Tag: beppe marotta

  • Liscio & Sbalascio: Il Cesena dei Miracoli, torna la favola Chievo?

    Liscio & Sbalascio: Il Cesena dei Miracoli, torna la favola Chievo?

    Dopo la sosta per il doppio impegno della nazionale, torna la nostra rubrica “Liscio & Sbalascio” col quale trattiamo gli eventi salienti relativi alla giornata di campionato di Serie A appena conclusa.

    Tra i “Lisci” della nostra classifica troviamo il Cesena, che nell’anticipo serale al Manuzzi distrugge il Milan “stellare” di Allegri. A dire il vero in Romagna le stelle rossonere non si sono mai accese, anzi a brillare sono stati i vari Giaccherini, Schelotto, Ceccarelli, Parolo, Antonioli, Bogdani, gente comune che sommati tutti insieme non guadagnano nemmeno la metà dello stipendio di un certo Ibrahimovic, ma che almeno per una notte minimizzano il valore di grandi giocatori come se fossero altri i provinciali e i campioni loro stessi. Pardon, le stelle…

    Gli onori di giornata vanno anche al Chievo, che dopo sole 2 giornate è meritatamente in testa solitario al campionato. La vittoria in casa di un brutto Genoa è frutto di una prestazione complessiva brillante, e il tandem d’attacco Pellissier-Moscardelli si sta rivelando efficace per gli uomini di Pioli, che sperano di rivivere dopo 9 anni la favola che li ha catapultati nel grande calcio.

    Continuiamo elogiando la prestazione dell’attacco doriano Cassano-Pozzi che ha completamente messo al tappeto la difesa juventina. Il primo si è reso protagonista di giocate magistrali, che fanno tornare in mente la scarsa creatività e qualità dell’Italia al Mondiale senza di lui; il secondo ha semplicemente stupito tutti mettendo a segno una doppietta e poteva essere qualcosa di più se Storari nn si fosse opposto da gran portiere su una sua conclusione ravvicinata. Prima del match tutti si chiedevano se sarebbe stato all’altezza di sostituire l’infortunato Pazzini, beh come biglietto da visita una doppietta a Torino non è niente male, Pazzini guarisca tranquillamente…

    Tra gli “Sbalasci” di giornata è doveroso citare il macellaio Burdisso, autore dell’intervento killer su Daniele Conti, che fortunatamente dopo il terribile scontro non ci ha rimesso il ginocchio (e se fosse stato così probabilmente la carriera), ma se l’è cavata “solo” con 30 punti di sutura. Cosa sia passato in quel momento per la testa dell’argentino non si sa, di certo interventi come questi dovrebbero essere puniti con maxi-squalifiche onde evitare in futuro episodi spiacevoli. Inoltre la sua espulsione ha inciso (e non poco) sul risultato di Cagliari-Roma, finita 5-1 per i sardi, senza togliere i meriti alla squadra di Bisoli, ma la partita sarebbe potuta andare in modo diverso.

    Tra i peggiori troviamo la difesa del Milan combinata con l’esordio pessimo di Ibrahimovic in rossonero: prestazione da dimenticare per la retroguardia del Diavolo, derisa e umiliata dagli spunti vivaci e devastanti dell’attacco cesenate, imbarazzante soprattutto il greco Papastathopoulos, e Thiago Silva che senza la compagnia di Nesta sembra essere tutt’altro giocatore. Nota negativa anche per il campione svedese Ibrahimovic, che ingaggiato per fare la differenza riesce a sbagliare tutto quanto gli capita tra i piedi, persino il rigore che poteva riaprire il match, la strada dei 25 gol stagionali proclamati da lui stesso sembra essere molto lunga…

    Infine collochiamo tra i disastri la brutta prestazione complessiva della classe arbitrale: partendo da Juve-Samp, c’è da dire che i gol messi a segno da Pepe e Quagliarella risultano essere entrambi in fuorigioco; in Cesena-Milan l’arbitro Russo annulla un gol a Pato, reo di aver stoppato la palla con il braccio al momento del gol; in Lecce-Fiorentina viene annullato un gol regolare a Kroldrup in situazione molto difficile da vedere a velocità normale, ma le immagini chiaramente mostrano come il danese sia in posizione regolare mentre ad essere in evidente offside è un suo compagno di squadra.

    Dopo aver enunciato gli orrori di giornata , non possiamo però non tenere in considerazione le dichiarazioni di Del Neri e Marotta del post Juve-Samp. Etichettati come i salvatori della Vecchia Signora dopo lo scempio della passata stagione, i 2 paladini, che in estate hanno attuato una vera e propria rivoluzione per cercare di riportare i bianconeri ai vecchi fasti di un tempo, nelle posizioni che merita, hanno già gettato la spugna proclamando a gran voce un obiettivo (il quarto posto) che non appartiene al blasone della società, alla gloriosa storia della Juventus, alla tradizione che ha, e soprattutto per i milioni di tifosi sempre al seguito della squadra. Per carità, la Juve è sempre la Juve, una leggenda del calcio italiano e mondiale, e chi sta ai vertici non può e non deve progettarne il futuro come fosse una provinciale qualsiasi, con tutto il rispetto…

  • La Juve fa outing: presa di coscienza o un grande bluff?

    La Juve fa outing: presa di coscienza o un grande bluff?

    Il Milan e la Roma, regine del mercato, precipitano rovinosamente. L’Inter vince a fatica e per un’ingenuità del giovanissimo Angella. Palermo, Fiorentina, Genoa e Napoli stentano. La Juventus dopo il tonfo a Bari pareggia in casa contro la Samp con un roboante 3-3 che evidenzia i limiti di una difesa nuova e inesperta. A larghi tratti è questa la sintesi della seconda giornata di serie A ma la notizia “sconvolgente” è la rinuncia alla lotta dello scudetto da parte della Juventus.

    Le dichiarazioni di Marotta ci sembrano assurde e per certi versi anche fuori luogo. E’ vero, illudere i tifosi non è bello, ma tirarsi fuori solo dopo due giornate può esser un parafulmine per i giocatori o peggio ancora un ammissione di fallimento in sede di campagna acquisti.

    Organico alla mano la Juve è inferiore a Inter, Milan e Roma ma non lottare per il campionato vorrà dire perder anche la Champions visto che con ogni probabilità nella prossima stagione qualificheremo solo tre squadre nell’Europa che conta.

    Le dichiarazioni all’unisono di Marotta e Del Neri hanno però qualcosa di studiato e deciso a tavolino e visto che, non possiamo pensare ad una società fuori dei giochi dopo aver speso 70 milioni di euro poco più di un mese, crediamo che sia un grande bluff orchestrato per togliere la squadra dai riflettore e permettere a Del Neri di lavorare in maggiore tranquillità nella speranza di far quadrare il cerchio.

    Ci riusciranno? Questo è tutto da vedere ma la nuova dirigenza dovrà presto mettersi in testa che quando si è alla Juve non ci può esser obiettivo diverso dalla vittoria.

  • Sissoko per Dzeko, qualcuno sta bluffando…

    Sissoko per Dzeko, qualcuno sta bluffando…

    Dopo il brasiliano Diego anche il maliano Sissoko potrebbe approdare in Bundesliga tra le fila del Wolfsburg. In una cena tra i dirigenti delle due società il club tedesco ha messo sul tavolo 9 milioni, la Juve  ne pretende 12 in modo da evitare una minusvalenza, giacché l’africano fu prelevato dal Liverpool proprio per 12 milioni. Naturalmente, la distanza tra le due parti è colmabile, soprattutto se i teutonici decidessero di concedere nella trattativa un opzione per Dzeko, grande pallino bianconero. Intanto, per sostituire il maliano la Juve ha messo gli occhi su Diarra, epurato a Madrid.

    A suffragio della cessione di Sissoko giocherebbero un ruolo rilevante  gli esigui spazi a centrocampo, ristretti da Marchisio, Melo e dal neo acquisto Aquilani. E’ questa condizione che potrebbe rappresentare il trampolino di lancio per arrivare ad Edin Dzeko, più che obiettivo vera e propria ossessione bianconera. Il dilemma è il seguente: “Se Dzeko non è stato ceduto per Diego più un cospicuo conguaglio economico, quali reali possibilità esistono che lo diano via per Sissoko?”. A proposito, ma Marotta non era quello che…

    “Abbiamo realizzato tutti i nostri obiettivi”

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    Il problema è che mente chi ha bisogno di mentire. La stampa, per rendere il proprio servizio più appetibile, e mi riferisco a Sportmediaset che ha riportato la notizia del fantomatico scambio, o Marotta, perché non può ammettere di essersi fatto soffiare il giocatore più talentuoso della rosa, Diego, fallendo clamorosamente l’unico vero obiettivo juventino, Edin Dzeko. Entrambe le ipotesi sono attendibili, si accettano scommesse!

  • Il cantiere Juve non chiude mai, Diarra l’idea per gennaio

    Il cantiere Juve non chiude mai, Diarra l’idea per gennaio

    La finestra estiva di calciomercato si è chiusa davvero da poco ma dalle indiscrezioni e rumors che occupano le prime pagine di giornali e siti sportivi è evidente come le società iniziano a tessere le alleanze per le operazioni del mercato invernale.

    Come saggiamente scritto da Pierpaolo Marino nel suo consueto editoriale su TMW la finestra di gennaio sarà quella della programmazione, finalmente, dopo che in estate si è vissuto più sull’entusiasmo ed estemporaneità. Le società avranno nella prima parte del campionato la possibilità di capire le lacune in organico e sfrutteranno l’inverno per porre rimedio.

    Una delle società più attive in estate è stata la Juventus con l’avvento della nuova classe dirigente e la necessità di una effettiva rifondazione. L’opera di ricambio però non è conclusa e a gennaio potrebbe riguardare la fase nevralgica con Sissoko, ad esser sacrificato, e con l’innesto di Lassana Diarra fuori rosa al Real Madrid.

    Sul maliano sembra esserci il Wolfsburg e a gennaio si potrebbe chiudere e chi sa se Marotta riuscisse a strappare un opzione su Dzeko. Diarra consentirebbe a Del Neri di aver un centrocampista bravo a far da schermo davanti alla difesa e bravo nelle fase di impostazione.

  • Moratti folgorato dal “nuovo” Cassano

    L’Inter ha preferito lasciare invariato l’organico di inizio stagione decidendo di privarsi del solo Balotelli e di trattenere Maicon prendendo tempo per ponderare l’acquisto giusto per il mercato invernale.

    Benitez voleva qualcosa, sopratutto a centrocampo, ma sperava pure in un possibile sostituto di Balotelli che permettesse di aver in organico un giocatore talentuoso e imprevedibile.

    In Italia c’è un solo giocatore che ha queste caratteristiche nel dna e adesso ha anche deciso di metter la testa a posto, stiamo parlando di Antonio Cassano rivitalizzato dalla cura Del Neri alla Sampdoria ed ora punto di riferimento dell’Italia di Prandelli.

    Cassano non è più giovanissimo ma come ha lui stesso confessato vuol recuperare il tempo perso mettendosi in gioco e provare a vincere. L’Inter, più della Samp, potrebbe regalargli platee importanti e permettergli di confrontarsi in Champions. Il vero ostacolo dell’Inter anche questa volta è la Juventus dove la presenza di Marotta e Del Neri potrebbe esser un deterrente per il Pibe de Bari. La dirigenza bianconera sembra infatti che stia pensando a Cassano come l’uomo giusto per sostituire Del Piero.

  • Juve gli ex al veleno e Trezeguet imita Ibrahimovic

    Juve gli ex al veleno e Trezeguet imita Ibrahimovic

    Beppe Marotta in tanti anni da dirigente di calcio ha dimostrato di aver la stoffa e le intuizioni giuste per condurre sia dal punto di vista tecnico che economico una società. I suoi risultati sono sotti gli occhi tutti e il quarto posto raggiunto con la Samp nella scorsa stagione sono la punta di diamante.

    Alla Juventus però i tifosi vivono ancora nel ricordo di Moggi e per qualsiasi dirigente è vita dura competere con un mostro sacro del calciomercato. Ai tempi della Juventus rifiutare la triade era una cosa impossibile e ancor più lo era per un ex parlarne male.

    I successi e magari un campionato al di sopra delle aspettative rivaluteranno la posizione di Marotta e sopratutto le sue scelte, per il momento il dg dovrà accontentarsi delle sfuriate velenose degli ex giocatori bianconeri.

    Ieri è stata l’occasione di Diego, oggi arrivano le stilettate da parte di Giovinco “la dirigenza doveva essere più chiara. Non sono stato trattato come mi aspettavo”, Zebina Quando abbiamo visto che è stato mandato via uno come Nedved, abbiamo capito di non aspettarci nulla, Tiago invece se la prende con Del Neri “La mia avventura con la Juve è andata male per colpa di Ranieri, non aveva fiducia in me”.

    Controcorrente Mauro German Camoranesi che da Stoccarda lancia ancora segnali di amore e rispetto verso la Vecchia Signora, fa discutere invece il silenzio di David Trezeguet che non solo si è scordato di salutare i colori bianconeri ma, come Ibra al Barcellona, ha baciato la maglia dell’Hercules di Alicante nel giorno della presentazione.

  • Diego spara a zero su Marotta: “E’ stato scorretto”

    Diego spara a zero su Marotta: “E’ stato scorretto”

    A poche settimane dalla sua cessione al Wolfsburg, Diego spiega un retroscena che sicuramente desterà scalpore nell’ambiente juventino: il brasiliano non le manda a dire e se la prende con il direttore generale della Juventus Beppe Marotta, reo di aver agito scorrettamente nei suoi confronti:

    • Del Neri voleva tenermi, Marotta no. E con me e con altri campioni come Trezeguet non è stato corretto. Ha qualità, ma gli manca l’esperienza a questi livelli: la sua campagna acquisti è sbagliatissima“.

    L’ex juventino lo accusa anche di averlo ceduto contro la sua volontà:

    • Il mister è stato chiaro. Voleva che restassi. Marotta invece non è stato chiaro. Io ho sempre detto che volevo restare e il mister mi ha sempre detto che avrei giocato io. Sapevo che Marotta cercava una soluzione. Io sono stato chiaro e mi aspettavo la stessa chiarezza da lui. Se voleva vendermi poteva farlo due mesi fa, sarebbe stato tutto più semplice e più chiaro, avrebbe trovato una soluzione più giusta ed economicamente più vantaggiosa“.

    Poi parla anche del suo rapporto in squadra con Del Piero, precisando che fra loro non vi è stato nessun contrasto:

    • Io e Alex siamo incompatibili ma non c’era problema. Io conosco le mie qualità e avrei giocato io. Senza mancare di rispetto ad Alex ma io sono andato via che ero titolare, non ero un giocatore che stava sempre in panchina“.

    Infine dichiara che secondo lui la Juventus quest’anno faticherà tanto e che la squadra allestita non è da titolo:

    • La campagna acquisti della Juventus è sbagliatissima, la qualità non è soltanto dei giocatori italiani, non si possono escludere i campioni stranieri. Marotta ha chiarito che vuole una squadra tutta italiana. Ma è una politica sbagliata. Comunque è una squadra forte, ma poteva essere fortissima. Marotta ha perso tanti soldi. Spero che vincano, perché lì ho tanti amici. Così non si può vincere“.
  • Ufficiale: Rinaudo alla Juve, Cribari al Napoli

    La Juventus mette a segno l’ennesimo acquisto stagionale completando il reparto difensivo a disposizione di Del Neri con l’acquisto di Rinaudo dal Napoli in prestito con diritto di riscatto fissato a sei milioni di euro.

    Fallito lo scambio con il Milan tra Kaladze e Grosso Marotta ha prima trovato l’alternativa al Napoli trattando con la Lazio Cribari per i partenopei e poi chiudendo per Rinaudo.

    Il georgiano alla fine andrà al Genoa liberando il Milan di un ingaggio pesante e tentando il rilancio con la maglia del Grifone.

  • La Juve tenta l’ultimo assalto a Pazzini. Borriello chiede troppo

    La Juve tenta l’ultimo assalto a Pazzini. Borriello chiede troppo

    Mancano soltanto 7 ore alla chiusura del calciomercato e la Juventus ancora si trova costretta a dover chiudere per due colpi in entrata per completare la rosa. Ufficializzata la rescissione del contratto di Zebina (che sta per accordarsi con il Brescia), Marotta ha congelato al momento l’operazione Borriello per tentare l’ultimo disperato assalto al principale obiettivo di mercato Pazzini. Con il centravanti rossonero che pretende 4 milioni di euro di ingaggio a stagione mentre è stato trovato subito l’accordo con il Milan sulla base di un prestito oneroso a 2 milioni e riscatto fissato a 13, il dg bianconero è tornato a bussare alla porta della Sampdoria (lui vorrebbe sfondarla) per portare il Pazzo a Torino.

    Non basterebbero 20 milioni perchè il patron blucerchiato Garrone ha chiuso da tempo ogni discorso su eventuali operazioni di mercato con la Juventus e le sue parole “Non lo venderei alla Juve nemmeno per 100 milioni di euro” risuonano chiare nelle orecchie di Marotta. Che fa finta di non sentirci pronto a sferrare oggi l’attacco decisivo.

  • Pazzini al Real spinge Benzema alla Juventus

    Pazzini al Real spinge Benzema alla Juventus

    Pare che la Juventus non sia intenzionata a fermarsi con l’acquisto di Quagliarella in attacco. Infatti con Trezeguet che è in procinto di trasferirsi in Spagna all’Hercules di Alicante e con Amauri e Iaquinta infortunati, Marotta è costretto a guardarsi intorno e valutare se sia il caso o meno di dare a Del Neri una opzione in più li davanti.

    L’obiettivo principale dei bianconeri Pazzini nelle ultime ore sembra destinato ad approdare alla corte di Mourinho, al Real Madrid, che avrebbe convinto il presidente Perez a sborsare i 20 milioni richiesti dalla Sampdoria per cedere il giocatore. Se ciò avvenisse il Real libererebbe definitivamente Benzema che a quel punto potrebbe seriamente trasferirsi a Torino. Juve e Real Madrid infatti hanno parlato del giocatore in tempi non sospetti, promettendo di risentirsi negli ultimi giorni di mercato. E l’assalto decisivo per il centravanti francese potrebbe essere sferrato già lunedì. Staremo a vedere.