Tag: bernie ecclestone

  • F1: Ecclestone indagato in Svizzera per tangenti

    F1: Ecclestone indagato in Svizzera per tangenti

    Una nuova inchiesta giudiziaria vede come protagonista in Svizzera il patron della F1 Bernie Ecclestone a causa di presunte tangenti nell’ambito della vendita dei diritti della Formula 1.
    Bernie Ecclestone, imprenditore britannico a capo della struttura del campionato automobilistico di F1, già accusato in Gran Bretagna e Germania di corruzione in merito alla vendita delle quote della Formula 1 alla Cvc Capital, è attualmente indagato dalla procura svizzera.

    Il procuratore generale di Ginevra ha reso noto di aver aperto un’inchiesta per il passaggio del 47% delle azioni F1 dalla Constantin Medien alla Cvc Capital. Secondo la procura svizzera l’affare si sarebbe concluso per una cifra non consona di circa 600 milioni di euro per consentire ad Ecclestone e a Gerhard Gribkowsky di lucrare sul precedente finanziatore. Il portavoce del procuratore elvetico ha così motivato il provvedimento: “L’inchiesta è stata avviata in seguito ad una denuncia presentata dalla società Constantin Medien e si dovrà ora stabilire se questi fatti costituiscono un’infrazione del diritto penale svizzero”.

    Bernie Ecclestone indagato in svizzera | © Mark Thompson / Getty Images
    Bernie Ecclestone indagato in svizzera | © Mark Thompson / Getty Images

    Nel frattempo a Londra, durante il processo per la richiesta danni da 171 milioni di euro avanzata dalla Constantin Medien nei confronti di Bernie Ecclestone, l’avvocato del patron della F1 ha così replicato in difesa del suo assistito: “Questo è un caso che semplicemente non torna. Il motivo per cui la banca BatenLB vendette i diritti a Ecclestone fu perché la sua venne considerata un’offerta molto buona. Quei pagamenti vennero effettuati perché il dottor Gribkowsky ricattava Bernie Ecclestone. L’idea che tutto ciò possa essere stato fatto per rafforzare la posizione di Ecclestone semplicemente non ha fondamenta. Vi sono una serie di prove che dimostrano che il dottor Gribkowsky era, per usare un eufemismo, un visionario”. In precedenza Gribkowsky aveva asserito di aver ricevuto un tentativo di corruzione da Bernie Ecclestone con tangenti di 10 e 20 milioni di dollari durante i Gran Premi di Francia e Australia.

  • A Sky i diritti della Formula 1

    A Sky i diritti della Formula 1

    Anche l’ultimo baluardo della tv in chiaro è caduto. A partire dalla stagione 2013 infatti anche le dirette delle gare dei campionati del mondo di Formula 1 saranno trasmesse a pagamento, in esclusiva da Sky Sport, emittente telivisiva di proprietà del magnate australiano Rupert Murdoch. La pay-tv ha annunciato in giornata l’acquisto della massima categoria automobilistica a partire dalla prossima stagione, anno in cui terminerà il contratto attualmente vigente con la Rai che attualmente ne detiene i diritti dal 1998.

    Ad annunciare l’accordo è stata inizialmente l’agenzia dell’ANSA, successivamente l’accordo raggiunto è stato confermato anche dalla società di Murdoch e la FOM (Formula One Management), la società privata che si occupa delle relazioni con i media e delle questioni amministrative riguardanti le F1, anche se ancora non sono stati resi noti tutti i dettagli dell’operazione, compreso il costo complessivo.

    Cosi, grazie a questa intesa, dopo i diritti del Motomondiale, un’altra straordinaria esclusiva va ad arricchire l’offerta sportiva di Sky, che dall’anno prossimo avrà in eslusiva tutti i più grandi eventi sportivi Mondiali, e che trasmetterà in onda tutte e 20 le gare del Mondiale, anche se con una forma simile a quella che ha portato al passaggio della MotoGP a Sky, l’emittente televisiva dovrà trasmettere 9 gare sui canali in chiaro, tra cui ci sarà sicuramente il Gran Premio d’Italia a Monza, mentre le restanti 11 saranno trasmesse in differita, sempre che le gare del prossimo Mondiale restino 20 in programma del calendario.

    Formula 1 © BORIS HORVAT/AFP/GettyImages

    Resta ancora da decidere, chiaramente sempre in accordo tra Sky e FOM, quale sarà il canale in chiaro che avrà la disponibilità di acquistare i diritti televisivi delle gare, che sicuramente porteranno grandi introiti per le avvincenti sfide che negli ultimi anni, a differenza del recente passato, stanno caratterizzando ogni Gran Premio e che stanno riscontrando un numero sempre più elevato di appassionati. La programmazione di Sky non si ferma però soltanto alla TV. Sarà infatti possibile seguire ed essere aggiornati su ogni week-end dei Gran Premi sin dalle prove libere del venerdi anche sui vari dispositivi mobili come tablet e smartphone grazie al servizio esclusivo di SkyGo.

    “Abbiamo già lavorato con Sky Italia in passato e non ho dubbi riguardo i suoi elevati standard di produzione”, ha commentato con grande soddisfazione il patron del circus nonchè il Presidente della FOM Bernie Ecclestone. “In Inghilterra abbiamo un accordo simile e tutto sta funzionando bene, aumentando la qualità e l’ampiezza della copertura e assicurando, allo stesso tempo, la visione degli eventi in chiaro”.

    Anche Andrea Zappia, amministratore di Sky Italia che già aveva avuto in passato l’occasione di trasmettere sui propri canali le dirette dei Gran Premi sul canale sportivo dell’emittente, ha commentato: “Siamo orgogliosi di poter tornare ad offrire ai nostri abbonati anche lo spettacolo della F1, con ben 11 GP trasmessi in esclusiva. Grazie a questo accordo con FOM, infatti, Sky continua ad ampliare la già ricchissima offerta di Sport, impreziosita anche dall’acquisizione della MotoGP. Questi sono investimenti che testimoniano la volontà dell’azienda di confermarsi leader nel settore televisivo italiano”.

  • Formula 1 pronta a quotarsi in Borsa

    Formula 1 pronta a quotarsi in Borsa

    La notizia è di quelle che portano con sè una grande risonanza ed un forte impatto connesso, in particolare, a due fattori assolutamente rilevanti: il soggetto e l’oggetto. In primis, il soggetto, ossia la Formula Uno, il circus dorato e plurimilionario che muove capitali ed espande la sua portata in ogni parte del mondo, dai Paesi emergenti a quelli della vecchia Europa; l’oggetto, invece, è la possibile quotazione in borsa, sulla piazza di Singapore o di Hong Kong.

    Una notizia non ancora ufficiale ma che pare avere buone probabilità di diventarlo ben presto, considerando che l’ipotesi in questione è stata discussa apertamente dal presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, a margine della presentazione di un nuovo centro per le cure delle malattie neuromuscolari dell’infanzia all’Ospedale Niguarda di Milano, alla cui realizzazione la scuderia di Maranello ha dato un diretto contributo. Il presidente del Cavallino, infatti, si è mostrato ben disposto all’eventualità di una quotazione in borsa per la Formula Uno, perchè tale operazione porterebbe con sè sicuri benefici, fra cui maggiore “trasparenza e stabilità”: in tal senso, il riferimento – neppure troppo velato – pare essere rivolto ad una necessità di cambiamento radicale rispetto all’attuale situazione, in cui gli aspetti della gestione economica e commerciale dei diversi team sono perlopiù gestiti dalla società Formula One Group, posseduta – a sua volta – in parte da Cvc Capital Partners che, però, ha progressivamente ridotto la sua partecipazione, ed in parte dallo stesso patron Bernie Ecclestone.

    Bernie Ecclestone | © Vladimir Rys/Getty Images

    I tempi necessari a gettare le basi per l’avvio della “nuova fase” non dovranno essere, però, troppo lunghi ed, in tal senso, pare che già nel corso della riunione di venerdì prossimo a Montecarlo (dove si correrà nel weekend anche il prossimo Gran Premio, ndr) i vari team discuteranno la delicata questione, considerando che – se l’operazione dovesse avere concreta attuazione – le diverse squadre entreranno direttamente come azionisti e soci del progetto. Ci sarà da testare gli umori dei diversi team ed, in particolare, di quelli più potenti ma, se i vari step necessari verranno superati senza intoppi, già per la fine del mese di giugno la collocazione potrebbe prendere il via, con un’offerta iniziale da circa 2,3 milardi di euro in azioni, pari a 3 miliardi di dollari.

    Oltre alla conferma da parte di Montezemolo, anche Dow Jones Newswires ha segnalato che Cvc Capital, la società che detiene attualmente il 40% del capitale della Formula One Group (la quota del 25% è di proprietà di Ecclestone, mentre la restante parte è di proprietà di BlackRock, Waddell & Reed Financial e Norges Bank Investment Management, ndr) si starebbe apprestando a lanciare una campagna di marketing appositamente studiata per il prossimo lancio in borsa, a partire dalla metà di giugno.

    Alla luce di tale notizia riportata, sembra che la piazza borsistica prescelta sia quella di Singapore, che avrebbe già dato il parere favorevole al lancio dell’operazione, e lo stesso Bernie Ecclestone si recherà nella metropoli asiatica subito dopo il Gp di Monaco per definire nel dettaglio tutti gli aspetti necessari.

  • Scontri in Bahrain, un morto. Ecclestone non ferma la F1

    Scontri in Bahrain, un morto. Ecclestone non ferma la F1

    Sempre più teso il clima attorno al Gran Premio di Formula Uno in programma domani in Bahrain, in considerazione delle violente manifestazioni che da giorni si svolgono nel Paese del Golfo Persico e che hanno condotto a diversi episodi di certo non rassicuranti per chi dovrà scendere in pista. Dopo la molotov esplosa al passaggio di un van del team Force India, ed il pericolo incendio anche per il minibus della Sauber, si registra la notizia di un morto tra i manifestanti, durante gli scontri fra sciiti e polizia.

    L’uomo aveva circa 30 anni ed è stato rinvenuto cadavere questa mattina, sul tetto di un edificio nei pressi del villaggio di Shukhura, a pochi chilometri di distanza della capitale Manama, Neche è stato uno dei principali teatri dei violenti scontri fra manifestanti e forze dell’ordine che hanno cercato di reprimere le proteste dei gruppi anti-regime, che lottano per i loro diritti, per l’uguaglianza e la libertà, di cui, finoad oggi, hanno conosciuto solo le parole.

    Nella notte, inoltre, numerosi focolai di protesta si sono accesi anche nei pressi di Sakhir, non lontano dalla località in cui si trova il circuito di Formula Uno, che dovrebbe essere (salvo cambiamenti dell’ultima ora, ndr) teatro del Gran Premio di domani e delle qualificazioni di oggi pomeriggio. Il condizionale è d’obbligo data la situazione che si sta vivendo, anche se i vertici della Formula Uno sembrano intenzionati a non chinare la testa agli eventi, ed a voler proseguire per la loro strada, rimanendo fedeli al motto “show must go on”.

    Manifestanti in Bahrain | © AFP/Getty Images

    In tal senso, si registrano le dichiarazioni di Bernie Ecclestone, che continua a ribadire come non ci siano i presupposti per poter cancellare la gara: “Siamo qui, abbiamo un accordo per essere qui. Solo l’autorità sportiva del Bahrain può chiedere di cancellare la gara”. Inoltre, Ecclestone pare essere molto contrariato nei confronti della stampa che, a suo dire, avrebbe “calcato la mano” nel descrivere e raccontare il clima di tensione in Bahrain, proprio in concomitanza con lo svolgimento del Gran Premio, perchè i giornalisti “hanno bisogno di un terremoto o di qualcosa del genere, di una buona storia di cui scrivere e, se non c’è, tendono ad inventarla, gonfiando le cose”, sottolineando, inoltre, che – probabilmente – la molotov esplosa nei pressi del van della Force India potrebbe essere un episodio non collegato con la situazione delle proteste in Bahrain ma, bensì, il team in questione “potrebbe essere nel mirino di qualcuno per altri motivi”.

    In realtà, però, la violenza degli scontri, la presenza di un morto e numerosi feriti, la volontà dichiarata di “accrescere le proteste in concomitanza dello svolgimento della gara di Formula Uno” per incrementare la visibilità internazionale delle manifestazioni, lasciano tutt’altro che tranquilli, mostrando le dichiarazioni del boss della Formula Uno in un’ottica assolutamente poco prudente. Dare la colpa ai media è, dunque, soltanto un modo “miope” di voler dribblare la difficoltà del momento, cercando di alleviare le proprie responsabilità e l’inevitabile pressione che si sta vivendo in questi delicati giorni, con la consapevolezza del fatto che una decisione non correttamente ponderata, in questi casi, può avere effetti realmente devastanti.

  • F1, Hamilton e Rosberg nelle prime libere in Bahrain

    F1, Hamilton e Rosberg nelle prime libere in Bahrain

    Con la preoccupazione e l’allarme per i disordini, le rivolte e le manifestazioni anti-governative della popolazione che stanno proseguendo ormai da oltre un anno, piloti e scuderie si trovano costretti ad affrontare questo fine settimana un Gran Premio del Bahrain in un clima di totale assurdità e non consono ad una manifestazione sportiva e ad spettacolo come lo è la Formula 1.

    Il boss della F1 Bernie Ecclestone non poteva proprio rinunciare ai petroldollari degli sceicchi dal momento che per lui la Formula 1 non è nient’altro che business e chi se ne importa se a pochi chilometri di distanza dalla capitale dell’arcipelago del Golfo Persico Sakhir e dal circuito ci sono scontri tra dimostranti sciiti, che manifestano giorno e notte per difendere i propri diritti cercando di sovvertire il governo del sovrano sunnita, e le forze dell’ordine. In tutto questo clima surreale, l’altro ieri si è sfiorata la tragedia con un mezzo della Force India sfiorato da un ordigno mentre stava percorrendo la strada che separa l’hotel nel quale alloggiano i tecnici e i meccanici del team indiano e il circuito, la cui area in queste ore è blindatissima dall’esercito per garantire la massima sicurezza al Grande Circus.

    Ma per il “grande capo” the show must go on, contro tutto e tutti. Così oggi hanno preso il via le prime prove libere con Lewis Hamilton e Nico Rosberg che si sono spartiti il venerdì. Il pilota della McLaren è stato il più veloce nella sessione della mattina con il miglior tempo di 1:33.572 precedendo il campione in carica Sebastian Vettel su Red Bull di 3 decimi, Paul di Resta al volante della Force India e Nico Rosberg su Mercedes; nel pomeriggio a svettare è stato proprio il tedesco vincitore del Gran Premio della Cina, il suo primo in assoluto in Formula 1, abbassando il miglior tempo della mattina di ben 7 decimi chiudendo al comando con il miglior crono di 1:32.816. A seguire le due Red Bull di Mark Webber e Vettel che su questo circuito sembrano aver ritrovato la competitività smarrita in questa stagione mentre al quarto posto si è piazzato Hamilton seguito da Michael Schumacher e Jenson Button.

    Hamilton e Rosberg © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Male le Ferrari in entrambe le sessioni, nelle prove della mattinata Fernando Alonso e Felipe Massa hanno chiuso lontano dalla vetta, in 13esima e 15esima posizione rispettivamente ad un secondo e otto decimi e oltre due secondi; in quella pomeridiana lo spagnolo ha fatto leggermente meglio staccando l’ottavo tempo ad un secondo e sei decimi dal miglior tempo mentre il brasiliano ha stabilito il 12esimo crono. Per le Rosse si prospetta un altro Gran Premio tutto in salita e in difesa per portare a casa punti importanti in attesa di rientrare in Europa e apportare alla vettura quelle soluzioni aerodinamiche che consentirebbero al team di Maranello di fare un passo in avanti e avvicinarsi ai top team.

    Fatto curioso, un gruppo di hacker informatici, firmatosi Anonymous, è riuscito ad intrufolarsi nel sistema del sito ufficiale della Formula 1 mandandolo in tilt (tutt’ora è oscurato) mentre su un altro sito ha diffuso un messaggio contro il regime oppressivo del re Hamad bin al Khalifa rivendicando diritti civili e politici per la popolazione del Bahrain.

  • F1 tensione in Bahrain, bomba sfiora team Force India

    F1 tensione in Bahrain, bomba sfiora team Force India

    Alta tensione in Bahrain, dove in questo week-end si correrà il quarto Gran Premio di Formula 1 della stagione. Un van della scuderia Force India, nella giornata di ieri è stato sfiorato da una molotov, sulla strada che separa il circuito dall’hotel in cui i componenti del team alloggiano. Tutti illesi, fortunatamente, perchè “non eravamo noi il bersaglio” come ha precisato il portavoce del team Will Hings, anche se la paura appare il sentimento predominante fra le scuderie di Formula Uno presenti, al punto che un meccanico – di cui non si conosce però il nome – ha chiesto di poter tornare in Gran Bretagna.

    Negli ultimi giorni, dunque, la tensione appare crescente soprattutto in considerazione del fatto che il Gran Premio potrebbe essere considerato un vero e proprio bersaglio per i dimostranti anti-governativi e, nonostante i controlli delle forze dell’ordine siano aumentati esponenzialmente, non sembra esserci il giusto clima necessario per una manifestazione sportiva.

    Bernie Ecclestone | © SAEED KHAN/AFP/Getty Images

    Lo scorso anno, il Gp del Bahrain era stato cancellato, a seguito di alcune dimostrazioni violente fra la maggioranza sciita e la minoranza sunnita, alla quale viene chiesta una maggiore eguaglianza sociale, e che avevano portato ad una cinquantina di morti, ma quest’anno – per scongiurare una nuova cancellazione – il capo del “Circus” di Formula Uno, Bernie Ecclestone, aveva provato a rassicurare tutti, definendo “tranquilla” la situazione nel Paese, facendo seguito anche alle dichiarazioni di Jean Todt, presidente della Fia, che – dopo un viaggio “esplorativo” compiuto nello scorso mese di Novembre in cui aveva incontrato alcuni vertici politici del Bahrain – aveva espresso parere favorevole alla “fattibilità” della manifestazione nel Paese del Golfo Persico.

    A seguito dell’episodio di ieri, il presidente del circuito Alzayani ha cercato di rassicurare tutti, definendo l’accaduto come “un episodio isolato”, anche perchè “ i manifestanti non volevano colpire l’auto”: allo stato dei fatti, dunque, le prove di venerdì e sabato dovrebbero svolgersi regolarmente, così come la gara in programma domenica, augurandosi, naturalmente, che non accadano altri episodi del genere e che la cronaca non si intrecci con il racconto sportivo.

  • Sanremo scarica Tamara Ecclestone, lei racconta la sua verità da Chiambretti

    Sanremo scarica Tamara Ecclestone, lei racconta la sua verità da Chiambretti

    Ad una come lei, che dalla vita ha avuto tutto senza doversi neppure sforzare, ricevere un rifiuto deve essere sembrato qualcosa di trascendentale, soprattutto nelle modalità in cui tale rifiuto è giunto: prima sedotta dal Festival di Sanremo e poi abbandonata, o meglio, esclusa lasciando posto alla diciannovenne modella ceca Ivana Mrazova, che sarà l’unica presenza femminile “fissa” al fianco di Gianni Morandi sul palco dell’Ariston. Questo è quanto accaduto a Tamara Ecclestone, figlia dal magnate della Formula Uno Bernie Ecclestone e della modella Anni ’80 Slavica Radic, prima contattata per divenire la presenza femminile del Festival edizione 2012 e, poi, improvvisamente scartata, presumibilmente perchè “troppo capricciosa“, almeno a detta di Giammarco Mazzi.

    Inizialmente le trattative sembravano ben avviate per portarla sul palco dell’Ariston ma negli ultimi giorni sono rallentate di colpo, fino ad interrompersi a causa di un non accordo sulla durata dell’impegno: Tamara Ecclestone, infatti, avrebbe voluto riservare al Festival soltanto due giorni della sua super affollata agenda, giungendo in Liguria solo con due giorni di anticipo rispetto alla data di messa in onda, ma l’organizzazione del Festival si è fermamente opposta, proprio in virtù del fatto che per la kermesse canora “serve una preparazione”, perchè il Festival di Sanremo “non è una passeggiata in Riviera”.

    Tamara Ecclestone |© Ethan Miller/Getty Images

    Di fronte a continue richieste di alleggerire il carico di lavoro da parte dell’entourage della Ecclestone, dunque, la decisione di chiudere le trattative è stata immediata e, probabilmente, inattesa da parte della bella ereditiera, che vuole, ora, raccontare la sua versione dei fatti perchè non ci sta a recitare la parte della ragazza ricca e viziata, e vuole esprimere il suo punto di vista e lo farà al Chiambretti Sunday Show, la trasmissione condotta da Piero Chiambretti su Italia Uno in onda domenica 5 Febbraio.
    Di certo, da parte della Ecclestone, non ci sarà alcun mea culpa ma, anzi, un tentativo di giustificarsi.

  • Tamara Ecclestone, figlia Bernie al Festival Sanremo 2012

    Tamara Ecclestone, figlia Bernie al Festival Sanremo 2012

    Il Festival di Sanremo 2012 potrebbe avere una sorta di doppia conduzione, al fianco del confermatissimo Gianni Morandi potrebbe esserci la prorompente Tamara Ecclestone, figlia ventitreenne di Bernie patron della Formula 1. La giovane ereditiera già conosciuta al mondo delle tv per la sua partecipazione come inviata nei box ai gran premi di Formula 1 ma è molto apprezzata anche nel mondo della moda.

    L’indiscrezione lanciata questo pomeriggio dall’Ansa ha fatto in poche ore capolino in tutte le testate sintomo che la febbre da Sanremo inizia a salire e ogni indiscrezione è utile per capire il tenore del prossimo Festival. A conoscere la bella Tamara Ecclestone sembra siano stati Morandi in persona con Gianmarco Mazzi e Giulio Presta volati a Londra per un incontro interlocutorio il cui esito comunque sembra aver convinto la “triade” a puntare su di lei.

    Tamara Ecclestone, dopo il matrimonio faraonico della sorella Petra, è una delle più ambite milionarie tanto che i rotocalchi rosa e paparazzi non gli tolgono gli occhi di dosso in attesa del grande scoop. La sua presenza a Sanremo attirerebbe comunque l’interesse della stampa estera dando al Festival una dimensione ancor più internazionale.

  • F1, GP Austin verrà cancellato dal calendario 2012

    F1, GP Austin verrà cancellato dal calendario 2012

    Nonostante dalla Commissione Formula 1 sia arrivato l’ok al calendario 2012 che prevede 20 appuntamenti stagionali, come voluto da Bernie Ecclestone, continua a regnare l’incertezza su quello che sarà il calendario definitivo per il prossimo Mondiale.

    Bernie Ecclestone | © SAEED KHAN/AFP/Getty Images

    Il Grande Circus infatti rischia di perdere 3 gare, quella del Bahrain per gli stessi motivi, l’instabilità politica nel paese del Golfo Persico, che hanno portato alla sua cancellazione in questa stagione, quella di Corea, tra l’altro si tratta di un nuovo impianto sorto appena due anni fa, per problemi economici da parte dell’organizzazione dell’evento che vorrebbe rinegoziare il contratto stipulato con Ecclestone dal momento che il bilancio è già in forte perdita dopo appena 12 mesi, e quello degli Stati Uniti, ad Austin, per mancanza di fondi.

    Ed è proprio quest’ultimo che nei prossimi giorni sarà ufficialmente cancellato dal calendario 2012 come ha affermato il padre padrone della Formula 1 Ecclestone: “Austin sarà cancellata dal programma di gara del prossimo anno“. L’ufficialità dovrebbe arrivare nei primi giorni di dicembre quando si riunirà il Consiglio Mondiale della FIA pertanto il Mondiale 2012 dovrebbe essere composto da un massimo di 19 appuntamenti ad un minimo di 17 se anche Bahrain e Corea dovessero saltare.

    I lavori di costruzione dell’impianto che avrebbe dovuto ospitare il Gran Premio degli Stati Uniti sono stati interrotti per il mancato finanziamento alla società organizzatrice dell’evento che avrebbe dovuto ricevere dallo stato del Texas i 25 milioni di euro necessari per l’iscrizione al Mondiale di F1, quindi a questo punto sembra impossibile rispettare i tempi di consegna del circuito di Austin e “tagliare il nastro” prima del prossimo 16 novembre 2012, data di inizio del week-end della corsa americana. Se ne riparlerà per il 2013 sempre che si riescano a trovare i fondi che consentano di riprendere i lavori.

  • Ecclestone sogna un Gran premio a New Jersey

    Ecclestone sogna un Gran premio a New Jersey

    Dopo tutti i problemi relativi alla preparazione del GP d’india e le voci di un possibile addio della Corea dopo soli due anni dalla sua introduzione, ecco il nome nuovo che Bernie Ecclestone punta di inserire nel calendario di F1 a partire dalla stagione 2013.

    Bernie Ecclestone | © Mark Thompson / Getty Images
    Nonostante l’America farà già ritorno nel circus dall’anno prossimo con l’ormai annunciato GP di Austin in Texas, pare che il patron della Formula 1 abbia tutte le intenzioni di affiancargli un Gran Premio che si correrà nelle strade del New Jersey, e che avrà come sfondo la città di New York. E cosi, dopo i nuovi impianti di Singapore, Valencia, e quello molto più famoso di Montecarlo, la F1 dovrebbe annunciare molto presto, forse già la settimana prossima per bocca del governatore Chris Christie, l’introduzione di un nuovo e suggestivo circuito cittadino che si correrà lungo le rive del fiume Hudson. Per quel che riguarda invece la compilazione del calendario, la gara sul nuovo circuito dovrebbe svolgersi nel mese di giugno in modo tale da essere affiancata a quella del Canada a Montreal. Austin invece, dovrebbe essere inserito alla fine del campionato prima della gara di San Paolo in Brasile.