Tag: beppe marotta

  • Juve. Del Piero e Marchisio, ecco i rinnovi! Montolivo in pole

    Juve. Del Piero e Marchisio, ecco i rinnovi! Montolivo in pole

    Il capitano e la storia bianconera, Alex Del Piero ed il futuro capitano juventino Claudio Marchisio, sono pronti a legarsi a vita con il club bianconero.

    Per Del Piero il rinnovo è una storia che si è allungata un po’ troppo considerato il blasone e l’ importanza che riveste il n. 10 bianconero. Tempo fa il capitano dichiarò di essere pronto a firmare in bianco, rivelazione che spiazzò la dirigenza juventina che voleva disfarsene già dal prossimo anno, “costringendola” al rinnovo pasquale. Per quanto riguarda Claudio Marchisio il discorso è diverso, il “principino” ha la Juve tatuata sulla pelle essendo cresciuto nella Primavera, quindi per il n. 8 il rinnovo sarà un progetto per la vita in bianconero con la scadenza fissata nel 2014 e con un ritocco sostanziale dello stipendio.

    Per quanto riguarda il mercato, la trasferta di Firenze sembra non aver portato solo cattive notizie sotto la Mole. Marotta con l’ occasione, ha incontrato sia i vertici della viola che Riccardo Montolivo per l’ approdo del centrocampista viola alla corte della Vecchia Signora. L’ accordo con il giocatore già c’e’, si deve trovare la giusta formula con la società viola, con l’ ipotesi Martinez più conguaglio la soluzione più concreta.

  • Juventus: è Van Gaal l’uomo del cambiamento?

    Juventus: è Van Gaal l’uomo del cambiamento?

    Il pareggio a reti inviolate di Firenze potrebbe avere vari punti di vista interpretativi per fotografare la situazione in casa bianconera, varie angolazioni. Da un lato, data la situazione stagionale, appare positivo che la squadra sia riuscita a tenere il campo ed a ritrovare una solidità difensiva, anche con l’assenza di Giorgio Chiellini.

    Dall’altro lato, però, appare in modo netto la diffcoltà realizzativa, nonostante la presenza in attacco di un Matri ultimamente molto ispirato, e nonostante il recupero di Del Piero, entrato nella ripresa. Ma ciò che è più evidente non è l’elemento di dettaglio, il particolare rivelatore, bensì l’andazzo generale, la visione d’insieme su una stagione dalla quale era lecito attendersi molto di più, ma che terminerà nuovamente fuori dalla Champions League, con una qualificazione in Europa League di cui non si sa se essere o meno realmente contenti, o se vederla più come un peso per la prossima stagione, considerando la difficoltà di gestire, anche dal punto di vista del recupero fisico ed atletico, impegni infrasettimanali al giovedì sera.

    La Juventus di Gigi Del Neri doveva essere ben altro, doveva mettere in campo doti – anche caratteriali – ben differenti dall’arrendevolezza mostrata durante questa stagione, con ben poche eccezioni. Una squadra a tratti con carenze di personalità, che è riuscita ad esprimersi al meglio soltanto in occasione dei big match con Milan, Inter e Roma, rasentando quasi sempre la mediocrità, di approccio e di risultato, nelle altre occasioni.

    Tutto questo non può non pesare sul bilancio dell stagione di Gigi Del Neri, tecnico supportato da Marotta e dallo spogliatoio, ma la cui gestione non è riuscita ad essere incisiva, nè è riuscita  a garantire qualla svolta tanto paventata in Estate.

    Con il pareggio di ieri, che ha visto allontanarsi ancor di più le contendenti Lazio ed Udinese, la delusione cresce ancor di più, ed è difficile non considerare come più che probabile l’ipotesi di un suo addio a fine stagione, in virtù degli abissali distacchi dal Milan capolista (ben 19 punti), e dell’essere nella medesima posizione di classifica che occupava lo scorso anno la Juventus del traghettatore Alberto Zaccheroni (che chiuse a -27 dall’Inter vincente).

    Per tali motivazioni, nonostante il legame fra Beppe Marotta ed il tecnico di Aquileia, pare che la Juventus si stia già muovendo per contattare altri tecnici. Fra i papabili, oltre a Luciano Spalletti, attualmente impegnato nel campionato Russo con lo Zenit San Pietroburgo, vi è soprattutto Louis Van Gaal, ex tecnico 59 enne del Bayern Monaco, oltre che del Barcellona, e mentore di Josè Mourinho.

    E’, però, indubbio che il tecnico olandese vorrà delle precise garanzie tecniche dalla dirigenza, mirando ad una vera campagna di rafforzamento dell’organico, con l’ acquisizione di “top players”. Il beneficio maggiore che la squadra potrebbe trarre dall’arrivo di un tecnico con l’esperienza internazionale di Van Gaal potrebbe riguardare soprattutto l’aspetto motivazionale, uno degli elementi maggiormente criticabili della gestione Del Neri, che già in Estate fu attaccato per la scarsa ambizione dei proclami, dichiarando di ritenersi soddisfatto se la squadra avesse conquistato il quarto posto. Linea “arrendevole” proseguita nei mesi, e culminata anche nelle dichiarazioni del post-partita di ieri, in cui sosteneva di essere soddisfatto della prestazione della squadra, pur considerando che la Juventus non si è mai resa pericolosa in zona gol.

    Il settimo posto attuale è, dunque, frutto della mentalità arrendevole che la squadra ha mostrato, smarrendo quella caparbietà e quella tenacia che, invece, da sempre aveva contraddistinto la Juventus, (pre calciopoli ma anche quella della prima gestione di Claudio Ranieri), capace di ribaltare le partite oltre il novantesimo. Una squadra mai doma, che ora viene sempre domata, anche da avversari non irresistibili.

    Resta da chiedersi se l’ulteriore cambio in panchina possa costituire una reale soluzione di cambiamento, ma per ora appare l’unica realmente percorribile.

  • Juventus, Delneri – Marotta e le verità non dette

    Juventus, Delneri – Marotta e le verità non dette

    Con lo scialbo 0-0 ottenuto ieri al Franchi contro la Fiorentina e le contemporanee vittorie di Lazio e Udinese, la Juventus ha fallito l’ ultimo dei suoi obiettivi stagionali e cioè la qualificazione ai preliminari di Champions.

    Ennesima dimostrazione la partita di Firenze, di come Gigi Delneri sia completamente inadatto a guidare una squadra di alta classifica, o che comunque inizia la stagione con obiettivi importanti. Le tre vittorie consecutive ottenute anche con un po’ di fortuna, hanno illuso il tecnico di Aquileia che il modulo da attuare fosse quello presentato al Franchi un 4-1-4-1 con Matri unica punta ma come al solito, a partita in corso, non è riuscito a rendersi conto che il predominio della Fiorentina era netto e che Krasic arrancava in campo. Come può essere possibile che la Juventus vada a Firenze per ottenere un pareggio? Come ci si può presentare davanti alle telecamere e dire che la squadra ha risposto bene e che Boruc è l’ unico portiere ad aver fatto una parata?

    Ma soprattutto, come si può pensare di confermare un allenatore che è riuscito a fare peggio della gestione Ferrara, con figure barbine in Europa e prestazioni assolutamente imbarazzanti?

    Purtroppo sembra che la Juventus abbia ormai acquisito la mentalità di chi la guida, sia a livello tecnico che dirigenziale e cioè una mentalità di assoluta provinciale. Ma allora ci si chiede, come mai non è stato detto che ad inizio stagione l’ obiettivo fosse il 4° posto? Perché non si è spiegato ai tifosi che l’ eliminazione in Europa League fosse necessaria perché la squadra non era attrezzata a competere su due fronti?

    Beh sicuramente perché alcune verità fanno male, soprattutto a dei tifosi abituati ai piani alti, ma forse, non sarebbe stato più opportuno essere onesti con chi paga il biglietto e soffre veramente per questi colori?

  • Juventus, Montolivo raggiunto l’accordo. Bastos e Beck le nuove fasce

    Juventus, Montolivo raggiunto l’accordo. Bastos e Beck le nuove fasce

    È ritornata in campo con tre vittorie consecutive e finalmente sembra ritornata anche sul mercato la vecchia Signora.

    Secondo Panorama, la Juventus avrebbe già siglato un precontratto con Riccardo Montolivo capitano e simbolo della Fiorentina raggiungendo l’ accordo per un ingaggio fissato a 2,5 milioni. Resta da raggiungere l’accordo con la Fiorentina che potrebbe ricevere in cambio come contropartita tecnica Martinez, giocatore tanto caro a Sinisa Mihajlovic ai tempi del Catania per portare a termine un trasferimento che con ogni probabilità comporterebbe l’ addio di Alberto Aquilani.

    Per quanto riguarda le fasce tanto care a mister Delneri, è praticamente fatta per Michel bastos del Lione mentre gli altri nomi caldi sono rappresentati da andreas Beck (13 marzo 1987), difensore con grandi potenzialità dell’Hoffenheim e della Nazionale tedesca, Gregory van der Wiel (3 febbraio 1988) olandese jolly difensivo dell’Ajax e della nazionale. Il tedesco e l’olandese rimangono in pole ma non si esclude la possibilità di riuscire ad arrivare a Johnson del Liverpool, ma appare la soluzione più complicata.

    Non è da escludere la sensibilità di Marotta verso i talenti tricolore ed infatti il Dg juventino avrebbe individuato in De Silvestri l’opzione italiana a costo contenuto per risolvere il problema, terzino destro, ma anche questa sembra solo un ipotesi, il giocatore non sembra dare grandi garanzie e sarebbe un ulteriore scommessa.

  • Juventus, si va verso il Del Neri bis

    Juventus, si va verso il Del Neri bis

    Per mancanza dall’alternative e per i risultati conseguiti in quest’ultima parte della stagione si ha la sensazione che la Juventus continuerà il suo rapporto con Gigi Del Neri anche nella prossima stagione. Marotta e la società credono fermamente sul lavoro del tecnico convinti che dopo questa stagione di transizione colma di infortuni e vari problemi di ambientamento dei nuovi arrivati nella prossima stagione con l’inserimento di qualche tassello “qualitativo” la Juventus possa tornare a competere per traguardi maggiori e consoni al suo blasone.

    La Vecchia Signora in questi si è guardata intorno ma dopo i rifiuti di Spalletti e Capello sotto contratto con Zenit e nazionale inglese ha preferito concentrarsi sul mercato dando fiducia a Del Neri. Con la conferma dell’ex tecnico doriano, il mercato sarà incentrato ancora una volta sulla ricerca di esterni validi, dovrebbero arrivare i due terzini bassi, sulla sinistra di centrocampo si punterà su Bastos mentre in mediana tutto ruota intorno alla conferma di Aquilani.

  • Juventus, meglio pensare al presente o al futuro?

    Juventus, meglio pensare al presente o al futuro?

    E’ molto strana la situazione in cui si trova adesso la squadra bianconera, le speranze per una qualificazione ai preliminari della Champions sono ridotte al lumicino ma mister Delneri, l’ anno scorso alla 31esima giornata, aveva gli stessi punti con la Sampdoria e tutti sappiamo come andò a finire.

    Sicuramente adesso il compito è più difficile ma non impossibile, tuttavia il problema pare essere un altro: anche se Delneri riuscisse a conquistare la qualificazione in Champions cosa dovrebbe fare la dirigenza juventina e soprattutto Beppe Marotta? La squadra non sembra più seguire i dettami tattici del tecnico di Aquileia il quale ha certamente messo del suo non riuscendo a vincere partite alla portata della Juve, vedi le sanguinose sconfitte a Lecce ed in casa con il Bologna. Ma cosa più importante, la Juventus ha fornito le prestazioni migliori proprio con le grandi squadre dove si affidava soprattutto alle ripartenze come una vera e propria provinciale ed ha sofferto con le c.d. piccole dove vi era la necessità di imporre il proprio gioco.

    Da qui il paradosso anche dei molti tifosi juventini, sperare in un ottimo finale di campionato con il rischio di una possibile riconferma di Delneri cosa che avrebbe del clamoroso visto la stagione comunque deficitaria con eliminazione prematura in Europa League e prestazioni al limite dell’ imbarazzo collettivo riconferma che produrrebbe anche, una campagna acquisti 2011/2012 bloccata e finalizzata al solito 4-4-2, o augurarsi una definitiva debacle con l’ inizio di un ennesima rivoluzione?

  • Juventus, Marotta e l’extracomunitario che verrà

    Juventus, Marotta e l’extracomunitario che verrà

    Mentre la Juventus continua la sua marcia verso l’ obiettivo di fine stagione e cioè la qualificazione in Europa League, Beppe Marotta, Dg del club bianconero tenta di riparare gli errori commessi in passato puntando decisamente sulla qualità e lasciando perdere la quantità.

    Con il probabile addio di Delneri, dimostratosi inadatto a gestire una rosa di medio alto livello ed ancorato ad un modulo, il 4-4-2 che se non interpretato da campioni risulta essere molto prevedibile, Marotta sta tentando di riempire la rosa di qualità che risulta essere molto utile indipendentemente del modulo del nuovo allenatore.

    Michel Bastos e Jeremy Menez sono vicinissimi al club bianconero, due acquisti questi, che cambiano un po’ il volto della squadra ma non la stravolgono anche perché la classe cristallina del francese si accende ad interruzione ed il brasiliano è molto bravo ad offendere ma denota qualche lacuna nella fase difensiva.

    Le parole di ieri al “Corriere dello Sport” di Beppe Marotta sono state alquanto misteriose oltre che preoccupanti per il popolo bianconero: Non è un mistero che su Bastos puntiamo. C’è il problema del posto da extracomunitario…”. Ma chi sarà l’altro extracomunitario individuato da Marotta?

    E’ ovvio che il salto di qualità può essere effettuato solo con l’ acquisto di Neymar, ma per l’ approdo del brasiliano a Torino dovrà necessariamente scendere in campo la Fiat che potrebbe fare del giovane asso brasiliano il fiore all’ occhiello per il florido mercato brasiliano delle auto.

    Tuttavia non è da scartare l’ ipotesi Dzeko che non sta trovando spazio al Manchester City anche se, è opinione di chi vi scrive che il pesante investimento deve essere fatto in difesa dove manca sia un terzino che un centrale di alto livello vista la delusione stagionale rappresentata da Leonardo Bonucci.

  • Juventus, Marotta e la “sua” rivoluzione

    Juventus, Marotta e la “sua” rivoluzione

    Quando fece il suo arrivo alla Juventus Beppe Marotta giustamente non parlò di rivoluzione juventina ma di una evoluzione che doveva portare il nucleo bianconero, in tempi brevi, ai vertici sia nazionali che internazionali.

    Alle parole tuttavia non seguirono i fatti in quanto la campagna acquisti stagione 2010/2011 risultò una vera e propria rivoluzione con 14 nuovi giocatori cosa mai successa in più di 100 anni di storia bianconera acquisti che, a conti fatti, fecero di una evoluzione una vera e propria involuzione.

    Adesso la Juventus si trova davanti un Direttore Generale che utilizza simili esternazioni: Con il tecnico abbiamo un impegno biennale: per applicazione e professionalità, è considerato da tutti noi in termini positivi . Bisognava restituire uno spirito di gruppo alla Juve e lo ha fatto molto bene. La controprova l’abbiamo avuta con la Roma: abbiamo visto giocatori anche poco utilizzati coinvolti emotivamente nella costruzione della vittoria. Alla fine sono mancati 4-5 punti in classifica, non di più. Oggi il nostro allenatore è Delneri. Giusto poi ipotizzare scenari diversi, ma il calcio è materia affidata spesso alla sorte”.

    Ed ancora, sugli obiettivi: “Non è un mistero che su Bastos puntiamo. C’è il problema del posto da extracomunitario…”.”Tutto sarà legato anche a quanto si rafforzeranno i competitors, ma siamo la Juve e dobbiamo per storia avere un obiettivo di altissimo livello. Scudetto o Champions”.

    E’ comunque alquanto singolare che un Direttore Generale possa giudicare la sorte come elemento essenziale per una conclusione positiva o negativa di una stagione, sul fatto che manchino 4-5 punti alla Juve denota come l’ obiettivo del buon Marotta non è mai stato lo scudetto ma arrivare al quarto posto e per quanto riguarda gli obiettivi stagionali non si è mai visto che devono essere individuati in base a quanto si rafforzino le altre squadre ma d’ altronde, con Bastos, Menez e compagnia bella sicuramente per la terza stella si dovrà aspettare molto ma molto tempo ancora.

  • Bastos, Pirlo, Menez e Vucinic. La lista della spesa di Marotta

    Bastos, Pirlo, Menez e Vucinic. La lista della spesa di Marotta

    Sono giorni frenetici per Beppe Marotta e Fabio Paratici al lavoro per improntare il prossimo calcio mercato della Juventus. La vittoria con la Roma all’Olimpico ha ridato linfa e motivazioni al gruppo che adesso vuol sfruttare le ultime sette giornate per dimostrare di esser da Juve e dopo un anno di transizione il prossimo sarà quello del definitivo riscatto. Il dg bianconero in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport traccia gli obiettivi per la prossima stagione puntando all’inserimento di qualità alla quantità dell’ultima campagna acquisti.

    La prima conferma è per Del Neri “Con il tecnico abbiamo un impegno bienna­le: per applicazione e professionalità, è conside­rato da tutti noi in termini positivi. Bisognava re­stituire uno spirito di gruppo alla Juve e lo ha fatto molto bene. La controprova l’abbiamo avu­ta con la Roma: abbiamo visto giocatori anche poco utilizzati coinvolti emotivamente nella co­struzione della vittoria. Alla fine sono mancati 4-5 punti in classifica, non di più.” Le alternative al momento sembrano esser Mazzarri e Spalletti “Il primo l’ho avuto e non nascondo che costruire le squadre per lui non è facile. Certo, le difficoltà le ricordo quando eravamo alla Sampdoria, con un’altra forza economica. E’ vero che prendi l’al­lenatore e poi fai la squadra, ma questo se non hai un parco giocatori. Spalletti…. Intanto ci tengo a chiarire che nessuno di noi ha parlato con nessuno. Per quel che so, a San Pietroburgo è come uno zar. Credo che fino a fi­ne contratto resterà lì: un suo ritorno in Italia ora non lo vedo proprio”.

    Arrivano le conferme anche per i riscatti di Quagliarella e Aquilani “Riscatteremo Quagliarella, la cifra di 10 milioni la riteniamo congrua. All’80% faremo lo stesso anche con Aquilani, andremo a confrontarci con il Liverpool sui 16 milioni: il rapporto è ottimo, abbiamo cominciato a discu­terne” . Discorso diverso per Buffon, Marotta scarica sul portierone le scelte future ribadendo la necessità di spalmare il suo ingaggio “Ho parlato con Martina e lui, come noi, non ha avuto una richiesta. Gigi dovrà fare le sue valutazioni. Se vuole rimanere non ab­biamo motivo di pensare al mercato. Semmai bisognerebbe ragionare sulla spalmatura e il prolungamento del contratto che scadrà nel 2013”

    Marotta analizza poi il mercato facendo una lista sugli obiettivi del suo “taccuino”, arriva la conferma quasi ufficiale per Bastos, l’interesse reale per Pirlo ma la parte interessante delle sue dichiarazioni è incentrata su Vucinic e Menez. I due giallorossi piacciono a Marotta ma potranno arrivare in bianconero solo attraverso qualche scambio…. Buffon?

  • Juventus, Matri per Gilardino. Marotta, attento a Corvino

    Juventus, Matri per Gilardino. Marotta, attento a Corvino

    Si sa, la Juventus di Alberto Gilardino è stata sempre innamorata, l’ attaccante viola era stato vicinissimo ai tempi del Parma a vestire la maglia bianconera ma l’ infortunio di Adriano fece esplodere il Gila ed il trasferimento sfumò.

    Adesso i tempi sembrano maturi per l’ approdo di Alberto Gilardino sotto la Mole ma a che prezzo? la Juventus sicuramente dovrà fare qualcosa in attacco dove i riscatti di Quagliarella e Matri sono sicuri ma con l’ incognita rappresentata da Amauri, Iaquinta e Del Piero. Proprio Matri potrebbe essere la giusta pedina di scambio per arrivare a Gilardino, ma siamo sicuri che a guadagnarci sia veramente la Juventus?

    l’ attaccante ex Cagliari stà dimostrando ampiamente il suo valore a Torino e la cifra di 15 milioni fissata per il suo riscatto rappresenta una delle poche mosse azzeccate di Beppe Marotta da quando è alla Juventus. Non a caso, Pantaleo Corvino ha individuato proprio in Matri il naturale sostituto di Gilardino a Firenze e si sà, è molto difficile prendere alla sprovvista la volpe Corviniana.

    L’ ipotesi di uno scambio Matri – Gilardino risulta però, già bocciata dai tifosi juventini, felicissimi delle prestazioni fin qui fornite da Matri ed in una situazione alquanto calda a Torino Marotta farebbe bene, per una volta, ad ascoltarli.