Tag: beppe marotta

  • Juve e Fiorentina litigano, Berbatov sceglie il Fulham

    Juve e Fiorentina litigano, Berbatov sceglie il Fulham

    Dovrebbero essere dei giorni pieni di sorprese visto che sono gli ultimi di calciomercato ed invece a fare un bel regalo alla Juventus questa volta è stato Dimitar Berbatov, ex giocatore del Manchester United. L’attaccante bulgaro doveva infatti arrivare a Torino nella serata di ieri ed invece una telefonata da parte del giocatore verso il club bianconero ha escluso ogni tipo di contratto tra i due: un gran colpo di scena in quanto fino all’ultimo tutto sembrava pronto per il trasferimento.

    Le due società si erano già scambiate i documenti, Berbatov aveva accettato l’offerta di 1.8 milioni di euro più bonus con tanto di biennale, ed il volo per Torino era prenotato: a quanto pare però il bulgaro non aveva ancora fatto i conti con il parere della moglie, spesso colei che decide, la quale ha voluto metterci lo zampino all’ultimo momento spiegando di preferire di rimanere a vivere a Londra. Detto, fatto Dimitar Berbatov non ha esitato a prendere in mano il telefono ed ha avvertito Marotta della decisione, dichiarando di aver messo in prima posizione gli affetti.

    Berbatov © Michael Regan/Getty Images

    Così facendo il bulgaro ha lanciato ancora una volta un due di picche ad un club italiano: proprio per dare vita alla trattativa con la Juve Dimitar Berbatov aveva lasciato a mani vuote la Fiorentina, non presentandosi in sede a contratto quasi firmato. Questo aveva fatto andare su tutte le furie il club viola che ha pubblicato varie dichiarazioni poco piacevoli riguardanti la correttezza ed il fair play, anche se non facendo mai il nome della Juventus.

    Dall’altra parte, ora che Berbatov ha scelto il Fulham, grazie anche alle tante richieste del suo ex allenatore, Martin Jol, Marotta ha difeso i bianconeri spiegando che la Juve ha agito correttamente senza calpestare i piedi a nessuno: che sia stato un doppio gioco del bulgaro che poi, sentitosi in colpa ha lasciato a piedi entrambe? Speriamo che ora non vada a confermare il detto del “Non c’è due senza tre” cambiando ancora idea e lanciando l’ennesimo due di picche: visto il passato non ci sarebbe da stupirsi.

  • Shanghai in crisi: la Juventus contatta Didier Drogba

    Shanghai in crisi: la Juventus contatta Didier Drogba

    A quanto pare la crisi finanziaria non ha colpito solamente i club italiani ma anche quelli esteri: a dover fare i conti con la mancanza di soldi ad oggi è lo Shangai Shenhua o meglio il suo proprietario. Zhun Jun è infatti il principale detentore della società calcistica con il 28,5 %, mentre il restante è della Shanghai SVA Group, della SMEG, della Huangpu Investment Ltd, della Shanghai SVA Electric Group Co. e dell’Ltd and Shanghai SVA Information Industry, tutte società cinesi che hanno preso un accordo con Zhun Jun.

    Il patto riguardava il fatto che se lui avesse investito più di 17 milioni di euro in due anni la percentuale si sarebbe alzata del 70 %: per questo quindi Jun ha deciso di investire ben 75 milioni di euro, quasi 60 in più di quelli che servivano per mantenere il patto, sperando poi di poter arrivare ad essere l’unico proprietario del club, purtroppo però, nonostante siano passati 5 anni, le aziende non hanno rispettato l’accordo, mandandolo su tutte le furie. Arrivato a questa nuova stagione pagando sempre di tasca propria, Jun ha quindi deciso di mettere fine a tutto ciò, minacciando di lasciare la società o al massimo di pagare solamente il 30% delle spese.

    Didier Drogba © PETER PARKS/AFP/GettyImages

    Per questo motivo i due attaccanti Nicolas Anelka e Didier Drogba potrebbero tornare a giocare in Europa, visto l’elevato costo dei loro stipendi che non andrebbero rispettati. Ad approfittare della situazione sfortunata dello Shanghai potrebbero essere alcuni club italiani: l’interesse della Juventus verso l’ivoriano era stato fatto presente già nei mesi passati ed ora Beppe Marotta tenterà il colpo di fine estate. Per far arrivare Drogba a Torino si parla di un trasferimento con contratto biennale di 5 milioni di euro annui: sicuramente una cifra elevata che d’altra parte andrebbe a completare la rosa del club bianconero arrivando a mettere finalmente a segno l’acquisto del tanto atteso top player.

  • Pedro Obiang, il regista della Sampdoria ha già conquistato tutti

    Pedro Obiang, il regista della Sampdoria ha già conquistato tutti

    Comincia bene il cammino della Sampdoria che, nella prima giornata di questa nuova stagione, mette a segno un gran colpo stendendo a San Siro il Milan. Ed uno dei padroni del campo di ieri sera è stato il blucerchiato Pedro Obiang, centrocampista centrale che si è finalmente guadagnato la fiducia del nuovo mister Ciro Ferrara, conquistando così la maglia da titolare. Il giovane spagnolo, nato però da genitori della Guinea Equatoriale, è infatti uno dei grandi acquisti compiuti da Marotta e Paratici nel 2008 per 130.000 € dall’Atletico Madrid, squadra in cui “Perico”, questo il soprannome del giocatore, è cresciuto fin da bambino.

    Pochi anni fa Obiang era stato infatti etichettato come uno dei prossimi campioni e, già nella partita di ieri si è dimostrato pronto a scendere in campo per dire la sua: dotato di ottime qualità sia fisiche che tecniche ha dalla sua la rapidità nei movimenti, la capacità di rubare palla perfettamente e soprattutto una grande visione di gioco che gli permette di servire prontamente i compagni, pregi che l’hanno messo su di un gradino importante. Ispiratosi fin da quando era piccolo al suo idolo Xabi Alonso, Pedro ha deciso di lasciare i genitori e di trasferirsi a vivere a Genova con la sorella, dove ha potuto dare vita alla scalata verso una lunga carriera che è solamente agli inizi.

    Pedro Obiang © Claudio Villa/Getty Images

    Con la Spagna ha partecipato a vari raduni e partite delle squadre junior ma non ha ancora scelto definitavamente con quale nazionale vorrà giocare: pochi mesi fa infatti si vociferava che Obiang potesse arrivare ad indossare la maglia azzurra dell’Italia, cosa che andrebbe sicuramente a giovare alla squadra di Cesare Prandelli. Oltre ad essere un grande giocatore Pedro ha dimostrato di tenere particolarmente alla società per cui gioca, in quanto a novembre 2011 rifiutò la convocazione con la Guinea Equatoriale dove avrebbe disputato la Coppa d’Africa, per poter rimanere con il suo club durante il campionato di Serie B dove si era conquistato dopo tanto lavoro il posto da titolare che è riuscito a mantenersi anche in questa nuova stagione.

    CONOSCIAMO PEDRO OBIANG IL VIDEO

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  • Fernando Llorente alla Juventus. Marotta alza l’offerta

    Fernando Llorente alla Juventus. Marotta alza l’offerta

    E’ un pressing asfissiante quello che la Juventus sta effettuando su Fernando Llorente, il corteggiamento della Vecchia Signora verso l’attaccante dell’Atletico di Bilbao è ormai palese e presto la love story che sta accompagnando questa calda estate potrebbe registrare un lieto fine. L’attaccante negli scorsi giorni ha precisato di non voler rinnovare il proprio accordo con gli spagnoli, da qui la protesta dei tifosi che non hanno perso tempo nel contestare in maniera plateale il loro ex idolo accusandolo di essere un mercenario. A tutto il caos degli scorsi giorni si aggiunga anche che Marcelo Bielsa ha deciso di non convocare Llorente per la prima in campionato spagnolo contro il Betis e tutto fa supporre che il giocatore ormai sia ufficialmente sul mercato.

    Fernando Llorente ©RAFA RIVAS/AFP/GettyImages
    Per portare Fernando Llorente alla Juventus Marotta aveva offerto 16 milioni di euro per assicurarsi il Campione del Mondo e d’Europa, l’offerta però non ritenuta congrua dalla dirigenza spagnola. Secondo quanto riporta oggi il “Mundo Deportivo” sembra che i bianconeri siano tornati alla carica rilanciando fino a 18 milioni di euro, una cifra che rimane ancora lontana dalla richiesta di Josu Urrutia, presidente della società basca. L’Athletic Bilbao chiede infatti 36 milioni per la clausola rescissoria ma, pur di non perdere il giocatore a parametro zero con un contratto in scadenza nel 2013, l’offerta della Juve potrebbe essere quella adatta ad accontentare Urrutia da un lato e Llorente dall’altro il quale non ha mai nascosto di voler trovare nuovi stimoli altrove, in un  altro campionato, ammiccando l’occhiolino ai bianconeri.

    I prossimi giorni sono fondamentali per scoprire se il futuro dei bianconeri e quello dell’attaccante spagnolo si uniranno, intanto la Juventus prepara le mosse per far cassa per l’acquisto del top player. In partenza ci sono Vincenzo Iaquinta che potrebbe volare in Germania dove la corte dell’Amburgo si è intensificata negli ultimi giorni, Martinez che sembra aver estimatori in Spagna e Germania. Inoltre si aspetta di conoscere il destino di Alessandro Matri molto corteggiato dal Milan di Allegri oltre a capire le reali intenzioni del Paris Saint Germain di prelevare Lichtsteiner dalla corazzata di Conte.

  • Video Llorente fischiato dai suoi tifosi. Un arma in più per la Juve

    Video Llorente fischiato dai suoi tifosi. Un arma in più per la Juve

    Ai tifosi dell’Athletic Bilbao sembrano non bastare i 16 anni in cui Fernando Llorente ha vestito la maglia del club biancorosso: nell’ultimo allenamento disputato infatti gli ultras della società spagnola si sono presentati con tanto di striscioni, intonando cori poco carini nei confronti del Campione del Mondo e d’Europa e del compagno di squadra Javi Martinez, vicinissimo al Bayer Monaco. L’interesse che la Juve ha dichiarato nei confronti di Fernando ha infatti innalzato un polverone tra i tifosi, costringendo inoltre il tecnico Marcelo Bielsa a lasciare fuori entrambi per la prima partita di questa nuova stagione.

    Una scelta che costerà molto sul piano tecnico e tattico ma che farà stare calmi i tifosi che in questi giorni hanno dimostrato di volere fuori rosa sia Llorente che Martinez: gli striscioni esposti durante l’allenamento riportavano infatti frasi come “Llorente vattene” e “Vogliamo un Athletic senza mercenari”, mentre alcuni tifosi hanno intonato cori che finivano invitando Llorente di avere il coraggio almeno per guardarli in faccia, il tutto contornato da fumogeni e fischi.

    Fernando Llorente © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/GettyImages

    Tutti questi avvenimenti sono di certo un segnale forte verso la società bianconera, la quale ha già presentato un’offerta all’Athletic Bilbao pari a 16 milioni di euro più bonus per il nuovo “Top Player” dato che Van Persie, Suarez e Higuain sono sfumati in un batter d’occhio. Sicuramente ora il club biancorosso sarà costretto a vendere sia Llorente che Martinez, in quanto sia in campo che fuori tra i tifosi il clima è diventato a dir poco irrespirabile: l’asticella che Urrutia, presidente del club spagnolo, aveva fissato a 36 milioni di euro dovrà quindi abbassarsi notevolmente se vorrà vendere in questi ultimi giorni di mercato estivo l’ormai ex biancorosso.

    Quest’ultima è quindi una notizia positiva per Marotta e compagni che potranno approfittare dei problemi interni dell’Athletic Bilbao per mettere a segno il vero colpo di mercato. Quel che è certo è che in questa estate le sorprese non sono mancate quindi la Juventus dovrà saper cogliere al balzo l’occasione per portarsi a casa il campione spagnolo prima che qualche inconveniente faccia saltare anche questa trattativa.

    LE PAROLE DEI TISOFI DELL’ATHLETIC BILBAO VERSO LLORENTE

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  • Juve, piace Maksimovic della Stella Rossa

    Juve, piace Maksimovic della Stella Rossa

    La Juventus in questo ultimo ma importantissimo scorcio di calciomercato sta tentando di completare la rosa per la prossima stagione con la ricerca perenne di un Top Player ma sempre attenta all’individuazione di giovani talenti.

    Su quest’ultimo punto c’e’ un nuovo giovane di belle speranze che piace all’entourage bianconero e soprattutto a Fabio Paratici braccio destro di Beppe Marotta, gioca nella Stella Rossa di Belgrado e si chiama Nikola Maksimovic.

    Difensore centrale classe 91 il serbo, alto 1.93 cm e prototipo perfetto del nuovo difensore centrale capace di chiudere gli spazi ed anche all’occorrenza di impostare per primo il gioco offensivo dato che il serbo è dotato anche di una discreta tecnica. Nikola Maksimovic è cresciuto nelle giovanili dei Kosmos Bajina Basta, dello Sloga e dello Sloboda Uzice. Nel dicembre 2011 è arrivata la chiamata più attesa per un giovane giocatore serbo, quella della Stella Rossa di Belgrado, una delle squadre più importanti della Serbia. E’ stato acquistato per 300 mila euro, più percentuali sulla futura vendita al club di provenienza.

    Beppe Marotta ©Getty Images

    Maksimovic in sei mesi allo Stella Rossa ha già impressionato molti addetti ai lavori totalizzando 12 presenze in campionato, la vittoria nella Coppa di Serbia e un posto nella Squadra dell’anno della SuperLiga serba. Inoltre, il gigante serbo paragonato da molti a Nemanja Vidic del Manchester United, dopo le 3 presenze in Under 21, è stato convocato da Sinisa Mihajlovic in nazionale maggiore, esordendo il 31 maggio di quest’anno. Ovviamente l’acquisto del giovane talento serbo è subordinato alla vicenda del calcioscommesse che vede ancora pendente la possibile squalifica di Leonardo Bonucci, dopo l’appello presentato da Palazzi alla sentenza d’assoluzione della Commissione Disciplinare in primo grado.

    Prosegue quindi il nuovo corso bianconero sempre attento ai futuri nuovi campioni sparsi in tutto il Mondo con la speranza, da parte dei tanti tifosi bianconeri, di vederli un giorno sbocciare definitivamente con la casacca bianconera.

  • Juve, l’inspiegabile acquisto di Fernando Llorente

    Juve, l’inspiegabile acquisto di Fernando Llorente

    La Juventus in questi ultimi giorni bollenti di calciomercato è finalmente uscita allo scoperto individuando nello spagnolo della Atletico Bilbao Fernando Llorente, l’attaccante che potrebbe far fare alla Vecchia Signora il definitivo salto di qualità.

    Ecco quindi che il caro e buon Marotta ne sta combinando un’altra delle sue andando a spendere la bellezza di 16 milioni di euro più bonus per un giocatore si bravo, ma che sicuramente non adatto a spostare gli equilibri in senso positivo di una squadra.

    Come l’anno scorso con il “Kun” Aguero, anche quest’anno la Juventus è andata alla ricerca di un c.d. Top Player senza nessun risultato positivo (vedi la telenovela Van Persie) anzi, Marotta è stato molto impegnato a cercare di piazzare giocatori come Elia e Krasic, esempio lampante di come si possano buttare via i soldi in un momento così delicato.

    Fernando Llorente ©RAFA RIVAS/AFP/GettyImages

    Altro mistero del pensiero marottiano è perché comprare un attaccante di queste caratteristiche quando se ne ha già uno in casa (Matri) oppure se ne potrebbe comprare un altro senza spendere così tanto e facendo anche un grosso favore ai tanti amati amici nerazzurri (Pazzini). In questi due anni chi vi scrive si è sempre posto il problema di giudicare l’operato del Direttore Generale juventino che in molti casi ha lasciato alquanto a desiderare ultimo su tutti, l’inspiegabile acquisto del brasiliano Lucio protagonista di prestazioni estive a dir poco imbarazzanti.

    Lasciando per il momento da parte la “pazzia” Llorente, la Juventus per il momento ha la compagine sicuramente più competitiva in Italia e di questo se ne deve dare sicuramente atto a Marotta di avere allestito con tanti soldi, situazione che ricordiamo sempre mai da sottovalutare, una rosa che può tranquillamente comandare in Italia e fare una discreta figura all’estero. Tuttavia ci sembra opportuno non prendere in giro i tifosi bianconeri che comunque sono già abbastanza contenti del mercato estivo e che hanno sicuramente capito quali e quanti siano i problemi che attanagliano i calcio italiano.

  • Squalifica Conte, Zeman tuona. Marotta e Prandelli rispondono

    Squalifica Conte, Zeman tuona. Marotta e Prandelli rispondono

    Finite le Olimpiadi, in Italia tornano ad essere grandi protagoniste le polemiche. Si va dalla partita di Supercoppa italiana vinta dalla Juve con il Napoli che diserta la premiazione reo di aver subito gravi torti arbitrali, e si finisce con il calcioscommesse in particolare la squalifica di 10 mesi inflitta all’allenatore della Juve Antonio Conte. Bene, se la squalifica del tecnico bianconero ha alimentato le polemiche dei tifosi juventini, facendo gongolare conseguentemente gli anti-juventini, c’è ancora qualcuno però a cui sembra non bastare. E chi se non Zdenek Zeman, anti Juve per antonomasia, poteva avere da ridire in merito alla squalifica di Antonio Conte? L’allenatore della Roma quando c’è da parlare della Juve non si tira mai indietro e nella conferenza stampa di fine ritiro austriaco ha detto la sua riguardo alla vicenda del suo collega.

    Zdenek Zeman © Dino Panato/Getty Images

    Il boemo anche se non fa il nome di Conte, ha dichiarato apertamente che se ad un allenatore viene inflitta una squalifica lunga non è giusto che questi alleni. Il riferimento chiaramente è ad Antonio Conte e Beppe Marotta prontamente è sceso in campo per difendere il suo allenatore: Come uomo di calcio e amministratore delegato della Juventus ritengo che sia stata un’uscita inopportuna, quella di Zeman. Anche se non ha fatto il nome di Conte era chiaro il riferimento. O era una boutade o era mirata, lui stesso ha detto di non aver letto le carte”. Il dg bianconero poi rincara la dose: “C’è un regolamento che dice che un allenatore può dirigere l’allenamento e non andare in partita, cosa che noi abbiamo fatto. Sono gravi le accuse che Zeman lancia verso un collega, spero che l’associazione allenatori ne prenda atto”.

    Oltre a Marotta anche il commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli si è espresso in merito alla dichiarazione di Zeman. Il ct italiano ha spiegato di non essere d’accordo con il boemo in quanto è già molto penalizzante allenare senza andare in panchina. Insomma né Marotta né Prandelli sono d’accordo sull’ultima uscita di Zeman, uscita che il boemo poteva sicuramente risparmiarsi concentrando le sue attenzioni sulla sua nuova avventura romana.

  • Conte, rottura con la Juve? Intanto si va verso i 10 mesi di squalifica

    Conte, rottura con la Juve? Intanto si va verso i 10 mesi di squalifica

    Altra giornata frenetica in casa Juventus. Ovviamente non ci riferiamo né a partite né ad allenamenti, bensì alla situazione del calcioscommesse. Con i deferimenti alle porte ecco che la tensione sale e le notizie vengono fuori una dietro l’altra, spesso clamorose. Come quella girata nel pomeriggio di oggi che parlava di una clamorosa rottura tra Antonio Conte e la Juventus. Qualcuno parlava di dimissioni, qualche altro di divorzio consensuale. Una notizia ripresa soprattutto dai media esteri che stanno seguendo più vicino di quanto si pensi l’intera vicenda. Si era addirittura parlato di Cesare Prandelli come nuovo tecnico della Juventus.

    Ci ha pensato Beppe Marotta, amministratore delegato della società torinese, a gettare acqua sul fuoco, ma i dubbi permangono. Ciò a causa degli ormai noti dissapori tra il tecnico pugliese e i legali della Juventus. Si era detto di una possibile rottura tra le parti, mentre ora si parla solo della diminuzione da due a uno del numero di avvocati bianconeri chiamati a difendere lo stesso Conte, con Chiappero pronto ad uscire per fare spazio a Giulia Bongiorno.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Notizia che non ha trovato la conferma della Juventus che dal canto suo ieri ha dovuto prendere atto delle dimissioni di Cristian Stellini, assistente di campo di Conte il quale ha perso cosi uno dei suoi uomini. Insomma situazione difficile, e sembra che tutto possa accadere, specie dopo la decisione della Disciplinare attesa nel giro di pochissimi giorni. Proprio in tal senso si parla di una squalifica di dieci mesi per Conte, il quale proporrebbe poi ricorso al fine di ottenere, come minimo, un ulteriore sconto di circa quattro mesi, prima di andare al Tnas ed eventualmente puntare su un’ulteriore riduzione. Ipotesi e progetti futuri dunque, ma i dieci mesi di squalifica, almeno inizialmente, sembrano inevitabili. Nel giro di poche ore, comunque, tutto verrà a galla.

  • La Juve stringe per Armero, accordo vicino con l’Udinese

    La Juve stringe per Armero, accordo vicino con l’Udinese

    Dopo aver fatto “shopping” in Friuli con il doppio colpo Isla-Asamoah, la Juventus torna a bussare alla porta della famiglia Pozzo per un altro pezzo pregiato della formazione bianconera friulana, ossia il laterale sinistro Pablo Armero. Un giocatore che potrebbe rivelarsi molto utile nei programmi di Antonio Conte – anche in ottica “ricambi affidabili”- e che, pertanto, Beppe Marotta è fermamente intenzionato a trattare, anche se l’Udinese pare disposta a cederlo soltanto in comproprietà.

    Pertanto, la Juventus che inizialmente preferiva un prestito gratuito con riscatto a fine stagione fissato per otto milioni di euro, sembra adesso intenzionata a presentare un’offerta da circa due milioni di euro (per la prima rata da pagare immediatamente, ndr) per il prestito oneroso fissando, inoltre, l’obbligo di riscatto dell’intero cartellino per il prossimo mese di giugno, per la cifra residuale di sei milioni di euro che, dunque, completerebbe la valutazione del giocatore colombiano, fissata sugli otto milioni di euro.

    Pablo Armero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    L’affare, dunque, sembra destinato a concludersi positivamente ed in tempi brevi proprio alla luce del sostanziale accordo tra le due società e dell’allineamento fra domanda ed offerta: in settimana, pertanto, è previsto un nuovo vertice per definire i dettagli dell’operazione che, comunque, appare indiscutibilmente molto ben avviata. In tal senso, pare essere un inequivocabile “indizio” della possibile partenza di Armero per Torino il fatto che il club friulano abbia bloccato la partenza di Giovanni Pasquale (considerato un sostituto di Armero, ndr) e che, in queste uscite precampionato, il tecnico Francesco Guidolin stia schierando Gabriel Silva nel ruolo di esterno, per “testarlo” in veste di alternativa proprio del colombiano Pablo Armero.

    Qualora il discorso Armero dovesse concludersi positivamente come sembra, la Juventus avrà, poi, tutto il tempo necessario per dedicarsi all’acquisto del top player d’attacco, con Jovetic in pole position: l’estate di Beppe Marotta e del suo entourage continuerà, così, all’insegna del “duro” lavoro.