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  • Europa League, il Milan cade a S.Siro, trionfo Lazio a Marsiglia

    Europa League, il Milan cade a S.Siro, trionfo Lazio a Marsiglia

    Serata agrodolce per le italiane impegnate in Europa League, il Milan è uscito sconfitto dalla sfida di San Siro contro il Betis Siviglia, la Lazio di Simone Inzaghi invece ha vinto 3-1 a Marsiglia contro l’Olympique di Rudi Garcia.

    Ci si aspettava una riscossa dal Milan dopo il derby di campionato perso al 92° per il gol di Icardi, invece nella serata di Europa League è arrivata la sconfitta casalinga contro il Betis Siviglia.

    Gli uomini di Gattuso si sono svegliati troppo tardi, hanno subito per lunghi tratti della gara il ritmo degli spagnoli e sono andati sotto per 2-0, l’ingresso di un elettrico Cutrone ha dato un po’ di carica ai rossoneri che hanno accorciato le distanze proprio con il bomber con il numero 63 sulla maglietta. Un gol che però non è bastato ad evitare la seconda sconfitta in 4 giorni.

    Grande prova invece della Lazio che ha giocato un match di altissimo livello al Velodrome contro l’Olympique Marsiglia. La squadra di Inzaghi ha trovato il vantaggio dopo pochi minuti con Wallace, ha rischiato qualcosa ad inizio ripresa poi, dopo aver segnato il 2-0 con Caicedo, ha gestito la gara soffrendo solo per pochi minuti tra il gol del 1-2 di Payet ed il definito 3-1, segnato al 90° da Marusic.

    Veniamo al racconto della prima italiana impegnata in questa serata di Europa League: il Milan.

    Partenza migliore degli ospiti che al 7° si rendono molto pericolosi con una giocata di Sanabria che crea qualche grattacapo alla retroguardia rossonera. La partita si mantiene sull’equilibrio e la prima buona occasione per il Milan arriva al 23° ma Higuain di testa non trova la porta. Alla mezz’ora il Betis passa in vantaggio, Lo Celso dalla sinistra mette un bel pallone in mezzo, Sanabria è lesto ad anticipare Reina e deposita in gol. Gli spagnoli accelerano e al 33° troverebbero anche il 2-0 ancora con Sanabria ma la bandierina alzata del guardalinee blocca tutto. Sempre Sanabria protagonista, al 38° Lo Celso lo serve con un cross morbido ma l’attaccante colpisce male e spedisce altissimo. Il Milan è in difficoltà e al 42° Reina è costretto ad uscire fuori area per anticipare Lo Celso lanciato in profondità, il portiere rischia tantissimo ma riesce a deviare col petto. Nel primo minuto di recupero, occasione enorme per Higuain, il Pipita dribbla anche il portiere ma al momento di concludere viene chiuso da Mandi in corner. Il primo tempo si chiude con gli spagnoli avanti 1-0.

    Gattuso decide di mandare in campo Suso e Cutrone, per Borini e Bakayoko, ad inizio ripresa ma la prima chance è per il Betis con Lo Celso che arriva al tiro dopo una sponda di un compagno ma calcia alto. Al 49° gran progressione di Junior Firpo che arriva anche al tiro con il pallone che esce non di molto. Il Milan non sembra comunque in partita ed al 55° viene punito da Lo Celso che realizza un gol capolavoro con una conclusione di sinistro da fuori che non lascia scampo a Reina. La squadra di Gattuso pare accusare il colpo e non riesce ad abbozzare nemmeno una reazione fatta di grinta e carattere. La svolta potrebbe arrivare al 72° ma il palo dice no ad un gran tiro da lontano di Castillejo. Il Milan però ha uno scatenato Cutrone che al minuto 83° si fa trovare pronto sull’assist di Castillejo e deposita in rete il pallone del 1-2. Al 90° intervento dubbio di Bartra su Castillejo pronto a battere a rete, l’arbitro decide di non concedere il rigore. Nel 4° minuto di recupero il Milan rimane in 10 per il rosso diretto a Castillejo colpevole di un brutto fallo da dietro. Finisce così, il Milan, dopo la sconfitta nel Derby, perde anche la prima partita nel girone di Europa League.

     

    MILAN – BETIS SIVIGLIA 1-2 (30° Sanabria (B), 55° Lo Celso (B), 83° Cutrone (M))

    MILAN (4-3-3): Reina; Calabria, Romagnoli, Zapata, Laxalt; Bakayoko (46° Suso), Biglia (81° Bertolacci), Bonaventura; Castillejo, Higuain, Borini (46° Cutrone).

    Allenatore: Gattuso.

    BETIS SIVIGLIA (3-5-2): Lopez; Mandi, Bartra, Sidnei; Barragan, Lo Celso, Carvalho (92° Feddal), Canales, Junior Firpo; Leon (66° Tello), Sanabria (79° Moron).

    Allenatore: Setien.

    Arbitro: Nijhuis.

    Ammoniti: Romagnoli (M), Higuain (M), Canales (B), Lo Celso (B), Lopez (B)

    Espulso: Castillejo (M).

     

    Passiamo ora alla seconda italiana a scendere in campo in questa serata di Europa League, ovvero la Lazio.

    Partenza su buoni ritmi con la Lazio che prova a far pressione e al 10° trova il gol del vantaggio con Wallace che, su azione da corner, anticipa Mandanda e di testa mette in rete. La reazione del Marsiglia non è poi così veemente e la Lazio riesce a gestirla senza grossi problemi. Al 18° gran palla in diagonale di Immobile per Caceres, l’esterno non arriva per un soffio a chiudere verso la porta. Gli uomini di Inzaghi insistono e al 22° Immobile calcia cercando l’angolo basso, il palo salva l’Olympique. Dopo 25 di sola Lazio, si incominciano a vedere anche i francesi, Mitroglou sfrutta un rimpallo e trova un diagonale che però non spaventa Strakosha. I padroni di casa crescono e con il tiro a giro di Sanson al 28° vanno vicini al pareggio. Nel momento migliore del Marsiglia, la Lazio trova la chance del 2-0, Immobile calcia bene ma Mandanda di riflesso alza sopra la traversa. Nei restanti minuti è la Lazio ad avere alcune potenziali occasioni ma il primo tempo si chiude con gli uomini di Inzaghi avanti solo 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti ma dopo solo 2 minuti Lucas Leiva è costretto a chiedere il cambio, entra Marusic. Al 52° Caicedo parte in progressione, giunto al limite dell’area serve Lulic ma Mandanda in uscita bassa si salva. Brividi per la difesa della Lazio al 56°, Strootman va in profondità per Sakai, il giapponese serve un pallone rasoterra per Sanson che però calcia altissimo dal centro dell’area. Passa solo un minuto e Luiz Gustavo s’inserisce e prova il diagonale, palla che sfila sul fondo. Nel momento in cui la Lazio sembra poter capitolare arriva un gran contropiede con Immobile che serve Caicedo, l’attaccante ecuadoriano davanti a Mandanda non sbaglia e col sinistro realizza il 2-0. Rudi Garcia prova a cambiare la sua squadra inserendo giocatori più offensivi ma a parte qualche tiro di Luiz Gustavo da fuori non si assiste a grandi occasioni. Al 86° però Payet trova l’angolo giusto su calcio di punizione e supera Strakosha. Il pubblico di casa prova ad accendersi ma a spegnere gli animi dei francesi ci pensa Marusic con un gran tiro che lascia impietrito Mandanda. Finisce così, la Lazio espugna il Velodrome e vede la qualificazione ai sedicesimi di Europa League un po’ più vicina.

     

    OLYMPIQUE MARSIGLIA – LAZIO 1-3 (10° Wallace (L), 59° Caicedo (L), 86° Payet (O), 90° Marusic (L))

    OLYMPIQUE MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Sakai, Rami, Kamava, Amavi (81° Sarr); Luiz Gustavo, Strootman; Sanson (66° Njie), Payet, Ocampos; Mitroglou (66° Germain).

    Allenatore: Garcia.

    LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, Acerbi, Radu; Caceres, Parolo, Lucas Leiva (48° Marusic), Milinkovic-Savic, Lulic (62° Berisha); Immobile, Caicedo (74° Cataldi).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Radu (L), Lulic (L), Sakai (O), Strootman (O), Payet (O), Parolo (L).

     

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spiccano i successi dell’Arsenal, della Dinamo Zagabria, dello Zurigo, dell’Eintracht Francoforte e del Chelsea di Sarri, tutte squadre a punteggio pieno. Vittorie in goleada per Villarreal e Siviglia.

  • Messi, col Betis riprende la rincorsa a Gerd Muller

    Messi, col Betis riprende la rincorsa a Gerd Muller

    Dopo la grande paura, gli attimi con il fiato sospeso dell’intero Camp Nou per lo scontro di gioco tra Lionel Messi ed il portiere del Benfica nell’ultima giornata della fase a gironi della Champions League, torna il sereno in casa blaugrana per le buone notizie che giungono dalle condizioni della Pulce argentina.

    Un recupero record, molto più celere delle più ottimistiche previsioni anche se fin da subito, lo stesso fuoriclasse blaugrana aveva voluto rassicurare tutti i suoi tifosi, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook e su Twitter in cui ringraziava per la vicinanza mostratagli e mostrava ottimismo per il suo recupero, ringraziando Dio per lo scampato pericolo. Il giorno seguente, dopo gli accertamenti medici del caso, erano poi giunte le rassicurazioni del Barcellona che con un comunicato ufficiale aveva precisato che per Lionel Messi si trattava soltanto di una contusione ossea al ginocchio sinistro e, dunque, si era ipotizzato un suo rientro già nella importante gara di Liga Spagnola con il Betis Siviglia quarto in classifica, sorpresa stagionale del campionato spagnolo, anche se la conferma della sua convocazione dipendeva dalla valutazione finale dello stesso Messi.

    Messi, smaltita la contusione riprende corsa al record
    Messi, smaltita la contusione riprende corsa al record | ©LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    Dopo aver lavorato per due giorni in palestra ed aver ormai smaltito la contusione subìto, Leo Messi ha potuto partecipare regolarmente alla seduta di allenamento di rifinitura prima della trasferta in Andalusia e, dunque, a tre giorni di distanza dall’infortunio, Lionel Messi figurerà tra i convocati di mister Villanova per la trasferta del Barcellona a Siviglia contro il Betis e, dunque, risulta essere pienamente abile ed arruolabile, a conferma che lo scontro di gioco e la contusione sono, ormai, soltanto un lontano ricordo e che la sua corsa al record di reti realizzate in un anno solare, per superare Gerd Muller a quota 85, può continuare già da subito.
    Alla Pulce, infatti, basta soltanto un gol per eguagliarlo e con due reti realizzate prima del termine del 2012 potrà superarlo.

  • Muore a 23 anni Miki Roqué, difensore del Betis Siviglia

    Muore a 23 anni Miki Roqué, difensore del Betis Siviglia

    Ancora una tragedia, ancora un lutto sconvolge il mondo del calcio. Questa volta ci troviamo in Spagna dove a soli 23 anni è morto il il giovane ex calciatore del Betis Siviglia Miguel Roqué Farrero, detto “Miki Roqué“, difensore centrale costretto al ritiro nel marzo del 2011 per un cancro osseo. Roqué ha perso la sua partita più dura, sconfitto dall’avversario più temibile e spietato che potesse incrontrare nella sua giovane carriera, il cancro.

    Il giovane è morto nella giornata di ieri, in una clinica di Barcellona dove era ricoverato dopo che il 5 marzo 2011, in seguito ad un controllo di routine a causa di problemi alla schiena, al giovane Roqué era stato diagnosticato un cancro osseo. L’equipe medica si era subito attivata e il giovane difensore fu subito sottoposto a intervento chirurgico già il giorno seguente al suo ricovero, per cercare di rimuovere il tumore maligno. La triste notizia della sua scomparsa ha sconvolto il mondo del calcio spagnolo e quello mondiale in generale.

    Miki Roqué | © Richard Heathcote/Getty Images

    Roqué proveniva dalle giovanili dell’UE Lleida, a 17 anni venne acquistato dal Liverpool di Rafa Benitez dove esordì nella stagione 2006/2007. Dopo alcune esperienze nell’Oldham Athletic, nel Xerez e nel Cartagena, nel 2009 Roque iniziò la sua avventura nel Betis Siviglia, dove rimase per due stagioni nella formazione primavera prima di arrivare in prima squadra nell’ottobre 2010 dove debuttò in seconda divisione. La tragica notizia della morte di Miki Roque, ha raggiunto in Polonia i calciatori della nazionale spagnola, che addolorati si sono subito attivati con messaggi di cordoglio indirizzati alla famiglia dello sfortunato collega. Su Twitter alcuni giocatori hanno voluto dare il loro ultimo saluto al giovane compianto come per esempio Gerard Piqué che ha scritto: “Un grande abbraccio alla famiglia di Miki Roqué. Lo conosco da quando giocava nel Liverpool e io nello United. Riposa in pace amico“. “Notizia molto triste. Voglio mandare un grande abbraccio e un grande incoraggiamento per la famiglia di Miki Roque. Ci mancherai” – posta invece Iniesta.

  • Juve sulle tracce del giovane Ferreyra

    Juve sulle tracce del giovane Ferreyra

    Primo posto in classifica e ancora imbattuta in campionato. Questa è la prima Juventus della gestione Antonio Conte, sebbene il torneo sia appena iniziato e sia ancora nelle sua fasi iniziali. In casa bianconera c’è molto ottimismo ma, allo stesso tempo, si respira anche tanta cautela perchè, si sa, “una rondine non fa primavera” ed è facile ricadere in un nuovo baratro dopo l’esperienza negativa delle ultime due stagioni.

    Facundo Ferreyra | © RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images
    Per questo gli uomini mercato bianconeri non hanno mai smesso di lavorare per poter potenziare una squadra che necessita di rinforzi ma anche bisogno di sfoltire una rosa troppo ampia, soprattutto per quel che riguarda l’attacco dove il separato in casa Amauri, Vincenzo Iaquinta, Luca Toni e, probabilmente, anche Fabio Quagliarella affollano un reparto avanzato che può contare già delle prestazioni di Matri, Vucinic e capitan Del Piero. Se il dg Beppe Marotta riuscirà a piazzare almeno due di questi elementi sopracitati in esubero durante il mercato di riparazione, a gennaio arriverà sicuramente un altro attaccante. Il sogno resta sempre quel Carlos Tevez che ha ormai concluso la sua avventura al Manchester City dopo aver rotto definitivamente con il tecnico Roberto Mancini e dove attualmente si trova fuori rosa. Ma arrivare all’Apache in questo momento è impresa ardua perchè i Citizens pretendono un sacco di soldi per il suo cartellino e il giocatore percepisce un lauto stipendio che sfiora gli 8 milioni di euro a stagione. Marotta però ha un piano B e si chiama Facundo Ferreyra. Classe ’91, l’attaccante argentino del Banfield ha disputato quest’estate i Mondiali Under 20 con la sua nazionale andando a segno anche una volta nel 3-0 con il quale l’Albiceleste ha battuto la Corea del Nord. Considerato uno dei migliori giovani in Argentina, Ferreyra, 20 anni, classico centravanti dotato di una buona tecnica sarebbe uno di quei colpi in prospettiva che alla Juve manca da tanto tempo. Quello di Ferreyra però è solo uno dei giovani che sono sulla lista del dg: si seguono da vicino anche uno spagnolo e un ecuadoregno che militano entrambi nelle fila del Betis Siviglia neo promosso nella Liga, il centrocampista Benat Etxebarria e l’esterno offensivo Jefferson Montero.

  • Liga, Barça e Real non decollano

    Liga, Barça e Real non decollano

    Vabbè che siamo solo alla quinta giornata (la quarta giocata) ma le due superpotenze del calcio spagnolo, europeo e mondiale stentano a decollare. Dopo che blaugrana e merengues negli ultimi due anni si sono dati battaglia fino alla fine oltrepassando nettamente il limite dei 90 punti, Barcellona e Real Madrid in questa stagione stanno faticando più del previsto.

    © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images
    Il Barça, quarto in classifica con 8 punti, ha strappato in extremis un 2-2 con la capolista Valencia al Mestalla grazie alla rete a 10 minuti dal termine del figliol prodigo Fabregas; il Real, settimo con 7 punti ottenuti in 4 gare, non è riuscito a Santander a sfondare il muro difensivo del Racing, formazione di media classifica oltretutto in crisi. Chi invece può sorridere dopo il buio degli ultimi anni è il neo-promosso Betis Siviglia che stasera nel posticipo con il Saragozza può centrare la quarta vittoria consecutiva e balzare da solo in vetta alla classifica della Liga a punteggio pieno. Bene anche il Malaga dello sceicco Abdullah Bin Nassar Al-Thani che regola 1-0 l’Athletic Bilbao con la rete dell’ex gioiello del Villarreal prelevato in quest’ultima sessione di calciomercato Santi Cazorla portandosi in seconda posizione. A proposito di Villarreal, il Sottomarino Giallo, dopo l’avvio difficile di inzio stagione, centra la prima vittoria in campionato, a farne le spese il Maiorca, con le reti di Giuseppe Rossi e del brasiliano Nilmar. Infine l’Atletico Madrid affonda il fanalino di coda Sporting Gijon 4-0 con doppietta di Falcao, giunto già al quinto sigillo in campionato. Risultati e marcatori 5 Giornata Liga 2011-2012 OSASUNA – SIVIGLIA 0-0 REAL SOCIEDAD – GRANADA 1-0 65′ Estrada VILLARREAL – MAIORCA 2-0 8′ Rossi, 53′ Nilmar ATLETICO MADRID – SPORTING GIJON 4-0 28′ aut Lora (S), 69′ Salvio (A), 73′ Falcao (A), 81′ Falcao (A) MALAGA – ATHLETIC BILBAO 1-0 63′ Cazorla RACING SANTANDER – REAL MADRID 0-0 RAYO VALLECANO – LEVANTE 1-2 10′ Valdo (L), 28′ Ballesteros (L), 73′ Tamudo (R) VALENCIA – BARCELLONA 2-2 12′ aut Abidal (B), 14′ Pedro (B), 23′ Pablo Hernandez (V), 79′ Fabregas (A) stasera ESPANYOL – GETAFE BETIS SIVIGLIA – SARAGOZZA

    CLASSIFICA

    Pos Squadre Pt G
    1. VALENCIA 10 4
    2. MALAGA 9 4
    3. BETIS SIVIGLIA 9 3
    4. BARCELLONA 8 4
    5. SIVIGLIA 8 4
    6. LEVANTE 8 4
    7. REAL MADRID 7 4
    8. ATLETICO MADRID 7 4
    9. REAL SOCIEDAD 7 4
    10. RAYO VALLECANO 5 4
    11. OSASUNA 5 4
    12. VILLARREAL 4 4
    13. SARAGOZZA 4 3
    14. ESPANYOL 3 3
    15. MAIORCA 3 4
    16. GRANADA 3 4
    17. RACING SANTANDER 2 4
    18. ATHLETIC BILBAO 1 4
    19. GETAFE 1 3
    20. SPORTING GIJON 0 4
  • Juve-Betis senza reti ma il bicchiere è mezzo pieno. Video

    Juve-Betis senza reti ma il bicchiere è mezzo pieno. Video

    Per la prima volta della stagione la Juventus incontrava una squadra speculare che fa del possesso palla il proprio cavallo di battaglia e come era prevedibile si sono visti i primi problemi.

    ©Jeff Zelevansky/Getty Images
    Il 4-2-4 di Conte è concepito proprio per gestire la manovra dando a piacimento intensità al match, quando però gli avversari ti costringono a rincorrere la mediana a 2 senza l’aiuto degli attaccanti e degli esterni si fa fatica. Se c’è da tirare le somme per la Juventus di Conte il bicchiere è sicuramente mezzo pieno per non aver preso gol nonostante un avversario più organizzato e pimpante, per aver Buffon e Storari già in formissima, cosi come Krasic anche se il biondo cieco pecca ancora di lucidità nel momento topico dell’azione e sopratutto si è potuto apprezzare un insolito Pirlo a tutto campo bravo nell’impostare ma anche nel rincorrere l’avversario. Da rodare la coppia in avanti Matri-Vucinic mentre Paasquato a sinistra continua a riscuotere complimenti. Il più pericoloso come al solito in casa bianconera è capitan Del Piero. [jwplayer config=”240s” mediaid=”92086″]

  • La Liga al collasso. Non è tutto oro quello che luccica

    La Liga al collasso. Non è tutto oro quello che luccica

    Tutto il Mondo è Paese. Un detto un po’ qualunquista per fotografare una situazione difficile per il mondo del calcio, soprattutto in Europa. Se l’Italia deve fare i conti con lo scandalo scommessopoli, ed i litigi fra Lega Serie A e Assocalciatori, in Spagna non sorridono, nonostante l’allure che pareva avesse avvolto la Liga spagnola negli ultimi anni, anche e soprattutto sulla scia dei successi targati Barcellona e sui miliardi di Florentino Perez presidente del Real Madrid, capace di non porre limiti ai suoi esborsi di calcio mercato.

    © Denis Doyle/Getty Images
    Come sostiene il quotidiano Marca, dietro al Real Madrid ed al Barcellona, però, emergono difficoltà finanziarie molto serie per l’intero campionato, sul baratro di una crisi finanziaria con oltre 4 miliardi di euro di debiti complessivi: Hercules, Saragozza, Rayo Vallecano, Betis Siviglia, Granada e Maiorca le più in difficoltà. Ma nel complesso 21 società, fra prima e seconda divisione, sono state costrette a ricorrere alla cosiddetta Ley Concursal, la legge che consente di sospendere i pagamenti dei debiti senza essere però dichiarati formalmente in bancarotta, e ciò gli consente di “galleggiare”, senza incorrere in punizioni in termini di punteggi in classifica o di retrocessioni. Inoltre, oltre 300 calciatori hanno denunciato di essere in arretrato con gli stipendi ed il sindacato di categoria minaccia uno sciopero – che potrebbe causare il blocco del campionato – se la questione degli stipendi non venisse regolarizzata. La fotografia della Liga è, quindi, ben differente dall’immagine patinata degli stadi sempre pieni, della giocate ad effetto, del calcio spettacolo: dietro Real e Barca che, seppur con un debito di circa 1 miliardo ottengono introiti superiori, esiste un baratro in cui l’intero movimento calcistico spagnolo rischia di cadere, anche perchè – a causa della crisi – non si può più contare su aiuti esterni degli enti locali. Le norme Fifa sul fair play finanziario potrebbero, in qualche modo, essere un incentivo per risolvere la situazione ma intanto si profila un’ “estate molto calda”.

  • Spagna, Miguel Garcia infarto in campo. Salvo grazie al defibrillatore

    Spagna, Miguel Garcia infarto in campo. Salvo grazie al defibrillatore

    Per qualche minuto si è pensato di rivivere la tragedia del 2007 in Spagna quando l’allora giocatore del Siviglia Antonio Puerta si accascia al suolo colpito da infarto. Questa volta è toccato al trentunenne del Salamanca, Miguel Garcia esser sfortunato protagonista al 60′ minuto della partita contro il Betis Siviglia.

    Il giocatore, si vede dalle immagini, dopo essersi riallacciato gli scarpini fa qualche passo in avanti cadendo sul manto erboso senza opporre alcuna resistenza. L’intervento dei medici delle due squadre e l’uso del massaggio cardiaco e del defibrillatore gli hanno salvato la vita.

    Garcia trasportato in ospedale ha ripreso conoscenza e adesso le sue condizioni sono stabili. La partita si è conclusa sul tre a zero per il Betis ma i giocatori del Salamanca hanno di che esultare.

    Le terrificanti immagini:
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