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  • Robben rinnova con il Bayern, addio Juve

    Robben rinnova con il Bayern, addio Juve

    Sembrava che i destini di Robben e la Juventus dovessero incrociarsi per la riluttanza dell’estroso giocatore olandese di rinnovare con il Bayern Monaco e invece proprio ieri pomeriggio il club bavarese ha annunciato di aver trovato l’accordo per il prolungamento del contratto dell’attaccante 28enne.

    Sfuma definitivamente così uno dei tanti top player finiti nel mirino della dirigenza bianconera in vista della prossima stagione coincidente con il ritorno della Juventus in Champions League in cui dovrà necessariamente rinforzarsi se vorrà recitare un ruolo da protagonista in Europa. Arjen Robben, in scadenza nel 2013, ha prolungato il suo contratto di altre due stagioni estendendolo fino al 2015. Il Bayern così non corerrà il pericolo di perderlo a parametro zero tra un anno o comunque a prezzo ridotto in questa finestra di mercato, il che sarebbe stato un errore madornale dal momento che Robben era stato pagato al Real Madrid 24 milioni di euro nell’estate del 2009.

    Arjen Robben © DANI POZO/AFP/GettyImages

    Ad alimentare le voci circa un suo addio a fine stagione al club tedesco era stata la lite all’intervallo negli spogliatoi tra lui e Franck Ribery, con il francese che, secondo la Bild, avrebbe dato anche un pugno al compagno di squadra, preceduta da un battibecco in campo per la disputa su un calcio di punizione durante la gara d’andata delle semifinali di Campions giocata all’Allianz Arena contro il Real Madrid, seguite poi dalle dichiarazioni nel post gara di apertura nei confronti della Juventus, che era sulle tracce del giocatore già da tempo, facendo intendere di gradire la destinazione bianconera. Robben ha trascinato con i suoi gol e le sue prestazioni il Bayern alla finale di Champions che i bavaresi giocheranno in casa il prossimo 19 maggio contro il Chelsea. La dirigenza si era mostrata comunque sempre fiduciosa sul rinnovo del suo giocatore.

    Marotta è così costretto a depennare dalla sua lista di top player e rinforzi per il prossimo campionato il primo nome. Il mirino del dg si sposta ora su altri obiettivi come quello di Robin Van Persie, altro big in scadenza il prossimo anno, che ha dichiarato recentemente in un’intervista ha fatto sapere di non aver ancora deciso se rinnovare con l’Arsenal o affrontare una nuova avventura dopo 8 anni di militanza con i Gunners. Il capocannoniere della Premier League è braccato anche dal Manchester City di Mancini che gli farebbe ponti d’oro pur di averlo alle sue dipendenze.

  • Juventus, Ivanovic primo obiettivo per la difesa

    Juventus, Ivanovic primo obiettivo per la difesa

    A quattro giornate dalla fine del campionato, la stagione entra nel vivo! Lo sanno benissimo i bianconeri di Antonio Conte, i quali si ritrovano a condurre il torneo con 3 punti di vantaggio sul Milan e in finale di Coppa Italia contro il Napoli. ” E’ stato fatto un miracolo” ha affermato Conte, ma la Juventus non vuol fermarsi qui, non ora, non sul più bello! La dirigenza juventina mantiene la calma ed è già al lavoro in vista della prossima stagione. “Sarà un mercato di qualità”, affermano i dirigenti bianconeri, quindi pochi, ma buoni per intenderci! Il primo cruccio riguarda un centrale difensivo, promesso a Conte già nella passata stagione, ma poi sfumato. Ecco allora delinearsi l’identikit che assume i connotati di  Branislav Ivanovic, 28enne difensore del Chelsea.

    Marotta e Paratici hanno sondato il terreno già nella passata stagione, ma i dirigenti dei Blues hanno risposto con un secco ” No grazie, Ivanovic non si vende”!  Ad un anno di distanza le cose potrebbero cambiare però. L’ entourage bianconero potrebbe mettere sul piatto della bilancia un’ “offerta cash”, oppure inserire nella trattativa alcune contropartite tecniche, su tutti  Milos Krasic , apprezzato sia dalla dirigenza inglese, sia dal tecnico Di Matteo.

    Branislav Ivanovic © Clive Mason/Getty Images

    Tuttavia la trattativa stenta a decollare. Ivanovic, dal canto suo, pare non abbia alcuna intenzione di cambiare aria, specialmente dopo quest’ anno vissuto da protagonista. Ma nel calcio si sa, le idee e intenzioni vanno e vengono, quindi non ci sorprenderebbe un cambio di maglia del serbo a fine stagione.

    Conte ha espresso un giudizio assolutamente positivo sul 28 enne difensore, il quale andrebbe a colmare alcune piccole lacune difensive bianconere mostrate in questa stagione. Ivanovic arricchirebbe il pacchetto difensivo bianconero, mettendo al servizio della “Vecchia Signora”, il suo carisma, la sua determinazione e un bagaglio di esperienza internazionale, fondamentale per il cammino della Juventus nella prossima Champions League.

  • Real Madrid su Vidal, Marotta conferma

    Real Madrid su Vidal, Marotta conferma

    La grande stagione di Arturo Vidal non è passata di certo inosservata agli occhi di moltissime squadre europee. Su tutte il Real Madrid. I massimi dirigenti spagnoli hanno contattato Fernando Felicevich, procuratore del giocatore cileno, chiedendo informazioni sul suo assistito.

    Ormai si sa, funziona così. Ci si rivolge in primis al procuratore, piuttosto che alla società proprietaria del cartellino del giocatore, scelte che fanno infuriare e non poco i dirigenti della società di appartenenza del calciatore. Ma in questo caso non c’è stata nessuna polemica, anzi tutt’altro. Fernando Felicevich ha subito informato i dirigenti bianconeri del vivo interesse dei madrileni verso Vidal, informando comunque gli spagnoli che il proprio assistito a Torino si trova alla perfezione.

    Arturo Vidal © Valerio Pennicino/Getty Images

    Marotta e Paratici, appresa la notizia della corte madrilena verso il giocatore cileno, hanno tagliato corto, affermando che il calciatore non è in vendita. Beppe Marotta ha concentrato l’ attenzione su un fatto determinante, in quanto Vidal è ritenuto un perno fisso della Juve del presente e del futuro. Non si tratta di questioni economiche. Conte punta fortemente sul cileno, al quale ha affidato le chiavi del centrocampo, e sul suo dinamismo e duttilità tattica, cercherà di costruire una linea mediana di grande temperamento in vista della prossima stagione, dove la Juventus giocherà nuovamente la Champions League.

    Vidal è arrivato a Torino in punta di piedi. E’ vero, in estate erano tante le squadre interessate al cileno, Chelsea, Bayern Monaco, la stessa Inter. Quando il passaggio dal Bayer Leverkusen al Bayern Monaco sembrava cosa fatta, si è fatta avanti la Juventus. A qual punto Vidal non ha esitato un attimo a mandare all’aria l’operazione, chiedendo esclusivamante una sola cosa: “Voglio andare alla Juve“. Il resto è storia di oggi. Di certo, nessuno mai si sarebbe aspettato un inizio così, il quale l’ ha visto protagonista fin da subito. Vidal ha bruciato le tappe entrando nel cuore dei tifosi bianconeri grazie alle sue doti da guerriero. Se alla Juventus si cercava un top player, forse lo si è  trovato! “Arturo, quando il gioco si fa duro, Vidal”!

  • Juventus, idea Drogba per l’attacco

    Juventus, idea Drogba per l’attacco

    Domenica  la Juventus ospiterà la Roma nel posticipo della 34^ giornata di Serie A. Bianconeri concentrati sulle ultime fasi di campionato, ma già vigili sul mercato della prossima stagione.

    Già avviate le trattative per Pogba e Verratti, si pensa a rinforzare il pacchetto avanzato, vera pecora nera dell’attuale stagione juventina. Conte è stato chiaro a riguardo, vuole una punta di peso con esperienza internazionale, in grado di trascinare i bianconeri nelle notti targate Champions League. La lista della spesa di Marotta e Paratici è abbastanza lunga e piena di opzioni. Nei giorni scorsi è spuntato il nome di Cavani, ma questa pare sia solo una notizia di fantamercato. L’uruguagio ha una valutazione di 40-45 milioni di euro e difficilmente De Laurentis lo lascerebbe partire per una cifra inferiore a questa, specialmente se a farsi avanti fosse una squadra italiana. Quasi tramontata anche la pista Suarez. Il giocatore del Liverpool ha espresso il desiderio di rimanere alla corte dei Reds o in caso di cessione, desidererebbe rimanere ancora in Inghilterra dove si trova benissimo. La Juventus insegue anche Van Persie, ma anche questa trattativa sembra oramai al capolinea per via degli eccessivi costi.

    Didier Drogba © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Ecco allora rimbalzare una nuova idea nei dirigenti di Corso Galileo Ferraris. Si tratta di Didier Drogba, attaccante ivoriano in forza al Chelsea. Mercoledì sera Paratici ha visionato attentamente il bomber 34enne, rimanendone impressionato. Questa sarebbe una pista interessante perchè Drogba a fine stagione si libererebbe a parametro zero e la Juventus potrebbe investire i soldi risparmiati nel costo del suo cartellino in una seconda punta abile nell’uno contro uno, oppure su un esterno offensivo in grado di creare superiorità numerica (Robben?).

    PERCHE’ SI – Drogba è un attaccante di caratura internazionale in grado di caricarsi sulle spalle tutto il peso dell’attacco. Ideale come prima punta, stratosferico sotto porta, ciò che effettivamente è venuto a mancare alla Juventus in questa stagione.

    PERCHE’ NO – Nonostante Drogba viaggi a una media di 20 goal a stagione, le sue 34 primavere pesano come un macigno sui progetti futuri della Juve e di Conte. E’ vero, arriverebbe a parametro zero, ma è anche vero che andrebbe a guadagnare oltre i 4,5 milioni di euro all’anno, cifra eccessiva per un giocatore, che il prossimo anno compirà 35anni.

  • Juventus, Marco Verratti dopo Pogba

    Juventus, Marco Verratti dopo Pogba

    Mentre il finale di stagione della Juventus entra nel vivo, la dirigenza bianconera lavora già in vista del futuro. Marotta e Paratici hanno già chiara la lista della spesa per la stagione 2012/2013.

    Dopo il “no” secco ricevuto da Alessandro Nesta, la Juventus dovrà pensare a rinforzare il reparto arretrato in vista della prossima stagione, che la vedrà impegnata su tre competizioni. Conte a riguardo ha le idee ben chiare. Il tecnico salentino ha individuato in Nemanja Vidic il candidato ideale a ricoprire il ruolo di centrale difensivo. Gli alti e bassi di Bonucci non danno garanzie a riguardo, quindi si pensa ad un top player, il quale possa sopperire ad alcune lacune difensive mostrate dai bianconeri in questa stagione. Tuttavia sarà difficile convincere il Manchester United a privarsi del proprio giocatore. Ecco perchè Marotta e Paratici hanno pronte le alternative.

    Marco Verratti © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Sono due i nomi sull’agenda dei dirigenti juventini. Il primo candidato è Davide Astori, centrale difensivo del Cagliari, il quale ha mostrato una grande maturazione sotto l’aspetto tecnico e tattico, tanto da guadagnarsi la maglia della Nazionale. Il secondo nome è quello di Angelo Ogbonna, difensore del Torino. Se sul primo pare esserci già un accordo di massima con il Cagliari, il secondo difficilmente vestirà la maglia bianconera. La nota rivalità tra Juventus e Torino, non faciliterà di certo le trattative tra Cairo e la dirigenza juventina. Di fatto, in caso di cessione di Ogbonna ai “cugini-nemici”, porterebbe i tifosi del Torino a scagliarsi contro il proprio presidente, reo dell’ennesimo passo falso. Tuttavia, neanche Conte sembra stravedere per il centrale difensivo granata. La giovane età e la scarsa esperienza nella massima serie, fanno storcere il naso al tecnico pugliese, consapevole che a livello internazionale non si potranno commettere errori di inesperienza.

    Per quel che riguarda il centrocampo e l’attacco della Juventus 2012/2013, sono diversi i nomi da prendere in considerazione. Sempre calda la pista Pogba, centrocampista 19enne in forza al Manchester United. Mino Raiola, suo procuratore, spinge il suo assistito verso i bianconeri. Il giocatore francese ha preso tempo; sono due le alternative, o rinnovo con il Manchester o approdo alla Juventus su una base di 1,5 milioni per cinque anni.

    Marotta e Paratici hanno messo le mani anche su Marco Verratti, talentino del Pescara. Il giovane centrocampista ha ricevuto anche la consacrazione di Conte, che lo vedrebbe ricoprire il ruolo di vice-Pirlo nella prossima stagione. Sul giocatore è vivo però l’interesse di altre società, su tutte Milan e Inter.

    La Juventus pensa già al mercato del futuro dunque, chissà se in quel futuro ci sarà ancora spazio anche per Alessandro Del Piero.

  • Conte, il rinnovo con la Juve passa da precise garanzie

    Conte, il rinnovo con la Juve passa da precise garanzie

    Un contratto in scadenza nel 2013 e un rinnovo, dato da molti come certo, che ancora non arriva. Il legame tra Antonio Conte e la Juventus è ancora destinato a durare. L’accordo si raggiungerà, ma non automaticamente come qualcuno pensava dopo la strepitosa cavalcata dei bianconeri, in testa alla Serie A e finalisti di Coppa Italia. L’allenatore pugliese infatti vorrebbe precise garanzie dal punto di vista tecnico prima ed economico dopo. Solo in seguito al raggiungimento di alcuni accordi il prolungamento diverrebbe certezza e il matrimonio tra le due parti potrebbe continuare.

    La prima garanzia richiesta da Conte è quella relativa al mercato. Il trainer bianconero vuole essere maggiormente coinvolto, e ciò potrebbe alla fine risultare positivo per la società che in tal modo non rischierebbe di sprecare inutili risorse come accaduto ad esempio nella scorsa estate con Elia, mai impiegato. Conte avrebbe già fatto un paio di nomi: sono quelli degli attaccanti di Fiorentina e Siena Stefan Jovetic e Mattia Destro. Due giocatori che ben si adatterebbero per caratteristiche ai moduli dell’allenatore bianconero.

    Antonio Conte © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Ma non solo parco giocatori: Conte infatti vuole anche allargare il suo staff, inserendo un paio di persone di fiducia. Tra queste Giorgio Perinetti, attualmente direttore generale del Siena. Ma su questo punto molto probabilmente non verrà accontentato: Beppe Marotta infatti è considerato un punto fermo, e dunque non verrà sacrificato ed anzi, si vuole puntare proprio su di lui per costruire una Juventus competitiva su più fronti il prossimo anno.

    Terzo aspetto è quello economico. Al momento Conte, bonus compresi, arriverebbe ad un ingaggio di 1 milione e mezzo di euro. E punta, dopo l’ottima stagione disputata sin qui e a seguito delle tante responsabilità che si è assunto anche a livello mediatico, di arrivare almeno a due milioni e mezzo di euro. Su questo punto di vista però la società che fa capo ad Andrea Agnelli potrebbe rispondere positivamente.

  • Raiola Pogba “Juve unica alternativa al Manchester”

    Raiola Pogba “Juve unica alternativa al Manchester”

    Paul Pogba ha scelto, vuole la Juventus! Il giovane centrocampista francese, in forza al Manchester United, pare sia arrivato ad una conclusione dopo mesi di indecisione. L’idea di rinnovare con il Manchester lo affascina tantissimo, ma iniziare un nuovo percorso di vita forse lo attira ancor di più.

    Il tira e molla tra Pogba e Manchester United va avanti ormai da  6 mesi. Il rinnovo del contratto è stato offerto; anche Ferguson si è esposto in prima persona cercando di illustrare al centrocampista il progetto inglese per le prossime stagioni, annate future, che lo vedrebbero sicuramente protagonista con la maglia dei Red Devils. Sulla vicenda è intervenuto anche il procuratore del giovane centrocampista francese, Mino Raiola, affermando che il futuro del suo assistito è ben delineato.

    Paul Pogba © Michael Regan/Getty Images

    “Sono due le opzioni a riguardo, o Pogba rinnoverà con il Manchester United, oppure andrà alla Juventus, non esistono altre soluzioni“. La Juventus è vicinissima al giocatore dunque, questo è chiaro! Mino Raiola, già artefice del passaggio di Ouasim Bouy dall’ Ajax alla Juventus nella scorsa finestra di mercato, medita un secondo “pacco regalo” da spedire agli “amici” di Corso Galileo Ferraris 32. Non dimentichiamoci, che nel caso Pogba scelga la pista bianconera, andrebbe via a parametro zero, cifra irrisoria per le reali potenzialità del 19 enne centrocampista. Marotta e Paratici rimangono alla finestra, Pogba pare abbia scelto la Juve, ma quando si parla del Manchester United niente è dato per scontato.

    Ma passiamo al calcio giocato. Dove andrebbe a collocarsi Paul Pogba negli schemi di Antonio Conte? Pogba è un centrocampista di grande temperamento, di grande duttilità tattica e con ottima visione di gioco. Nonostante la giovane età è dotato di grande personalità, che l’ha portato ad esordire in Premier League a soli 17 anni. Nel centrocampo a tre adottato dai bianconeri, potrebbe ricoprire sia il ruolo di vertice basso, sia quello di mezz’ala. Il paragone con Patrick Vieira attualmente forse è eccessivo, ma Pogba avrà modo di dimostrare tutto il suo valore e le sue indiscusse qualità nei prossimi anni.

  • Imbattibilità Juve si alza lo scontro Marotta replica a Galliani

    Imbattibilità Juve si alza lo scontro Marotta replica a Galliani

    Ci avevamo visto lungo quando alla fine Juventus Milan bellissimo match di Coppa Italia finito soltanto ai supplementari raccogliemmo la voce della rete scrivendo dell’imbattibilità Juve come nuovo tema di rivalità tra rossoneri e bianconeri ma non ci saremmo mai aspettati che la querelle diventasse cosi alta coinvolgendo addirittura i dirigenti facenti funzione maggiori delle due società. Le due squadre un tempo alleate in questa stagione scontrandosi per la vittoria del campionato sono state più volte allo scontro frontale anche se poi le dirigenze hanno preferito non abbandonare il rispettivo aplomb lasciando sparare di mortaio i due tecnici che dialetticamente si sono “divertiti” ad alzare la tensione. Dopo la partita di campionato fu il gol di Muntari il pretesto per far alzare i toni dello scontro, adesso è invece l’eurogol di Mirko Vucinic che oltre a regalare la finale alla Juventus permette alla Vecchia Signora di mantenere l’imbattibilità stagionale.

    Adriano Galliani contesta l'imbattibilità Juve | © Getty Images

    A dire il vero l’imbattibilità Juve è stata messa in discussione prima dai tifosi perché il pareggio di Vucinic è arrivato nei tempi supplementari e poi confutata dal regolamento delle scommesse che pagarono vincente il 2 del Milan al 90′. In realtà fonti ufficiali come l’Uefa e autorevoli come l’album Panini scriveranno nei propri annali il 2-2 come risultato finale facendone perder traccia dei tempi supplementari. Il motivo di vanto della Vecchia signora, come dicevamo, ha però disturbato Adriano Galliani che letta la Gazzetta dello Sport si è presa la briga di scriverle per ribadire che il risultato al 90′ premia il Milan e a tal proposito l’imbattibilità Juve è venuta meno.


    “Tenuto conto dei 90′ regolamentari, la Juve ha perso la sua imbattibilità. Questa conclusione mi pare possa essere ricavata dalla Regola 7 del Regolamento del Giuoco del Calcio vigente, che prevede per l’appunto che “la gara si compone di due periodi di gioco di 45 minuti ciascuno, a meno che una diversa durata sia stata convenuta di comune accordo tra l’arbitro e le due squadre”. Tale però non è il caso del nostro, l’aggiunta dei supplementari è derivata nel caso specifico dal Regolamento della competizione. Conclusione ne è che, esclusivamente ai fini del record di imbattibilità, non può dirsi che la Juventus l’abbia mantenuto”.

     

    Puntuale come un orologio svizzero arriva la risposta di Marotta, il quale tiene a precisare la veridicità di quanto scritto dalla Gazzetta confermando la volontà bianconera di continuare a fregiarsi del “titolo” d’imbattibilità.

    “Mi sembra che la Gazzetta abbia già spiegato cosa conti a livello di statistiche. In caso di supplementari va archiviato il risultato finale e non quello parziale dei 90′. e francamente mi sembra una cosa anche logica. Dopo il 2-1 di Maxi Lopez non eravamo fuori e sapevamo di poter contare su un’altra mezz’ora di gioco se non avessimo fatto sciocchezze entro il 90′. In campionato rimetti la palla al centro e carichi subito a testa bassa, in una gara situazione come quella capitata a noi il discorso è inevitabilmente diverso. Si gestisce tutto con maggiore freddezza proprio perché sai di avere più tempo grazie ai supplementari”.

    Polemica sterile e forse anche inutile ma che dimostra ancora una volta come ogni pretesto sia buono per destabilizzare l’avversario e avvantaggiarsi nella corsa al titolo. Quello si che conta più di una semplice imbattibilità.

  • Pogba alla Juve, Marotta ammette trattativa

    Pogba alla Juve, Marotta ammette trattativa

    In vista del probabile ritorno della Juventus in Champions League Marotta è tornato a parlare di uno dei principali obiettivi di mercato della squadra Bianconera per rinforzare e migliorare la rosa per la prossima stagione. Paul Pogba alla Juve è il tormentone del momento. Il centrocampista francese di 19 anni di proprietà del Manchester United è ormai da tempo entrato tra gli obiettivi della Juventus e come spesso capita in trattative così importanti tra top club gli indizi e retroscena sono all’ordine del giorno: sul futuro di Pogba aleggia un velo di mistero, il giocatore in scadenza di contratto a Giugno sembra non voler rinnovare il contratto con il club di Manchester allettato dall’idea di un trasferimento e da un contratto maggiore prospettatogli dal potentissimo procuratore Mino Raiola. In Inghilterra nei giorni scorsi si è propagata la notizia di un accordo con lo United ma al momento non si trovano conferme ufficiali, anzi; rispettando le norme federali, pare che Marotta sia a buon punto per portare Pogba alla Juve avendo contattato il giocatore e Raiola, trovando l’accordo sull’ingaggio per il prossimo mese di Giugno in via quasi ufficiale.

    Pogba alla Juve, ci siamo? | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    In realtà i Red Devils, appurato di non aver margine per il rinnovo, vorrebbe almeno non perdere il giocatore a parametro zero, ragion per cui per la dirigenza bianconera la possibilità di portare Pogba alla Juve è diventata ancora più ghiotta: l’opportunità di assicurarsi un giovane talento del panorama calcistico europeo sostenendo il minimo sforzo economico. D’altra parte Sir Alex ha provato di tutto per trattenere il suo gioiello dapprima mettendolo fuori rosa, poi concedendogli minuti in coppa, ma la volontà del giocatore pare sia quella di lasciare l’Inghilterra.

    Sulla questione è recentemente intervenuto Marotta che a Tuttosport ha dischiarato:
    “Per Pogba sono ottimista. So che il Manchester United sta facendo il possibile per provare a trattenerlo, ma il ragazzo ha davanti a sè un futuro brillante e mi auguro che possa trasferirsi a Torino”.

    Da qui a Giugno assisteremo ad un vero e proprio braccio di ferro tra Juventus e Manchester United per il cartellino di Pogba. Da parte sua la Juve avrà, oltre che la volontà del giocatore di lasciare il suo attuale club, anche la mediazione di Mino Raiola, procuratore che in passato ha curato gli interessi di Nedved. Ultimamente i bianconeri e Raiola hanno trattato a gennaio l’acquisto di Ouasim Bouy dall’Ajax, classe 1993, che con la Primavera bianconera ha vinto il torneo di Viareggio siglando complessivamente 3 reti e raggiungendo la finale di Coppa Italia. Staremo a vedere chi la spunterà.

  • Striscione Pessotto, procura federale apre un’inchiesta

    Striscione Pessotto, procura federale apre un’inchiesta

    La gara contro il Bologna, nel recupero di mercoledì pomeriggio al Dall’Ara, ha avuto molteplici riscontri negativi in casa Juventus, dal risultato del campo, con il pareggio per 1 a 1 che ha allontanato la Signora dalla vetta della classifica, all’immagine che gli uomini di Conte han dato di sè, molto lontani dalla forza d’urto che avevano saputo esprimere nelle precedenti uscite, molto piu’ confusi nelle idee e meno reattivi nelle gambe.

    La formazione che mister Conte ha mandato in campo era, di certo, rimaneggiata dagli infortuni soprattutto nel reparto difensivo, dove mancavano la colonna portante Andrea Barzagli e il fondamentale Giorgio Chiellini, ma gli alibi non possono bastare ad evitare il “grido d’allarme” in casa  Juventus.

    Tuttavia, oltre alle questioni prettamente calcistiche, la partita contro il rossoblu di mercoledì sera ha lasciato un residuo polemico, inerente una questione certamente non piacevole, perlomeno per colui che – protagonista indiretto dell’episodio – lo ha subito: Gianluca Pessotto. Allo stadio Dall’Ara, infatti, è comparso un indelicato striscione rivolto all’ex difensore bianconero ed attuale direttore organizzativo delle squadre giovanili bianconere.

    Lo striscione, con macabra ironia, tentava di creare un parallelismo fra le polemiche arbitrali relative ai rigori non concessi alla Juventus in questa stagione e l’episodio del 27 giugno del 2006, proprio mentre si svolgevano i Mondiali di Calcio in Germania, inerente la caduta di Gianluca Pessotto dal tetto della sede juventina in Corso Galileo Ferraris a Torino – ed il conseguente tentativo di suicidio – che lo costrinse ad un periodo di coma e, poi, ad una lunga degenza ospedaliera per raggiungere il completo recupero fisico.

    Gianluca Pessotto | © Getty Images
    In particolare, lo striscione in questione riportava testualmente le seguenti parole: “Pessotto simulatore, si è buttato o era rigore” ed è stato esposto dalla curva del Bologna, ma solo per pochi minuti. Per tal ragione, l’episodio non è stato inserito nel referto del direttore di gara, e, pertanto, non è stato sanzionato dal giudice sportivo.

    Tuttavia, l’incresciosità dell’episodio ha indotto il procuratore federale Stefano Palazzi ad aprire comunque un fascicolo d’inchiesta sull’accaduto, rispondendo, così, alle durissime reazioni di gran parte del mondo del calcio ed, in particolar modo, del club juventino che, per mezzo di Antonio Conte e Beppe Marotta, avevano definito lo striscione “incommentabile”, come ha sottolineato nei giorni scorsi il mister bianconero, ex compagno di squadra e grande amico di Pessotto, ed “una vera e propria infamia da punire da parte delle autorità competenti”, come  ha puntualizzato il direttore generale bianconero.