Tag: blake griffin

  • All Star Game NBA 2011: Il video della gara delle schiacciate con Blake Griffin

    All Star Game NBA 2011: Il video della gara delle schiacciate con Blake Griffin

    Ecco il video della gara delle schiacciate che ha eletto Blake Griffin vincitore della specialità.

    Incredibili i numeri messi in piedi dai 4 atleti in gara.

    Da vedere l’ultima schiacciata proprio di Griffin che per l’occasione delizia la platea saltando una macchina!

    GUARDA IL VIDEO:

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  • All Star Game NBA 2011: Spettacolare Griffin, vince la gara delle schiacciate

    All Star Game NBA 2011: Spettacolare Griffin, vince la gara delle schiacciate

    Da premettere che quello di quest’anno è stato sicuramente uno degli Slam Dunk Contest più creativo e spettacolare di sempre grazie alla formula di emulare schiacciate del passato molto suggestive.

    Alla fine il vincitore è Blake Griffin, matricola terribile dei Los Angeles Clippers che ha monopolizzato la gara con numeri che hanno del pazzesco!

    I primi 2 eliminati dei 4 atleti designati per la gara sono Ibaka (a nulla vale la sua schiacciata staccando dal tiro libero ed il recupero, dal ferro, di un peluche levato quindi dal canestro con i denti per consegnarlo ad un bambino del pubblico) e DeRozan (che emula una schiacciata di Iguodala del passato con autopassaggio sulla struttura del canestro, e non basta nemmeno la sfilza di 10 ottenuta al secondo tentativo con la cosiddetta show-stopper, che lo vede volare sopra il ferro affondando poi in reverse).

    Passano in finale Griffin e McGee che deliziano il pubblico con delle meraviglie: il centro dei Wizards sfida direttamente Dwight Howard, commentatore designato a bordo campo vista l’esperienza nella specialità, schiacciando prima in contemporanea con 2 palloni in 2 canestri affiancati, poi recapitandone 3 insieme sul fondo della retina con la collaborazione di John Wall come passatore.

    Griffin, invece, apre con un 360 gradi e chiude poi con una “windmill” raccogliendo un palla alzata sullo spigolo del tabellone da Baron Davis.

    Si va alla finale dove le magie di McGee scompaiono di fronte a quelle del fenomeno dei clippers che prima omaggia Vince Carter con un’affondata che termina con l’intero avambraccio dentro il ferro. Ma è ancora niente rispetto a quello che sta per arrivare: sul parquet dello Staples Center fa ingresso una macchina che viene parcheggiata sotto il tabellone.  Dal tettuccio ecco spuntare la testa di Baron Davis con una palla in mano, mentre, alle spalle del giocatore dei Clippers, si schiera un intero coro gospel che comincia ad intonare la celebre canzone I believe I can fly“. E Griffin vola veramente: cofano saltato in tutta la sua estensione, palla alzata da Baron Davis che viene presa dal numero 32 e schiacciata con potenza nel canestro! Incredibile Blake!

    GUARDA IL VIDEO DEGLI HIGLIGHTS DELLO SLAM DUNK CONTEST:

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  • All Star Game NBA 2011: I Rookie battono i Sophomore. Wall M.V.P.

    All Star Game NBA 2011: I Rookie battono i Sophomore. Wall M.V.P.

    Ha preso il via nella notte il tanto atteso 6oesimo All Star week end NBA.

    Il fine settimana delle “Stelle” è partito con il match tra i rookie (i giocatori al primo anno in NBA) ed i Sophomore (gli atleti alla seconda stagione nella Lega) e lo spettacolo e le emozioni non sono di certo mancate.

    148-140 il punteggio finale della sfida che ha visto per il secondo anno di fila prevalere i Rookie sui Sophomore. Gara che inizialmente ha lasciato un pò perplessi viste le innumerevoli schiacciate messe a referto e la quasi totale assenza di difesa. Alla fine Blake Griffin (dato che sarà anche impegnato sia nella gara delle schiacciate che nella vera partita delle “Stelle”) si risparmia, resta in campo solo 14 minuti per segnare 14 punti. I protagonisti per la squadra del primo anno sono Wall e Cousins, letteralmente inarrestabili: il centro dei Sacramento Kings segna 33 punti con 14 rimbalzi, il playmaker dei Washington Wizards invece si ferma a soli 12 punti dal campo ma con 22 assist scrive il nuovo record di passaggi per questa gara. Buono il contributo di un ex del campionato italiano, Gary Neal (che lo scorso anno giocava con la Benetton Treviso) che dà il suo contributo con 20 punti segnati. Da ricordare anche i 25 di Wes Johnson, ala dei Minnesota Timberwolves.

    Per quanto riguarda i Sophomore il top scorer è stato James Harden, guardia degli oklahoma City Thunder, con 30 punti in soli 27 minuti di gioco, il suo compagno do squadra ai Thunder, Ibaka, si ferma a soli 14. Come al solito consistente la prova di Blair che porta alla causa 28 punti e 15 rimbalzi, leggermente in ombra il tanto atteso Stephen Curry (13 punti, 6 rimbalzi ed 8 assist).

    Alla fine la prestazione di Wall gli vale il titolo di M.V.P. dell’incontro. Lo spettacolo c’è stato, tutti si sono divertiti, non resta che ben sperare in attesa del match che chiuderà il fine settimana: sicuramente Eastern Conference e Western Conference non faranno mancare ciò che tutti ci aspettiamo.

    Rookie-Sophomore 148-140
    Rookie:
    Griffin 14, Fields 15, Cousins 33 (14 rimbalzi), Neal 20, Wall 12 (22 assist), Favors 9, Johnson 25, Bledsoe 6, Monroe 14.
    Sophomore: Gibson 8, DeRozan 14, Blair 28 (15 rimbalzi), Curry 13, Matthews 15, Jennings 8, Ibaka 14, Harden 30, Holiday 10.

    Guarda gli highlights della partita:

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  • All Star Game NBA 2011: Slam Dunk Contest

    All Star Game NBA 2011: Slam Dunk Contest

    Lo Slam Dunk Contest, meglio conosciuto in Italia come gara delle schiacciate, è indubbiamente l’evento più elettrizzante dopo la partita delle “Stelle”.

    Saranno 4 i partecipanti all’evento, coadiuvati dai 4 “allenatori” personali: DeMar DeRozan dei Toronto Raptors (squadra in cui milita Andrea Bargnani) sarà aiutato da Darryl Dawkins, leggenda NBA; Blake Griffin dei Los Angeles Clippers da Kenny Smith, JaValee McGee dei Washington Wizards dall’ex All Star Chris Webber e Serge Ibaka degli Oklahoma City Thunder dal compagno di squadra Kevin Durant.

    Ovviamente il tutto dipenderà dalle votazioni degli addetti ai lavori che decideranno di volta in volta quale punteggio assegnare alle performance e di conseguenza designeranno con le loro votazioni il vincitore dell’evento.

    Il campione in carica è Nate Robinson che però quest’anno non ci sarà. Spettacolari le sue schiacciate nelle ultime 2 edizioni vinte consecutivamente dato che il giocatore, ora ai Celtics, è uno dei più bassi in NBA non arrivando neanche a 180 centimetri (fonti ufficiali stimano l’altezza in 175 centimetri o poco più).

    Riepiloghiamo anche i vincitori degli anni precedenti:

    2010 — Nate Robinson, New York
    2009 — Nate Robinson, New York
    2008 — Dwight Howard, Orlando
    2007 — Gerald Green, Boston
    2006 — Nate Robinson, New York
    2005 — Josh Smith, Atlanta
    2004 — Fred Jones, Indiana
    2003 — Jason Richardson, Golden State
    2002 — Jason Richardson, Golden State
    2001 — Desmond Mason, Seattle
    2000 — Vince Carter, Toronto
    1997 — Kobe Bryant, L.A. Lakers
    1996 — Brent Barry, L.A. Clippers
    1995 — Harold Miner, Miami
    1994 — Isaiah Rider, Minnesota
    1993 — Harold Miner, Miami
    1992 — Cedric Ceballos, Phoenix
    1991 — Dee Brown, Boston
    1990 — Dominique Wilkins, Atlanta
    1989 — Kenny Walker, New York
    1988 — Michael Jordan, Chicago
    1987 — Michael Jordan, Chicago
    1986 — Spud Webb, Atlanta
    1985 — Dominique Wilkins, Atlanta
    1984 — Larry Nance, Phoenix

  • All Star Game NBA 2011: Rookie vs Sophomore

    All Star Game NBA 2011: Rookie vs Sophomore

    E’ il primo evento dell’All Star week end (venerdì 18 febbraio ore 3 italiana).
    In pratica è la partita tra i migliori giovani talenti NBA, quelli al primo anno (i cosiddetti Rookie), contro quelli che invece sono al secondo anno in NBA (i Sophomore).

    Ci sarà una particolarità in questa edizione, una cosa che non capita tutti gli anni: Blake Griffin parteciperà sia a questa gara (farà parte del team dei rookie) che a quella ben più importante e spettacolare di domenica tra Team West e Team East, ovvero la partita delle “Stelle” vista la stagione straordinaria della prima scelta del 2009. Griffin farà parte della squadra dei giocatori al primo anno dato che la scorsa stagione un brutto infortunio al ginocchio lo tenne ai box per tutto l’anno e non avendo disputato un solo incontro nella precedente stagione è ancora considerato un esordiente.

    Dal 2000, anno in cui è stata ideata la partita, il bilancio è di 3 vittorie per i Rookie e di 8 vittorie per i Sophomore. Lo scorso anno si imposero i Rookie per 140-128, M.V.P. fu Tyreke Evans poi premiato come miglior esordiente dell’anno a fine stagione. In questa edizione Evans giocherà ovviamente con la squadra del secondo anno. Il record di punti appartiene a Kevin Durant che nel 2009 segnò ben 46 punti trascinando i Sophomore al successo.

    Questo in dettaglio l’elenco dei convocati:

    ROOKIE TEAM ROSTER
    Eric Bledsoe, L.A. Clippers, G
    DeMarcus Cousins, Sacramento, C
    Derrick Favors, New Jersey, F
    Landry Fields, New York, G
    Blake Griffin, L.A. Clippers, F
    Wesley Johnson, Minnesota, G
    Greg Monroe, Detroit, C
    Gary Neal, San Antonio, G
    John Wall, Washington, G

    Coaches:
    Mike Budenholzer — San Antonio Spurs
    Amar’e Stoudemire — New York Knicks
    Kevin McHale — NBA TV/ TNT analyst

    SOPHOMORE TEAM ROSTER

    DeJuan Blair, San Antonio, C
    DeMar DeRozan, Toronto, G
    Stephen Curry, Golden State, G
    Tyreke Evans, Sacramento, G
    Taj Gibson, Chicago, F
    Jrue Holiday, Philadelphia, G
    Serge Ibaka, Oklahoma City, F-C
    Brandon Jennings, Milwaukee, G
    Wesley Matthews, Portland, G

    Coaches:
    Lawrence Frank — Boston Celtics
    Carmelo Anthony — Denver Nuggets
    Steve Kerr — TNT NBA basketball analyst

  • All Star Game NBA: Ufficializzati i roster al completo

    All Star Game NBA: Ufficializzati i roster al completo

    Sono ufficiali le formazioni che giocheranno l’All Star Game NBA tra qualche giorno a Los Angeles. Dopo l’elezione tramite voto popolare dei quintetti di partenza dell’Est e dell’Ovest (leggi l’articolo), sono stati gli allenatori a completare i roster con le 7 riserve.

    Purtroppo non hanno trovato spazio tra gli uomini che entreranno dalla panchina nessuno dei nostri connazionali, nè Andrea Bargnani, nè Danilo Gallinari, nè Marco Belinelli, che assisteranno alla manifestazione solo da semplici spettatori.

    le riserve della squadra della Eastern Conference saranno Joe Johnson ed Al Horford degli Atlanta Hawks, Chris Bosh dei Miami Heat (che completa il trio visto che James e Wade partiranno titolari) e i fantastici 4 dei Boston Celtics ovvero Rajon Rondo, Paul Pierce, Ray Allen e Kevin Garnett che arriva alla sua 14 esima convocazione per la partita delle Stelle e raggiunge i miti Jerry West e Karl Malone nonchè il suo attuale compagno ai Celtics Shaquille O’Neal, l’unico dello starting five biancoverde ad essere rimasto fuori. Boston inoltre avrà anche l’allenatore della squadra dell’est, coach Doc Rivers che ormai può annoverare il miglio record nella Conference prima della pausa per la manifestazione, irraggiungibile sia dai Bulls che dagli Heat.

    Nella Western Conference invece avremo come cambi il duo Spurs (quindi fidato per Popovich) Duncan-Ginobili, poi prenderanno parte anche Russell Westbrook (Thunder), Dirk Nowitzki (Mavericks), Pau Gasol (Lakers), Deron Williams (Jazz) e Blake Griffin dei Clippers, spettacolare ala grande che nel suo primo anno da rookie sta facendo meraviglie a non finire! Un solo dubbio in questa formazione, visto che ancora non è stato rimpiazzato Yao Ming, inabile per infortunio, anche se nel ruolo di centro potrebbe essere spostato Gasol dalla panchina ed il suo posto a sedere sarebbe preso (secondo indiscrezioni dell’ultima ora) da Kevin Love dei Minnesota Timberwolves, miglior rimbalzista del campionato.

    Questo il quadro completo dei convocati:

    Eastern Conference:

    F — Amar’e Stoudemire, New York
    F — LeBron James, Miami
    C — Dwight Howard, Orlando
    G — Derrick Rose, Chicago
    G — Dwyane Wade, Miami
    Head coach: Doc Rivers, Boston

    Panchina: Kevin Garnett, Ray Allen, Paul Pierce, Rajon Rondo (Boston), Chris Bosh (Miami), Al Horford, Joe Johnson (Atlanta)

    Western Conference:

    F — Carmelo Anthony, Denver
    F — Kevin Durant, Oklahoma City
    C — Yao Ming, Houston
    G — Kobe Bryant, L.A. Lakers
    G — Chris Paul, New Orleans
    Head coach: Gregg Popovich, San Antonio

    Panchina: Tim Duncan, Manu Ginobili (San Antonio), Pau Gasol (Los Angeles Lakers), Dirk Nowitzki (Dallas), Deron Williams (Utah), Russell Westbrook (Oklahoma City), Blake Griffin (Los Angeles Clippers)

    Unica variazione sarà la sostituzione di Yao (centro titolare dell’Ovest) con Kevin love, come già detto, in pole position.

  • NBA: Rose batte Griffin, super Durant trascina i Thunder contro Belinelli

    NBA: Rose batte Griffin, super Durant trascina i Thunder contro Belinelli

    11 le partite giocate nella notte NBA.

    Continua senza sosta il crollo dei Raptors, sconfitti da Atlanta: Joe Johnson mette 37 punti ed a Toronto non serve tutto lo starting five in doppia cifra (Bargnani 12 punti ma con 4/12 dal campo). 13esima sconfitta di fila, ormai la stagione è irrimediabilmente compromessa.

    Altra squadra in crisi senza fine sono i Cavaliers, giunti alla 22esima sconfitta di fila. Indiana espugna il parquet di Cleveland grazie ai 23 punti di Granger ed ai 22 di Collison. Non basta ai padroni di casa il trio Sessions-Jamison-Harris (rispettivamente 25, 21 e 19 punti).

    Philadelphia batte New Jersey grazie all’ottima prova di Louis Williams (26 punti per lui) ed alla tripla doppia di Holiday da 11 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. I Nets hanno 16 punti a testa per Harris, Humpries e Lopez ma non bastano ad evitare la sconfitta.

    Buona vittoria esterna di Charlotte che batte Detroit grazie alla strepitosa prova di Jackson che segna 39 punti. Bene anche l’ex Kwame Brown che mette a referto 14 punti e 10 rimbalzi. Gordon piazza 20 punti ma non sono sufficienti a regalare il sorriso ai Pistons.

    Brutto KO interno dei Knicks che si inchinano ai Mavericks di Nowitzki (29 punti e 11 rimbalzi), tornati scintillanti come ad inizio stagione. La grande prova di Danilo Gallinari, da 27 punti non basta ai padroni di casa che devono arrendersi anche a Barea, che uscendo dalla panchina mette insieme 22 punti. Mavs che restano attaccati ai Lakers, pronti all’eventuale sorpasso per il secondo posto ad Ovest.

    La rincorsa dei Grizzlies all’ultimo posto disponibile per i playoff ad Ovest sembra arrivata a compimento: solo una sconfitta separa Memphis da Portland. Nella vittoria sul parquet di Minnesota brillano i soliti Randolph (23 punti e 13 rimbalzi ed inoltre annullato Kevin Love tenuto a soli 10 punti e 10 rimbalzi) e Rudy gay (22 punti). Per i T-Wolves 19 punti di Beasley e piazzamento da peggiore squadra della Western Conference.

    La sconfitta a Denver rende pericolante la posizione di Portland ora tallonata dai pericolosissimi Grizzlies. Nenè (22 punti) Anthony e Billups (20 punti a testa) spengono le velleità della squadra dell’Oregon di cui i top scorer sono i soliti Matthews (19 punti) ed Aldridge (18 punti).

    Marcin Gortat sembra aver cambiato il volto dei Suns: il polacco mette a segno 19 punti e 11 rimbalzi, Nash distribuisce 13 assist, Dudley dalla panchina ne porta 15 e per i Bucks non c’è nulla da fare (tenuti al 31% dal campo, peggiore prestazione stagionale). E’ pesata oltremodo l’assenza di Bogut a centro area.

    I Rockets escono da Salt Lake City con una ottima vittoria: Millsap dà il vantaggio ai Jazz sul 96-94 ad 1 minuto e 25 secondi dal termine, poi non succede più nulla fino a 6 secondi dalla fine quando Martin segna, subisce fallo e mette il tiro libero supplementare per il 97-96. Sulla rimessa successiva Millsap è super sfortunato con la palla che tocca ripetutamente il ferro, quasi danzandoci sopra ma poi esce dal cilindro a tempo scaduto!. Martin è il miglior marcatore con 22 punti, la coppia Jefferson-Millsap ne segna 20 a testa ma alla fine gli sforzi risultano vani, urge il recupero di deron Williams dall’infortunio dato che i Jazz stanno sprofondando sempre più in giù.

    Uno strepitoso Kevin Durant affonda gli Hornets di Belinelli (solo 6 punti in 20 minuti): il fenomeno dei Thunder mette a referto 43 punti (5/7 da 3) con 10 rimbalzi e 5 assist, mentre New Orleans ha in West (20 punti e 15 rimbalzi) e Paul (15 punti) i migliori realizzatori.

    A Los Angeles grande sfida tra Rose e Griffin: a prendersi la vittoria è il numero 1 dei Bulls (32 punti ed 11 assist) che può contare anche sull’aiuto dei suoi compagni Deng (26 punti) e Boozer (16 e 10 rimbalzi). Griffin vince lo scontro diretto (32 punti, 13 rimbalzi e 7 assist) ma i suoi compagni non sono in gran serata e Chicago sbanca lo Staples Center consolidando il secondo posto ad Est.

    Risultati NBA del 2 febbraio 2011

    Atlanta Hawks-Toronto Raptors 100-87
    Atl
    Joe Johnson 37, Smith 18, Horford 12, Evans 12
    Tor Amir Johnson 20, DeRozan 16, Bargnani 12, Weems 12

    Cleveland Cavaliers-Indiana Pacers 112-117
    Cle
    Sessions 25, Jamison 21, Harris 19
    Ind Granger 23, Collison 22, Dunleavy 15

    New Jersey Nets-Philadelphia 76ers 92-106
    N.J.
    Harris 16, Humpries 16, Lopez 16
    Phi Williams 26, Iguodala 16, Brand 15, Meeks 15

    Detroit Pistons-Charlotte Bobcats 87-97
    Det
    Gordon 20, Prince 16, McGrady 12
    Cha Jackson 39, Brown 14, Augustin 10, Wallace 10

    New York Knicks-Dallas Mavericks 97-113
    N.Y.
    Gallinari 27, Douglas 22, Stoudemire 21
    Dal Nowitzki 29, Barea 22, Tyson Chandler 15

    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 84-102
    Min
    Beasley 19, Ellington 13, Flynn 11
    Mem Randolph 23, Gay 22, Young 18

    Denver Nuggets-Portland Trail Blazers 109-90
    Den
    Nenè 22, Anthony 20, Billups 20
    Por Matthews 19, Aldridge 18, Batum 17

    Phoenix Suns-Milwaukee Bucks 92-77
    Pho
    Gortat 19, Hill 16, Dudley 15
    Mil Maggette 15, Ilyasova 15, Boykins 14

    Utah Jazz-Houston Rockets 96-97
    Uta
    Jefferson 20, Millsap 20, Miles 18
    Hou Martin 22, Lowry 16, Brooks 14, Scola 14

    Oklahoma City Thunder-New Orleans Hornets 104-93
    Okl
    Durant 43, Green 12, Westbrook 10
    N.O. West 20, Paul 15, Andersen 13

    Los Angeles Clippers-Chicago Bulls 88-106
    Cli
    Griffin 32, Gomes 16, Foye 14
    Chi Rose 32, Deng 26, Boozer 16

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Disastro Dallas, fenomenale Blake Griffin!

    NBA: Disastro Dallas, fenomenale Blake Griffin!

    Continua la carrellata di partite NBA. Dopo la sconfitta dei Knicks (leggi l’articolo), ed il derby italiano in cui a spuntarla è stato Marco Belinelli che con i suoi Hornets è riuscito ad avere la meglio sui Raptors di Andrea Bargnani (leggi l’articolo), altre 4 partite disputate. Ora per completare il resto della giornata restano solo 3 match ovvero Boston-Orlando, Minnesota-Portland e Lakers-Thunder.

    Sesta sconfitta di fila per i Mavericks che cadono anche al cospetto dei modesti Pistons. A condurre Detroit al successo ci pensano Stuckey (20 punti), Prince (19), un buon Monroe da 16 punti e 9 rimbalzi ed il solito Villanueva  (15). 32 punti di Nowitzki invece non bastano a Dallas che ora si vede risucchiata nelle zone medio-alte della Western Conference dopo essere stata, per gran parte del campionato finora disputato, la vera antagonista dei San Antonio Spurs.

    Continua il momento d’oro dei Clippers che dopo aver battuto solo 24 ore fa i campioni del mondo dei Lakers nel derby di Los Angeles si ripetono e mandano KOi Pacers. La partita in pratica si riassume in uno scontro tra Blake Griffin contro la coppia Granger-Collison. I 2 di Indiana mettono a segno rispettivamente 32 e 30 punti, ma il fenomeno dei Clippers è assolutamente immarcabile e mette a segno una doppia doppia (la 27esima consecutiva per la precisione) da ben 47 punti e 14 rimbalzi! Sensazionale questo rookie venuto dall’Oklahoma e che sta avendo un effetto ed un impatto devastante su tutta la NBA. Gordon aiuta il compagno con 23 punti e i cugini poveri dei Lakers continuano a risalire la classifica sperando in un passo falso dei Blazers questa sera contro Minnesota per sperare di agganciare l’ultimo posto playoff ad Ovest che comunque, ancora, dista qualche partita.

    Grande rimonta degli Hawks nell’ultimo periodo contro i Kings. A decidere la sfida è Joe Johnson che infila il 100-98 per Atlanta a soli 6 decimi di secondo dalla sirena finale. Sono 36 i punti alla fine per la guardia dei “Falchi” che scrive il suo massimo in stagione. Consistenti anche Al Horford con 23 punti e Josh Snith con 19 punti e 10 rimbalzi. Per Sacramento bene Cousins (da dimenticare però l’ultima rimessa per cercare di servire un compagno e portare il match all’overtime) da 20 punti, 17 sono di Udrih, mentre Evans e Thompson ne scrivono 16 a testa.

    Facile vittoria per i Warriors che ad Oakland si impongono contro i Nets. A guidare la squadra della “Baia” ci pensano Ellis (26 punti), Lee (autore di una doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi) e Curry (13 punti). Per New Jersey brilla la solita coppia Lopez (20 punti) ed Harris (19 punti), buono il contributo dalla panchina di Vujacic (16 punti) ma i Nets appaiono ancora troppo modesti per ambire a qualcosa di importante.

    Detroit Pistons-Dallas Maverick 103-89
    Det
    Stuckey 20, Prince 19, Monroe 16
    Dal Nowitzki 32, Terry 18, Barea 7

    Los Angeles Clippers-Indiana Pacers 114-107
    Cli
    Griffin 47, Gordon 23, Davis 14
    Ind Granger 32, Collison 30, Rush 10, Posey 10

    Atlanta Hawks-Sacramento Kings 100-98
    Atl
    Johnson 36, Horford 23, Smith 19
    Sac Cousins 20, Udrih 17, Thompson 16, Evans 16

    Golden State Warriors-New Jersey Nets 109-100
    G.S.
    Ellis 26, Lee 24, Curry 13
    N.J. Lopez 20, Harris 19, Vujacic 16

  • NBA: Spettacolo Clippers, battuti i Lakers nel derby

    NBA: Spettacolo Clippers, battuti i Lakers nel derby

    2 le partite in NBA.

    In attesa di Denver-San Antonio in programma alle ore 21 americane (le 3 di notte in Italia) sono scese sul parquet le 2 squadre di Los Angeles.

    Ed è stata una bella lezione quella impartita dai cugini poveri dei Clippers ai rivali cittadini molto più blasonati, i Lakers.
    La partita è terminata infatti 99-92 (e non è mancata neanche la solita rissa finale che accompagna gran parte dei derby più sentiti) con Griffin e compagni che hanno dimostrato di essere una squadra in piena crescita e che potrebbe anche approfittare dei passi falsi delle avversarie per agganciare almeno quell’ottavo posto della Western Conference che vorrebbe dire playoff.

    I primi 2 quarti sono equamente divisi tra le 2 squadre: il primo vede una leggera prevalenza dei Clippers (27-22), il secondo è per i Lakers che con il parziale di 23-17 vanno avanti di un solo punto all’intervallo lungo (45-44).

    Nella ripresa i campioni del mondo sembrano poter prendere il largo con uno spettacolare Kobe Bryant che infila 14 punti nel solo terzo quarto.
    I rossoblu sembrano alle corde ma riescono a diminuire il distacco sul -3 alla fine del periodo. Ma i Lakers riprendono con foga nei primi minuti dell’ultimo quarto e si portano su un vantaggio che sembra incanalare il match verso la loro direzione. Anche perchè l’unico dei rivali cittadini a brillare è un Gordon mai domo, Gasol infatti controlla egregiamente Blake Griffin limitato ad un misero 1/10 dal campo.
    Ma quel che succede dopo l’ennesimo tiro sbagliato da Griffin ha del clamoroso: il numero 32 si trasforma, ridicolizza Pau Gasol e trovando appoggio nel solito e continuo Gordon ricuce lo strappo dominando sotto i tabelloni dopo 3 quarti di assenza ingiustificata. Sembra incredibile ma i Clippers arrivano quasi in doppia cifra di vantaggio in pochi minuti ed a soli 2 minuti dal termine. Jackson toglie Gasol in confusione, cerca di impostare qualche schema per riportarsi sotto ma Foye regge la pressione dei tiri liberi e mette il match in ghiacciaia. Proprio sul suo ultimo tiro libero, a 5 secondi dalla fine, arriva anche la deprecabile rissa, scaturita da un contatto tra Griffin ed un nervoso Odom che pare avere le colpe in questa situazione. Colpe che vanno date anche a Baron Davis che arriva come un giustiziere ed intensifica gli scontri sotto canestro. Alla fine arrivano i tecnici per Griffin, Davis (Clippers) e per Odom ed inspiegabilmente Artest, l’unico che forse cercava di portare la calma memore di trascorsi poco felici quando militava nei Pacers!

    Come già detto è tripudio per i tifosi rossoblu. Griffin colleziona la 26esima doppia doppia nella serata forse più difficile e dove per 3 quarti è sembrato nullo (18 punti e 15 rimbalzi), Gordon eroico con 30 punti, alla fine per lunghi tratti del match è sembrato solo contro tutto il quintetto Lakers, 14 punti sono a firma del “Barone” Davis mentre continua la crescita di Jordan con 8 punti e 15 rimbalzi.
    Ai Lakers non basta Bryant (27 punti, 9 rimbalzi e 5 assist), unico a salvarsi assieme al numero 24 è stato Bynum con una prova da 18 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate. Fino ad un certo punto ha retto anche Gasol che però ha ceduto alla potenza ed all’atletismo di Griffin nel momento decisivo del match. Ma i Lakers possono rifarsi subito: domani allo Staples Center a far visita a Bryant arrivano i Thunder dell’erede Kevin Durant e la voglia di rivincita dopo questa prestazione sarà tanta!

    GUARDA GLI HIGHLIGHTS DI CLIPPERS-LAKERS:

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  • NBA: Super Thunder OK dopo 3 overtime contro i Nets, Lakers KO a Houston

    NBA: Super Thunder OK dopo 3 overtime contro i Nets, Lakers KO a Houston

    12 le partite disputate nella notte NBA

    Raptors vincenti contro i Wizards grazie ai 18 punti di Andrea Bargnani. L’italiano mostra grande leadership ed oltre ad un buon bottino personale di punti mette assieme anche 8 rimbalzi e 3 assist. Nell’ultima sconfitta contro gli Atlanta Hawks erano stati 78 i punti totali dei Raptors con 30 tiri segnati. Ieri, nel solo primo tempo, sono stati invece ben72 i punti segnati con 32 bersagli. Toronto, infatti, ha chiuso con il 54% da 3 ed il 58% complessivo, segno che quando i tiratori sono in serata, la squadra è molto difficile da fermare. Da segnalare anche i 20 punti di DeRozan, i 18 di Weems (buono l’asse con Bargnani) ed i 16 a testa di Barbosa e Bayless. Buono anche il debutto stagionale della prima scelta di Toronto dell’ultimo draft, Ed Davis, con 11 punti (5/7 al tiro) e 6 rimbalzi. Per Washington delude Arenas (7 punti con 1/10 al tiro), bene invece McGee e Wall rispettivamente con 21 e 19 punti.

    Gli Hawks vincono in casa contro i Grizzlies anche se ricevono la brutta notizia che Joe Johnson dovrà operarsi al gomito del braccio destro e starà fuori per un bel pò. Sono 20 i punti di Horford e 16 del sostituto naturale di Johnson, Jamal Crawford, a spingere Atlanta al successo, mentre il recupero finale di Memphis non si concretizza nonostante i 23 punti di Gay, i 22 e 9 assist di Conley ed i 19 e 19 rimbalzi di Randolph. Dopo la vittoria contro i Lakers di ieri, si può dire che manca un pizzico di continuità a questi Grizzlies per diventare una delle squadre di riferimento della Western Conference.

    Nuova sconfitta per Portland che cade a Boston sotto i colpi di Pierce (28 punti) e Garnett (17), doppia doppia per Rondo da 10 punti e 10 assist. Ai Blazers non bastano i 23 punti di Matthews (ormai fisso in quintetto al posto di Batum) i 20 di Miller ed i 18 a testa di Aldridge e Roy.

    In attesa della partita che a Cleveland tutti attendono e che segnerà il ritorno di LeBron James nella sua città dopo il trasferimento a Miami, gli Heat si sbarazzano dei Pistons. James top scorer con 18 punti, 16 a testa invece per Bosh e Wade. Detroit si consola con l’ottima prova del rookie Monroe (15 punti, 8 rimbalzi ed un solo errore al tiro).

    Il ritorno in campo di Carlos Boozer, per la prima partita con i Bulls, non basta a Chicago per evitare una tremenda sconfitta contro i Magic. “Tori” dominati a rimbalzo e nelle percentuali dal campo, Noah segna 16 punti, ma cosa molto strana per lui, non prende neanche un rimbalzo al cospetto di Howard. Rose segna 15 punti ma con brutte percentuali, mentre il “debuttante” rossonero Boozer segna solo 5 punti in 22 minuti. Orlando trova nelle sue guardie i top scorer del match (Carter 22, Nelson 24) ed in Howard il padrone della zona pitturata (13 punti, 12 rimbalzi).

    Sorride anche Marco Belinelli (ma solo 6 punti per lui). Si chiude infatti col successo contro i Bobcats, la striscia di 4 sconfitte per New Orleans che ritrova David West. Il prodotto di Xavier Segna 15 dei suoi 22 punti nel secondo tempo e contribuisce ad un ultimo quarto da 24-11 che taglia le gambe a Charlotte. Partita più defilata per Chris Paul: pochi tiri (4/7 totale in quasi 40 minuti) e tanti minuti al servizio della squadra con 14 assist e 4 recuperi. Bene Okafor con una doppia doppia da 14 punti e 13 rimbalzi, mentre a Charlotte (con Stephen Jackson in panchina dopo l’espulsione dell’ultima partita giocata) non bastano Wallace (18 punti) e la coppia Diaw-Augustin (13 punti a testa per loro).

    Dallas continua la striscia vincente, arrivata alla settima partita utile, e batte i Minnesota Timberwolves. Non serve neanche Nowitzki, tenuto a riposo per gran parte del match (23 minuti per 10 punti totali), le riserve dei Mavs fanno il loro dovere guidate dai 16 punti di Marion. Da segnalare ancora una volta un grande Tyson Chandler (9 punti e 18 rimbalzi), mentre ai T-Wolves non bastano i soliti Beasley (16 punti) e Love (12 punti e 15 rimbalzi).

    Quarta vittoria consecutiva per Denver che spazza via i Bucks. Alla serata non eccelsa di Anthony (14 punti, ancora debilitato dalla febbre) sopperiscono i 24 punti e 9 rimbalzi di Nenè, la doppia doppia di Smith (20 punti e 10 rimbalzi) ed i 16 punti e 9 assist di Billups. A Milwaukee non bastano quindi i 21 di Salmons, i 17 di Maggette e la grande prova (con tripla doppia sfiorata) da 14 punti, 10 rimbalzi e ben 8 stoppate del rookie Sanders (che sostituiva l’infortunato Bogut).

    Dopo le vittorie contro Lakers e Sacramento cadono i Pacers a Salt Lake City. Starting five e sesto uomo in doppia cifra per Utah (Williams 24 punti e 16 assist, Kirilenko 18, Jefferson 17 punti e 10 rimbalzi, Millsap 16 punti, Miles 13, Bell 10). Poco da fare per Indiana che forse accusa la stanchezza del viaggio ad Ovest (Collison 16 punti, Rush e Hibbert 15), mentre i Jazz vincono la loro ottava partita nelle ultime 10 gare.

    Seconda sconfitta nelle ultime 10 uscite, la prima in trasferta dopo il filotto di 8 gare vinte lontano da San Antonio e, sicuramente, la più inaspettata (visto che si trattava del proverbiale “testa-coda” tra la migliore squadra e la peggiore della Lega) per gli Spurs che cedono il passo ai Los Angeles Clippers. Percentuali spaventose (ma al contrario!) per i texani che tirano col 35% totale. Duncan chiude solo a quota 8, letteralmente divorato da Griffin, Parker 2 punti, mentre Ginobili ne scrive 15 ma con 5/15 al tiro. In casa Clippers trentello per il già citato Blake Griffin (un mostro d’area, ed è solo un debuttante nella NBA) con una doppia-doppia da 31 punti e 13 rimbalzi. Buon aiuto da Gordon con 21 punti.

    Quarta sconfitta consecutiva per i campioni in carica dei Los Angeles Lakers (non accadeva dal 2007) che cadono a Houston per mano di Martin (22 punti) e di uno strepitoso Shane Battier (sia in difesa su Bryant che in attacco con 17 punti e 4/6 da 3 punti). Scola contribuisce con 14 punti e 9 rimbalzi, Lowry smista 10 assist (con 8 punti) e la panchina è decisiva nell’allungo del quarto periodo con Hill, Budinger (10 punti a testa) e Lee (8 punti). Lakers tramortiti negli ultimi 5 minuti quando dal 95-90 in loro favore hanno accusato un super parziale di 4-19 che li ha condannati per il finale 109-99. Bryant 27 punti ma con 24 tiri presi (merito di Battier che quando vede il 24 gialloviola si esalta nella difesa), Odom da doppia doppia (25 punti ed 11 rimbalzi) non sono bastati vista la pessima serata di Gasol (8 punti) ben limitato dai lunghi avversari. Dopo Utah, Indiana e Memphis sono i Rockets a scrivere la parola crisi sui gialloviola. Si attende il pronto riscatto nella prossima gara che sarà abbordabile (contro i Sacramento Kings).

    E passiamo alla partita più bella ed incredibile della notte NBA ed una delle più combattute degli ultimi anni: i Thunder (senza Kevin Durant) espugnano il parquet dei Nets (senza Devin  Harris) dopo 3 overtime ed emozioni a non finire. Ovviamente tutto inizia dalla fine: una chiara interferenza di Lopez sul tiro di Westbrook ad un minuto dalla fine tiene i Nets avanti (89-90) ma 2 liberi di Westbrook a 20 secondi dal termine portano Oklahoma City sul 91-90. Farmar poi a 3 secondi dal termine sbaglia il jumper del sorpasso e Westbrook subisce nuovamente fallo e porta i suoi sul +3 (93-90). Resta un secondo sul cronometro. Viene data la palla a Morrow dalla rimessa a metà campo ed il numero 22 buca sulla sirena il canestro avversario con un tiro da distanza siderale per il pareggio. Si va all’overtime, i Nets con l’inerzia dell’incontro provano a scappare via e si portano sul 100-94 a 2 minuti e mezzo dal termine. Sembra fatta ma avviene la reazione dei Thunder che stringono le maglie in difesa e con un parziale di 6-0 firmato Westbrook riequilibrano il match (100-100). Resta l’ultima azione ai Nets che però non hanno la stessa fortuna del “buzzer” precedente di Morrow e Lopez sbaglia il tiro della vittoria. Secondo overtime. New Jersey prova a scappare (104-100) come già fatto nel supplementare precedente ma OKC non molla e con un parziale di 7-0 (bellissima la bomba di Green) si porta avanti 107-104. Lopez guida i suoi al controsorpasso (110-107) ma il suo compagno di squadra Graham commette una grossa ingenuità regalando 3 liberi a Green a pochi secondi dal termine (e per poco non ci scappa il gioco potenziale di 4 punti): il numero 22 non trema e porta il match ancora in parità (110-110). Farmar sbaglia l’ultimo tiro e si va al terzo overtime dove a spadroneggiare è Russell Westbrook che infila tutti e 13 i punti della sua squadra (fantastico il gioco da 3 punti che porta i Thunder sul 121-117). Farmar segna da 3 a 9 secondi dalla fine (121-120) e sembra riaprire nuovamente tutto, Westbrook segna i 2 liberi successivi (123-120). Restano 5 secondi ma l’azione dei Nets viene sporcata dalla difesa di Harden che impedisce il tiro da 3 dell’eventuale pareggio. Alla fine Durant (in panchina in borghese) festeggia i compagni come se avesse vinto un titolo NBA, che sicuramente non lo è ma sono queste vittorie che fanno capire ad una squadra di essere grande.
    Alla fine career high di punti per Farmar dei Nets (28) stessi punti per Lopez (con 11 rimbalzi) e 25 per il quasi eroe della serata Morrow. Oklahoma ha trovato un Jeff Green dominante fino al secondo tempo supplementare (37 punti con 4/5 da 3) dove ha poi lasciato strada al più fresco compagno Westbrook che nel terzo overtime ha vinto da solo la partita sfiorando la tripla doppia (38 punti, 15 rimbalzi, 9 assist ed anche 3 recuperi). Bene anche Sefolosha in difesa ed Harden che ha giocato a tutto campo (16 punti, 7 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi).

    Risultati NBA dell’1 dicembre 2010

    Toronto Raptors-Washington Wizards 127-108
    Tor DeRozan 20, Bargnani 18, Weems 18
    Was McGee 21, Wall 19, Blatche 17

    Atlanta Hawks-Memphis Grizzlies 112-109
    Atl Horford 20, Jamal Crawford 16, Powell 16
    Mem Gay 23, Conley 22, Randolph 19

    Boston Celtics-Portland Trail Blazers 99-95
    Bos Pierce 28, Garnett 17, Davis 16
    Por Matthews 23, Miller 20, Aldridge 18, Roy 18

    Miami Heat-Detroit Pistons 97-72
    Mia James 18, Wade 16, Bosh 16
    Det Monroe 15, Villanueva 10, Hamilton 9

    Chicago Bulls-Orlando Magic 78-107
    Chi Noah 16, Rose 15, Gibson 10
    Orl Nelson 24, Carter 22, Bass 17

    New Orleans Hornets-Charlotte Bobcats 89-73
    N.O. West 22, Okafor 14, Green 10, Ariza 10
    Cha Wallace 18, Augustin 13, Diaw 13

    Dallas Mavericks-Minnesota Timberwolves 100-86
    Dal Marion 16, Barea 14, Terry 12
    Min Beasley 16, Ellington 13, Love 12, Milicic 12

    Denver Nuggets-Milwaukee Bucks 105-94
    Den Nenè 24, Smith 20, Billups 16
    Mil Salmons 21, Maggette 17, Sanders 14, Jennings 14

    Utah Jazz-Indiana Pacers 110-88
    Uta Williams 24, Kirilenko 18, Jefferson 17
    Ind Collison 16, Rush 15, Hibbert 15

    Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs 90-85
    Cli Griffin 31, Gordon 21, Butler 9
    S.A. Hill17, Ginobili 15, Jefferson 13

    Houston Rockets-Los Angeles Lakers 109-99
    Hou Martin 22, Battier 17, Scola 14
    Lak Bryant 27, Odom 25, Barnes 14

    New Jersey Nets-Oklahoma City Thunder 120-123 (3 overtime)
    N.J. Lopez 28, Farmar 28, Morrow 25
    Okl Westbrook 38, Green 37, Harden 16

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