Tag: beppe marotta

  • Frenata Juventus – Benitez. Spunta anche il nome di Del Neri

    Frenata Juventus – Benitez. Spunta anche il nome di Del Neri

    Giorni decisivi per il futuro della Juventus. Se la proprietà ha idee chiarissime per quanto riguarda l’assetto della nuova dirigenza con Andrea Agnelli che il 17 maggio assumerà la carica di presidente del club, ne ha di meno limpide per la scelta dell’allenatore: ogni giorno un nome nuovo o un ritorno di fiamma (Prandelli, Spalletti, Capello) oltre a Rafa Benitez che sembra il favorito numero uno a sedersi sulla panchina, al momento rovente, bianconera.

    Nelle ultime ore però non è più certo che lo spagnolo prenda il primo volo per Torino; infatti l’agente del tecnico Quillon ha dichiarato che il suo assistito ha tutte le intenzioni di restare a Liverpool:

    Non ho ricevuto alcuna offerta dalla Juventus come pure da altri club. In settimana, Benitez si incontrerà con il presidente Martin Broughton. Rafa ha ancora quattro anni di contratto e intende rispettarli, ma vuole sapere quali saranno i piani per il futuro e gli investimenti che il club intende fare“.

    E allora ecco la nuova ipotesi: Del Neri sarebbe l’opzione numero uno al mancato arrivo di Benitez. A sponsorizzarlo alla proprietà è stato l’attuale ad della Sampdoria Marotta che l’anno prossimo al 99.9% ricoprirà il ruolo di dg proprio nel club bianconero.
    Di certo c’è che la Juventus vuole ufficializzare il nome del nuovo allenatore entro il 10 maggio, giorno in cui si terrà il prossimo CdA per cominciare a programmare la nuova stagione in largo anticipo. Il tempo stringe.

  • Buffon verso la Premier, la Juve punta Di Maria

    Buffon verso la Premier, la Juve punta Di Maria

    Le parole di Gigi Buffon hanno il sapore dell’addio. Il portierone bianconero partirà a fine stagione alla ricerca di nuove avventure e la destinazione ideale sembra esser la Premier League dove pare avere parecchi estimatori. La scelta migliore e suggestiva sembra esser il Manchester United dove Alex Ferguson ha l’esigenza di trovare un sostituto all’altezza di Ven der Sar ma anche il City di Mancini sembra poter avanzare un offerta interessante.

    Intanto il 10 maggio sarà ufficiale il passaggio di consegne tra Blanc e Andrea Agnelli e per suggellare il momento non è escluso la presentazione di qualche altro componente dello staff tecnico. La squadra sembra fatta, anche se è stato posto un ultimatum a Benitez, non ci dovrebbero esser problemi invece per Marotta, Nedved e Paratici.

    Sul fronte mercato arrivano voci di una proposta interessante per il funambolico argentino Angel Di Maria. La stella del Benfica arriverebbe in bianconero in cambio di Tiago e un compenso economico superiore ai 25 milioni di euro.

  • Marotta alla Juventus con in dote Paratici

    La rivoluzione bianconera partirà dall’alto, il presidente Andrea Agnelli sta lavorando alacremente alla ricerca degli uomini giusto per comporre lo staff tecnico. Se i ruoli di allenatore e direttore non sembrano aver concorrenti diretti con Benitez pronto a lasciare il Liverpool e Marotta la Sampdoria sono i ruoli di contorno a far impennare l’entusiasmo degli juventini e far salire il tasso di qualità del team bianconero.

    Sembra infatti che dalla Sampdoria insieme a Beppe Marotta arriverà Fabio Paratici, collaboratore preziosissimo e uno dei migliori talent scout in circolazione. Paratici si dovrebbe occupare insieme a Pavel Nedved del settore giovanile lavorando in piena sinergia con la staff dirigenziale.

    Su Paratici c’è l’interesse di molteplici squadre, Garrone vorrebbe trattenerlo promuovendolo al posto di Marotta ma anche la Lazio e il Padova sono molto interessate a lui. E’ chiaro che l’arrivo di Paratici e Nedved limiterebbe il raggio d’azione di Secco e Castagnini che insieme a Blanc usciranno ridimensionati dai nuovi incarichi assegnati da ANdrea Agnelli.

  • Juventus: nuova dirigenza, un budget di 80 milioni e il ritorno di Nedved

    Juventus: nuova dirigenza, un budget di 80 milioni e il ritorno di Nedved

    Una rivoluzione in casa Juventus per riscattare una stagione caratterizzata da ombre più che luci era necessaria ed è solo all’inizio: troppo mortificante il sesto posto in classifica a -19 dall’Inter capolista, a 6 punti dalla qualificazione in Champions a sole tre giornate dalla fine, un cammino in Europa disastroso e figuracce su tutti i campi d’Italia e non solo che rischia di infangare in modo indelebile la storia gloriosa della Vecchia Signora.
    La ricostruzione doveva partire necessariamente dai vertici societari: l’altro ieri John Elkann, maggior azionista nonchè presidente Exor e Fiat che detiene il 60% della Juventus, ha affidato al cugino Andrea Agnelli la presidenza del club bianconero che verrà investito ufficialmente dalla carica al prossimo consiglio di amministrazione in programma a fine stagione. E’ evidente che la strategia della famiglia (Agnelli – Elkann ndr) è stata quella di tornare in prima linea per assicuare un futuro più roseo dopo le vicissitudini e, ripetiamo, le mortificazioni di questa annata “maledetta”.

    Scelto il presidente del nuovo corso, l’altro obiettivo è quello di dotare l’organigramma del club di una persona che conosca bene il calcio, in grado di gestire, di fare da collante tra società e giocatori e fare da parafulmine quando occorre, in pratica il ruolo che per tanto tempo è stato di Luciano Moggi: il nuovo direttore generale sarà con ogni probabilità Beppe Marotta, attuale ad della Sampdoria e cultore, tra le altre cose, del settore giovanile. Con l’arrivo di Marotta verrà ridimensionato il ruolo del tuttofare, con scarsissimi risultati, Jean Claude Blanc: il manager francese tornerà alle origini e si occuperà soltanto della parte economica del club, incarico che ricopriva al suo arrivo alla Juventus e svolto, peraltro, egregiamente.
    Inoltre un posto da dirigente potrebbe trovarlo anche Pavel Nedved che, secondo il suo ex procuratore Raiola, con Andrea Agnelli presidente è molto probabile. Il giocatore ceco, ritiratosi alla fine della scorsa stagione, aveva avuto dei dissidi con l’attuale dirigenza che lo aveva costretto a dare l’addio alla Juventus e al calcio giocato; con il giovane Agnelli al timone di comando le cose potrebbero cambiare radicalmente ed accettare così un incarico in società o nel settore giovanile. Comunque sia sarà un gradito ritorno, un idolo per i tifosi bianconeri che non lo hanno mai dimenticato.

    Chiusa la parentesi dedicata alla dirigenza, passiamo alle questioni tecniche: è inutile continuare a nascondersi dietro un dito con smentite varie e scelte rimandate a fine stagione; il nuovo allenatore sarà Rafael Benitez, si attende soltanto la fine della stagione per darne l’ufficialità (qualcuno dice che abbia già firmato addirittura un pre-contratto). Molti considerano la scelta di Benitez, grande motivatore, come quella giusta per riportare la Juventus agli antichi splendori, lavorando prima sulla testa dei giocatori e poi sulle gambe.
    Il tecnico spagnolo, però, ha richiesto enormi sacrifici economici per spostarsi da Liverpool, che lo lascerà partire senza problemi per sbarazzarsi di un ingaggio pesante e contenere la crisi finanziaria che sta attraversando al momento il club del Merseyside. Elkann gli ha garantito i 4 milioni di euro di ingaggio annui, più bonus e premi, per le prossime 3 stagioni (esattamente quello che percepiva nel club inglese), il ruolo di manager all’inglese con pieni poteri decisionali per quanto riguarda il calciomercato ma, cosa più importante, il consistente investimento triennale di 200 milioni di euro, vale a dire un budget per questa stagione di 80 milioni, che potrà spendere a suo piacimento.

    Obiettivi principali del tecnico sono Fernando Torres (più un sogno che realtà) e Edin Dzeko: l’attaccante spagnolo ha già dichiarato di voler lasciare la Premier League per giocare in un altro campionato (una coincidenza?) ma l’elevato costo del cartellino (il Liverpool non lo venderà per meno di 60 milioni di euro) ne pregiudicano una possibile trattativa. A meno che non si ceda qualche giocatore illustre (Buffon, Felipe Melo, Diego, Amauri su tutti) per racimolare qualche milioncino in più e arrotondare gli 80 messi a disposizione dalla società. Torres è il pupillo di Benitez ma nonostante tutto sarà difficile portarlo con se a Torino. Ed è per questo che Rafa vorrebbe puntare su Dzeko: l’attaccante bosniaco, che è stato ad un passo dall’indossare la maglia del Milan ma seguito anche con attenzione dagli uomini di mercato bianconeri, sembra essere l’alternativa adatta a Torres. Il Wolfsburg chiede 30-35 milioni, l’affare può andare in porto. Occhi puntati anche su Pazzini e Gilardino, anche loro nelle mire del nuovo tecnico e di Marotta.
    Da Liverpool arriveranno sicuramente Dirk Kuyt e Javier Mascherano: per l’attaccante olandese, ottimo per il gioco di Benitez in cui è capace di ricoprire vari ruoli dalla prima punta all’esterno offensivo, ci vorranno non più di una decina di milioni; per il centrocampista argentino anche meno. L’arrivo dei due giocatori porterà alle cessioni sicure di Trezeguet e Camoranesi oltre quella di Sissoko, arrivato alla Juventus proprio dal Liverpool per la difficile convivenza con Benitez. Negli ultimi giorni si è parlato anche di un ritorno di fiamma per Aquilani (per lui l’investimento però si aggirà sui 20 milioni).
    Capitolo difensori. La retroguardia bianconera è da svecchiare: Legrottaglie, Cannavaro, Zebina, Grosso sono sul viale del tramonto mentre Grygera e De Ceglie non offrono molte garanzie. Gli unici sicuri del posto in squadra e su cui Benitez ha intenzione di rifondare la difesa sono Chiellini e Caceres che verrà riscattato per 7 milioni dal Barcellona e che presumibilmente verranno affiancati da Kjaer, ormai la trattativa con il Palermo è in fase avanzata e potrebbe chiudersi con esito positivo. Costo dell’operazione 15 milioni ma le pretese rosanero potrebbero abbassarsi se i bianconeri inseriranno qualche buon giovane di prospettiva nella trattativa. Ma non c’è solo il danese: Mexes continua ad interessare considerando anche che Ranieri nella Roma gli preferisce Burdisso nel suo ruolo; difficile però che arrivino entrambi. Infine per le corsie laterali si fanno i nomi di Rafinha dello Schalke, di Bale del Tottenham, di Evra del Manchester United, di Kolarov della Lazio e di Aogo dell’Amburgo sulle cui tracce c’è anche il Milan.

  • Elkann: “Andrea Agnelli sarà il nuovo presidente”

    “Andrea Agnelli sarà in nuovo presidente”. Sono le parole con cui Jonh Elkann ufficializza il passaggio di consegne tra Blanc e il cugino in una intervista concessa alla Stampa. Domani in occasione del Cda di Exor ci sarà il passaggio di pacchetto azionario che sancirà il primo passo verso il ritorno di un Agnelli ai vertici della Vecchia Signora.

    Andrea da sempre legato alla Juventus è considerato dai tifosi il punto cardine per la risalita del club. Dopo Agnelli nei prossimi giorni dovrebbero esser ufficializzati gli arrivi di Marotta come ds e di Benitez come tecnico.

  • Andrea Agnelli nuovo Presidente della Juventus

    Un Agnelli potrebbe tornare al comando della Juve: si tratta di Andrea, figlio di Umberto, che domani molto probabilmente sarà nominato da suo cugino John Elkann, Presidente della società bianconera.

    L’ultimo Agnelli ad essere nominato Presidente fu proprio suo padre Umberto, quasi 50 anni fa.

    La notizia, ancora ufficiosa comunque, troverà la sua ufficializzazione con l’annuncio di John Elkann, durante l’assemblea della Exor, società che detiene il pacchetto di maggioranza della società di Corso Galileo Ferraris.

    Il ritorno di un Agnelli in un ruolo operativo nella Juventus decreterà il passaggio dell’attuale presidente, Jean Claude Blanc nel semplice ruolo di amministratore delegato (per il quale sembra molto più portato rispetto a quelli occupati finora). Alla nuova Juve mancano due tasselli: Il primo dovrebbe essere Beppe Marotta nel ruolo di Direttore Generale, l’altro è quello del tecnico che vedrebbe l’attuale tecnico del Liverpool Rafael Benitez favorito all’insediamento sulla panchina bianconera.

    Tuttavia non vanno dimenticati gli ottimi rapporti e un’amicizia di vecchia data tra Andrea Agnelli e Fabio Capello e, certamente, se tutto verrà ufficilizzato per quanto riguarda la Presidenza, non si può non escludere un ritorno del tecnico friulano a Torino. Per ora sembrano solo voci incontrollate ma nei prossimi giorni se ne saprà di più.

  • Sampdoria: Garrone ricompone la coppia Del Neri Sartori

    E’ in estasi il presidente Riccardo GArrone per i risultati inaspettati che la sua squadra gli sta regalando in questa stagione. Il patron della Sampdoria ha definito l’organico a disposizione di Del Neri come il migliore della sua gestione e per il futuro è pronto a blindare il tecnico per le prossime due stagioni.

    Secondo itasportpress l’accordo sembra ormai raggiunto ma anche il tecnico nel post partita dell’Olimpico ha fatto trasparire la volontà di continuare il progetto blucerchiato. Insieme al rinnovo di Del Neri, Garrone sta valutando a chi affidare il ruolo di Beppe Marotta ormai vicino all’accordo con la Juventus.

    Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Giovanni Sartori protagonista principale del miracolo Chievo e vecchia conoscenza di Del Neri per aver condiviso insieme le prime esperienze in serie A del club di Campedelli

  • Moggi: “La Juventus in B per colpa di Montezemolo”

    Luciano Moggi continua la sua battaglia contro la nuova proprietà bianconera che a suo dire ai tempi di Calciopoli non fece nulla per salvaguardare il club avallando le scelte della Federazione. Ieri nel corso di Studio Stadio su Gold Sport Big Luciano ha tornato a ribadire le colpe degli Elkann e di Montezemolo sulla decisione di stralciare il ricorso.

    Montezemolo tornerà alla Juventus?
    “Spero proprio di no. Visto tutti i danni che ha fatto proprio alla Juventus in passato’. ‘Non bisogna mai dimenticare che se la Juventus è finita in serie B la colpa è sua perché ha convinto la dirigenza a ritirare il ricorso al Tar, come ha dichiarato poi Blatter”.


    Andrea Agnelli tornerà alla Juve?

    Non lo so certamente è l’unico della famiglia che capisce di calcio

    Marotta e Benitez?
    “Bettega capisce di calcio più di Marotta, che andrebbe a sovrapporsi poi anche con Blanc che vuol fare tutto lui”. E Benitez? “Non è certo l’allenatore il problema della Juventus

  • Rifondazione Juve, nuove conferme sull’arrivo di Benitez e Marotta

    Rifondazione Juve, nuove conferme sull’arrivo di Benitez e Marotta

    Fonti vicine alla società Juventus F.C. confermano le indiscrezioni che circolano già da alcuni giorni: la rifondazione bianconera partirà dall’asse Benitez-Marotta ed innescherà una vera e propria rivoluzione sul parco giocatori. La scelta del club bianconero circa la guida tecnica per la stagione 2010/11 è caduta dunque su Rafa Benitez, già accostato a gennaio al sodalizio torinese: per l’ufficialità si dovrà attendere ancora qualche settimana ma l’attuale allenatore del Liverpool si legherà alla Juventus per 4 anni con un ingaggio di 4,5 mln di euro a stagione.

    A fine campionato, inoltre, Giuseppe Marotta lascerà la Sampdoria per iniziare la sua nuova avventura piemontese con conseguente ridimensionamento di Blanc cui verranno revocate le deleghe sportive. Sul fronte calciatori, Benitez considera incedibili Marchisio, Chiellini, Diego e Sissoko; Amauri potrebbe avere una nuova chance in maglia bianconera e si punta al rinnovo del prestito di Caceres. Dei pretoriani del trainer spagnolo, Kuyt dovrebbe seguire il medesimo percorso del suo mentore e costituire con Afellay del Psv la coppia di esterni offensivi di centrocampo; accantonato il sogno Torres (troppo caro), un tentativo verrà fatto per Mascherano ma sul buon esito dell’operazione si nutrono parecchi dubbi.

    Criscito e Palladino potrebbero essere riscattati entrambi, contrariamente a quanto sostenuto da settimane, per una cifra vicina agli 11 milioni; quasi definito l’arrivo del centrale del Palermo Simon Kjaer. Per la prima punta, detto di Torres, si punta su Dzeko (difficile) o Pazzini (probabile).

  • Roma – Sampdoria: Ranieri non molla, Marotta e Del Neri concentrati sul presente

    Pazzini:“Abbiamo fatto un primo tempo non da noi, facevano quello che volevano, poi ci siamo messi a posto e nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita per la Champions.
    Abbiamo meritato questa vittoria, se vogliamo ambire a grandi traguardi dobbiamo tentare di vincere contro le grandi. La doppietta è per la Samp e per il sogno Champions, poi il Sudafrica è vicino e ci spero sempre di piu’.”

    Del Neri:
    “La squadra è molto maturata nel secondo tempo. Nel primo eravamo molto timidi, e questo non mi è piaciuto della mia squadra. Dobbiamo sopportare anche le pressioni del dover vincere. Tutta la squadra ha le caratteristiche per supportare due grandi giocatori come Cassano e Pazzini. Il quarto posto? Penso che si deciderà all’ultima domenica, questo campionato è davvero strano. Se manteniamo la nostra serenità psicologica ci possiamo giocare la Champions fino all’ultima domenica. La qualità di Tissone è stata importante, ho visto che Perrotta andava spesso su Palombo, Poli forse è ancora troppo giovane. Ma la chiave è stata tutta la squadra, che ci ha creduto e alla fine ha meritato questa vittoria. La squadra sta bene, quando affrontiamo le grandi squadra spendiamo a livello fisico e mentale. La squadra in queste partite con Genoa, Milan e stasera ha dimostrato una grande maturità. Storari? Si è inserito molto bene, è molto attento e dà grande sicurezza alla difesa. Castellazzi aveva fatto bene prima del suo infortunio. I grandi campioni devono comunque inserirsi nella squadra, e questo vale anche per Cassano e Pazzini. Il mio contratto? Si firmerà presto, alla Juve ci va Benitez, noi siamo tranquilli e sereni a lavorare qui. Penso che le cose si svilupperanno come è logico sia. Il derby è stato particolare perché venivamo da tre sconfitte di fila, vincendolo la nostra convinzione è aumentata, crediamo di poter recuperare su tutti. I due cambi a inizio ripresa? Le caratteristiche dei giocatori sono diversi, ho chiamato giocatori di tendenza fisica e tecnica. Ma è cambiata soprattutto la mentalità della squadra di stare in campo. Io sarei stato contento anche se la Samp avesse perso. La Champions? Sarebbe un sogno importante, questi tifosi lo meritano, però non deve essere un imperativo ma appunto un sogno”.

    Ranieri: “Non siamo più gli artefici del nostro destino. Un punto o zero per noi sarebbe stata la stessa cosa. Anche avessimo pareggiato, dovevamo sempre vincere le ultime tre partite sperando in un pari dell’Inter. E allora, se tutte e due arrivano a quota 80, la spuntiamo noi per gli scontri diretti. Dispiace tantissimo davanti al nostro pubblico, sapevamo che la Samp era uno scoglio durissimo, avevamo fatto il 50 per cento ma non è bastato. Damato? Come lo valuto io non conta molto, magari si parla a caldo e delusi. Conta invece la valutazione di Collina, che è freddo e vedrà lui se c’erano gli estremi per qualche rigore o se tutto è filato liscio. Dobbiamo avere la coscienza a posto, senza rimpianti. Così come la dea bendata è stata dalla nostra parte nel derby, stasera non è andata allo stesso modo ma non ci arrendiamo. Noi siamo qui perchè l’Inter ha perso qualche punto di troppo in campionato, è un’armata che ha battuto anche il Barcellona. Andremo a Parma per fare la nostra partita, come se non fosse successo niente. E continueremo a lottare, perchè ho già detto che lo scudetto si deciderà negli ultimi minuti della gara con il Chievo. Peccato per stasera, certo, la Roma ha fatto il miglior primo tempo da quando sono arrivato trovando però solo un gol. Questo è il calcio perchè poi non siamo riusciti a restare compatti ed era prevedibile che la Sampdoria ne avrebbe approfittato, con due campioni lì davanti come Cassano e Pazzini”.

    Marotta: “Il mio futuro e quello di Delneri? Ora siamo concentrati sulla corsa alla Champions, un traguardo che a inizio stagione nemmeno immaginavamo. Garrone ha dato il via libera alla mia partenza? I giornali li leggiamo tutti, ora, come ha detto il mister, pensiamo alla gara col Livorno”.