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  • I numeri della Roma Primavera, 22 vittorie su 26 e 95 gol fatti

    I numeri della Roma Primavera, 22 vittorie su 26 e 95 gol fatti

    E’ la formazione campione d’Italia in carica e reduce anche dal successo nella Coppa Italia in finale contro la Juventus, squadra con cui si è arresa solo in finale al torneo di Viareggio. Cose che, unitamente all’imbattibilità conservata sin qui in campionato, fanno della Roma Primavera di Alberto De Rossi la favorita numero uno per il successo nella Final Eight del Campionato Primavera.

    Nel girone C, quello più meridionale, non ha avuto grossi problemi a battere la concorrenza, e dopo un avvio con due pareggi nelle prime tre gare, arriva il decollo con ben sette vittorie di fila che di fatto hanno annichilito la concorrenza, grazie anche al doppio 7 a 2 su Ascoli e Lecce, il 6 a 0 sul Napoli e il 6 a 1 sul Pescara. Solo i concittadini della Lazio sono riusciti a fermare la corazzata giallorossa, sia all’andata che al ritorno, visto che nell’intermezzo tra i due derby la formazione di De Rossi non ha perso un colpo, vincendone dodici su dodici, e tra i tanti successi maturati spiccano i 9 a 0 su Gubbio e Crotone. Non può che arrivare un primo posto con otto punti di vantaggio sulla Lazio seconda e dodici lunghezze sul Palermo terzo.

    Alberto De Rossi | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    I numeri dei giallorossi sono veramente impressionanti: 22 vittorie su 26 incontri disputati, con appena 4 pareggi. Se in casa i romanisti hanno avuto qualche mezzo passo falso in più, con 10 vittorie e 3 pari, il rendimento esterno è stato ancora più alto con 12 vittorie un solo nulla di fatto. E’ della squadra di De Rossi il miglior attacco di tutti e tre i gironi del campionato Primavera: ben 95 gol messi a segno, poco meno di 4 gol fatti a partita. Impressionante. Sebbene sia stata la seconda del girone, la difesa non ha entusiasmato: ben 23 i gol subiti, quasi uno di media a partita. Troppi in un girone con molte squadre mediocri. Tra gli altri primati conquistati la migliore difesa interna con appena 9 gol al passivo e il miglior attacco esterno con ben 49 gol fatti.

    I giallorossi hanno mandato sul podio della classifica marcatori un solo giocatore: si tratta di Gadji Cello Junior Tallo, autore di ben 18 reti, secondo per un solo gol al laziale Barreto. Poco dietro, con 14 gol, Nicolas Federico Lopez . A parte loro due altri undici giocatori della Roma hanno trovato la via della rete.

    Il modulo che ha garantito tantissimi gol alla formazione allenata da De Rossi è stato il 4-2-3-1 che nonostante l’addio di Caprari a metà stagione per via della sua cessione al Pescara ha funzionato benissimo, grazie soprattutto alla grande vena realizzativa del quartetto offensivo, ben supportata da un centrocampo muscolare e da una difesa che garantisce grande spinta sulle corsie laterali.

    Tanti i giocatori ad tenere sott’occhio e presenti in rosa. A partire dai difensori Stefano Sabelli (classe 1993) già convocato diverse volte in prima squadra, Mattia Rosato, gigante classe 1994 e Loic Nego, veloce terzino del 1991. In mezzo al campo occhio a Valerio Verre (classe 1994), da più parti indicato come il nuovo Aquilani, ma uomo simbolo della squadra è il regista Amato Ciciretti, classe 1993 e talento da vendere. Come abbiamo detto uno che ha grande confidenza con il gol è Nicolas Federico Lopez (classe 1993), trequartista mancino che può fare anche la punta esterna, arrivato dall’Uruguay nel mese di gennaio ma subito autore di tanti gol e giocate spettacolari.

    Uno che in prima squadra ci ha giocato è invece Federico Viviani (classe 1992), già pronto al grande salto, mentre in attacco sono due i giocatori talentuosi anch’essi nell’orbita del gruppo maggiore. Il riferimento è a Giammario Piscitella (classe 1993) e a Gadji Cello Junior Tallo (classe 1992) due ragazzi che già fanno la differenza nel campionato Primavera e che sembrano essere pronti per calcare palcoscenici più importanti.

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  • Inter Primavera Bessa la stella, Longo l’ariete

    Inter Primavera Bessa la stella, Longo l’ariete

    L’Inter si candida seriamente come possibile outsider per la vittoria della Fase Finale Campionato Primavera 2012. Una stagione più che positiva per la Primavera nerazzurra. Oltre ad aver concluso il Gruppo B al primo posto, precedendo i cugini del Milan, Bessa e compagni sono riusciti nell’impresa di vincere le Next Generation Series. Il torneo, alla sua prima edizione, vedeva affrontarsi le migliori giovanili dei top club europei, fra cui Tottenham, Barcellona, Liverpool e Ajax. La straordinaria cavalcata dei ragazzi di Stramaccioni è culminata nella vittoria ai rigori contro i pari età della squadra di Amsterdam, che poteva contare sul capocannoniere del torneo, il 17 enne Viktor Fischer.

    In seguito al prestigioso successo in campo europeo e complice l’andamento negativo dei “grandi”, il presidente Massimo Moratti decide di affidare proprio al tecnico romano la panchina della prima squadra. In sostituzione di Andrea Stramaccioni viene chiamato Bernazzani, che guida la Primavera nelle ultime cinque partite della regular season, confermando il primo posto nel girone.

    Samuele Longo bomber Inter Primavera | ©Getty Images
    Nell’appassionante duello con il Milan di Dolcetti, l’Inter è riuscita a conquistare 53 punti, frutto di 16 vittorie, 5 pareggi e altrettante sconfitte. Da segnalare che tra i 5 ko stagionali dei nerazzurri, due sono arrivati con il Chievo Verona della stella bulgara Kirilov. Bernazzani avrà sicuramente tirato un sospiro di sollievo dopo aver visto l’eliminazione dei gialloblu nelle semifinali playoff ad opera del Palermo. Altro dato statistico importante sono i 21 gol subiti, che fanno dell’Inter la migliore difesa in assoluto del girone. Funziona particolarmente bene anche l’attacco, che grazie ai 51 gol segnati si conferma il più prolifico dietro solo a quello rossonero (trascinato dal capocannoniere Comi).

    Il miglior marcatore è il trequartista Bessa, autore di 10 gol nelle 18 partite in cui è sceso in campo. Segue a 8 reti Samuele Longo, fresco di convocazione nell’Under 21 di Ciro Ferrara.

    L’Inter gioca con un offensivo 4-3-3, modulo utilizzato dallo stesso Stramaccioni fin quando è stato sulla panchina dei giovani. Con l’avvento di Bernazzani la situazione tattica non è cambiata in maniera considerevole. Ricordiamo che l’attuale tecnico della Primavera nerazzurra ha ricoperto dal 2006 a marzo di quest’anno il ruolo di assistente tecnico al fianco di Roberto Mancini, Mourinho, Benitez, Leonardo, Gasperini e Claudio Ranieri. Non è la prima volta che Bernazzani allena le giovani promesse dell’Inter. In passato infatti, dal 2003 al 2006 ha allenato i nerazzurri, sfiorando il successo durante la prima stagione, perdendo ai rigori contro il Lecce.

    Il diamante di questa squadra è sicuramente il trequartista brasiliano Bessa, capocannoniere della squadra e calciatore col maggiore talento in rosa. Segnaliamo anche il centrocampista classe ’93 Alfred Duncan (nativo del Ghana), l’ormai “vecchio” Crisetig, e il difensore centrale del Senegal Mbaye, classe ’94.

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