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  • Superbike: a Monza guida Haslam, record di velocità per Biaggi

    Superbike: a Monza guida Haslam, record di velocità per Biaggi

    Sul tracciato di Monza dove domenica si correrà l’attesissimo Gran Premio d’Italia, Leon Haslam apre il weekend brianzolo da leader beffando proprio negli ultimi istanti di sessione Max Biaggi facendo registrare la migliore prestazione in 1:42.934. Solo 19 millesimi dividono il pilota inglese della Bmw dal romano campione del mondo in carica che si può consolare con il record di velocità per la categoria, la Superbike, toccando con la sua RSV4 sul lunghissimo rettilineo finale i 332.5 km/h.

    I due piloti sono stati gli unici a scendere sotto il muro dell’1:43 e precedono nell’ordine Eugene Laverty (1:43.265) in sella alla Yamaha, il sorprendente Ayrton Badovini su Bmw, a chiudere la prima fila; poi seguono Jonathan Rea con la prima Honda e Noriyuki Haga su Aprilia, per il nipponico ottimo risultato sulla pista che può considerare di casa visto che abita a pochi passi dall’Autodromo. A chiudere la seconda fila la Yamaha di Marco Melandri, alla “prima” sulla pista di Monza, e Troy Corser. Male il leader della classifica iridata Carlos Checa che con la sua Ducati chiude con il 14esimo tempo ad oltre un secondo da Haslam.
    Domani le seconde qualifiche e poi la Superpole a partire dalle 15:00.

  • Superbike: A Donington vincono Melandri e Checa. Weekend “nero” per Biaggi

    Superbike: A Donington vincono Melandri e Checa. Weekend “nero” per Biaggi

    Gara 1 – Il GP d’Europa sul circuito di Donington Park segna la prima vittoria nell’era Superbike per Marco Melandri. Il ravennate, che si è imposto dopo una grande rimonta, ha raggiunto e superato a due giri dal termine il ceco Jakub Smrz, che non ha avuto possibilità di replica e ha lasciato andare via l’ex pilota della MotoGP.
    In terza posizione Carlos Checa, anch’egli autore di una grande rimonta e giunto sul gradino più basso del podio. Lo spagnolo ha vinto la lotta all’ultimo giro con Leon Haslam, e conferma cosi la sua leadership nella classifica mondiale.
    Max Biaggi, apparso molto nervoso per tutto il weekend, non è andato oltre la settima posizione, chiudendo dietro la Honda di Johnatan Rea e la Aprilia di Noriyuchi Haga. Ottava l’altra Aprilia di Leon Camier.
    Protagonista di una bella gara è stata la Kawasaki di Tom Sykes. Il britannico è protagonista fino a cinque giri dal termine del terzetto che lotta per la seconda posizione con Camier, Melandri e Haslam, ma poco dopo commette un errore alla variante Fogarty, perdendo il controllo della sua moto e finendo a terra. Niente da fare per lui,che è costretto al ritiro, ma resta la consolazione di aver disputato una bella gara.
    Stessa sorte per Michel Fabrizio, che dopo poco più di metà gara è costretto a parcheggiare la sua Suzuki ai box. Ritiro anche per lui.

    Gara 2 – Carlos Checa mette la sua terza firma stagionale in gara 2, l’ottava della sua carriera in Superbike. Lo spagnolo, forte di aver montato la gomma morbida, scatta bene in partenza e va subito in fuga, confidando di prendere più margine possibile sul suo diretto inseguitore, Melandri, che invece montava una gomma dura. Il ravennate della Yamaha resta attardato nella lotta con Camier per il secondo posto e atre giri dalla fine non ce la fa ad andare a riprendere lo spagnolo della Ducati, che va a vincere con oltre 2″ di vantaggio.
    Ai piedi del podio Leon Haslam, che batte all’ultimo giro Joan Lascorz, con l’ottima Kawasaki.
    Weekend da dimenticare invece per Max Biaggi. Dopo la rissa sfiorata nella giornata di ieri con Melandri a causa di un malinteso durante le qualifiche, il campione del mondo in carica sbaglia la partenza, partendo leggermente in anticipo, poi non si avvede della segnalazione che lo obbligava a percorrere un drive through. Infine la bandiera nera, che lo costringe al ritiro, e a scalare posizioni nella classifica mondiale.

     

    A completare la giornata nera dell’Aprilia la scivolata nei primi giri di gara di Noriyuchi Haga. Il giapponese riprende la corsa, ma non va oltre la 17esima posizione. Ottima settima posizione, invece per Michel Fabrizio che riscatta una prima manche abbastanza deludente.

  • Superbike: Checa si ripete, pole a Donington. Biaggi è 6°

    Superbike: Checa si ripete, pole a Donington. Biaggi è 6°

    Dopo la superpole conquistata un mese fa a Phillip Island nel primo appuntamento stagionale del Mondiale 2011 Superbike, Carlos Checa si ripete anche sul circuito tecnico di Donington Park dove domani si correrà il Gran Premio d’Europa.
    Il pilota della Ducati ha staccato il miglior tempo in 1:28.099 che gli vale la quarta pole position in carriera nel campionato delle derivate di serie precedendo la Bmw di Leon Haslam, staccata di 266 millesimi, e la sorprendente Kawasaki di Tom Sykes a quasi mezzo secondo. A chiudere la prima fila la Ducati di Jakub Smrz mentre il campione del mondo in carica Max Biaggi si è dovuto accontentare solo della sesta piazza. In mezzo, con il quinto tempo, Noriyuki Haga in sella all’Aprilia del team Pata e a completare la seconda fila il compagno di squadra di Biaggi Leon Camier e la prima Honda di Jonathan Rea.

    Male le Yamaha ufficiali con Marco Melandri e Eugene Laverty, protagonisti di un’ottima qualifica ieri, che sono rimaste fuori dalla terza sessione, quella decisiva, che assegna la superpole. Il ravennate, che partirà nono, ha avuto un diverbio con Biaggi accusandolo di averlo ostacolato nel S2 rallentando il suo giro lanciato. In difficoltà sul circuito inglese anche Michel Fabrizio che con la sua Suzuki non è andato oltre l’11esimo tempo.
    Domani Gara 1 a partire dalle 13:00 e Gara 2 alle 16:30.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. CHECA DUCATI 1:28.099
    2. HASLAM BMW 1:28.365 +0.266
    3. SYKES KAWASAKI 1:28.556 +0.457
    4. SMRZ DUCATI 1:28.561 +0.462
    5. HAGA APRILIA 1:28.673 +0.574
    6. BIAGGI APRILIA 1:28.702 +0.603
    7. CAMIER APRILIA 1:28.737 +0.638
    8. REA HONDA 1:29.514 +1.415
    9. MELANDRI YAMAHA S2
    10. CORSER BMW S2
    11. FABRIZIO SUZUKI S2
    12. LASCORZ KAWASAKI S2
    13. LAVERTY
    YAMAHA S1
    14. GUINTOLI
    DUCATI S1
    15. BERGER
    DUCATI S1
    16. XAUS HONDA S1
    17. BADOVINI
    BMW
    18. ROLFO
    KAWASAKI
    19. AITCHISON
    KAWASAKI
    20. VERMEULEN
    KAWASAKI
  • Superbike Gara 1, GP Repubblica Ceca: Rea davanti a Biaggi

    In gara 1 è il britannico Johnatan Rea ad imporsi sul circuito di Brno, nona tappa del mondiale Superbike. Il pilota della Honda conquista la sua terza vittoria stagionale davanti a Max Biaggi, che riesce a superare nel finale il poleman Cal Crutchlow, che ha accusato problemi di gomme proprio nella seconda metà di gara.
    Con questo risultato il Corsaro di casa Aprilia incrementa il suo vantaggio in classifica su Leon Haslam, soltanto ottavo al termine dei 20 giri, portandolo a 49 punti.
    Ai piedi del podio Sylvain Guintoli con la Suzuki che precede Ruben Xaus, con l’unica Bmw superstite: Troy Corser infatti è stato costretto al ritiro a causa di problemi procuratigli dopo una caduta nelle prove del venerdi.
    Sesta la prima Ducati ufficiale con Noriyuchi Haga, davanti a James Toseland.
    Lorenzo Lanzi chiude in decima posizione dietro a Carlos Checa, nono.
    Ritirato Michel Fabrizio, scivolato invece Luca Scassa.

    Ordine di arrivo Gara 1

    1 Rea J. (GBR) Honda 40′16.037
    2 Biaggi M. (ITA) Aprilia +2.518
    3 Crutchlow C. (GBR) Yamaha +4.071
    4 Guintoli S. (FRA) Suzuki +7.160
    5 Xaus R. (ESP) BMW +8.602
    6 Haga N. (JPN) Ducati +11.379
    7 Toseland J. (GBR) Yamaha +11.513
    8 Haslam L. (GBR) Suzuki +16.487
    9 Checa C. (ESP) Ducati +20.829
    10 Lanzi L. (ITA) Ducati +25.164

  • Superbike, GP San Marino: A Misano vale la legge del Corsaro

    Max Biaggi festeggia al meglio i 39 anni compiuti nella giornata di ieri andando a vincere la prima manche del GP di San Marino sul circuito di Misano Adriatico.
    Il pilota romano ha preceduto sul traguardo, dopo una bella lotta, Carlos Checa e Troy Corser, arrivati vicinissimi alla sua Aprilia, ma incapaci di sferrare l’attacco decisivo.
    Il duello fra il terzetto di testa, capitanato per oltre metà gara dalla Bmw del pilota australiano, ha caratterizzato tutta la gara, in cui Biaggi ha saputo aspettare il momento giusto per sfruttare l’errore di Corser, che poi nel finale cederà anche a Checa, e prendere la testa della classifica per poi non lasciarla più.
    Dietro poche emozioni, con Michel Fabrizio che chiude quarto davanti a un ottimo Sylvain Guintoli. Ottavo Haslam che perde in volata il duello con Noriyuchi Haga e vede il suo distacco in classifica nei confronti di Biaggi aumentare ancora. Più indietro Toseland e Rea. Caduto Cal Crutchlow.
    Biaggi porta a sette i successi stagionali e consolida cosi il suo primato in classifica portando a 32 i punti di vantaggio sul secondo in classifica, anche se i punti a disposizione restano ancora tanti.

    Ordine di arrivo Superbike, Gara 1

    1 M. BIAGGI ITA Aprilia
    2 C. CHECA ESP Ducati +0.387
    3 T. CORSER AUS BMW +0.822
    4 M. FABRIZIO ITA Ducati +4.911
    5 S. GUINTOLI FRA Suzuki +5.916
    6 L. CAMIER GBR Aprilia +8.658
    7 N. HAGA JPN Ducati +11.872
    8 L. HASLAM GBR Suzuki +11.907
    9 S. BYRNE GBR Ducati +16.490
    10 J. TOSELAND GBR Yamaha +18.458

  • Superbike, GP San Marino: Corser brucia tutti

    Sarà l’australiano Troy Corser a partire dalla pole position nel GP di San Marino sul circuito di Misano adriatico. Il 38enne pilota della Bmw ha fermato il crono sul 1.35.001 precedendo l’Aprilia del leader del mondiale Max Biaggi di mezzo secondo, regalando cosi alla casa tedesca la prima pole della storia in Superbike. In prima fila partiranno anche Michel Fabrizio e Cal Crutchlow. Quinto Carlos Checa che precede Guintoli e un opaco Leon Haslam, il principale avversario nel mondiale di Biaggi, piazzatosi settimo. Il pilota britannico dovrà correre due gare perfette se nn vorrà vedere il distacco dal leader del mondiale aumentare ancora.
    Ottimo ottavo invece per Luca Scassa,che con la Ducati privata partirà dalla seconda fila.
    Non se la passa bene invece Noriyuchi Haga, eliminato nella Superpole-2, che partirà dalla nona posizione con la sua Ducati ufficiale.
    Male anche Toseland 13esimo, e Rea 16esimo.

    Superbike, GP Misano: Superpole

    1. Troy Corser  (BMW Motorrad Motorsport) 1′35.001
    2. Max Biaggi  (Aprilia Alitalia Racing)  1′35.502
    3. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team) 1′35.680
    4. Cal Crutchlow  (Yamaha Sterilgarda Team)  1′35.683
    5. Carlos Checa  (Althea Racing) 1′35.851
    6. Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare)  1′36.096
    7. Leon Haslam  (Team Suzuki Alstare) 1′36.302
    8. Luca Scassa  (Supersonic Racing Team) 1′36.607
    9. Noriyuki Haga  (Ducati Xerox Team) 1′36.093
    10. Jakub Smrz  (Team PATA B&G Racing)  1′36.170

  • Superbike, GP Valencia: Haslam trionfa in gara 1

    Il primo round della terza prova del mondiale Superbike va a Leon Haslam. Il pilota britannico della Suzuki è stato autore di una grande gara vinta con largo margine sul suo diretto concorrente per il titolo, Max Biaggi, che ha avuto la meglio sul pilota della Yamaha James Toseland, dopo una lunga battaglia. Quarta posizione per uno straordinario Troy Corser, autore di una partenza velocissima che gli ha permesso di duellare nei primi giri della gara con Carlos Checa, caduto al secondo giro. Il pilota australiano della Bmw resiste agli attacchi del giapponese Haga, rinvenuto negli ultimi giri e finito al quinto posto. Ottavo Lanzi, classificatosi dietro l’altra Yamaha di Cal Crutchlow, partito malissimo e finito indietro nella classifica. Non classificato Fabrizio.
    Grazie alla vittoria conquistata Haslam allunga nella classifica mondiale a quota 110 punti, 21 in più rispetto a Max Biaggi (89). Seguono Checa, fermo a 60, e Haga, a quota 54.

    Ordine di arrivo gara 1: – GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 36′47.723 (150,206 kph)
    2 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 1.757
    3 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 3.621
    4 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 4.209
    5 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 4.378
    6 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 9.834
    7 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 10.466
    8 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 16.080
    9 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 18.382
    10 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 18.589

  • F1: Kubica alla Renault è ufficiale

    F1: Kubica alla Renault è ufficiale

    Robert KubicaSarà Robert Kubica a prendere il posto di Fernando Alonso passato alla Ferrari; la Renault infatti ha ufficializzato il pilota polacco ormai ex Bmw tramite il suo nuovo team manager Bob Bell, arrivato nella scuderia francese dopo la bufera che si è abbattuta su Flavio Briatore per l’incidente volontario di Piquet nel Gran Premio di Singapore dello scorso anno.
    Kubica ha la responsabilità di non far rimpiangere uno come Alonso che con la Renault ha vinto 2 titoli mondiali piloti e che ha permesso così alla propria scuderia di conquistare anche 2 titoli costruttori.
    Oltre alla Renault sulle sue tracce si erano mosse anche Williams e Toyota, avvantaggiate anche dal fatto che la Bmw ha deciso di ritirarsi dalla Formula 1 a fine stagione: alla fine il pilota polacco ha deciso di accettare la proposta francese in virtù della maggiore garanzia tecnica che offre per il prossimo anno.
    Ad affiancarlo ci sarà quasi sicuramente Romain Grosjean, che dovrebbe essere riconfermato come seconda guida dopo aver sostituito a metà campionato Piquet.

  • Vettel il nuovo Schumacher?

    Vettel il nuovo Schumacher?

    Il tedesco ha tutte le carte in regole per seguire le orme del suo connazionale più famoso

    Sebastian VettelSebastian Vettel è la mina vagante del Mondiale di Formula 1: tutti si chiedono se possa migliorare o se l’exploit della passata stagione sia stata solo un caso.
    Nato ad Heppenheim il 3 luglio 1987, il tedesco è il più giovane vincitore di un Gran Premio di Formula 1, il più giovane ad aver ottenuto una pole position e il più giovane ad essere salito sul podio; l’anno scorso vinse a Monza con la Toro Rosso una gara, spettacolare e piena di colpi di scena e sorpassi, dominata dall’inizio alla fine. E’ considerato l’erede di Schumacher e quest’anno è chiamato ad un ulteriore salto di qualità; si dice che la sua nuova monoposto, la Red Bull, vada già molto forte e se questo fosse vero allora da lui ci si potrebbe aspettare di tutto.
    Vettel inizia a gareggiare con i kart nel 1995, vincendo numerosi titoli e, passando tra una categoria e l’altra, nel 2006 viene promosso come terzo pilota della BMW Sauber a partire dal Gran Premio di Turchia quando Jacques Villeneuve viene rimpiazzato da Robert Kubica dopo il Gran Premio d’Ungheria.
    Il tedesco nelle sessioni dei test impressiona tutti piazzando tempi da prima guida ma Viene confermato come test driver per la BMW nella stagione successiva.
    Il suo esordio in F1 è datato 17 giugno 2007 nel Gran Premio degli Stati Uniti, quando sostituisce il pilota polacco Robert Kubica dopo il serio incidente occorsogli durante il Gran Premio del Canada, posizionandosi ottavo e guadagnando così un punto nella sua prima gara in Formula 1.
    Dal Gran Premio d’Ungheria Vettel sostituisce Scott Speed alla Scuderia Toro Rosso e in virtù dei risultati positivi ottenuti,viene confermato dalla Toro Rosso per il 2008.
    Nelle prime gare però Vettel non brilla collezionando ritiri su ritiri ma si riprende e le sue prestazioni crescono di corsa in corsa; realizza la sua prima pole position il 13 settembre 2008 sul circuito di Monza divenendo così il più giovane pilota ad ottenerla nella storia della Formula 1 all’età di 21 anni e 72 giorni, battendo così il 2 volte campione del mondo Fernando Alonso (21 anni e 237 giorni). Il giorno dopo conduce la gara dall’inizio alla fine, nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, divenendo il più giovane vincitore di un GP di Formula 1 all’età di 21 anni e 73 giorni (record anch’esso detenuto precedentemente da Fernando Alonso). Alla fine della stagione chiuderà in ottava posizione con 35 punti guadagnati, cifre che gli fanno valere il passaggio alla casa madre della Red Bull.
    Quando mancano pochi giorni al via ufficiale della nuova stagione, Vettel viene considerato uno dei sicuri protagonisti di questo Mondiale, ma novità e regole introdotte quest’anno rendono tutto più incerto. Cadrà nel dimenticatoio se non avrà un buon feeling con la sua vettura e quindi rimanere nell’anonimato oppure sarà celebrato come solo i campioni veri meritano? E magari strapperà a Lewis Hamilton il record del più giovane pilota in F1 a vincere il Mondiale. Chi lo sa, solo il tempo potrà dirlo…

  • Formula 1 con l’incognita KERS

    Formula 1 con l’incognita KERS

    Soltanto Ferrari e McLaren sono sicure di farlo esordire al primo Gran Premio

    McLaren MercedesMancano appena 2 settimane dall’inizio del Mondiale di Formula 1 a Melbourne in Australia e cresce l’attesa per vedere in pista le nuove monoposto. La domanda che tutti si pongono è: chi vincera il titolo iridato? Sbagliato perchè l’unica incognita al momento che sta affligendo tutti gli addetti ai lavori rimane il KERS, il sistema di recupero dell’energia cinetica, che invece di disperdere l’energia cinetica durante la frenata in forma di calore, ne consenta un parziale recupero sotto forma di energia meccanica nuovamente spendibile per la trazione del veicolo permettendo alle vetture di usufruire di più potenza in alcuni momenti della gara.
    Intanto Ferrari e McLaren, che pure hanno dovuto affrontare qualche problema di troppo, sono orientate a montarlo nel primo Gran Premio della stagione mentre Toyota e Williams hanno già da tempo deciso di rimandare il suo debutto ufficiale.
    In dubbio ancora la BMW, nonostante i tecnici siano in una fase avanzata di sviluppo; l’incertezza  di poter utilizzare il dispositivo è spiegata dal boss della scuderia tedesca Mario Theissen: “Il nostro KERS è pronto, possiamo usarlo in Australia. Ora si tratta di valutare i pro e i contro. I piloti avrebbero a disposizione 82 cv in più per 6’’6 al giro ma aumenta il peso della monoposto e influisce sul consumo delle gomme. Decideremo di volta in volta, analizzando la situazione del pilota e le caratteristiche del tracciato”.
    Per dare un’idea di quanto siano influenzabili le prestazioni del sistema basti sapere che molti piloti hanno cercato di dimagrire perché il KERS pesa circa 40 kg e un pilota più leggero può contare su una vettura più performante.
    Per quanto riguarda la lotta al titolo Mondiale, il tre volte campione iridato Niki Lauda è convinto che la Ferrari e la BMW siano le favorite con Toyota, Red Bull e la nuova Brawn GP un gradino più in basso mentre la McLaren non sia al top, avendo problemi di aerodinamica.
    Solo la pista potrà dare le risposte che tutti si chiedono. Non ci resta che aspettare che si spengano i semafori rossi dell’Albert Park e riascoltare finalmente il rombo dei motori.