente Brienza e Dybala con SantiagoGarcia ed Ilicic sugli scudi.
Inter-Cagliari domenica ore 15:00
Inter esplosiva in avanti con il trio Cassano–Milito–Palacio, puntiamo anche su Nagatomo e sull’immancabile Cambiasso. Fra gli ospiti lasciamo a riposo tutto il reparto difensivo ma non rinunciamo a Cossu, Pinilla e Sau.
Catania-Chievo ore 15:00
Padroni di casa che non hanno segnato nella scorsa giornata, una rarità, spazio a Gomez e Marchese con Legrottaglie possibile bonus. Nel Chievo occhio a Luciano, Thereau ed alla possibile sorpresa Vacek
Fiorentina-Atalanta ore 15:00
A dispetto della solidità della formazione viola, ci aspettiamo tanti bonus e quindi lasciamo a riposo i rispettivi reparti difensivi con l’unica eccezione rappresentata da Pasqual e Rodriguez. Inseriamo tutti i giocatori offensivi delle rispettive squadre.
Siena-Pescara ore 15:00
Non prevediamo tanti gol nonostante la difesa allegra del Pescara ma non rinunciamo ad Angelo, Rosina e Calaiò. Fra gli ospiti impossibile fare a meno del piede sinistro di Quintero oltre al ceco Weiss con la possibile sorpresa rappresentata da Nielsen.
Udinese-Parma ore 15:00
Partita indecifrabile con le due formazioni decisamente in palla e decise a raccogliere il bottino pieno. DusanBasta ha recuperato dall’infortunio, occhio ad Allan oltre che a TotòDiNatale ed al primo possibile gol di Armero. Nel Parma dentro Rosi, Marchionni ed Amauri ed a riposo tutti gli altri.
Sampdoria-Genoa domenica ore 20:45
Derby della Lanterna che definire decisivo per le sorti future delle due squadre è dir poco. Possibili molti cartellini e qualche espulso, Sampdoria praticamente senza attacco e quindi preferiamo l’inserimento di Borriello ed Immobile.
Roma-Torino lunedì ore 20:45
Solito nauseante discorso per quanto riguarda la formazione giallorossa, inserite tutti i giocatori dalla mediana in su e mandate in tribuna tutti gli altri. Nel Torino spazio a tutti gli attaccanti con RolandoBianchi in pole.
L’incubo è finito. Al triplice fischio di Milan-Chievo, San Siro torna a sorridere. Finisce 5-1 per i rossoneri, goleada. Cinque reti segnate da cinque giocatori diversi, una rarità per questa squadra, una rarità in questa stagione (l’ultima volta fu nel 1998, Milan-Inter 5-0). Sblocca Emanuelson, pareggia Pellissier dopo 120 secondi (calcio piazzato ancora fatale). C’è il tempo per i fischi, i soliti fischi. I continui errori di impostazione, il Chievo che prende sia fiducia che il pallino del gioco. Allegri torna a vedere i fantasmi, quelli che da inizio stagione tormentano le notti del livornese. Il modulo fantasia non pare volersi accendere. E’ tutto così complicato, tremendamente difficile. Il sole è tramontato da tempo a Milano, così come sul gioco del Diavolo. Ma poi…
TUKE – Le vicende degli eroi greci sono state da sempre condizionate dalla Tuke, il Fato. La stessa Tuke ha rivolto nuovamente gli occhi verso la squadra di Allegri. Nello spazio di cinque minuti i rossoneri trovano due reti, entrambe viziate da una deviazione che coglie impreparato Sorrentino. Prima Montolivo (secondo gol consecutivo dopo quello del Barbera), poi Bojan. Prima rete per lo spagnolo, sigillo che fa ben sperare in ottica futura. Le squadre rientrano negli spogliatoi con il Milan in vantaggio 3-1 e la Tukeche benigna assiste il Diavolo.
CALCIO – Da tempo immemore mancava nel tempio di San Siro. La parola calcio, nella sua essenza, torna a pervadere il prato rossonero. Libera la mente, leggere le gambe, agile il cervello. E quando le tre situazioni si completano nella stessa partita, va da sé che lo spettacolo acquisti una nuova forma. Constant finalmente convincente, Montolivo ormai padrone del centrocampo, Abate signore della fascia destra. C’è tempo anche per rivedere un Boateng nuovamente propositivo.
’92 – E’ un anno, è un numero, è un fuoriclasse. Parliamo di El Shaarawy, inarrestabile anche stasera. Suo il 4-1 (cross di Abate dalla destra), gol che chiude definitivamente il match. E sono otto i gol in campionato (nove se si conta la rete contro lo Zenit in Champions). Quarto gol nelle ultime quattro partite, ottavo negli ultimi 8 incontri (a secco soltanto nel derby, 7 giornata). Fenomeno. Novantadue è anche il minuto nel quale El Shaarawy confeziona l’assist vincente per la rete di Giampaolo Pazzini. L’ex interista trova così la prima rete a San Siro, la quarta in campionato dopo un lungo digiuno di oltre due mesi che durava dalla tripletta del Dall’Ara.
CLASSIFICA – Con i tre punti conquistati il Milan raggiunge il settimo posto a quota 14 punti, in compagnia di Roma e Cagliari. La quarta piazza, occupata dalla Lazio, è lontana cinque lunghezze. Il Chievo conferma invece di essere la cenerentola di San Siro, almeno quando incontro il Diavolo. Il 5-1 subito stasera è la dodicesima sconfitta consecutiva contro il Milan. Se non è record poco ci manca.
Pagelle Milan-Chievo 5-1
El Shaarawy 8: con il Faraone di quest’anno dovrebbero coniare l’8 d’ufficio. NEW AGE
Emanuelson 7: sblocca l’incontro, confeziona l’assist per Montolivo, corre tanto e con qualità. MI MANDA RAIOLA
Bojan 7: si è finalmente tolto un peso. Per lo spagnolo gol (3-1) e tante giocate. FANTASY
Abate 7: da quanto tempo non si vedeva un Abate così. Versione pendolino. DELUXE
Montolivo 7: la qualità che il Milan cercava a centrocampo. I gol che il Diavolo voleva dal centrocampo. REVOLUTION
Constant 6,5: quattro giorni son trascorsi da quella trasferta del Barbera. Da pacco a SORPRESA
Ambrosini 6,5: il capitano tiene alta la difesa rossonera, svolgendo un gran lavoro in fase difensiva. CAPITANO
Mexes 6: giornata tranquilla per il francese. CAMOMILLA
Zapata 6: leggi Mexes, una delle prime sufficienze stagionali. Anzi, LA PRIMA
Abbiati 6: incassa il gol di Pellissier senza poter far nulla. Per il resto della partita DISOCCUPATO
Pazzini 6: non si vede quasi mai. Vediamo Pazzini solo al 90′, quando si fionda sull’assist perfetto di El Shaarawy. MIRACOLATO
VIDEO MILAN-CHIEVO 5-1[jwplayer config=”240s” mediaid=”159082″]
Spazio alla fantasia. Questo lo slogan di Milan-Chievo, anticipo dell’undicesima giornata di Serie A. Massimiliano Allegri, da ormai due mesi sulla graticola, decide di dare fondo a quel poco di qualità rimasta nelle vene del Diavolo. Niente più 3-4-3, una follia dopo la chiamata di Berlusconi. Ecco tornare il 4-2-3-1, il modulo che più ha convinto tifosi e critica in questo avvio di stagione (lo stesso che portò i tre punti contro Zenit e Cagliari). Dall’altra parte c’è il Chievo, squadra rigenerata dalla cura Corini. Reduci dalla vittoria casalinga contro il Pescara (2-0 il risultato finale), i gialloblu hanno collezionato due successi, un pareggio e una sconfitta (al San Paolo contro il Napoli) da quando l’ex calciatore dei veneti si è seduto sulla panchina del club di Luca Campedelli.
TUTTI DENTRO – Non avendo più nulla da perdere, Allegri si riavvicina alla filosofia del Milan. Dietro la prima punta Pazzini (bocciato Pato), gioca lo spagnolo Bojan. Giusto premio per lo spagnolo, grande protagonista nella rimonta del Diavolo di martedì scorso al Barbera, quando ormai il baratro era a due passi per la formazione del tecnico livornese. Sulla fascia destra torna Emanuelson dopo la panchina di Palermo, anche in considerazione del fatto che questo Milan non può fare a meno della corsa dell’ex lanciere. Dall’altro lato ci sarà l’onnipresente El Shaarawy. L’ex Padova è diventato ormai il leader assoluto del nuovo gruppo rossonero a suon di gol e prestazioni monstre. A centrocampo Ambrosini si riprende il posto al fianco dell’insostituibile Montolivo, autore del primo gol con la maglia del Milan quattro giorni fa. In difesa l’assenza di Bonera costringe Allegri a schierare l’ennesimo reparto difensivo rivoluzionato da inizio stagione. Al centro giocheranno Mexes e Zapata, con terzini Abate e Constant. In porta confermato il ritorno tra i pali dal primo minuto di Christian Abbiati, che sostituirà il portiere in seconda Amelia.
RECORD? – Fin qui il Milan in casa ha vinto soltanto due partite, l’ultima sette giorni fa contro il Genoa (1-0, rete decisiva del Faraone). Stavolta gli avversari non avranno la maglia rossoblu, contro la quale il Milan ha ottenuto le uniche tre vittorie del campionato (Bologna, Cagliari e Genoa). Qualora il Diavolo uscisse imbattuto dal match di questo pomeriggio, Allegri conquisterebbe il terzo risultato utile consecutivo, un unicum in questa stagione.
MAL DI TRASFERTA – Il Chievo sembrerebbe la squadra perfetta per una resurrezione rossonera. I gialloblu infatti fin qui hanno sempre perso quando hanno giocato lontano dal Bentegodi (Parma, Juve, Palermo, Napoli). Ruolino di marcia disastroso, sebbene contro il Napoli (la prima trasferta con Corini in panchina), i veneti abbiano offerto sensibili segnali di miglioramento. Solo un gol segnato fin qui in trasferta, a fronte dei 9 gol subiti in quattro partite (di cui 4 al Barbera, sconfitta che è costata la panchina al tecnico Di Carlo).
PRECEDENTI – Negli ultimi dieci incontri disputati, il Milan ha sempre battuto il Chievo. Incredibile la striscia positiva dei rossoneri, che parte dal 25 ottobre 2006 (Chievo-Milan 0-1, rete di Jankuloswky) fino al successo dello scorso aprile (sempre 1-0 al Bentegodi con la rete di Muntari). Sempre contro il Chievo c’è poi un precedente particolarmente “agghiacciante”. Infatti l’ultimo gol di Pato è datato 27 novembre 2011, quando il Milan trionfò 4-0 a San Siro contro i clivensi. Che sia di buon auspicio per il Papero?
Le probabili formazioni di Milan-Chievo (11 giornata Serie A 2012-2013) Milan (4-2-3-1): Abbiati, Abate, Mexes, Zapata, Constant, Ambrosini, Montolivo, El Shaarawy, Emanuelson, Bojan, Pazzini. Allenatore: Allegri Chievo (4-3-3): Sorrentino, Frey, Andreolli, Dainelli, Dramè, Guana, Luca Rigoni, Marco Rigoni, Luciano, Pellissier, Stoian. Allenatore: Corini
Termina con il risultato di 2-2 Palermo-Milan, anticipo del turno infrasettimanale della decima giornata. Occasione sprecata per i padroni di casa, in vantaggio 2-0 per effetto delle reti di Miccoli e Brienza. Dopo il gol dell’ex fantasista della Reggina, Allegri rivoluzione l’assetto tattico della propria squadra. Il cambio dà i frutti sperati. Rimonta rossonera nel segno di Montolivo e El Shaarawy, sempre più uomo della provvidenza in casa Milan. Quello di ieri sera è il sigillo numero 7 per il Faraone, l’ottavo se si conta anche il gol in Champions League contro lo Zenit. Numeri impressionanti per chi aveva segnato soltanto due gol nella passata stagione. La vacanza ai Caraibi è ormai ad un passo per il numero 92 del Milan. Omaggio della casa, paga capitan Ambrosini.
CHE CONFUSIONE – Probabilmente El Shaarawy nella sua vacanza non verrà seguito da Allegri, ancora intento a cambiare giocatori e numeri, lavoro che lo fa avvicinare più a un matematico che ad un allenatore. La sensazione però è che nemmeno Allegri sappia come abbia mandato in campo i suoi uomini (3-5-2) e come sia riuscito in una rimonta che pareva impossibile dopo il secondo gol di Brienza. Cambiare in continuazione non è certamente salutare per una squadra in crisi d’identità e che cerca di risalire la classifica. A Milanello non servono gli indovini con i numeri, il calcio non è il superenalotto.
FANTASMA– Avrà pure cambiato numero di maglia, ma quello visto ieri al Barbera aveva più le sembianze di un fantasma che un giocatore. Parliamo di Pato, lanciato titolare da Allegri dopo i buoni segnali offerti tre giorni fa contro il Genoa. In Sicilia il brasiliano decide di tornare piccolo piccolo. Spreca una grande palla di Montolivo in avvio di partita, facendosi rubare il pallone quando era ormai solo davanti a Ujkani. Da lì in avanti Pato si assenta e si trasforma in ectoplasma. Qualcuno dovrebbe ricordargli che ad aspettarlo a casa c’è una certa Barbara.
EL DORADO – Entrato nel secondo tempo in coppia con Pazzini, Bojan ha stravolto gli equilibri del match. Allegri l’ha schierato dietro il Pazzo, ridisegnando per il Milan l’antico 4-2-3-1, con Emanuelson (entrato al posto di Flamini) ed El Shaarawy sugli esterni. Lo spagnolo è subito andato vicino al gol con un gran tiro, bravo Ujkani nella circostanza. Poi ha fornito l’assist decisivo per la rete di Montolivo. L’ex Barcellona suona la carica e insieme ad El Shaarawy spinge il Milan a schiacciare nella propria metà campo i rosanero in cerca del pareggio. Gasperini vede lentamente sgretolarsi i sogni di vittoria. La sentenza è decisa al 35′ della ripresa. Bojan ed El Shaarawy, i ragazzi con più classe in questo Milan. I tifosi del Palermo l’hanno capito, e Allegri?
Pagelle Palermo-Milan 2-2 (30-10-2012) Constant 4: perché continuare con questo strazio? Nel primo tempo per poco non ripete il penalty di Malaga, poi si trasforma in uomo-assist per Miccoli. PACCO Montolivo 7: l’ex Fiorentina non smette di crederci. Regala un cioccolatino alla Pirlo al fantasma, dimostrando di avere i raggi infrarossi al posto delle pupille. Quello di ieri sera è il suo primo gol con la maglia del Milan (o secondo, se si conta quello nel derby). BIONICO Bojan 7,5: Allegri trova nello spagnolo il suo El Dorado. E’ l’uomo che forse più di El Shaarawy cambia il corso degli eventi. APOCALISSE Pato 4: nelle interviste post-Genoa parlava di essere rinato. Vedendolo ieri ci viene da pensare allora che la reincarnazione esiste. Purtroppo il Papero però ha scelto il corpo sbagliato. ECTOPLASMA El Shaarawy 7,5: il rimpianto più grande per il Faraone è quello di essere un fenomeno in una squadra che lotta per non retrocedere. FREGATO Gasperini 5: ha incontrato il Milan di Allegri due volte. A Pechino vinceva 1-0 prima di subire nella ripresa la rimonta milanista. Ieri vinceva 1-0, ha avuto anche uno scatto d’orgoglio portandosi sul 2-0. Ma è tutto inutile, la rimonta e i due gol rossoneri proprio non riesce ad evitarli. CRICETO
Ciao a tutti ragazzi, ecco le dritte per la sesta giornata di Serie A con la speranza di indovinare tutti i consigli che la nostra redazione ha preparato per voi.
Consigli Fantacalcio sesta giornata
Sesta giornata del campionato di Serie A e conclusione del tour de force che tutte le squadre hanno dovuto affrontare a causa del turno infrasettimanale. Dobbiamo fare assolutamente i conti con gli infortuni e le decisioni dei mister di far rifiatare qualche pezzo da novanta in vista degli impegni europei della prossima settimana.
Parma-Milan sabato ore 18
Partita interessantissima al Tardini con i padroni di casa desiderosi di continuare nelle belle prestazioni offerte sino ad ora e gli ospiti rossoneri chiamati alla conferma dopo la vittoria in casa contro il Cagliari. Fra i ducali da inserire l’italo-brasiliano Amauri, in cerca del primo gol stagionale e Biabiany che ha smaltito dall’infortunio e dovrebbe subentrare a partita in corso. Nel Milan potrebbe essere la volta buona per Bojan ed un occhio attento anche agl inserimenti di Emanuelson.
Juventus-Roma sabato ore 20:45
Sfida che si preannuncia spettacolare e ricca di tensione, prevediamo gol e tanti bonus quindi da inserire tutti i reparti offensivi mentre si potrebbe dare un turno di riposo ai centrali delle rispettive squadre. Alessandro Matri potrebbe partire dal primo minuto e quindi da schierare assolutamente con Andrea Pirlo che potrebbe rifiatare in vista della Champions di martedì.
Udinese-Genoa domenica ore 12:30
I padroni di casa bianconeri devono conquistare punti in casa e si affideranno come al solito a Totò Di Natale. Inseriamo anche Basta e Ranegie mentre fra i rossoblù devono essere verificate le condizioni di Immobile e Borriello ma se dovessero giocare devono essere schierati.
Atalanta-Torino domenica ore 15:00
Due formazioni in forma e che producono anche un discreto calcio, German Denis deve segnare perché a secco da un po’ di giornate mentre fra i granata si potrebbe scommettere su Stevanovic ed Alessio Cerci.
Bologna-Catania ore 15:00
La squadra di mister Pioli è reduce dalla sconfitta di Siena, Alessandro Diamanti dovrebbe aver recuperato e quindi da inserire nelle vostre formazioni al pari di Gilardino e Morleo. Nel Catania sono intoccabili i tre davanti con l’aggiunta di Lodi sempre pronto a fornire assist e gol su calcio piazzato.
Cagliari-Pescara ore 15:00 Ficcadenti si gioca la conferma in panchina contro un Pescara in ottima forma, Pinilla è chiamato al primo squillo di tromba al pari di Ibarbo mentre fra gli ospiti, Quintero riparte titolare con un occhio di riguardo sempre sullo slovacco Weiss e su Vukusic.
Lazio-Siena ore 15:00
Prevediamo una vittoria dei padroni di casa quindi spazio in formazione a tutti i giocatori della Lazio con il brasiliano Ederson possibile sorpresa positiva. Fra i senesi da schierare esclusivamente Emanuele Calaiò e Rosina mentre da evitare tutto il reparto difensivo bianconero.
Palermo-Chievo ore 15:00
Potrebbe essere contro il Chievo la prima vittoria in campionato dei rosanero, Fabrizio Miccoli e Josip Ilicic sentono odor di gol mentre fra gli ospiti Cruzado, Pellissier e Sorrentino garantiscono sempre buoni voti.
Sampdoria-Napoli ore 15:00
Partita verità per Ciro Ferrara e Walter Mazzarri, il brasiliano Eder è l’unico attaccante rimasto fra i blucerchiati dopo l’infortunio di Pozzi e la squalifica di Maxi Lopez. Scommesse in formazione per Obiang e Krsticic mentre fra i partenopei dovrebbe riposare fra i titolarissimi solo Inler.
Inter-Fiorentina ore 20:45 Snejider è fuori un mese, possibile occasione per Coutinho a Alvarez. Pereira da inserire assolutamente al pari di Guarin che deve riscattare le ultime opache prestazioni. Fra i viola consigliamo di schierare tutti i giocatori che avete nelle vostre rose considerato l’ottimo calcio espresso sino ad ora dai ragazzi di Vincenzo Montella.
Stasera al Dall’Ara si gioca Bologna-Milan, anticipo della 2 giornata di Serie A. Il calendario dice che siamo soltanto al primo di settembre, in casa rossonera però la tensione è già ai livelli di guardia. La sconfitta casalinga sette giorni non ha fatto altro che confermare i dubbi e i malumori di addetti ai lavori e tifosi. Una settimana dopo il Milan può contare su un Bojan e De Jong in più, con l’olandese che va a rimpiazzare il connazionale Van Bommel, tornato al termine della scorsa stagione al Psv. Le due new entry, oltre a Niang, rientrano nella lista dei convocati per la partita di questa sera, pronti a subentrare nel corso del match. I padroni di casa, orfani di Gaston Ramirez (trasferitosi in Premier), sperano in una grande prestazione dell’azzurro Diamanti.
Pazzini titolareAllegri sceglie di proseguire con il 4-3-1-2, marchio di fabbrico del Milan recente. In porta Abbiati guiderà la difesa a 4 composta da De Sciglio (ancora indisponibile Abate), Bonera-Acerbi coppia centrale e Antonini a sinistra. A centrocampo si registra il rientro del capitano Ambrosini, schierato in posizione centrale, con Montolivo mezz’ala sinistra e Nocerino incursore a destra. Confermato Boateng dietro il tandem d’attacco composto da Pazzini ed El Shaarawy. Solo panchina quindi per l’ex blaugrana Bojan.
Riscatto Gila Il Bologna ha perso Ramirez. L’uruguaiano è stato rimpiazzato numericamente da Gilardino. L’ex attaccante di Milan e Fiorentina partirà dalla panchina. Nel 3-5-1-1 di Pioli, Diamanti agirà alle spalle di Acquafresca, mentre a centrocampo il tecnico rossoblu decide di schierare da subito il neo acquisto Pazienza. La difesa a tre sarà guidata da Antonsson, aiutato da Carvalho e Cherubin.
Chiave di lettura Le squadre di Pioli si sono sempre contraddistinte per essere ben organizzate e capaci di far male in qualsiasi momento della gara. Al Milan le squadre chiuse sono storicamente indigeste, limite che viene elevato all’ennesima potenza se al centro dell’attacco manca una punta di peso (come poteva esserlo Ibrahimovic in questi due anni). Adesso c’è Pazzini, ma l’ex blucerchiato non ha la fisicità dello svedese. D’accordo, è un buon colpitore di testa, il problema però è che al Milan manca la spinta sulle fasce. Non crediamo infatti che Antonini da una parte e sopratutto De Sciglio dall’altra potranno fare molto in questo senso. Quindi il Pazzo dovrà essere bravo a capitalizzare qualsiasi pallone sporco che avrà a disposizione. A questo punto diventano fondamentali gli inserimenti di Boateng per creare una certa apprensione alla difesa a tre dei padroni di casa, sulla carta piuttosto lenta e statica. Un ruolo importante sarà anche quello giocato da El Shaarawy. Il Faraone infatti dovrà sfruttare l’uno contro uno sulla carta favorevole contro Cherubin o Carvalho, con Antonsson che probabilmente prenderà in consegna Pazzini. Sarebbe conveniente per Boateng attaccare da sinistra verso il centro, riuscendo così a mettere in difficoltà un farraginoso Motta e dando la possibilità a Nocerino di sganciarsi da destra, dove può creare un’interessante catena con El Shaarawy. Non riteniamo infatti che Taider disponga della dinamicità dell’ex rosanero, che quindi potrebbe sfruttare questo duello a suo favore. Ambrosini sarà chiamato ad un lavoro importantissimo: in fase di non possesso dovrà essere bravo ad aiutare verosimilmente Antonini nell’uno contro uno con Diamanti, e in fase di possesso invece scaricare palla su Montolivo il più velocemente possibile. Il Milan poi dovrà ricordarsi di essere una squadra molto pericolosa attraverso le verticalizzazioni: El Shaarawy e Boateng non chiedono altro.
Probabili formazioni Bologna-Milan, 2 giornata Serie A 2012-2013
Bologna (3-5-1-1): Agliardi, Carvalho, Antonsson, Cherubin, Motta, Pazienza, Taider, Guarente, Morleo, Diamanti, Acquafresca.
A disposizione: Stojanovic, Lombardi, Sorensen, Abero, Pulzetti, Garics, Radakovic, Pasquato, Gabbiadini, Gimenez, Gilardino. Allenatore: Pioli. Milan (4-3-1-2): Abbiati, De Sciglio, Bonera, Acerbi, Antonini, Montolivo, Ambrosini, Nocerino, Boateng, Pazzini, El Shaarawy.
A disposizione: Amelia, Gabriel, Zapata, Yepes, Mesbah, Traorè, Flamini, De Jong, Constant, Emanuelson, Bojan, Niang. Allenatore: Allegri.