Tag: beppe marotta

  • Vidal-Juventus, il rinnovo è vicino

    Vidal-Juventus, il rinnovo è vicino

    Arturo Vidal e la Juventus sono sempre più vicini al rinnovo contrattuale del cileno, identificato come uno degli uomini di maggiore forza del collettivo di Antonio Conte, anche alla luce dello straordinario stato di forma del centrocampista bianconero, autore anche di una doppietta nell’ultimo match di campionato contro la Lazio allo Stadio Olimpico. Nei giorni scorsi, interpellato in proposito, Beppe Marotta ha dichiarato Arturo Vidal “incedibile”, considerando che il centrocampo juventino composto insieme a Marchisio e Pirlo e con l’outsider di lusso Pogba risulta essere un ingranaggio quasi perfetto, mix equilibrato di quantità e qualità. In queste ore, inoltre, dal Cile giungono notizie ancor più rassicuranti in virtù del probabile rinnovo di Vidal, per strapparlo dalle grinfie delle big Europee che vorrebbero provare a strapparlo alla Juventus: gli assalti principali, finora a mo’ di “perlustrazione”, sono giunti proprio dal Bayern Monaco, la squadra che ha eliminato la Juventus dalla Champions League nei quarti e che mira a rinforzare ulteriormente il suo organico anche in prospettiva dell’arrivo di Pep Guardiola nella prossima stagione. L’eventuale partenza del cileno, però, richiederebbe un’ offerta di almeno 35 milioni di euro che i tedeschi difficilmente vorranno proporre nonostante ne abbiano la possibilità potenziale.

    Vidal rinnovo vicino con la Juve | © Getty Images/ALBERTO PIZZOLI
    Vidal rinnovo vicino con la Juve | © Getty Images/ALBERTO PIZZOLI

    La Juventus, quindi, deve trattenere Vidal con una proposta all’altezza del suo valore e delle sue aspettative, considerando che il contratto del cileno è in scadenza nel 2016 e che il prossimo rinnovo potrebbe avvenire su una base importante, ossia circa sei milioni di euro a stagione, con un aumento di due milioni di euro rispetto all’ingaggio attuale di quattro milioni all’anno. Tali cifre trapelano dalla fonte del quotidiano cileno “El Mercurio” che, inoltre, riporta un ulteriore particolare di rilievo riferito al fatto che la trattativa è entrata nel vivo proprio negli ultimi tre giorni, con l’arrivo a Torino del procuratore del cileno Fernando Felicevich.

    Si attendono, pertanto, in tal senso ulteriori importanti sviluppi nei prossimi giorni anche alla luce dell’affermazione di Antonio Conte in proposito “Arturo resta con noi“: i lavori sono in corso.

  • Buffon il “pensionato attapirato” difeso da Marotta e Prandelli

    Buffon il “pensionato attapirato” difeso da Marotta e Prandelli

    Difficili da digerire per la Juventus e per tutto l’ambiente calcio le parole al vetriolo di Beckenbauer su Buffon al termine della disfatta bianconera all’Allianz Arena. Il campione tedesco aveva definito incautamente il portiere numero uno della Juventus e della Nazionale Italiana un pensionato schernendo uno dei portieri più forte al mondo di tutti i tempi. Certo i due errori commessi da Gigi nel match di andata dei quarti di finale hanno compromesso il cammino in Champions dei bianconeri e di questo ne è consapevole il capitano che proprio ieri, durante la consegna del tapiro d’oro di Valerio Staffelli (insieme a vestaglia e ciabatte in riferimento alle parole di Beckenbauer, ndr) faceva mea culpa sugli errori commessi:

    “Capita in questo tipo di attività di commettere errori. Mi spiace perché ho compromesso la partita, mi spiace per me, per la mia squadra, per la mia gente. Non posso obiettare nulla a quanto detto dal quel vecchio saggio di Beckenbauer, se non ricordare un adagio ricorrente… Quando sei martello batti, quando sei incudine statti!’. Bisogna stare zitti e aspettare la prossima partita“.

    Gigi Buffon | © GUENTER / Getty Images
    Gigi Buffon | © GUENTER / Getty Images

    E se Buffon sceglie la strada della diplomazia più diretta invece è stata la replica di Beppe Marotta che non le manda certo a dire al presidente onorario del Bayern Monaco: “Certe esternazioni fatte da un’icona come Beckenbauer fanno male, ci vuole rispetto per Buffon. A un’icona come Buffon va il riconoscimento non solo dei tifosi juventini ma di tutti quelli nazionali. Nel corso di questi anni Buffon ha regalato grandi soddisfazioni con le sue prestazioni. È speciale, un professionista pieno di umanità e ed è preso da esempio da nostri giovani“.

    Anche Cesare Prandelli ha voluto spendere più di una parola in difesa del Capitano della Nazionale Azzurra: “Gigi ha risposto benissimo a Beckenbauer, con grande equilibrio, con grande ironia. C’è ancora il ritorno e poi i pensionati sono persone sagge…

  • Real Madrid e Bayern Monaco tentano Arturo Vidal

    Real Madrid e Bayern Monaco tentano Arturo Vidal

    Alla continua ricerca del Top Player, la Juventus potrebbe perdere nella prossima finestra di calciomercato uno dei suoi giocatori più rappresentativi e forse il colpo di mercato più (altro…)

  • Rinnovo Conte, clausola rescissoria e 5 milioni

    Rinnovo Conte, clausola rescissoria e 5 milioni

    Quello tra Antonio Conte e la Juventus, la sua Signora (dopo la moglie Elisabetta Muscarello, ndr), è un matrimonio di grande armonia destinato a proseguire ancora a lungo nonostante le voci che, nelle scorse settimane, avevano suscitato non poche preoccupazioni nei tifosi bianconeri (altro…)

  • Conte Juventus, ecco il piano di Beppe Marotta

    Conte Juventus, ecco il piano di Beppe Marotta

    Conte Juventus – Dopo le dichiarazioni non certo rassicuranti di Antonio Conte al termine della partita contro il Bologna e riguardanti un suo possibile futuro all’estero abbandonando di fatto la panchina bianconera, Beppe Marotta sta correndo ai ripari per poter assicurare al mister bianconero la migliore rosa possibile per poter ambire a traguardi sempre più grandi e che hanno però un solo nome, Champions League. È opportuno precisare che il desiderio di Conte è quello di avere un calcio più tranquillo e sereno e dai toni decisamente più pacati dopo i fattacci di Napoli e Bologna e che il rapporto con la squadra di Corso Galileo Ferraris è ottimo, ma le sirene inglesi e precisamente quelle di Roman Abramovich e del suo Chelsea, fanno tentennare il tecnico leccese sempre alla continua ricerca della vittoria.

    Stefan Jovetic, obiettivo numero uno bianconero ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Stefan Jovetic, obiettivo numero uno bianconero ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Ecco perché Beppe Marotta deve assolutamente non sbagliare la prossima campagna acquisti che sarà sempre incentrata alla ricerca del tanto sognato Top player. Il nome è sempre quello, Stefan Jovetic, il montenegrino potrebbe lasciare Firenze e la Fiorentina qualora la compagine viola non riuscisse a raggiungere il traguardo Champions e la cifra richiesta dal Patron Della Valle per lasciare partite il suo gioiello è sempre quella di 30 milioni. Marotta ha la convinzione di poter abbassare le pretese economiche della Fiorentina magari inserendo nella trattativa quel Fabio Quagliarella che in questa stagione sta facendo bene ma che si merita decisamente un posto da titolare che al momento la Vecchia Signora non può assolutamente garantirgli dopo l’arrivo in estate anche dello spagnolo Llorente.

    Con il possibile arrivo di Jovetic la Juventus avrebbe quella qualità in più nel reparto offensivo che al momento può garantire solo il suo connazionale Mirko Vucinic ed andrebbe a colmare forse, l’unica lacuna in una rosa che sembrerebbe al momento praticamente perfetta.

  • Marotta: “Conte resterà a lungo, Ibra non arriva”

    Marotta: “Conte resterà a lungo, Ibra non arriva”

    Le parole di delusione e rabbia di Antonio Conte dopo la vittoria con il Bologna di sabato sera, riferite al clima di tensione ed astio respirato nella città emiliana e avvertito “bruscamente” con tanto di pietre lanciate contro i vetri del pullman della Juventus che si accingeva a entrare allo stadio Dall’Ara, potevano suscitare preoccupazione in molti tifosi juventini. Inevitabilmente, infatti, nelle ore successive a quelle dichiarazioni, la temperatura delle preoccupazioni per l’ipotesi di un addio di Conte a fine stagione (direzione estero) era salita notevolmente. Lo sfogo a caldo del mister salentino, però, oggi viene chiarito con precisione e lucidità da Beppe Marotta in un intervento a Radio Anch’io che mira a rassicurare il popolo bianconero sul futuro di Antonio Conte, una figura in cui i tifosi juventini intravedono la “guida sicura”, il “condottiero” e, soprattutto, l’uomo pragmatico che sul campo ha dimostrato fin qui il proprio valore. In tal senso, secondo Marotta lo sfogo di Conte è stato condizionato dal clima pesante attorno alla partita, una reazione istintiva. Pertanto, non sembra esservi alcuna nube all’orizzonte che possa condizionare la sua permanenza più a lungo possibile” sulla panchina bianconera, anche se non vi resterà a vita come Alex Ferguson al Manchester United, ma “sono certo che nei prossimi anni avremo Conte ancora con noi”.

    Marotta rassicura: "Conte resterà a lungo" | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Marotta rassicura: “Conte resterà a lungo” | © Valerio Pennicino/Getty Images

    In riferimento alla situazione pesante attorno alle trasferte della Juventus lontano dal proprio stadio, però, anche Beppe Marotta decide di intervenire in maniera forte sottolineando il clima di assurda tensione che contraddistingue ogni pre-partita, una situazione che sta progressivamente degenerando e che sta divenendo insostenibile al punto da indurlo ad un paragone molto forte, definendolo un clima da “guerriglia urbana” che risponde perfettamente alla frase latina “mors tua, vita mea” e che affonda le sue radici nella deriva dei valori della società, che andrebbero in qualche modo recuperati fin dall’educazione dei giovani. Ma, se tale tipo di discorso si riconduce inevitabilmente ad un processo lungo e complesso da portare avanti, esiste un’altra questione fondamentale da affrontare in connessione a tale aspetto.

    In tal caso, il riferimento è alla polemica scatenata dal tecnico del Bologna Stefano Pioli dopo l’esultanza di Conte a fine gara: una polemica che ha infastidito notevolmente l’ambiente juventino che, in questo caso, si sente “parte lesa” in una situazione di tensione legata alle proprie trasferte. Beppe Marotta, pertanto, esprime il suo punto di vista in difesa della libertà di esprimere le proprie emozioni, perchè “il calcio è contenitore di sentimenti che non vanno repressi”  ma che, ovviamente, devono essere espressi nel rispetto degli avversari così come ha fatto Conte rivolgendo la propria esultanza solo ai tifosi della Juventus presenti.

    Oltre alla questione legata al futuro di Antonio Conte sulla panchina bianconera e al problema guerriglia in trasferta, l’attenzione di Marotta – in veste di ds juventino – non può, poi, tralasciare uno dei temi caldi dell’attualità bianconera, ossia le voci sul possibile ritorno di Ibrahimovic alla Juventus nel mercato estivo ed, in tal senso la risposta di Beppe Marotta è perentoria ed esclude ogni ombra di possibilità:non verrà alla Juventus”.

  • Simone Pepe si opera, stagione finita

    Simone Pepe si opera, stagione finita

    Era difficile ipotizzare una stagione maggiormente sfortunata di quella presente per Simone Pepe, centrocampista ventinovenne della Juventus, flagellato da ben quattro ricadute connesse all’infortunio al flessore della coscia sinistra che gli hanno finora impedito di scendere in campo, praticamente dall’inizio dell’anno, considerando che il suo calvario iniziò proprio su terreno di gioco dello stadio San Nicola di Bari, che anche nel mese di Agosto era in pessime condizioni, durante il Trofeo Tim in cui l’arbitro gli impose di togliere una protezione al flessore per questioni cromatiche. Da allora si sono succeduti miglioramenti e riacutizzarsi del problema, che gli hanno impedito di fatto di poter dare il suo contributo alla squadra in campo considerando che la sua ultima “apparizione” risale al mese di Novembre, ed in particolare nel corso della gara di campionato contro la Lazio allo Juventus Stadium in cui scese in campo per soli 21 minuti. Proprio per questo motivo, dopo diversi consulti medici e consulenze di luminari, dopo essersi sottoposto ad accurate analisi oggettive ed a seguito di un’attenta riflessione in merito, il centrocampista juventino ha comunicato quest’oggi la decisione di sottoporsi a intervento chirurgico per cercare di porre rimedio una volta per tutte al problema che lo affligge e per poter guarire definitivamente pur accettando di dover stare lontano dai campi ancora a lungo e, verosimilmente, fino all’inizio della prossima stagione.

    Simone Pepe si opera, stagione finita | © Paolo Bruno/Getty Images
    Simone Pepe si opera, stagione finita | © Paolo Bruno/Getty Images

    La decisione di sottoporsi al piccolo intervento chirurgico è stata comunicata dallo stesso Simone Pepe ai microfoni di Sky Sport ed è stata valutata attentamente per permettergli di “rientrare il prima possibile” anche se i tempi di recupero, ovviamente, non possono ancora essere conosciuti con precisione.

    Nonostante il momento difficile e delicato anche dal punto di vista psicologico, fortunatamente sembra che Simone Pepe non abbia perso il suo proverbiale ottimismo che lo hanno reso uno degli uomini più importanti all’interno dello spogliatoio bianconero, anche in questi mesi di assenza dal terreno di gioco, considerando che Simone Pepe ha comunque continuato a restare vicino alla squadra, recandosi regolarmente a Vinovo per il programma di allenamento differenziato e partecipando attivamente, dal punto di vista del supporto morale, alla costruzione di quest’annata che lui stesso definisce “ottima” e nella quale la Juventus – a suo avviso – può sognare sia lo scudetto che la Champions League, soprattutto perchè “sognare non costa nulla e abbiamo dimostrato di essere una grande squadra in Italia e in Europa”. 

    Simone Pepe, dunque, non ha mai smesso di fornire il suo supporto motivazionale alla squadra e senza dubbio continuerà a farlo fino alla fine della stagione, anche se sarà costretto ad assistere dalla tribuna, ed è per questo motivo che anche la società, per voce dell’ad Beppe Marotta in persona, ha voluto tributargli parole importanti alla vigilia dell’intervento chirurgico al quale ha deciso di sottoporsi, esprimendo l’affetto del club bianconero nei confronti del giocatore che “ha dato molto alla Juventus nella passata stagione”, augurandosi che grazie all’operazione il suo calvario possa finire  e auspicando una pronta guarigione che gli possa consentire di tornare presto ad essere “uno dei nostri”.

  • Bilancio Juventus, Marotta 208 mln tra top e flop

    Bilancio Juventus, Marotta 208 mln tra top e flop

    Nel giorno “31”, di Gennaio ovviamente, ci si attendeva il colpo ad effetto da parte di Beppe Marotta, per portare alla Juventus quel rinforzo offensivo che appariva assolutamente indispensabile. Invece, gli affari last minute non sono andati in porto: niente Lisandro Lopez, niente Icardi, niente Belfodil. Il rinforzo d’attacco della Signora dal mercato di riparazione resterà soltanto Nicolas Anelka, oggetto misterioso dopo l’esperienza cinese che non consente, ad oggi, di prevedere quale possa essere la sua condizione fisica e la sua capacità di incidere nella gare di campionato e di Champions League. Ma, se questa campagna di Gennaio è stata all’insegna del dogma del low-cost, considerando che l’approdo di Anelka costerà seicentomila euro, la figura del re indiscusso del mercato juventino, l’amministratore delegato Beppe Marotta, è stata accostata in questi giorni a cifre ben più consistenti da parte dell’inchiesta di Tuttosport, al fine di tracciare una sorta di consuntivo delle campagne di mercato da lui condotte nelle sei campagne di mercato in bianconero ed evidenziare i “top” ed i “flop” sia in termini di rendimento in campo dei calciatori che in termini di costi non rispondenti al rapporto “qualità-prezzo”.

    Marotta, 208 milioni spesi in 3 anni | © Valerio Pennicino/Getty images
    Marotta, 208 milioni spesi in 3 anni | © Valerio Pennicino/Getty images

    Ovviamente, in cima alla lista delle intuizioni geniali di Marotta non può che esservi Andrea Pirlo, giunto in bianconero a parametro zero nell’Estate 2011 dopo essere stato “scaricato” dal Milan e che, poi, ha dimostrato anche alla Juventus tutto il suo immenso valore e la sua classe cristallina, in barba ai 33 anni d’età. Così come il fatto di aver strappato, per appena 1 milione di euro, nell’estate 2012 Paul Pogba al Manchester United, talento cristallino classe 1993 che, dopo i diversi exploit e i due gol contro il Parma, sir Alex Ferguson sta ancora rimpiangendo. Così come  è impossibile non sottolineare in maniera positiva l’acquisto del pilastro difensivo Andrea Barzagli, nel Gennaio 2011, per soli 0,3 milioni di euro, oppure l’acquisto di Vidal per 10,5 milioni, un prezzo del cartellino che, dopo le sue ottime stagioni in bianconero, si è oggi almeno triplicato, o ancora quello di Mirko Vucinic per 15 milioni di euro.

    D’altro canto, a fronte di queste brillanti operazioni, c’è stata anche qualche pesante defaillance, come l’acquisto di Martinez dal Catania per 12 milioni di euro nell’estate 2010, o di Krasic per 15 milioni di euro, considerando che l’ala bionda doveva diventare “l’erede di Nedved” ma che è stato ceduto la scorsa estate per 7 milioni di euro, oppure ancora nell’estate 2011 del giovane olandese Elia per ben 9 milioni di euro anche se, nonostante fosse considerato un “talento” non è mai riuscito a integrarsi con il gioco di Antonio Conte e, dunque, è stato poi ceduto per 5,5 milioni di euro. Tra gli altri colpi che lasciano un po’ di perplessità perlomeno nel rapporto tra rendimento in campo e prezzo del cartellino bisogna annoverare anche quello di Padoin, acquistato per 5 milioni di euro ma che viene considerato una riserva, almeno sulla carta, o l’operazione Giovinco condotta con il Parma che, indipendentemente dal giudizio non pienamente positivo che la critica attribuisce al suo rendimento, è apparsa comunque poco lungimirante considerando che  è stato dapprima ceduto in comproprietà nell’estate 2011 per 3 milioni di euro e, poi, riscattato l’anno seguente per ben 11 milioni di euro.

    Il totale della “spesa” nei sei anni della gestione Marotta, dunque, ammonta a 208 milioni di euro in tre anni: una cifra importante, soprattutto spulciando la lista completa dei vari giocatori transitati nelle diverse stagioni, che – con le dovute eccezioni prima illustrate – complessivamente evidenzia un livello medio-basso.

    Sintesi delle operazioni di mercato di Marotta alla Juventus | immagini dal web
    Sintesi delle operazioni di mercato di Marotta alla Juventus | immagini dal web
  • Squalifiche Juventus: 2 turni a Conte e Bonucci, inibito Marotta

    Squalifiche Juventus: 2 turni a Conte e Bonucci, inibito Marotta

    Le tanto temute decisioni del giudice sportivo Tosel sono giunte e appaiono come una stangata per la Juventus, già falcidiata da assenze importanti in queste settimane. Come previsto ed anticipato dalle indiscrezioni sulle squalifiche Juventus, si è deciso per due giornate di stop per Antonio Conte, così come due turni di squalifica sono stati comminati anche al difensore Leonardo Bonucci, ed una giornata per Giorgio Chiellini, che comunque non sarebbe stato disponibile perchè infortunato, oltre che per Mirko Vucinic. Inoltre, alla Juventus è stata comminata un’ammenda da 50.000 euro e l’amministratore delegato Beppe Marotta è stato inibito fino al prossimo 18 Febbraio. Le motivazioni che si leggono sulla sentenza del giudice sportivo Giampaolo Tosel “fotografano” l’accaduto del post-Juventus-Genoa, quando al termine della gara si è scatenato un parapiglia con tanto di proteste furibonde del tecnico salentino all’indirizzo dell’arbitro Guida e del giudice di porta Romeo, puntando il dito contro la mancata concessione del calcio di rigore per fallo di mano di Granqvist. Le motivazioni di Giampaolo Tosel alle squalifiche Juventus parlano, dunque, di “atteggiamento intimidatorio di Conte, nei confronti del Direttore di gara e di un arbitro Addizionale, contestando il loro operato con espressioni ingiuriose che reiterava poco dopo negli spogliatoi”. Nel caso di Leonardo Bonucci, invece, le ingiurie sono state rivolte al Quarto Ufficiale e ad un arbitro addizionale: oltre alle due giornate di squalifica, sia Conte che Bonucci dovranno pagare anche una multa di diecimila euro.

    Squalifiche Juventus, 2 turni a Conte e Bonucci | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Squalifiche Juventus, 2 turni a Conte e Bonucci | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per Giorgio Chiellini, invece, si tratta di un turno di squalifica connesso al fatto di essere entrato in campo senza autorizzazione (il difensore livornese aveva assistito al match dalla tribuna, ndr), ma in ogni caso lo avrebbe “scontato” perchè infortunato, cui si aggiunge una multa di cinquemila euro. Lo stop di Mirko Vucinic, invece, è connesso al fatto di essere stato ammonito per proteste (sempre nel finale incandescente) da diffidato.

    Per il prossimo match contro il Chievo, dunque, si rivedrà in panchina da primo allenatore Angelo Alessio ed Antonio Conte dovrà esser costretto a tornare ad assistere alle prossime gare dalla tribuna, una postazione che conosce molto bene considerando che ha vissuto da lì tutta la prima parte di stagione.

  • Conte, rischio squalifica di 2 turni per Juve-Genoa

    Conte, rischio squalifica di 2 turni per Juve-Genoa

    Antonio Conte potrebbe dover ritornare ad assistere alle partite della Juventus dalla tribuna, almeno per le prossime due giornate di campionato. Dopo la squalifica di inizio stagione per la nota vicenda calcioscommesse, le proteste veementi del post- Juventus Genoa – con tanto di urla “Vergogna, Vergogna” – contro il direttore di gara Guida reo di non “essersela sentita” di concedere il calcio di rigore allo scadere per fallo di mano di Granqvist, potrebbero costargli una squalifica da parte del giudice sportivo Tosel. Ma, in questo caso, non solo Antonio Conte potrebbe “pagare” per tali proteste considerate da più parti “sopra le righe”: infatti, se venisse punito il tecnico salentino, appare assai probabile che possa scattare il deferimento anche per l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, il quale nel post-gara si era presentato ai microfoni per sottolineare il malcontento della Juventus nei confronti della direzione di gara e, soprattutto, per la designazione di un fischietto originario di Torre Annunziata (provincia di Napoli) per la partita della Juventus, considerando gli eventuali “condizionamenti” che ne potessero conseguire per le decisioni dell’arbitro, in particolare nelle fasi decisive della gara.

    Conte, rischio squalifica di 2 giornate | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Conte, rischio squalifica di 2 giornate | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Sotto la lente di ingrandimento del giudice sportivo Tosel, inoltre, ci sarebbero anche alcuni calciatori bianconeri, i quali – come il loro tecnico – a fine gara hanno espresso in maniera decisa il loro disappunto per la decisione dell’arbitro Guida.

    Tra questi, le posizioni da “valutare” sarebbero quella del secondo portiere Marco Storari, di Mirko Vucinic, di Leonardo Bonucci, ed anche di Giorgio Chiellini, presente in tribuna per assistere alla gara e, poi, sceso sul terreno di gioco per dar manforte nelle proteste ai suoi compagni.

    Nelle prossime ore, dunque, giungerà la decisione definitiva del giudice sportivo e, di certo, le polemiche di queste ore non si placheranno: in ogni caso.