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  • Juventus ritiro estivo a Chatillon. Conte sceglie “l’antico”

    Juventus ritiro estivo a Chatillon. Conte sceglie “l’antico”

    In casa Juventus è tempo di programmare la prossima stagione, partendo dalla sede del ritiro estivo, ossia dal luogo si porranno le fondamenta per costruire la prossima annata che, con il ritorno in Champions League e lo scudetto da difendere, si preannuncia particolarmente intensa. La Juventus ha deciso un “ritorno al passato” in tal senso, scegliendo come base di lavoro Chatillon, preferita alla sede di Bardonecchia – scelta lo scorso anno – ed a quella di Pinzolo, in cui avevano preso il via le recenti annate poco fortunate.

    Ritorno all’antico perchè Chatillon, località prealpina in provincia di Aosta, era stata la sede dei ritiri bianconeri dal 1995 al 2003, proprio gli anni di massimo splendore della Juventus di Marcello Lippi, fra il suo primo e secondo “corso” intervallati dalla parentesi di Carlo Ancelotti. L’accordo fra la Juventus ed il Comune della Val d’Aosta avrà una durata triennale e, in linea di massima, l’approdo della “truppa” di Antonio Conte avverrà fra il 10 ed il 24 Luglio: la squadra alloggerà presso la scuola alberghiera e svolgerà le sedute di allenamento presso lo stadio Brunod dove, con tutta probabilità, potrà affrontare in amichevole alcune compagini locali.

    Difficile stabilire quanta parte di scaramanzia sia stata connessa alla scelta della Juventus ritiro estivo Chatillon Saint Vincent, specialmente in prospettiva del ritorno in Champions, alla luce delle brillanti annate europee con Lippi in panchina preparate proprio nella Vallèè, che portarono proprio alla conquista dell’ultima Champions presente nella bacheca del club, quella vinta nella finale di Roma contro l’Ajax.

    Anche il comunicato ufficiale apparso sul sito bianconero sembra sostenere tale tesi, riferendosi esplicitamente a tali aspetti: “La Juventus ha costruito a Châtillon/Saint-Vincent annate indimenticabili, che hanno portato alla conquista di una Coppa Intercontinentale, una Champions League, una Supercoppa Europea, quattro scudetti e altrettante Supercoppe Italiane. Insomma, presentarsi in Val d’Aosta con lo scudetto sul petto era una piacevole abitudine che la Juve ha subito ripreso”.

    Andrea Agnelli | © Claudio Villa/Getty Images

    I tifosi bianconeri, dunque, sono stati avvertiti con un mese di anticipo e, probabilmente, molti di loro decideranno di programmare le proprie vacanze con una “puntata” a Chatillon, per osservare da vicino l’inizio del cammino dei campioni d’Italia, ripetendo i numeri record dei diversi sold-out della scorsa stagione.

    Oltre alle piacevoli “vecchie abitudini”, poi, la Juventus ha anche stabilito il programma degli impegni estivi, che in gran parte si svolgeranno in Nord America, fra gli States ed il Canada (probabile prossima destinazione di Alessandro Del Piero che, comunque, entro fine Giugno dovrebbe rivelare il suo prossimo approdo) a margine della World Challenge Cup, nella quale si affronterà il gotha del calcio europeo: il 28 Luglio la Juventus scenderà in campo a Washington contro il Dc United, il 31 luglio a Montreal contro il Paris St. Germain di Ancelotti, mentre il 5 agosto a Las Vegas contro il Real Madrid di Josè Mourinho.

    Antipasti molto gustosi in vista del primo vero impegno ufficiale della stagione bianconera, in programma in terra cinese: la finale di Supercoppa italiana contro il Napoli a Pechino, rivincita annunciata della finale dell’Olimpico di Roma dello scorso 20 Maggio.

  • Juventus e Inter guerra sul mercato. Intrigo Verratti

    Juventus e Inter guerra sul mercato. Intrigo Verratti

    Si riaccende la rivalità tra Juventus ed Inter per quanto riguarda il calciomercato. I due club, acerrimi nemici sul campo, ancor più dopo i fatti di Calciopoli che decretarono l’assegnazione ai nerazzurri dello scudetto revocato ai bianconeri, sono pronti a darsi battaglia anche sul fronte del calciomercato.

    Il tutto è partito da Mattia Destro, giocatore in comproprietà tra il Siena e Genoa e cercato con insistenza da entrambi i club, ma che è stato ad un passo dai bianconeri; la “guerra” poi è proseguita con l’interessamento di entrambi i club per Giovinco, Ranocchia e Kolarov. Nella giornata di ieri però la Juventus è riuscita a mettere a segno il primo affondo ai danni dei rivali milanesi, chiudendo in un colpo solo per Isla e Asamoah, due giocatori a lungo inseguiti dall’Inter con il Cileno che sembrava aver già scelto la destinazione milanese.

    Marco Verratti © Claudio Villa/Getty Images

    Tuttavia la giornata nera per i nerazzurri non sembra si sia conclusa con la notizia dell’aquisto bianconero dei due gioielli dell‘Udinese, infatti secondo alcune voci di mercato Marotta avrebbe fatto saltare l’accordo che i dirigenti nerazzurri avevano raggiunto con il Genoa per prendere la metà di Verratti dal Pescara. Sembra infatti che il dg bianconero, forte di un pre-accordo con il procuratore del baby fenomeno, Donato Di Campli, abbia bloccato l’operazione. L’Inter aveva offerto al Genoa di prendere tutto il cartellino del giovane centrocampista lasciandolo ancora in forza al Pescara per un altro anno: i termini dell’accordo prevedevano 10 milioni, il prestito di Perin e le metà di Ragusa e Alhassan. Nel pomeriggio però ci sarebbe stato il dietrofront di Preziosi a bloccare l’operazione per due principali motivi, per la poca convenienza dell’affare (Verratti infatti non avrebbe mai vestito la maglia del Genoa dal momento che sarebbe rimasto un altro anno a Pescara e poi si sarebbe trasferito a Milano) e per la Juventus che avrebbe potuto far saltare l’acquisto, su cui si lavora da mesi, della metà di Boakye il cui cartellino appartiene al club ligure.

    L’offerta di Marotta al Pescara è di 3,5 milioni più la metà di Giandonato. L’accordo non è stato ancora raggiunto e sembra che l’Inter non abbia intenzione di arrendersi decidendo anzi di puntare all’acquisto del giovane 20enne senza appoggio del Genoa. La Juventus dal canto suo forte del gradimento del giocatore e del pre-accordo con il procuratore del centrocampista avrà sicuramente pronta una contromossa per cercare un altro successo sul mercato e un altro sgarbo ai nerazzurri. I bianconeri sono ritornati protagonisti su tutti i fronti, in attesa del grande colpo di mercato che regalerà il top player che indosserà la maglia numero 10 di Alex Del Piero.

  • Juventus Isla e Asamoah in comproprietà

    Juventus Isla e Asamoah in comproprietà

    Giornata importantissima per il calciomercato Juventus quella di ieri. Beppe Marotta con un autentico blitz è riuscito a soffiare alla concorrenza due colpi di sicuro valore che aumenteranno sicuramente il tasso tecnico del centrocampo messo a disposizione di Antonio Conte. E’ praticamente fatta per il passaggio di Asamoah e Isla alla Juventus , i due pezzi pregiati dell’Udinese arriveranno a Torino in comproprietà per circa 15 milioni di euro e una opzione per completare l’acquisto nella prossima stagione. Nella trattativa ma soltanto in prestito secco potrebbe rientrare anche Luca Marrone, giovane centrocampista in cui la Juventus crede moltissimo ma che ad Udine potrebbe completare il processo di crescita sotto i consigli e la cura tecnica di Guidolin.

    Mauricio Isla alla Juventus | ©Getty Images
    Gli arrivi di Isla e Asamoah alla Juventus pare siano stati caldeggiati proprio da Antonio Conte affascinato dalla qualità e della duttilità tattica che ben si sposa con i continui e sapienti cambi di modulo adottati dal tecnico. L’acquisto dei due friulani di fatto rivaluta definitivamente la posizione di Beppe Marotta spesso messo all’indice dai tifosi bianconeri nel corso della passata stagione e conferma l’ambizione della Vecchia Signora capace adesso di programmare e sbarazzare la concorrenza con un autentico blitz.

    Il momento del mercato può esser cruciale e segnare davvero un nuovo ciclo bianconero. La Juventus è infatti la società più attiva sul mercato, alla continua ricerca di un big in attacco con due giovani come Pogba e Verratti nel mirino e con un centrocampo praticamente completato. Di contro Milan e Inter, avversarie dirette per la vittoria dello scudetto, sono alle prese con problemi di bilancio e con la conseguente esigenza di abbassare i costi. I rossoneri già battuti nella stagione appena conclusa sembra siano costretti a disfarsi di uno tra Ibrahimovic e Thiago Silva, l’Inter è invece al centro di una rivoluzione con Maicon e Julio Cesar pronti a lasciare la maglia nerazzurra e con un nuovo progetto pronto a prender forma.

  • Asamoah, domani Juve a colloquio con l’Udinese

    Asamoah, domani Juve a colloquio con l’Udinese

    La Juventus sembra la società più attiva in tema calciomercato, certo la strada è ancora lunga ma il Dg bianconero, Beppe Marotta, non vuole perdere tempo e comincia a proporre le prime offerte per rafforzare l’organico per la prossima stagione in vista del ritorno in Champions League.

    Già domani potrebbe essere il giorno decisivo per l’assalto ad Asamoah, infatti è in programma l’incontro tra il dg juventino e il patron dei friulani Pozzo il quale chiede 15 milioni per il centrocampista ghanese. Volontà della dirigenza piemontese è quella di chiedere ai Pozzo uno sconto magari grazie all’inserimento nella trattativa di alcune contropartite tecniche, per esempio Sorensen, giovane che piace molto all’Udinese e che è in procinto di rientrare dal prestito dal Bologna e, soprattutto il forte interessamento dei friuliani verso Giandonato e Marrone, quest’ultimo motivo di tentennamento da parte dei bianconeri che sulla trattativa non troverebbero il benestare di Antonio Conte. L’Udinese sarebbe anche interessata a Pogba in arrivo a parametro zero dal Manchester United e a Taider, 20enne talento francese preso dal Bologna.

    Kwadwo Asamoah © Maurizio Lagana/Getty Images

    La questione Asamoah dovrebbe presto essere risolta anche perchè sul giocatore ci sarebbe la concorrenza del Manchester United di Ferguson che finora però si è fermato ad un’offerta da 10 milioni di euro. L’incontro tra i due club però potrebbe allargarsi anche ad altri giocatori, infatti la Juventus è interessata ad Isla e ad Armero mentre l’Udinese potrebbe riscattare Pazienza per 4-5 milioni di euro.

    Intanto si continua a lavorare anche sul fronte dei rientri dei giocatori partiti in prestito a Gennaio: Iaquinta, che rientrerà da Cesena, piace molto al Fulham, mentre sulla questione Grosso, che si svincolerà a partire dal 30 giugno per fine contratto, rimane un grande punto interrogativo. Stesso discorso vale per il destino di Motta, Pasquato e Giandonato alla ricerca di una squadra in vista della prossima stagione.

  • Juve, Asamoah desiderio di Conte. Marotta lunedi a Udine

    Juve, Asamoah desiderio di Conte. Marotta lunedi a Udine

    In attesa di capire chi sarà il top player offensivo della Juventus nella stagione 2012/2013, la società bianconera  si sta muovendo per rinforzare gli altri reparti che hanno bisogno di più risorse per sostenere al meglio le tre competizioni. Uno dei reparti che la dirigenza juventina vorrebbe rinforzare al più presto è il centrocampo. Quest’anno il cuore dell’undici bianconero ha effettuato una stagione straordinaria grazie alla solidità del trio Vidal-Marchisio-Pirlo accompagnato dalle discese di giocatori duttili come Pepe, De Ceglie, Lichsteiner, Giaccherini e Caceres. Ma per la prossima stagione il centrocampo della squadra campione d’Italia esige nuovi rinforzi di livello per poter reggere l’urto di oltre 50 partite da giocare e prevenire eventuali infortuni che nell’ultimo anno non hanno colpito il gruppo bianconero.

    Juve Asamoah, tocca a Marotta. Ecco quindi che lunedì è previsto un incontro tra Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, e Fabrizio Larini, direttore sportivo dell’Udinese. Il soggetto principale della trattativa sarà Kwadwo Asamoah reduce da 4 stagioni di ottimo livello nella squadra friulana. Il centrocampista 23enne della nazionale ghanese è da tempo oggetto del desiderio di Antonio Conte che vede proprio nel mancino africano il rinforzo giusto per il centrocampo bianconero. Asamoah si è distinto nel campionato italiano grazie alla sua duttilità tattica, non a caso oltre ad avere un fisico ed una resistenza imponente il calciatore africano è dotato di buona tecnica.

    Kwadwo Asamoah in azione © SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images

    In Serie A con la maglia dell’Udinese Kwadwo Asamoah ha totalizzato in 4 stagioni ben 114 presenze con 8 reti all’attivo. La Juventus è pronta a portarlo a Torino per assicurare più muscoli e polmoni all’undici bianconero mentre il giocatore africano è pronto a fare il salto di qualità in una squadra dalle ambizioni ben più grandi rispetto all’Udinese. Ne parleranno lunedì i rispettivi dirigenti delle due squadre bianconere; la Juventus ha intenzione di inserire nella trattativa Michele Pazienza, girato in prestito all’Udinese sei mesi fa. Il centrocampista italiano rimarrebbe volentieri ad Udine per giocarsi le sue chance anche nell’Europa che conta. Oltre al cartellino di Pazienza, la squadra friulana è molto interessata a Luca Marrone, andato a segno nell’ultima partita della Juve in campionato. A tal motivo la trattativa tra Udinese e Juve potrebbe ampliarsi visto che Beppe Marotta è interessato anche all’esterno mancino Pablo Armero, messo in disparte da Guidolin nella fase finale del campionato, e Luis Muriel, tornato dall’esperienza leccese culminata con la retrocessione dei salentini.

    Juve Asamoah e… Non è da escludere che il direttore generale della Juventus chieda informazioni su Medhi Benatia, centrale marocchino dell’Udinese, anche se sul giocatore si è già fiondato da tempo il Napoli di Aurelio De Laurentiis. Non solo Benatia, la Juventus nelle ultime ore sta cercando di inserirsi nella corsa a Mauricio Isla. Il centrocampista cileno, attualmente fuori per un grave infortunio al ginocchio, è ambito soprattutto dall’Inter che sembra essere di molto in vantaggio per il nazionale cileno. La Juve di Andrea Agnelli ci proverà comunque, d’altronde l’asse Udine-Torino è molto caldo e tra 2 giorni potrebbe portare il primo colpo di mercato alla corte di Antonio Conte, già fresco di rinnovo contrattuale.

  • Van Persie fa visita alla Juve. Mancano 2 milioni per il sì

    Van Persie fa visita alla Juve. Mancano 2 milioni per il sì

    Robin Van Persie avvistato a Torino. E’ questa l’indiscrezione venuta fuori ieri sera su Sportitalia all’interno del programma “Lo sai che” condotto da Michele Criscitiello e ripresa stamani dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere dello Sport. Il giocatore olandese, in compagni del suo agente Kees Voos, sarebbero stati avvistati in giro per la città piemontese, ed oltre a visitare il centro si sarebbero recati anche allo Juventus Stadium, al centro sportivo di Vinovo e nella sede della società bianconera di via Galileo Galilei.

    Secondo quanto si vocifera la dirigenza bianconera, capitanata da Beppe Marotta, avrebbe cosi reso nota al giocatore l’offerta pensata appositamente per lui: contratto da cinque anni, da ben sei milioni a stagione, oltre a quella maglia numero 10 lasciata vacante da Alessandro Del Piero dopo quasi due decenni. Un motivo quest’ultimo che sarebbe stato accolto favorevolmente dal giocatore in scadenza di contratto con l’Arsenal e l’unico vero ostacolo sarebbe inerente alla cifra dell’accordo.

    Robin van Persie © PAUL ELLIS/AFP/GettyImages

    Il 29enne attaccante olandese infatti vorrebbe 8 milioni di euro annui, ma la società del presidente Andrea Agnelli non può sforare i 6 milioni previsti dal tetto salariale: cifra quest’ultima che se sforata potrebbe causare non pochi problemi all’interno dello spogliatoio. L’ostacolo dunque è di 2 milioni di euro. Si tratta di semplici indiscrezioni dunque ma sono bastate a far volare con la fantasia i tifosi bianconeri che già sognano di vedere a Torino il talentuoso giocatore olandese in forza attualmente all’Arsenal.

    Van Persie, da diverse settimane nel mirino della Juventus, sembra aver chiuso le porte in faccia alla formazione torinese appena qualche settimana fa, tanto che i rumors di mercato davano Marotta più vicino ad uno tra Cavani, Higuain e Suarez, oltre che a Drogba. Ed invece il colpo di scena con la presunta visita di Van Persie a Torino che, se confermata, potrebbe risultare veramente importante ai fini della trattativa. Adesso non resta che attendere le dichiarazioni di Marotta in tal senso.

  • Marotta al CorSport “Van Persie, Suarez o Higuain? Possibile”

    Marotta al CorSport “Van Persie, Suarez o Higuain? Possibile”

    Ospite della redazione del Corriere dello Sport, Beppe Marotta ha parlato a 360° della fantastica stagione della Juve appena conclusa che ha riportato lo scudetto a Torino a distanza di anni (6 o 8 a seconda dei punti di vista che si vuol prendere in considerazione). Inutile dire che, archiviato il campionato vinto meritatamente e la Coppa Italia sfumata in finale, l’argomento caldo che tiene banco in questo periodo in casa bianconera e che interessa maggiormente i tifosi è il calciomercato. Il dg campione d’Italia non si è nascosto e ha confermato l’interessamento verso quei nomi che vengono accostati quotidianamente alla Juventus:

    Uno tra Van Persie, Suarez e Higuain? Possibile. Sono tre elementi interessanti. Cavani? Bisogna sempre tener conto della volontà dei club d’appartenenza. Balotelli? Non ci abbiamo mai pensato: non rientra nel profilo che cerchiamo. Giovinco? Su di lui abbiamo sempre puntato, però doveva ancora affermarsi come il giocatore importante che oggi è. E’ maturato: valuteremo con il Parma“.

    I progetti e le strategie di mercato del club bianconero però non si fermeranno solo all’acquisto del top player in attacco ma saranno orientate anche verso gli altri reparti in modo tale da poterli potenziare ulteriormente: “Abbiamo in programma di aumentare numericamente la rosa, è necessario dal momento che nella prossima stagione con la Champions dovremmo affrontare più partite. Cerchiamo due o tre elementi d’eccellenza senza perdere mai di vista l’equilibrio di un gruppo che ha importanti doti tecniche ed umane. Ci teniamo a rispettare gli equilibri economici: dai nostri elenchi dovremo perciò depennare chi comporterà difficoltà economiche sia a livello di cartellino che d’ingaggio. Borriello? Abbiamo colto un’opportunità di mercato a gennaio: abbiamo un mese per valutare il riscatto. Pogba? Abbiamo rispettato i regolamenti: il ragazzo, per sue motivazioni, non intendeva
    rinnovare. Ci siamo attivati, informando il club, e siamo in attesa della disponibilità. I contatti verbali sono ben avviati. Verratti? La Juventus ha recuperato un forte appeal, non solo tra i giovani. Il desiderio manifestato da Verratti può agevolarci in sede di trattativa, però attorno a lui è scoppiata un’asta e il valore è lievitato. Scambio con Immobile? Non c’è stato nulla. Asamoah? E’ uno dei primi nomi. Rinnovo di Conte? L’allenatore è stato ed è il valore aggiunto, ha meriti grandissimi, è leader del gruppo e artefice primo del successo. Rinnoverà con noi fino al 2015: ratificheremo l’accordo già in settimana. Il prolungamento non è in alcun modo condizionato alle indagini sulle scommesse: nel contratto non metteremo nemmeno clausole che contemplino l’ipotesi di una sanzione. Siamo convinti della sua estraneità e pensiamo sia stato strumentalizzato: conosciamo i suoi valori umani, vogliamo stargli vicini
    “.

    Beppe Marotta ©Getty Images

    Altro tema d’attualità il mancato rinnovo di contratto di Alessandro Del Piero, motivando la scelta della società di non prolungare il rapporto con il suo capitano: “Quando abbiamo stipulato l’ultimo accordo, s’era definita consensualmente l’annualità. La Juve non dimentica quello che fatto Del Piero e rispetta un professionista che ha scritto la sua storia: il fatto che non continui non dipende certo da simpatia o antipatia, l’applicazione delle strategie richiede a volte freddezza“.

    Marotta spiega il segreto del ritorno della Juve ai vertici del calcio italiano dopo Calciopoli e gli ultimi due anni molto difficili e complicati dando i meriti alla famiglia Agnelli: “Il ritorno della Famiglia ai vertici della gestione ha trasmesso un grande senso di appartenenza, la società è stata impostata su competenze specifiche, l’allenatore, intuizione di Andrea Agnelli, conosceva come nessuno l’ambiente e il valore della maglia. Siamo felici di aver restituito nobiltà a un club che attraversava un momento di decadenza. Calciopoli è stata devastante per la Juve. Tutti i protagonisti di quegli anni sentono loro gli scudetti conquistati sul campo e io stesso, da osservatore al tempo esterno, dico che quella squadra avrebbe vinto comunque. La giustizia? Va rispettata, però qui si apre una pagina piena di nuvole. Per noi il trattamento è stato iniquo: c’è un tribunale ordinario che ha definito la società estranea. Le tre stelle sulla maglia? Ci stiamo lavorandoIl nostro orgoglio è aver creato un modello di riferimento.

  • Juventus, “top professional” per l’estate. Van Persie primo obiettivo

    Juventus, “top professional” per l’estate. Van Persie primo obiettivo

    La Juventus è già pronta a ripartire dopo la conquista dello scudetto. Domenica ci sarà l’ occasione per celebrare la squadra allo Juventus Stadium, in programma JuventusAtalanta, gara valida per l’ ultima giornata di campionato. Sarà l’ ultima apparizione tra le mura amiche di Alessandro Del Piero, pronto a salutare i suoi tifosi dopo 20 anni da protagonista. A fine gara la Juventus festeggerà il tricolore per le vie della città sopra un pullman scoperto.

    Già da lunedì si penserà poi alla finale di Coppa Italia contro il Napoli. Altro obiettivo fondamentale per Conte e i suoi uomini. Intanto la dirigenza pensa già al futuro. Sarà un a campagna acquisti basata sulla qualità e non sulla quantità. Saranno 3-4 i rinforzi di spessore per i bianconeri. Sulla questione è intervenuto il direttore generale Beppe Marotta: ” noi ricerchiamo esclusivamente dei top professional”. Juventus top professional, sarà questa dunque l’ accoppiata vincente per la sessione di mercato estivo. Niente più top player quindi, il nuovo slogan per il mercato dell’ estate sarà “top professional”.

    E’ chiaro il messaggio della dirigenza bianconera. Si punterà tutto su giocatori fenomenali sotto l’ aspetto tecnico, ma anche sotto quello umano e etico. Ecco di fatto tramontare anzitempo le piste Suarez e Balotelli, fenomeni sul campo, ma meno nella vita!  Indirettamente il dg bianconero ha così escluso definitivamente, alcuni giocatori accostati fino ad oggi alla società di corso Galileo Ferraris.

    Robin Van Persie © Bryn Lennon Getty Images Sport

    Ormai è chiaro, la società lavorerà a stretto contatto con Conte anche per le vicende del calciomercato. Il mister pugliese ha individuato in Robin  Van Persie il rinforzo ideale per l’attacco bianconero, senza però tralasciare la pista Dzeko, in rotta con il Manchester City. Su questo capitolo è intervenuto ancora il direttore generale Marotta: ” Van Persie è indubbiamente uno degli attaccanti più completi del panorama calcistico europeo, ed è inoltre un top professional”. Forse la Juventus ha deciso di uscire già allo scoperto?

    Intanto nota stonata nella festa scudetto bianconera. Eljero Elia ha confessato alla stampa olandese di non sentire suo questo tricolore e che a giugno lascerà i bianconeri: “Ho perso gli europei, è stata una stagione fallimentare per me. Conte non mi parla da Dicembre, non mi ha mai dato una reale opportunità. Ho 25 anni, ripartirò da zero lontano da Torino”. 

    Oltre all’olandese, lascerà la Juventus anche Milos Krasic, altro giocatore ai margini del progetto Conte-Juventus.

     

  • Conte, allenatori si nasce “lo scudetto è mio”

    Conte, allenatori si nasce “lo scudetto è mio”

    La sua gioia nelle immagini catturate nello spogliatoio di Trieste era il simbolo della tenacia con cui ha affrontato questa stagione, questa sfida bianconera che ha coinciso con il suo “ritorno a casa” anche se in veste diversa. Antonio Conte è il simbolo di questo scudetto, conquistato con la forza del gruppo e la determinazione di chi ha fame di riscatto, di conferme, di vittorie. E’ stato un motivatore ed un tattico, un amico ed una guida, duro ed equilibrato, maniacale nella cura di ogni dettaglio, sia sul campo che fuori. Il suo discorso in allenamento – quando la Juventus era ancora inseguitrice del Milan – ha lasciato piacevoli sensazioni nella mente dei tifosi bianconeri, che hanno riconosciuto nelle parole del tecnico quella grinta necessaria a dare una svolta, per scrivere finalmente un’altra pagine di storia “superstraordinaria” come lo stesso mister ha sottolineato.

    I suoi meriti sono indiscutibili, e questo traguardo raggiunto lo ripaga di tutto il lavoro svolto dalla preparazione estiva ad oggi, mostrando che – nonostante la sua inesperienza sulla panchina di una squadra di primissimo livello – “allenatori si nasce”.

    Un messaggio inequivocabile, che mister Conte ha voluto sottolineare nella sua intervista a Sette, l’inserto del Corriere della Sera, affermando che, per lui, allenare “è una vocazione”, e lo è stato da sempre, fin dai tempi in cui giocava nella Primavera del Lecce ed allenava la squadra di suo fratello. In particolare, ciò che lo rende assolutamente a proprio agio nei panni del tecnico è la capacità di “dare un indirizzo, un metodo, prendere delle decisioni”. La sua fermezza ed il suo mostrarsi “tutto d’un pezzo” sono, poi, qualità aggiuntive che gli consentono di “farsi sentire in mezzo a 60 mila persone, ma senza urlare”, anche se molto spesso ha terminato la gara senza un filo di voce perchè la priorità è che i calciatori lo percepiscano sempre, creando un contatto continuo, affidandosi al fatto che il loro tecnico è lì con loro.

    Antonio Conte | © AFP/Getty Images

    Nonostante questo scudetto conquistato in maniera tanto convincente lo abbia consacrato nell’Olimpo dei grandi, mister Conte non dimentica i suoi inizi, e non tralascia di ringraziare colui che ha rivestito un ruolo chiave nel suo percorso di crescita sportiva, proprio in concomitanza con il suo approdo alla Juventus dei primi anni ’90, in veste di centrocampista di belle speranze: Giovanni Trapattoni, mister bianconero di quegli anni, per Antonio Conte è stato “come un padre, ha capito le mie difficoltà e restava dopo gli allenamenti per migliorarmi nella tecnica”. I risultati, poi, si sono riscontrati sul campo, considerando che per lunghi anni Antonio Conte ha vestito la maglia numero 8 del centrocampo bianconero, divenendone uno degli uomini simbolo, oltre che il capitano pre-Del Piero.

    Come ci si potrebbe attendere da un uomo pragmatico come lui, però, la felicità e la soddisfazione del momento non sono altro che un antipasto, un preludio ed uno stimolo a continuare a lavorare duramente, per crescere ancora, per “continuare a stupire me stesso e gli altri”.

    Gli obiettivi sono già fissati, anche perchè il prossimo 20 Maggio lo attende già la finale di Coppa Italia contro il Napoli che gli potrebbe consentire una straordinaria “doppietta” all’esordio in serie A, un’impresa che riesce soltanto ai grandi, e che gli consentirebbe di eguagliare un altro suo maestro, ossia Marcello Lippi.

    In ogni caso, dunque, questo tricolore juventino non è un punto di arrivo, poichè “tutto per me è un punto di partenza”. Non a caso, la Juventus avrebbe già pronto per lui il rinnovo contrattuale fino al 2016, con conseguente adeguamento, per affidargli anche un ruolo di più ampio, anche manageriale, in stile Ferguson, in cui potrebbe partecipare direttamente alle decisioni di mercato, collaborando con Beppe Marotta, Paratici e Pavel Nedved.

    Il bello deve ancora venire, parola di Antonio Conte.

  • Scudetto Juventus, le parole dei protagonisti da Del Piero ad Agnelli

    Scudetto Juventus, le parole dei protagonisti da Del Piero ad Agnelli

    E’ la vittoria di tutti, dell’ allenatore, del gruppo dei tifosi. Tutti sono stati fondamentali per riportare sul tetto d’ Italia i colori bianconeri e riproporre dopo 6 anni l’ accoppiata Scudetto Juventus. Al triplice fischio finale è esplosa la gioia del popolo bianconero, quella gioia regressa per 6 lunghi anni e finalmente ritornata alla ribalta. Scudetto meritato per i valori espressi sul campo, per il gioco, per l’ imbattibilità che va avanti da 41 partite, per la cattiveria agonistica mostrata dagli uomini di Antonio Conte.

    “E’ lo scudetto numero 30”, ha commentato Leonardo Bonucci. Il centrale difensivo, partito in sordina e poi esploso nel finale di campionato, ha messo in risalto il sacrificio del gruppo, soffermandosi sui numeri da capogiro di questa squadra. Di fatto, sono solo 16 i goal subiti dalla Juventus in questo campionato, numeri che regalano ai bianconeri lo scettro di miglior difesa d’ Europa. Allegro e sereno anche Alessandro Del Piero, intervistato nel post partita. Il capitano, ha dribblato le domande sul futuro, affermando che il suo unico obiettivo attuale è la conquista della Coppa Italia, rimandando i discorsi contrattuali a fine mese. “E’ uno scudetto bellissimo, come tutti gli altri del resto, sono emozioni uniche se penso a 6 anni fa”.

    Antonio Conte © ALBERTO PIZZOLI/AFP/GettyImages

    Gioia indescrivibile anche per il tecnico Antonio Conte, artefice di un’annata straordinaria. Il tecnico pugliese ha colto l’occasione per rendere omaggio agli sconfitti, definendo il Milan avversario di grande rispetto e di grande valore. Grande felicità anche per il portiere della Nazionale Gianluigi Buffon, il quale al termine della partita ha affermato di aver temuto il peggio dopo l’ errore della partita contro il Lecce. “Devo essere onesto, sono stati i 3 giorni più brutti della mia carriera. Pensavo che il mio errore potesse incidere sul morale dei miei compagni, per fortuna non è stato così”. Il portierone ha poi colto l’occasione per dedicare il successo ai suoi vecchi compagni Trezeguet e Camoranesi, i quali hanno diviso con lui il paradiso degli scudetti e l’inferno della Serie B, solo per una questione di amore per la maglia bianconera.

    Il presidente Andrea Agnelli ha esaltato il lavoro del tecnico bianconero, definendo il successo numero 30, come base per altri trionfi futuri. Sul capitolo Del Piero ha dichiarato: “Credo che se Del Piero andasse via dalla Juve con due trofei, sarebbe un’ apoteosi anche per lui”. Ma ne siamo proprio sicuri caro presidente?

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