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  • Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    La Superbike in questo week-end faceva tappa al Miller Park di Salt Lake City, nello Utah, per il Gran Premio degli Stati Uniti valido per il sesto round del Mondiale 2012. Sul lungo tracciato americano, incastonato tra le Montagne Rocciose, si sono imposti al termine di due splendide manches Carlos Checa e Marco Melandri.

    In gara 1 il campione del mondo in carica della Ducati non ha avuto particolari problemi vincendo su uno dei suoi circuiti prediletti dove negli anni scorsi aveva vinto già 4 volte (doppiette nel 2008 in sella alla Honda e doppietta lo scorso anno con Ducati). Per il pilota spagnolo si tratta della quarta affermazione stagionale, la 24esima nel campionato delle derivate di serie. Checa, una volta presa la testa della corsa, ha dominato la prima manche precedendo al traguardo Melandri in grande crescita con la Bmw ma che non è riuscito a contrastare l’attacco del campione del mondo al giro 8 e a rimenere attaccato al codone della sua Ducati. Completa il podio anche Max Biaggi che ha vinto il duello serrato con Johnny Rea per il terzo posto mentre Tom Sykes, scattato bene dalla griglia di partenza e rimasto in testa per quasi un terzo della gara, è transitato ottavo preceduto dall’Aprilia di Eugene Laverty, dalla Ducati di Jakub Smrz, partito dalla pole, e dalla terza Aprilia di Chuck Davies.

    Marco Melandri © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Nella seconda manche gara subito interrotta per la caduta senza conseguenza di Hiroshi Aoyama che ha lasciato in pista olio fuoriuscita dalla sua Honda costringendo la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa. Alla seconda ripartenza Carlos Checa ha preso subito il comando della gara guadagnando anche un discreto margine di vantaggio dal più immediato inseguitore, Marco Melandri, ma proprio quando per lo spagnolo poteva cominciare a delinearsi la terza doppietta in carriera sul tracciato americano, è caduto al settimo giro vanificando la sua corsa e dando così pista libera al pilota ravennate della Bmw che però va in crisi e viene recuperato da uno scatenato Jonathan Rea che prima fa fuori Tom Sykes, in affanno e giunto quinto, e poi il sorprendente Chuck Davies  mettendo nel mirino Melandri. Il pilota della Honda è riuscito a completare la rimonta portandosi in testa alla gara ma Melandri nel finale si è rifatto sotto “sverniciando” sul lunghissimo rettilineo iniziale prima di affrontare l’ultimo giro il britannico sfruttando tutta la potenza del propulsore Bmw tagliando il traguardo in prima posizione e raccogliendo la sua seconda vittoria stagionale (la seconda anche per Bmw in assoluto in Superbike) e la sesta in carriera nel campionato delle derivate di serie. Si riconferma sul gradino più basso del podio Max Biaggi che ha avuto la meglio nel duello con il compagno di marca Chuck Davies.

    In virtù di questi risultati, la classifica Mondiale vede al comando proprio il pilota romano con 160 punti seguito dalla coppia Sykes e Melandri a quota 142.5, poi Rea a 141, Checa a 130.5 e Haslam, week-end sottotono per lui, a 103. Tra due settimane, il 10 giugno, si vola a Misano Adriatico per l’attesissimo Gran Premio di San Marino.

  • Superbike, Melandri e Rea i re del GP d’Europa

    Superbike, Melandri e Rea i re del GP d’Europa

    A Donington Park, quinto appuntamento del Mondiale Superbike valevole per il Gran Premio d’Europa, si impongono Marco Melandri, vittorioso in gara 1, e Johnatan Rea, vincitore di un discussissimo secondo round. Limita i danni il centauro di casa Aprilia Max Biaggi, che nonostante non abbia vinto si riporta in vetta alla classifica mondiale complice un week-end più che opaco del campione del mondo in carica Carlos Checa.

    GARA 1 – Vittoria storica per Marco Melandri che regala alla Bmw il primo successo in carriera nelle derivate di serie. Il pilota italiano, forte di una migliore gestione degli pneumatici ha piazzato il guizzo decisivo nel finale ai danni di Tom Sykes andando a prendersi la prima meritatissima vittoria della stagione.

    A completare una prima manche perfetta ci pensa il compagno di squadra Leon Haslam che grazie al suo secondo posto porta alla casa di Monaco di Baviera anche la prima doppietta della storia, con l’inglese che deve recriminare per un errore alla chicane “esse” senza il quale avrebbe potuto puntare anche alla vittoria.

    Al terzo posto Tom Sykes, che dopo la pole di ieri riesce a portare almeno la sua Kawasaki sul gradino più basso del podio mentre Max Biaggi, per la foga di conquistare il podio è costretto a lasciare il quarto posto alla Honda di Johnatan Rea e ad accontentarsi del terzo posto.

    Marco Melandri © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Tre inglesi padroni di casa, e due italiani a fare la gara sin dall’inizio. Alle loro spalle il vuoto con Carlos Checa e Davide Giugliano, rispettivamente sesto e settimo, staccati di una vita con le Ducati Althea. Ottavo posto per l’altra Ducati, quella Effembert, di Sylvain Guintoli. Resiste nella top-ten Michel Fabrizio, decimo con la Bmw Motorrad Italia, davanti al compagno di squadra Ayrton Badovini. Davanti a loro la Suzuki di Leon Camier.

    GARA 2 – Pressochè un remake di gara 1 i 5 protagonisti fanno il vuoto e si giocano la vittoria anche nella seconda manche. Questa volta a spuntarla è il pilota della Honda Johnatan Rea, che in modo molto rocambolesco conquista la seconda vittoria della stagione dopo quella ottenuta ad Assen.

    Il nordirlandese infatti è protagonista all’ultima curva dell’ultimo giro di un contatto con il connazionale Haslam, il quale, perdendo l’equilibrio, finisce contro il compagno di squadra Marco Melandri, rovinando parzialmente quanto fatto di buono in gara 1. Risultato, ritiro per l’italiano, 15esimo posto in ultima posizione per l’inglese, che comunque non cancella la crescita del team tedesco dall’inizio della stagione.

    Il tutto a favore di Max Biaggi che ringrazia la coppia Bmw e conclude la gara con un insperato (alla vigilia) secondo posto, che gli permette di fare un ulteriore balzo in avanti in vetta alla classifica. Terzo il poleman di giornata Tom Sykes, velocissimo sul singolo giro, ma ancora non perfetto sulla distanza di gara.

    Carlos Checa esce invece con le ossa rotta dal week-end europeo. Il campione del mondo in carica dopo una prima gara deludente viene toccato nelle fasi iniziali da Eugene Laverty, che lo manda sulla ghiaia e lo costringe ad abbandonare la corsa. Ritiroche gli fa perdere anche la seconda posizione in classifica in favore di Tom Sykes, che ora insegue il centauro romano a sole cinque lunghezze.

     

  • Superbike, Sykes poker a Donington. 4° Biaggi

    Superbike, Sykes poker a Donington. 4° Biaggi

    Ancora una volta sarà Tom Sykes a partire davanti a tutti nel campionato Superbike, dove domani andrà in scena sul circuito di Donington il quinto round stagionale delle derivate di serie.

    Il britannico sul tracciato di casa, teatro del Gran Premio d ‘Europa, piazza per la quarta volta su cinque gare stagionali la sua Kawasaki Ninja ZX10R in pole position con un giro fenomenale, fermando il cronometro sul tempo di 1:27.716, facendo registrare anche il record della pista. Altra soddisfazione per il team di Akashi, che dopo aver conquistato a mani basse la seconda manche del Gran Premio d’Italia a Monza la scorsa settimana porta a casa l’ennesima pole position, la sesta della sua carriera in Superbike.

    Alle sue spalle le due Bmw di Leon Haslam e Marco Melandri che a differenza delle libere di ieri sembrano essersi avvicinate alle migliori nel passo gara e sono sicuramente da tenere d’occhio. Cosi come Max Biaggi che riesce a portare a casa un’importante quanto insperata quarta posizione che per lo meno domani gli permetterà di partire in prima fila vicino ai migliori.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In quinta posizione troviamo il poleman del Gran Premio d’Italia Sylvain Guintoli che riesce a tenere dietro la Honda di Johnny Rea e la Suzuki di Leon Camier. Nelle prime otto moto, quelle che hanno preso parte alla Superpole 3, troviamo l’altra Ducati Effembert di Jakub Smrz, che non è riuscito a ripetersi dopo le belle libere della giornata di ieri.

    Fuori inaspettatamente dalla qualifica più importante anche Carlos Checa, che sembra avere qualche difficoltà in più del previsto nel competere per le prime posizioni. El Toro di casa Ducati partirà dalla nona piazza, e sarà costretto ad inseguire dalla terza fila. Decima e 11esima posizione per le due Bmw Motorrad Italia di Ayrton Badovini e Michel Fabrizio seguite dalla Aprilia gemella di Max Biaggi con Eugene Laverty.

    Tra gli altri italiani Davide Giugliano e Niccolò Canepa chiudono in 13esima e 14esima posizione, Lorenzo “Zorro” Zanetti in 20esima posizione, quart’ultimo.

  • Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Sylvain Guintoli conquista a sorpresa la pole position del Gran Premio d’Italia che domani ospiterà il quarto appuntamento della stagione 2012 della Superbike. A Monza la maggiore protagonista è stata la pioggia caduta abbondante in mattinata e che ha reso molto insidioso il tracciato brianzolo rimescolando di fatto le carte in tavola.

    La pista bagnata infatti ha favorito la Ducati, bicilindrica a differenza di tutte le altre moto derivate di serie, e che aveva dimostrato di essere poco veloce in tutte le sessioni di prova precedenti, dominate dalle BMW ufficiali e satelliti. La pioggia e il conseguente abbassamento dei tempi ha favorito la casa di Borgo Panigale e Guintoli, che, reduce da una vittoria e un secondo posto nella gara di settimana scorsa ad Assen si toglie la soddisfazione di portare a casa la prima Superpole in carriera, proprio nel “Tempio della Velocità”.

    Sylvain Guintoli © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Al secondo posto la Kawasaki Ninja di Tom Sykes costretto ad abdicare dopo aver conquistato le prime tre pole della stagione. Il britannico firma il record di velocità fermando il tachimetro sui 339,5 km/h, velocità di punta mai raggiunta prima dalle due ruote ma si ferma però a ben sette decimi dalla Ducati Effembert di Guintoli, precedendo al terzo posto Marco Melandri, unico con la BMW in grado di confermarsi nelle prime posizioni. Al quarto posto chiude la prima fila l’altra Ducati di Carlos Checa, che in gara spera nell’aiuto della pioggia per portare a casa un piazzamento importante, cosa che sull’asciutto risulterebbe assai improbabile.

    Apre la seconda fila la Honda di Johnatan Rea mentre l’altro pretendente al titolo Max Biaggi partirà in quinta posizione, alle spalle di Sykes e davanti alla Ducati di Jakub Smrz. Buona prestazione per Davide Giugliano, che in condizioni critiche è riuscito a portare la sua moto fino all’ultima sessione di qualifica, la Superpole 3, anche se non è riuscito a fare meglio dell’ultima piazza, cioè l’ottavo posto.

    Nona posizione per John Hopkins con la Suzuki mentre l’Aprilia di Eugene Laverty chiude la classifica dei migliori dieci con il decimo tempo. Appena fuori dalla top-ten la BMW di Michel Fabrizio, seguito da Leon Camier e dall’altra BMW di Ayrton Badovini. Soltanto 14esimo invece Leon Haslam

  • Superbike, pole per Sykes ad Assen. Checa 5°, Biaggi solo 17°

    Superbike, pole per Sykes ad Assen. Checa 5°, Biaggi solo 17°

    Tom Sykes conquista la Superpole del Gran Premio d’Olanda sul circuito di Assen, valevole per il terzo appuntamento stagionale della Superbike. All’Università del Motomondiale il britannico porta la sua Kawasaki ZX10R  davanti a tutti per la terza volta consecutiva bissando alla grande le pole position di Phillip Island e Imola, fermando il cronometro sul tempo sensazionale di 1:35.399, oltre un secondo meglio del primo inseguitore, vale a dire Johnatan Rea, che non riesce a fare meglio di 1:36.432.

    Risultato dedicato da tutto il team allo sfortunato compagno di squadra di Sykes Joan Lascorz, rimasto gravemente infortunato nei test di Imola successivi al Gran Premio stesso nei quali ha riportato la frattura della quinta e sesta vertebra cervicale, che ne ha messo a serio pericolo la carriera.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In prima fila anche le Ducati, quelle che non ti aspetti, perchè sono quelle del team Effembert di Jakub Smrz, uno dei migliori interpreti di Assen, e Sylvain Guintoli. Carlos Checa aprirà la seconda fila dalla quinta posizione con il tempo di 1:37.156. Lo spagnolo non è parso al top della condizione e i quasi due secondi di distacco dalla vetta ne sono la dimostrazione. Sarà dura nella gara di domani lottare con un Sykes in queste condizioni, ma “El Toro” della Ducati proverà a tirare il meglio di sè in gara, soprattutto se le condizioni meteo continueranno a variare come capitato nella giornata di oggi. In sesta posizione il primo portacolori dell’Italia è Michel Fabrizio con la BMW, davanti al suo compagno di squadra Leon Haslam e alla Suzuki di John Hopkins.

    Le condizioni di meteo variabile hanno mietuto vittime illustri, come Marco Melandri che non è riuscito ad andare oltre il nono posto, bloccato nella prima delle due sessioni da venti minuti in cui è stata suddivisa oggi eccezionalmente la Superpole. Ancora più in difficoltà Max Biaggi che scatterà soltanto dall 17esima posizione.

  • Superbike, doppietta Checa a Imola, Biaggi giù dal podio

    Superbike, doppietta Checa a Imola, Biaggi giù dal podio

    Carlos Checa conquista le due manche della Superbike sul circuito di Imola, teatro del Gran Premio d’Italia valevole come  secondo round del Mondiale 2012. Lo spagnolo di casa Ducati ha la meglio in entrambe le gare su Tom Sykes, poleman di giornata con la Kawasaki, Leon Haslam e Max Biaggi che monopolizzano le prime quattro posizioni.

    GARA 1 – Si parte con temperature leggermente più basse rispetto alla Superpole di ieri, Sykes parte subito bene, seguito a ruota da Checa, Biaggi e Haslam. Subito fuori invece Davide Giugliano, campione Superstock e attuale compagno di Checa, “spinto” nella ghiaia da Leon Camier, costrtetti ad abbandonare la corsa dopo appena due curve.

    Davanti il duello è tra la ritrovata Kawasaki di Tom Sykes e Carlos Checa, con il britannico che non ha problemi a comandare per oltre metà gara ma che poi è costretto a fare i conti con il degrado degli pneumatici che consentono allo spagnolo, maestro nella gestione della gara,  di raggiungerlo e sorpassarlo. La “verdona” riesce poi a respingere gli attacchi di un’arrembante Leon Haslam, riuscendo a chiudere alle spalle di Checa. Quarto posto per Max Biaggi che parte bene perdendosi poi sul più bello, mostrando un passo non abbstanza sufficiente per lottare per la vittoria.

    Quinto posto per Eugene Laverty che precede il suo ex compagno in Yamaha Marco Melandri. Entrambi sono stati protagonisti di due belle rimonte dopo due dritti nelle fasi iniziali della gara, che molto probabilmente ne hanno compromesso la lotta per il podio. Al settimo posto la seconda Kawasaki di Joan Lascorz, che precede Lorenzo “Zorro” Zanetti,  capace di lottare a lungo per la quinta posizione e bravo a chiudere comunque tra i primi dieci piloti, davanti al più blasonato Johnatan Rea, in difficoltà con la sua Honda CBR, e a Niccolò Canepa. 15esima posizione per la BMW di Ayrton Badovini, ritirato Michel Fabrizio.

    Carlos Checa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Attimi di paura nei primi giri della gara per la caduta di Sylvain Guintoli. Il pilota della Ducati clienti del team Effembert, dopo un dritto, è stato sbalzato dalla sua moto dopo aver toccato l’erba sintetica del cordolo e nella caduta è stato centrato in pieno dalla Aprilia dell’incolpevole Chaz Davies, che per fortuna colpisce  soltanto la moto del francese, uscito miracolosamente illeso dall’incidente che avrebbe potuto avere sicuramente conseguenze più gravi.

    GARA 2 – Come nella prima manche, dopo le fasi concitatissime della partenza, la lotta per la vittoria si restringe a soli quattro piloti, con Sykes a fare l’andatura, e Checa e Biaggi ad inseguire, mentre Haslam, dopo una prima parte di gara in sordina riesce a rimontare e a raggiungere il gruppetto dei primi tre.

    Ancora una volta il campione della Ducati Althea sfrutta il calo di prestazione delle gomme Pirelli sulla Kawasaki di Sykes per prendersi la prima posizione e amministrare l’ultima parte di gara, mentre il britannico, dopo aver lasciato riposare un pò le gomme sfruttate al massimo all’inizio per scappare da Checa, riprende a girare con un passo accettabile respingendo tutti gli attacchi di Haslam, che anzi, ha il suo bel da fare nel finale per tenere a bada Max Biaggi, che però non ha il guizzo giusto per raggiungere il terzo posto che sarebbe valso il gradino più basso del podio.

    Praticamente identico risultato di gara 1 per le prime quattro posizioni, mentre al quinto posto risale bene Johnatan Rea, che rimedia il nono posto deludente della prima manche con una gara di alto livello, nonostante la sua Honda CBR non sembra il massimo della competitività. Gara opposta invece per Marco Melandri, che in gara 2, nonostante lotti per 3/4 di gara per la quinta posizione, non riesce ad andare oltre il decimo posto. Il ravennate sembra fare ancora tanta fatica con una moto che in mano al compagno di squadra (Haslam) sembra di tutt’altra fattura. La stagione di Macio non è iniziata nel migliore dei modi ma c’è ancora tutto il tempo per recuperare.

    Sfortuna per Davide Giugliano, costretto ad arrendersi a pochi metri dal traguardo a causa di un cedimento tecnico della sua Ducati mentre lottava per la sesta posizione con Eugene Laverty, proprio come Michel Fabrizio, che aggiunge alla sua collezione un altro ritiro.

    Con la doppia vittoria odierna Checa conquista la vetta solitaria del campionato portando a quota tre le vittorie stagionali, dopo quella ottenuta in gara 2 in Australia, a Phillip Island. Segue Biaggi a quattro punti di distanza, tallonato a soli due punti da Sykes. Più staccati Haslam e Melandri.

     

  • Test Superbike, Sykes chiude primo a Phillip Island

    Test Superbike, Sykes chiude primo a Phillip Island

    Tom Sykes ha ottenuto il miglior tempo nella seconda e ultima giornata di prove sul circuito di Phillip Island in Australia dove già nel week-end la Superbike scenderà in pista per cominciare l’avventura 2012 del campionato delle derivate di serie. Il pilota della Kawasaki fa registrare il miglior crono nella mattinata con il tempo di 1.31:648, due decimi meglio del record fatto registrare da Troy Corser nel 2007 con la Suzuki GSX, e ottenuto con gomma leggermente più morbida rispetto al campione del mondo in carica Carlos Checa preceduto di soli 4 millesimi. Il pilota spagnolo ha preferito però non forzre la mano visto il prossimo impegno di campionato ma ha comunque mostrato già un buon passo facendo capire che ancora una volta i conti per il campionato bisognerà farli con lui e con la sua 1098R.

    Alle spalle dei primi due troviamo l’altra Ducati di Jakub Smrz, vicinissimo anche lui alla vetta della classifica con solo un decimo e mezzo di ritardo da Sykes. Il pilota ceco è riuscito con un guizzo a piazzarsi davanti alla Honda CBR 1000 di Johnny Rea per un decimo di secondo, dopo che il pilota britannico si è reso protagonista di una spettacolare caduta nel punto più veloce del circuito distruggendo la sua moto. Fortunatamente nessuna conseguenza per il pilota che se l’è cavata solo con un grande spavento ed ha poi potuto proseguire il suo lavoro in pista con la moto di riserva.

    Per trovare il primo pilota italiano dobbiamo arrivare dunque fino alla quinta posizione, occupata da Max Biaggi conla sua Aprilia RSV4. Il tempo del corsaro non è da sottovalutare, considerando che da sempre il circuito di Phillip Island non è dei suoi preferiti e dei più digeribili per la sua moto, quindi i soli quattro decimi di distacco dalla prima posizione possono essere letti come una nota positiva piuttosto che negativa.

    Tom Sykes | © Quinn Rooney/Getty Images

    Più problemi del previsto invece per Marco Melandri in sesta posizione e alle prese con il problema del chattering che lo perseguita sin dai primi test con la nuova BMW in Germania. Il miglior crono di Macio è di 1.32:232, a sei decimi dalla verdona di Sykes, ma resta comunque di consolazione il fatto che la sua S1000RR viaggia e parecchio considerando i 312 km/h raggiunti sul rettilineo principale, e quindi il problema nel team sarà rendere la moto equilibrata in vista della prima gara, come da lui stesso richiesto.

    Al settimo posto troviamo la sorpresa Davide Giugliano in sella alla Ducati gemella di Carlos Checa, a soli sette decimi dalla vetta al suo primo test in Superbike. Il pilota italiano precede Leon Camier e Leon Haslam, che però è costretto a fare i conti con una frattutra alla tibia che lo costringerà con tutta probabilità a dare forfait alla gara inaugurale inprogramma domenica.

    Per il resto il campionato si presenta molto equilibrato, basti pensare che nella classifica finale troviamo ben 12 piloti racchiusi in un solo secondo, e a chiudere il gruppo troviamo il nostro Michel Fabrizio. Adesso l’ultima parola spetterà alla pista, sapremo qualcosa di più già da domenica nel weekend ke porterà al Gran Premio inaugurale della stagione.

  • Ducati, in vendita il marchio

    Ducati, in vendita il marchio

    Notizia shock nel mondo dei motori. La Ducati,  storico marchio italiano che insieme alla Ferrari è simbolo dell’Italia nel mondo, rischia di scomparire dopo l’annuncio dell’imprenditore italiano Andrea Bonomi che ha annunciato di averlo messo in vendita. Bonomi, proprietario della Investindustial, gruppo tricolore di private equity, l’aveva rilevata sei anni fa, alla fine del 2005, dai fondi di investimento americani della Texas Pacific, rafforzando la sua immagine riportandola ad un buon livello di vendita e spera ora di ricavare dalla vendita del marchio una cifra intorno al miliardo di euro.

    La notiza è stata pubblicata e riportata dal principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, il Financial Times ed è poi giunta in Italia tramite il corrispondente Il Sole 24ore, che ha riportato i dettagli dell’operazione che dovrebbe portare il colosso italiano in terra straniera. La speranza, secondo Bonomi, è che il marchio possa essere acquistato da un partner industriale al fine di svilupparne le potenzialità e farlo crescere a livello internazionale. L’obiettivo è quello di chiudere l’affare già in questo anno: “Ducati è una società perfetta ma che per crescere ancora ha bisogno del sostegno di un partner industriale di rilevanza mondiale, cominceremo a cercarlo già da quest’anno”.

    Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Come già detto Bonomi valuta il marchio Ducati su una cifra che si aggira intorno al miliardo di euro, cifra tre volte superiore all’acquisto iniziale, e i pretendenti per l’acquisto non mancano: su tutti i grandi gruppi automobilistici tedeschi della BMW, che però ha subito smentito l’interesse, Volkswagen e Mercedes, tutti nel settore delle quattro ruote. In questo senso si spera che la collaborazione tra un marchio tedesco ed uno italiano porti ad un risultato positivo come accaduto per l’acquisto della Lamborghini da parte sempre della Volkswagen tramite Audi.

    In alternativa Investindustrial, sempre tramite il manager Bonomi,  potrebbe quotare l’azienda in borsa e in tal senso ha dato mandato incarico ad alcune banche tra le quali Goldman Sachs, Deutsche Bank e Banca Imi, di valutare una possibile stima del marchio nei titoli di Honk Kong. Questa operazione, a causa dell’uscita dell’azienda nel 2008 dalla Borsa di Milano, resta comunque più difficile e praticabile soltanto come alternativa.

    In conclusione l’azienda emiliana,  che partecipa in forma ufficiale al campionato del mondo MotoGP e in forma privata nel mondo delle derivate di serie della Superbike, è ambita da molti perchè nonostante la crisi che ha colpito il paese italiano le quote di mercato sono sempre in costante crescita. Per cui non si escludono sorprese dell’ultima ora da parte di altri acquirenti oltre a quelli sopra citati.

  • Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Sono partiti oggi sul circuito di Phillip Island in Australia i primi veri test pre-stagionali della Superbike che hanno dato il via alla stagione 2012. Il circuito australiano sta ospitando per una tre giorni di prove che dureranno da oggi fino a mercoledi le nuove derivate di serie, quelle che prenderanno parte al prossimo mondiale, in un test svoltosi in forma privata e al quale stanno partecipando solo alcuni dei team e dei piloti impegnati al campionato del mondo.

    Questi test daranno ai piloti la possibilità di provare le nuove moto, che da quest’anno saranno 1200 cc (1198 per la precisione) e che da regolamento peseranno 6 kg in più rispetto alle precedenti. All’appello è presente Carlos Checa, campione del mondo in carica che ha deciso di prolungare il suo rapporto con la squadra che gli ha consentito di coronare questo sogno, il team Ducati Althea Racing, che, pur essendo team satellite, gode dell’appoggio del team ufficiale, che ha deciso da due anni a questa parte di ritirare la propria candidatura al mondiale. Lo spagnolo, che ha già conquistato le prime prove della mattina facendo segnare il miglior tempo, nonostante sia campione in carica sfoggerà anche quest’anno sulla sua carena il numero 7, restando fedele al suo portafortuna. Il pilota Ducati potrà contare sull’aiuto di un’altro campione del mondo, Davide Giugliano, proveniente dalla classe Superstock 1000 e che comporrà un duo tutto italiano conla moto di Borgo Panigale.

    Sarà impegnato al test anche Max Biaggi, sempre in sella alla sua Aprilia RSV4 che proprio da quest’anno ha cambiato parte del suo organigramma per rimpiazzare i membri dello staff partenti lo scorso fine anno. Il campione del mondo 2010 è chiamato a riscattare un’annata abbastanza deludente e non priva di problemi anche fisici che per gran parte della stagione hanno condizionato il suo cammino verso la riconferma al titolo iridato. Al suo fianco ci sarà Eugene Laverty, proveniente da una stagione molto promettente in Yamaha come compagno di Marco Melandri. Come si sa il team giapponese quest’anno non prenderà parte (almeno in forma ufficiale) al campionato del mondo a causa della crisi economica che ha colpito il paese, preferendo cosi concentrare i suoi sforzi solo nel campionato MotoGP.

    Per questi motivi Macio è emigrato in casa BMW nel team ufficiale Motorrad Motorsport. Il pilota ravennate dopo aver fatto benissimo in sella alla R1 al suo primo anno nelle derivate di serie chiudendo in seconda posizione, cerca l’anno della consacrazione e le premesse per migliorare il piazzamento della passata stagione ci sono tutte visto gli ottimi risultati ottenuti nei pre-test invernali. Assieme a lui ci sarà Leon Haslam, che in BMW ha già corso lo scorso anno ed anche lui è pronto al salto di qualità dopo una stagione di alti e bassi che non gli ha permesso di esprimersi al meglio. I risultati di fine stagione perà hanno dato fiducia al team che si aspetta grandi cose dalla coppia. Tutto confermato anche nel team clienti che sarà composto dal promettente Ayrton Badovini e dal più esperto Michel Fabrizio.

    Squadra completata anche per la Suzuki che schiererà il rientrante John Hopkins, che dovrà dimostrarsi recuperato dopo l’amputazione della seconda e terza falange della mano destra, e Leon Camier, ex compagno di team di Max Biaggi e che ottime cose aveva fatto vedere lo scorso anno in sella alla moto italiana. Completa l’elenco delle moto ufficiali la Kawasaki. La verdona ha confermato anche quest’anno Tom Sykes e Joan Lascorz, mentre per il team clienti ci sarà David Salom, fratello di Luis Salom impegnato nel motomdiale nella classe Moto3, ex125, con il team Pedercini.
    Assente la Honda CBR di Jonny Rea e Hiroshi Aoyama. Il team  ha già fatto comparsa nei test sempre a Phillip Island dal 16 al 18 gennaio, e salterà questi attuali. Per rivederlo in pista bisognerà aspettare i test del 21 febbraio prossimo.

    Doverosa citazione anche per Noriyuki Haga, che dopo una vita passata in Superbike è stato costretto a scendere di categoria perchè non confermato dal team Pata con cui ha corso lo scorso anno. Il team della nota marca di patatine ha deciso di puntare su Lorenzo “Zorro” Zanetti, scaricando di fatto NitroNori che andrà a correre con la Yamaha del team Swan nel campionato BSB.

  • Superbike: in gara 1 a Monza trionfa Laverty, Biaggi 2°

    Superbike: in gara 1 a Monza trionfa Laverty, Biaggi 2°

    A Monza, nel tempio delle velocità, trionfa il nuovo: Eugene Laverty, il pilota della Yamaha ed esordiente in Superbike, mette tutti in fila in gara 1 del Gran Premio d’Italia ingaggiando un bel duello per la vittoria con Max Biaggi che non è riuscito a trovare lo spunto per mettere le proprie ruote davanti a quello del vincitore finale. Per l’irlandese della Yamaha R1 è la prima vittoria in carriera in Superbike.

    Completano il podio Max Biaggi e Leon Haslam con una buona Bmw: ma dal campione del mondo in carica dell’Aprilia ci si aspettava qualcosa in più considerando anche il record della pista segnato ieri durante la Superpole. Seguono il duo italiano con Marco Melandri, quarto, e Michel Fabrizio in sella alla Suzuki quinto. Weekend difficile per il leader della classifica iridata Carlos Checa, nono al traguardo, con una Ducati che ha sofferto la maggiore velocità in rettilineo delle rivali Aprilia, Yamaha, Bmw, Honda e Suzuki.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. LAVERTY YAMAHA 31:09.584
    2. BIAGGI APRILIA +1.575
    3. HASLAM BMW +3.078
    4. MELANDRI YAMAHA +3.255
    5. FABRIZIO SUZUKI +11.812
    6. REA HONDA +12.371
    7. CORSER BMW +13.280
    8. CAMIER APRILIA +17.419
    9. CHECA DUCATI +17.569
    10. SMRZ DUCATI +18.420
    11. BADOVINI BMW +20.031
    12. GUINTOLI DUCATI +20.405
    13. SYKES
    KAWASAKI +26.693
    14. BERGER
    DUCATI +38.429
    15. XAUS
    HONDA +40.164
    16. HAGA APRILIA +49.081
    17. AITCHISON
    KAWASAKI +57.930
    18. LAI
    HONDA +1:03.039
    19. LASCORZ
    KAWASAKI RIT
    20. ROLFO
    KAWASAKI RIT