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  • Caccia al primo posto, Mazzarri vuol far tremare la Juve?

    Caccia al primo posto, Mazzarri vuol far tremare la Juve?

    L’anticipo del sabato sera vedrà contrapposte Napoli-Catania in una sfida affascinante per le posizioni in classifica e per il gioco espresso dalla due squadre. I partenopei, dopo aver recuperato i due punti tolti per lo scandalo scommesse, si ritrova a sole tre lunghezze dalla Juve (che in questa 23esima giornata di Serie A dovrà affrontare la difficile trasferta contro il Chievo Verona), mentre i siciliani confermano di anno in anno l’ottima programmazione societaria e si ritrovano a ridosso della zona Europa League, che (pur con le smentite di rito) è diventato il vero obiettivo dei catanesi. Ecco allora che la sfida del San Paolo si annuncia spettacolare e molto emozionante, con possibili sorprese sul risultato finale. Il Napoli continuerà la corsa sulla Juve? Il Catania si inserirà nella lotta per un posto in Europa?

    QUI NAPOLI – Qualche problema in difesa per Mazzarri che dovrà fare a meno di Campagnaro, Britos e Maggio. Non si escludo un cambio tattico da parte del tecnico livornese, schierando la squadra con il 4-3-2-1. In porta la certezza è De Sanctis, in difesa da destra a sinistra dovrebbero giocare Zuniga, Cannavaro, Gamberini e Armero. A centrocampo certamente tornerà dal primo minuto Behrami in coppia con Dzemaili, per la terza maglia è ballottaggio tra Mesto e Inler con l’ex Genoa leggermente favorito (darebbe una mano in difesa vista la propensione offensiva dei due terzini). Il trio offensivo sarà composto da Hamsik, Pandev e il bomber Cavani. Solo panchina per Insigne. In tribuna il neo acquisto Rolando, arrivato da poche ore e ancora fuori condizione a causa delle poche partite disputate in questi sei mesi al Porto.

    Mazzarri vuol mettere paura alla Juve © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Mazzarri vuol mettere paura alla Juve © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    QUI CATANIA – Qualche assenza anche per Maran che dovrà rinunciare ad Alvarez e Castro, entrambi squalificati. Sullo schieramento tattico pochi dubbi per il tecnico dei siciliani che confermerà il suo consueto 4-3-3 (variabile a seconda dell’avversario in un 3-4-3 o 3-5-2). I pali saranno difesi da Andujar, la linea difensiva sarà composta dagli esterni Bellusci e Capuano, al centro spazio a Legrottaglie e Spolli. In cabina di regia torna Lodi, che scontati i tre turni di squalifica si riprende in mano la formazione catanese, in suo aiuto ci saranno Biagianti (in ballottaggio con Almiron) e Izco. il tridente offensivo sarà formato da Bergessio centrale e Gomez-Barrientos larghi.

    ANALISI TATTICA – Riuscirà il Napoli con i suoi terzini offensivi, ad arginare la velocità, fantasia ed inventiva delle due ali catanesi. Da una parte la sfida Barrientos-Armero, dall’altra Gomez-Zuniga. In questi due confronti si deciderà il match, poi il tridente offensivo dei partenopei non ha bisogno di presentazioni con Cavani pronto a castigare alla prima occasione Andujar. Potrebbe rivelarsi interessante un inserimento a gara in corso di Insigne.

    STATISTICHE – In Napoli negli undici incontri giocati al San Paolo ha conquistato 26 punti, frutto di 8 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta. Il Catania, nelle dieci gare disputate lontane dal Massimino ha portato a casa solamente 9 punti, frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI-CATANIA
    Napoli (4-3-2-1): De Sanctis; Zuniga, Cannavaro, Gamberini, Armero; Mesto, Dzemaili, Behrami; Hamsik, Pandev; Cavani. Allenatore: Mazzarri
    Catania (4-3-3): Andujar; Bellusci, Spolli, Legrottaglie, Capuano; Izco, Lodi, Biagianti; Barrientos, Bergessio, Gomez. Allenatore: Maran

  • Aik Solna-Napoli 1-2, Cavani regala qualificazione al 94′

    Aik Solna-Napoli 1-2, Cavani regala qualificazione al 94′

    All’ultimo respiro, quando ormai la gara sembrava scivolare verso il triplice fischio finale che avrebbe portato ad un pareggio in Aik Solna-Napoli, El Matador Edinson Cavani ha lasciato la sua firma, realizzando al 94′ il calcio di rigore che ha regalato agli uomini di Walter Mazzarri la vittoria e l’aritmetica  qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League, scongiurando il rischio di rimanere “sospeso” fino all’ultima giornata, quando – con la qualificazione ormai in tasca – la gara con il PSV al San Paolo avrà, ora, il significato di un buon allenamento.

    Il Napoli, dunque, ha dimostrato in terra svedese di avere grande grinta e cuore, nonostante l’ampio turnover voluto da Mazzarri, che ha schierato Gamberini in difesa, al posto di Campagnaro che è andato in tribuna, e poi ha riproposto il 3-4-1-2 con Dzemaili sulla trequarti dietro a Cavani ed Edu Vargas.

    Al 20′ del primo tempo giunge l’episodio che sblocca il match, con una grande iniziativa di Edinson Cavani, che parte dall’area partenopea e dà il La ad un grande contropiede che travolge la difesa svedese: il portiere Turina respinge di piede ma, poi, Dzemaili è pronto a ribadire il rete: 0-1. Il Napoli, dopo aver ottenuto il vantaggio, sembra perfettamente in grado di controllare la gara in scioltezza anche alla luce della forza non irresistibile dell’avversario. Tuttavia, come spesso accade, l’imprevisto è dietro l’angolo e basta un episodio a rimettere tutto in discussione: al 35′ Danielsson raccoglie di testa un cross proveniente da sinistra e riesce ad inventare una traiettoria che beffa il portiere Rosati: 1-1.

    Nel secondo tempo di Aik Solna-Napoli, Walter Mazzarri prova ad affidarsi ai suoi titolari per provare a vincere la gara, considerando che la rete del pareggio dell’Aik Solna era giunta in maniera fortuita: il tecnico dei partenopei manda in campo, così, Zuniga ed Inler al posto di Mesto e Donadel e prova a fornire alla squadra un maggior tasso di esperienza, oltre ad una migliore freschezza fisica per poter sfruttare eventuali errori della statica difesa svedese. La squadra trae beneficio dagli innesti dei due nuovi entrati ed in particolar modo Inler riesce a dare il suo contributo al match, con un prezioso cross per Cavani – che di poco non riesce a deviare il rete – e con altre giocare di qualità. Dopo poco, Mazzarri fa entrare anche Hamsik al posto di Dzemaili, giocandosi l’ultima carta a disposizione per l’assalto finale nonostante gli azzurri siano in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Aronica, al 40′ per somma di ammonizioni.

    Negli scampoli finali giunge la notizia che diviene la “molla” per spingere il Napoli verso la vittoria con ancor più convinzione: il Dnipro ha ribaltato il risultato contro gli olandesi del PSV e, dunque, se gli azzurri riuscissero a conquistare i tre punti otterrebbero il passaggio ai sedicesimi con un turno d’anticipo: il momento topico è proprio il quarto di recupero, al 94′, quando Edinson Cavani si procura e realizza con assoluta freddezza il calcio di rigore: 1-2 risultato finale, missione compiuta.

    Cavani, decisivo in Aik Solna-Napoli
    Cavani, decisivo in Aik Solna-Napoli | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Pagelle Aik Solna-Napoli:

    Cavani 7 Gioca titolare a causa della squalifica che lo costringerà a saltare la gara di campionato con il Cagliari: una “casualità” che porta il Napoli ai sedicesimi con un turno di anticipo, con un calcio di rigore procurato e realizzato all’ultimo respiro

    Aronica 4.5 Serata storta e da dimenticare: impreciso in occasione del pari dell’Aik Solna, rimedia anche l’espulsione proprio sul finire della gara

    Dzemaili 6.5 Buona gara di sostanza, realizza anche il gol del provvisorio 0-1

    Tabellino Aik Solna-Napoli 1-2:

    Aik Solna (4-4-2): Turina 6; Lorentzson 5,5, Karlsson 5, Backman 6, Johansson 6; Quaison 6 (31′ st Karikari), Danielsson 6,5, Borges 5,5, Moro 6; Lundberg 6, Bangura 6,5.
    Napoli (3-4-1-2): Rosati 5,5; Gamberini 5,5, Aronica 4,5, Britos 6; Mesto 5,5 (18′ st Zuniga 6), Behrami 6,5, Donadel 5,5 (17′ st Inler 6), Dossena 6; Dzemaili 6,5 (28′ st Hamsik 5,5); Vargas 5, Cavani 7.

    Marcatori: 20′ Dzemaili, 34′ Danielsson, 94′ rigore Cavani
    Ammoniti: Moro, Backman; Cavani, Aronica, Behrami
    Espulsi: 40′ st Aronica

    Video Aik Solna-Napoli:

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  • Dnipro-Napoli, Mazzarri non rinuncia al turnover

    Dnipro-Napoli, Mazzarri non rinuncia al turnover

    Il Napoli di Walter Mazzarri vuole rialzare la testa dopo la prima sconfitta in campionato rimediata con la Juve. I partenopei questa sera sono attesi a Dnipropetrovsk, dove è in programma Dnipro-Napoli, match valido per la terza giornata del girone F di Europa League. Gli ucraini guidano il girone a punteggio pieno, Napoli e Psv sono fermi a quota 3 mentre gli svedesi dell’Aik Solna sono ancora fermi al palo. Il Napoli quindi è chiamato a non sbagliare in Ucraina soprattutto dopo il 3-0 rimediato in Olanda dal Psv Eindovhen nell’ultima apparizione europea. Una sconfitta stasera e una contemporanea (e probabile) vittoria del Psv con l’Aik Solna complicherebbe, non poco, il discorso qualificazione per gli uomini di Mazzarri. Nonostante questo stasera il Napoli varerà il solito turnover sperando di non dover ricorrere all’artiglieria pesante in panchina che risponde ai nomi di Cavani e Pandev. Hamsik squalificato per l’espulsione rimediata con il Psv, non sarà della partita così come Maggio e Campagnaro non sono stati convocati.

    Mazzarri
    Mazzarri e il Napoli vogliono rialzare la testa © Marco Luzzani/Getty Images

    In attacco spazio quindi dal 1′ a Edu Vargas, capocannoniere europeo del Napoli grazie ai 3 gol rifilati all’Aik Solna, affiancato dall’estro di Lorenzo Insigne, ancora a caccia del primo gol europeo con la maglia del Napoli. Degli 11 che hanno affrontato la Juve, stasera scenderanno in campo solo Behrami e Gamberini, per il resto squadra rivoluzionata negli uomini ma non nel modo di giocare. In porta Rosati sostituirà De Sanctis, in difesa detto della presenza di Gamberini, ci saranno anche Aronica e l’argentino Fernandez. A centrocampo agiranno sulle fasce Mesto e Dossena, con Donadel e Behrami al centro. Dzemaili farà le veci di Hamsik alle spalle della coppia d’attacco formata da Insigne e Vargas.

    Non un impegno facile per il Napoli quello di stasera, il Dnipro infatti è un avversario alquanto temibile soprattutto se affrontato tra le mura amiche. I 6 punti con i quali guida il girone non sono casuali, chiedere al Psv che prima di demolire a domicilio il Napoli, aveva perso in Ucraina per 2-0. Reduce dalla seconda sconfitta stagionale in campionato, il Dnipro dopo 12 gare è secondo con 24 punti nella Premier League ucraina, comandata a punteggio pieno dallo Shakhtar Donetsk, squadra che in Champions ha messo in fila niente meno che il Chelsea, campione d’Europa, e la Juventus, campione d’Italia.

    Il Dnipro, che di recente in campionato ha battuto a domicilio la Dinamo Kiev, impegnata nel girone di Champions del Psg, rappresenta una squadra estremamente tecnica ma con dei limiti difensivi che il Napoli può e deve sfruttare. Gli ucraini, allenati da Juande Ramos ex tecnico del Siviglia che vinse 2 Coppa Uefa consecutive ma anche di Tottenham e Real Madrid, giocano con un 4-4-2 dove trovano maggior risalto i 2 giocatori più talentuosi, il 24enne attaccante croato Kalinic e il numero 10 ucraino Konoplyanka. In attacco oltre a Kalinic da tenere d’occhio Seleznyov, capocannoniere degli ultimi 2 campionati ucraini. Grazie a questi interpreti la fase offensiva è l’arma più pericolosa degli ucraini, che di contro spesso mancano di una buona fase difensiva lasciando spazio ai contropiedi degli avversari. Il Napoli, una delle squadre maestre del contropiede, ha le capacità per far male alla retroguardia ucraina ma allo stesso tempo gli azzurri dovranno dimostrare una solidità difensiva che in Europa (complice l’ampio turnover) non sempre hanno dimostrato di avere vedi i 3 gol presi dal Psv.

    Probabili formazioni Dnipro-Napoli

    Dnipro (4-4-2): Lastuvka; Mandziuk, Mazuch, Odibe, Strinic; Zozulya, Rotan, Giuliano, Konoplyanka; Kalinic, Seleznyov. All.: Juande Ramos

    Napoli (3-4-1-2): Rosati; Gamberini, Fernandez, Aronica; Dossena, Behrami, Donadel, Mesto; Dzemaili; Insigne, Vargas. All.: Walter Mazzarri

  • Palermo-Napoli, è subito derby del sud. Mazzarri lancia Insigne dal 1′

    Palermo-Napoli, è subito derby del sud. Mazzarri lancia Insigne dal 1′

    Non poteva che giocarsi in una calda serata d’agosto il derby del sud tra Palermo e Napoli. Uno scherzo del calendario che metterà di fronte due formazioni molto ambiziose: da un lato il Palermo che punta a riscattarsi dopo quanto fatto nella passata stagione, chiusa con una salvezza che di certo non era l’obiettivo primario della stagione. E lo farà con in panchina uno dei tecnici emergenti del calcio italiano, ossia quel Giuseppe Sannino che di origine è proprio napoletano.

    Una sfida particolare per lui ma anche per gli azzurri di Walter Mazzari che, digerite le scorie della Supercoppa Italiana persa in maniera polemica contro la Juventus a Pechino, si tuffa in questa nuova avventura senza però alcuni dei pezzi pregiati della passata stagione, su tutti Gargano e Lavezzi. Gli arrivi di Gamberini, Behrami e Insigne non hanno placato la fame dei tifosi partenopei che comunque confidano in una grande stagione dei loro beniamini, non avendo tra l’altro di mezzo il gravoso impegno della Champions League. Pur trattandosi della prima giornata saranno diversi i giocatori squalificati che non prenderanno parte a questo match. Nel Palermo infatti assenti Labrin e Kurtic, mentre nel Napoli fuori Zuniga, Pandev e Dossena.

    L’emergenza cui deve far fronte Sannino comunque non finisce qui, visto che l’ex trainer del Siena non avrà a disposizione nemmeno Zahavi, Llores, Mantovani, Ilicic e Dybala, con quest’ultimo out non per problemi fisici ma solo a causa dell’assenza del transfer. Insomma tante defezioni ma vista l’ampiezza dell’organico che ha a disposizione potrà schierare comunque una formazione competitiva. I suoi scenderanno in campo con il 3-5-2: davanti a Ujkani spazio alla difesa a tre formata da Cetto, Von Bergen e Garcia, quest’ultimo davanti nel ballottaggio con Milanovic. In mezzo al campo toccherà a Barreto e Donati far gioco, con Brienza leggermente davanti a loro mentre sugli esterni largo a Pisano e Bertolo. Solo panchina invece per Rios. In attacco invece il tandem sarà formato da Miccoli ed Hernandez, quest’ultimo preferito a Budan.

    Lorenzo Insigne ©Paolo Bruno/Getty Images

    Nel Napoli, oltre ai tre squalificati citati in precedenza, non vi saranno altre defezioni. Ma c’è comunque emergenza sulle corsie laterali per Mazzarri, in attesa che Aurelio De Laurentiis, negli ultimi giorni di mercato, gli regali qualcosa di importante. Possibile dunque l’utilizzo di Aronica sulla corsia mancina. Il tecnico toscano schiererà i suoi con il consueto 3-5-1-1. In porta De Sanctis. Difesa formata da Campagnaro, Cannavaro e Britos, con quest’ultimo scelto rispetto a Gamberini. In mezzo al campo Behrami sembra favorito su Dzemaili, e accanto a lui agiranno Inler e Hamsik. Sugli esterni Maggio e come detto prima Aronica. In attacco invece, data l’assenza di Pandev, toccherà al gioiellino Insigne giocare a supporto di Cavani.

    Le probabili formazioni di Palermo-Napoli:
    PALERMO (3-5-2): Ujkani; Cetto, Von Bergen, Garcia; Pisano, Barreto, Donati, Brienza, Bertolo; Miccoli, Hernandez. In panchina: Benussi, Brichetto, Morganella, Milanovic, Munoz, Di Matteo, Migliaccio, Rios, Viola, Sanseverino, Budan. Allenatore: Sannino
    NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Aronica; Insigne, Cavani. In panchina: Rosati, Colombo, Gamberini, Grava, Dzemaili, Fernandez, Bariti, Donadel, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

  • Napoli – Novara 2-0, Cavani rilancia la corsa Champions

    Napoli – Novara 2-0, Cavani rilancia la corsa Champions

    Napoli Novara 2-0. E’ questo il finale dal San Paolo. Tutto facile dunque per gli uomini di Mazzarri, che grazie a questo successo tengono vive le speranze “Champions League”.

    Napoli Novara inizia con circa 13 minuti di ritardo per via di un infortunio alla spalla dell’arbitro Doveri. Pronti via, è subito il Napoli a rendersi pericoloso, prima con Hamsik, poi con Dzemail, ma entrambe le conclusioni sono facili preda di Fontana, lucidato a nuovo per l’occasione. All’ 8′ ci prova Cavani, ma il suo tapin ravvicinato è deviato in angolo da Centurioni. Il Novara arretra il proprio baricentro lasciando le redini del gioco in mano ai partenopei, che dal canto loro, provano ad impensierire la retroguardia piemontese con rapidi capovolgimenti di fronte. Al 20′ arriva il vantaggio dei padroni di casa. Goffo rinvio di Fontana, sul quale si avventa Dzemaili che al posto di calciare di prima intenzione verso la rete, serve un assist d’oro a Cavani, che a porta vuota sigla l’ 1-0 Napoli. Esplode il San Paolo, la rincorsa al terzo posto è ancora possibile.

    Napoli – Novara © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    La partita prosegue su ritmi medio alti. Il Novara bada a difendersi e a ripartire in contropiede, nonostante Caracciolo sia troppo isolato la davanti. Al 37′  il Napoli chiude i conti. Cavani riceve palla sul versante sinistro dell’area di rigore, tiro a girare respinto prontamente da Fontana, ma sulla stessa ribattuta si avventa Cannavaro che da zero metri sigla il 2-0 partenopeo. Il primo tempo va così in archivio.

    La ripresa vede le due squadre affrontarsi a viso aperto, con il Napoli sempre padrone del possesso palla. Ci provano ancora Dzemaili e Cavani, ma è ancora bravo Fontana ad evitare la goleada. Il Novara prova a farsi vivo dalle parti di De Sanctis, ci prova Caracciolo con un morbido pallonetto, ma è attento il portiere partenopeo a sventare la minaccia. Il finale di gara serve a Mazzarri per far rifiatare alcuni giocatori. Finisce così, Napoli Novara 2-0, tutto fin troppo facile per i partenopei, i quali possono ancora sperare nella rincorsa al terzo posto.

    Le Pagelle

    NAPOLI

    Cannavaro 7: Baluardo difensivo, vera sicurezza del pacchetto arretrato, oggi decisivo anche in zona goal. CAPITANO

    Dzemaili 7,5: Prestazione da incorniciare per il centrocampista ex Parma. Detta i ritmi del gioco, sempre lucido in cabina di regia. Geniale l’invenzione che consente a Cavani di  realizzare il 2-0. GEOMETRA

    Cavani 7,5: Sembra ritornato su altissimi livelli. Implacabile in zona goal, sempre pronto al sacrificio. De Laurentis dovrebbe pensarci bene prima di lasciarlo andare via. EL MATADORRRR

    NOVARA

    Fontana 5: Sulla valutazione pesa come un macigno l’erroraccio che ha consentito al Napoli di portarsi sul 2-0. Comunque per il resto buona prestazione. DISTRATTO

    Radovanovic 4,5: Si pensava dovesse partire dalla panchina, invece Tesser lo ha preferito tra gli 11 titolari. Ma siamo sicuri che lo stesso allenatore rifarebbe la stessa scelta? FANTASMA

    Caracciolo 5: Troppo isolato in avanti, fa quel che può. ABBANDONATO

    NAPOLI: De Sanctis 7; Campagnaro 7, Cannavaro 7, Aronica 6; Maggio 6, Gargano 6,5, Inler  6 (32′ s.t. Vargas 6,5), Zuniga 6 (45′ s.t. Dossena); Hamsik 6,5 (48′ s.t. Ammendola), Dzemaili 7,5, Cavani 7,5. (Colombo, Fernandez, Britos, Fideleff). All.: Mazzarri.

    NOVARA: Fontana 5; Morganella 6, Lisuzzo 5,5, Centurioni 5, Paci 5 (33′ s.t. Dellafiore), Gemiti 6; Porcari 5,5, Radovanovic  4,5 (11′ s.t. Pesce), Jensen 5; Caracciolo 5, Mascara 5 (32′ s.t. Rubino 5,5). (Coser, Rinaudo, Mazzarani, Morimoto). All.: Tesser

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  • Napoli, scelte Mazzarri fanno discutere. Insorgono le “riserve”

    Napoli, scelte Mazzarri fanno discutere. Insorgono le “riserve”

    La sconfitta maturata sul campo della Juventus ha evidenziato tutti i limiti di un Napoli che sembra aver finito la benzina. A dire la verità questa sensazione si era avuta già nel match degli ottavi di finale di Champions League perso 4 a 1 contro il Chelsea. Una squadra stanca, completamente lontana da quella che ad inizio stagione faceva faville in Champions e che fa difficoltà anche a tirare in porta, va completamente in tilt sui calci piazzati e non riesce nemmeno a giocare in velocità sulle fasce come spesso accaduto. I tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani sembrano irriconoscibili rispetto a qualche tempo fa: mai pungenti, visibilmente stanchi, incapaci anche solo di mettere ansia alle difesa avversaria.

    In difesa invece la spia di Aronica sembra segnare il rosso fisso da tempo mentre Cannavaro e Campagnaro non riescono più ad esprimersi su buoni livelli. A questi va aggiunto il nervosismo di Zuniga, ieri sera espulso per una gomitata rifilata a Chiellini ma anche le precarie condizioni di Maggio, recordman di sostituzioni nel primo tempo nel corso dell’ultimo mese. Detto ciò una domanda sorge spontanea: perché Mazzarri da inizio stagione continua ad affidare il Napoli sempre ai soliti undici senza mai far rifiatare qualcuno di essi? Il caso più lampante è quello di Maggio: spesso lo si sta facendo giocare non al top, e ciò gli sta causando infortuni su infortuni. Magari Dossena non avrà la stessa spinta, ma se non gli viene mai data fiducia non può dimostrare appieno le proprie potenzialità.

    In avanti il trio delle meraviglie ha fatto gli straordinari ma in panchina c’è un Pandev che a livello di esperienza probabilmente ha qualcosina in più degli altri, e spesso quest’anno ha trovato anche la rete. Perché non dargli spazio? Eppure sembra poter essere assolutamente in grado di sostituire uno dei tre tenori. Senza dimenticare l’oggetto misterioso Edu Vargas , arrivato a gennaio quasi come il bomber che avrebbe consentito agli azzurri di fare il salto di qualità ed invece relegato a riserva. Peggio di quanto accaduto a Lucarelli, il cui apporta è praticamente nulla. Eppure i suoi gol in Serie A negli anni scorsi li ha fatti.

    Walter Mazzarri © Giuseppe Bellini/Getty Images

    A centrocampo il discorso non cambia di molto: Dzemaili , soffiato in estate ad un’agguerrita concorrenza non ha avuto mai quella fiducia che si è conquistato sul campo con buone prestazione negli spezzoni di gara che gli sono stati riservati. Di Dossena invece abbiamo detto. Ma il caso più curioso appare quello difensivo: Aronica quest’anno non ha convinto quasi nessuno. Ed invece continua a giocare titolare mentre il nazionale argentino Fernandez continua a stare fuori. Ma quest’ultimo ogni qualvolta è stato chiamato in causa ha fatto sempre la sua ottima figura. Sempre fuori anche Fideleff e Britos, quest’ultimo autore di un grandissimo campionato lo scorso anno al Bologna e a cui in estate si erano interessati diversi club tra cui la Juventus.

    In sintesi, rispetto allo scorso anno, l’unico volto nuovo tra gli undici intoccabili è Inler. Detto ciò una domanda sorge spontanea: a cosa sono serviti i rinforzi messi a disposizione dalla società all’allenatore nel corso delle finestre di mercato visto che giocano sempre i soliti undici? Che spreco di risorse vi è stato in questo senso visti alcuni investimenti importanti come quello che ha portato Edu Vargas in Campania? Se lo è chiesto anche il presidente Aurelio De Laurentiis il quale dopo la netta sconfitta patita allo Juventus Stadium ha “ordinato” a Mazzarri di dare spazio, in questo finale di stagione, ai giovani fino a 22 anni con qualche altro elemento di massimo 27 anni. Finalmente Mazzarri cambierà l’intoccabile undici? Staremo a vedere.

  • Napoli – Inter 1-0, le pagelle. Lavezzi trascinatore

    Napoli – Inter 1-0, le pagelle. Lavezzi trascinatore

    I numeri sono impietosi: settima sconfitta su otto match, 20 gol subiti, e dopo il 4 a 4 di Palermo nessun giocatore nerazzurro ha più trovato la via del gol. Ranieri colpevole o no ha sicuramente il demerito di non essere riuscito a dare quella scossa per far in qualche modo ripartire la squadra. Contro il Napoli i nerazzurri hanno di fatto tirato in porta in un’unica occasione, sprecando inoltre malamente con Pazzini, dimostrando come anche con l’uomo in più la partita e il gioco siano rimasti nelle mani di un Napoli assoluto padrone del campo. Mazzarri ha mandato in campo undici leoni, sfruttando la supremazia quasi imbarazzante di Lavezzi, Maggio e Zuniga sugli esterni, costringendo l’Inter a fare per novanta minuti un catenaccio degno della miglior squadra di provincia. Ranieri saluta?

    PAGELLE NAPOLI

    Aronica 5 Non c’è molto lavoro da fare dietro anche perché Milito gioca quasi sempre nella propria metà campo e non riceve un pallone buono, mentre il fantasma di Forlan si aggira senza creare problemi nella trequarti campo per un tempo. Poi commette un’ingenuità controllando male il pallone e lasciandosi sfuggire Nagatomo. Il fallo per fermarlo è da ultimo uomo, così si guadagna anzitempo gli spogliatoi.

    Maggio 6,5 Avrebbe asfaltato anche uno come Maicon in una serata in cui accende il motore e solca la sua fascia come un Eurostar Napoli Milano. Corsa inserimento e diagonali sono tutte scritte sul suo biglietto da visita. Sfiora anche il gol e non commette un solo errore in fase difensiva.

    Dzemaili 7,5 Devastante. Dribbling tanta corsa, tempi degli inserimenti perfetti e assist decisivi. È gran parte suo il merito del primo gol del Napoli, quando mette a sedere Lucio e scarica un pallone perfetto per Lavezzi. Ci prova da fuori area impegnando Julio Cesar in un paio di belle parate, ed è sfortunato su un colpo di testa che sfiora il palo. Scelta azzeccatissima di Mazzarri.

    Ezequiel Lavezzi © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lavezzi 7,5 Una spina nel fianco per Faraoni e per tutta la retroguardia nerazzurra che praticamente è costretta costantemente al raddoppio per fermarlo. Forse sarà che nelle grande sfide lui si esalta in particolar modo, ma un Lavezzi così non si era mai visto. Difficilmente si sentirà ancora dire che il Pocho sottoporta non è così devastante: il diagonale con il quale batte Julio Cesar è un altro segnale per i tifosi del Napoli: è lui il nuovo idolo dei partenopei!

    Cavani 7 El matador stasera non segna, ma contribuisce al successo della squadra in maniera determinante. Corre come un forsennato, e si sacrifica quasi sempre ripiegando in fase difensiva e recuperando palloni fondamentali per le ripartenze.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 6  A differenza delle altre partite, ci mette i pugni e i guantoni per far rimanere a galla i suoi, ma sul tiro di Lavezzi può solo rimanere a guardare, rivedendo lo stesso film delle ultime sfide.

    Lucio 5,5 Sventa nel primo tempo con un intervento tanto disperato quanto fondamentale, un contropiede del Napoli, prima su Lavezzi poi su Cavani. Sembra essere in partita, quando commette l’ingenuità decisiva di farsi saltare da Dzemaili con la difesa a tre, e la frittata è fatta.

    Sneijder 5 Niente da dire sull’impegno e sulla corsa, ma da uno come lui ci si aspettano le giocate che possano sbloccare una partita e invece è solo buio pesto. Fatica a trovare la posizione ideale e gli spazi e l’unica cosa degna di nota è una buona punizione alla fine del primo tempo. Fuori nella ripresa.

    Forlan 4 Chi?

    Pazzini 5 Non tocca molti palloni, ma quando avrebbe l’occasione buona per pareggiare, di fatto si divora la rete di testa da due passi, senza inquadrare lo specchio della porta. È l’immagine che meglio di tutte racchiude lo stato di questa Inter.

    HIGHLIGHTS NAPOLI INTER 1-0

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  • Milan Napoli, Nesta infortunato. Inler in panchina?

    Milan Napoli, Nesta infortunato. Inler in panchina?

    Va in scena questo pomeriggio alle 15 la sfida fra Milan Napoli , due formazioni in cerca di riscatto dopo l’ultimo turno infrasettimanale piuttosto deludente per entrambe. Tra i rossoneri non ci sarà Nesta, che non è stato nemmeno convocato a causa di un risentimento muscolare. Mazzarri sembra intenzionato a schierare dal primo minuto l’attacco delle meraviglie, con Lavezzi e Hamsik a supporto del Matador Cavani.

    SEEDORF TITOLARE – Allegri ha le idee abbastanza chiare. Il 4-3-1-2 rossonero vedrà protagonista tra i pali Abbiati, in difesa al posto dell’acciaccato Nesta giocherà il francese Mexes, al fianco di Thiago Silva. Sulla destra conserva il posto da titolare Abate, sebbene non lucidissimo nelle ultime uscite, e Antonini farà rifiatare il neo acquisto Mesbah. A centrocampo l’unico ballottaggio è quello per la posizione centrale, dove Van Bommel e il capitano Ambrosini si giocheranno una maglia da titolare fino all’ultimo, con il numero 23 stavolta favorito. Nocerino ed Emanuelson confermano il posto da titolare a centrocampo. In attacco il tecnico livornese rinuncia al tridente, facendo sedere in panchina il giovane El Shaarawy per dare fiducia al brasiliano Robinho, che giocherà in coppia con l’inamovibile Zlatan Ibrahimovic. Nel ruolo di trequartista sarà rispolverato l’olandese Seedorf, che nelle partite importanti ha sempre dato un contributo importante alla causa milanista.
    Il big match della 22^ giornata è un crocevia fondamentale per il Milan. Un passo falso quest’oggi e la contemporanea vittoria della Juve contro il Siena a Torino rappresenterebbe una sciagura in termini di classifica, con i bianconeri che andrebbero ad un potenziale +6 sulla squadra di Allegri, dovendo recuperare la partita del Tardini rinviata la scorso martedì. Una vittoria invece lascerebbe la situazione invariata, a meno che gli uomini di Conte non incappino in un clamoroso stop allo Juventus Stadium.

    ANCORA UNA BOCCIATURA PER INLER?Mazzarri sa che a San Siro c’è in ballo qualcosa di molto più importante che i 3 punti. Espugnare il campo del Milan significherebbe non solo rilanciarsi per una rincorsa all’Europa che conta, ma anche essere visti in Italia come i giustizieri dei campioni d’Italia in carica, cucendo sul petto degli juventini il primo scudetto dopo Calciopoli. Il ruolino di marcia dei partenopei in trasferta non è dei più esaltanti, con 13 punti conquistati sui 30 disponibili, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte.
    Il 3-4-2-1 del Napoli vedrà partire dal primo minuto in porta De Sanctis. Cannavaro è recuperato e torna titolare in un reparto difensivo completato da Aronica e  Campagnaro. A centrocampo il tecnico degli azzurri è intenzionato a bocciare per l’ennesima volta Inler, sostituito alla fine del primo tempo nel match casalingo di mercoledì contro il Cesena. Al suo posto è pronto Dzemaili, che farà coppia con Gargano. Nelle fasce confermato Maggio sulla destra, mentre sulla corsia di sinistra Zuniga dovrebbe vincere il ballottaggio con l’ex Liverpool Dossena. In attacco spazio ai tre “tenori”, Hamsik e Lavezzi insieme a Cavani, che proveranno a penetrare il fortino rossonero.

    PRECEDENTI – Da quando il Napoli è tornato in Serie A (stagione 2007-2008), non ha mai vinto a San Siro contro il Milan. Quell’anno la formazione azzurra dovette inchinarsi per 5-2, gara che i milanisti ricordano molto bene perché fu il debutto assoluto in maglia rossonera di Alexandre Pato, che bagnò la prima ufficiale con una splendida rete. La stagione successiva vinse sempre la squadra allenata da Carlo Ancelotti, che sconfisse 1-0 i partenopei. Nel 2010 l’unico punto conquistato dagli azzurri, quando riuscirono a strappare l’1-1 alla formazione di Leonardo. L’anno scorso invece ci fu la clamorosa affermazione degli uomini di Allegri per 3-0, un successo che spinse i rossoneri verso la conquista dello scudetto.
    I tifosi azzurri sperano che i loro beniamini sappiano ripetere le gesta del girone d’andata, quando riuscirono a sconfiggere un Milan incerottato con un perentorio 3-1, grazie alla fantastica tripletta del Matador Cavani.

    Probabili formazioni Milan Napoli

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini, Ambrosini, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Bonera, Zambrotta, Mesbah, Van Bommel,  El Shaarawy, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Dzemaili, Gargano, Maggio, Zuniga, Hamsik, Lavezzi, Cavani.
    Panchina: Rosati, Dossena, Fernandez, Britos, Inler, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

  • Novara Napoli 1-1, le pagelle. Lavezzi imprendibile

    Novara Napoli 1-1, le pagelle. Lavezzi imprendibile

    La canzoncina della Champions non c’e’ ed il Napoli perde il fluido magico pareggiando una partita che rischiava anche di perdere contro un ottimo Novara che ha saputo fronteggiare il Napoligrazie ad un ottima organizzazione di gioco che ha imbrigliato per bene la squadra partenopea. (Novara Napoli, il commento)

    Lavezzi ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Pagelle Novara Napoli

    Radovanovic 7 il serbo gioca un grande partita, blocca ottimamente Hamsik a centrocampo ed ha il merito di sbloccare il match complice anche un barriera napoletana molto ballerina

    Rubino 6,5 è incredibile come si possa arrivare ad alti livelli a 32 anni con l’attaccante, record man del Novara (unico giocatore ad aver segnato in tutte le categorie professionistiche con la stessa squadra), a mettere in difficoltà Cannavaro e compagni per tutti i 90’ sfiorando il gol in tre occasioni.

    Gemiti 6,5 una furia sulla fascia sinistra, grandi inserimenti ed ottimi cross che non vengono sfruttati da Rubino per pochi centimetri

    Napoli

    Lavezzi 7 il Pocho è il vero trascinatore del Napoli, l’argentino non sbaglia una partita, sempre pungente in attacco, propizia il pareggio e sfiora in molte occasioni il gol

    Dzemaili 6,5  Il goleador che non t’aspetti, incredibile come il centrocampista ex Parma avesse segnato fino alla scorsa settimana un gol in serie A ed in sette giorni realizza due importantissimi gol per sé e per la sua squadra

    Cavani – Hamsik 5 i due tenori non copiano l’ottima prestazione di Lavezzi con l’uruguaiano mai pericoloso fino alla sostituzione e forse troppo stanco, soprattutto nel finale. Lo slovacco gioca per tutti i 90’ in un ruolo sicuramente non suo, si sfianca non riuscendo ad essere lucido sotto porta “ciccando” clamorosamente sull’azione del pareggio partenopeo

    Novara (5-3-2): Ujkani 5,5; Morganella 6,5, Dellafiore 6, Centurioni 5,5, Ludi 6 (54’ Labrin 5,5), Gemiti 6,5; Marianini 6, Radovanovic 7 (78’ Porcari s.v.), M.Rigoni 6; Mazzarani 6, Rubino 6,5. A disp.: Fontana, Labrin, Porcari, Pesce, Jeda, Morimoto, Granoche. All.: Tesser

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6, Cannavaro 5,5, Aronica 5,5 (75’ Zuniga s.v.); Maggio 6, Hamsik 5, Dzemaili 6,5, Dossena 5,5 (80’ Inler s.v.); Pandev 5,5, Lavezzi 7; Cavani 5 (67’ Mascara 5,5).
    A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Zuniga, Gargano, Inler, Mascara. All.:Mazzarri

    Novara Napoli video highlights
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  • Il Novara ferma il Napoli, a Radovanovic risponde Dzemaili

    Il Novara ferma il Napoli, a Radovanovic risponde Dzemaili

    Finisce 1-1 sul sintetico del Piola di Novara fra la squadra di casa ed il Napoli di Walter Mazzarri che riesce a riacciuffare la partita grazie al pareggio di Dzemaili dopo il vantaggio iniziale di Radovanovic.

    Come ampiamente previsto alla vigilia, Walter Mazzarri non fa uso del Turn over e schiera un Napoli a trazione anteriore con il trio davanti formato da PandevLavezziCavani e con Hamsik arretrato a centrocampo a causa dell’assenza di Inler. Il Novara di Attilio Tesser è più guardingo con l’unica punta Rubino supportata da Mazzarani e Rigoni.

    Blerim Dzemaili ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Il primo pericolo per il Novara è rappresentato da un azione in solitaria di Lavezzi che al 10’ riesce a seminare il panico nella difesa piemontese, l’argentino serve Maggio che a sua volta non riesce a servire Cavani in ottima posizione. Hamsik diventa il regista della squadra ed un suo filtrante viene letto in maniera fantastica da Ujkani che anticipa alla grande Cavani pronto a battere in rete. Comunque il Novara è messo bene in campo con Rubino che riesce a collegare bene i due reparti, ma l’azione più gotta è di nuovo targata Napoli con Maggio, che servito splendidamente da Dossena, spedisce di testa a lato di poco. Il primo tempo si chiude a reti bianche con la formula ultra offensiva studiata da Mazzarri che non sembra dare ottimo frutti grazie anche ad una buona organizzazione di gioco fornita dai padroni di casa.

    La ripresa vede un Novara molto più in partita della squadra partenopea, i padroni di casa si rendono molto pericolosi prima con Mazzarani e poi con Rubino ma è Radovanovic che sblocca il risultato grazie ad un bolide su calcio piazzato che trafigge De Sanctis. Mazzarri toglie un opaco Cavani per Mascara ma è Lavezzi la vera anima del Napoli, il Pocho è imprendibile e da una sua ennesima incursione sulla fascia serve una palla d’oro ad Hamsik che liscia incredibilmente servendo involontariamente Dzemaili che realizza il suo secondo gol consecutivo dopo quello segnato al Lecce la scorsa settimana. Il Napoli tenta di vincere la partita nei minuti finali non riuscendo però nell’impresa che avrebbe avuto il sapore di una vera e propria beffa per un ottimo Novara.

    Finisce dunque 1-1 con il Napoli che vede allontanarsi sia la zona Champions che la lotta scudetto ma da ora fino a febbraio può finalmente concentrarsi solo sul Campionato.