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  • Montepaschi Siena, uno scudetto tra mille difficoltà

    Montepaschi Siena, uno scudetto tra mille difficoltà

    Ancora Siena. Settimo tricolore di fila per la Montepaschi, capace di chiudere al quinto atto la contesa con l’Acea Roma. Ma non è stato uno scudetto come tutti gli altri per i toscani. Nell’estate scorsa infatti la crisi che investi il main sponsor, la Montepaschi, aveva ridimensionato progetti ed ambizioni. Via il tecnico protagonista degli anni d’oro Simone Pianigiani, divorzio con pezzi da novanta come McCalebb, Andersen, Kaukėnas, Lavrinovič e Zisis mentre Stonerook si ritira. In panca c’è quel Luca Banchi che Siena la conosce bene avendo fatto per anni il vice di Pianigiani. Organico rinnovato, restano i vari David Moss, Marco Carraretto e Tomas Ress, gente si di valore ma che adesso deve salire in cattedra e prendere in mano la squadra senza avere accanto gente più esperta. Tra gli altri giungono in Toscana Daniel Hackett e Bobby Brown, innesti che nel corso della stagione risulteranno decisivi. Come lo è poi l’innesto dicembrino di Benjamin Ortner arrivato al posto di Kasun e dimostratosi più efficace di quest’ultimo.

    Luca Banchi, allenatore della Montepaschi Siena © AFP/ Getty Images
    Luca Banchi, allenatore della Montepaschi Siena © AFP/ Getty Images

    La stagione però non era iniziata affatto bene, con la sconfitta in Supercoppa contro Cantù. Un inizio in salita, e il doppio impegno tra campionato ed Eurolega di certo non facilita il compito. Ma Siena c’è, pur non essendo come quella degli altri anni. Nei momenti decisivi sa tirare fuori le unghie, come nella finale di Coppa Italia vinta di tre punti contro Varese. In campionato si accusa parecchio la stanchezza e la squadra fatica a stare tra le prime quattro. Tanto che l’eliminazione dall’Eurolega viene vista quasi come una sorta di sollievo. La Mens Sana però chiude al quinto posto in campionato. Non l’ideale per i playoff, anche per i corsi e ricorsi storici: era dal 1995/1996 che una squadra, allora l’Olimpia Milano, non vinceva lo scudetto partendo da questa posizione. E ai toscani toccano proprio i meneghini, che nei quarti di finale cominciano meglio portandosi prima sul 2-0 e poi sul 3-2.

    Uno scatto d’orgoglio, su campo avversario, consente però al Siena di vincere nel match decisivo e di approdare cosi in semifinale. Avversario Varese, anche qui con fattore campo sfavorevole. Siena stavolta parte meglio, si porta sul 3-1, ma subisce la rimonta. Nel match decisivo però la squadra di Banchi non fallisce e centra un grandissimo salto in finale dove c’è l’Acea Roma. I pronostici sono dalla parte dei capitolini che però steccano la prima in casa. Si rifanno poco dopo, ma Siena nella due gare seguenti farà valere il fattore campo. Il 3-1 regala tre match point ai ragazzi di Banchi. Che non si fanno pregare e sfruttano il primo di questi travolgendo in trasferta Roma di 16 e festeggiando uno scudetto inatteso e dal sapore particolare rispetto a tutti gli altri. Una festa a metà per Banchi che dopo anni ha annunciato l’addio alla Mens Sana, e chissa che con lui non parta anche Hackett. Magari entrambi con destinazione Milano. Tanto la Montepaschi Siena agli stravolgimenti è abituata. Cosi come a vincere.

  • Eurolega: Siena mette il turbo nel finale, Olympiacos ko

    Eurolega: Siena mette il turbo nel finale, Olympiacos ko

    Energia, velocità e Bobby Brown. La Montepaschi Siena compie l’impresa sul campo dei campioni d’Europa dell’Olympiacos e conquista la quarta vittoria consecutiva nelle Top 16 Eurolega, conservando il primato nel girone insieme con Vitoria. Nessuno fino a un mese fa avrebbe scommesso un solo euro su questo filotto incredibile di successi europei della nuova Siena targata coach Bianchi, che è riuscita a zittire una ad una le cosiddette grandi, come Maccabbi alla prima giornata e lo stesso Olympiacos, sconfitto per 72-74 dopo un finale di gara da vedere e rivedere ancora per milioni di volte. Già, proprio lei, Siena, orfana del totem Pianigiani e di McCalebb fra gli altri, che all’improvviso si scopre grande anche in Europa, laddove fino a qualche mese fa aveva recitato un ruolo di sparring partner o quello di eterna seconda. Stavolta invece tutto sembra essere diverso, tutto sembra combaciare alla perfezione con il sogno dei tifosi di Siena che da anni ormai desiderano tornare in trionfo dalle Final Four, e spezzare così l’incantesimo che vede le squadre italiane a secco dal lontano 2001, quando l’allora Kinder Bologna ebbe la meglio sugli spagnoli del TAU.

    Bobby Brown, il Dio straniera in Grecia | ©STR/AFP/Getty Images
    Bobby Brown, il Dio straniera in Grecia | ©STR/AFP/Getty Images

    EPPURE – Eppure quando mancavano 50″ alla sirena lunga Siena era addirittura sotto di cinque punti. Uno svantaggio che già di per sé renderebbe un eventuale successo complicatissimo, se poi ci aggiungi l’avversario, se poi ci aggiungi la location, allora capisci che non stiamo parlando più di una semplice partita vinta ma di una vera e propria impresa, se non anche qualcosa di più. A 35″ dal termine ci pensa Ress a schiacciare per il 72-69. Tre punti di distacco e palla in mano ai giocatori dell’Olympiacos. Tutto sarebbe finito
    se solo Law non avesse sbagliato l’impossibile, ma in Grecia ieri erano tutti in ferie, comprese tutte le divinità panelleniche. Un dio però c’era in campo, ed era Bobby Brown. Prima invita Antic al fallo mentre ha i piedi staccati dall’arco, infilando tre tiri liberi per il pareggio. Nel possesso successivo l’Olympiacos è nuovamente beffata dallo stesso Brown che si fa tutto il campo in un amen per il canestro del sorpasso a 1″7 dalla sirena. Le fiabe ancora esistono nel mondo del basket.

    Olympiacos: Spanoulis 13, Hines 13, Shermadini 9
    Siena: Brown 22, Hackett 11, Ress 10

    Classifica TOP 16 Eurolega classifica gruppo F

    1. Vitoria 4-0
    2. Siena 4-0
    3. Khimki 3-1
    4. Barcellona 3-1
    5. Olympiacos 1-3
    6. Maccabi 1-3
    7. Besiktas 0-4
    8. Fenerbache 0-4
  • Eurolega, Montepaschi Siena batte il Khimki 82-76

    Eurolega, Montepaschi Siena batte il Khimki 82-76

    MONTEPASCHI SIENA – KHIMKI 82-76: Serata pazzesca al PalaEstra, con la Montepaschi Siena che firma l’impresa contro i temibili russi del Khimki e conquista la terza vittoria di fila in queste Top 16 di Eurolega. Dopo la grande paura iniziale (16-2 dopo soli 3 minuti di gara), i toscani hanno trovato nelle stoppate di Ress (4 complessive, ma anche 16 punti e 10 rimbalzi, mvp della serata) e nei tiri dall’arco di Bobby Brown (top scorer con 20 punti) e David Moss (10 punti, 3/5 da tre), il contributo fondamentale per un successo alla vigilia quantomeno inaspettato. E così ai russi non basta l’ottima prova di Kelvin Rivers (13) oltre a quella di Loncar (12), sebbene quest’ultimo sia stato penalizzato dai falli, per scongiurare il primo ko dopo due vittorie consecutive.

    1 QUARTO – Dopo 180 secondi e spiccioli dalla palla a due, il tabellone del PalaEstra fotografa uno scenario da incubo per i tifosi della Montepaschi, con i russi avanti 16-2, break aperto da Loncar e chiuso da Vyaltsev. I gialli sembrano dei marziani se rapportati ai padroni di casa. Siena però riesce a rimettersi da subito in carreggiata. La scossa arriva dalle due stoppate di Tomas Ress e Sanikidze, i punti da tante triple, come quelle di Moss e Bobby Brown. E’ proprio l’americano a piazzare la bomba per il meno 2 (20-22) a 70 secondi dalla fine del primo quarto, salvo poi subire sette punti in un amen da Kelvin Rivers per il 20-27 finale.

    David Moss | ©BULENT KILIC/Getty Images
    David Moss | ©BULENT KILIC/Getty Images

    2 QUARTO – La Montepaschi viene ricacciata a meno 9 con i due tiri liberi iniziali di Paul Davis. I russi però si accorgono presto di dover fare i conti con la serata di grazia dall’arco di Siena, che segna a ripetizione con David Moss e Bobby Brown, che chiude a 11 punti (3/4 da tre) il primo tempo. Una schiacciata di Tomas Ress regala la parità ai padroni di casa (38-38)quando mancano 47 secondi alla fine, ma la tripla di Fridzon e l’1/2 a cronometro fermo di Sanikidze fissano il punteggio sul 39-41 all’intervallo lungo.

    3 QUARTO – Al rientro dagli spogliatoi gli uomini di coach Bianchi partono a razzo. Matthew Janning firma 5 punti consecutivi per il primo sorpasso Siena (44-43) dopo i primi due minuti. I russi però riscappano avanti e piazzano un mini-break di 7-0, che consente loro di avere un vantaggio di 6 punti a metà terzo quarto. La replica della Montepaschi non si fa attendere e dopo i due canestri di Jannings e Ress, arriva il lay up di Sanikidze per il 50-50. Nel finale torna sopra il Khimki di 5 punti (54-59), ma il quarto fallo di Zoran Planinic e il conseguente fallo tecnico fischiato alla panchina russa spingono Siena al nuovo sorpasso della serata con la tripla di Ress 60-59 a 30 secondi dal termine. Ci pensa poi ancora Rivers a riagguantare il pareggio (60-60) con dieci minuti ancora da giocare.

    4 QUARTO – Il PalaEstra si trasforma in una vera bolgia in avvio di quarto quarto. Dopo un mini-break a favore degli ospiti (60-65), i ragazzi di coach Bianchi rimettono il naso avanti con Sanikidze (67-65) ma sopratutto grazie alla strepitosa prestazione difensiva di Tomas Ress (cinque rimbalzi e 4 stoppate con ancora sette minuti da giocare). Per Siena si rivelano fondamentali anche le due triple di Kangur (2/4 da tre) e il lay up di Hackett, con quest’ultimo che spende il quinto fallo quando mancano 120 secondi allo scadere. All’ultimo giro di lancette arriva la svolta con la tripla di Bobby Brown (77-74) e il tiro libero di David Moss per il +4 di Siena. Sempre dalla lunetta Tomas Ress aggiunge altri due punti alla sua esemplare prestazione per l’80-74, massimo vantaggio dei padroni di casa a 18 secondi dal termine.

  • Top 16 Eurolega, impresa Siena contro il Fenerbache dell’ex Pianigiani

    Top 16 Eurolega, impresa Siena contro il Fenerbache dell’ex Pianigiani

    Seconda vittoria consecutiva per la Montepaschi Siena nelle Top 16 Eurolega. Dopo il successo casalingo contro gli israeliani del Maccabbi, Siena batte l’ex Pianigiani in Turchia per 98-92, in una partita dove gli attacchi l’hanno fatta da padrone. Partita tesissima fino al 39′, quando il match ha sorriso al quintetto di coach Bianchi. Per il Fenerbache secondo ko consecutivo, che mette seriamente in pericolo la qualificazione ai play-off, confermando sostanzialmente il giudizio avuto durante la prima fase, quando i turchi non impressionarono, ottenendo il pass per le Top 16 soltanto negli ultimi quaranta minuti contro Cantù. La capolista della TBL (12-1) non è forse ancora pronta per competere in Eurolega, e l’eliminazione appare come l’esito più scontato.

    Fenerbache – Montepaschi Siena 92-98

    Partenza a razzo delle due squadre, che chiudono il primo quarto con un fantascientifico 26-26, a dispetto delle previsioni della vigilia che volevano un match molto nervoso alla Ulker Sports Arena. Fin dai primi dieci minuti si ergono a protagonisti i due giocatori su cui vivrà l’intera partita, Bobby Brown da una parte e Bogdanovic dall’altra, letteralmente immarcabili per le due difese. Sempre nel primo periodo inizia ad emergere con costanza un fattore importante per Siena, i rimbalzi offensivi (7-1), leggibile attraverso il differente passo della Mens Sana rispetto agli statici turchi (escluso Bo McCalebb, of course).

    Nel secondo quarto Fenerbache prova a prendere in mano le redini dell’incontro, sfruttando la giornata di grazia di Bogdanovic (18 punti dopo i primi 20′, a meno 1 dal high-season fatto registrare a Barcellona nella prima partita delle Top 16). E’ sopratutto il mini-break nel finale (7-0) che consente al Fenerbache di chiudere avanti con sei punti di vantaggio (51-45) all’intervallo lungo.

    In avvio di terzo quarto i padroni di casa guidati da Pianigiani scappano subito a più 8 su Siena (53-45) con l’ex McCalebb. Da qui in avanti però Bobby Brown diventa assolutamente devastante. Una sua schiacciata riporta la Mens Sana sotto (55-54) a metà periodo, ma Fenerbache trova ancora in Bogdanovic un fattore assoluto e allunga fino al massimo vantaggio di +11 (69-58) a 3.40 dalla fine del penultimo quarto. Siena non molla comunque di un centimetro, e con Bobby Brown e la preziosa collaborazione di Sanikidze, riaccorcia fino al 73-69 con cui si conclude il terzo tempo.

    Siena amara per l'ex Pianigiani | ©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images
    Siena amara per l’ex Pianigiani | ©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    Gli ultimi dieci minuti sono da brividi. Fenerbache è sempre avanti, addirittura ritrova 7 lunghezze di vantaggio con Onan (79-72) a 8.39 dalla sirena. La rimonta però è dietro l’angolo. Tre triple di Moss, Bobby Brown e Kangur tengono in vita Siena che si appresta all’ultimo decisivo sforzo per raggiungere una vittoria che sa di impresa.

    Sliding doors dell’incontro è il fallo sulla linea dell’arco di Sato contro Bobby Brown, che con tre liberi (14/14 a cronometro fermo per l’mvp della serata) riporta Siena in parità (85-85) a 4.28. Entra poi in scena Ress, fin lì non pervenuto, che inchioda al tabellone il lay up di McCalebb del possibile nuovo sorpasso Fenerbache. I turchi non rimetteranno più il becco avanti.

    La schiacciata di Tomas Ress a 3 minuti dalla fine spinge Siena avanti di 3 punti (85-88). L’ex Fortitudo infila 6 punti consecutivi (gli unici della sua partita) fondamentali per la vittoria dei suoi, dimostrando anche in Turchia di essere comunque uno dei giocatori più preziosi a disposizione di coach Bianchi. Il finale di partita è una guerra di tiri liberi che di fatto non cambia l’ordine delle cose. L’ultimo canestro è di Bobby Brown, che completa una serata mostruosa con 41 punti e 7 assist.

    Siena sale a quattro punti dopo le prime due sfide. Pianigiani invece mastico amaro, con la sua squadra ancora ferma al palo.