Tag: Bianca Knight

  • Usa 4X100 donne da record mondiale, Lavillenie asta d’oro

    Usa 4X100 donne da record mondiale, Lavillenie asta d’oro

    Altra serata storica allo stadio olimpico londinese con la staffetta americana femminile della 4X100 che stabilisce il nuovo record mondiale con 40″82 facendo cadere il vecchio primato mondiale 41″37 che durava da ben 27 anni e detenuto dalla Germania Est con Gladisch, Rieger, Auerswald, Gohr nell’ottobre 1985 a Canberra.

    Il quartetto composto da Tianna Madison, Allyson Felix, Bianca Knight e Carmelita Jeter conquistano il titolo olimpico con una frazione perfetta soprattutto nei cambi, davanti alla Giamaica, argento in 41″41, e all’Ucraina, bronzo in 42″04. La Giamaica si prende almeno una parziale rivincita nelle batterie degli uomini stabilendo un fantastico 37″39 senza Usain Bolt.

    La finale dei 5.000m donne vede ancora una volta il Kenya senza oro con la vittoria in volata dell’etiope Meseret Defar con il tempo di 15’04″25, la keniana Vivian Cheruyot si prende l’argento mentre Tirunesh Dibaba, vincitrice a Londra dei 10.000m, si accontenta del bronzo. Trionfo Turchia nei 1500 metri donne con l’oro alla Cakir Alptekin davanti alla connazionale Bulut, terza la Jamal etiope naturalizzata del Bahrain.

    Le donne jet americane ©Michael Steele/Getty Images

    Il salto con l’asta ha visto la gioia del Francese Renaud Lavillenie che vince il titolo olimpico con 5.97, argento e bronzo alla Germania con Otto e Holzdeppe. Grande gara anche del lancio del martello donne con il record olimpico stabilito due volte dalla russa Tatyana Lisenko con 77.56 prima e 78.18m dopo che ovviamente le permette di aggiudicarsi la medaglia d’oro mentre l’argento è della polacca Wlodarczyk e bronzo alla tedesca Heidler. La serata si chiude con la sorpresa Bahamas che vince l’oro nella staffetta 4X400 ai danni degli Stati Uniti con Trinidad & Tobago bronzo e con Pistorius, che chiude con il suo Sudafrica in ultima posizione.

    Dopo il bronzo di Donato ieri, serata da dimenticare per i colori azzurri con le staffette 4X100 uomini e 4X400 donne entrambe eliminate nelle batterie per l’accesso alla finale ed Elena Romagnolo, ultima nella finale dei 5.000m donne.

     

  • Diamond League, a Londra imbattibile Rudisha. Sorpresa James nei 400

    Diamond League, a Londra imbattibile Rudisha. Sorpresa James nei 400

    Una delle tappe più affascinanti della Diamond League è sicuramente quella andata in scena al Crystal Palace di Londra con i big dell’atletica mondiali a scaldare i motori in vista dei mondiali di fine Agosto a Daegu, in Corea. Ancora assenti i grandi della velocità mondiale, a brillare sono stati il keniano Rudisha che regala un 800 di altissimo livello vinto sul sudanese Kaki, forse l’unico che può contrastarlo per la medaglia d’oro a Daegu. Rudisha, primo in 1’42”91, seconda miglior prestazione dell’anno dopo il suo 1’42”61, una dimostrazione di forza notevole per il keniano. Il 19enne James, della piccola isola caraibica di Grenada, stupisce tutti regalando un 400m da favola. Il campione del mondo junior vince con un fantastico 44”61 realizzando la miglior prestazione mondiale stagionale. Dietro di lui gente del calibro di Jermaine Gonzales, Christopher Brown e Angelo Taylor.

    Il keniano David Rudisha re degli 800 | ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images
    Unica italiana presente a Londra era Elisa Cusma che però è letteralmente scoppiata nel secondo giro dei suoi 800m. La Cusma è passata al primo giro in 59”, ma si è fermata poco dopo i 500 metri, cotta, con le batterie scariche, mentre davanti la tedesca Jana Hartmann si è imposta in 2’01”97. Nelle altre gare, Olha Saladukha non sbaglia un colpo: con un ottimo 14.80 e cinque salti su sei sopra i 14.60, la campionessa europea ha superato nel triplo la kazaka Rypakova. Bella sfida nel giavellotto fra la ceca Barbara Spotakova e la tedesca Christine Obergfoll: sorpassi e controsorpassi hanno premiato la Obergfoll, che con 66.74 ha portato a casa la quarta vittoria stagionale in Diamond League. Vittorie anche per Il keniano Willy Rutto Komen nei 3000 siepi (8’21”40), per la statunitense Bianca Knight nei 200 (22“69) e la connazionale Jennifer Suhr nell’asta (4.79). Chiusura di meeting trionfale per il britannico di origine somala Mo Farah, che con due cambi di ritmo micidiali nel giro finale ha vinto i 3000 in 7’40”15. Mitchell Watt, che si conferma il numero uno al mondo nel lungo. In questo momento nessuno salta come l’australiano, che con 8.45 ha ottenuto la seconda miglior prestazione dell’anno (e le prime quattro sono tutte sue…). Australia protagonista anche nei 5000 con il successo di Craig Mottram (13’23”97). Splendido 400 hs di Kaliese Spencer: con 52”79 la giamaicana ha ottenuto il miglior crono dell’anno e l’ottavo di tutti i tempi. Negli ostacoli alti si è rivisto un buon Dayron Robles: il cubano, sottotono quest’anno, ha battuto Richardson e Oliver vincendo i 110 in 13”04. Senza i big Bolt e Powell, quest’ultimo fermato per precauzione dopo un problema all’inguine accusato la scorsa settimana a Budapest, il giamaicano Yohan Blake ha fatto suoi i 100 in 9”95, buon tempo se si considera il metro e mezzo di vento contro.